StampaQuotidiana ,
Credo
sia
arrivato
il
momento
di
bandire
la
crociata
contro
Sua
Eccellenza
la
Stupidità
.
Intendo
dire
contro
il
miserabile
vezzo
nazionale
,
derivatoci
da
secoli
di
servaggio
,
di
umiliarci
,
inginocchiarci
,
piegarci
di
fronte
a
coloro
che
,
nella
nostra
ignoranza
o
nella
nostra
ingenua
furberia
,
crediamo
degni
della
reverenza
o
capaci
di
riconoscenza
per
il
nostro
ossequio
servile
.
Da
noi
,
non
ci
si
può
rivolgere
a
una
persona
la
cui
funzione
sia
davvero
o
venga
ritenuta
necessaria
alla
nostra
organizzazione
statale
o
alla
nostra
vita
sociale
,
senza
darle
un
titolo
.
Noi
abbiamo
bisogno
di
titoli
,
perché
non
sappiamo
più
chiamarci
col
nostro
nome
.
Ci
sentiremmo
umiliati
verso
noi
stessi
se
,
rivolgendoci
ai
nostri
simili
,
o
al
sindaco
o
al
procuratore
della
repubblica
o
al
presidente
del
consiglio
,
li
chiamassimo
signor
Procopio
,
signor
Vegetti
,
signor
Castagnetti
,
e
non
invece
dottor
Procopio
,
commendator
Procopio
,
barone
Vegetti
,
eccellenza
Castagnetti
e
così
via
.
Chiamar
gli
altri
con
dei
titoli
,
veri
o
immaginari
,
è
come
elevare
la
nostra
personalità
,
in
mancanza
di
altre
risorse
personali
.
Ne
risulta
una
iperbolica
e
generalizzata
ricerca
di
titoli
.
Se
i
personaggi
da
me
sopra
ipotizzati
fossero
semplicemente
chiamati
«
signori
»
,
e
le
loro
donne
né
più
né
meno
che
«
signore
»
,
cosa
saremmo
noi
mai
,
noi
tapini
,
noi
miseri
mortali
?
Perciò
l
'
ambizione
dell
'
italiano
è
di
avere
e
dare
un
titolo
,
a
qualunque
costo
e
in
qualunque
modo
.
Ed
ecco
i
«
dottori
»
di
varia
specie
e
di
nessuna
scienza
,
che
escono
a
tonnellate
ogni
anno
dalle
università
(
«
Figlio
mio
,
un
titolo
è
pur
sempre
necessario
!
»
,
«
Senza
titolo
non
si
cammina
nella
vita
»
,
ecc
.
)
.
Ed
ecco
la
caccia
ai
titoli
nobiliari
e
cavallereschi
,
fra
i
più
strani
,
e
che
si
comperano
presso
varie
agenzie
italiane
ed
estere
.
Ed
ecco
la
ressa
attorno
agli
ambienti
governativi
,
ai
parlamentari
della
maggioranza
,
agli
amici
di
Sua
Eccellenza
,
per
avere
una
croce
di
cavaliere
,
di
commendatore
o
altro
titolo
equipollente
.
Ah
,
sentirsi
chiamare
dottor
Sciacquone
,
pure
essendo
una
bestia
(
«
Debbo
confessare
che
sono
stato
sempre
un
leale
avversario
degli
studi
!
»
)
;
ovvero
sentirsi
dire
:
«
Buongiorno
,
cavalier
Bisonte
»
,
«
Buon
Natale
,
commendator
Laudisi
»
;
per
non
parlare
del
cavaliere
dell
'
ordine
(
sparso
)
di
san
Girolamo
,
che
abita
al
piano
di
sopra
,
o
del
conte
del
Sacro
Chiodo
,
norcino
in
Borgo
.
Ma
il
titolo
di
eccellenza
diciamo
la
verità
,
è
il
più
ambito
,
il
più
prelibato
,
per
motivi
che
non
voglio
dire
e
quindi
non
dirò
.
Dopo
la
liberazione
,
una
legge
,
tuttora
in
vigore
,
abolì
il
titolo
di
eccellenza
,
che
aveva
avuto
una
mostruosa
inflazione
durante
il
ventennio
,
soprattutto
(
come
avviene
spesso
nel
campo
delle
onorificenze
)
tra
coloro
che
non
eccellevano
se
non
in
stupidità
compatta
,
massiccia
,
strutturale
.
Le
Eccellenze
del
tempo
vestivano
una
divisa
militare
,
perché
il
vestir
civile
,
come
il
viver
civile
,
contrastava
,
a
quei
tempi
,
con
la
pugnace
ansia
di
imperio
che
soffiava
nell
'
aria
.
Le
Eccellenze
si
coprivano
con
grandi
e
alti
cappelli
,
portavano
fregi
e
gambali
e
cinturoni
,
e
avevano
le
scarpe
lucide
e
la
riga
ai
pantaloni
,
segni
questi
di
buona
salute
e
di
ottimismo
paffuto
e
soddisfatto
.
