StampaQuotidiana ,
È
quello
del
fronte
interno
:
il
fronte
interno
,
creazione
di
questa
guerra
,
è
un
fronte
rimasto
ignoto
fino
a
ieri
,
è
un
fronte
che
si
volta
contro
il
Governo
al
potere
,
perché
questo
non
ha
saputo
tenere
sufficiente
conto
delle
necessità
interne
.
Il
fronte
interno
viene
a
ricordarci
che
in
tutte
queste
guerre
il
fattore
popolo
,
il
fattore
politico
interno
è
stato
trascurato
;
viene
a
ricordarci
che
tutte
queste
guerre
sono
state
fatte
per
farci
dimenticare
quello
che
succedeva
all
'
interno
.
Ritorniamo
un
po
'
con
il
ricordo
ai
giorni
della
nostra
guerra
d
'
Etiopia
,
a
quei
giorni
in
cui
sembrava
che
finalmente
una
strada
fosse
aperta
all
'
espansione
materiale
e
spirituale
dell
'
Italia
;
ritorniamo
a
quei
giorni
in
cui
.
dimenticando
la
crisi
che
dominava
all
'
interno
,
pensavamo
fosse
possibile
attenuarla
o
addirittura
sopprimerla
con
mezzi
eterni
.
Quanto
si
sono
sbagliati
tutti
quelli
che
credevano
,
quella
volta
come
oggi
,
che
i
problemi
interni
di
una
nazione
possano
venire
risolti
attraverso
fattori
esterni
:
quanto
si
sbagliano
tutti
quelli
che
pensano
che
sia
possibile
far
nascere
una
civiltà
nazionale
dalla
conquista
di
un
impero
.
Un
impero
si
conquista
quando
si
ha
una
civiltà
da
esportare
.
E
anche
.
in
quel
caso
il
giudizio
in
merito
alla
moralità
di
questa
conquista
non
è
pienamente
risolto
.
La
civiltà
si
crea
all
'
interno
e
il
rinunciare
a
crearla
è
manifestare
apertamente
la
propria
incapacità
a
fare
opera
di
civiltà
.
Come
si
crea
una
civiltà
"
?
Con
le
grandi
spedizioni
militari
,
oppure
con
opere
di
governo
e
di
amministrazione
civile
?
La
storia
del
nostro
paese
ci
insegna
che
la
civiltà
è
creata
da
opere
di
governo
,
da
opere
di
amministrazione
politica
e
civile
,
di
coltura
e
di
educazione
.
La
civiltà
della
prima
e
della
seconda
Roma
non
è
civiltà
di
conquista
,
anche
se
l
'
osservatore
poco
attento
della
storia
di
Roma
possa
credere
così
,
ma
è
civiltà
politica
,
religiosa
,
spirituale
.
La
prima
Roma
non
si
segnala
all
'
attenzione
del
mondo
come
Roma
conquistatrice
,
come
Roma
imperiale
;
si
segnala
come
Roma
repubblicana
,
come
governo
perfetto
dell
'
antichità
,
come
diritto
delle
genti
.
Quello
che
rimane
oggi
di
Roma
antica
è
il
diritto
,
è
il
nome
che
si
dà
agli
istituti
politici
.
Nell
'
arte
militare
i
nomi
non
sono
romani
;
sono
presi
in
prestito
a
tutte
la
genti
,
a
tutte
le
orde
conquistatrici
.
La
seconda
Roma
si
segnala
anch
essa
,
non
per
aver
conquistato
il
mondo
con
le
armi
,
ma
per
averlo
conquistato
con
la
fede
e
la
saggezza
,
per
averlo
conquistato
con
la
coltura
e
l
'
educazione
.
La
terza
Roma
,
quella
che
voleva
Mazzini
,
nascerà
con
un
processo
interno
all
'
Italia
,
per
un
processo
di
espansione
che
non
si
concentrerà
sul
mondo
esterno
ma
anzitutto
su
noi
stessi
Italiani
.
Gli
italiani
diventeranno
di
nuovo
Romani
,
il
giorno
in
cui
sentiranno
che
per
essere
il
centro
del
mondo
bisogna
esserne
il
centro
civile
;
ridiventeranno
Romani
quando
avranno
capito
che
oggi
il
mondo
non
si
conquista
più
con
la
forza
ma
con
la
saggezza
.
