StampaQuotidiana ,
PADOVA
-
GENOA
:
6-3
.
«
Zoghé
come
ve
gh
'
ha
insegna
'
vostra
mare
»
sbottò
Nereo
Rocco
,
accorgendosi
di
ripetere
consigli
tattici
ormai
propinati
da
anni
ai
suoi
leoni
.
In
realtà
,
s
'
era
accorto
di
dimostrare
eccessiva
paura
del
Genoa
;
tutti
i
padovani
avevan
paura
del
Genoa
.
La
sconfitta
di
Roma
li
aveva
alquanto
sgonfiati
.
Ritenevano
fosse
finito
un
bel
sogno
.
E
Frossi
gode
ormai
fama
di
mago
.
Frossi
aveva
giocato
il
Napoli
,
otto
giorni
prima
;
è
uno
che
pensa
(
«
Xe
el
me
maestro
»
esagerò
Nereo
Rocco
nell
'
esaltarne
il
valore
ed
i
meriti
)
:
era
andato
a
riconoscere
il
terreno
,
in
mattinata
,
e
aveva
constatato
che
dimoiava
in
superficie
:
i
tacchetti
trovavano
duro
sotto
una
patina
molle
di
tre
centimetri
.
Decise
allora
di
assegnare
a
Monardi
la
guardia
di
Hamrin
,
di
escludere
senz
'
altro
Becattini
e
lanciare
Bruno
,
il
giovane
centromediano
delle
riserve
,
che
sarebbe
andato
su
Brighenti
(
anche
Chiumento
non
avrebbe
certo
giocato
avanti
)
lasciando
libero
Carlini
.
All
'
ultimo
istante
,
Frossi
escluse
anche
Barison
,
ed
avendolo
incontrato
Rocco
prima
di
appostarsi
fra
il
pubblico
:
«
Sono
contentissimo
»
gli
disse
per
consolarlo
«
che
tu
non
abbia
a
giocare
oggi
:
sta
su
allegro
.
Annibale
preferisce
Frignani
perché
è
più
veloce
.
Tu
e
Blason
siete
della
stessa
pasta
e
vi
scornereste
,
con
danno
sicuramente
tuo
»
.
Rocco
aveva
capito
tutto
di
Frossi
,
e
questi
di
lui
.
Scesero
dunque
in
campo
,
ed
avevano
entrambi
un
uomo
libero
dietro
il
centromediano
effettivo
:
Moro
da
una
parte
,
Bruno
dall
'
altra
.
E
,
com
'
è
vero
Dio
,
non
avevo
mai
visto
il
Genoa
palleggiare
con
tanta
fiducia
.
Elaborava
le
azioni
fino
alla
bianca
barriera
patavina
,
davanti
a
Pin
,
poi
immancabilmente
rimbombava
la
respinta
di
Azzíni
(
spesso
così
disinvolta
da
cadere
nel
gigionesco
)
,
o
la
zampata
possente
di
Blason
.
Si
snodava
altresì
la
manovra
difensiva
di
Moro
e
Pison
verso
Mari
,
il
migliore
in
campo
.
E
Mari
serviva
subito
Rosa
o
portava
avanti
la
palla
in
attesa
di
ispirazione
migliore
.
Scattava
allora
Hamrin
,
indecifrabile
in
ogni
mossa
...
Era
ovviamente
impossibile
il
contropiede
,
su
cui
Frossi
fondava
le
sue
speranze
.
Il
palleggio
stretto
dei
genoani
s
'
immiseriva
sui
piedoni
dei
panzern
di
Rocco
:
perché
una
squadra
giganteggiava
in
campo
,
sfiorando
punte
d
'
altissimo
gioco
collettivo
:
il
Padova
.
E
la
difesa
genoana
,
benché
protetta
molto
da
Robotti
e
dai
laterali
,
era
inesorabilmente
infilata
da
Hamrin
all'8'
:
su
respinta
lunga
di
Azzini
,
comodo
arresto
di
Rosa
,
allungo
poi
ad
Hamrin
che
scatta
e
brucia
Monardi
,
poi
finta
d
'
anca
e
umilia
Delfino
,
guizza
ormai
in
area
e
squilibra
Carlini
,
infine
batte
di
destro
basso
e
Franci
,
poareto
,
si
butterebbe
d
'
istinto
sulla
destra
:
solo
con
il
piede
sinistro
può
toccare
la
palla
,
non
fermarla
.