Eccellenze
si
chiamavano
coloro
che
arrivavano
a
certi
gradi
della
gerarchia
statale
;
e
coi
cambi
della
guardia
e
con
le
larghe
promozioni
imperiali
(
o
quasi
)
,
gli
alti
gradi
si
dilatavano
.
Naturalmente
chi
usciva
dalle
prime
file
,
per
vecchiaia
o
per
altro
motivo
,
conservava
il
titolo
.
Ma
tutti
coloro
che
si
approssimavano
agli
alti
gradi
avevano
de
facto
il
titolo
di
eccellenza
,
titolo
augurale
,
come
quello
che
si
dà
al
laureando
,
al
momento
in
cui
egli
sta
per
spiccare
il
volo
(
nel
quale
potrà
anche
cadere
e
rompersi
il
collo
)
.
Una
coltre
nera
di
Eccellenze
coi
gambali
copriva
l
'
Italia
quando
il
nostro
paese
fu
portato
al
disastro
.
Poi
il
fascismo
fu
spazzato
e
-
con
le
cose
da
buttar
via
-
si
pensò
anche
a
disfarsi
del
titolo
svalutato
di
eccellenza
,
tanto
compromesso
.
Eppure
negli
ultimi
anni
questo
titolo
ha
ripreso
vigore
,
così
come
hanno
preso
vigore
le
onorificenze
.
La
recente
campagna
elettorale
ha
avuto
manifestazioni
orgiastiche
dal
punto
di
vista
dell
'
uso
dei
titoli
più
clamorosi
,
e
chiassosi
e
impressionanti
.
Abbiamo
letto
manifesti
che
annunciavano
a
lettere
cubitali
la
calata
in
questa
o
quella
città
,
in
questo
o
quel
paese
,
di
«
S
.
Ecc
.
l
'
On
.
Prof
.
Avv
.
Consigliere
di
Stato
»
,
e
di
molti
altri
simili
personaggi
.
E
vi
era
(
io
lo
so
con
certezza
)
chi
attendeva
da
questi
prodigi
dei
discorsi
che
fossero
,
almeno
per
il
contenuto
,
al
livello
della
varietà
dei
titoli
che
precedevano
il
loro
nome
,
mentre
tutto
,
poi
,
si
riduceva
a
un
goffo
rumore
,
quasi
a
un
sospiro
schiacciato
,
come
quello
che
esalano
quei
curiosi
funghi
che
si
chiamano
loffe
,
non
appena
li
si
toccano
.
E
dire
che
l
'
arrivo
delle
Eccellenze
era
preceduto
da
automezzi
carichi
di
guardie
di
vario
corpo
benché
di
eguale
intenzione
,
e
gli
altoparlanti
lanciavano
inni
e
canzoni
pieni
di
promesse
;
e
l
'
entrata
dei
personaggi
nelle
piazze
,
meditatamente
ritardata
per
eccitare
,
nell
'
attesa
,
il
desio
,
tale
entrata
era
accompagnata
da
guardie
motorizzate
,
di
vario
corpo
benché
di
eguale
intenzione
,
che
si
facevano
largo
su
petulanti
motociclette
per
costringere
la
gente
a
fare
ala
alle
Loro
Eccellenze
.
Queste
inauguravano
spesso
delle
prime
pietre
-
come
si
usa
in
Italia
-
e
poi
prendevano
,
come
si
dice
,
la
parola
.
Quindi
partivano
con
lo
stesso
cerimoniale
,
accompagnate
dalle
petulanti
motociclette
,
e
andavano
verso
altre
località
e
verso
altre
glorie
.
(
E
lo
Stato
paga
centinaia
di
milioni
di
lire
e
disturba
migliaia
di
agenti
per
far
la
guardia
d
'
onore
a
queste
Eccellenze
,
di
cui
nessuno
si
accorgerebbe
se
il
rumore
dei
motori
e
i
manifesti
chiassosi
non
facessero
volgere
il
capo
dei
curiosi
verso
i
loro
nomi
e
le
loro
figure
.
)
Qualcuno
ritiene
che
una
Eccellenza
in
piazza
,
specie
durante
le
campagne
elettorali
,
porti
voti
al
partito
che
si
fregia
del
suo
nome
.
Questa
tesi
non
è
dimostrata
;
anzi
i
fatti
hanno
dimostrato
la
tesi
contraria
.
Bisognerebbe
,
per
lo
meno
,
verificare
cosa
accadrebbe
qualora
l
'
Eccellenza
non
parlasse
.
Secondo
me
l
'
Eccellenza
sciupa
,
con
i
suoi
discorsi
,
situazioni
favorevoli
,
perché
la
gente
di
senno
è
violentemente
urtata
dalla
contraddizione
stridente
,
oltraggiosa
tra
la
grande
promessa
del
titolo
dell
'
oratore
(
che
contiene
un
elevato
giudizio
di
lui
)
e
la
penuria
e
la
miseria
delle
idee
espresse
da
Sua
Eccellenza
.
