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All ' indirizzo della signora Pezzi che progetta una scuola Mazzini breve parola . Insieme col risorgimento rivoluzionario italiano e mondiale , fu predicata la riabilitazione , l ' emancipazione della donna . La favorirono tutti i framassoni , la giovarono i ministri , i quali ne fecero delle maestre da sedere in alte cattedre e delle ispettrici , i quali progettarono di donarla del diritto elettorale nei comuni . E la donna innalzata a tanta altezza , dimenticate le opere del fuso raccomandatele dallo Spirito Santo , intese alle non sue della vita pubblica e politica , e non mancarono le fanatiche per Garibaldi e per Mazzini , le eroine dei due mondi che fecero di loro pazzie celebre il nome per il mondo . Or bene e quelli che le innalzano , e quelle che s ' innalzano che pretendono ottenere ? Alla donna noi crediamo che duplice missione sia affidata , quella di far conoscere la verità , quella di alleviare i dolori ; duplice apostolato di verità e di conforto : quello debbono e possono compiere nell ' interno delle pareti domestiche : questo , insistendo sull ' orme della prima associazione di carità fondata sul Calvario sotto gli sguardi del Salvatore morente si compie ad ogni giorno , ad ogni circostanza della vita . Fuori di questo campo non trova la donna né fini né forze a sé proporzionate , tutto diviene esagerazione , pericolo e rovina . Al tempo del paganesimo questa duplice missione della donna fu dimenticata ; essa era quindi divenuta nient ' altro che una merce trafficata dalla avarizia , una schiava che vedeva ai suoi piedi un despota sempre pronto ad alzarsi per abbatterla , un idolo incensato e poco stante spezzato dal suo fanatico adoratore , di che la donna stessa aveva trovato meglio educarsi alla colpa fin da fanciulla : Et incestos amores de tenui meditatur ungui : e se congiungevasi in matrimonio , poteva però dopo , al dir di Seneca , contar gli anni non dai consoli ma dai mariti . Perciò essa era poi divenuta odiosa , e ci ricorda benissimo di ciò che Eschilo nei Sette all ' assedio di Tebe fa dire ad Eteocle : « Donne , insopportabili creature , sesso odioso ai savii , pessimo flagello delle famiglie e dello Stato » . La redenzione salvò la donna ; anzi se ci si passa l ' espressione , la redenzione sua fu duplice , la redenzione comune e un ' altra di ordine inferiore e materiale che la riabilitava davvero nella società , motivo pel quale troviamo nella donna una naturale e più sentita inclinazione alla pratica della religione di Cristo ed in conseguenza di ciò , la vediamo anche divenuta un ' arma invitta in mano del Signore . Ora la riabilitazione massonica che oggi è di moda , non essendo , perché framassonica , che la distruzione di Cristo , non può riuscire che al vero e peggiore degradamento della donna . No , non ci illudono le larve di alcune donne letterate e la cui onestà di costumi noi non vorremmo revocare in dubbio ; le statistiche parlano con una eloquenza invincibile , e le 75.000 donne di vita perduta che già erano in Italia prima dell ' acquisto del Veneto dicono ove siamo riusciti dopo tanto predicare riabilitazione , dopo tanti sforzi per innalzar la donna all ' altezza dei tempi . Vi ha una sola dignità per lei , ed è quella che le viene da Cristo ; con Cristo è grande , senza Cristo sta nel fango . È per ciò che noi salutiamo con piacere il sorgere in Italia , specialmente , di associazioni femminili , e quelle in particolar modo che in Roma fanno già di sé bella mostra con opere tutte informate allo spirito di Cristo , e così vantaggiose alla Chiesa di Cristo . Cristo che volle la donna alla sua culla , e la volle alla sua croce , affida ancor oggi alla donna una missione . È vero che come al sorgere del cristianesimo permise che la donna cristiana vivesse alquanti secoli accanto alla pagana , così oggi la donna che sta con Cristo ed è cattolica vive daccanto alla donna senza Cristo , rivoluzionaria e framassona , e che davvicino alle pie che salgono il Calvario stanno le petroliere e le comuniste ; ma ciò è nei disegni della Provvidenza , perché meglio appaia da qual lato si stia vera grandezza , onestà e virtù . Ritorni la donna italiana all ' opere della sua casa , alla santa missione che Cristo le ha data , discenda dalla cattedra , non s ' accosti alle urne , viva di Cristo e Italia avrà pace , felicità ed onore .
StampaQuotidiana ,
Il giornalismo liberale insiste sul lavoro che il Congresso cattolico di Bergamo ha rivolto a vantaggio della classe degli operai . La « Perseveranza » ascolta con mal animo noi cattolici seguaci del Filius fabri , tentare di migliorare uomini che sono sì grande e bella parte della società cristiana . La « Perseveranza » trova che l ' idea che presiedette alle decisioni del Congresso di Bergamo riguardo all ' operaio sia l ' assorbimento dell ' individualità , e l ' inaugurazione del collettivismo come era esercitato dalle maestranze di arti e mestieri nel medio evo . È naturale che il foglio liberale si scagli contro questo duplice ordine teoretico e pratico , e si lasci trascinare a proclamare poco meno che il socialismo colla illimitata licenza che all ' operaio concede . L ' individualismo che il Congresso cattolico non ammette e non poteva ammettere è quello che lascia l ' uomo abbandonato alle proprie passioni , alla fantasia , senza regola , senza direzione sicura . Il cattolicesimo che come corpo di dottrina è rivelazione e quindi implica la soggezione dell ' intelligenza al rivelatore divino , nobile uso della mente nostra rimaner fedele all ' incontrastabile verità dell ' infallibilità divina ; il cattolicesimo non potrà mai sciogliere il fedele dai vincoli che lo legano a quel corpo di dottrina , che nel santo Battesimo egli ha dichiarato di credere , e che professa ogniqualvolta ripete qualche atto solenne della sua religione . Non è dunque un nuovo vincolo che i congressisti di Bergamo venivano ad imporre agli operai cattolici , ma il richiamo solo di quelle solenni obbligazioni che stringono un figlio della Chiesa alla sua madre , e il suggerimento di mezzi atti a rendere loro più facile e fruttuosa la pratica esecuzione delle obbligazioni medesime . Il cattolico infatti , non è costretto come il razionalista a cercare collo scarso lume di sua mente