In
un
periodo
di
mistica
follia
come
quello
che
attraversiamo
,
il
segreto
della
conquista
risiede
nella
saggezza
,
risiede
nel
ritorno
alla
pace
.
Se
saremo
capaci
di
dare
al
mondo
questo
esempio
di
saggezza
,
sopprimendo
da
noi
quei
germi
di
conflitto
e
di
follia
che
esistono
altrove
,
il
mondo
ritornerà
a
rispettarci
e
ad
ammirarci
come
ammirò
Roma
e
l
'
Italia
,
quando
erano
il
centro
spirituale
del
mondo
.
Quest
opera
non
la
si
compie
,
partendo
alla
conquista
di
un
impero
nero
,
ma
ritornando
su
noi
stessi
,
ridiventando
nazione
,
essendo
popolo
cosciente
dei
propri
destini
,
deciso
a
fare
da
sé
il
proprio
avvenire
civile
.
Se
il
fascismo
,
dopo
aver
constatato
che
l
'
esperienza
sindacale
e
corporativa
era
insufficiente
per
dare
una
nuova
civiltà
all
'
Italia
,
ha
inizialo
il
suo
tentativo
di
conquista
del
mondo
,
noi
,
avendo
constatato
il
fallimento
di
questo
tentativo
,
vogliamo
rifare
l
'
Italia
da
dentro
.
Perciò
,
pretendiamo
fermamente
che
soltanto
sul
piano
della
politica
interna
,
si
faccia
l
'
Italia
;
perciò
,
in
tutte
le
nostre
manifestazioni
,
conferiamo
la
massima
importanza
al
fattore
nazione
,
al
fattore
popolo
.
Oggi
,
abbiamo
immense
possibilità
da
sfruttare
all
'
interno
,
abbiamo
un
ordine
.
nuovo
da
costruire
,
abbiamo
da
edificare
un
'
Italia
giovine
,
in
cui
vengano
soppressi
tutti
i
residui
di
decadenza
.
Siamo
decisamente
contrari
al
decadentismo
perché
questo
,
facendo
credere
al
popolo
che
una
nazione
,
da
sola
,
sia
incapace
di
vivere
,
lo
spinge
nella
cieca
speranza
della
conquista
di
un
ideale
migliore
attraverso
la
conquista
di
nuovi
territori
.
Domani
,
tutti
ormai
ne
sono
coscienti
,
non
saremo
noi
soli
a
voler
l
'
ordine
nuovo
,
sarà
il
mondo
intero
.
Perché
il
mondo
intero
è
in
crisi
:
la
conquista
di
nuovi
territori
,
perciò
,
non
risanerà
nessuna
piaga
.
E
'
finita
l
'
era
delle
grandi
scoperte
:
tutti
i
territori
della
terra
sono
oggi
abitati
anche
se
abitati
in
modo
poco
coerente
e
sfruttati
male
.
Non
si
può
ignorare
l
'
esistenza
di
popoli
che
vivono
su
questi
territori
e
non
serve
a
niente
volerli
conquistare
.
Per
conquistare
con
profitto
,
sarebbe
necessario
confessare
coraggiosamente
e
cinicamente
la
propria
decisione
di
distruggere
i
popoli
che
abitano
in
territori
da
noi
conquistati
.
Questo
,
nessun
italiano
,
e
crediamo
pure
,
nessun
Tedesco
,
lo
vuol
fare
.
Quello
che
invece
possiamo
dare
a
questi
popoli
è
la
nostra
civiltà
e
la
nostra
nuova
concezione
del
mondo
:
prima
di
darla
,
però
,
dobbiamo
possederla
noi
stessi
,
dobbiamo
applicarla
a
noi
stessi
.
Se
vogliamo
veramente
che
l
'
era
delle
conquiste
brutali
,
delle
guerre
.
interminabili
e
periodiche
,
degli
imperialismi
assetati
di
conquista
venga
a
cessare
,
dobbiamo
,
coraggiosamente
porre
,
anzitutto
,
noi
stessi
,
il
problema
su
nuove
basi
,
dobbiamo
farci
centri
di
irradiazione
di
una
nuova
civiltà
,
dobbiamo
essere
una
civiltà
in
atto
.