Tanto
più
,
dunque
,
bisogna
condurre
la
crociata
contro
Sua
Eccellenza
,
anche
in
nome
del
buon
senso
.
Giacché
se
colui
che
viene
ufficialmente
o
da
una
società
o
da
un
corpo
costituito
,
dichiarato
eccellente
,
è
invece
un
masticabrodo
,
la
gente
comincerà
a
pensare
che
la
nostra
repubblica
non
premia
il
merito
,
ma
la
stupidità
e
le
sue
sorelle
,
come
faceva
il
fascismo
.
Certo
,
il
fatto
che
una
legge
abolisce
il
titolo
di
eccellenza
non
vuol
dire
che
chiamare
eccellenza
un
cittadino
equivalga
a
commettere
un
reato
!
Da
vari
decenni
i
vetturini
napoletani
mi
chiamano
Eccellenza
(
specie
al
momento
della
mancia
)
e
per
la
verità
non
me
ne
sono
mai
doluto
,
né
ho
denunciato
il
caso
al
magistrato
.
Ma
se
un
prefetto
pretende
di
essere
chiamato
Eccellenza
(
e
ve
ne
sono
)
,
allora
bisogna
insistere
ostentatamente
nel
chiamarlo
signor
prefetto
o
dottor
Cacopardo
,
nonostante
il
sapor
di
forte
agrume
che
questi
poveri
titoli
provocano
nei
palati
dei
piccioli
presuntuosi
e
tollerati
prefetti
della
nostra
repubblica
,
e
anzi
proprio
per
questo
.
Certo
,
il
fatto
che
il
comitato
civico
di
Borgocollefegato
o
la
sezione
del
partito
liberale
di
Bicinicco
di
Sotto
o
la
federazione
provinciale
trevigiana
della
Democrazia
cristiana
,
credano
di
annunciare
il
discorso
di
Sua
Eccellenza
;
o
che
dei
cittadini
italiani
,
non
ancora
educati
al
costume
civico
repubblicano
,
chiamino
Eccellenze
il
Togni
,
il
Gonella
,
il
De
Gasperi
e
anche
il
Raffaele
Pio
Petrilli
,
non
è
tale
fatto
da
provocarci
il
mal
di
testa
.
Ma
se
cominciamo
a
mettere
in
ridicolo
questo
mal
vezzo
,
questa
cattiva
abitudine
,
questo
malcostume
,
residuo
di
antica
fellonia
,
manifestazione
di
deficiente
dignità
civile
e
nazionale
,
facciamo
buona
opera
morale
e
patriottica
e
repubblicana
.
Io
propongo
,
dunque
,
che
sia
messa
in
opera
una
beffa
permanente
,
sui
giornali
,
al
teatro
,
al
cinematografo
,
nella
vita
,
contro
il
titolo
di
eccellenza
,
contro
Sua
Eccellenza
,
contro
il
modo
di
incedere
di
Sua
Eccellenza
,
contro
la
signora
e
la
figlia
diletta
di
Sua
Eccellenza
,
contro
ì
troppi
motori
che
spetezzano
dietro
Sua
Eccellenza
,
contro
le
entrate
chiassose
di
Sua
Eccellenza
nei
nostri
paesi
e
nelle
nostre
città
,
contro
l
'
omaggio
delle
autorità
a
Sua
Eccellenza
anziché
al
professor
Piripicchio
o
al
signor
ministro
,
contro
il
saluto
della
cittadinanza
,
annunciata
dal
sindaco
,
a
Sua
Eccellenza
,
e
così
via
.
Insomma
,
bisogna
creare
tale
atmosfera
sarcastica
,
di
dileggio
,
di
sfottimento
,
attorno
al
titolo
ridicolo
,
che
l
'
esser
chiamati
Eccellenza
provochi
ilarità
.
Allora
avverrà
che
colui
il
quale
si
senta
dire
:
«
Eccellenza
,
prego
,
passi
di
qua
,
passi
di
là
»
osservi
risentito
:
«
Scusi
,
Eccellenza
sarà
lei
»
.
StampaQuotidiana ,
Il
discorso
che
il
cancelliere
Schuschnigg
ha
tenuto
alla
Dieta
federale
austriaca
è
un
nobile
documento
di
dignità
e
di
coraggio
politico
.
In
un
momento
storico
nel
quale
i
destini
dell
'
Austria
sono
ritornati
ad
essere
oggetto
di
controversia
sotto
lo
stimolo
delle
rivendicazioni
razziali
,
il
successore
di
Dollfuss
ha
saputo
dire
una
parola
che
riassume
tutta
la
volontà
di
resistenza
della
nuova
Austria
:
dal
programma
di
Dollfuss
non
si
torna
indietro
.
Austria
indipendente
,
autonoma
,
tedesca
e
cristiana
.
