StampaQuotidiana ,
Alcuni
processi
contro
note
personalità
della
scienza
e
della
politica
hanno
interessato
l
'
opinione
pubblica
,
per
le
figure
degli
imputati
,
per
i
problemi
che
sollevavano
.
Nell
'
arringa
al
processo
dei
dirigenti
l
'
Istituto
di
Sanità
,
il
Pubblico
Ministero
mi
fece
l
'
onore
di
citarmi
,
polemizzando
con
quanto
avevo
sostenuto
in
un
convegno
svoltosi
su
quei
problemi
.
Premetto
che
ritengo
questi
processi
siano
stati
nell
'
insieme
benefici
.
Come
tutte
le
cose
umane
,
hanno
anche
avuto
effetti
non
buoni
:
incoraggiamento
alla
inerzia
della
burocrazia
,
alla
paura
delle
responsabilità
;
qualche
istituto
ha
in
pratica
arrestato
la
sua
attività
;
ricatti
d
'
impiegati
di
enti
pubblici
che
minacciano
se
non
siano
promossi
di
mandare
memoriali
«
all
'
autorità
competente
»
.
Ma
scuotere
le
acque
,
incutere
un
salutare
timore
,
avvertire
che
non
si
deve
spendere
il
danaro
pubblico
a
cuor
leggero
,
è
in
sé
un
bene
.
Dove
si
può
dissentire
con
certe
tesi
dell
'
accusa
e
di
alcuni
giudici
?
Dove
si
scorge
una
ragione
di
preoccupazione
?
Non
certo
quando
si
proclama
che
nessun
merito
scientifico
rende
perdonabile
il
mal
fare
;
le
benemerenze
passate
potranno
giustificare
provvedimenti
di
clemenza
,
ma
non
debbono
arrestare
il
magistrato
.
Più
in
alto
si
è
nella
scala
sociale
,
più
si
deve
avere
sensibilità
in
tema
di
lecito
e
d
'
illecito
.
E
nessuno
,
fosse
anche
la
più
alta
personalità
mondiale
della
cultura
,
deve
aver
compensi
per
un
'
opera
che
non
abbia
svolta
.
Chi
si
è
appropriato
del
pubblico
danaro
,
o
ne
ha
fatto
godere
parenti
ed
amici
senza
ch
'
essi
nulla
dessero
in
compenso
allo
Stato
od
alla
res
publica
,
è
sicuramente
colpevole
.
Si
insegnava
un
tempo
che
la
sanzione
penale
colpisce
i
più
gravi
tra
gl
'
illeciti
morali
.
Oggi
la
dottrina
dà
definizioni
meno
semplici
del
dolo
penale
;
peraltro
resta
sempre
nella
coscienza
comune
questa
idea
,
che
il
carcere
possa
punire
soltanto
un
grave
mal
fare
;
piuttosto
vittima
che
reo
chi
sul
terreno
morale
appare
impeccabile
.
Anche
il
reato
colposo
implica
una
imprudenza
,
e
giustamente
oggi
i
sacerdoti
accentuano
il
peccato
di
porre
a
repentaglio
la
vita
dei
nostri
simili
.
Reato
colposo
,
ma
non
infamante
,
secondo
la
vecchia
nozione
,
quello
commesso
per
omissione
.
Ed
omissione
può
essere
anche
il
non
sorvegliare
i
propri
dipendenti
.
Qui
però
si
avverte
il
difetto
di
un
sistema
,
che
non
scevera
compiti
degli
uomini
di
scienza
e
compiti
amministrativi
,
che
dà
responsabilità
di
maneggio
di
miliardi
a
direttori
d
'
istituti
scientifici
,
rettori
di
università
,
e
sia
pure
di
minori
somme
a
direttori
di
scavi
o
di
pinacoteche
,
i
quali
,
illustri
uomini
di
studio
,
possono
ben
essere
ignari
di
contabilità
,
Quanto
desiderabile
che
per
tutto
quel
ch
'
è
amministrazione
,
erogazione
di
fondi
ci
sia
il
funzionario
,
solo
responsabile
,
responsabile
anche
di
ammonire
l
'
uomo
di
studio
del
valore
delle
attestazioni
e
dichiarazioni
,
in
base
a
cui
chiede
sia
effettuata
una
certa
spesa
.
Ma
il
dissenso
con
l
'
opinione
della
pubblica
accusa
si
dà
quando
questa
vuole
elevare
a
dolo
penale
l
'
avere
ampliato
i
compiti
di
un
istituto
-
ad
esempio
,
averne
fatto
da
istituto
di
applicazioni
scientifiche
istituto
di
ricerca
pura
-
o
ritenere
estranee
a
quei
compiti
certe
spese
(
sempre
che
sia
certo
che
furono
effettuate
,
e
che
l
'
asserito
responsabile
non
profittò
)
.
Per
questo
ho
espresso
quella
voce
contraria
dopo
la
sentenza
Ippolito
.
Dissenso
perché
tutto
continuamente
muta
ed
evolve
e
non
c
'
è
scrittore
di
diritto
che
non
conosca
come
in
tutti
i
tempi
gl
'
istituti
sono
mutati
,
nei
fini
e
nelle
strutture
,
assai
prima
che
mutassero
le
leggi
.
(
Non
farei
quindi
neppure
appello
alla
paralisi
legislativa
attuale
;
trattasi
di
un
fenomeno
costante
,
in
ogni
regime
)
.
