StampaQuotidiana ,
Ci
vuol
pure
un
bel
coraggio
a
riprendere
in
mano
e
a
riporsi
sotto
gli
occhi
certi
libri
,
che
furono
in
altri
tempi
serena
delizia
del
nostro
spirito
,
quando
il
mondo
era
a
pochi
pur
questo
,
ma
a
tutti
pareva
un
altro
.
Oggi
,
mentre
in
terra
di
Francia
è
tuttavia
sospesa
la
gigantesca
battaglia
che
dovrà
decidere
dei
nuovi
destini
del
mondo
,
rileggere
ad
esempio
,
in
ottava
rima
,
la
parodia
di
un
'
altra
guerra
di
Francia
:
quella
strepitosa
di
Carlo
Magno
e
dei
suoi
paladini
,
quale
a
mano
a
mano
nei
cantari
grottescamente
serii
dei
cantastorie
di
piazza
s
'
era
venuta
camuffando
.
Aveva
la
corte
borghese
di
Lorenzo
de
'
Medici
il
gusto
di
siffatte
parodie
.
E
Dio
sa
con
che
cuore
il
suo
cortegiano
,
che
aveva
"
di
ridere
gran
voglia
"
,
ma
a
un
suo
melanconico
modo
fuor
d
'
ogni
grazia
divina
,
dico
Luigi
Pulci
,
Dio
sa
con
che
cuore
in
presenza
di
quella
pia
donna
che
fu
Lucrezia
Tornabuoni
,
si
faceva
la
croce
principiando
a
modo
di
quei
cantastorie
ogni
nuovo
canto
del
suo
Morgante
.
E
Roncisvalle
pareva
un
tegame
Dove
fusse
di
sangue
un
gran
mortito
...
Ma
pure
in
quei
tempi
,
a
prestarci
un
po
'
d
'
attenzione
anche
di
tra
il
folle
tripudio
di
quei
grassi
carnasciali
fiorentini
,
venivano
in
piazza
certe
crude
verità
tragicamente
mascherate
in
mezzo
ad
altre
maschere
più
sconce
che
gaje
.
E
non
fu
mai
veramente
senza
profitto
in
ogni
tempo
il
riaccostarsi
anche
per
poco
ai
poeti
maggiori
e
più
vivi
di
nostra
gente
,
e
specie
a
quelli
che
più
pajono
trattar
col
riso
la
materia
della
loro
poesia
.
Tutt
'
a
un
tratto
,
di
tra
il
riso
,
quando
meno
ce
l
'
aspettiamo
,
questi
burloni
pongono
innanzi
al
nostro
innocente
e
ozioso
diletto
certi
specchi
,
che
l
'
espressione
del
piacer
nostro
improvvisamente
si
rassega
in
una
smorfia
dolente
e
sguajata
,
e
di
subito
il
riso
ci
si
cangia
in
veleno
.
Ma
come
!
Ci
pareva
d
'
esser
tanto
lontani
dalla
serietà
!
ci
pareva
che
il
poeta
scherzasse
così
svagato
e
alieno
!
E
intanto
...
Oh
guarda
!
Ma
sicuro
,
questo
Morgante
...
questo
Margutte
...
Come
non
ci
avevamo
pensato
?
Ma
sono
proprio
le
due
facce
del
popolo
!
La
faccia
buona
e
la
faccia
trista
:
il
grosso
buon
popolo
,
credulone
e
badiale
,
generoso
e
forte
,
che
si
converte
senza
starci
a
pensar
due
volte
a
ogni
buona
causa
e
s
'
arma
come
può
,
anche
d
'
un
battaglio
di
campana
,
e
si
gitta
tutto
alla
buona
impresa
;
e
il
popolo
che
perde
ogni
fede
e
a
un
certo
punto
s
'
arresta
e
s
'
intozza
e
s
'
ingaglioffa
,
abbandonandosi
tutto
ai
suoi
più
bassi
istinti
:
Il
mio
nome
è
Margutte
,
Ed
ebbi
voglia
anch
'
io
d
'
esser
gigante
,
Poi
mi
pentii
quando
a
mezzo
fui
giunto
:
Vedi
che
sette
braccia
sono
appunto
.
A
mezzo
?
Quando
?
Eh
,
quando
...
Lo
sappiamo
bene
noi
adesso
il
quando
,
il
come
,
il
dove
,
il
nostro
popolo
che
si
era
partito
per
diventar
gigante
,
armato
improvvisamente
della
sua
fede
e
della
coscienza
di
tutti
i
suoi
più
sacri
diritti
,
minacciò
di
fare
il
groppo
a
sette
braccia
appunto
come
Margutte
.
Fu
un
attimo
di
follia
,
uno
smarrimento
,
ed
è
proprio
inutile
parlare
a
Luigi
Pulci
adesso
di
Caporetto
;
tanto
più
che
è
certo
ormai
che
Margutte
non
prevarrà
.
