StampaQuotidiana ,
Eccoci
al
giorno
solenne
.
Non
è
tempo
di
vane
frasi
.
Riporteremo
bensì
il
sunto
del
memorando
discorso
pronunciato
dal
Conte
di
Cavour
il
giorno
in
cui
la
Camera
votò
che
Roma
Capitale
acclamata
dall
'
opinione
nazionale
fosse
congiunta
all
'
Italia
.
«
Se
noi
,
diceva
in
sostanza
l
'
immortale
statista
,
non
potessimo
far
valere
il
potente
argomento
che
Roma
è
la
Capitale
necessaria
d
'
Italia
,
non
otterremmo
giammai
il
consenso
del
mondo
cattolico
e
della
Francia
da
cui
esso
è
rappresentato
a
Roma
.
«
Supponiamo
infatti
che
la
sede
del
pontefice
non
sia
a
Roma
,
ma
in
una
città
collocata
in
una
provincia
non
del
tutto
necessaria
all
'
Italia
,
p
.
e
.
in
Aquileia
.
Alle
nostre
domande
di
riavere
Aquileia
la
diplomazia
risponderebbe
che
,
non
essendoci
questa
strettamente
necessaria
,
non
franca
la
spesa
di
sconvolgere
l
'
ordinamento
materiale
del
cattolicismo
per
soddisfare
i
nostri
desideri
.
«
Importa
adunque
fondare
le
nostre
ragioni
sulla
considerazione
che
Roma
è
indispensabile
all
'
Italia
come
Capitale
.
«
Egli
è
evidente
che
quando
Roma
sarà
libera
la
quistione
del
trasferimento
sarà
oggetto
di
nuove
deliberazioni
.
Ma
portiamoci
al
giorno
in
cui
si
dovrà
discutere
tra
coloro
che
vogliono
andare
a
Roma
immediatamente
,
e
quelli
che
vogliono
differire
.
Ebbene
se
i
200
deputati
delle
provincie
meridionali
nel
venire
al
Parlamento
si
trovassero
di
passaggio
sur
una
piazza
di
Roma
e
una
forza
irresistibile
li
distogliesse
dal
proseguire
il
viaggio
?
...
»
.
Ai
deputati
delle
provincie
meridionali
la
risposta
a
questa
ipotesi
del
Conte
di
Cavour
!
A
noi
basta
aver
ricordato
in
questo
giorno
il
voto
solenne
che
proclamava
Roma
Capitale
necessaria
d
'
Italia
,
e
rammentate
le
ragioni
principali
di
quel
voto
nazionale
!