StampaQuotidiana ,
All
'
indirizzo
della
signora
Pezzi
che
progetta
una
scuola
Mazzini
breve
parola
.
Insieme
col
risorgimento
rivoluzionario
italiano
e
mondiale
,
fu
predicata
la
riabilitazione
,
l
'
emancipazione
della
donna
.
La
favorirono
tutti
i
framassoni
,
la
giovarono
i
ministri
,
i
quali
ne
fecero
delle
maestre
da
sedere
in
alte
cattedre
e
delle
ispettrici
,
i
quali
progettarono
di
donarla
del
diritto
elettorale
nei
comuni
.
E
la
donna
innalzata
a
tanta
altezza
,
dimenticate
le
opere
del
fuso
raccomandatele
dallo
Spirito
Santo
,
intese
alle
non
sue
della
vita
pubblica
e
politica
,
e
non
mancarono
le
fanatiche
per
Garibaldi
e
per
Mazzini
,
le
eroine
dei
due
mondi
che
fecero
di
loro
pazzie
celebre
il
nome
per
il
mondo
.
Or
bene
e
quelli
che
le
innalzano
,
e
quelle
che
s
'
innalzano
che
pretendono
ottenere
?
Alla
donna
noi
crediamo
che
duplice
missione
sia
affidata
,
quella
di
far
conoscere
la
verità
,
quella
di
alleviare
i
dolori
;
duplice
apostolato
di
verità
e
di
conforto
:
quello
debbono
e
possono
compiere
nell
'
interno
delle
pareti
domestiche
:
questo
,
insistendo
sull
'
orme
della
prima
associazione
di
carità
fondata
sul
Calvario
sotto
gli
sguardi
del
Salvatore
morente
si
compie
ad
ogni
giorno
,
ad
ogni
circostanza
della
vita
.
Fuori
di
questo
campo
non
trova
la
donna
né
fini
né
forze
a
sé
proporzionate
,
tutto
diviene
esagerazione
,
pericolo
e
rovina
.
Al
tempo
del
paganesimo
questa
duplice
missione
della
donna
fu
dimenticata
;
essa
era
quindi
divenuta
nient
'
altro
che
una
merce
trafficata
dalla
avarizia
,
una
schiava
che
vedeva
ai
suoi
piedi
un
despota
sempre
pronto
ad
alzarsi
per
abbatterla
,
un
idolo
incensato
e
poco
stante
spezzato
dal
suo
fanatico
adoratore
,
di
che
la
donna
stessa
aveva
trovato
meglio
educarsi
alla
colpa
fin
da
fanciulla
:
Et
incestos
amores
de
tenui
meditatur
ungui
:
e
se
congiungevasi
in
matrimonio
,
poteva
però
dopo
,
al
dir
di
Seneca
,
contar
gli
anni
non
dai
consoli
ma
dai
mariti
.
Perciò
essa
era
poi
divenuta
odiosa
,
e
ci
ricorda
benissimo
di
ciò
che
Eschilo
nei
Sette
all
'
assedio
di
Tebe
fa
dire
ad
Eteocle
:
«
Donne
,
insopportabili
creature
,
sesso
odioso
ai
savii
,
pessimo
flagello
delle
famiglie
e
dello
Stato
»
.
La
redenzione
salvò
la
donna
;
anzi
se
ci
si
passa
l
'
espressione
,
la
redenzione
sua
fu
duplice
,
la
redenzione
comune
e
un
'
altra
di
ordine
inferiore
e
materiale
che
la
riabilitava
davvero
nella
società
,
motivo
pel
quale
troviamo
nella
donna
una
naturale
e
più
sentita
inclinazione
alla
pratica
della
religione
di
Cristo
ed
in
conseguenza
di
ciò
,
la
vediamo
anche
divenuta
un
'
arma
invitta
in
mano
del
Signore
.
Ora
la
riabilitazione
massonica
che
oggi
è
di
moda
,
non
essendo
,
perché
framassonica
,
che
la
distruzione
di
Cristo
,
non
può
riuscire
che
al
vero
e
peggiore
degradamento
della
donna
.
No
,
non
ci
illudono
le
larve
di
alcune
donne
letterate
e
la
cui
onestà
di
costumi
noi
non
vorremmo
revocare
in
dubbio
;
le
statistiche
parlano
con
una
eloquenza
invincibile
,
e
le
75.000
donne
di
vita
perduta
che
già
erano
in
Italia
prima
dell
'
acquisto
del
Veneto
dicono
ove
siamo
riusciti
dopo
tanto
predicare
riabilitazione
,
dopo
tanti
sforzi
per
innalzar
la
donna
all
'
altezza
dei
tempi
.
Vi
ha
una
sola
dignità
per
lei
,
ed
è
quella
che
le
viene
da
Cristo
;
con
Cristo
è
grande
,
senza
Cristo
sta
nel
fango
.
È
per
ciò
che
noi
salutiamo
con
piacere
il
sorgere
in
Italia
,
specialmente
,
di
associazioni
femminili
,
e
quelle
in
particolar
modo
che
in
Roma
fanno
già
di
sé
bella
mostra
con
opere
tutte
informate
allo
spirito
di
Cristo
,
e
così
vantaggiose
alla
Chiesa
di
Cristo
.
Cristo
che
volle
la
donna
alla
sua
culla
,
e
la
volle
alla
sua
croce
,
affida
ancor
oggi
alla
donna
una
missione
.
È
vero
che
come
al
sorgere
del
cristianesimo
permise
che
la
donna
cristiana
vivesse
alquanti
secoli
accanto
alla
pagana
,
così
oggi
la
donna
che
sta
con
Cristo
ed
è
cattolica
vive
daccanto
alla
donna
senza
Cristo
,
rivoluzionaria
e
framassona
,
e
che
davvicino
alle
pie
che
salgono
il
Calvario
stanno
le
petroliere
e
le
comuniste
;
ma
ciò
è
nei
disegni
della
Provvidenza
,
perché
meglio
appaia
da
qual
lato
si
stia
vera
grandezza
,
onestà
e
virtù
.
Ritorni
la
donna
italiana
all
'
opere
della
sua
casa
,
alla
santa
missione
che
Cristo
le
ha
data
,
discenda
dalla
cattedra
,
non
s
'
accosti
alle
urne
,
viva
di
Cristo
e
Italia
avrà
pace
,
felicità
ed
onore
.
StampaQuotidiana ,
Il
giornalismo
liberale
insiste
sul
lavoro
che
il
Congresso
cattolico
di
Bergamo
ha
rivolto
a
vantaggio
della
classe
degli
operai
.
La
«
Perseveranza
»
ascolta
con
mal
animo
noi
cattolici
seguaci
del
Filius
fabri
,
tentare
di
migliorare
uomini
che
sono
sì
grande
e
bella
parte
della
società
cristiana
.
La
«
Perseveranza
»
trova
che
l
'
idea
che
presiedette
alle
decisioni
del
Congresso
di
Bergamo
riguardo
all
'
operaio
sia
l
'
assorbimento
dell
'
individualità
,
e
l
'
inaugurazione
del
collettivismo
come
era
esercitato
dalle
maestranze
di
arti
e
mestieri
nel
medio
evo
.
È
naturale
che
il
foglio
liberale
si
scagli
contro
questo
duplice
ordine
teoretico
e
pratico
,
e
si
lasci
trascinare
a
proclamare
poco
meno
che
il
socialismo
colla
illimitata
licenza
che
all
'
operaio
concede
.
L
'
individualismo
che
il
Congresso
cattolico
non
ammette
e
non
poteva
ammettere
è
quello
che
lascia
l
'
uomo
abbandonato
alle
proprie
passioni
,
alla
fantasia
,
senza
regola
,
senza
direzione
sicura
.
Il
cattolicesimo
che
come
corpo
di
dottrina
è
rivelazione
e
quindi
implica
la
soggezione
dell
'
intelligenza
al
rivelatore
divino
,
nobile
uso
della
mente
nostra
rimaner
fedele
all
'
incontrastabile
verità
dell
'
infallibilità
divina
;
il
cattolicesimo
non
potrà
mai
sciogliere
il
fedele
dai
vincoli
che
lo
legano
a
quel
corpo
di
dottrina
,
che
nel
santo
Battesimo
egli
ha
dichiarato
di
credere
,
e
che
professa
ogniqualvolta
ripete
qualche
atto
solenne
della
sua
religione
.
Non
è
dunque
un
nuovo
vincolo
che
i
congressisti
di
Bergamo
venivano
ad
imporre
agli
operai
cattolici
,
ma
il
richiamo
solo
di
quelle
solenni
obbligazioni
che
stringono
un
figlio
della
Chiesa
alla
sua
madre
,
e
il
suggerimento
di
mezzi
atti
a
rendere
loro
più
facile
e
fruttuosa
la
pratica
esecuzione
delle
obbligazioni
medesime
.
