StampaQuotidiana ,
Il
"
Foglio
di
disposizioni
"
del
segretario
del
partito
ha
ricordato
recentemente
i
termini
dell
'
articolo
8
del
regio
decreto
n.o.
765
del
16
giugno
1940
secondo
il
quale
.
:
"
agli
abbonali
alle
radio
audizioni
circolari
e
comunque
ai
possessori
di
apparati
radio
riceventi
è
fado
divieto
di
far
uso
degli
apparecchi
di
radioaudzioni
per
ascoltare
le
stazioni
di
radiodiffusione
e
di
radiocomunicazione
nemiche
o
neutrali
o
per
propagarne
le
notizie
comunque
ricevute
"
.
E
siccome
non
bastava
ricordare
l
'
esistenza
di
questo
divieto
legislativo
poiché
,
probabilmente
,
nessuno
ne
aveva
tenuto
conto
in
Italia
-
giacché
l
'
amore
per
la
verità
è
più
forte
della
paura
degli
sbirri
-
lo
stesso
"
Foglio
di
disposizioni
"
ha
fatto
notare
che
"
oltre
che
dalla
lettera
dalla
legge
,
l
'
ascoltazione
delle
trasmissioni
radiofoniche
nemiche
è
vietata
ai
fascisti
anche
e
soprattutto
dal
senso
della
dignità
e
del
dovere
che
deve
guidare
ogni
iscritto
al
partito
"
.
E
ha
invitato
i
Federali
e
gli
squadristi
a
"
vigilare
a
individuare
quanti
non
dimostrano
di
possedere
una
sensibilità
adeguata
al
momento
attuale
"
,
e
ad
"
agire
a
loro
carico
con
severità
esemplare
"
.
E
,
siccome
.
ciò
non
era
ancora
sufficiente
,
il
ministero
della
coltura
popolare
ha
impartito
l
'
ordine
a
tutta
la
stampa
di
pubblicare
una
nota
che
sottolineasse
l
'
esistenza
del
provvedimento
,
la
gravità
delle
sanzioni
da
esso
predisposte
.
insieme
con
la
necessità
,
per
tutti
,
di
sottoporsi
ad
esso
e
la
necessità
,
soprattutto
per
gli
squadristi
,
di
farlo
rispettare
.
Come
si
vede
la
questione
è
spinosa
e
per
essere
stata
posta
all
'
ordine
dei
giorno
con
una
pubblicità
così
clamorosa
vuol
dire
che
il
fenomeno
dell
ascoltazione
radiofoniche
straniere
,
specie
di
quelle
antifasciste
,
è
fenomeno
assai
diffuso
nei
paesi
nostri
.
Da
rilevarsi
,
infatti
,
che
esisteva
già
un
provvedimento
legislativo
e
che
-
cosa
assolutamente
insolita
-
le
autorità
politiche
fasciste
sono
state
costrette
a
ricordarne
l
'
esistenza
,
confessando
,
così
,
apertamente
,
che
il
provvedimento
stesso
non
era
stato
mai
rispettato
.
Da
rilevarsi
pure
che
queste
medesime
autorità
non
esitano
,
sapendo
che
anche
questo
richiamo
sarà
inefficace
,
a
fare
un
appello
pubblico
agli
squadristi
,
allo
scopo
di
renderlo
più
effettivo
.
Conviene
rilevare
,
infine
,
che
,
oltre
tutto
ciò
,
anche
la
stampa
è
stata
anch
essa
scatenata
per
spaventare
ancora
di
più
la
gente
.
Abbondano
,
però
,
ancora
,
i
processi
dinanzi
alle
corti
di
giustizia
contro
la
folta
schiera
dei
trasgressori
a
questa
norma
.
E
anche
qui
si
nota
la
poca
saldezza
interna
del
regime
.
