StampaQuotidiana ,
I
provvedimenti
contro
la
disoccupazione
sono
stati
discussi
alla
Camera
per
ultimi
,
come
un
affare
qualunque
che
interessasse
una
ristretta
categoria
di
una
piccola
borgata
.
Dal
modo
con
cui
essi
sono
stati
discussi
ed
approvati
,
un
fatto
risulta
evidente
:
la
certezza
che
i
provvedimenti
lasceranno
il
tempo
che
trovano
e
che
la
loro
approvazione
ha
solo
valore
formale
,
per
gli
sciocchi
che
ancora
si
illudono
sull
'
utilità
dei
tornei
accademici
parlamentari
.
La
Camera
è
,
nella
sua
maggioranza
,
persuasa
che
la
disoccupazione
non
ha
rimedi
e
che
quelli
proposti
devono
solo
servire
a
mostrare
l
'
apparente
buona
volontà
del
governo
a
risolvere
la
crisi
.
Non
ci
sono
ormai
che
i
socialisti
,
i
quali
credono
che
il
governo
con
una
saggia
politica
di
lavori
pubblici
possa
far
qualche
cosa
per
il
milione
di
operai
disoccupati
.
Governo
e
rappresentanza
parlamentare
borghese
sanno
ottimamente
che
la
crisi
non
può
avere
altra
soluzione
che
l
'
affamamento
di
una
parte
della
classe
operaia
e
contadina
.
Certo
essi
trovano
legittimo
che
questo
avvenga
,
poiché
per
loro
entra
nel
corso
naturale
delle
cose
.
Essi
spiegano
la
crisi
come
una
calamità
sociale
alla
quale
gli
operai
devono
sottomettersi
con
lo
stesso
animo
con
cui
affrontano
una
carestia
.
Il
governo
,
come
rappresentanza
borghese
,
e
tanto
più
in
quanto
vuole
apparire
di
essere
con
tutto
il
popolo
,
studia
progetti
,
presenta
disegni
di
legge
,
li
approva
,
per
far
credere
che
esso
si
interessa
realmente
alla
vita
degli
operai
e
contadini
.
Esiste
un
limite
però
:
esiste
il
limite
della
proprietà
privata
,
che
non
può
essere
violato
.
L
'
affamamento
degli
operai
non
può
giustificare
che
si
debba
ridurre
il
profitto
capitalistico
o
meglio
violare
il
diritto
della
proprietà
privata
.
Governo
e
rappresentanza
borghesi
sono
dunque
coerenti
,
quando
approvano
disegni
di
legge
che
lasciano
il
tempo
che
trovano
.
Essi
hanno
sempre
una
scusa
a
portata
di
mano
:
la
difesa
del
proprio
privilegio
e
l
'
impossibilità
di
fare
di
più
,
senza
correre
il
rischio
di
perire
.
Facendo
rispettare
questo
limite
,
i
governi
borghesi
sono
convinti
di
agire
realmente
anche
nell
'
interesse
dei
lavoratori
.
Ora
ai
socialisti
,
come
rappresentanza
proletaria
,
se
non
fossero
quello
che
sono
sarebbe
spettato
di
smascherare
questa
politica
di
classe
dei
governi
borghesi
e
d
'
opporvi
una
politica
propria
,
la
quale
non
potesse
lasciare
più
alcun
dubbio
nell
'
animo
dei
lavoratori
.
Ma
i
socialisti
si
pongono
anch
'
essi
sul
piano
delle
illusioni
e
perdono
il
loro
tempo
a
discutere
questo
o
quell
'
altro
articolo
di
progetto
di
legge
,
come
se
la
disoccupazione
,
specie
nel
periodo
attuale
,
possa
davvero
trovare
la
soluzione
nella
proposta
di
uno
o
più
emendamenti
,
che
accrescano
magari
il
sussidio
giornaliero
all
'
operaio
senza
lavoro
.
Far
credere
alle
grandi
masse
di
operai
disoccupati
che
essi
possono
guardare
con
fiducia
nell
'
opera
di
aiuto
del
governo
,
è
volerle
mantenere
nell
'
inganno
.
Oggi
che
il
numero
dei
disoccupati
va
rapidamente
crescendo
e
che
la
classe
padronale
non
ha
più
alcuno
scrupolo
nel
mettere
sul
lastrico
centinaia
di
migliaia
di
famiglie
operaie
,
altra
parola
d
'
ordine
si
richiederebbe
da
coloro
che
hanno
ricevuto
il
loro
mandato
dalla
classe
lavoratrice
.
Ma
la
realtà
è
fuori
del
Parlamento
.