Questa
è
la
pietra
di
paragone
della
condotta
degli
amici
e
dei
nemici
del
popolo
austriaco
,
questa
l
'
unica
bandiera
sotto
la
quale
possono
militare
le
formazioni
politiche
austriache
.
La
riaffermazione
del
principio
di
Dollfuss
offre
ancora
una
volta
una
orientazione
rettilinea
sia
per
la
politica
estera
che
per
la
politica
interna
.
All
'
estero
e
all
'
interno
gli
amici
ed
i
nemici
dell
'
Austria
si
manifestano
nel
riconoscere
o
nel
misconoscere
quel
principio
programmatico
.
Austria
indipendente
significa
che
il
popolo
austriaco
non
intende
subire
ingerenze
o
imposizioni
che
diminuiscano
o
tentino
diminuire
la
sua
autonomia
statale
.
Austria
tedesca
sì
,
ma
nell
'
ambito
dell
'
indipendenza
,
cioè
Austria
Stato
tedesco
:
ciò
significa
che
il
popolo
austriaco
non
intende
essere
considerato
«
minoranza
nazionale
»
di
nessun
altro
paese
,
non
intende
offrire
materia
agli
irredentismi
altrui
,
non
intende
che
la
sua
indipendenza
sia
considerata
come
una
delle
criticate
conseguenze
del
trattato
di
Versailles
,
essendo
essa
un
'
indipendenza
di
secolare
storia
.
Austria
cristiana
significa
che
il
popolo
austriaco
,
fedele
ad
una
millenaria
tradizione
religiosa
,
vuole
che
il
cristianesimo
continui
ad
essere
il
fondamentale
principio
ispiratore
della
sua
politica
.
Vuole
che
la
nazionalità
veda
nel
cristianesimo
non
un
nemico
da
perseguitare
ma
la
piattaforma
spirituale
della
vita
pubblica
e
privata
,
non
un
ordine
di
valori
da
posporre
ai
valori
razziali
ma
una
insurrogabile
spiritualità
alla
quale
deve
essere
categoricamente
subordinata
l
'
antropologia
razziale
.
La
vasta
eco
internazionale
del
discorso
di
Schuschnigg
si
deve
non
solo
alla
riaffermazione
della
politica
di
Dollfuss
ma
al
modo
ed
al
momento
nel
quale
questo
programma
viene
riaffermato
.
Il
cancelliere
Schuschnigg
il
quale
non
ha
attaccata
la
stampa
internazionale
per
ciò
che
è
stato
scritto
sull
'
incontro
di
Berchtesgaden
invece
di
illustrare
i
particolari
dei
colloqui
ha
preferito
inquadrare
storicamente
le
conclusioni
dell
'
incontro
.
Ed
il
quadro
storico
dice
che
fin
dal
1932
Dollfuss
aveva
sostenuta
l
'
amicizia
con
il
popolo
germanico
,
ma
aveva
pure
aggiunto
che
si
deve
trattare
di
una
«
amicizia
che
crea
diritti
ed
obblighi
»
.
Quindi
la
reciprocità
dei
diritti
e
dei
doveri
è
considerata
come
la
conditio
sine
qua
non
di
tale
amicizia
.
Il
cancelliere
Schuschnigg
ha
cercato
di
vedere
la
reciprocità
anche
nelle
conclusioni
di
Berchtesgaden
:
riaffermazione
dei
princìpi
di
non
-
ingerenza
contenuti
nell
'
accordo
dell'11
luglio
,
da
parte
della
Germania
;
da
parte
dell
'
Austria
,
invece
,
misure
di
clemenza
verso
i
condannati
politici
che
furono
vittime
e
strumenti
dell
'
inframmettenza
straniera
nelle
cose
interne
dell
'
Austria
.
Però
,
a
questo
proposito
,
Schuschnigg
ha
insistito
su
un
aspetto
fondamentale
delle
iniziative
prese
in
Austria
dopo
l
'
incontro
di
Berchtesgaden
:
ogni
ripresa
di
attività
politica
da
parte
degli
avversari
dell
'
attuale
regime
è
condizionata
al
riconoscimento
del
programma
di
Dollfuss
;
ciò
significa
che
è
condizionata
all
'
abbandono
di
quei
princìpi
di
nazionalsocialismo
che
servivano
di
motivo
per
combattere
la
politica
d
'
indipendenza
inaugurata
da
Dollfuss
.
La
precisazione
di
Schuschnigg
è
veramente
sostanziale
in
quanto
fa
comprendere
che
i
recenti
atti
di
clemenza
non
possono
avere
alcun
influsso
sulla
evoluzione
della
politica
interna
dell
'
Austria
,
né
possono
mutare
le
direttive
segnate
dal
successore
di
Dollfuss
;
vogliono
essere
solo
una
riconferma
che
la
politica
austriaca
non
ha
di
sua
natura
alcun
carattere
volutamente
ostile
alla
politica
dell
'
altro
Stato
tedesco
.
