StampaQuotidiana ,
La
grande
accusata
è
la
scuola
classica
.
Anzitutto
dal
lato
politico
:
la
scuola
dei
signori
.
Lo
è
stata
,
lo
è
?
Non
certo
per
gl
'
insegnanti
,
di
solito
persone
che
vivevano
di
un
gramo
stipendio
(
ricordi
di
Augusto
Monti
:
il
fratello
impiegato
privato
guadagna
quasi
il
doppio
di
lui
,
giovane
professore
;
il
cognato
viaggiatore
di
commercio
circa
cinque
volte
)
;
ma
neppure
per
gli
studenti
:
la
frequentavano
convittori
di
collegi
di
orfani
retti
da
istituti
di
beneficenza
o
mutualistici
.
Però
era
quella
che
dava
,
essa
sola
-
oggi
non
è
più
così
-
accesso
a
tutte
le
facoltà
universitarie
;
mentre
in
proprio
non
rilasciava
alcun
titolo
,
non
si
usciva
né
ragioniere
né
geometra
né
maestro
.
Ma
che
laureato
equivalesse
a
signore
sarebbe
stato
difficile
dimostrare
.
Tuttavia
in
un
certo
senso
l
'
appellativo
aveva
qualcosa
di
vero
;
nei
pochi
casi
in
cui
la
scuola
classica
riusciva
a
plasmare
,
dava
vita
a
quel
tipo
di
honnéte
hommi
,
che
si
riscontra
nella
nobiltà
di
toga
e
nella
buona
borghesia
della
Francia
di
Luigi
XIV
;
l
'
uomo
che
si
compiace
dei
classici
,
che
ammira
il
mondo
grecolatino
,
per
cui
il
riposo
è
la
lettura
di
Platone
o
di
Orazio
;
se
passa
ai
moderni
,
si
compiace
di
Montaigne
o
Pascal
.
La
scuola
classica
,
fuori
dell
'
ambito
dei
professori
,
produsse
questi
appassionati
della
classicità
:
il
clinico
Domenico
Majocchi
ed
il
grande
avvocato
e
presidente
della
Banca
commerciale
Camillo
Giussani
,
ad
esempio
.
Difficile
concepire
uomini
tali
capaci
di
mescolarsi
al
popolo
che
trepida
negli
stadi
o
dinanzi
ai
televisori
quando
riproducono
campionati
,
in
genere
di
partecipare
alle
schiette
manifestazioni
di
entusiasmi
popolani
.
Ma
erano
rari
parti
della
scuola
classica
;
io
ne
uscii
incapace
di
comprendere
una
satira
di
Orazio
se
non
edita
con
molte
note
;
altri
imbottiti
solo
di
ricordi
grammaticali
e
sintattici
.
In
effetto
per
pochi
la
scuola
raggiungeva
l
'
effetto
di
dare
la
bella
armoniosa
visione
del
mondo
classico
,
una
sia
pur
non
dettagliata
comprensione
del
miracolo
del
pensiero
greco
,
delle
altezze
dell
'
epica
omerica
,
di
ciò
che
aveva
rappresentato
Roma
nell
'
arte
di
governare
e
nella
creazione
del
diritto
.
Tra
i
sei
ed
i
dieci
anni
possono
impressionare
episodi
fiabeschi
leggendari
,
gl
'
inganni
di
Ulisse
,
Laocoonte
,
Polifemo
,
Muzio
Scevola
ed
Orazio
Coclite
,
ma
solo
prossimi
ai
vent
'
anni
giovani
non
eccezionali
sono
in
grado
di
rendersi
conto
di
quel
che
fu
il
mondo
classico
e
le
sue
ricchezze
.
Gli
anni
ingrati
in
cui
si
percorreva
il
ginnasio
e
s
'
iniziava
il
liceo
erano
i
meno
atti
per
quella
comprensione
;
ed
il
Cicerone
a
tutto
spiano
che
si
faceva
digerire
era
il
testo
meno
acconcio
per
raggiungere
la
visione
della
classicità
.
Inoltre
pochi
erano
gl
'
insegnanti
,
anche
perché
assillati
dai
programmi
e
dalla
infausta
traduzione
dall
'
italiano
in
latino
,
in
grado
di
presiedere
ad
un
così
difficile
compito
.
Non
è
a
stupire
che
talora
desse
maggiori
frutti
l
'
insegnamento
del
greco
,
iniziato
più
tardi
,
già
nella
prima
espansione
della
adolescenza
.
Veramente
il
male
della
scuola
classica
era
quello
che
sarà
comune
ad
una
scuola
unica
che
si
voglia
protrarre
fino
alla
Università
,
di
voler
preparare
a
tutte
le
vie
:
ciò
che
implica
non
preparare
adeguatamente
per
nessuna
.