Il
gol
subito
induce
l
'
animoso
Genoa
a
tentare
il
forcing
.
Una
perfetta
punizione
carica
d
'
effetto
di
Dal
Monte
,
dal
limite
,
umilia
Pin
che
vola
a
bloccarla
:
la
palla
che
gli
rimbalza
dal
petto
,
e
Frignani
stordito
che
manca
il
tocco
decisivo
a
rete
.
Riparte
il
Padova
e
la
difesa
del
Genoa
,
in
gravissimo
orgasmo
,
addirittura
segna
per
gli
avversari
.
Brighenti
traversa
alto
da
destra
,
manca
l
'
inzuccata
Rosa
(
spintonatissimo
)
:
la
palla
finisce
comoda
sui
piedi
di
Delfino
,
piazzato
al
vertice
dell
'
area
di
porta
:
«
A
me
!
»
urla
Franci
.
Delfino
si
volta
e
in
ottimo
stile
,
di
piatto
,
tocca
verso
rete
:
Carlini
urta
Franci
:
nessuno
dei
due
può
arrestare
il
tocco
preciso
e
irridente
di
Delfino
:
2-0
.
E
non
è
che
il
10'
.
Ora
il
Genoa
si
smonta
e
incalza
il
Padova
.
Viene
sotto
anche
Blason
-
solenne
a
volte
come
un
monumento
-
a
sfiorare
l
'
incrocio
dei
pali
con
un
lungo
tiro
-
cross
.
Il
Padova
manovra
nella
propria
metà
campo
,
attira
gente
,
poi
scatena
le
punte
avanzate
:
che
è
il
calcio
tatticamente
più
logico
del
mondo
.
Al
24'
,
un
gol
strepitoso
(
e
anche
fortunato
,
se
vogliamo
)
.
Brighenti
dà
avanti
a
Hamrin
scattato
al
centro
:
Hamrin
parte
in
dribbling
,
terrorizzando
tutti
,
poi
tocca
in
bellezza
a
Brighenti
,
libero
sulla
destra
:
non
ci
sarebbe
che
da
battere
in
rete
.
Brighenti
mai
si
decide
:
infine
,
chiude
gli
occhi
-
suppongo
-
e
molla
la
botta
:
senz
'
altro
un
tiro
sbagliato
:
ma
Hamrin
ha
seguitato
a
correre
e
da
due
metri
,
di
collo
destro
,
spacca
inesorabilmente
a
rete
.
Un
gigante
.
Da
parte
genoana
,
il
solo
bravo
Robotti
ha
l
'
anima
per
tentare
il
tiro
.
Dal
Monte
sembra
talora
uno
yeti
(
l
'
abominevole
uomo
delle
nevi
)
.
Abbadie
medita
sull
'
impossibile
.
Frignani
frascheggia
,
come
anche
Leoni
.
E
dietro
,
il
caos
.
Nonché
marcare
Hamrin
,
Monardi
non
ha
il
coraggio
di
guardarlo
.
Carlini
stesso
,
il
duro
,
si
smarrisce
.
Gli
altri
,
sopraffatti
a
loro
volta
.
Eppure
a
costruire
è
sempre
il
Genoa
,
come
quei
pugili
che
ciecamente
impostano
il
forcing
,
e
l
'
avversario
gli
arriva
ogni
volta
alla
mascella
con
pugni
d
'
incontro
,
che
valgono
doppio
.
Al
38'
,
parte
Mari
e
potrebbe
concludere
dal
limite
:
non
vuole
,
evidentemente
,
e
allarga
a
sinistra
:
poi
spara
il
cross
nel
ventre
a
Carlini
,
che
gli
si
è
fatto
incontro
:
mentre
si
torce
il
genoano
per
la
gran
botta
,
Mari
ripete
il
comodo
cross
e
arriva
uno
spirito
folletto
a
inzuccarlo
:
ancora
Hamrin
,
veramente
irresistibile
:
Franci
è
bruciato
a
mezzo
l
'
uscita
.
Che
fanno
quattro
.
E
non
basta
.