La
giornata
di
Berchtesgaden
è
ritenuta
una
giornata
di
pace
perché
,
da
parte
del
Reich
,
furono
rinnovate
assicurazioni
di
non
intervento
nelle
faccende
interne
dell
'
Austria
e
di
non
protezione
dei
movimenti
antigovernativi
austriaci
.
Ciò
che
ha
detto
Schuschnigg
in
proposito
deve
essere
letteralmente
sottolineato
poiché
non
si
trova
detto
in
maniera
così
dettagliata
né
in
discorsi
né
in
articoli
di
parte
germanica
.
«
Da
parte
del
Reich
tedesco
precisa
Schuschnigg
è
stata
rinnovata
l
'
assicurazione
che
si
intende
decisamente
garantire
il
non
intervento
nelle
faccende
interne
dell
'
Austria
essendo
il
governo
del
Reich
pronto
a
prendere
le
misure
che
escludano
l
'
intervento
da
parte
del
Reich
stesso
nelle
faccende
interne
dell
'
Austria
;
si
è
convenuto
e
precisato
che
quanti
finora
in
Austria
hanno
svolto
attività
illegale
non
possono
contare
in
nessun
modo
sulla
protezione
di
uffici
extrastatali
»
.
Si
sa
bene
quali
fossero
questi
uffici
extrastatali
e
fin
dove
mirava
arrivare
la
loro
azione
.
La
precisazione
di
Schuschnigg
che
invano
si
cercherebbe
altrove
dimostra
che
le
garanzie
e
riconferme
verbali
non
difettano
.
Assai
opportuna
è
stata
la
smentita
del
cancelliere
relativa
ad
un
mutamento
di
rapporti
con
l
'
Italia
.
Tra
i
due
paesi
vi
è
continuità
di
cooperazione
e
di
amicizia
e
l
'
Austria
conserva
vivo
il
ricordo
di
quanto
l
'
Italia
ha
fatto
nei
momenti
in
cui
l
'
indipendenza
austriaca
è
apparsa
particolarmente
minacciata
.
In
conclusione
il
discorso
di
Schuschnigg
chiarisce
molti
equivoci
,
mette
nella
loro
giusta
cornice
gli
avvenimenti
recenti
,
e
soprattutto
è
un
monito
severo
verso
quanti
o
con
le
parole
o
con
i
fatti
intendono
minacciare
il
programma
di
Dollfuss
al
quale
il
popolo
austriaco
conserva
fedeltà
:
Austria
indipendente
,
tedesca
,
cristiana
.
StampaQuotidiana ,
Giuseppe
Saragat
esordi
come
poeta
con
il
famoso
Epicedio
in
morte
di
un
curculione
.
I
curculionidi
come
sanno
gli
entomologi
e
i
poeti
panteisti
,
sono
dei
coleotteri
:
appartengono
al
sottordine
dei
polifagi
e
alla
serie
dei
rincofori
,
e
sono
volgarmente
detti
punteruoli
.
Le
larve
di
questi
animaletti
sono
estremamente
divoratrici
,
più
assai
di
certi
gruppi
e
persone
di
nostra
conoscenza
:
e
distruggono
radici
,
gemme
,
fiori
,
foglie
,
frutti
.
Di
tali
curculionidi
.
sono
state
descritte
trentamila
specie
,
ciò
che
rende
minimo
il
valore
di
un
curculione
singolo
,
il
quale
è
né
più
né
meno
che
un
curculione
qualunque
.
La
morte
di
un
simile
individuo
non
commuove
la
gente
:
e
,
di
solito
,
non
commuove
neppure
sua
madre
.
Ma
nell
'
animo
del
poeta
sensibile
ogni
fatto
della
natura
,
anche
il
meno
percettibile
,
ogni
momento
dell
'
opera
eterna
di
trasformazione
delle
cose
e
degli
esseri
,
si
ripercuote
e
vibra
e
si
espande
:
nel
microcosmo
c
'
è
tutto
il
cosmo
,
c
'
è
tutta
la
storia
mutevole
della
natura
,
che
non
ha
principio
né
fine
.
Ed
ecco
che
dalla
filosofia
entomofila
e
curculionica
,
dalla
meditazione
cosmica
sulla
vita
frale
ed
effimera
di
un
triviale
punteruolo
,
Giuseppe
Saragat
giunse
all
'
uomo
,
per
un
processo
filogenetico
,
che
meravigliò
solo
i
materialisti
volgari
e
gli
uomini
che
ridono
ai
funerali
.
L
'
umanesimo
di
Giuseppe
Saragat
si
diffuse
nei
salotti
romani
dei
borsari
neri
,
piacque
alle
belle
signore
dai
rotondi
stupidi
occhi
,
che
bevvero
le
parole
del
nostro
in
magri
e
alti
bicchieri
di
cristallo
,
con
lunghe
cannule
di
paglia
gorgoglianti
,
e
arrivò
nel
boudoir
della
Signora
Anziana
,
dall
'
alito
di
àliga
morta
,
che
ci
fa
soffrire
la
nostalgia
del
fiato
odor
di
resina
della
nostra
antica
Camesena
.