Dopo
aver
notato
che
nessuno
,
in
Italia
,
obbedisce
più
alle
norme
che
vietano
ai
cittadini
di
conoscere
la
verità
,
con
qualsiasi
mezzo
questa
verità
possa
venire
conosciuta
,
notiamo
pure
che
le
sentenze
dei
tribunali
contro
i
trasgressori
del
Decreto
suindicato
sono
tutte
lievissime
.
Dunque
,
anche
la
nostra
giustizia
comincia
ad
essere
più
umana
,
più
comprensiva
del
bisogno
di
ogni
individuo
di
non
venire
soffocato
dalla
pesante
cappa
di
piombo
della
censura
.
È
il
giudice
che
,
spesso
,
sarà
anche
egli
un
fervido
ascoltatore
delle
radio
straniere
,
comprendendo
,
perché
egli
stesso
ne
risente
,
il
bisogno
,
in
un
momento
come
questo
,
di
essere
informati
nel
modo
più
preciso
degli
avvenimenti
internazionali
,
perdona
e
spesso
assolve
;
e
quando
condanna
la
condanna
è
lieve
cd
è
accompagnata
dai
benefici
di
legge
.
Ancora
una
volta
conviene
domandarsi
:
che
cosa
significa
tutto
ciò
?
Noi
non
abbiamo
mai
agito
con
partito
preso
contro
nessuno
,
ma
siamo
sempre
stati
mossi
dallo
scrupolo
di
assicurare
alla
nostra
generazione
,
come
a
quella
che
ci
ha
preceduta
,
una
vita
dignitosa
nel
nostro
paese
.
Da
vent
anni
siamo
stati
educati
in
un
clima
che
ignora
il
ragionamento
logico
,
che
ignora
l
'
etica
spregiudicata
.
La
gente
,
all
'
estero
,
crede
che
la
gioventù
italiana
sia
una
gioventù
militarizzata
,
imbevuta
di
dogmi
totalitari
,
credulona
di
fronte
a
tutti
i
miti
messi
avanti
dal
regime
e
,
specie
,
dal
nazismo
.
il
vero
mito
,
però
,
è
quello
sparso
all
'
estero
:
la
gioventù
italiana
,
forse
perché
ha
potuto
notare
a
tempo
gli
errori
dei
suoi
anziani
,
è
più
realistica
,
è
più
convinta
della
necessità
di
un
ragionamento
logico
e
di
una
elica
spregiudicata
di
quello
che
non
sia
mai
stata
nessuna
generazione
italiana
nel
passato
.
Non
è
vero
che
vent
'
anni
di
regime
ci
abbiano
fatto
dimenticare
i
motivi
fondamentali
dell
umanità
.
Non
è
vero
,
non
perché
il
regime
ci
abbia
permesso
di
scorgerli
,
ma
perché
,
appunto
,
avendoci
esso
negato
il
diritto
di
conoscerli
,
siamo
stati
tentati
in
tutti
gli
atti
della
nostra
vita
di
cercare
questi
motivi
di
umanità
più
di
qualsiasi
generazione
nel
passato
,
ci
siamo
preoccupati
di
essere
coscienti
dei
nostri
motivi
di
vivere
;
più
di
ogni
alta
generazione
nel
passato
,
distaccati
dall
'
artificialità
,
dall
'
esteriore
nullità
della
vita
pubblica
,
ci
siamo
rinchiusi
nella
nostra
vita
individuale
.
E
da
questa
,
quindi
,
grazie
ai
nostri
contatti
naturali
che
avevamo
con
i
nostri
compagni
,
siamo
passati
ad
una
comprensione
più
intima
,
più
profonda
e
più
umana
della
vita
sociale
.
È
questa
una
coscienza
rinnovata
,
originale
,
per
la
prima
volta
,
nella
storia
d
'
Italia
,
di
quello
che
è
la
realtà
italiana
,
[
che
]
ci
ha
permesso
di
distruggere
tutti
i
miti
messi
su
dal
romanticismo
fino
al
fascismo
.
