StampaQuotidiana ,
BAGNOCAVALLO
,
14
.
-
Una
cartolina
illustrata
,
piccola
,
molto
piccola
,
da
questo
paesetto
di
Romagna
che
si
gira
intorno
facendo
grandi
cerchi
sulla
campagna
e
ritrovandosi
sempre
la
piazza
sotto
la
torre
dell
'
orologio
illuminato
dalla
quale
,
tra
qualche
mese
,
squillerà
la
nuova
campana
che
ricorda
i
350
civili
caduti
nella
guerra
.
Il
fronte
,
allora
,
era
a
pochi
passi
da
qui
,
verso
Alfonsine
e
verso
Cotignola
fermo
sul
Senio
.
Dovevamo
andare
a
Lugo
,
come
sapete
,
ma
a
Lugo
non
c
'
era
più
posto
per
noi
.
Tutta
la
città
era
occupata
dalla
Fiera
:
la
grande
piazza
del
monumento
a
Baracca
ed
anche
le
altre
piazze
più
piccole
,
le
vie
adiacenti
e
persino
il
campo
sportivo
,
erano
occupati
da
macchine
agricole
,
da
aratri
,
da
buoi
,
vitelli
,
muli
,
cavalli
,
asini
.
Nulla
da
fare
.
E
siamo
andati
a
Bagnacavallo
,
invitati
dal
sindaco
compagno
Martini
,
che
domenica
avevamo
visto
a
Ravenna
.
Fortini
e
Regi
hanno
riposato
:
nello
stesso
grande
cinema
dove
abbiamo
parlato
,
si
proiettava
L
'
educazione
dei
sentimenti
e
i
nostri
documentari
non
hanno
osato
mettere
il
naso
fuori
dalla
scatola
ove
sono
rinchiusi
.
In
compenso
,
tutti
gli
intervenuti
sedevano
comodamente
in
poltrona
:
erano
stati
invitati
gli
intellettuali
e
gli
avversari
,
e
si
può
calcolare
che
pochi
siano
rimasti
in
casa
e
che
il
nostro
improvvisato
comizio
abbia
raccolto
gli
stessi
ascoltatori
che
sarebbero
stati
presenti
in
piazza
.
Ma
Gavroche
era
indispettito
lo
stesso
e
non
si
è
fatto
vedere
.
Convenite
,
ad
ogni
modo
,
che
è
strano
andare
a
Bagnacavallo
per
vivere
due
lunghe
ore
in
Siberia
,
tra
paesaggi
indimenticabili
,
fiumi
ghiacciati
,
infinite
distese
di
neve
e
quei
bellissimi
bambini
mongoli
che
si
affacciano
dai
banchi
delle
scuole
.
È
strano
affacciarsi
ad
una
notte
bianca
sulla
Neva
e
poi
ritrovarsi
a
pochi
passi
da
quei
verdi
fiumiciattoli
che
pure
hanno
avuto
un
nome
nella
guerra
.
Fortini
non
si
raccapezzava
più
:
«
Come
faccio
a
tornare
a
casa
?
»
,
si
chiedeva
.
È
strano
che
siamo
andati
a
vedere
a
Bagnacavallo
,
per
la
prima
volta
,
un
bellissimo
film
che
mai
c
'
era
stato
possibile
di
vedere
,
per
colpa
nostra
,
a
Roma
o
a
Milano
.
Vedete
che
in
questo
mondo
tutto
torna
.
Il
ricordo
di
Bagnacavallo
ove
una
volta
si
abbeveravano
e
si
lustravano
i
cavalli
di
Tiberio
,
sarà
per
noi
sempre
legato
alla
Siberia
,
a
quel
piccolo
paese
che
ingrandisce
sotto
i
nostri
occhi
o
a
misura
che
l
'
incantata
e
bellissima
educatrice
invecchia
e
saluta
,
nei
colossali
soldati
che
tornano
dalla
guerra
ad
abbracciarla
,
i
suoi
primi
scolari
ai
quali
insegnò
l
'
alfabeto
,
il
nome
delle
stelle
,
il
nome
dei
fiumi
,
le
meraviglie
del
creato
e
,
soprattutto
,
i
grandi
sentimenti
che
fanno
migliore
la
vita
.