Il
cattolico
infatti
,
non
è
costretto
come
il
razionalista
a
cercare
collo
scarso
lume
di
sua
mente
in
mezzo
al
buio
ed
all
'
intrigo
,
la
soluzione
de
'
più
elementari
problemi
della
vita
,
ed
a
rifarsi
sempre
da
capo
,
per
ricadere
nel
dubbio
,
e
per
affidarsi
solo
al
proprio
intelletto
.
Il
cattolico
ha
una
regola
di
fede
sicura
,
ed
una
regola
di
condotta
semplice
e
certa
;
e
su
questa
base
,
che
diciotto
secoli
hanno
reso
sempre
più
tenace
e
consistente
,
quante
cose
non
può
egli
fare
colle
forze
del
proprio
ingegno
e
della
propria
attività
?
Qual
è
la
scienza
,
quale
l
'
arte
,
che
non
sia
stata
avvantaggiata
dall
'
opera
individuale
di
cattolici
,
che
avevano
a
fondamento
e
a
scopo
la
religione
?
Che
se
stabilissimo
un
confronto
tra
le
masse
operaie
cattoliche
,
e
le
masse
operaie
settarie
;
quelle
strette
da
un
vincolo
noto
qual
è
la
formola
di
fede
e
il
Decalogo
;
queste
strette
da
oracoli
che
misteriosamente
vengono
combinati
nei
covi
della
massoneria
,
inaccessibili
ai
profani
,
non
avremmo
difficoltà
a
riconoscere
quanto
migliore
sia
la
condizione
dei
cattolici
.
Quanto
poi
al
risuscitare
le
antiche
maestranze
,
come
ha
paura
la
«
Perseveranza
»
,
noi
diremo
innanzi
tutto
che
i
convenuti
al
Congresso
di
Bergamo
non
erano
così
schiavi
del
passato
,
da
non
saper
escludere
quelle
modalità
,
che
erano
tutte
speciali
di
quelle
epoche
,
e
non
ammettere
quelle
altre
,
che
sono
portate
dallo
sviluppo
delle
condizioni
sociali
.
Delle
antiche
maestranze
si
vuole
far
rivivere
lo
spirito
,
che
era
quello
della
carità
cristiana
,
che
affratella
i
socii
,
che
li
lega
colla
sanzione
religiosa
,
che
li
unisce
nel
sospiro
di
un
avvenire
comune
,
che
li
occupa
nel
tempo
del
riposo
,
in
pratiche
di
pietà
,
che
istruiscono
la
mente
e
purificano
il
cuore
.
A
tutto
questo
che
cosa
si
sostituisce
dagli
attuali
fondatori
di
società
massoniche
?
L
'
interesse
;
solo
l
'
interesse
,
e
si
fa
brillare
davanti
allo
sguardo
dell
'
operaio
il
maggior
guadagno
,
il
sussidio
nelle
malattie
,
il
riposo
nella
vecchiaia
,
l
'
appoggio
per
i
figli
,
per
gli
orfani
e
per
le
vedove
.
Ottime
cose
,
ma
che
non
bastano
.
L
'
operaio
,
raffrontando
la
propria
condizione
con
quella
di
altre
classi
sociali
,
e
non
trattenuto
dalle
massime
consacrate
dalla
religione
,
che
gli
dicano
potere
essere
egli
davanti
a
Dio
migliore
dei
ricchi
e
dei
potenti
,
di
cui
invidia
le
ricchezze
e
l
'
autorità
,
non
si
dirà
mai
soddisfatto
,
crescerà
nei
desiderii
,
e
l
'
ultimo
suo
voto
sarà
sempre
quello
che
l
'
Internazionale
propugna
come
la
pratica
attuazione
della
vita
sociale
:
il
comunismo
.
E
si
noti
,
come
nelle
proposte
del
Congresso
cattolico
di
Bergamo
non
si
è
parlato
solo
di
operai
,
ma
anche
e
molto
di
padroni
:
notisi
che
il
vincolo
religioso
che
lega
gli
operai
cattolici
,
lega
altrettanto
e
più
i
padroni
;
notisi
che
le
antiche
maestranze
si
vorrebbero
far
rivivere
,
specialmente
in
quei
punti
in
cui
esse
stabiliscono
mutue
relazioni
tra
padroni
e
artefici
;
il
che
,
non
si
potrà
negarlo
,
è
meglio
d
'
assai
degli
scioperi
e
il
petrolio
,
mezzi
ai
quali
ricorrono
gli
operai
alla
liberale
per
ottenere
dai
rispettivi
padroni
quelle
concessioni
che
loro
sembrano
giustificate
.
Dopo
queste
spiegazioni
,
se
i
nostri
avversari
fossero
coerenti
e
non
scrivessero
accecati
dall
'
odio
a
tutto
ciò
che
è
cattolico
,
dovranno
concedere
che
i
convenuti
in
Bergamo
avevano
il
diritto
di
trattare
la
questione
operaia
dal
punto
di
vista
cattolico
,
e
che
il
modo
con
cui
hanno
proposta
la
quistione
,
non
imponeva
nuovi
vincoli
né
risuscitava
impossibili
forme
,
ma
mirava
solo
a
migliorare
la
condizione
dell
'
operaio
cattolico
senza
pericolo
per
la
sua
fede
e
pel
buon
costume
.
StampaQuotidiana ,
In
tanta
angoscia
,
l
'
anima
straziata
,
oppressi
dalla
grandezza
dell
'
argomento
,
ci
cade
la
penna
di
mano
,
e
non
sappiamo
altro
scrivere
fuor
che
immenso
è
il
nostro
dolore
.
Quando
al
mesto
cadere
del
giorno
la
gentil
preghiera
che
saluta
la
Vergine
suonava
sul
labbro
dei
credenti
,
in
cielo
gli
Angeli
baciavano
in
fronte
il
SANTO
VEGLIARDO
,
chiamato
al
premio
dopo
una
lotta
da
gigante
,
sostenuta
per
un
lungo
mezzo
secolo
.
E
scompariva
come
il
sole
che
indorava
dell
'
ultimo
raggio
in
quel
momento
la
croce
di
San
Pietro
in
Vaticano
;
scompariva
dall
'
occhio
degli
uomini
colla
pace
,
la
serenità
,
la
soavità
delle
anime
care
a
Dio
,
colla
mente
lucida
e
conscia
del
gran
passo
,
col
cuore
ancor
fervido
d
'
affetto
,
senza
violenza
,
quasi
lievissima
fosse
la
distanza
per
lui
dalla
terra
al
cielo
,
e
già
i
beati
lo
tenessero
del
loro
numero
.
Pochi
dì
avanti
aveva
celebrato
una
carissima
ricordanza
;
l
'
innocenza
della
fanciullezza
,
in
tutto
il
mondo
cattolico
,
univasi
il
2
febbraio
all
'
innocenza
paterna
,
rammentando
alla
mensa
dell
'
Agnello
innocente
il
sacro
dì
,
da
75
anni
sparito
,
in
cui
il
giovanetto
destinato
a
divenire
IL
GRAN
PIO
,
riceveva
la
prima
volta
il
pane
dei
forti
.
Fu
l
'
ultima
festa
di
tante
che
circondarono
di
gioia
o
d
'
amarezza
l
'
anima
del
PONTEFICE
;
fu
l
'
ultimo
sguardo
alla
sua
carriera
fortunosa
;
fu
il
saluto
che
lo
zampillo
dà
con
riconoscenza
al
fonte
che
lo
genera
;
fu
il
ricongiungimento
dell
'
età
senile
colla
puerizia
;
fu
il
primo
assorbire
dell
'
aura
,
il
primo
palpito
del
cuore
,
il
primo
anelito
di
vita
che
armonizzavano
in
un
'
onda
sola
,
simbolo
della
sanità
di
tutta
la
vita
,
coll
'
estremo
respiro
,
cogli
ultimi
battiti
di
un
affetto
ingagliardito
fra
mille
contrasti
,
coll
'
affanno
dell
'
agonia
.
E
parve
presentisse
la
fine
;
pure
il
2
febbraio
riceveva
i
sacri
ceri
benedetti
dell
'
agonia
,
li
accese
e
si
consumarono
e
spensero
con
lui
;
così
riassunse
la
sua
esistenza
,
la
contemplò
collo
sguardo
languido
,
si
riconfortò
nella
fede
e
volò
al
Dio
che
lo
ha
ricolmo
di
gaudii
e
di
dolori
,
che
lo
aveva
preparato
alla
gloria
col
merito
nelle
fortune
e
nelle
sventure
.
Il
lutto
è
mondiale
;
tutta
la
terra
vi
prende
parte
;
non
è
possibile
che
uomo
non
si
chini
riverente
e
addolorato
alla
bara
che
rinserra
la
salma
di
Pio
IX
.
Il
suo
nome
è
noto
a
tutti
;
lo
conoscono
i
re
,
e
lo
ripetono
i
poverelli
;
lo
sanno
i
credenti
e
non
lo
ignorano
gli
scredenti
.