in mezzo al buio ed all ' intrigo , la soluzione de ' più elementari problemi della vita , ed a rifarsi sempre da capo , per ricadere nel dubbio , e per affidarsi solo al proprio intelletto . Il cattolico ha una regola di fede sicura , ed una regola di condotta semplice e certa ; e su questa base , che diciotto secoli hanno reso sempre più tenace e consistente , quante cose non può egli fare colle forze del proprio ingegno e della propria attività ? Qual è la scienza , quale l ' arte , che non sia stata avvantaggiata dall ' opera individuale di cattolici , che avevano a fondamento e a scopo la religione ? Che se stabilissimo un confronto tra le masse operaie cattoliche , e le masse operaie settarie ; quelle strette da un vincolo noto qual è la formola di fede e il Decalogo ; queste strette da oracoli che misteriosamente vengono combinati nei covi della massoneria , inaccessibili ai profani , non avremmo difficoltà a riconoscere quanto migliore sia la condizione dei cattolici . Quanto poi al risuscitare le antiche maestranze , come ha paura la « Perseveranza » , noi diremo innanzi tutto che i convenuti al Congresso di Bergamo non erano così schiavi del passato , da non saper escludere quelle modalità , che erano tutte speciali di quelle epoche , e non ammettere quelle altre , che sono portate dallo sviluppo delle condizioni sociali . Delle antiche maestranze si vuole far rivivere lo spirito , che era quello della carità cristiana , che affratella i socii , che li lega colla sanzione religiosa , che li unisce nel sospiro di un avvenire comune , che li occupa nel tempo del riposo , in pratiche di pietà , che istruiscono la mente e purificano il cuore . A tutto questo che cosa si sostituisce dagli attuali fondatori di società massoniche ? L ' interesse ; solo l ' interesse , e si fa brillare davanti allo sguardo dell ' operaio il maggior guadagno , il sussidio nelle malattie , il riposo nella vecchiaia , l ' appoggio per i figli , per gli orfani e per le vedove . Ottime cose , ma che non bastano . L ' operaio , raffrontando la propria condizione con quella di altre classi sociali , e non trattenuto dalle massime consacrate dalla religione , che gli dicano potere essere egli davanti a Dio migliore dei ricchi e dei potenti , di cui invidia le ricchezze e l ' autorità , non si dirà mai soddisfatto , crescerà nei desiderii , e l ' ultimo suo voto sarà sempre quello che l ' Internazionale propugna come la pratica attuazione della vita sociale : il comunismo . E si noti , come nelle proposte del Congresso cattolico di Bergamo non si è parlato solo di operai , ma anche e molto di padroni : notisi che il vincolo religioso che lega gli operai cattolici , lega altrettanto e più i padroni ; notisi che le antiche maestranze si vorrebbero far rivivere , specialmente in quei punti in cui esse stabiliscono mutue relazioni tra padroni e artefici ; il che , non si potrà negarlo , è meglio d ' assai degli scioperi e il petrolio , mezzi ai quali ricorrono gli operai alla liberale per ottenere dai rispettivi padroni quelle concessioni che loro sembrano giustificate . Dopo queste spiegazioni , se i nostri avversari fossero coerenti e non scrivessero accecati dall ' odio a tutto ciò che è cattolico , dovranno concedere che i convenuti in Bergamo avevano il diritto di trattare la questione operaia dal punto di vista cattolico , e che il modo con cui hanno proposta la quistione , non imponeva nuovi vincoli né risuscitava impossibili forme , ma mirava solo a migliorare la condizione dell ' operaio cattolico senza pericolo per la sua fede e pel buon costume .
PIO IL GRANDE ( - , 1878 )
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In tanta angoscia , l ' anima straziata , oppressi dalla grandezza dell ' argomento , ci cade la penna di mano , e non sappiamo altro scrivere fuor che immenso è il nostro dolore . Quando al mesto cadere del giorno la gentil preghiera che saluta la Vergine suonava sul labbro dei credenti , in cielo gli Angeli baciavano in fronte il SANTO VEGLIARDO , chiamato al premio dopo una lotta da gigante , sostenuta per un lungo mezzo secolo . E scompariva come il sole che indorava dell ' ultimo raggio in quel momento la croce di San Pietro in Vaticano ; scompariva dall ' occhio degli uomini colla pace , la serenità , la soavità delle anime care a Dio , colla mente lucida e conscia del gran passo , col cuore ancor fervido d ' affetto , senza violenza , quasi lievissima fosse la distanza per lui dalla terra al cielo , e già i beati lo tenessero del loro numero . Pochi dì avanti aveva celebrato una carissima ricordanza ; l ' innocenza della fanciullezza , in tutto il mondo cattolico , univasi il 2 febbraio all ' innocenza paterna , rammentando alla mensa dell ' Agnello innocente il sacro dì , da 75 anni sparito , in cui il giovanetto destinato a divenire IL GRAN PIO , riceveva la prima volta il pane dei forti . Fu l ' ultima festa di tante che circondarono di gioia o d ' amarezza l ' anima del PONTEFICE ; fu l ' ultimo sguardo alla sua carriera fortunosa ; fu il saluto che lo zampillo dà con riconoscenza al fonte che lo genera ; fu il ricongiungimento dell ' età senile colla puerizia ; fu il primo assorbire dell ' aura , il primo palpito del cuore , il primo anelito di vita che armonizzavano in un ' onda sola , simbolo della sanità di tutta la vita , coll ' estremo respiro , cogli ultimi battiti di un affetto ingagliardito fra mille contrasti , coll ' affanno dell ' agonia . E parve presentisse la fine ; pure il 2 febbraio riceveva i sacri ceri benedetti dell ' agonia , li accese e si consumarono e spensero con lui ; così riassunse la sua esistenza , la contemplò collo sguardo languido , si riconfortò nella fede e volò al Dio che lo ha ricolmo di gaudii e di dolori , che lo aveva preparato alla gloria col merito nelle fortune e nelle sventure . Il lutto è mondiale ; tutta la terra vi prende parte ; non è possibile che uomo non si chini riverente e addolorato alla bara che rinserra la salma di Pio IX . Il suo nome è noto a tutti ; lo conoscono i re , e lo ripetono i poverelli ; lo sanno i credenti e non lo ignorano gli scredenti . In un terzo sì fortunoso , del secolo nostro fortunosissimo , i fatti i più grandi si sono compiuti vicino a Pio IX ; si sono formate nel mondo due grandi classi di persone , l ' una