StampaQuotidiana ,
Forse
non
è
ancora
giunto
il
momento
di
discorrere
oggettivamente
dei
gravi
avvenimenti
che
si
stanno
svolgendo
,
ricercando
solo
le
relazioni
dei
fatti
che
essi
ci
manifestano
.
Ora
è
tempo
piuttosto
di
operare
che
di
ragionare
,
ed
alle
opere
spingono
i
discorsi
che
si
rivolgono
al
sentimento
,
le
considerazioni
degli
interessi
,
non
già
le
ricerche
dello
scetticismo
scientifico
.
Pure
anche
queste
possono
avere
un
'
utilità
,
lieve
invero
,
aiutando
a
scoprire
per
quale
via
sentimenti
ed
interessi
possono
adoperarsi
per
raggiungere
uno
scopo
,
e
non
sarà
dunque
tempo
assolutamente
sprecato
lo
occuparsene
ora
.
I
presenti
avvenimenti
,
come
tutti
i
fenomeni
sociali
,
hanno
molte
e
varie
cause
,
ma
non
tutte
di
eguale
importanza
.
Se
disponiamo
per
ordine
d
'
intensità
le
forze
di
cui
ora
vediamo
la
risultante
nel
gran
cozzo
delle
nazioni
,
ne
troviamo
da
prima
tre
che
di
gran
lunga
sovrastano
alle
altre
e
che
sono
:
1
)
il
contrasto
del
germanismo
e
dello
slavismo
;
2
)
il
contrasto
tra
il
militarismo
aristocratico
e
la
democrazia
sociale
;
3
)
gli
interessi
particolari
dei
vari
Stati
.
Vediamoli
partitamente
.
Non
voglio
menomamente
risolvere
qui
il
difficile
problema
delle
stirpi
,
e
quando
discorro
di
Slavi
,
di
Germani
,
di
AngloSassoni
,
di
Latini
,
voglio
solo
indicare
le
collettività
che
hanno
volgarmente
tale
nome
,
senza
indagare
come
sono
costituite
.
Ciò
posto
,
è
facile
riconoscere
nei
fatti
che
Slavi
e
Germani
hanno
al
presente
una
gran
forza
di
espansione
;
gli
AngloSassoni
già
l
'
ebbero
pure
,
ma
ora
inclinano
a
restringersi
alla
difensiva
;
i
Latini
l
'
hanno
perduta
da
un
pezzo
,
anzi
questo
nome
è
diventato
una
semplice
denominazione
;
non
sentono
i
Latini
di
Spagna
,
di
Francia
,
d
'
Italia
,
un
'
inclinazione
a
convergere
ad
un
centro
comune
,
come
gli
Slavi
ed
i
Germani
,
e
neppure
a
prestarsi
vicendevole
aiuto
come
gli
Stati
dell
'
Impero
britannico
.
Non
dimostrano
,
nella
loro
letteratura
,
neppure
come
reminiscenza
classica
di
Roma
,
l
'
orgoglio
di
stirpe
che
palesano
Germani
,
Slavi
,
AngloSassoni
.
I
letterati
tedeschi
non
la
finiscono
più
di
rammentare
Arminio
,
ed
ora
dicono
che
,
come
i
loro
antenati
distrussero
lo
Impero
Romano
,
spetta
a
loro
di
distruggere
i
«
putridi
Latini
»
;
nessuno
in
Italia
è
spinto
da
un
analogo
sentimento
prepotente
a
rammentare
la
vendetta
che
le
legioni
di
Tiberio
trassero
dalla
disfatta
di
Varo
,
né
la
distruzione
dei
barbari
fossero
«
putridi
»
o
no
compiuta
da
Mario
,
né
i
molti
Germani
tratti
captivi
a
Roma
.
Dico
ciò
non
per
amore
di
rettorica
,
ma
solo
per
esprimere
un
indizio
di
inclinazioni
e
di
sentimenti
.