In
un
terzo
sì
fortunoso
,
del
secolo
nostro
fortunosissimo
,
i
fatti
i
più
grandi
si
sono
compiuti
vicino
a
Pio
IX
;
si
sono
formate
nel
mondo
due
grandi
classi
di
persone
,
l
'
una
avversò
il
PONTEFICE
colla
ferocia
la
più
lagrimevole
,
l
'
altra
lo
amò
del
trasporto
il
più
schietto
,
dell
'
amore
il
più
profondo
;
l
'
una
e
l
'
altra
ebbero
a
termine
,
dell
'
odio
o
dell
'
affetto
,
il
VICARIO
DI
CRISTO
;
l
'
una
e
l
'
altra
ne
sentirono
la
grandezza
e
la
potenza
,
sia
per
bestemmiarla
e
abbatterla
,
sia
per
onorarla
;
l
'
una
e
l
'
altra
ammirarono
Pio
IX
,
e
sul
cadavere
di
lui
,
l
'
una
e
l
'
altra
sarà
vinta
dalla
commozione
.
E
un
paziente
che
morì
;
morì
una
vittima
;
morì
l
'
ostaggio
della
rivoluzione
;
morì
il
prigioniero
per
la
cattolicità
.
Chi
mai
può
negare
la
lagrima
al
dolente
,
al
perseguitato
,
all
'
esigliato
nel
suo
regno
,
al
crocifisso
sul
suo
trono
?
Chi
mai
l
'
ira
nemica
spingerà
oltre
la
tomba
?
Il
lutto
è
e
dev
'
essere
mondiale
.
Pio
IX
cominciò
perdonando
e
nel
perdono
tradito
;
finì
perdonando
e
ancora
tradito
.
Or
,
che
per
avventura
si
passi
via
alteramente
dalla
fossa
che
rinserra
il
violento
,
e
che
la
preghiera
del
cristiano
non
sia
bagnata
dal
pianto
dove
s
'
asconde
l
'
avanzo
di
persona
che
pianto
abbia
stillato
ai
perseguitati
,
è
nobile
dignità
,
ma
chi
ha
sofferto
per
la
giustizia
e
per
la
Religione
,
chi
ha
sofferto
perché
amava
l
'
Italia
,
chi
ha
sofferto
perché
lo
si
voleva
strumento
di
licenze
non
regolatore
di
libertà
,
a
lui
una
parola
di
dolore
e
di
pietà
,
pei
buoni
è
un
dovere
,
un
bisogno
,
è
gratitudine
per
gli
altri
è
anche
una
necessaria
riparazione
.
E
noi
finché
le
ragioni
politiche
non
sorgano
spietate
a
flagellare
un
cadavere
,
noi
dal
cuore
che
da
sé
s
'
abbandoni
agli
spassionati
sentimenti
,
abbiamo
tanta
stima
degli
avversari
di
Pio
IX
,
da
sperare
che
questa
riparazione
non
mancherà
.
Ma
ci
è
impossibile
continuare
;
ci
sembra
pur
disdicevole
passare
al
giudizio
dei
fatti
che
contrassegnarono
la
esistenza
del
grande
Pontefice
.
È
un
momento
di
dolore
,
e
il
dolore
ha
l
'
eloquenza
del
silenzio
.
Ci
uniamo
ai
cattolici
di
tutta
la
terra
,
con
tutti
preghiamo
pel
DEFUNTO
AUGUSTO
,
preghiamo
che
la
Chiesa
sia
un
'
altra
volta
benedetta
e
il
Successore
di
Lui
la
guidi
ai
trionfi
sulla
miscredenza
e
sull
'
ingiustizia
.
Pio
!
Quante
volte
hai
alzato
la
tua
mano
e
ci
invocasti
aiuto
nel
nostro
lavoro
;
tu
ci
aiuta
dal
Cielo
e
di
lassù
conferma
le
opere
della
tua
benevolenza
.
Poc
'
anzi
abbiamo
baciato
il
tuo
AUGUSTO
NOME
,
e
ne
avemmo
forza
e
vita
;
fu
uno
degli
ultimi
tratti
della
bontà
tua
,
e
la
riconoscenza
ne
recheremo
con
noi
nella
tomba
.
Innanzi
al
tuo
CADAVERE
,
sotto
il
tuo
sguardo
,
noi
ti
giuriamo
che
coll
'
aiuto
di
Dio
sempre
rimarremo
fedeli
alla
Religione
di
cui
fosti
Capo
,
sempre
alla
giustizia
che
hai
difeso
,
sempre
alla
Santa
Sede
che
hai
gloriosamente
occupato
per
32
anni
.
Tu
vuoi
ora
,
come
il
volevi
vivente
,
che
restiamo
uniti
al
Successore
di
Pietro
;
lo
vuole
il
cielo
,
lo
vuole
la
salvezza
nostra
e
del
mondo
;
ti
obbediamo
DEFUNTO
,
come
ti
obbedimmo
VIVENTE
,
restiamo
colla
Santa
Sede
,
restiamo
col
tuo
Successore
,
ne
aspettiamo
i
comandi
ed
i
consigli
per
eseguirli
.
Pio
IX
MORTO
!
VIVA
IL
PAPA
!
Cattolici
,
il
Vicario
di
Cristo
vive
;
a
lui
il
nostro
affetto
,
la
nostra
devozione
in
tutto
e
per
tutto
.
StampaQuotidiana ,
Il
nostro
corrispondente
telegrafico
ci
scriveva
ieri
da
Roma
che
il
sommo
Pontefice
ha
diramato
l
'
Enciclica
sospirata
,
e
che
in
essa
conferma
pienamente
,
come
non
era
a
dubitarsi
,
quanto
Pio
IX
aveva
promulgato
contro
i
conculcatori
dei
diritti
della
S
.
Sede
.
Nessuna
novità
nell
'
Enciclica
,
nessuna
meraviglia
in
quello
che
contiene
.
Il
Papa
ha
agito
da
Papa
,
i
cattolici
non
ebbero
mai
timori
in
argomento
,
e
la
cosa
cammina
da
sé
.
Fermiamoci
ad
una
ipotesi
.
L
'
ipotesi
sia
che
i
clerico
-
liberali
,
i
conciliatori
,
i
curciani
,
e
tutta
questa
gente
che
non
ha
talento
di
essere
cattolica
puramente
e
semplicemente
,
ma
va
cercandosi
una
nicchia
in
relazione
ai
proprii
capricci
,
avessero
avuto
piena
ragione
nelle
loro
previsioni
.
Supponiamo
dunque
che
Leone
XIII
avesse
col
fatto
sconfessato
Pio
IX
,
avesse
rinunziato
ad
ogni
diritto
al
temporale
dominio
,
avesse
ritirato
il
Sillabo
,
spuntato
le
scomuniche
,
benedetto
re
Umberto
,
ringraziato
il
governo
italiano
dei
conventi
desertati
,
dei
beni
di
Chiesa
incamerati
,
delle
Case
cattoliche
di
educazione
manomesse
,
della
propaganda
atea
delle
scuole
,
delle
angherie
al
Clero
,
del
Culto
impedito
,
e
di
tante
altre
gioie
che
i
cattolici
godono
per
bontà
di
quei
liberali
che
sono
l
'
amore
dei
conciliatori
.
Supponiamo
almeno
che
Leone
XIII
si
fosse
attenuto
ad
una
condotta
passiva
rispetto
alla
rivoluzione
,
e
avesse
lasciato
fare
senza
opposizione
diretta
.
In
tale
ipotesi
che
cosa
sarebbe
accaduto
?
I
.
I
liberali
avrebbero
applaudito
il
Papa
quanto
sarebbe
bastato
per
far
credere
al
popolo
che
il
Papa
approva
i
misfatti
della
rivoluzione
.
Ai
primi
applausi
avrebbero
fatto
seguire
il
silenzio
,
e
infine
avrebbero
alzato
nuove
pretese
contro
il
Papa
.
II
.
I
conciliatori
si
sarebbero
lanciati
contro
i
cattolici
,
ne
avrebbero
fatto
scempio
a
vantaggio
dei
liberali
,
pronti
alla
prima
ripulsa
del
Pontefice
,
di
più
accondiscendere
alle
pretese
rivoluzionarie
ed
atee
,
pronti
a
ribellarsi
a
Leone
,
a
Clemente
,
a
Formoso
,
a
Eugenio
,
a
Cristo
medesimo
,
all
'
Eterno
Padre
.
Imperocché
vivono
di
ribellione
questi
conciliatori
,
essi
sono
i
ladri
domestici
che
buttano
tutto
dalla
finestra
in
mano
al
nemico
;
gente
o
infame
o
sciocca
.
III
.
I
cattolici
dal
canto
loro
si
sarebbero
mantenuti
fedeli
al
Pontefice
ad
ogni
costo
;
ma
notiamo
che
nessun
cattolico
ammette
possibile
,
nemmeno
per
ipotesi
,
quello
che
liberali
e
conciliatori
speravano
,
per
es
.
la
cancellazione
del
Sillabo
,
per
non
dir
altro
.