Dissenso
non
perché
non
sia
vero
che
molto
pubblico
danaro
è
speso
male
(
dalla
costruzione
di
strade
inutili
,
alle
biblioteche
d
'
istituti
universitari
che
acquistano
libri
che
nessuno
legge
o
doppioni
,
a
certi
uffici
di
dirigenti
ammobiliati
con
lusso
soverchio
,
alle
pubblicazioni
infinite
che
vanno
al
macero
intonse
:
anni
fa
mi
capitò
sott
'
occhio
persino
l
'
edizione
in
arabo
d
'
un
opuscolo
che
un
ente
di
riforma
aveva
fatto
diramare
ad
illustrare
la
propria
opera
)
.
Ma
perché
nella
struttura
dello
Stato
è
pericoloso
introdurre
il
principio
fisiologico
delle
funzioni
vicarie
(
quando
un
organo
non
agisce
,
subentra
provvidenzialmente
un
altro
organo
a
supplirlo
)
,
e
per
ciò
che
gli
istituti
di
controllo
sono
inefficienti
,
fare
scendere
sullo
sperperatore
la
più
grave
sanzione
penale
.
Dissenso
perché
se
ci
si
pone
su
questa
via
si
colpisce
a
caso
,
uno
su
mille
.
Non
c
'
è
ente
,
non
ufficio
,
che
non
potrebbe
essere
perseguito
.
Non
credo
esista
un
Comune
che
non
faccia
qualche
spesa
che
è
fuori
del
quadro
della
legge
comunale
;
non
mi
consta
siaci
nella
legge
di
reclutamento
alcuna
disposizione
,
la
quale
stabilisca
che
gli
avvisi
di
ammissione
a
corsi
per
la
nomina
a
carabiniere
o
sergente
od
ufficiale
non
siano
più
quali
furono
per
oltre
sessant
'
anni
dalla
unificazione
,
i
comuni
manifesti
delle
pubbliche
autorità
,
ma
opere
d
'
arte
,
affidate
ad
artisti
di
fama
;
e
si
potrebbe
incriminare
ogni
preside
che
stampi
un
opuscolino
od
un
ricordo
a
celebrare
il
cinquantenario
della
sua
scuola
,
perché
nessuna
norma
di
legge
prevede
una
tale
spesa
.
Non
si
può
neppure
tentare
di
scoprire
tutti
coloro
che
fanno
spese
non
previste
dalla
legge
organica
;
sì
colpirà
dove
ci
sia
la
denuncia
.
Ora
in
tutti
i
governi
con
pluralità
di
partiti
è
stato
compito
delle
prefetture
invalidare
come
estranei
ai
fini
d
'
istituto
certi
provvedimenti
delle
amministrazioni
avverse
al
governo
,
chiamando
responsabile
chi
li
aveva
adottati
,
mentre
si
approvavano
quelli
delle
amministrazioni
amiche
.
Ma
la
fama
di
imparzialità
delle
prefetture
non
se
n
'
è
accresciuta
.
Non
vorrei
vedere
i
tribunali
prendere
il
loro
posto
.
Evoluzione
d
'
istituti
nel
silenzio
della
legge
;
i
magistrati
che
la
negano
la
stanno
attuando
.
Ho
sott
'
occhio
la
requisitoria
del
Pubblico
Ministero
al
processo
della
Sanità
:
che
termina
con
un
quadro
di
quelle
che
dovrebbero
essere
le
riforme
da
introdurre
nei
vertici
dell
'
amministrazione
,
nei
maggiori
organi
dello
Stato
.
Ottimo
argomento
per
una
di
quelle
che
avrei
auspicato
fossero
discussioni
del
Parlamento
(
gli
ultimi
mesi
hanno
dato
argomenti
,
come
gli
scioperi
dei
pubblici
impiegati
,
il
prepotere
dell
'
alta
burocrazia
,
quasi
casta
sacerdotale
dell
'
antico
Egitto
,
i
rapporti
tra
Corte
Costituzionale
e
Cassazione
,
questi
giudizi
di
responsabilità
,
che
in
altri
tempi
avrebbero
formato
oggetto
di
discussioni
memorande
,
quelle
che
si
ricordano
ancora
dopo
un
secolo
,
e
si
raccolgono
in
volumi
come
l
'
antologia
Il
Parlamento
nella
storia
d
'
Italia
di
Giampiero
Carocci
)
.
Ma
di
fronte
ad
un
Parlamento
che
non
ama
affrontare
questi
temi
,
né
cura
la
ripercussione
sulla
opinione
pubblica
della
proposta
,
concorde
,
di
aumento
delle
indennità
,
avviene
che
entri
in
gioco
una
«
funzione
vicaria
»
e
la
magistratura
si
sostituisca
.
E
tuttavia
...
l
'
arringa
del
Pubblico
Ministero
in
quel
processo
ricorda
che
non
fu
concessa
autorizzazione
a
procedere
contro
i
deputati
implicati
nello
scandalo
dell
'
Ingic
,
ritenendosi
non
punibile
chi
attinga
danaro
da
un
ente
pubblico
per
i
partiti
o
spese
elettorali
;
e
dice
tale
tesi
assurdità
giuridica
.
Se
in
un
articolo
avessi
dovuto
scrivere
di
quel
disgustoso
episodio
avrei
usato
espressione
più
drastica
,
a
rischio
di
commettere
reato
di
vilipendio
;
ma
mi
ha
impressionato
sentire
in
un
'
arringa
di
P
.
M
.
quel
giudizio
su
un
voto
del
Parlamento
.
Stiamo
assistendo
ad
una
evoluzione
d
'
istituti
costituzionali
imprevista
e
di
cui
non
vediamo
l
'
esito
.
Con
tutto
il
rispetto
per
i
magistrati
come
uomini
,
mi
preoccupa
quest
'
assunzione
di
poteri
da
parte
di
un
«
ordine
autonomo
»
,
non
soggetto
né
direttamente
né
indirettamente
a
quella
ch
'
è
la
volontà
,
l
'
opinione
popolare
.