Eppure
si
trattava
di
una
menzogna
!
La
filogenia
poetica
di
Giuseppe
Saragat
(
oggi
vice
presidente
soprannumerario
,
come
si
dice
alla
curia
democristiana
)
,
non
era
ancora
giunta
all
'
uomo
:
si
era
fermata
al
pitecantropo
,
all
'
antropoide
.
Di
fronte
al
massacro
degli
uomini
,
che
vogliono
essere
liberi
e
si
battono
per
la
libertà
nazionale
e
sociale
,
il
poeta
dei
curculioni
,
dei
tafani
e
delle
zecche
si
aggregò
ai
devastatori
,
agli
oppressori
.
Dichiarò
che
nel
suo
umanesimo
vi
erano
delle
contraddizioni
:
in
realtà
vi
mancava
l
'
uomo
.
Fece
proprio
il
modo
americano
di
pensare
,
che
è
poi
il
modo
di
pensare
della
civiltà
cattolica
;
e
si
dette
ad
applaudire
a
tutte
le
persecuzioni
contro
i
popoli
coloniali
,
in
lotta
per
la
loro
liberazione
nazionale
,
e
a
intrigare
contro
la
pace
del
mondo
e
contro
la
libertà
e
la
dignità
dell
'
uomo
italiano
.
Quando
il
dottor
Nance
,
rettore
dell
'
università
di
Tampa
(
Florida
)
,
dichiarava
:
«
Ritengo
che
dobbiamo
attuare
una
preparazione
totale
,
basata
sulla
legge
della
giungla
.
Ognuno
deve
imparare
l
'
arte
di
uccidere
.
Non
sono
del
parere
che
la
guerra
si
debba
limitare
agli
eserciti
,
alle
forze
navali
e
aeree
,
oppure
che
debbano
esistere
limitazioni
di
alcun
genere
nei
confronti
dei
metodi
o
delle
armi
di
sterminio
.
Io
approverei
la
guerra
batteriologica
,
l
'
uso
dei
gas
,
delle
bombe
atomiche
e
a
idrogeno
e
dei
razzi
intercontinentali
.
Non
chiederei
un
trattamento
misericordioso
per
gli
ospedali
,
le
chiese
,
le
scuole
o
per
determinati
gruppi
della
popolazione
.
Sarebbe
un
'
ipocrisia
prestare
aiuto
a
un
qualche
gruppo
della
popolazione
»
;
quando
questa
canaglia
faceva
tali
dichiarazioni
non
ambigue
,
l
'
umanista
curculionico
taceva
:
dunque
approvava
.
Quando
il
signor
Jackson
,
agente
del
FBI
e
membro
del
Comitato
nazionale
per
l
'
Europa
libera
(
!
)
,
dichiarava
pubblicamente
:
«
Tre
fattori
sono
per
noi
fondamentali
:
i
quattrini
,
il
principio
che
il
fine
giustifica
i
mezzi
e
il
principio
di
non
tollerare
nessuna
discussione
.
In
questa
lotta
abbiamo
bisogno
del
sostegno
di
ogni
sgozzatore
e
di
ogni
teppista
»
,
l
'
umanista
«
democratico
»
e
«
socialista
»
guardava
i
suoi
amici
d
'
intorno
e
taceva
:
dunque
aderiva
.
Quando
nel
dicembre
del
1950
il
parlamento
della
Corea
del
Sud
approvò
a
maggioranza
una
mozione
che
denunciava
Si
Manri
(
o
Li
Sin
Man
)
e
il
suo
gabinetto
come
colpevoli
di
aggressione
,
come
responsabili
dello
scoppio
della
guerra
coreana
,
l
'
umanista
sensibile
schiamazzava
con
ostentazione
il
suo
appoggio
all
'
aggressore
.
Quando
i
colonialisti
inglesi
pagavano
la
cattura
degli
indigeni
del
Kenia
,
vivi
o
morti
,
a
tanti
scellini
«
per
capo
»
,
o
cuocevano
gli
indigeni
a
fuoco
lento
,
il
nostro
umanista
sensibile
,
e
panteista
cristianeggiante
,
approvava
.
Egli
è
dalla
parte
dei
vandeani
contro
la
rivoluzione
;
è
dalla
parte
del
duca
di
Modena
contro
Ciro
Menotti
;
è
dalla
parte
del
Borbone
contro
Pisacane
;
è
dalla
parte
dei
versagliesi
contro
Parigi
.
Ha
pianto
per
la
triste
sorte
subita
dagli
americani
nella
Corea
,
battuti
dai
piccoli
eroici
coreani
,
difensori
della
loro
libertà
e
della
loro
indipendenza
nazionale
.