I
cattolici
avrebbero
sempre
obbedito
e
venerato
il
Papa
;
le
di
lui
decisioni
avrebbero
riconosciuto
come
legittime
,
non
già
fatte
per
accondiscendere
alla
rivoluzione
coi
conciliatori
,
ma
per
propria
autorità
.
Forse
alcuni
cattolici
per
debolezza
o
ignoranza
sarebbero
divenuti
vittima
dei
liberali
e
conciliatori
,
ma
le
sarebbero
state
eccezioni
.
Fatta
la
ipotesi
poi
della
condotta
passiva
del
Papa
di
fronte
alla
rivoluzione
,
dato
che
tale
condotta
fosse
compatibile
coi
doveri
del
Pontificato
,
sarebbe
incominciato
da
parte
dei
clerico
-
liberali
e
dei
conciliatori
il
lavoro
della
ingratitudine
:
quel
lavoro
che
nei
primordi
del
Pontificato
di
Pio
IX
fu
condotto
dai
settari
,
ora
se
lo
sarebbero
assunto
i
conciliatori
.
Quindi
il
Papa
avrebbe
dovuto
tollerare
tutte
le
nequizie
rivoluzionarie
,
accettare
non
solo
il
passato
,
non
solo
assolvere
i
delinquenti
del
governo
e
delle
aule
legislative
per
quello
che
sancirono
,
ma
prepararsi
a
benedire
anche
le
minacciate
sevizie
contro
la
Chiesa
,
i
beni
parrocchiali
,
le
nomine
dei
curati
,
l
'
ingerenza
nei
Seminari
,
la
crescente
corruzione
nelle
scuole
,
le
insidie
allo
stesso
catechismo
.
Di
questa
guisa
la
autorità
papale
sarebbe
venuta
mano
mano
scemando
e
scolorendosi
,
la
sua
efficacia
sarebbe
stata
effimera
,
il
suo
prestigio
compromesso
,
l
'
autorità
nominale
.
I
conciliatori
non
si
fermano
a
sancire
ciò
che
esiste
,
sono
spinti
dalla
loro
scuola
e
dalla
nequizia
a
domandare
nuove
dedizioni
.
Dove
sarebbe
ito
il
criterio
del
giusto
e
del
vero
?
Nel
capriccio
di
un
conciliatore
influente
che
fossesi
levato
alla
mattina
colla
fissazione
:
il
Papa
ceda
anche
qui
.
I
liberali
avrebbero
fatto
il
resto
;
lo
splendore
del
Papa
,
dell
'
uomo
che
tiene
in
mano
i
destini
del
mondo
,
che
modera
le
leggi
del
dogma
e
della
morale
,
che
alla
civiltà
insegna
come
essere
onesta
,
che
guida
la
scienza
nel
vero
e
alla
mente
prefigge
il
suo
nobile
e
divino
scopo
,
lo
splendore
del
Papa
sarebbe
scomparso
.
Il
Vaticano
ridotto
ad
un
vescovado
comune
,
assiepato
da
conciliatori
infami
e
da
liberali
prepotenti
,
non
solo
sarebbe
divenuto
la
prigionia
del
Papa
,
ma
dello
stesso
papato
;
fra
tanta
rovina
che
nel
mondo
si
accumula
,
quella
del
supremo
pontificato
sarebbe
stata
come
la
ecclissi
del
sole
,
come
la
vergogna
ed
il
rimorso
della
umanità
.
I
conciliatori
lavandosi
,
ingloriosi
Pilati
,
le
mani
,
avrebbero
consegnato
il
Vicario
di
Cristo
alla
canaglia
perché
flagellato
venisse
crocifisso
.
Ecco
la
ipotesi
.
Ma
Dio
ama
la
umanità
e
il
Vicario
suo
sulla
terra
ama
Dio
e
ne
segue
la
legge
.
I
liberali
sono
pur
sempre
i
nemici
del
Dio
ch
'
essi
rinnegano
,
sono
i
nemici
del
di
lui
Vicario
che
adulano
e
non
obbediscono
.
I
conciliatori
non
realizzeranno
i
loro
tristi
disegni
.
E
l
'
Italia
nostra
nelle
sue
sventure
potrà
sempre
volgere
lo
sguardo
al
porto
della
salute
.
Leone
XIII
è
Papa
,
ed
è
Papa
degno
di
esserlo
.
Coloro
che
da
tanti
anni
sognano
la
rovina
del
papato
,
che
attorno
di
esso
fecero
vaste
solitudini
,
che
lo
tentano
e
lo
minano
,
avranno
dal
Papa
il
perdono
se
si
pentiranno
,
non
avranno
giammai
la
complicità
nei
loro
delitti
.
La
fede
manca
ai
liberali
,
la
fede
manca
ai
conciliatori
,
ed
è
per
questo
che
almanaccano
tradimenti
verso
Dio
e
la
verità
per
parte
del
Capo
della
Chiesa
.
Ma
i
tradimenti
li
fa
Giuda
e
Cristo
si
riserva
di
morire
e
perdonare
,
non
mai
di
approvare
le
scelleratezze
dei
suoi
persecutori
.
Venga
l
'
Enciclica
di
Leone
XIII
a
raddrizzare
tante
storte
idee
,
a
dissipare
gli
equivoci
sparsi
dai
conciliatori
,
a
determinare
l
'
azione
di
ricostituzione
che
in
questi
tempi
fu
sì
manomessa
dagli
scredenti
o
settarii
o
ecclesiastici
.
Cattolici
,
fermi
alla
parola
del
Papa
,
e
con
lui
progrediamo
senza
debolezza
e
certi
di
vincere
o
vivendo
o
morendo
.
StampaQuotidiana ,
Chi
ha
detto
,
chi
ha
osato
dire
mai
,
che
Napoli
non
è
una
città
sportiva
,
che
a
Napoli
lo
sport
è
un
esercizio
solitario
,
coltivato
da
qualche
raro
snob
e
da
qualche
rarissimo
sportman
autentico
?
Chi
ha
osato
calunniare
questa
città
nostra
,
dicendo
che
in
essa
l
'
alpenstok
è
uno
strumento
ignoto
e
il
remo
serve
appena
per
andare
fino
al
Castello
dell
'
Uovo
a
pescare
i
polpi
,
nelle
chiare
notti
estive
,
alla
luce
sanguigna
della
fiaccola
?
Nulla
di
più
falso
,
nulla
di
più
assurdo
!
Napoli
è
una
città
eminentemente
sportiva
e
il
nostro
Municipio
è
il
più
benemerito
d
'
Italia
,
per
l
'
incoraggiamento
a
questo
nobile
ramo
dell
'
attività
fisica
umana
.
Avete
visto
che
cosa
ha
fatto
quest
'
ottimo
Municipio
,
per
lo
sport
nautico
a
Napoli
,
avete
visto
quale
geniale
idea
ha
avuta
,
per
la
felicità
del
canottaggio
partenopeo
?
No
?
Ebbene
,
andate
all
'
ex
viale
Elena
,
e
vedrete
.
Quale
meravigliosa
trasformazione
!
Quale
superba
laguna
,
anzi
quale
collezione
di
lagune
,
da
far
morire
d
'
invidia
Venezia
col
suo
Canalazzo
,
con
i
suoi
canali
e
con
le
sue
gondole
.
Nessuna
descrizione
potrebbe
renderla
,
in
tutto
il
suo
fascino
!
Viene
prima
un
meraviglioso
bacino
,
che
piglia
il
posto
ove
prima
era
la
piazza
Umberto
,
un
bacino
ove
potrebbe
entrare
comodamente
una
flottiglia
di
torpediniere
.
Poi
,
incomincia
un
gran
canale
che
ogni
tanto
si
ramifica
,
e
forma
dei
piccoli
bracci
di
acque
morte
,
assai
pittoreschi
,
e
che
a
parte
i
molini
a
ruote
,
che
mancano
ricordano
perfettamente
i
suggestivi
paesaggi
di
Olanda
.
Il
canale
,
ogni
tanto
si
allarga
e
forma
degli
ampi
specchi
d
'
acqua
,
i
quali
a
parte
i
gruppi
di
marmo
,
che
non
ci
sono
ricordano
mirabilmente
i
varii
bacini
della
cascata
di
Caserta
.
Poi
,
i
bacini
trovano
un
piano
inclinato
e
vi
scorrono
,
dolcemente
,
formando
dei
torrentelli
non
molto
limpidi
,
ma
assai
ingegnosi
,
che
a
parte
le
vasche
di
marmo
,
che
sono
assenti
ricordano
incredibilmente
i
giochi
d
'
acqua
di
Versailles
.
Ricapitoliamo
:
Venezia
,
l
'
Olanda
,
Caserta
e
Versailles
;
tutto
ciò
qui
,
a
Napoli
,
a
pochi
passi
da
noi
,
visibile
,
tangibile
gratuitamente
!
