StampaQuotidiana ,
Caro
Giorgio
,
ti
rispondo
pubblicamente
perché
le
domande
dei
tuoi
amici
sono
un
esemplare
condensato
dello
sciocchezzaio
che
certi
falsi
profeti
hanno
seminato
nelle
teste
dei
giovani
.
1°
)
Gli
uomini
non
sono
affatto
tutti
uguali
,
e
basta
guardarsi
intorno
per
accorgersene
:
c
'
è
l
'
alto
e
il
basso
,
il
diritto
e
lo
storto
,
il
biondo
e
il
bruno
,
e
anche
l
'
intelligente
e
il
cretino
.
Io
non
ho
idee
molto
chiare
sul
buon
Dio
,
ma
escludo
in
maniera
assoluta
che
fosse
socialista
,
perché
di
tanti
miliardi
di
uomini
che
ha
creato
non
ce
n
'
è
uno
uguale
all
'
altro
,
come
il
socialismo
vorrebbe
che
fossero
.
Può
darsi
che
un
giorno
,
sostituendosi
a
Dio
,
la
scienza
riesca
a
creare
questa
uguaglianza
.
Quel
giorno
l
'
umanità
si
ridurrà
a
un
formicaio
,
e
io
sono
contento
di
non
fare
in
tempo
a
vederlo
.
2°
)
Chi
ha
detto
che
il
capace
opprime
il
proletario
?
Già
questa
parola
«
proletario
»
dimostra
quanto
vecchie
siano
le
idee
e
i
concetti
dei
tuoi
amici
.
Oggi
il
proletariato
,
come
classe
,
non
esiste
più
.
Esistono
degli
«
emarginati
»
che
per
qualche
motivo
non
riescono
a
inserirsi
nella
società
,
e
a
cui
naturalmente
bisogna
dare
una
mano
.
Ma
quelli
che
si
continua
a
chiamare
proletari
sono
ormai
come
condizioni
economiche
dei
«
borghesi
»
(
un
operaio
specializzato
guadagna
più
di
un
professore
di
scuole
medie
)
.
E
questo
è
avvenuto
perché
ci
sono
stati
degli
uomini
che
,
più
capaci
degli
altri
,
sono
riusciti
,
grazie
all
'
inventiva
tecnologica
e
all
'
energia
organizzativa
,
a
mettere
anche
i
meno
capaci
in
condizione
di
vivere
bene
,
o
almeno
molto
meglio
di
come
vivevano
un
secolo
e
anche
solo
trent
'
anni
fa
.
Cosa
farebbero
i
cento
e
più
mila
dipendenti
della
Fiat
se
una
settantina
d
'
anni
fa
un
certo
signor
Agnelli
,
piccolo
proprietario
terriero
,
non
avesse
creato
quell
'
azienda
?
Le
condizioni
in
cui
gli
operai
vi
lavorano
avranno
i
loro
disagi
.
Ma
sono
infinitamente
migliori
di
quelle
in
cui
vivevano
i
loro
padri
zappaterra
.
Gramsci
,
il
massimo
teorico
del
comunismo
italiano
,
diceva
:
«
Sia
Benedetto
Agnelli
»
.
3°
)
Non
sempre
il
padrone
,
che
molto
spesso
è
un
ex
-
operaio
,
mangia
meglio
dell
'
operaio
.
Gli
sforzi
,
anche
di
cinghia
,
fatti
per
accumulare
il
primo
piccolo
capitale
che
gli
ha
consentito
di
diventare
padrone
,
gli
hanno
rovinato
lo
stomaco
e
le
coronarie
,
il
che
gl
'
impone
strette
diete
.
Ma
ammettiamo
pure
che
mangi
meglio
.
E
con
ciò
?
Che
cosa
gli
avrebbe
dato
lo
stimolo
a
emergere
,
a
lavorare
e
a
risparmiare
più
degli
altri
,
se
non
anche
il
desiderio
non
dico
di
mangiare
meglio
,
ma
di
stare
meglio
?
Di
'
a
questi
poveri
imbecillotti
amici
di
sinistra
che
anch
'
essi
vogliono
stare
meglio
.
Solo
che
,
invece
che
col
lavoro
,
lo
sforzo
e
il
sacrificio
,
cercano
di
arrivarci
con
la
demagogia
,
cioè
sfruttando
i
malcontenti
altrui
e
facendocisi
sopra
una
«
posizione
»
.
4°
)
Le
società
libere
non
sono
mai
perfette
.
Quella
italiana
lo
è
meno
di
molte
altre
.
Delle
ingiustizie
ci
sono
.
Ci
sono
dei
privilegi
e
dei
parassitismi
,
che
possiamo
e
dobbiamo
ridurre
senza
tuttavia
illuderci
di
poterli
eliminare
completamente
.
Però
questa
società
imperfetta
è
l
'
unica
che
,
grazie
alla
libertà
,
sia
perfettibile
,
o
comunque
migliorabile
.
Quella
dei
Paesi
socialisti
che
hanno
soppresso
la
libertà
,
che
hanno
legalizzato
l
'
ingiustizia
facendo
del
potente
un
onnipotente
e
del
cittadino
un
suddito
senza
neanche
il
diritto
alla
parola
,
non
è
perfettibile
,
e
deve
contentarsi
di
restare
com
'
è
sotto
le
pistole
spianate
della
polizia
.
5°
)
I
tuoi
amici
imbecillotti
fanno
una
grossa
confusione
tra
uguaglianza
e
parità
.
L
'
uguaglianza
è
impossibile
perché
la
stessa
natura
la
esclude
.
La
si
può
imporre
solo
con
la
violenza
,
cioè
tagliando
le
gambe
a
chi
le
ha
più
lunghe
degli
altri
e
livellando
tutti
sull
'
altezza
dei
nani
.
L
'
unica
forma
di
giustizia
realizzabile
tra
gli
uomini
è
,
oltre
alla
parità
dei
diritti
che
ormai
è
raggiunta
da
un
pezzo
(
anche
se
in
pratica
poi
soffre
parecchie
eccezioni
)
,
quella
che
chiamerei
del
regolamento
di
corsa
.
Tutti
i
giovani
,
a
qualsiasi
ceto
appartengano
,
debbono
essere
messi
,
al
palo
di
partenza
,
nelle
stesse
condizioni
:
eppoi
vinca
il
migliore
.
A
questo
dovrebbe
provvedere
la
scuola
.
Purtroppo
la
scuola
non
vi
provvede
più
perché
gl
'
imbecillotti
hanno
detto
che
,
tutti
gli
uomini
essendo
uguali
,
hanno
tutti
diritto
alla
promozione
.
E
così
al
figlio
intelligente
e
volenteroso
dell
'
operaio
è
stato
tolto
il
mezzo
più
valido
per
battere
sul
traguardo
il
figlio
scemo
e
sfaticato
del
padrone
.
Bella
giustizia
!