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Caro Robotti ( Montanelli Indro , 1979 )
StampaQuotidiana ,
Volentieri , caro Robotti , purché non mi consideriate infallibile . Intanto , noi non abbiamo fatto oroscopi . Abbiamo semplicemente espresso questi desideri : una toccatina alla Dc che , senza comprometterne il primato , la mettesse in guardia dai pericoli . dell ' accordo coi comunisti ; una toccatona al Pci che ne rintuzzasse la baldanza ; e un rafforzamento dei partiti laici . Inoltre abbiamo , come lei sa , proposto alle preferenze degli elettori un centinaio di candidati democristiani più o meno noti - e alcuni ignoti - di buona affidabilità liberal - democratica e moderata . Questo non era un oroscopo . Era un invito , al quale gli elettori hanno risposto come meglio non si poteva sperare . Ma perché vi hanno risposto ? Solo perché glielo chiedevamo noi ? Questa è la tesi degli sconfitti per mettere in imbarazzo i vincitori . L ' on. Galloni , che per primo ha dovuto pagare un pedaggio agli uomini nuovi della Dc , i quali lo hanno rovesciato dalla sua carica di capogruppo , dice che costoro sono il « partito del Giornale » . Ma lo dice solo per coalizzare contro di essi , facendo appello al « patriottismo » di partito - l ' unico patriottismo ch ' esse sentono - , tutte le mafie della Dc , regolarmente pronte a scannarsi fra loro , ma su un punto sempre solidali , e cioè che dentro il partito devono comandare solo gli uomini di partito , chi ascolta altre voci è un traditore che va messo al bando . Ma la verità è un ' altra . Gli uomini nuovi della Dc non sono affatto uomini del Giornale . I loro nomi noi li abbiamo trovati nelle liste compilate dalla stessa Dc , che forse si proponeva di avviarli alla trombatura . Noi li abbiamo indicati alla preferenza per le garanzie ch ' essi davano , non al Giornale , ma alla linea politica che il Giornale , ha sempre auspicato . Da quel momento il boccino è passato nella mano degli elettori . Sono loro che hanno fatto il gioco . Ma questa è una cosa che non potrà mai entrare nella testa di un Galloni . Non per mancanza d ' intelligenza , perché Galloni ne ha da vendere . Ma perché per un uomo di mafia come lui , tipico frutto dell ' « apparato » del partito , è semplicemente inconcepibile che gli elettori possano decidere di loro testa , con le preferenze , la linea politica del partito a cui danno il voto . Secondo Galloni , che lo ha anche candidamente detto ad una intervista ad un giornale romano , gli elettori hanno diritto solo al voto . Sul modo di amministrarlo può decidere solo il partito . Ebbene , tutto questo , piaccia o non piaccia all ' on. Galloni , è finito . Gli elettori , dopo un trentennio di passività , si sono resi conto che la linea politica del partito sta ai dirigenti attuarla , ma agli elettori indicarla . Ed è a questo loro risveglio che noi abbiamo dato contributo . Noi non ci illudiamo affatto di avere « determinato » i risultati del 3 e del 10 giugno , però non ci contentiamo di averli solo predetti o previsti . Da cinque anni , cioè da quando siamo nati , noi lavoriamo ad una ripresa di quei valori liberal - democratici che la classe politica sembrava voler mandare definitivamente in protesto , ma che noi sapevamo ben ancorati nella coscienza dei nostri lettori . E ' stata una battaglia dura e difficile . Ma che il mese scorso ha avuto il suo premio . Non abbiamo « determinato » nulla . Ma crediamo di aver molto contribuito a una certa inversione di tendenza : ed è stata questa che ha portato ai risultati di giugno . A vincere non è stato il Giornale , ma la linea politica per la quale il Giornale si batte , quasi solo , da cinque anni . Se ora a Galloni fa comodo dire che dentro alla Dc c ' è un partito del Giornale sottintendendo che esso è costituito da « traditori » della Dc , lo dica pure : noi possiamo anche ringraziarlo per la pubblicità che ci fa . Ma è una solenne balla . A questo punto lei mi chiederà : « Ma allora la scommessa chi l ' ha vinta ? » . Be ' questo non lo so . Ma se la posta è , come immagino , una cena , mettetevi a tavola e mandatemi il conto : ve lo pago io .