avversò il PONTEFICE colla ferocia la più lagrimevole , l ' altra lo amò del trasporto il più schietto , dell ' amore il più profondo ; l ' una e l ' altra ebbero a termine , dell ' odio o dell ' affetto , il VICARIO DI CRISTO ; l ' una e l ' altra ne sentirono la grandezza e la potenza , sia per bestemmiarla e abbatterla , sia per onorarla ; l ' una e l ' altra ammirarono Pio IX , e sul cadavere di lui , l ' una e l ' altra sarà vinta dalla commozione . E un paziente che morì ; morì una vittima ; morì l ' ostaggio della rivoluzione ; morì il prigioniero per la cattolicità . Chi mai può negare la lagrima al dolente , al perseguitato , all ' esigliato nel suo regno , al crocifisso sul suo trono ? Chi mai l ' ira nemica spingerà oltre la tomba ? Il lutto è e dev ' essere mondiale . Pio IX cominciò perdonando e nel perdono tradito ; finì perdonando e ancora tradito . Or , che per avventura si passi via alteramente dalla fossa che rinserra il violento , e che la preghiera del cristiano non sia bagnata dal pianto dove s ' asconde l ' avanzo di persona che pianto abbia stillato ai perseguitati , è nobile dignità , ma chi ha sofferto per la giustizia e per la Religione , chi ha sofferto perché amava l ' Italia , chi ha sofferto perché lo si voleva strumento di licenze non regolatore di libertà , a lui una parola di dolore e di pietà , pei buoni è un dovere , un bisogno , è gratitudine per gli altri è anche una necessaria riparazione . E noi finché le ragioni politiche non sorgano spietate a flagellare un cadavere , noi dal cuore che da sé s ' abbandoni agli spassionati sentimenti , abbiamo tanta stima degli avversari di Pio IX , da sperare che questa riparazione non mancherà . Ma ci è impossibile continuare ; ci sembra pur disdicevole passare al giudizio dei fatti che contrassegnarono la esistenza del grande Pontefice . È un momento di dolore , e il dolore ha l ' eloquenza del silenzio . Ci uniamo ai cattolici di tutta la terra , con tutti preghiamo pel DEFUNTO AUGUSTO , preghiamo che la Chiesa sia un ' altra volta benedetta e il Successore di Lui la guidi ai trionfi sulla miscredenza e sull ' ingiustizia . Pio ! Quante volte hai alzato la tua mano e ci invocasti aiuto nel nostro lavoro ; tu ci aiuta dal Cielo e di lassù conferma le opere della tua benevolenza . Poc ' anzi abbiamo baciato il tuo AUGUSTO NOME , e ne avemmo forza e vita ; fu uno degli ultimi tratti della bontà tua , e la riconoscenza ne recheremo con noi nella tomba . Innanzi al tuo CADAVERE , sotto il tuo sguardo , noi ti giuriamo che coll ' aiuto di Dio sempre rimarremo fedeli alla Religione di cui fosti Capo , sempre alla giustizia che hai difeso , sempre alla Santa Sede che hai gloriosamente occupato per 32 anni . Tu vuoi ora , come il volevi vivente , che restiamo uniti al Successore di Pietro ; lo vuole il cielo , lo vuole la salvezza nostra e del mondo ; ti obbediamo DEFUNTO , come ti obbedimmo VIVENTE , restiamo colla Santa Sede , restiamo col tuo Successore , ne aspettiamo i comandi ed i consigli per eseguirli . Pio IX MORTO ! VIVA IL PAPA ! Cattolici , il Vicario di Cristo vive ; a lui il nostro affetto , la nostra devozione in tutto e per tutto .
UNA IPOTESI ( - , 1878 )
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Il nostro corrispondente telegrafico ci scriveva ieri da Roma che il sommo Pontefice ha diramato l ' Enciclica sospirata , e che in essa conferma pienamente , come non era a dubitarsi , quanto Pio IX aveva promulgato contro i conculcatori dei diritti della S . Sede . Nessuna novità nell ' Enciclica , nessuna meraviglia in quello che contiene . Il Papa ha agito da Papa , i cattolici non ebbero mai timori in argomento , e la cosa cammina da sé . Fermiamoci ad una ipotesi . L ' ipotesi sia che i clerico - liberali , i conciliatori , i curciani , e tutta questa gente che non ha talento di essere cattolica puramente e semplicemente , ma va cercandosi una nicchia in relazione ai proprii capricci , avessero avuto piena ragione nelle loro previsioni . Supponiamo dunque che Leone XIII avesse col fatto sconfessato Pio IX , avesse rinunziato ad ogni diritto al temporale dominio , avesse ritirato il Sillabo , spuntato le scomuniche , benedetto re Umberto , ringraziato il governo italiano dei conventi desertati , dei beni di Chiesa incamerati , delle Case cattoliche di educazione manomesse , della propaganda atea delle scuole , delle angherie al Clero , del Culto impedito , e di tante altre gioie che i cattolici godono per bontà di quei liberali che sono l ' amore dei conciliatori . Supponiamo almeno che Leone XIII si fosse attenuto ad una condotta passiva rispetto alla rivoluzione , e avesse lasciato fare senza opposizione diretta . In tale ipotesi che cosa sarebbe accaduto ? I . I liberali avrebbero applaudito il Papa quanto sarebbe bastato per far credere al popolo che il Papa approva i misfatti della rivoluzione . Ai primi applausi avrebbero fatto seguire il silenzio , e infine avrebbero alzato nuove pretese contro il Papa . II . I conciliatori si sarebbero lanciati contro i cattolici , ne avrebbero fatto scempio a vantaggio dei liberali , pronti alla prima ripulsa del Pontefice , di più accondiscendere alle pretese rivoluzionarie ed atee , pronti a ribellarsi a Leone , a Clemente , a Formoso , a Eugenio , a Cristo medesimo , all ' Eterno Padre . Imperocché vivono di ribellione questi conciliatori , essi sono i ladri domestici che buttano tutto dalla finestra in mano al nemico ; gente o infame o sciocca . III . I cattolici dal canto loro si sarebbero mantenuti fedeli al Pontefice ad ogni costo ; ma notiamo che nessun cattolico ammette possibile , nemmeno per ipotesi , quello che liberali e conciliatori speravano , per es . la cancellazione del Sillabo , per non dir altro . I cattolici avrebbero sempre obbedito e venerato il Papa ; le di lui decisioni avrebbero riconosciuto come legittime , non già fatte per accondiscendere alla rivoluzione coi conciliatori , ma per propria autorità . Forse alcuni cattolici per debolezza o ignoranza sarebbero divenuti vittima dei liberali e conciliatori , ma le sarebbero state eccezioni . Fatta la ipotesi poi della condotta passiva del Papa di fronte alla rivoluzione , dato che tale condotta fosse compatibile coi doveri del Pontificato , sarebbe incominciato da parte dei clerico - liberali e dei conciliatori il lavoro della ingratitudine : quel lavoro che nei primordi del Pontificato di Pio IX fu condotto dai settari , ora se lo sarebbero assunto i conciliatori . Quindi il Papa avrebbe dovuto tollerare tutte le nequizie rivoluzionarie , accettare non solo il passato , non solo assolvere i delinquenti del governo e delle aule legislative per quello che sancirono , ma prepararsi a benedire anche le minacciate sevizie contro la Chiesa , i beni parrocchiali , le nomine dei curati , l ' ingerenza nei Seminari , la crescente corruzione nelle scuole , le insidie allo stesso catechismo . Di questa guisa la autorità papale sarebbe venuta mano mano scemando e scolorendosi , la sua efficacia sarebbe stata effimera , il suo prestigio compromesso , l ' autorità nominale . I conciliatori non si fermano a sancire ciò che esiste , sono spinti dalla loro scuola e dalla nequizia a domandare nuove dedizioni . Dove sarebbe ito il criterio del giusto e del vero ? Nel capriccio di un conciliatore influente che fossesi levato alla mattina colla fissazione : il Papa ceda anche qui . I liberali avrebbero fatto il resto ; lo splendore del Papa , dell ' uomo che tiene in mano i destini del mondo , che modera le leggi del dogma e della morale , che alla civiltà insegna come essere onesta , che guida la scienza nel vero e alla mente prefigge il suo nobile e divino scopo , lo splendore del Papa sarebbe scomparso . Il Vaticano ridotto ad un vescovado comune , assiepato da conciliatori infami e da liberali prepotenti , non solo sarebbe divenuto la prigionia del Papa , ma dello stesso papato ; fra tanta rovina che nel mondo si accumula , quella del supremo pontificato sarebbe stata come la ecclissi del sole , come la vergogna ed il rimorso della umanità . I conciliatori lavandosi , ingloriosi Pilati , le mani , avrebbero consegnato il Vicario di Cristo alla canaglia perché flagellato venisse crocifisso . Ecco la ipotesi . Ma Dio ama la umanità e il Vicario suo sulla terra ama Dio e ne segue la legge . I liberali sono pur sempre i nemici del Dio ch ' essi rinnegano , sono i nemici del di lui Vicario che adulano e non obbediscono . I conciliatori non realizzeranno i loro tristi disegni . E l ' Italia nostra nelle sue sventure potrà sempre volgere lo sguardo al porto della salute . Leone XIII è Papa , ed è Papa degno di esserlo . Coloro che da tanti anni sognano la rovina del papato , che attorno di esso fecero vaste solitudini , che lo tentano e lo minano , avranno dal Papa il perdono se si pentiranno , non avranno giammai la complicità nei loro delitti . La fede manca ai liberali , la fede manca ai conciliatori , ed è per questo che almanaccano tradimenti verso Dio e la verità per parte del Capo della Chiesa . Ma i tradimenti li fa Giuda e Cristo si riserva di morire e perdonare , non mai di approvare le scelleratezze dei suoi persecutori . Venga l ' Enciclica di Leone XIII a raddrizzare tante storte idee , a dissipare gli equivoci sparsi dai conciliatori , a determinare l ' azione di ricostituzione che in questi tempi fu sì manomessa dagli scredenti o settarii o ecclesiastici . Cattolici , fermi alla parola del Papa , e con lui progrediamo senza debolezza e certi di vincere o vivendo o morendo .
NAUTICAL SPORT ( SERAO MATILDE , 1905 )
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Chi ha detto , chi ha osato dire mai , che Napoli non è una città sportiva , che a Napoli lo sport è un esercizio solitario , coltivato da qualche raro snob e da qualche rarissimo sportman autentico ? Chi ha osato calunniare questa città nostra , dicendo che in essa l ' alpenstok è uno strumento ignoto e il remo serve appena per andare fino al Castello dell ' Uovo a pescare i polpi , nelle chiare notti estive , alla luce sanguigna della fiaccola ? Nulla di più falso , nulla di più assurdo ! Napoli è una città eminentemente sportiva e il nostro Municipio è il più benemerito d ' Italia , per l ' incoraggiamento a questo nobile ramo dell ' attività fisica umana . Avete visto che cosa ha fatto quest ' ottimo Municipio , per lo sport nautico a Napoli , avete visto quale geniale idea ha avuta , per la felicità del canottaggio partenopeo ? No ? Ebbene , andate all ' ex viale Elena , e vedrete . Quale meravigliosa trasformazione ! Quale superba laguna , anzi quale collezione di lagune , da far morire d ' invidia Venezia col suo Canalazzo , con i suoi canali e con le sue gondole . Nessuna descrizione potrebbe renderla , in tutto il suo fascino ! Viene prima un meraviglioso bacino , che piglia il posto ove prima era la piazza Umberto , un bacino ove potrebbe entrare comodamente una flottiglia di torpediniere . Poi , incomincia un gran canale che ogni tanto si ramifica , e forma dei piccoli bracci di acque morte , assai pittoreschi , e che a parte i molini a ruote , che mancano ricordano perfettamente i suggestivi paesaggi di Olanda . Il canale , ogni tanto si allarga e forma degli ampi specchi d ' acqua , i quali a parte i gruppi di marmo , che non ci sono ricordano mirabilmente i varii bacini della cascata di Caserta . Poi , i bacini trovano un piano inclinato e vi scorrono , dolcemente , formando dei torrentelli non molto limpidi , ma assai ingegnosi , che a parte le vasche di marmo , che sono assenti ricordano incredibilmente i giochi d ' acqua di Versailles . Ricapitoliamo : Venezia , l ' Olanda , Caserta e Versailles ; tutto ciò qui , a Napoli , a pochi passi da noi , visibile , tangibile gratuitamente ! Quale generosità maggiore , per un Municipio ? E poi , naturalmente , tutto un programma nautico da espletare : gare , regate per yole ed outriggers , corse al nuoto , e infine , infine , chi sa che non vedremo galleggiare , fra qualche giorno ( Municipio e Giove Pluvio permettendo ) una gaia quadriglia di anatre o una aristocratica coppia di cigni , lungo l ' ex viale Elena , come in un austero parco di Edimburgo ? È vero che al viale Elena c ' è qualche famiglia di gentiluomini , o parecchie , vi sono dieci , trenta , cento o duecento famiglie della migliore società napoletana , che pretendono di abitarvi e vogliono ritornare a casa senza ricorrere alle gondole : ma il Municipio è superiore alle stupide pretese di questa gente e , in nome del pittoresco siamo o non siamo nella terra dell ' Arte ? se ne infischia , olimpicamente !