Quale
generosità
maggiore
,
per
un
Municipio
?
E
poi
,
naturalmente
,
tutto
un
programma
nautico
da
espletare
:
gare
,
regate
per
yole
ed
outriggers
,
corse
al
nuoto
,
e
infine
,
infine
,
chi
sa
che
non
vedremo
galleggiare
,
fra
qualche
giorno
(
Municipio
e
Giove
Pluvio
permettendo
)
una
gaia
quadriglia
di
anatre
o
una
aristocratica
coppia
di
cigni
,
lungo
l
'
ex
viale
Elena
,
come
in
un
austero
parco
di
Edimburgo
?
È
vero
che
al
viale
Elena
c
'
è
qualche
famiglia
di
gentiluomini
,
o
parecchie
,
vi
sono
dieci
,
trenta
,
cento
o
duecento
famiglie
della
migliore
società
napoletana
,
che
pretendono
di
abitarvi
e
vogliono
ritornare
a
casa
senza
ricorrere
alle
gondole
:
ma
il
Municipio
è
superiore
alle
stupide
pretese
di
questa
gente
e
,
in
nome
del
pittoresco
siamo
o
non
siamo
nella
terra
dell
'
Arte
?
se
ne
infischia
,
olimpicamente
!
StampaQuotidiana ,
Questa
bella
razza
d
'
individui
arriva
attualmente
al
numero
di
6.377.602
.
Dei
quali
in
Italia
ve
ne
hanno
26.289
per
nostra
buona
sorte
e
comune
letizia
.
Imperrocché
sono
eglino
veramente
i
nostri
padroni
,
ossia
i
padroni
di
30
milioni
di
anime
,
come
sono
i
padroni
in
Austria
-
Ungheria
,
in
Germania
,
in
Francia
e
dappertutto
quasi
.
L
'
ebreo
domina
le
loggie
cioè
la
Massoneria
,
la
Massoneria
ispira
e
conduce
al
liberalismo
rivoluzionario
,
e
la
rivoluzione
signoreggia
i
troni
,
parlamenti
,
il
giornalismo
,
le
famiglie
,
tutto
.
Queste
sono
pur
troppo
conseguenze
che
vengono
dritte
dritte
una
dopo
altra
.
E
poi
c
'
è
anche
un
altro
argomento
.
L
'
ebreo
è
padrone
nell
'
oro
:
l
'
oro
è
del
mondo
signor
;
dunque
l
'
ebreo
è
il
sovrano
universale
tanto
più
potente
quanto
meno
riverito
.
Ecco
pertanto
gli
ebrei
padroni
nostri
,
o
lettori
;
precisamente
padroni
nostri
.
Gli
ebrei
,
se
osservate
,
li
troverete
nel
Senato
,
nel
Parlamento
,
nelle
Pubbliche
Amministrazioni
,
nelle
Camere
di
Commercio
,
nel
giornalismo
,
dappertutto
più
o
meno
trasformati
nei
nomi
e
cognomi
,
ma
sempre
ebrei
per
pelle
!
Oh
questo
poi
sì
.
Lo
dissero
già
loro
stessi
:
prima
i
esser
tedeschi
,
o
francesi
o
italiani
ecc
.
siamo
ebrei
!
StampaQuotidiana ,
Mentre
io
scrivo
,
a
notte
alta
,
queste
fugaci
note
di
cronaca
,
il
ballo
dato
dalle
Loro
Altezze
Reali
il
duca
e
la
duchessa
di
Aosta
,
declina
al
suo
termine
,
lasciando
nella
fantasia
di
coloro
che
vi
intervennero
una
impressione
di
eleganza
,
di
gusto
,
di
squisitezza
,
in
un
ambiente
maestoso
per
arte
e
per
ricchezza
.
La
Reggia
di
Napoli
è
,
veramente
,
regale
,
come
pochi
palazzi
reali
appaion
tali
,
nel
mondo
:
e
fu
concepita
e
creata
e
fatta
bella
,
salda
,
durevole
,
in
simbolo
quasi
eterno
della
sovranità
.
Se
al
pensiero
che
la
eresse
,
al
fasto
di
coloro
che
la
resero
sempre
più
sontuosa
,
si
unisca
,
come
ieri
sera
,
il
fulgor
della
luce
più
larga
e
più
smagliante
,
il
fascino
delle
piante
e
dei
fiori
,
in
loro
vivezza
poetica
vegetale
,
e
l
'
armonia
degli
addobbi
con
le
linee
architettoniche
e
con
il
lusso
dei
mobili
,
essa
appare
quale
dimora
sovranamente
sovrana
e
mette
,
nell
'
anima
,
grandi
immagini
,
grandi
visioni
,
grandi
miraggi
,
assai
più
vibranti
,
in
loro
fantasmagoria
,
del
vero
!
Quanta
gente
,
di
fuori
,
poche
ore
fa
,
si
fermava
a
guardare
,
dalla
piazza
,
le
imponenti
vetrate
traboccanti
di
luce
e
scorgeva
i
profili
delle
grandi
palme
!
Mentre
,
di
minuto
in
minuto
,
gentiluomini
e
gentildonne
ascendevano
,
pienamente
,
per
il
grande
scalone
,
questa
volta
offerto
agli
invitati
:
e
si
poteva
,
così
,
ammirare
gli
splendidi
mantelli
da
ballo
delle
dame
,
alcuni
veramente
mirabili
e
uno
addirittura
eccezionale
,
in
ermellino
candidissimo
e
merletti
,
un
capo
d
'
opera
della
baronessa
Maria
Barracco
Doria
!
Un
grande
tappeto
a
fondo
rosso
cupo
copriva
lo
scalone
;
nei
due
piccoli
corridoi
ciechi
ai
lati
del
peristilio
,
diciamo
così
,
due
aiuole
verdi
e
fiorite
,
a
semicerchio
,
portanti
,
nel
mezzo
,
una
grande
palma
carica
di
lampadine
elettriche
,
bianche
,
di
un
effetto
magico
;
di
fronte
al
primo
pianerottolo
,
inquadrato
il
grande
finestrone
,
vi
era
un
gruppo
artisticamente
formato
da
piante
esotiche
,
ornamentali
,
muse
,
dracene
,
palmizii
,
con
boschetti
di
camelie
bianche
,
gruppi
di
rose
,
gruppi
di
garofani
bianchi
e
rossi
e
,
sempre
,
fra
le
piante
,
nascoste
e
apparenti
,
le
lampadine
elettriche
.
Gli
invitati
salivano
per
il
lato
destro
dello
scalone
maestoso
:
lungo
il
corridoio
coperto
di
cristalli
,
gruppi
di
piante
,
piccole
aiuole
di
fiori
,
a
destra
e
a
sinistra
,
con
una
ricchezza
,
una
profusione
di
luce
:
in
fondo
a
questo
corridoio
,
di
fronte
,
la
gran
porta
degli
appartamenti
destinati
al
ballo
:
a
destra
di
questa
porta
d
'
ingresso
,
la
guardaroba
,
una
sala
di
toilette
per
le
signore
.
Staffieri
,
valletti
,
camerieri
,
erano
tutti
appartenenti
alla
casa
ducale
e
ne
portavano
le
belle
livree
.
Come
io
avevo
preannunziato
,
era
stata
destinata
per
sala
da
ballo
,
la
più
grande
,
la
più
artistica
,
la
più
rifulgente
della
nostra
Reggia
,
cioè
la
famosissima
sala
di
Ercole
:
e
l
'
effetto
ne
era
,
veramente
,
stupendo
.
I
grandi
divani
erano
allineati
lungo
le
pareti
:
una
fila
di
essi
,
divideva
il
salone
:
sovra
uno
dei
lati
più
brevi
del
salone
era
stato
costruito
,
un
po
'
in
alto
,
il
palco
dell
'
orchestra
che
era
diretta
dal
noto
maestro
Varriale
.
Prima
del
salone
da
ballo
,
precedevano
tre
sale
di
trattenimento
per
gli
invitati
:
seguivano
,
dopo
il
salone
da
ballo
,
dei
boudoirs
,
dei
fumoirs
,
una
sala
rettangolare
ove
era
preparato
il
souper
per
le
Loro
Altezze
Reali
e
da
venti
a
trenta
loro
invitati
particolari
e
infine
,
l
'
antico
salone
da
ballo
trasformato
in
un
immenso
buffet
per
gli
invitati
,
con
una
sola
immensa
tavola
.
Dapertutto
,
in
tutti
questi
due
castissimi
appartamenti
,
riuniti
insieme
,
per
la
circostanza
,
era
una
flora
mirabile
di
piante
e
di
fiori
,
venute
da
Capodimonte
,
venute
da
Caserta
;
tanto
da
parer
una
visione
floreale
.
Con
perfetto
gusto
decorata
,
anche
,
la
mensa
del
buffet
coi
suoi
vasellami
e
i
suoi
cristalli
.
