StampaQuotidiana ,
Le
scene
di
Enrico
De
Montherlant
che
,
dopo
aver
a
lungo
appassionato
il
pubblico
francese
,
sono
ora
offerte
a
quello
italiano
,
rievocano
un
episodio
che
circa
trecento
anni
non
hanno
fatto
dimenticare
.
Analoghe
tragedie
della
fede
si
sono
più
volte
prodotte
;
questa
ebbe
la
ventura
di
svolgersi
nella
Francia
di
Corneille
e
di
Racine
,
in
quello
che
era
indubbiamente
il
cuore
della
nostra
civiltà
,
in
un
tempo
in
cui
l
'
Europa
era
raccolta
,
unita
,
ignara
che
altre
civiltà
potessero
darsi
,
orgogliosa
della
sua
.
I
personaggi
appartengono
a
quello
che
è
allora
il
ceto
che
emerge
,
la
nobiltà
.
Piccola
nobiltà
,
che
non
conosce
le
armi
né
i
grandi
uffici
politici
,
ma
si
raccoglie
nello
studio
:
di
solito
ci
si
presenta
con
l
'
abito
talare
o
con
la
toga
del
magistrato
o
con
quella
del
professore
.
È
un
terreno
che
si
rivela
oltremodo
fecondo
,
negli
ottantadue
anni
che
passano
tra
la
pubblicazione
degli
Essais
di
Montaigne
e
la
morte
di
Pascal
.
La
Francia
è
ancora
agitata
dalle
passioni
politiche
;
le
minorità
di
Luigi
XIII
e
di
Luigi
XIV
hanno
visto
scatenarsi
faziosità
,
particolarismi
,
che
si
riannodano
alle
non
lontanissime
guerre
di
religione
;
ma
la
tradizione
centralizzatrice
monarchica
è
ben
viva
;
ed
ha
in
fondo
per
sé
la
Francia
popolana
,
che
preferisce
il
re
all
'
aristocrazia
,
che
si
sente
protetta
dall
'
assolutismo
ed
è
pure
cementata
da
un
forte
spirito
nazionale
.
Luigi
XIV
non
diverrà
impopolare
quante
volte
mostrerà
il
pugno
duro
contro
i
grandi
o
contro
i
dissidenti
religiosi
;
la
sua
gloria
militare
riscatterà
ogni
colpa
dell
'
uomo
.
Nel
mondo
religioso
lavorano
insensibilmente
i
germi
del
rinascimento
,
lo
spirito
di
Rabelais
.
Ma
quello
è
un
cammino
nascosto
.
Visibile
invece
il
continuarsi
dell
'
opera
della
Controriforma
,
e
della
passione
che
hanno
accesa
le
controversie
religiose
,
connesse
soprattutto
al
calvinismo
,
il
lato
del
protestantesimo
meno
lontano
dai
latini
.
In
Francia
c
'
è
ancora
un
editto
di
Nantes
,
una
parte
non
indifferente
dell
'
aristocrazia
è
ancora
calvinista
(
se
pure
le
conversioni
,
necessarie
per
ottenere
il
favore
del
re
,
siano
frequenti
)
,
lo
spirito
di
proselitismo
è
vivo
.
Ed
in
tutta
la
Francia
colta
c
'
è
un
interessamento
per
le
questioni
teologiche
di
cui
in
nessun
momento
la
storia
italiana
registra
I
'
eguale
.
I
temi
essenziali
ed
eterni
del
cristianesimo
(
ed
a
ben
vedere
di
tutte
le
religioni
)
,
la
predestinazione
,
il
libero
arbitrio
,
perché
il
peso
del
peccato
originale
,
la
spinta
verso
il
male
,
sia
così
diversamente
distribuito
tra
gli
uomini
,
il
destino
dell
'
uomo
,
la
conciliazione
del
libero
arbitrio
con
la
prescienza
di
Dio
che
già
conosce
chi
si
salverà
e
chi
sarà
perduto
,
l
'
interpretazione
di
alcune
parole
del
Vangelo
,
"
molti
sono
i
chiamati
e
pochi
gli
eletti
"
;
la
questione
se
nell
'
operare
il
bene
vi
sia
una
parte
dell
'
uomo
accanto
alla
parte
di
Dio
-
che
è
un
aspetto
del
problema
del
libero
arbitrio
,
e
che
si
proietta
su
tutta
la
concezione
della
storia
e
sulla
valutazione
delle
civiltà
(
non
vi
sono
virtù
degli
infedeli
,
se
l
'
uomo
non
ha
nulla
da
dare
di
suo
,
e
se
Dio
è
presente
solo
in
una
religione
)
-
questi
temi
vengono
discussi
appassionatamente
in
tutta
la
Francia
,
come
nel
Belgio
,
come
nel
mondo
riformato
.