Neppure
vo
indagare
se
le
manifestazioni
dei
pangermanisti
sono
lodevoli
o
no
,
se
è
ragionevole
il
fuggire
di
imitarle
;
cerco
solo
un
indice
dei
sentimenti
,
come
il
termometro
dà
un
indice
della
temperatura
,
e
mi
pare
certo
che
un
termometro
di
tal
fatta
,
mostra
una
temperatura
molto
elevata
tra
i
Germani
,
notevole
tra
gli
Slavi
,
non
troppo
bassa
tra
gli
AngloSassoni
,
e
quasi
zero
tra
i
Latini
.
Così
vediamo
che
,
riguardo
alla
stirpe
,
la
forza
principale
sta
nel
contrasto
tra
Germani
e
Slavi
;
viene
poi
quella
degli
AngloSassoni
;
e
della
forza
che
potrebbe
essere
tra
i
Latini
non
c
'
è
da
tener
conto
.
I
Germani
,
consapevolmente
o
no
,
mirano
all
'
egemonia
in
Europa
,
a
dare
a
Berlino
la
parte
che
ebbe
Roma
nel
mondo
antico
,
gli
Slavi
mirano
a
riunirsi
in
un
organismo
,
a
costituire
alcunché
d
'
analogo
a
ciò
che
è
ora
l
'
Impero
Tedesco
;
gli
AngloSassoni
vogliono
serbare
intatto
l
'
Impero
Britannico
.
Quest
'
ultima
inclinazione
avrebbe
potuto
essere
facilmente
soddisfatta
,
se
la
Germania
avesse
imitato
Roma
,
che
non
aggrediva
tutti
gli
avversari
in
una
volta
;
non
così
potevasi
togliere
il
cozzo
tra
Germani
e
Slavi
;
esso
era
fatale
,
inevitabile
.
Cagioni
secondarie
hanno
determinato
l
'
epoca
della
presente
guerra
,
ma
essa
,
tosto
o
tardi
,
era
assolutamente
inevitabile
.
Scoppiata
la
guerra
,
l
'
Inghilterra
si
è
dimostrata
più
avveduta
della
Grecia
antica
,
la
quale
ha
lasciato
che
Roma
distruggesse
Cartagine
,
senza
badare
che
,
dopo
,
sarebbe
toccato
ad
essa
di
essere
aggredita
e
vinta
;
ed
in
ciò
sta
la
principale
cagione
dell
'
intervento
inglese
.
Un
Bismarck
lo
avrebbe
forse
preveduto
,
e
quindi
avrebbe
provveduto
a
scansarlo
;
il
presente
Governo
germanico
non
fu
da
tanto
.
Volgiamoci
all
'
altra
cagione
principale
della
guerra
.
A
noi
in
parte
sfugge
,
perché
siamo
in
mezzo
agli
avvenimenti
,
che
una
grande
trasformazione
sta
compiendosi
nel
mondo
,
ed
è
quella
del
dilagare
della
fede
democratico
-
sociale
,
che
assume
tutti
i
caratteri
di
una
religione
.
Tale
trasformazione
è
paragonabile
all
'
altra
compiuta
quando
il
cristianesimo
invase
l
'
Impero
Romano
;
e
l
'
analogia
si
estende
a
certi
particolari
,
come
è
appunto
la
cecità
di
molti
Romani
che
non
scorgevano
l
'
importanza
del
fenomeno
a
cui
assistevano
,
alla
quale
fa
riscontro
la
cecità
di
molti
nostri
contemporanei
che
non
sanno
giustamente
valutare
il
fenomeno
che
sotto
ai
loro
occhi
si
svolge
.
L
'
Europa
occidentale
ha
tutta
più
o
meno
la
fede
democratico
-
sociale
;
la
Germania
colla
sua
appendice
austriaca
è
rimasta
sola
fedele
al
militarismo
aristocratico
;
quindi
tra
essa
e
l
'
Europa
occidentale
è
propriamente
una
guerra
di
religione
che
si
svolge
.
Anche
questa
,
tosto
o
tardi
,
era
inevitabile
.