LE
INTERVENUTE
Sua
Altezza
Reale
la
duchessa
di
Aosta
,
in
una
elegantissima
toilette
grigio
perla
,
tutta
ricoperta
di
pagliuzze
d
'
argento
;
serracollo
di
brillanti
;
collana
di
grossi
smeraldi
circondati
di
brillanti
;
alto
diadema
di
brillanti
sui
capelli
biondi
;
la
marchesa
Torrigiani
in
tulle
,
a
pagliuzze
,
di
argento
su
fondo
rosa
;
la
baronessa
Perrone
di
San
Martino
,
in
velluto
rosa
corallo
con
ricamo
di
argento
e
splendide
gioie
;
la
bellissima
principessa
Pignatelli
Fici
,
in
una
splendida
toilette
di
broccato
d
'
oro
;
la
principessa
di
Candriano
,
in
raso
bianco
;
la
duchessa
di
Montaltino
,
in
tulle
ricamato
di
argento
su
fondo
rosa
;
la
principessa
di
Monteroduni
,
di
bianco
ricamato
in
argento
;
la
duchessa
d
'
Andria
Carafa
,
di
bianco
,
con
nodi
lilla
;
S.E.
donna
Lina
Crispi
,
in
velluto
nero
ricamato
d
'
oro
;
donna
Maria
Barracco
Doria
,
in
grigio
acciaio
ricamato
di
argento
,
diadema
di
perle
e
brillanti
,
nodi
rosa
alla
scollatura
;
la
marchesa
di
Villaflores
,
in
grigio
con
paillettes
di
argento
;
la
principessa
di
Linguaglossa
,
in
grande
bellezza
,
di
giallo
con
pagliuzze
di
oro
e
pelliccia
di
skunz
;
la
baronessa
Hélène
di
Brocchetti
in
crespo
della
Cina
bianco
con
alto
bordo
di
pagliuzze
d
'
argento
;
la
baronessa
Cecilia
Corsi
,
in
merletto
nero
su
fondo
bianco
;
la
contessa
Linda
Caracciolo
di
Sarno
,
in
avorio
ricamato
in
oro
;
la
baronessa
de
Riseis
Gaetani
,
in
giallo
,
con
tulle
a
pagliuzze
in
oro
;
donn
'
Agatina
Calì
Guercia
,
in
nero
,
su
trasparente
bianco
.
Tutte
queste
dame
hanno
preso
parte
alla
quadriglia
ducale
e
,
dopo
,
all
'
una
e
mezza
,
al
souper
con
le
LL.AA.RR
.
la
baronessa
Isa
Corsi
di
Sangro
in
merletti
d
'
Irlanda
su
fondo
bianco
;
la
duchessa
di
Casamassima
,
di
raso
bianco
,
ricoperto
di
merletto
Irlanda
;
donna
Giulia
Lops
Mastelloni
in
raso
e
velluto
lilla
con
merletti
ricamati
a
pagliuzze
di
argento
;
la
baronessa
Campagna
Soulier
,
deliziosa
,
in
tulle
a
pagliuzze
di
oro
con
festoni
di
piccole
rosette
thea
,
su
fondo
giallo
tenerissimo
;
Missis
Harrison
Davis
,
splendida
toilette
bianca
e
argento
,
berta
di
velluto
verde
Nilo
;
donna
Maria
Pavoncelli
Monaco
in
nero
e
acciaio
;
la
contessa
Candida
Gulinelli
in
giallo
a
fiorami
di
oro
,
pelliccia
e
merletto
;
la
principessa
Caracciolo
Carafa
,
vestito
intiero
di
merletti
di
Bruxelles
su
fondo
bianco
;
la
marchesa
Diana
Buonocore
in
nero
,
intieramente
ricoperta
di
pagliuzze
;
la
baronessa
Calcagno
Feraud
in
tulle
ricamato
con
pagliuzze
di
argento
su
fondo
lilla
chiarissimo
e
incrostazioni
di
merletto
;
donna
Vittoria
Baldacchini
di
Schiavi
in
verde
Nilo
e
pagliuzze
di
oro
;
donna
Isabella
Campagna
Doria
,
in
merletto
nero
con
applicazioni
di
velluto
nero
su
fondo
bianco
;
la
baronessa
Maria
Campagna
;
la
contessa
di
Pontalto
;
la
contessa
Siciliana
Doria
con
la
bella
signorina
Laura
;
la
principessa
Ruffo
Folgori
;
la
baronessa
Silvestri
Genoino
;
la
marchesa
Romanazzi
Saluzzo
;
donna
Lisa
Croce
Nunziante
;
la
marchesa
di
Mottola
Pitò
;
la
marchesa
Pia
Ruffo
Gerini
;
la
duchessa
Giusso
Marini
;
donna
Leonora
de
Tilla
de
Marinis
;
la
contessa
Laura
de
Balbo
;
la
principessa
di
Melissano
;
madame
Anna
Clician
;
la
duchessa
Dusmet
de
Spours
;
donna
Maria
Luisa
Capozzi
Pacca
;
la
contessa
di
Lutzemberger
;
la
duchessa
di
Guardialombarda
con
la
signorina
Nora
Ruffo
;
la
duchessa
di
Nardò
con
la
figliuola
;
la
baronessa
di
Renzo
d
'
Amore
con
le
signorine
di
Renzo
;
le
signorine
Marta
e
Rubina
Calì
;
la
marchesa
Paternò
Zunica
;
donna
Malvina
Mattioli
;
la
signorina
Maria
Angelica
de
Rossi
;
la
signorina
Maria
Antonietta
della
Rocca
;
donna
Maria
Tarditi
;
la
contessa
Piscicelli
de
Filippis
;
la
contessa
Marigliano
del
Monte
;
la
signora
Elvira
de
Tilla
Casella
;
la
baronessa
Calcagno
Feraud
;
la
contessa
Viti
di
Francavilla
con
la
signorina
;
la
marchesa
Forcella
Mirto
;
la
signora
Cirillo
Segrè
;
la
marchesa
Capranica
del
Grillo
;
la
contessa
Erminia
Alvares
de
Toledo
;
la
signorina
Maria
di
Francavilla
;
lady
Haldon
;
la
marchesa
di
Marianella
Spinelli
;
la
contessa
Leonardi
di
Casalino
;
la
contessa
di
Vadi
;
la
marchesa
Misch
;
la
baronessa
di
Postiglione
;
la
contessa
Filo
Perrez
de
Grainger
;
la
baronessa
de
Ferraris
Gaetani
;
la
contessa
Mezzacapo
Mastrilli
;
la
contessa
Framarin
;
la
signorina
Alma
Becker
;
la
baronessa
Angeloni
con
la
signorina
Flora
;
la
marchesa
di
Campolattaro
;
la
duchessa
di
Miranda
;
la
principessa
Piedimonte
Moncada
;
e
,
forse
,
varie
altre
.
LA
CRONACA
Le
Loro
Altezze
Reali
il
duca
e
la
duchessa
sono
giunti
alla
Reggia
,
con
il
loro
seguito
,
alle
undici
precise
,
in
tre
grandi
landaus
di
gala
:
e
sono
entrati
nel
salone
da
ballo
,
ove
erano
attesi
da
tutti
gli
invitati
,
poco
dopo
le
undici
.
Erano
al
seguito
del
duca
e
della
duchessa
di
Aosta
:
il
marchese
Carlo
Torrigiani
e
la
marchesa
Torrigiani
nata
Fry
;
il
barone
Perrone
di
san
Martino
e
la
baronessa
di
san
Martino
nata
Ornavasso
;
il
colonnello
d
'
Agliè
;
il
capitano
Durini
.
Era
,
anche
,
con
la
duchessa
di
Aosta
,
la
sua
gentile
ospite
,
contessina
Galli
della
Loggia
.
Il
colpo
d
'
occhio
,
in
quel
momento
,
è
stato
bellissimo
.
Le
Loro
Altezze
Reali
,
subito
,
si
sono
dirette
verso
i
seggioloni
che
erano
sul
lato
destro
del
salone
,
verso
il
centro
e
,
colà
,
hanno
ricevuto
i
saluti
e
gli
omaggi
di
una
grandissima
parte
dei
loro
invitati
,
prima
le
dame
,
poi
i
gentiluomini
;
e
a
ognuno
il
duca
di
Aosta
,
la
duchessa
di
Aosta
hanno
trovato
una
parola
amabile
da
dire
.
Poi
,
si
è
ballata
la
quadriglia
d
'
onore
,
quella
che
dà
principio
alle
danze
:
erano
in
prima
figura
la
duchessa
di
Aosta
che
ballava
con
l
'
ammiraglio
di
Brocchetti
,
il
duca
di
Aosta
,
dirimpetto
,
che
ballava
,
con
Sua
Eccellenza
donna
Lina
Crispi
.