Ha
detto
che
il
generale
De
Castries
rappresenta
la
continuità
ideale
della
Grande
Rivoluzione
,
proprio
il
De
Castries
,
le
ci
-
devant
De
Castries
!
E
ora
,
questa
mammoletta
sensibile
auspica
l
'
internazionalizzazione
della
guerra
contro
l
'
Indocina
.
È
chiaro
che
egli
non
sa
cosa
sia
l
'
uomo
,
cosa
sia
la
libertà
dell
'
uomo
,
delle
nazioni
e
dei
popoli
.
Del
resto
non
è
egli
un
cedista
[
Ced
,
Comitato
europeo
di
difesa
]
,
un
fautore
della
soffocazione
della
libertà
e
della
indipendenza
del
proprio
paese
?
È
un
umanista
che
ignora
l
'
Uomo
.
Eppure
i
fatti
avrebbero
dovuto
insegnargli
che
non
è
più
tempo
di
scherzare
con
i
popoli
.
Nei
primi
soli
due
anni
e
mezzo
di
guerra
coreana
,
cioè
sino
alla
fine
del
1952
,
i
coreani
nordisti
avevano
messo
fuori
combattimento
e
preso
prigionieri
circa
un
milione
e
centomila
soldati
e
ufficiali
nemici
;
avevano
distrutto
o
catturato
più
di
6.400
aerei
americani
,
compresi
molti
caccia
a
reazione
e
«
fortezze
volanti
»
pesanti
;
avevano
distrutto
250
navi
da
guerra
,
più
di
3.000
carri
armati
e
autoblinde
,
7.800
pezzi
di
artiglierie
,
11.000
autotrasporti
,
165.000
fucili
,
ecc.
Per
la
verità
,
la
perdita
delle
armi
non
dava
nessun
fastidio
agli
aggressori
;
anzi
,
alimentava
il
mercato
americano
.
Ma
gli
americani
non
avevano
voglia
di
combattere
e
i
disertori
aumentarono
al
punto
da
diventare
un
problema
strategico
«
alla
rovescia
»
.
Gli
Stati
Uniti
hanno
fatto
,
in
Corea
,
una
figura
miseranda
.
Ora
,
vorrebbero
ridare
lustro
ai
loro
generali
,
internazionalizzando
la
guerra
nell
'
Indocina
ed
estendendola
in
Asia
,
con
l
'
appoggio
di
tutti
gli
avventurieri
dell
'
Occidente
e
dei
cristianucci
e
degli
umanisti
saragattevoli
.
È
.
la
tesi
degli
industriali
e
dei
mercanti
di
cannoni
americani
.
È
la
tesi
di
chi
pensa
che
si
potrebbe
rimontare
il
mercato
azionario
americano
col
sangue
di
un
esercito
variopinto
,
sia
pure
sotto
la
direzione
di
generali
delle
Società
anonime
americane
.
Ma
questi
generali
non
hanno
forse
fatto
le
loro
prove
?
Non
possono
che
essere
battuti
,
sempre
,
dovunque
si
presentino
.
Sono
un
oltraggio
per
l
'
esercito
americano
.
Non
c
'
è
dubbio
che
un
sergente
francese
degli
Zuavi
è
dieci
volte
più
capace
di
un
generale
americano
.
Tanto
varrebbe
,
allora
,
spedire
a
Saigon
il
comandante
Randolfo
!
La
realtà
delle
cose
dovrebbe
indurre
a
ben
altre
riflessioni
!
Militarmente
parlando
,
la
continuazione
della
guerra
in
Indocina
è
una
sciocchezza
,
che
si
concluderebbe
con
una
disfatta
più
grave
per
gli
aggressori
di
quelle
da
essi
patite
sino
a
ora
in
Asia
,
e
sarebbe
moralmente
un
crimine
contro
l
'
umanità
(
contro
l
'
umanità
vera
,
quella
degli
uomini
!
)
.
Quando
il
19
agosto
1945
l
'
imperatore
Bao
Dai
abdicò
,
sotto
la
spinta
della
rivoluzione
popolare
nazionale
vittoriosa
del
popolo
Viet
,
egli
fece
questa
dichiarazione
:
«
Non
posso
fare
a
meno
di
sentire
un
certo
rincrescimento
pensando
ai
venti
anni
del
mio
regno
,
durante
i
quali
non
siamo
stati
capaci
di
prestare
alcun
servizio
apprezzabile
al
nostro
paese
.
Sono
ora
felice
di
essere
un
libero
cittadino
in
un
paese
libero
e
indipendente
.
Io
non
permetterò
a
nessuno
di
abusare
del
mio
nome
o
del
nome
della
famiglia
reale
per
seminare
la
discordia
tra
i
nostri
compatrioti
.
Viva
l
'
indipendenza
del
Viet
Nam
!
Viva
la
nostra
repubblica
democratica
!
»
.