Ma
non
invano
per
tant
'
anni
s
'
insegna
al
popolo
che
il
tabernacolo
ov
'
è
custodito
il
vera
Dio
da
adorare
è
la
pancia
,
e
che
son
tutte
superstizioni
e
trappole
tese
dai
lupi
agli
agnelli
le
idealità
finora
ritenute
sante
.
Il
popolo
fa
presto
a
imparare
:
Io
non
credo
più
al
nero
ch
'
all
'
azzurro
Ma
nel
cappone
,
o
lesso
,
o
vuogli
arrosto
,
E
credo
alcuna
volta
anche
nel
burro
:
Nella
cervogia
e
quando
io
n
'
ho
nel
mosto
,
E
molto
più
nell
'
aspro
che
il
mangurro
;
Ma
sopra
tutto
nel
buon
vino
ho
fede
E
credo
che
sia
salvo
chi
gli
crede
.
E
a
snocciolarti
il
rosario
dei
fegatelli
:
Del
fegatel
non
ti
dico
niente
:
Vuoi
cinque
parti
:
fa
ch
'
alla
man
tenga
...
E
così
fu
che
tutt
'
a
un
tratto
il
buon
Morgante
,
quando
ben
undici
vittorie
gli
davano
il
diritto
d
'
aspettarsi
l
'
ultima
che
gli
desse
il
premio
di
tutte
,
se
lo
vide
venir
«
di
lungi
per
ispicchio
»
,
Margutte
,
quella
volta
.
Sobbalzò
tutto
il
buon
gigante
,
allora
,
e
Dette
del
capo
del
battaglio
un
picchio
In
terra
e
disse
:
Costui
non
conosco
!
Ma
sì
che
si
conosceva
,
per
dir
la
verità
;
e
ben
poco
,
ahimè
,
s
'
era
fatto
per
scacciarlo
di
là
,
dove
così
anche
per
ispicchio
s
'
era
insinuato
.
Ma
queste
ormai
sono
inutili
recriminazioni
.
Non
lo
abbiamo
fatto
prevalere
,
Margutte
,
che
se
Dio
vuole
,
dopo
questa
gran
prova
,
non
prevarrà
mai
più
.
Che
se
per
disgrazia
poi
,
non
più
certo
durante
la
guerra
,
ma
dopo
,
dovesse
inopinatamente
prevalere
,
io
dico
che
non
c
'
è
da
disperare
.
Perché
i
giganti
come
Margutte
,
che
giunti
a
mezzo
si
pentono
,
nati
tra
mitere
e
tra
gogne
,
Come
tra
'1
bue
e
l
'
asin
nacque
Cristo
;
nati
tra
i
capestri
e
tra
le
scope
,
c
'
è
questo
di
buono
,
che
basta
poco
,
la
vista
degli
sciocchi
lezii
d
'
una
scimmia
che
si
metta
e
si
cavi
un
pajo
di
stivali
,
a
farli
non
già
per
modo
di
dire
,
ma
realmente
crepare
dalle
risa
.
E
scimmie
,
per
la
salute
nostra
,
non
mancano
oggi
in
Italia
,
e
possiamo
confidare
che
non
ne
mancheranno
neanche
domani
.
Ne
conosciamo
tante
!
Grosse
scimmie
politiche
,
uranghi
e
scimpanzè
,
che
davvero
non
hanno
fatto
mai
altro
che
offrir
lo
spasso
di
calzarseli
a
tempesta
,
certi
stivali
,
per
esser
pronti
all
'
occasione
,
e
di
buttarli
via
subito
,
come
l
'
occasione
veniva
a
mancare
,
salvo
a
ricalzarseli
domani
!
Che
spettacolo
di
leva
e
metti
,
durante
le
angosciose
vicende
di
questa
lunga
guerra
,
in
quel
grosso
gabbione
di
Montecitorio
!
Margutte
n
'
è
già
crepato
dalle
risa
.
E
io
vi
dico
che
non
uno
solo
,
ma
cento
ne
sarebbero
crepati
,
non
per
lo
spettacolo
offerto
da
questo
o
da
quel
gruppo
di
scimmioni
,
ma
cento
Margutte
per
uno
scimmione
solo
.