Dopo
di
che
,
le
danze
sono
continuate
,
con
molto
brio
,
sovra
il
seguente
programma
di
musica
,
vivacemente
eseguito
dalla
orchestra
diretta
dal
noto
maestro
Varriale
:
l
ª
QUADRIGLIA
:
Le
Joyeux
Danseur
di
Bagarre
;
1°
WALTZER
:
Reine
du
Danube
di
Berger
;
2ª
QUADRIGLIA
:
Le
diable
au
corps
di
Bagarre
;
2°
WALTZER
:
Mille
Feuilles
di
Turlet
;
3°
WALTZER
:
Gaité
di
Waldteufel
;
1°
LANCIERI
:
Parisette
di
Stonpar
;
4°
WALTZER
:
Vie
Elégante
di
Turlet
;
3ª
QUADRIGLIA
:
Der
Vagabund
di
Zeller
;
5°
WALTZER
:
Grumbenlichter
di
Zeller
;
6°
WALTZER
:
Faschingskunder
di
Ziehrér
;
l
ª
POLKA
:
Automobile
di
Salabert
;
1°
GALOP
:
Bon
Dèpart
di
Desormey
.
La
table
à
the
ha
funzionato
,
diciamo
così
,
da
che
il
ballo
si
è
aperto
,
sontuosa
e
copiosa
;
il
buffet
si
è
aperto
a
mezzanotte
,
con
il
seguente
menu
di
cena
,
per
quanti
erano
gli
invitati
al
ballo
:
Consommé
chaud
;
Croustade
de
macaroni
à
la
Montglas
;
Filet
de
boeuf
à
la
gelée
;
Jambon
de
York
glacé
;
Galantine
de
volailles
truffée
;
Glaces
variées
.
All
'
una
della
notte
,
il
duca
e
la
duchessa
di
Aosta
,
col
loro
seguito
e
una
ventina
di
dame
e
di
gentiluomini
hanno
partecipato
a
una
cena
,
in
una
sala
separata
.
Ecco
il
menu
della
cena
delle
Loro
Altezze
Reali
:
Huîtres
;
Consommé
de
volaille
;
Petites
bouchées
à
la
Dino
;
Côtolettes
d
'
agneau
;
petis
pois
;
Jambon
de
York
glacé
;
Salade
Victoria
;
Glace
Yvette
;
Gateaux
.
Alle
due
e
mezzo
,
il
duca
e
la
duchessa
di
Aosta
hanno
preso
commiato
e
col
loro
seguito
sono
risaliti
alla
Reggia
di
Capodimonte
.
Il
ballo
elegantissimo
,
è
finito
,
precisamente
,
alle
tre
dopo
mezzanotte
.
StampaQuotidiana ,
La
lettera
circolare
dell
'
Eminentissimo
cardinale
Rampolla
Segretario
di
stato
di
Sua
Santità
,
da
noi
ieri
integralmente
pubblicata
,
è
di
una
gravità
che
a
nessuno
dei
nostri
lettori
può
essere
sfuggita
.
Versavamo
tra
gli
equivoci
;
sebbene
il
Santo
Padre
non
avesse
mai
dato
occasione
a
fraintendere
i
suoi
propositi
,
e
in
ogni
circostanza
venisse
a
confermare
per
una
parte
il
desiderio
di
pace
in
Italia
,
per
l
'
altra
stabilisse
come
base
della
pace
il
rispetto
al
diritto
e
la
giustizia
vi
ebbero
e
vi
hanno
persone
che
insistono
per
ottenere
una
conciliazione
che
sia
la
dedizione
del
Papa
e
dei
cattolici
in
mano
della
rivoluzione
,
non
implichi
nessuna
riparazione
da
parte
dei
liberali
,
e
sono
giunti
a
tanta
audacia
da
voler
estendere
la
opinione
che
il
Papa
stesso
di
questa
guisa
la
pensi
e
a
questo
scopo
intenda
.
Si
è
ben
visto
quali
effetti
disastrosi
veniva
producendo
l
'
equivoco
creato
e
mantenuto
dai
clerico
-
liberali
,
dai
conciliatori
,
dai
rosminiani
,
dai
passagliani
.
In
giornaletti
di
provincia
pieni
di
livore
e
scarsi
di
criterio
,
in
opuscoletti
che
attribuivansi
a
un
Vescovo
italiano
,
in
libri
,
in
documenti
solenni
,
in
discorsi
pubblici
e
privati
,
si
sono
venuti
oltraggiando
i
cattolici
come
se
osteggiassero
le
idee
del
Papa
;
dall
'
oltraggio
scritto
si
passò
alle
persecuzioni
;
la
setta
conciliatrice
credette
ultimamente
di
poter
fare
il
colpo
decisivo
,
e
il
processo
che
all
'
«
Osservatore
»
intentò
l
'
ab
.
Stoppani
,
fu
il
risultato
di
un
accordo
convenuto
tra
i
caporioni
dei
conciliatori
.
La
dichiarazione
della
Santa
Sede
intorno
alle
dottrine
e
ai
principii
cattolici
inappuntabili
dell
'
«
Osservatore
»
,
e
la
dichiarazione
della
sentenza
del
tribunale
intorno
al
passaglianismo
inappuntabile
dell
'
abate
le
fiere
affermazioni
di
Crispi
e
il
telegramma
del
re
al
Patriarca
di
Venezia
la
Lettera
circolare
dell
'E.mo
Rampolla
hanno
sventato
tutte
le
combriccole
conciliatrici
,
hanno
rotto
l
'
equivoco
scandaloso
,
hanno
illuminato
le
intelligenze
rette
che
volevansi
ottenebrate
e
fuorviate
.
Come
il
Santo
Padre
,
così
i
cattolici
tutti
sospiriamo
la
pace
,
aneliamo
alla
cessazione
del
dissidio
che
la
setta
liberale
mantiene
vivo
contro
la
Santa
Sede
e
contro
la
coscienza
cattolica
ma
col
Papa
i
cattolici
tutti
intendono
che
il
diritto
e
la
giustizia
siano
il
fondamento
della
pace
,
intendono
che
siano
riparate
le
offese
fatte
alla
Religione
e
al
suo
Augusto
Capo
,
intendono
che
il
Vicario
di
Cristo
sia
rispettato
in
tali
condizioni
di
libertà
e
indipendenza
,
quali
Egli
stesso
determina
.
Il
Cardinale
Segretario
di
Leone
XIII
non
ha
soltanto
invocato
la
giustizia
,
ma
domanda
in
nome
di
Dio
la
riparazione
delle
ingiustizie
:
egli
pone
i
diritti
temporali
del
Papato
come
intangibili
,
e
non
fa
mistero
di
nulla
,
ma
rivendica
la
sovranità
effettiva
del
Papa
.
E
a
questo
modo
che
l
'
equivoco
dei
conciliatori
e
dei
transigenti
viene
stritolato
.
I
cattolici
sanno
una
volta
più
per
quale
via
devono
camminare
per
ottenere
che
si
abbraccino
e
bacino
in
fronte
la
giustizia
e
la
pace
.
Vediamo
tutto
il
giornalismo
liberale
abbandonarsi
ai
commenti
della
Lettera
Circolare
del
Cardinale
Rampolla
.
Il
giornalismo
liberale
si
presenta
come
disingannato
da
quella
magnifica
Circolare
:
dichiara
che
è
lieto
di
essere
stato
officialmente
disingannato
.
Chiaramente
si
scorge
che
il
giornalismo
liberale
si
era
fisso
in
mente
che
la
pace
il
Papa
volesse
approvando
e
sanzionando
tutti
i
misfatti
della
rivoluzione
,
accettandone
e
santificandone
lo
spirito
animatore
.
In
questo
inganno
il
giornalismo
liberale
è
caduto
per
l
'
opera
principalmente
dei
cosidetti
cattolici
transigenti
,
i
quali
gonfiarono
di
ree
speranze
il
petto
dei
liberali
in
un
tradimento
da
parte
del
Papa
,
e
in
tali
speranze
resero
ostinati
i
liberali
stessi
.
Si
dichiarano
ora
disingannati
.
Sta
bene
.
Se
amano
la
patria
,
se
la
vogliono
prospera
e
felice
,
potranno
adoperarsi
a
condurre
nel
paese
,
che
essi
infestano
e
disordinano
,
la
pace
,
partendo
dal
punto
stabilito
dal
Papa
;
a
questo
modo
non
si
inganneranno
.
Di
fronte
ai
transigenti
e
passagliani
e
rosminiani
e
clerico
-
liberali
che
crearono
e
coltivarono
l
'
equivoco
disastroso
,
ora
sfatato
,
e
resero
baldanzosi
i
liberali
e
ostinati
nell
'
ingiustizia
,
mentre
oltraggiavano
i
cattolici
;
di
fronte
ai
liberali
che
pensavano
di
venire
benedetti
nei
loro
ladroneggi
e
nei
loro
propositi
antireligiosi
dal
Papa
,
e
in
tale
inganno
sognavano
conciliazione
che
facesse
il
Papa
complice
dei
loro
delitti
è
ben
consolante
l
'
additare
la
bandiera
combattuta
,
colpita
,
ma
immacolata
,
che
«
L
'
Osservatore
»
ha
sempre
tenuta
sollevata
nel
momento
stesso
delle
trepidanze
e
delle
viltà
;
sulla
nostra
bandiera
stampiamo
la
lettera
circolare
del
Card
.
