StampaQuotidiana ,
CESENA
,
13
.
-
Sul
palazzo
del
ridotto
,
ove
ha
sede
il
Partito
,
c
'
è
una
colossale
statua
di
Pio
VI
.
A
questo
grosso
papa
seduto
,
capita
oggi
spesso
di
avere
tra
le
gambe
,
sulla
ringhiera
della
balconata
,
una
lunga
bandiera
rossa
.
Ad
indignarsene
non
sono
tanto
i
democristiani
,
assenti
o
quasi
dalla
vita
politica
della
città
,
quanto
i
cosiddetti
"
storioni
"
,
i
repubblicani
che
hanno
tutti
in
testa
il
cappello
da
prete
.
Se
hanno
assistito
a
questa
nostra
grande
festa
,
certamente
se
ne
saranno
tornati
a
casa
carichi
di
meraviglia
e
di
dispetto
.
Sulla
piazza
della
Biblioteca
Malatestiana
,
una
gloriosa
biblioteca
alla
quale
Renato
Serra
guarda
ancora
dal
suo
piccolo
monumento
,
ieri
sera
pioveva
,
nonostante
che
il
cielo
fosse
stellato
.
E
come
pioveva
!
Piovevano
biglietti
da
mille
,
da
cinquecento
,
da
cento
,
da
dieci
,
da
cinque
,
piovevano
monete
,
piovevano
nomi
e
nomi
di
Sezioni
e
di
compagni
.
Una
bella
,
fragorosa
pioggia
di
autunno
e
il
compagno
Sigfrido
Sozzi
,
il
fratello
del
martire
Gastone
,
raccoglieva
a
piene
mani
le
masse
di
oro
e
di
argento
che
si
rovesciava
sul
telone
,
sommerso
anche
dagli
applausi
,
dalle
musiche
che
si
rispondevano
da
tutte
le
vie
.
È
stata
una
mezz
'
ora
e
più
di
diluvio
.
"
l
'
Unità
"
poteva
raccogliere
nel
suo
grembiule
quasi
150
mila
lire
e
caricarsi
inoltre
le
spalle
di
cassette
di
uva
e
di
vino
d
'
Albana
,
attaccarsi
alle
braccia
,
come
il
buon
Pastore
,
pariglie
di
capponi
,
festoni
di
frutta
,
salami
,
libri
,
sì
da
diventare
a
poco
a
poco
una
vera
statua
dell
'
Abbondanza
.
Che
dispetto
per
i
repubblicani
:
persino
alcuni
loro
compagni
lasciavano
piovere
le
proprie
offerte
.
Avevano
perduto
completamente
la
battaglia
e
,
anche
a
cacciarsi
in
casa
,
la
festa
li
avrebbe
raggiunti
col
suo
clamore
,
con
le
sue
musiche
,
con
i
suoi
canti
.
Da
tutte
le
Sezioni
continuavano
a
giungere
colonne
e
colonne
di
compagni
,
con
bandiere
,
ritratti
,
fiaccole
,
fanfare
.
La
piazzetta
Eduardo
Fabbri
era
già
piena
e
la
vicina
piazza
Bufalini
,
via
Mazzini
,
via
Zeffirino
Re
,
si
andavano
affollando
sempre
più
.
Aveva
dato
il
via
alla
corsa
podistica
,
al
giro
notturno
della
città
.
I
ragazzi
,
fra
due
ali
di
popolo
,
scavalcavano
barriera
e
barriera
verso
il
traguardo
.
Tutti
i
bar
,
le
botteghe
più
note
,
avevano
offerto
premi
al
passaggio
degli
atleti
davanti
alla
loro
porta
:
bottiglie
di
liquori
,
di
sciroppi
,
cioccolato
,
caramella
,
danaro
.
Una
piccola
dea
dell
'
Abbondanza
c
'
era
anche
per
loro
e
li
precedeva
bendata
aprendo
il
vaso
dei
suoi
doni
.
Anche
Gavroche
era
in
testa
a
indicare
la
strada
a
Fortini
,
che
aveva
preso
parte
alla
gara
come
indipendente
,
e
che
ora
era
buon
ultimo
,
nonostante
che
tutti
i
ragazzi
facessero
il
tifo
per
lui
e
gli
gridassero
:
«
Dai
vecchio
,
dai
vecchio
!
»
.
Il
nostro
Giulio
è
arrivato
con
sette
minuti
di
ritardo
ed
ha
guadagnato
un
sacchetto
di
cioccolatini
,
che
porterà
a
Roma
al
suo
ragazzo
.
La
folla
entusiasta
,
che
pure
aveva
avuto
modo
,
nei
giorni
scorsi
,
di
fare
la
sua
grande
festa
alla
vecchia
Rocca
,
dimostrava
di
essere
così
inesauribile
e
così
spontanea
da
accorrere
ancora
al
richiamo
de
"
l
'
Unità
"
e
rovesciarle
nel
grembo
le
proprie
tasche
,
il
proprio
cuore
,
la
propria
passione
.
Bravi
,
amici
e
compagni
di
Cesena
.
Bravo
Sozzi
,
bravo
il
compagno
imbonitore
che
al
microfono
ininterrottamente
ripeteva
nomi
e
nomi
di
sottoscrittori
,
tenendo
dietro
con
vivacità
e
con
fantasia
al
ritmo
sempre
più
accelerato
e
febbrile
della
emulazione
che
aveva
preso
tutti
,
anche
i
bambini
che
sollevava
tra
le
braccia
,
le
donne
,
i
vecchi
,
gli
avversari
.
Bravo
a
Pieri
,
bravo
ad
Adria
ed
al
ragazzetto
e
alle
signorinelle
vestite
di
rosso
,
bravo
a
Baffonero
e
alla
sua
ottima
cucina
,
bravi
ai
miei
vecchi
allievi
che
ho
ritrovato
a
dipingere
in
una
torre
della
vecchia
Rocca
.