Mari
coglie
una
respinta
di
Delfino
e
tenta
il
tiro
,
da
una
ventina
di
metri
,
al
42'
:
Franci
lo
parerebbe
in
ginocchio
,
ma
ecco
balzarvi
sopra
Hamrin
in
proterva
spaccata
:
5-0
.
La
gente
,
in
tribuna
,
letteralmente
delira
:
«
Ben
venga
la
Juve
e
sì
la
farem
di
smalto
!
»
.
Stringe
il
cuore
vedere
il
Genoa
tanto
intronato
.
Attacca
ancora
e
non
molla
.
Frignani
e
Leoni
hanno
mancato
due
palle
gol
nel
primo
tempo
:
adesso
Frignani
ne
manca
un
'
altra
,
sparando
debolmente
su
Pin
un
'
apertura
di
Dal
Monte
(
al
6'
)
.
Un
istante
prima
,
Bruno
aveva
abbattuto
Brighenti
in
area
e
Boati
aveva
dato
la
punizione
dal
limite
:
era
rigore
netto
.
Il
pubblico
s
'
è
infuriato
,
come
se
il
Padova
perdesse
:
invece
il
Padova
faceva
dell
'
accademia
.
Al
17'
Robotti
cerca
decisamente
il
gol
:
spara
da
destra
appena
oltre
il
limite
e
batterebbe
Pin
,
ma
colpisce
la
traversa
:
per
soprammercato
,
il
rimbalzo
torna
gentilmente
su
Pin
,
ormai
rassegnato
a
terra
.
Proprio
nulla
va
bene
al
Genoa
,
benché
raramente
io
l
'
abbia
visto
giocare
,
a
quel
modo
.
Al
22'
in
vertiginoso
dribbling
parte
Rosa
-
sinora
un
po
'
fumistico
-
su
astuto
pallonetto
di
Brighenti
:
Carlini
manca
un
tackle
irrisorio
:
Rosa
può
concludere
a
rete
,
scartando
anche
Franci
:
6-0
.
«
Xe
come
darghe
ai
fioi
»
ironizzano
in
tribuna
.
Palla
al
centro
ed
ennesimo
attacco
del
Genoa
.
Sfuma
l
'
azione
ma
egualmente
Azzini
s
'
oppone
di
spalle
a
Leoni
:
Boati
fischia
il
rigore
.
Allora
il
pubblico
dà
fuori
da
matto
,
stordito
com
'
è
in
quella
gioiosa
sbornia
di
gol
.
Sul
6-0
,
tanto
strepita
che
Azzini
si
sente
forse
autorizzato
a
dirne
quattro
sul
conto
dell
'
arbitro
:
lo
calma
dapprima
Scagnellato
,
poi
,
come
quegli
insiste
,
il
rinocerontico
Blason
gli
ammolla
una
zuccata
sul
naso
:
e
mentre
Dal
Monte
batte
il
rigore
e
segna
,
Azzini
deve
trascinarsi
fuori
gatton
gattoni
e
quasi
KO
:
devono
portarlo
di
peso
negli
spogliatoi
.
Il
Genoa
attacca
sempre
deciso
,
contro
il
Padova
ormai
ridotto
in
dieci
e
senza
catenaccio
:
Brighenti
può
filarsela
in
contropiede
:
è
il
26'
:
Delfino
l
'
abbranca
ai
fianchi
(
in
area
naturalmente
)
mentre
stava
concludendo
a
rete
:
è
rigore
,
ma
Boati
vede
l
'
uomo
lanciato
e
gli
lascia
il
vantaggio
:
Franci
para
.
Il
Genoa
conclude
ora
più
che
non
abbia
mai
potuto
quest
'
anno
:
al
33'
segna
Abbadie
al
volo
,
da
posizione
centrale
.
Come
riparte
Hamrin
per
fare
sette
,
Bruno
lo
spintona
brutalmente
via
.
Boati
ha
così
l
'
occasione
di
negare
il
terzo
rigore
al
Padova
e
la
gente
gli
ringhia
insulti
sanguinosi
.
Dal
Monte
infila
cinque
tiracci
suoi
in
soli
otto
minuti
:
sul
quinto
,
finalmente
,
gli
riesce
di
battere
Pin
.
Ed
è
tutto
.