Rampolla
e
la
sentenza
del
tribunale
,
una
medaglia
d
'
onore
,
una
palla
di
piombo
impotente
.
I
nostri
amici
comprendono
che
le
amarezze
della
lotta
sono
in
noi
compensate
ad
esuberanza
dal
poter
ripetere
:
fummo
e
siamo
nel
vero
.
StampaQuotidiana ,
Ah
,
che
non
vale
,
dunque
,
aver
vent
'
anni
,
ed
essere
forti
,
e
sani
,
e
felici
!
Ah
,
che
non
vale
avere
tutte
le
qualità
della
persona
,
tutte
le
qualità
dello
spirito
,
ed
essere
ricchi
ed
amati
,
quando
tutto
questo
si
getta
via
,
d
'
un
tratto
,
come
un
inutile
peso
,
con
un
colpo
di
una
piccola
arma
terribile
,
così
all
'
alba
di
un
giorno
di
letizia
,
in
una
cameretta
da
scapolo
che
si
sarebbe
lasciata
,
tra
poche
ore
,
per
sempre
!
Perché
,
perché
Vincenzo
Pignatelli
,
giovanissimo
ancora
,
troppo
giovine
ancora
,
ha
spezzato
brutalmente
la
trama
della
sua
vita
,
come
uno
scettico
,
come
un
cinico
?
La
fredda
cronaca
dei
giornali
parla
di
qualche
libro
,
trovato
in
camera
sua
:
i
cronisti
,
osservatori
scrupolosi
ma
superficiali
,
accusano
Ugo
Foscolo
,
accusano
Giacomo
Leopardi
,
di
aver
infiltrato
il
veleno
amaro
nell
'
animo
del
giovine
!
No
,
povera
letteratura
!
Tu
non
sei
colpevole
,
oggi
,
come
non
fosti
colpevole
altra
volta
!
Non
è
un
libro
che
uccide
,
mai
!
E
se
i
fiori
d
'
arancio
,
non
ancora
messi
,
sulla
fronte
verginale
,
radiosa
d
'
ogni
grazia
,
della
bellissima
tra
le
fanciulle
napoletane
,
hanno
oggi
ricevuto
tragicamente
un
sottile
spruzzo
di
sangue
,
è
nell
'
anima
stessa
del
giovine
morto
che
bisogna
ricercare
le
cagioni
oscure
e
lontane
,
lo
scetticismo
innato
,
forse
,
un
sogno
doloroso
fiorito
,
un
vento
di
follia
che
è
passato
,
come
un
soffio
di
tempesta
,
in
maggio
,
sulle
spighe
mature
...
O
,
forse
,
forse
,
è
il
Fato
,
il
bizzarro
Fato
,
la
tragica
Mano
invisibile
che
grava
su
noi
,
quando
nessuno
l
'
aspetta
,
quando
la
felicità
irradia
l
'
orizzonte
della
sua
luce
è
il
Fato
,
folleggiante
come
un
tragico
bimbo
che
scherzi
con
questa
fragile
cosa
che
è
la
vita
umana
,
che
ha
voluto
,
ieri
,
che
Vincenzo
Pignatelli
,
a
diciannove
anni
,
si
uccidesse
,
che
i
ceri
destinati
alla
lieta
funzione
delle
nozze
ardessero
,
con
un
lento
gocciare
di
lacrime
,
intorno
a
una
bara
...
StampaQuotidiana ,
Come
nasce
un
'
epidemia
?
Come
si
sviluppa
un
morbo
?
Si
ha
un
caso
isolato
,
di
quelli
che
i
medici
chiamano
sporadici
,
e
che
impensieriscono
pochissimi
o
nessuno
:
poi
un
altro
,
e
due
,
e
quattro
,
e
a
mano
a
mano
il
numero
cresce
,
e
l
'
allarme
si
propaga
,
finché
il
flagello
impera
,
sovrano
,
finché
il
terrore
vince
gli
animi
di
tutti
e
nessuno
pensa
più
a
sottrarvisi
,
e
nessuno
sa
più
mettersi
in
salvo
...
Così
è
avvenuto
per
tante
cose
,
per
tante
manie
:
un
tempo
era
il
café
concert
che
infieriva
,
e
ad
ogni
svolta
di
via
c
'
era
una
baracca
in
cui
una
disgraziata
creatura
assalita
dai
crampi
allo
stomaco
si
contorceva
miagolando
,
mentre
dei
tromboni
le
ruggivano
ferocemente
in
faccia
;
poi
è
stata
la
volta
dei
bar
:
un
bar
ogni
tre
passi
,
con
una
scritta
strabiliante
,
strappata
alla
storia
,
alla
mitologia
,
alla
letteratura
,
e
con
l
'
eterna
caffettiera
gigantesca
fumicante
e
l
'
eterno
apparato
di
bottiglie
d
'
ogni
colore
e
di
paste
d
'
ogni
sapore
e
d
'
ogni
...
età
...
Oggi
,
la
suprema
espressione
della
mania
renzaiola
di
Napoli
,
il
dernier
cri
del
successo
è
dato
dal
cinematografo
.
Vedete
,
innanzi
a
un
magazzino
,
un
assito
con
una
striscia
di
tela
?
Inutile
che
leggiate
la
scritta
:
posso
giurarvi
che
dice
:
Cinematografo
Sirena
.
Prossima
apertura
.
Vedete
,
innanzi
ad
un
altro
magazzino
aperto
da
poco
e
sfolgorante
di
lampadine
,
un
gruppo
di
gente
che
aspetta
per
entrare
?
Inutile
che
domandiate
di
che
si
tratta
;
ve
lo
dico
io
:
è
il
Cinematografo
Masaniello
,
inaugurato
ieri
appena
.
Un
crocchio
di
galantuomini
o
di
persone
che
possono
sembrar
tale
è
fermo
a
discorrere
sopra
un
marciapiede
?
Credete
che
si
occupino
del
pretendente
del
Marocco
o
del
Parlamento
italiano
o
delle
condizioni
deplorevoli
in
cui
è
tenuta
via
Toledo
o
dei
pezzenti
che
gremiscono
le
vie
di
Napoli
e
le
scale
di
Chiaia
e
di
San
Potito
?
Niente
affatto
!
Essi
dicono
:
Io
trovo
più
opportuno
aprirlo
giovedì
santo
...
Io
temo
che
sia
troppo
presto
...
Io
temo
che
sia
troppo
tardi
...
Sapete
di
che
cosa
si
parla
?
Ve
lo
dico
io
:
di
un
cinematografo
.
Si
deve
organizzare
una
festa
di
beneficenza
?
Si
riuniscono
,
per
ciò
,
otto
dame
,
o
quindici
,
o
ventiquattro
?
Immaginate
che
preparino
un
kermesse
,
o
uno
spettacolo
filodrammatico
,
o
qualche
cosa
di
simile
?
Niente
affatto
:
pensano
a
una
mattinata
cinematografica
!
E
il
cinematografo
regna
,
e
impera
,
e
s
'
impone
,
e
domina
,
e
spadroneggia
,
e
invade
ogni
cosa
,
la
mondanità
,
la
beneficenza
,
l
'
arte
,
il
teatro
!
E
la
macchina
terribile
,
non
contenta
di
aspettarvi
in
agguato
nella
sala
semibuia
,
vien
fuori
alla
luce
del
sole
e
vi
colpisce
in
pieno
movimento
e
vi
coglie
a
tradimento
,
quando
meno
l
'
aspettate
...
Siete
alla
passeggiata
della
Dante
?
Ed
ecco
il
cinematografo
che
vi
sorprende
a
fare
da
cavalleresco
cicerone
ad
una
bella
signora
,
e
vi
tramanda
ai
posteri
mentre
fate
il
farenella
...
Siete
in
villa
,
aspettando
qualcuno
?
Ed
ecco
il
cinematografo
che
ci
piglia
in
pieno
colloquio
e
immortala
nei
suoi
films
il
vostro
innocente
flirt
...
Dove
salvarsi
?
Come
salvarsi
?
Nessun
rimedio
,
lettrice
e
lettore
!
Rassegnarsi
,
e
aspettare
l
'
ora
della
liberazione
!
Ed
essa
verrà
quando
i
cinematografi
saranno
tanti
che
finiranno
col
divorarsi
a
vicenda
,
e
noi
andremo
a
fare
,
io
lo
giuro
,
una
danza
di
gioia
,
innanzi
all
'
ultimo
obiettivo
che
esalerà
l
'
ultima
proiezione
!
...