StampaQuotidiana ,
CASTELFRANCO
VENETO
,
19
.
-
Per
rendere
vero
un
vecchio
proverbio
occorre
,
da
oggi
in
poi
,
dare
ai
signori
,
questori
e
ai
signori
prefetti
della
Repubblica
,
gli
attributi
di
Dio
.
Uomo
,
allora
,
propone
e
il
signor
questore
o
il
signor
prefetto
dispone
.
Ne
avevano
fatti
,
di
propositi
e
di
preparativi
,
i
bravi
compagni
di
Castelfranco
,
ma
il
signore
questore
di
Treviso
,
all
'
ultimo
momento
,
ha
mandato
tutti
in
aria
:
niente
cinematografo
in
piazza
,
niente
ballo
all
'
aperto
:
soltanto
il
comizio
.
Non
è
valso
che
molti
compagni
di
Castelfranco
abbiano
perduto
quella
che
doveva
essere
una
loro
giornata
di
festa
,
nelle
anticamere
della
Questura
e
della
Prefettura
,
non
è
valso
che
siano
intervenuti
,
presso
quelle
autorità
,
i
deputati
nostri
della
provincia
:
il
signor
questore
,
che
mi
dicono
piccolo
di
statura
e
corti
di
vista
,
è
stato
irremovibile
ed
ha
,
così
,
potuto
aggiungere
un
'
altra
credenziale
alla
sua
carriera
di
fedele
servitore
della
sacristia
trevigiana
e
della
Chiesa
di
Roma
.
Eppure
,
di
fronte
ai
carabinieri
che
non
erano
del
tutto
convinti
del
suo
ordine
,
non
ha
fatto
una
bella
figura
:
e
,
al
comizio
,
ha
ricevuto
il
debito
omaggio
di
riconoscenza
di
migliaia
di
lavoratori
che
avevano
seguito
,
per
tutto
il
giorno
,
le
trattative
del
"
gran
rifiuto
"
.
Ma
per
Castelfranco
ci
vuole
altro
che
un
qualunque
Celestino
per
mandare
a
monte
la
festa
.
E
la
festa
nei
cuori
è
stata
grande
:
e
al
comizio
,
nella
grande
piazza
circondata
dalle
rosse
mura
e
dai
giardini
in
cui
guarda
Giorgione
,
la
gioia
dei
compagni
e
dei
cittadini
,
di
ritrovarsi
insieme
a
"
l
'
Unità
"
,
si
è
riversata
incontenibile
.
Sotto
migliaia
di
applausi
è
stato
sepolto
il
piccolo
Verboten
della
polizia
.
Il
deputato
democristiano
Sartor
e
anche
il
sindaco
del
doppio
gioco
avranno
certamente
visto
coi
propri
occhi
che
i
comunisti
non
si
arrendono
all
'
idea
che
li
si
possa
fermare
con
un
ordine
ingiusto
ed
arbitrario
.
Avranno
visto
quanta
folla
si
è
assiepata
intorno
al
piccolo
portone
della
sezione
,
per
vedere
in
sala
quel
documentario
di
cui
era
stata
proibita
la
visione
in
piazza
.
E
come
,
mancando
la
luce
per
estremo
tentativo
di
sabotaggio
,
i
nostri
compagni
si
siano
arrampicati
alle
finestre
e
alle
gronde
delle
case
vicine
per
attaccare
un
nuovo
cavo
.
Contro
il
cielo
stellato
,
nella
fresca
notte
,
quei
compagni
che
salivano
affacciandosi
e
chiamandosi
a
voce
erano
il
Partito
che
resiste
e
vince
con
la
tenacia
dei
propositi
,
col
trovare
in
sé
una
forza
ed
una
iniziativa
sempre
maggiori
di
quelle
di
cui
dispongono
gli
avversari
.
E
i
compagni
di
sotto
,
anche
le
donne
con
i
bambini
addormentati
sulla
spalla
,
aspettavano
con
pazienza
,
senza
dar
segno
alcuno
di
disappunto
e
di
stanchezza
.
La
luce
è
stata
salutata
dagli
applausi
e
,
nelle
saletta
gremita
sino
all
'
inverosimile
,
con
gli
spettatori
aggrappati
ovunque
,
l
'
entusiasmo
montava
sempre
più
a
misura
che
,
sullo
schermo
,
s
'
affollava
tutto
il
Partito
e
l
'
Italia
popolare
passava
nei
nomi
delle
città
e
delle
regioni
,
selva
di
uomini
e
di
bandiere
.