I
contemporanei
non
ne
hanno
chiara
coscienza
,
ma
si
tratta
in
realtà
di
fare
i
conti
con
lo
spirito
del
rinascimento
.
Una
concezione
che
troppo
abbassasse
l
'
uomo
,
che
facesse
in
seno
alla
religione
troppa
parte
all
'
elemento
imperscrutabile
alla
ragione
umana
,
respingerebbe
nella
indifferenza
molti
tiepidi
credenti
.
I
gesuiti
lavorano
per
una
concezione
che
lasciando
il
suo
posto
alla
grazia
di
Dio
la
renda
meno
misteriosa
,
assicuri
gli
uomini
ch
'
essi
hanno
sempre
tanta
forza
quanta
ne
occorre
per
impetrarla
,
e
che
la
grazia
non
viene
negata
a
chi
la
domanda
;
per
un
Dio
un
po
'
meno
imperscrutabile
e
che
appaia
giusto
al
giudizio
degli
uomini
.
Ma
il
fascino
del
mistero
,
dell
'
impenetrabile
,
è
forte
.
Vi
sono
credenti
cui
sembra
di
abbassar
Dio
se
egli
dimostri
chiara
la
sua
giustizia
agli
occhi
degli
uomini
,
e
li
esima
dal
dover
credere
in
lei
senza
poter
comprendere
.
La
posizione
dei
giansenisti
è
sostanzialmente
questa
;
e
sorge
su
un
terreno
dove
il
gallicismo
è
vecchia
pianta
,
dove
c
'
è
sempre
una
resistenza
da
vincere
per
obbedire
al
Papa
,
che
è
un
italiano
,
vescovo
di
Roma
.
Ma
questa
volta
è
il
re
a
spingere
il
papa
,
i
gallicani
non
possono
sperare
di
trovare
aiuto
nella
corona
.
Innocenzo
X
ha
condannato
cinque
proposizioni
relative
al
libero
arbitrio
come
estratte
dall
'
opera
postuma
di
Giansenio
vescovo
d
'
Ypres
.
Intorno
all
'
abbazia
cistercense
di
Port
-
Royal
(
poco
lungi
da
Versailles
)
si
è
radunato
un
cenacolo
di
teologi
e
di
uomini
di
Chiesa
dalla
vita
austera
,
tutti
inclini
al
rigorismo
,
tutti
avversari
dei
gesuiti
:
sono
tra
loro
Pascal
e
Racine
.
Nell
'
abbazia
hanno
gran
posto
religiose
della
famiglia
Arnauld
:
nobiltà
di
toga
,
di
cui
un
fratello
e
zio
è
dottore
di
Sorbona
.
Gli
appartenenti
a
questo
cenacolo
-
le
religiose
non
seguono
dibattiti
teologici
,
ma
sono
devote
ai
loro
direttori
spirituali
-
s
'
inchinano
alla
condanna
delle
cinque
proposizioni
dogmatiche
,
ma
negano
che
siano
contenute
nell
'
opera
di
Giansenio
:
si
tratterebbe
di
una
macchinazione
avversaria
.
Gli
spiriti
si
accendono
;
a
far
rispettare
la
disciplina
,
la
Chiesa
impone
la
firma
di
un
formulario
che
riconosce
che
le
cinque
proposizioni
sono
in
Giansenio
.
I
solitari
di
Port
-
Royal
,
le
religiose
,
rifiutano
di
sottoscrivere
.
Drammatico
contrasto
tra
l
'
obbedienza
e
quello
che
si
crede
omaggio
doveroso
alla
verità
.
Si
può
essere
in
grazia
e
disobbedire
?
Nelle
scene
di
Montherlant
l
'
arcivescovo
ammonisce
:
"
Nessuna
sofferenza
affrontata
ed
accettata
ha
valore
se
si
è
fuori
della
Chiesa
"
.
E
viene
da
ripensare
alla
tragedia
di
Savonarola
,
alle
parole
con
cui
afferma
di
poter
essere
separato
dalla
Chiesa
militante
,
non
dalla
trionfante
.
Episodio
che
segna
anche
un
punto
nella
storia
della
cattolicità
:
già
prima
del
dogma
della
infallibilità
questa
riconosceva
che
il
Papa
potesse
imporre
regole
di
fede
e
di
costume
.