I
popoli
dell
'
Europa
occidentale
hanno
debellato
,
ognuno
nell
'
interno
del
proprio
Stato
,
il
partito
detto
conservatore
,
e
che
era
attinente
all
'
ordinamento
germanico
;
oramai
,
per
procedere
innanzi
nella
via
seguita
,
era
assolutamente
necessario
debellare
,
all
'
estero
,
l
'
ordinamento
germanico
,
che
si
ergeva
come
formidabile
ostacolo
.
Più
volte
i
ministri
radicali
-
socialisti
inglesi
dissero
che
gli
armamenti
della
Germania
,
col
fare
indispensabile
corrispondenti
armamenti
inglesi
,
toglievano
loro
di
spendere
quanto
avrebbero
voluto
nelle
«
riforme
sociali
»
.
In
Francia
,
i
radicali
-
socialisti
e
gli
antimilitaristi
erano
tenuti
alquanto
a
freno
dal
timore
di
una
guerra
colla
Germania
.
La
Russia
è
in
parte
estranea
tanto
alla
corrente
religiosa
della
democrazia
sociale
dell
'
Europa
occidentale
,
come
a
quella
dell
'
aristocrazia
militare
della
Germania
;
inclina
piuttosto
verso
la
prima
che
verso
la
seconda
,
poiché
la
Russia
manca
interamente
di
una
casta
aristocratica
e
militare
.
In
ogni
modo
essa
è
stata
tratta
nel
conflitto
non
da
tal
fede
religiosa
,
ma
da
cagioni
analoghe
a
quelle
che
spinsero
l
'
Inghilterra
;
cioè
ha
inteso
che
non
poteva
lasciare
che
la
Germania
si
mangiasse
il
carciofo
foglia
per
foglia
.
Nelle
guerre
di
religione
,
vi
sono
spesso
alleanze
simili
.
Principi
cristiani
si
allearono
ai
Musulmani
;
principi
cattolici
ai
protestanti
:
bruciavano
nel
loro
regno
i
protestanti
e
li
difendevano
all
'
estero
.
L
'
alleanza
dello
zarismo
russo
e
della
Repubblica
francese
non
è
poi
più
strana
dell
'
alleanza
dei
socialisti
tedeschi
colla
casta
aristocratico
-
militare
del
loro
paese
;
e
c
'
è
anzi
da
considerare
che
,
in
caso
di
vittoria
,
la
Russia
non
s
'
ingerirà
menomamente
per
mutare
il
Governo
della
Francia
;
mentre
,
se
la
Germania
vince
,
è
certo
che
la
casta
aristocratico
-
militare
porrà
nuovamente
sotto
il
giogo
i
socialisti
tedeschi
.
Se
la
fede
dell
'
Europa
occidentale
è
democratico
-
sociale
,
il
suo
ordinamento
è
in
gran
parte
plutocratico
.
La
plutocrazia
ora
come
sempre
si
vale
della
fede
religiosa
altrui
per
provvedere
al
suo
tornaconto
;
in
Germania
è
tenuta
a
freno
dalla
casta
aristocratico
-
militare
;
nell
'
Europa
occidentale
,
domina
.
La
Germania
non
ha
avuto
un
Caillaux
che
disponesse
del
Governo
e
dei
tribunali
,
che
,
per
sue
vedute
personali
,
impedisse
un
imprestito
indispensabile
per
la
difesa
della
patria
;
non
ha
affidato
ad
un
banchiere
di
concludere
un
trattato
di
pace
;
non
ha
,
come
in
Inghilterra
,
chiesto
l
'
aiuto
efficace
dei
plutocrati
per
ottenere
elezioni
favorevoli
al
Governo
.
La
plutocrazia
non
voleva
la
guerra
,
ma
inconsapevolmente
l
'
ha
preparata
.
Essa
ha
avuto
gran
parte
nella
rivalità
franco
-
tedesca
,
ed
in
quella
germanica
-
inglese
,
e
,
coi
suoi
giornali
,
ha
conferito
all
'
inasprimento
dei
sentimenti
di
odio
tra
queste
nazioni
.
Ma
ora
vorrebbe
la
pace
,
quindi
non
dobbiamo
porre
l
'
opera
sua
tra
le
cagioni
del
proseguimento
della
guerra
.