Per
quello
che
dentro
il
gabbione
l
'
ha
voluta
sempre
,
e
poi
,
fuori
,
a
quattr
'
occhi
,
non
l
'
ha
voluta
mai
;
per
quello
che
,
viceversa
,
dentro
il
gabbione
non
l
'
ha
voluta
mai
,
perché
,
Dio
mio
,
questo
stivale
che
è
l
'
Italia
,
questi
stivali
che
sono
le
patrie
,
è
tempo
di
buttarli
via
,
per
camminare
tutti
fratelli
scalzi
per
le
vie
del
mondo
,
che
è
uno
di
tutti
senza
confini
;
e
che
all
'
ultimo
,
ecco
qua
,
sissignori
,
ha
dovuto
calzarselo
anche
lui
,
questo
povero
stivale
che
è
l
'
Italia
,
poiché
i
fratelli
di
Germania
e
d
'
Austria
,
i
fratelli
bulgari
e
turchi
non
l
'
hanno
mica
buttati
via
i
loro
grossi
scarponi
ben
chiodati
e
imbullettati
,
e
son
qua
,
dentro
casa
nostra
,
tutti
ancora
ostinati
a
schiacciare
i
piedi
a
chi
voleva
restare
a
piedi
nudi
.
Caro
grosso
amletico
barbuto
scimmione
!
Il
buon
popolo
Morgante
t
'
ha
battuto
le
mani
,
e
a
Margutte
,
vedi
?
è
bastato
l
'
insolito
gesto
improvviso
di
vederlo
calzare
anche
a
te
,
questo
vecchio
stivale
d
'
Italia
:
è
crepato
.
Fa
'
che
non
rinasca
per
te
,
domani
.
Ma
se
pur
dovesse
rinascere
,
ripeto
,
non
disperiamo
!
Può
ben
Margutte
,
finito
lo
spettacolo
di
Montecitorio
,
crepar
dalle
risa
per
altre
scimmie
e
per
altri
spettacoli
.
Vi
dico
che
non
ne
mancano
e
che
non
ne
mancheranno
.
Quanti
cari
scimmiotti
,
quante
care
scimmiette
,
ad
esempio
,
in
letteratura
!
E
anche
qui
gruppi
e
gruppetti
,
raccolte
e
raccoltine
di
scimmiottini
nuovi
,
che
han
trovato
,
o
credono
di
aver
trovato
,
una
nuova
maniera
di
smorfie
,
una
nuova
maniera
di
muovere
a
balziculi
verso
la
gloria
di
un
'
arte
nuova
,
che
dev
'
essere
in
tutto
e
per
tutto
loro
particolar
fatica
.
Ora
si
spulciano
coi
denti
tra
foro
a
vicenda
;
ma
ahimè
,
han
così
poco
sangue
,
che
non
bastano
neanche
a
nutrire
le
loro
pulci
;
e
spoglie
esangui
di
pulci
,
che
a
schiacciarle
su
un
'
unghia
non
farebbero
neanche
botto
,
si
cavan
dunque
dalle
loro
secche
testoline
,
con
le
due
mani
davanti
e
coi
denti
,
coi
denti
,
affannosamente
.
E
altri
scimmiottini
,
più
vivaci
e
impudenti
,
eccoli
là
in
fila
agli
anelli
volanti
;
e
altri
più
timidi
e
irrequieti
,
eccoli
qua
a
sfregolarsi
alle
sbarre
delle
gabbiole
della
loro
impotenza
,
innanzi
alle
balie
e
alle
ragazzine
,
e
a
piscicchiare
poi
in
un
angolo
,
in
schizzetti
disperati
,
gli
spasimi
delle
loro
velleità
insoddisfatte
.
E
guardate
questo
cercopiteco
,
che
doveva
nascer
prete
,
con
che
aria
e
con
che
passo
cerca
d
'
accostarsi
e
di
entrare
in
quelle
gabbiole
.
Ma
nessuno
lo
vuole
.
Peccato
!
Le
saprebbe
cercar
così
bene
,
lui
,
le
pulci
,
di
quelle
che
fanno
il
botto
!
Ne
ha
trovate
già
due
o
tre
di
buon
sangue
rigeneratore
,
in
capo
a
qualche
scimmiotto
maligno
,
di
questi
nuovi
che
nessuno
ancora
conosce
.
Voi
credete
che
Margutte
,
così
tutto
intento
com
'
è
alla
pancia
e
voglioso
di
grossi
bocconi
,
non
potrà
mai
accorgersi
,
per
quanto
aguzzi
gli
occhi
porcini
,
di
questi
così
piccoli
e
magri
scimmiottini
della
nuova
letteratura
?
Io
vi
dico
ancora
una
volta
di
non
disperare
,
perché
qualche
scimmiotto
un
po
'
più
grosso
c
'
è
pure
che
fa
tutte
le
buffonerie
possibili
e
immaginabili
per
mettersi
in
mostra
;
mangia
morti
e
vivi
,
come
se
fossero
mele
,
e
ve
li
risputa
a
pezzi
in
faccia
;
morde
,
quand
'
altro
non
può
,
anche
a
sé
stesso
la
coda
;
ed
ha
un
così
svergognato
coraggio
di
mettersi
a
fare
innanzi
al
pubblico
tutte
le
sue
porcherie
,
che
non
è
possibile
Margutte
oggi
o
domani
non
lo
scopra
.