Ma
qui
si
tratta
della
obbedienza
alle
affermazioni
sulle
questioni
di
fatto
:
ciò
che
per
il
cattolico
di
oggi
si
traduce
:
"
Sono
obbligato
a
credere
che
certe
dottrine
sono
erronee
;
ma
sono
anche
tenuto
a
credere
che
esse
siano
alla
base
dei
principii
di
un
dato
partito
,
dove
io
non
riesco
a
scorgerle
?
"
.
Ed
è
l
'
avvio
all
'
altro
obbligo
,
quello
di
comportarsi
in
un
dato
modo
,
particolarmente
in
politica
,
dove
le
singole
poste
possono
essere
materie
indifferenti
per
la
religione
e
la
morale
,
ma
si
tratta
di
far
trionfare
o
lasciar
perire
le
formazioni
su
cui
la
Chiesa
conta
per
il
trionfo
della
religione
.
Luigi
XIV
sente
che
lo
spirito
individualistico
,
la
pretesa
di
giudizio
individuale
del
cenacolo
di
Port
-
Royal
,
sono
in
opposizione
anche
all
'
assolutismo
monarchico
;
ha
asprezze
che
non
adotterebbe
Roma
,
sempre
più
mite
.
Le
suore
che
non
vogliono
piegarsi
sono
disperse
,
vengono
immesse
nel
monastero
suore
nemiche
,
foggiate
da
padri
spirituali
ostilissimi
agli
amici
di
Port
-
Royal
.
Il
dramma
di
Port
-
Royal
offrirà
a
tutti
gli
storici
di
poi
il
punto
di
partenza
per
una
di
quelle
vane
controversie
proprie
a
chi
vuole
introdurre
schemi
logici
e
continuità
causale
nella
storia
:
"
Per
le
preoccupazioni
,
per
le
ansie
che
li
agitano
,
per
la
loro
visione
della
Chiesa
,
una
Chiesa
assai
pretridentina
,
possono
ben
chiamarsi
i
giansenisti
gli
ultimi
uomini
del
Medio
Evo
;
ma
per
questo
rivendicato
diritto
al
libero
esame
,
per
questo
non
piegarsi
al
Papa
né
al
re
,
non
so
no
invece
gli
antesignani
del
liberalismo
,
il
primo
squillo
della
rivoluzione
?
"
.
Domande
vane
.
Meglio
guardare
uno
ad
uno
i
personaggi
che
non
conoscono
vecchiaia
:
i
tre
principali
Arnauld
:
la
Mère
Angelique
(
già
scomparsa
,
nei
giorni
rievocati
da
Montherlant
)
,
badessa
ad
undici
anni
,
che
a
diciassette
inizia
con
energia
la
riforma
della
regola
,
vincendo
ogni
legame
affettivo
;
la
Mère
Agnès
,
altra
badessa
;
il
grande
Antonio
,
prete
,
espulso
dalla
Sorbona
,
il
maggior
ispiratore
delle
"
Provinciali
"
di
Pascal
;
poi
,
la
sorella
di
Pascal
,
Jacqueline
,
maestra
delle
novizie
a
Port
-
Royal
,
che
firma
il
formulario
imposto
dal
re
,
ma
ne
è
schiantata
e
poco
appresso
muore
;
i
solitari
di
Port
-
Royal
:
di
molti
ci
restano
le
immagini
attraverso
le
tele
di
Filippo
di
Champaigne
:
visi
pallidi
,
austeri
,
dove
non
c
'
è
gioia
.
Forse
è
la
suggestione
che
viene
dalla
conoscenza
del
personaggio
,
ma
quei
volti
paiono
rivelare
uomini
la
cui
vita
non
ha
che
una
parola
,
il
dovere
,
un
amore
,
Dio
,
ma
senza
la
certezza
che
l
'
amore
sia
ricambiato
,
che
si
sia
nel
numero
degli
eletti
.
L
'
uomo
d
'
oggi
,
anche
il
cattolico
ortodosso
per
cui
i
giansenisti
furono
degli
erranti
,
non
può
pensare
che
esseri
così
purificati
da
ogni
traccia
di
appetiti
carnali
,
che
tanto
guardavano
al
cielo
,
non
abbiano
fatto
parte
del
raccolto
di
Dio
.
La
vendetta
di
Dio
sarà
stata
di
folgorarli
con
quella
misericordia
verso
gli
uomini
in
cui
non
avevano
abbastanza
creduto
.