GLI EBREI NEL MONDO ( - , 1885 )
StampaQuotidiana ,
Questa bella razza d ' individui arriva attualmente al numero di 6.377.602 . Dei quali in Italia ve ne hanno 26.289 per nostra buona sorte e comune letizia . Imperrocché sono eglino veramente i nostri padroni , ossia i padroni di 30 milioni di anime , come sono i padroni in Austria - Ungheria , in Germania , in Francia e dappertutto quasi . L ' ebreo domina le loggie cioè la Massoneria , la Massoneria ispira e conduce al liberalismo rivoluzionario , e la rivoluzione signoreggia i troni , parlamenti , il giornalismo , le famiglie , tutto . Queste sono pur troppo conseguenze che vengono dritte dritte una dopo altra . E poi c ' è anche un altro argomento . L ' ebreo è padrone nell ' oro : l ' oro è del mondo signor ; dunque l ' ebreo è il sovrano universale tanto più potente quanto meno riverito . Ecco pertanto gli ebrei padroni nostri , o lettori ; precisamente padroni nostri . Gli ebrei , se osservate , li troverete nel Senato , nel Parlamento , nelle Pubbliche Amministrazioni , nelle Camere di Commercio , nel giornalismo , dappertutto più o meno trasformati nei nomi e cognomi , ma sempre ebrei per pelle ! Oh questo poi sì . Lo dissero già loro stessi : prima i esser tedeschi , o francesi o italiani ecc . siamo ebrei !
IL BALLO ALLA REGGIA ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Mentre io scrivo , a notte alta , queste fugaci note di cronaca , il ballo dato dalle Loro Altezze Reali il duca e la duchessa di Aosta , declina al suo termine , lasciando nella fantasia di coloro che vi intervennero una impressione di eleganza , di gusto , di squisitezza , in un ambiente maestoso per arte e per ricchezza . La Reggia di Napoli è , veramente , regale , come pochi palazzi reali appaion tali , nel mondo : e fu concepita e creata e fatta bella , salda , durevole , in simbolo quasi eterno della sovranità . Se al pensiero che la eresse , al fasto di coloro che la resero sempre più sontuosa , si unisca , come ieri sera , il fulgor della luce più larga e più smagliante , il fascino delle piante e dei fiori , in loro vivezza poetica vegetale , e l ' armonia degli addobbi con le linee architettoniche e con il lusso dei mobili , essa appare quale dimora sovranamente sovrana e mette , nell ' anima , grandi immagini , grandi visioni , grandi miraggi , assai più vibranti , in loro fantasmagoria , del vero ! Quanta gente , di fuori , poche ore fa , si fermava a guardare , dalla piazza , le imponenti vetrate traboccanti di luce e scorgeva i profili delle grandi palme ! Mentre , di minuto in minuto , gentiluomini e gentildonne ascendevano , pienamente , per il grande scalone , questa volta offerto agli invitati : e si poteva , così , ammirare gli splendidi mantelli da ballo delle dame , alcuni veramente mirabili e uno addirittura eccezionale , in ermellino candidissimo e merletti , un capo d ' opera della baronessa Maria Barracco Doria ! Un grande tappeto a fondo rosso cupo copriva lo scalone ; nei due piccoli corridoi ciechi ai lati del peristilio , diciamo così , due aiuole verdi e fiorite , a semicerchio , portanti , nel mezzo , una grande palma carica di lampadine elettriche , bianche , di un effetto magico ; di fronte al primo pianerottolo , inquadrato il grande finestrone , vi era un gruppo artisticamente formato da piante esotiche , ornamentali , muse , dracene , palmizii , con boschetti di camelie bianche , gruppi di rose , gruppi di garofani bianchi e rossi e , sempre , fra le piante , nascoste e apparenti , le lampadine elettriche . Gli invitati salivano per il lato destro dello scalone maestoso : lungo il corridoio coperto di cristalli , gruppi di piante , piccole aiuole di fiori , a destra e a sinistra , con una ricchezza , una profusione di luce : in fondo a questo corridoio , di fronte , la gran porta degli appartamenti destinati al ballo : a destra di questa porta d ' ingresso , la guardaroba , una sala di toilette per le signore . Staffieri , valletti , camerieri , erano tutti appartenenti alla casa ducale e ne portavano le belle livree . Come io avevo preannunziato , era stata destinata per sala da ballo , la più grande , la più artistica , la più rifulgente della nostra Reggia , cioè la famosissima sala di Ercole : e l ' effetto ne era , veramente , stupendo . I grandi divani erano allineati lungo le pareti : una fila di essi , divideva il salone : sovra uno dei lati più brevi del salone era stato costruito , un po ' in alto , il palco dell ' orchestra che era diretta dal noto maestro Varriale . Prima del salone da ballo , precedevano tre sale di trattenimento per gli invitati : seguivano , dopo il salone da ballo , dei boudoirs , dei fumoirs , una sala rettangolare ove era preparato il souper per le Loro Altezze Reali e da venti a trenta loro invitati particolari e infine , l ' antico salone da ballo trasformato in un immenso buffet per gli invitati , con una sola immensa tavola . Dapertutto , in tutti questi due castissimi appartamenti , riuniti insieme , per la circostanza , era una flora mirabile di piante e di fiori , venute da Capodimonte , venute da Caserta ; tanto da parer una visione floreale . Con perfetto gusto decorata , anche , la mensa del buffet coi suoi vasellami e i suoi cristalli . LE INTERVENUTE Sua Altezza Reale la duchessa di Aosta , in una elegantissima toilette grigio perla , tutta ricoperta di pagliuzze d ' argento ; serracollo di brillanti ; collana di grossi smeraldi circondati di brillanti ; alto diadema di brillanti sui capelli biondi ; la marchesa Torrigiani in tulle , a pagliuzze , di argento su fondo rosa ; la baronessa Perrone di San Martino , in velluto rosa corallo con ricamo di argento e splendide gioie ; la bellissima principessa Pignatelli Fici , in una splendida toilette di broccato d ' oro ; la principessa di Candriano , in raso bianco ; la duchessa di Montaltino , in tulle ricamato di argento su fondo rosa ; la principessa di Monteroduni , di bianco ricamato in argento ; la duchessa d ' Andria Carafa , di bianco , con nodi lilla ; S.E. donna Lina Crispi , in velluto nero ricamato d ' oro ; donna Maria Barracco Doria , in grigio acciaio ricamato di argento , diadema di perle e brillanti , nodi rosa alla scollatura ; la marchesa di Villaflores , in grigio con paillettes di argento ; la