Questo
è
il
processo
aperto
dell
'
Italia
:
quello
di
un
nuovo
ordine
interno
.
Quando
il
fascismo
,
dopo
la
scorsa
guerra
,
ha
posto
il
problema
di
un
ordine
nuovo
in
Italia
,
aveva
capito
quale
era
il
problema
centrale
del
nostro
paese
.
Ma
non
è
stato
capace
di
risolverlo
.
Perciò
,
più
che
contro
il
fascismo
,
noi
vogliamo
essere
al
di
là
del
fascismo
.
Noi
vogliamo
risolvere
quel
processo
lasciato
aperto
dal
fascismo
.
Questo
processo
storico
,
del
nuovo
ordine
interno
,
è
quello
che
travaglia
l
'
Europa
dall
'
inizio
di
questo
secolo
:
è
veramente
il
problema
di
questo
secolo
.
Come
il
secolo
decimottavo
è
stato
quello
che
ha
condotto
a
concetti
di
libertà
,
uguaglianza
e
fratellanza
,
come
il
decimonono
è
stato
quello
della
liberazione
delle
nazionalità
oppresse
,
il
ventesimo
sarà
quello
del
nuovo
ordine
politico
economico
e
sociale
,
e
soprattutto
spirituale
delle
nazioni
liberate
.
L
'
Italia
,
insieme
con
la
Germania
,
nazione
giovane
,
nazione
liberata
dal
processo
storico
della
nazionalità
,
deve
essere
cosciente
più
di
qualsiasi
altra
dei
doveri
che
le
spettano
verso
se
stessa
e
verso
il
mondo
.
Noi
dobbiamo
affrontare
questo
problema
con
la
coscienza
che
è
un
problema
difficile
da
risolvere
,
che
richiederà
forse
generazioni
se
non
secoli
per
essere
sistemato
definitivamente
.
Abbiamo
però
il
privilegio
di
esseri
i
primi
a
porlo
e
l
'
orgoglio
di
venire
ricordati
domani
come
i
precursori
se
non
i
fondatori
di
questo
ordine
nuovo
.
Questo
ordine
nuovo
,
che
coinvolge
la
sistemazione
tanto
spirituale
quanto
materiale
del
nostro
popolo
su
basi
nuove
deve
incitarci
al
lavoro
serio
,
sistematico
e
sereno
.
Deve
incitarci
a
superare
quelle
meschine
lotte
interne
che
oggi
travagliano
il
nostro
paese
.
Dobbiamo
capire
che
l
'
ordine
nuovo
si
fonda
alla
base
,
che
si
fonda
profondamente
solo
a
condizione
di
mettere
radici
nell
'
essere
più
nascosto
del
nostro
popolo
.
E
quando
le
avrà
messe
fiorirà
da
solo
.
Il
Comune
libero
e
autonomo
,
il
Sindacato
dei
Lavoratori
cosciente
dei
propri
doveri
tecnici
,
una
nuova
Spiritualità
sono
gli
elementi
basilari
di
quest
'
ordine
.
Questi
elementi
,
noi
oggi
opponiamo
ai
vecchi
decrepiti
elementi
esaltati
dal
Duce
nel
suo
discorso
:
RAZZA
,
NAZIONE
,
STATO
.
Alle
forze
centrifughe
costituite
da
questi
elementi
noi
opponiamo
le
nostre
forze
centripete
.
Noi
dobbiamo
opporre
a
quegli
elementi
che
evadono
dal
popolo
e
conducono
il
governo
lontano
da
esso
,
elementi
nuovi
che
,
emananti
dal
popolo
,
saranno
incapaci
di
allontanarcene
.
Lo
Stato
,
la
razza
,
la
nazione
.
sono
elementi
astratti
,
non
contemplano
nessuno
dei
problemi
essenziali
del
nostro
popolo
come
di
qualsiasi
altro
.
Bisogna
avere
la
modestia
di
ridurre
la
superficie
dell
'
istituto
pubblico
:
dallo
Stato
bisogna
tornare
al
Comune
,
dalla
Nazione
all
'
Ente
professionale
,
dalla
Razza
a
una
reale
e
concreta
Spiritualità
,
che
amplifichi
l
'
umanità
del
popolo
e
non
la
diminuisca
,
che
renda
l
'
uomo
fratello
dell
'
uomo
e
non
nemico
.