I
compagni
di
Castelfranco
,
che
avevano
preparato
in
piazza
insegne
luminose
ed
un
bellissimo
stand
per
la
vendita
della
stampa
,
alla
fine
erano
contenti
:
i
più
contenti
di
tutti
erano
il
buon
Luigi
Bovolato
,
della
cellula
Fervet
,
che
per
tutto
il
giorno
aveva
venduto
libri
,
distintivi
e
giornali
,
senza
nemmeno
muoversi
per
andare
a
mangiare
,
e
i
due
fratelli
Piazza
,
che
prima
si
mordevano
le
mani
nel
veder
andare
a
monte
la
festa
che
essi
stavano
curando
da
una
settimana
.
Ma
quanti
,
di
cui
non
ho
mai
saputo
il
nome
e
di
cui
conservo
preciso
il
ricordo
,
ci
sono
stati
intorno
ed
hanno
lavorato
e
trepidato
per
noi
,
pregandoci
di
credere
che
essi
non
avevano
colpa
se
,
all
'
ultimo
momento
,
il
loro
affetto
ed
i
loro
propositi
di
onorare
"
l
'
Unità
"
ed
il
Partito
erano
stati
così
miseramente
impediti
da
un
ordine
di
polizia
.
Vi
ho
dovuto
promettere
di
tornare
l
'
anno
venturo
,
per
farvi
tranquilli
e
per
vendicarsi
di
questo
piccolo
smacco
,
che
è
già
stato
cancellato
.
Come
ve
l
'
ho
promesso
di
cuore
,
e
non
soltanto
a
nome
mio
,
ma
del
giornale
.
Ho
visto
come
i
più
poveri
tra
voi
cacciavano
dalle
tasche
le
poche
lire
delle
sigarette
per
buttarle
nella
bandiera
e
quanti
si
avvicinavano
al
banco
e
soppesavano
con
la
mano
il
libro
o
i
libri
che
non
potevano
comprare
,
ho
ascoltato
i
vostri
discorsi
semplici
e
precisi
.
Ecco
:
quello
che
provo
io
,
a
volte
,
è
una
incontenibile
tenerezza
,
con
cui
vorrei
saccheggiare
la
gioia
stessa
per
lasciarvela
negli
occhi
:
i
vostri
occhi
,
migliaia
e
migliaia
di
occhi
che
mi
guardano
in
tutte
le
città
ove
siamo
stati
insieme
per
una
sera
della
nostra
vita
che
non
potremo
dimenticare
.
E
tu
,
vecchio
custode
della
sezione
di
Castelfranco
,
roseo
e
bianco
,
tu
che
sei
il
più
calmo
,
rassicura
i
compagni
che
riuscirete
ad
alzare
,
mattone
su
mattone
,
la
vostra
Casa
del
Popolo
e
che
,
l
'
anno
venturo
,
io
la
troverò
bianca
e
linda
,
con
la
rossa
bandiera
sul
tetto
.
Gavroche
,
che
era
rimasto
per
tutto
il
giorno
a
villeggiare
su
un
albero
,
si
è
vendicato
per
tutti
noi
.
Appena
saputo
che
il
divieto
era
irremovibile
,
è
scomparso
,
ed
invano
Fortini
si
è
messo
sulla
sua
traccia
.
Era
appena
finito
il
comizio
,
che
un
grande
rettangolo
di
luce
bianca
è
apparso
sugli
alberi
delle
mura
.
I
carabinieri
si
sono
precipitati
su
quel
fantasma
,
altri
sulla
macchina
di
proiezione
per
trovarla
.
La
luce
bianca
era
scomparsa
d
'
incanto
,
ma
balenava
più
lontano
su
una
casa
,
si
spostava
ancora
,
inquadrava
gli
stessi
agenti
.
Chi
era
l
'
invisibile
operatore
?
A
poco
a
poco
,
in
tutta
la
città
,
si
sono
visti
apparire
schermi
bianchi
,
nella
piazza
,
nelle
vie
adiacenti
e
nella
più
lontana
periferia
.
Come
rincorrerli
tutti
?
Il
maresciallo
agitava
,
in
una
mano
,
l
'
ordine
del
questore
.
Voleva
dire
:
«
Vi
arresto
tutti
»
,
ma
non
aveva
più
voce
.
Per
tutta
la
notte
è
durata
la
corsa
ai
fantasmi
.
Pare
che
lo
stesso
signor
questore
sia
intervenuto
nella
battuta
.
Gigi
Regi
si
trovava
nella
saletta
della
sezione
,
dietro
la
sua
piccola
macchina
gialla
e
nera
.
E
allora
?
Era
soltanto
Gavroche
,
che
aveva
sbottonato
un
bottone
della
sua
camiciola
al
posto
del
cuore
ed
illuminava
lui
,
invisibile
ambasciatore
della
nostra
vendetta
,
la
città
vegliata
dagli
angeli
di
Giorgione
.