principessa di Linguaglossa , in grande bellezza , di giallo con pagliuzze di oro e pelliccia di skunz ; la baronessa Hélène di Brocchetti in crespo della Cina bianco con alto bordo di pagliuzze d ' argento ; la baronessa Cecilia Corsi , in merletto nero su fondo bianco ; la contessa Linda Caracciolo di Sarno , in avorio ricamato in oro ; la baronessa de Riseis Gaetani , in giallo , con tulle a pagliuzze in oro ; donn ' Agatina Calì Guercia , in nero , su trasparente bianco . Tutte queste dame hanno preso parte alla quadriglia ducale e , dopo , all ' una e mezza , al souper con le LL.AA.RR . la baronessa Isa Corsi di Sangro in merletti d ' Irlanda su fondo bianco ; la duchessa di Casamassima , di raso bianco , ricoperto di merletto Irlanda ; donna Giulia Lops Mastelloni in raso e velluto lilla con merletti ricamati a pagliuzze di argento ; la baronessa Campagna Soulier , deliziosa , in tulle a pagliuzze di oro con festoni di piccole rosette thea , su fondo giallo tenerissimo ; Missis Harrison Davis , splendida toilette bianca e argento , berta di velluto verde Nilo ; donna Maria Pavoncelli Monaco in nero e acciaio ; la contessa Candida Gulinelli in giallo a fiorami di oro , pelliccia e merletto ; la principessa Caracciolo Carafa , vestito intiero di merletti di Bruxelles su fondo bianco ; la marchesa Diana Buonocore in nero , intieramente ricoperta di pagliuzze ; la baronessa Calcagno Feraud in tulle ricamato con pagliuzze di argento su fondo lilla chiarissimo e incrostazioni di merletto ; donna Vittoria Baldacchini di Schiavi in verde Nilo e pagliuzze di oro ; donna Isabella Campagna Doria , in merletto nero con applicazioni di velluto nero su fondo bianco ; la baronessa Maria Campagna ; la contessa di Pontalto ; la contessa Siciliana Doria con la bella signorina Laura ; la principessa Ruffo Folgori ; la baronessa Silvestri Genoino ; la marchesa Romanazzi Saluzzo ; donna Lisa Croce Nunziante ; la marchesa di Mottola Pitò ; la marchesa Pia Ruffo Gerini ; la duchessa Giusso Marini ; donna Leonora de Tilla de Marinis ; la contessa Laura de Balbo ; la principessa di Melissano ; madame Anna Clician ; la duchessa Dusmet de Spours ; donna Maria Luisa Capozzi Pacca ; la contessa di Lutzemberger ; la duchessa di Guardialombarda con la signorina Nora Ruffo ; la duchessa di Nardò con la figliuola ; la baronessa di Renzo d ' Amore con le signorine di Renzo ; le signorine Marta e Rubina Calì ; la marchesa Paternò Zunica ; donna Malvina Mattioli ; la signorina Maria Angelica de Rossi ; la signorina Maria Antonietta della Rocca ; donna Maria Tarditi ; la contessa Piscicelli de Filippis ; la contessa Marigliano del Monte ; la signora Elvira de Tilla Casella ; la baronessa Calcagno Feraud ; la contessa Viti di Francavilla con la signorina ; la marchesa Forcella Mirto ; la signora Cirillo Segrè ; la marchesa Capranica del Grillo ; la contessa Erminia Alvares de Toledo ; la signorina Maria di Francavilla ; lady Haldon ; la marchesa di Marianella Spinelli ; la contessa Leonardi di Casalino ; la contessa di Vadi ; la marchesa Misch ; la baronessa di Postiglione ; la contessa Filo Perrez de Grainger ; la baronessa de Ferraris Gaetani ; la contessa Mezzacapo Mastrilli ; la contessa Framarin ; la signorina Alma Becker ; la baronessa Angeloni con la signorina Flora ; la marchesa di Campolattaro ; la duchessa di Miranda ; la principessa Piedimonte Moncada ; e , forse , varie altre . LA CRONACA Le Loro Altezze Reali il duca e la duchessa sono giunti alla Reggia , con il loro seguito , alle undici precise , in tre grandi landaus di gala : e sono entrati nel salone da ballo , ove erano attesi da tutti gli invitati , poco dopo le undici . Erano al seguito del duca e della duchessa di Aosta : il marchese Carlo Torrigiani e la marchesa Torrigiani nata Fry ; il barone Perrone di san Martino e la baronessa di san Martino nata Ornavasso ; il colonnello d ' Agliè ; il capitano Durini . Era , anche , con la duchessa di Aosta , la sua gentile ospite , contessina Galli della Loggia . Il colpo d ' occhio , in quel momento , è stato bellissimo . Le Loro Altezze Reali , subito , si sono dirette verso i seggioloni che erano sul lato destro del salone , verso il centro e , colà , hanno ricevuto i saluti e gli omaggi di una grandissima parte dei loro invitati , prima le dame , poi i gentiluomini ; e a ognuno il duca di Aosta , la duchessa di Aosta hanno trovato una parola amabile da dire . Poi , si è ballata la quadriglia d ' onore , quella che dà principio alle danze : erano in prima figura la duchessa di Aosta che ballava con l ' ammiraglio di Brocchetti , il duca di Aosta , dirimpetto , che ballava , con Sua Eccellenza donna Lina Crispi . Dopo di che , le danze sono continuate , con molto brio , sovra il seguente programma di musica , vivacemente eseguito dalla orchestra diretta dal noto maestro Varriale : l ª QUADRIGLIA : Le Joyeux Danseur di Bagarre ; 1° WALTZER : Reine du Danube di Berger ; 2ª QUADRIGLIA : Le diable au corps di Bagarre ; 2° WALTZER : Mille Feuilles di Turlet ; 3° WALTZER : Gaité di Waldteufel ; 1° LANCIERI : Parisette di Stonpar ; 4° WALTZER : Vie Elégante di Turlet ; 3ª QUADRIGLIA : Der Vagabund di Zeller ; 5° WALTZER : Grumbenlichter di Zeller ; 6° WALTZER : Faschingskunder di Ziehrér ; l ª POLKA : Automobile di Salabert ; 1° GALOP : Bon Dèpart di Desormey . La table à the ha funzionato , diciamo così , da che il ballo si è aperto , sontuosa e copiosa ; il buffet si è aperto a mezzanotte , con il seguente menu di cena , per quanti erano gli invitati al ballo : Consommé chaud ; Croustade de macaroni à la Montglas ; Filet de boeuf à la gelée ; Jambon de York glacé ; Galantine de volailles truffée ; Glaces variées . All ' una della notte , il duca e la duchessa di Aosta , col loro seguito e una ventina di dame e di gentiluomini hanno partecipato a una cena , in una sala separata . Ecco il menu della cena delle Loro Altezze Reali : Huîtres ; Consommé de volaille ; Petites bouchées à la Dino ; Côtolettes d ' agneau ; petis pois ; Jambon de York glacé ; Salade Victoria ; Glace Yvette ; Gateaux . Alle due e mezzo , il duca e la duchessa di Aosta hanno preso commiato e col loro seguito sono risaliti alla Reggia di Capodimonte . Il ballo elegantissimo , è finito , precisamente , alle tre dopo mezzanotte .