Abbiamo
capito
,
coscienti
finalmente
di
quello
che
vogliamo
,
come
,
e
soprattutto
,
di
quello
che
ci
manca
,
che
il
fascismo
,
ultimo
tentativo
di
rinnovamento
del
romanticismo
,
ultimo
albore
di
sentimentalismo
,
in
un
campo
da
cui
questo
dovrebbe
essere
bandito
-
il
campo
politico
-
è
patentemente
insufficiente
per
dirigere
la
vita
italiana
nel
tumultuoso
corso
della
storia
contemporanea
.
Dal
momento
in
cui
abbiamo
compreso
che
questo
sentimentalismo
di
apparato
,
tenuto
su
con
grande
fracasso
dal
regime
,
ci
nascondeva
i
motivi
reali
della
vita
politica
,
ci
siamo
sentiti
più
forti
,
perché
coscienti
della
nostra
debolezza
.
Oggi
,
forse
,
in
apparenza
,
non
rappresentiamo
ancora
niente
nella
vita
italiana
;
non
rappresentiamo
,
conte
si
sarebbe
detto
,
con
mito
sentimentale
,
che
una
speranza
.
E
così
noi
non
avremmo
mai
voluto
essere
qualificati
,
perché
non
viviamo
di
speranze
.
Rappresentiamo
,
però
,
una
forza
,
piccola
,
se
vogliamo
,
perché
non
ancora
pienamente
cosciente
della
sua
potenza
ma
esistente
lo
stesso
:
rappresentiamo
l
'
unica
forza
della
vita
politica
italiana
.
Pienamente
aderenti
alla
realtà
politica
e
sociale
dei
nostri
tempi
,
abbiamo
potuto
convincerci
che
le
miserie
del
popolo
non
vanno
risanate
con
grandi
parole
;
né
vanno
risanate
con
magistrature
del
lavoro
,
con
corporazioni
,
con
grandi
sindacati
misti
.
Ci
siamo
anche
convinti
che
non
si
edifica
una
nuova
realtà
politica
e
sociale
con
la
dittatura
:
se
un
popolo
vuoi
diventare
grande
,
grande
veramente
di
civiltà
e
non
di
parole
,
esso
deve
costruirsi
da
sé
,
con
istituti
politici
popolari
,
aderenti
alle
masse
,
la
sua
grandezza
.
Questo
,
ormai
,
lo
sentono
tutti
;
e
il
fatto
di
ascoltare
le
radio
straniere
,
come
quello
di
borbottare
,
come
quello
di
riunirsi
in
cenacoli
che
discutono
di
tutti
i
problemi
senza
lasciarsi
intimorire
dalla
presenza
per
le
strade
di
squadristi
attempati
all
'
agguato
,
è
semplicemente
un
singolo
episodio
del
generale
bisogno
che
tutti
risentono
di
conoscere
la
verità
e
di
discuterla
.
Non
è
vero
,
come
vuol
far
credere
la
nostra
propaganda
,
che
andiamo
a
cercare
la
verità
all
'
estero
:
quello
che
dice
la
radio
straniera
non
è
ancora
la
verità
,
è
il
documento
che
ci
permetterà
di
stabilirla
realisticamente
,
senza
false
illusioni
,
senza
false
speranze
,
sapendo
quello
che
succede
nel
mondo
,
quello
che
si
dice
di
noi
,
quello
che
il
mondo
aspetta
da
noi
.
La
congiura
del
silenzio
.
La
congiura
del
silenzio
che
il
regine
fa
intorno
a
queste
forze
non
basta
,
quindi
,
a
farle
ignorare
:
tutti
sanno
che
esistono
,
tutti
sono
coscienti
che
esse
,
un
giorno
.
verranno
alla
luce
,
tutti
sono
convinti
che
l
'
Italia
non
è
morta
,
perché
in
questi
vent
'
anni
di
stasi
politica
si
è
formata
,
in
reazione
a
questa
medesima
pigrizia
spirituale
morale
,
una
generazione
desiderosa
di
un
vita
più
umana
.