Le
letterature
straniere
non
vi
avevano
alcun
posto
;
s
'
imparava
una
lingua
straniera
,
ma
non
in
grado
di
parlarla
,
e
spesso
su
testi
vecchi
di
tre
secoli
,
con
tempi
e
modi
ora
in
disuso
,
sicché
un
romanzo
contemporaneo
appariva
ricco
di
parole
ignote
.
La
matematica
,
la
chimica
,
la
fisica
erano
insegnate
in
modo
da
formare
l
'
uomo
di
discreta
cultura
,
ma
chi
s
'
iscriveva
poi
a
quelle
facoltà
doveva
ricominciare
da
capo
.
Tuttavia
l
'
allievo
che
non
avesse
trascorso
proprio
inutilmente
quegli
anni
,
si
era
formato
un
abito
logico
,
l
'
attitudine
al
ragionamento
,
buona
per
qualsiasi
disciplina
.
Se
ora
si
guarda
all
'
avvenire
,
sono
persuaso
che
sarebbe
nefasta
la
continuazione
della
scuola
unica
;
a
meno
di
prolungare
ancora
,
contro
tutte
le
tendenze
dei
giovani
,
che
oggi
vogliono
sposarsi
presto
,
i
corsi
scolastici
,
con
bienni
pre
-
universitari
dove
finalmente
si
avesse
una
selezione
.
Dubito
molto
della
riforma
che
consente
ogni
iscrizione
universitaria
con
qualsiasi
preparazione
scolastica
;
credo
nella
utilità
dei
licei
scientifici
,
degl
'
istituti
tecnici
,
delle
magistrali
.
Ma
la
scuola
classica
ha
a
morire
?
Proprio
l
'
Italia
deve
abbandonare
un
ramo
di
studi
che
ha
eletti
cultori
nelle
Università
americane
,
in
quelle
di
lingua
inglese
e
tedesca
,
che
neppure
la
Russia
ha
condannato
?
Considererei
una
vera
vergogna
per
l
'
Italia
la
morte
della
scuola
media
superiore
classica
;
ma
dovrebbe
cessare
di
essere
la
scuola
che
apre
tutte
le
porte
,
divenire
quella
per
i
futuri
insegnanti
di
greco
e
di
latino
,
archeologi
,
studiosi
di
storia
antica
.
Quindi
trenta
o
quaranta
licei
classici
,
con
cinque
anni
di
corso
,
sarebbero
sufficienti
;
il
latino
si
può
imparare
in
cinque
anni
come
il
greco
,
specie
se
s
'
inizia
lo
studio
non
a
dieci
od
undici
anni
,
ma
a
quattordici
.
Occorrerebbe
però
che
tutta
la
scuola
classica
fosse
orientata
in
vista
di
questo
suo
specifico
fine
.
Due
lingue
moderne
,
ma
insegnate
col
preciso
scopo
d
'
insegnare
a
leggere
lavori
di
storia
e
di
critica
;
non
la
ricchezza
del
vocabolario
che
occorre
possedere
per
leggere
un
romanzo
contemporaneo
,
non
finezze
grammaticali
.
Una
matematica
volta
soprattutto
a
far
comprendere
la
profondità
,
le
intuizioni
,
lo
spirito
di
analisi
del
pensiero
greco
;
una
letteratura
italiana
con
il
continuo
raffronto
dei
greci
e
dei
latini
,
che
illustri
,
ad
esempio
,
quel
che
può
ravvisarsi
di
comparabile
al
romanticismo
in
dati
scrittori
greci
e
romani
.
E
storia
non
di
soli
avvenimenti
,
ma
di
quel
che
fu
per
gli
antichi
il
senso
della
storia
,
del
succedersi
degli
eventi
umani
;
la
loro
idea
del
fato
;
una
adeguata
illustrazione
delle
religioni
dell
'
antichità
,
dell
'
elemento
eterogeneo
e
da
respingere
che
furono
per
i
romani
i
culti
orientali
.
Occorrono
certo
insegnanti
di
prim
'
ordine
per
un
tale
compito
;
ma
se
i
licei
classici
sono
nel
numero
esiguo
che
ho
accennato
,
si
trovano
;
penso
soltanto
alla
Facoltà
di
Torino
ed
a
quel
suscitatore
di
passione
per
la
romanità
che
è
Italo
Lana
.
L
'
obiezione
che
prevedo
è
questa
:
può
un
ragazzo
di
quindici
anni
scegliere
una
via
con
così
pochi
sbocchi
come
quella
che
indico
?
Penso
che
sì
,
e
so
poi
che
ad
ogni
età
si
possono
compiere
scelte
sbagliate
;
anche
i
matrimoni
dei
quarantenni
possono
contenerle
.
Ma
il
peggio
nella
vita
è
non
saper
mai
effettuare
delle
scelte
.