StampaQuotidiana ,
La lettera circolare dell ' Eminentissimo cardinale Rampolla Segretario di stato di Sua Santità , da noi ieri integralmente pubblicata , è di una gravità che a nessuno dei nostri lettori può essere sfuggita . Versavamo tra gli equivoci ; sebbene il Santo Padre non avesse mai dato occasione a fraintendere i suoi propositi , e in ogni circostanza venisse a confermare per una parte il desiderio di pace in Italia , per l ' altra stabilisse come base della pace il rispetto al diritto e la giustizia vi ebbero e vi hanno persone che insistono per ottenere una conciliazione che sia la dedizione del Papa e dei cattolici in mano della rivoluzione , non implichi nessuna riparazione da parte dei liberali , e sono giunti a tanta audacia da voler estendere la opinione che il Papa stesso di questa guisa la pensi e a questo scopo intenda . Si è ben visto quali effetti disastrosi veniva producendo l ' equivoco creato e mantenuto dai clerico - liberali , dai conciliatori , dai rosminiani , dai passagliani . In giornaletti di provincia pieni di livore e scarsi di criterio , in opuscoletti che attribuivansi a un Vescovo italiano , in libri , in documenti solenni , in discorsi pubblici e privati , si sono venuti oltraggiando i cattolici come se osteggiassero le idee del Papa ; dall ' oltraggio scritto si passò alle persecuzioni ; la setta conciliatrice credette ultimamente di poter fare il colpo decisivo , e il processo che all ' « Osservatore » intentò l ' ab . Stoppani , fu il risultato di un accordo convenuto tra i caporioni dei conciliatori . La dichiarazione della Santa Sede intorno alle dottrine e ai principii cattolici inappuntabili dell ' « Osservatore » , e la dichiarazione della sentenza del tribunale intorno al passaglianismo inappuntabile dell ' abate le fiere affermazioni di Crispi e il telegramma del re al Patriarca di Venezia la Lettera circolare dell 'E.mo Rampolla hanno sventato tutte le combriccole conciliatrici , hanno rotto l ' equivoco scandaloso , hanno illuminato le intelligenze rette che volevansi ottenebrate e fuorviate . Come il Santo Padre , così i cattolici tutti sospiriamo la pace , aneliamo alla cessazione del dissidio che la setta liberale mantiene vivo contro la Santa Sede e contro la coscienza cattolica ma col Papa i cattolici tutti intendono che il diritto e la giustizia siano il fondamento della pace , intendono che siano riparate le offese fatte alla Religione e al suo Augusto Capo , intendono che il Vicario di Cristo sia rispettato in tali condizioni di libertà e indipendenza , quali Egli stesso determina . Il Cardinale Segretario di Leone XIII non ha soltanto invocato la giustizia , ma domanda in nome di Dio la riparazione delle ingiustizie : egli pone i diritti temporali del Papato come intangibili , e non fa mistero di nulla , ma rivendica la sovranità effettiva del Papa . E a questo modo che l ' equivoco dei conciliatori e dei transigenti viene stritolato . I cattolici sanno una volta più per quale via devono camminare per ottenere che si abbraccino e bacino in fronte la giustizia e la pace . Vediamo tutto il giornalismo liberale abbandonarsi ai commenti della Lettera Circolare del Cardinale Rampolla . Il giornalismo liberale si presenta come disingannato da quella magnifica Circolare : dichiara che è lieto di essere stato officialmente disingannato . Chiaramente si scorge che il giornalismo liberale si era fisso in mente che la pace il Papa volesse approvando e sanzionando tutti i misfatti della rivoluzione , accettandone e santificandone lo spirito animatore . In questo inganno il giornalismo liberale è caduto per l ' opera principalmente dei cosidetti cattolici transigenti , i quali gonfiarono di ree speranze il petto dei liberali in un tradimento da parte del Papa , e in tali speranze resero ostinati i liberali stessi . Si dichiarano ora disingannati . Sta bene . Se amano la patria , se la vogliono prospera e felice , potranno adoperarsi a condurre nel paese , che essi infestano e disordinano , la pace , partendo dal punto stabilito dal Papa ; a questo modo non si inganneranno . Di fronte ai transigenti e passagliani e rosminiani e clerico - liberali che crearono e coltivarono l ' equivoco disastroso , ora sfatato , e resero baldanzosi i liberali e ostinati nell ' ingiustizia , mentre oltraggiavano i cattolici ; di fronte ai liberali che pensavano di venire benedetti nei loro ladroneggi e nei loro propositi antireligiosi dal Papa , e in tale inganno sognavano conciliazione che facesse il Papa complice dei loro delitti è ben consolante l ' additare la bandiera combattuta , colpita , ma immacolata , che « L ' Osservatore » ha sempre tenuta sollevata nel momento stesso delle trepidanze e delle viltà ; sulla nostra bandiera stampiamo la lettera circolare del Card . Rampolla e la sentenza del tribunale , una medaglia d ' onore , una palla di piombo impotente . I nostri amici comprendono che le amarezze della lotta sono in noi compensate ad esuberanza dal poter ripetere : fummo e siamo nel vero .