Gli
organizzatori
operai
che
in
questo
avrebbero
dovuto
far
risuonare
forte
la
voce
di
protesta
dei
lavoratori
,
che
soffrono
nella
fame
e
nella
miseria
,
si
sono
limitati
invece
a
proporre
qualche
emendamento
al
disegno
di
legge
governativo
.
Intanto
che
gli
operai
disoccupati
crescono
e
che
la
fame
miete
sempre
maggiori
vittime
in
mezzo
alle
loro
famiglie
,
questa
condotta
parlamentare
degli
organizzatori
operai
non
può
che
giudicarsi
ingannevole
e
traditrice
.
Essa
ribadisce
l
'
illusione
che
si
tratti
di
uomini
di
governo
e
d
'
indirizzo
politico
,
mentre
la
quistione
sostanziale
è
nel
regime
.
E
'
questo
che
si
deve
additare
alle
masse
operaie
come
la
causa
dei
loro
mali
che
si
deve
prima
togliere
di
mezzo
,
per
giungere
alla
loro
liberazione
da
essi
.
Tutto
il
resto
è
retorica
,
accademia
;
ora
che
la
Camera
ha
di
fatto
approvato
i
provvedimenti
contro
la
disoccupazione
,
non
siamo
cattivi
profeti
dicendo
che
la
crisi
continuerà
a
rendersi
più
acuta
nel
paese
.
A
questo
non
ci
prepara
forse
l
'
offensiva
degli
industriali
per
la
riduzione
dei
salari
?
Già
i
tessili
sono
alla
vigilia
del
loro
sciopero
generale
in
tutta
Italia
,
se
i
padroni
non
accedono
alle
proposte
della
Federazione
.
Anche
in
ciò
non
bisogna
creare
illusioni
.
Nessun
aiuto
gli
operai
hanno
da
sperare
dall
'
intervento
dello
Stato
.
Gli
operai
ricordano
a
che
cosa
è
servito
l
'
intervento
di
Giolitti
nella
vertenza
metallurgica
;
né
hanno
dimenticato
i
frutti
che
ha
portato
in
Inghilterra
l
'
intervento
di
Lloyd
George
nella
vertenza
dei
minatori
.
Nel
primo
come
nell
'
altro
caso
,
il
governo
non
è
intervenuto
che
per
sviare
dai
suoi
propositi
di
lotta
e
di
resistenza
la
classe
operaia
,
consegnandola
,
con
la
complicità
dei
suoi
organizzatori
,
alla
volontà
padronale
.
La
classe
operaia
non
ha
nulla
da
sperare
da
questo
o
da
quell
'
altro
ministro
;
la
classe
operaia
non
può
fare
affidamento
che
in
se
stessa
.
Ogni
decreto
,
ogni
disegno
di
legge
non
sono
che
pezzi
di
carta
per
i
padroni
,
la
cui
volontà
può
trovare
un
limite
solo
nella
forza
medesima
degli
operai
e
non
mai
negli
organi
dello
Stato
.
Chi
dalla
tribuna
parlamentare
o
in
un
comizio
,
si
vale
della
sua
autorità
,
del
suo
prestigio
,
per
far
credere
alle
masse
che
oggi
la
soluzione
della
crisi
possa
essere
all
'
infuori
dell
'
abbattimento
dello
Stato
borghese
,
non
si
merita
titolo
diverso
da
quello
di
traditore
.
Tanto
se
si
tratti
di
combattere
contro
la
disoccupazione
che
contro
la
riduzione
dei
salari
,
il
governo
e
i
suoi
organi
non
possono
essere
che
coi
padroni
.
Gli
operai
ricordino
il
decreto
di
controllo
com
'
è
andato
a
finire
e
stiano
in
guardia
da
qualunque
intervento
dello
Stato
nelle
loro
lotte
contro
la
classe
padronale
.
La
sola
verità
che
essi
non
devono
dimenticare
mai
è
che
dai
padroni
otterranno
sempre
tanto
per
quanto
saranno
forti
e
che
oggi
l
'
unica
via
di
salvezza
consiste
non
nell
'
attendersi
aiuti
e
provvedimenti
dai
governi
della
borghesia
,
ma
nel
lottare
per
il
loro
abbattimento
definitivo
.
Non
è
inutile
se
si
ripete
una
volta
di
più
che
tutti
i
problemi
inerenti
alla
vita
della
classe
operaia
oggi
possono
trovare
la
loro
soluzione
solo
nella
conquista
del
potere
politico
da
parte
di
essa
.
Ogni
altra
via
non
può
condurre
che
a
soluzioni
parziali
ed
ingannevoli
per
la
classe
operaia
.