Finalmente
ci
sarebbe
da
dire
degli
interessi
particolari
dei
vari
Stati
;
ma
possiamo
tralasciare
di
fermarci
su
tale
argomento
,
perché
è
il
meglio
noto
alla
diplomazia
,
ed
è
perciò
che
questa
poteva
sperare
di
scansare
la
guerra
,
mentre
,
ove
avesse
posto
mente
alle
due
altre
cagioni
,
ora
rammentate
,
avrebbe
capito
che
ciò
era
impossibile
e
che
rimaneva
solo
da
prepararsi
a
trarre
dalla
guerra
quanto
poteva
dare
.
Tale
appunto
può
essere
ancora
lo
scopo
di
Stati
che
,
come
l
'
Italia
,
hanno
parte
secondaria
nel
gran
conflitto
.
Avvedutezza
ci
vuole
per
conoscere
ciò
che
è
possibile
,
risolutezza
ed
energia
per
compierlo
.
I
sentimenti
esistenti
non
si
possono
mutare
,
ma
da
essi
si
può
trarre
profitto
.
Se
ci
fossero
solo
gli
interessi
dei
vari
Stati
,
un
trattato
di
pace
duratura
sarebbe
presto
possibile
,
poiché
infine
tali
interessi
non
sono
inconciliabili
;
ma
l
'
esserci
le
due
prime
cagioni
di
guerra
toglie
speranza
che
si
possa
conseguire
una
pace
duratura
,
se
una
delle
parti
contendenti
non
è
interamente
fiaccata
.
Quindi
è
probabile
che
lunga
sarà
la
presente
guerra
.
Si
vede
ora
quanto
grave
era
l
'
errore
di
coloro
i
quali
asserivano
che
ormai
le
guerre
erano
fatte
impossibili
dall
'
accresciuta
potenza
dei
mezzi
di
distruzione
,
e
si
vedrà
che
grave
del
pari
è
l
'
errore
di
coloro
i
quali
credono
la
presente
guerra
non
potere
durare
,
per
cagione
delle
difficoltà
finanziarie
e
della
carestia
che
colpirebbero
parte
almeno
dei
belligeranti
.
Gli
Stati
moderni
hanno
immense
riserve
economiche
.
Da
prima
ci
sono
molte
spese
per
lavori
pubblici
,
«
riforme
sociali
»
ed
altre
che
non
sono
indispensabili
e
che
si
possono
sopprimere
.
Poscia
,
enormi
sono
i
debiti
pubblici
,
e
gli
Stati
possono
pagarne
solo
in
parte
,
o
non
più
pagarne
i
frutti
.
Tale
operazione
,
se
il
debito
pubblico
è
tutto
nello
Stato
,
produrrà
certo
molte
sofferenze
,
ma
intaccherà
poco
o
niente
la
potenza
di
produzione
economica
;
e
se
il
debito
pubblico
è
in
gran
parte
all
'
estero
,
i
forestieri
saranno
spogliati
in
pro
dei
cittadini
.
Inoltre
,
da
un
secolo
ad
oggi
,
sono
enormemente
cresciute
le
spese
di
lusso
,
o
almeno
non
indispensabili
dei
privati
,
mentre
scemavano
le
ore
di
lavoro
e
l
'
intensità
di
esso
.
I
popoli
possono
dunque
tornare
a
ciò
che
erano
un
secolo
fa
,
soffrendo
bensì
,
ma
senza
alcun
serio
pericolo
di
distruzione
economica
,
poiché
,
alla
fin
fine
,
i
popoli
,
un
secolo
fa
,
vivevano
e
prosperavano
.
Per
tal
modo
,
non
sono
solo
centinaia
di
milioni
,
bensì
miliardi
e
miliardi
che
divengono
disponibili
per
la
guerra
.
Gli
avvenimenti
che
ora
vediamo
seguire
prenderanno
posto
fra
quelli
più
grandi
e
di
maggior
momento
della
storia
;
essi
manifestano
il
principio
di
un
'
èra
nuova
.