UNA GIOVINEZZA ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Ah , che non vale , dunque , aver vent ' anni , ed essere forti , e sani , e felici ! Ah , che non vale avere tutte le qualità della persona , tutte le qualità dello spirito , ed essere ricchi ed amati , quando tutto questo si getta via , d ' un tratto , come un inutile peso , con un colpo di una piccola arma terribile , così all ' alba di un giorno di letizia , in una cameretta da scapolo che si sarebbe lasciata , tra poche ore , per sempre ! Perché , perché Vincenzo Pignatelli , giovanissimo ancora , troppo giovine ancora , ha spezzato brutalmente la trama della sua vita , come uno scettico , come un cinico ? La fredda cronaca dei giornali parla di qualche libro , trovato in camera sua : i cronisti , osservatori scrupolosi ma superficiali , accusano Ugo Foscolo , accusano Giacomo Leopardi , di aver infiltrato il veleno amaro nell ' animo del giovine ! No , povera letteratura ! Tu non sei colpevole , oggi , come non fosti colpevole altra volta ! Non è un libro che uccide , mai ! E se i fiori d ' arancio , non ancora messi , sulla fronte verginale , radiosa d ' ogni grazia , della bellissima tra le fanciulle napoletane , hanno oggi ricevuto tragicamente un sottile spruzzo di sangue , è nell ' anima stessa del giovine morto che bisogna ricercare le cagioni oscure e lontane , lo scetticismo innato , forse , un sogno doloroso fiorito , un vento di follia che è passato , come un soffio di tempesta , in maggio , sulle spighe mature ... O , forse , forse , è il Fato , il bizzarro Fato , la tragica Mano invisibile che grava su noi , quando nessuno l ' aspetta , quando la felicità irradia l ' orizzonte della sua luce è il Fato , folleggiante come un tragico bimbo che scherzi con questa fragile cosa che è la vita umana , che ha voluto , ieri , che Vincenzo Pignatelli , a diciannove anni , si uccidesse , che i ceri destinati alla lieta funzione delle nozze ardessero , con un lento gocciare di lacrime , intorno a una bara ...
CINEMATOGRAFEIDE! ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Come nasce un ' epidemia ? Come si sviluppa un morbo ? Si ha un caso isolato , di quelli che i medici chiamano sporadici , e che impensieriscono pochissimi o nessuno : poi un altro , e due , e quattro , e a mano a mano il numero cresce , e l ' allarme si propaga , finché il flagello impera , sovrano , finché il terrore vince gli animi di tutti e nessuno pensa più a sottrarvisi , e nessuno sa più mettersi in salvo ... Così è avvenuto per tante cose , per tante manie : un tempo era il café concert che infieriva , e ad ogni svolta di via c ' era una baracca in cui una disgraziata creatura assalita dai crampi allo stomaco si contorceva miagolando , mentre dei tromboni le ruggivano ferocemente in faccia ; poi è stata la volta dei bar : un bar ogni tre passi , con una scritta strabiliante , strappata alla storia , alla mitologia , alla letteratura , e con l ' eterna caffettiera gigantesca fumicante e l ' eterno apparato di bottiglie d ' ogni colore e di paste d ' ogni sapore e d ' ogni ... età ... Oggi , la suprema espressione della mania renzaiola di Napoli , il dernier cri del successo è dato dal cinematografo . Vedete , innanzi a un magazzino , un assito con una striscia di tela ? Inutile che leggiate la scritta : posso giurarvi che dice : Cinematografo Sirena . Prossima apertura . Vedete , innanzi ad un altro magazzino aperto da poco e sfolgorante di lampadine , un gruppo di gente che aspetta per entrare ? Inutile che domandiate di che si tratta ; ve lo dico io : è il Cinematografo Masaniello , inaugurato ieri appena . Un crocchio di galantuomini o di persone che possono sembrar tale è fermo a discorrere sopra un marciapiede ? Credete che si occupino del pretendente del Marocco o del Parlamento italiano o delle condizioni deplorevoli in cui è tenuta via Toledo o dei pezzenti che gremiscono le vie di Napoli e le scale di Chiaia e di San Potito ? Niente affatto ! Essi dicono : Io trovo più opportuno aprirlo giovedì santo ... Io temo che sia troppo presto ... Io temo che sia troppo tardi ... Sapete di che cosa si parla ? Ve lo dico io : di un cinematografo . Si deve organizzare una festa di beneficenza ? Si riuniscono , per ciò , otto dame , o quindici , o ventiquattro ? Immaginate che preparino un kermesse , o uno spettacolo filodrammatico , o qualche cosa di simile ? Niente affatto : pensano a una mattinata cinematografica ! E il cinematografo regna , e impera , e s ' impone , e domina , e spadroneggia , e invade ogni cosa , la mondanità , la beneficenza , l ' arte , il teatro ! E la macchina terribile , non contenta di aspettarvi in agguato nella sala semibuia , vien fuori alla luce del sole e vi colpisce in pieno movimento e vi coglie a tradimento , quando meno l ' aspettate ... Siete alla passeggiata della Dante ? Ed ecco il cinematografo che vi sorprende a fare da cavalleresco cicerone ad una bella signora , e vi tramanda ai posteri mentre fate il farenella ... Siete in villa , aspettando qualcuno ? Ed ecco il cinematografo che ci piglia in pieno colloquio e immortala nei suoi films il vostro innocente flirt ... Dove salvarsi ? Come salvarsi ? Nessun rimedio , lettrice e lettore ! Rassegnarsi , e aspettare l ' ora della liberazione ! Ed essa verrà quando i cinematografi saranno tanti che finiranno col divorarsi a vicenda , e noi andremo a fare , io lo giuro , una danza di gioia , innanzi all ' ultimo obiettivo che esalerà l ' ultima proiezione ! ...