Come
,
poi
,
l
'
ex
re
divenuto
repubblicano
,
il
Bao
Dai
,
sia
ricaduto
nelle
mani
degli
azionisti
della
Banca
di
Francia
e
d
'
Indocina
e
degli
americani
,
è
cosa
ormai
nota
.
L
'
onestà
di
simili
personaggi
è
questione
di
prezzo
.
Ma
pensare
a
un
ritorno
al
potere
,
non
diciamo
di
Bao
Dai
,
che
non
è
stupido
al
punto
da
farsi
più
vedere
nel
suo
paese
,
bensì
dei
colonizzatori
francesi
;
o
,
peggio
,
pensare
che
gli
americani
siano
accolti
domani
in
questo
paese
asiatico
,
al
posto
dei
francesi
,
come
liberatori
,
vuol
dire
mettersi
fuori
della
storia
,
non
capire
il
tempo
nostro
e
cosa
bolle
in
Asia
e
nel
mondo
.
La
liberazione
dei
popoli
coloniali
è
un
fatto
irresistibile
e
inevitabile
,
così
come
l
'
avanzata
delle
classi
lavoratrici
verso
il
governo
degli
Stati
«
metropolitani
»
.
StampaQuotidiana ,
In
un
recente
Foglio
di
disposizioni
S
.
E
.
il
Segretario
del
Partito
stabilisce
quanto
segue
:
In
attesa
che
siano
stabilite
le
particolari
deroghe
previste
negli
articoli
1
e
3
del
Decreto
n
.
1010
del
20
giugno
XIII
sul
Sabato
fascista
,
i
segretari
federali
provvedano
a
impartire
le
istruzioni
di
dettaglio
circa
quanto
disposto
nel
suddetto
decreto
.
Occorre
attenersi
alle
seguenti
norme
:
a
)
Nell
'
ultima
decade
di
ogni
mese
i
segretari
federali
,
per
i
capoluoghi
,
e
i
segretari
dei
Fasci
di
combattimento
,
per
i
comuni
della
provincia
,
sentite
le
autorità
militari
e
politiche
,
amministrative
,
sindacali
,
culturali
,
dopolavoristiche
,
sportive
,
ecc
.
del
posto
,
compileranno
un
programma
di
attività
da
svolgersi
nel
pomeriggio
dei
sabati
del
mese
successivo
.
I
segretari
federali
coordineranno
i
vari
programmi
e
me
ne
faranno
una
relazione
riassuntiva
,
che
dovrà
pervenirmi
non
oltre
la
fine
del
mese
.
b
)
Il
pomeriggio
del
sabato
,
giusta
quanto
previsto
nel
succitato
decreto
,
dovrà
essere
principalmente
riservato
alle
attività
e
manifestazioni
di
carattere
addestrativo
premilitare
e
postmilitare
,
politico
,
professionale
,
culturale
,
sportivo
ecc
.
In
linea
di
massima
,
i
ragazzi
dai
6
ai
18
anni
dovranno
rimanere
a
disposizione
dell
'O.N.B.,
i
giovani
dai
18
ai
21
anni
a
disposizione
dei
Fasci
giovanili
di
combattimento
e
della
M.V.S.N.
,
dai
21
ai
28
a
disposizione
della
postmilitare
e
del
G.U.F.
e
dei
Fasci
,
dai
28
in
poi
a
disposizione
delle
varie
organizzazioni
del
Regime
con
criteri
di
precedenza
e
specifiche
modalità
da
stabilirsi
localmente
.
Saranno
indette
,
altresì
,
riunioni
delle
varie
categorie
sindacali
a
scopo
professionale
,
educativo
,
ecc
...
StampaQuotidiana ,
La
creazione
di
un
«
ufficio
meridionale
»
del
partito
democristiano
,
affidato
alla
illuminata
saggezza
di
tale
professor
Radi
,
non
meglio
identificato
,
è
venuta
a
confermare
la
definizione
corrente
di
«
primatista
cattolico
di
dinamismo
»
che
vien
data
nelle
stanze
e
nei
corridoi
della
casa
di
Piazza
del
Gesù
,
al
nuovo
segretario
generale
democristiano
.
Il
professor
Fanfani
,
a
quanto
pare
,
è
un
uomo
insolito
.
Un
settimanale
ha
chiamato
«
frenetica
»
la
sua
attività
,
per
ammirarla
;
e
ha
raccontato
che
,
mentre
intrattiene
i
visitatori
,
il
Fanfani
scrive
lettere
,
compila
statistiche
,
telefona
e
detta
telegrammi
!
Ma
tiene
anche
,
perché
no
?
,
un
bastone
in
equilibrio
sul
naso
,
getta
in
aria
e
prende
a
volo
quindici
piatti
e
sposta
un
pallone
di
caucciù
da
un
tallone
all
'
altro
,
senza
mai
toccare
terra
.
Un
tal
prestigiatore
,
alla
segreteria
generale
del
partito
democristiano
può
fare
grandi
cose
,
specie
in
questo
momento
,
se
è
animato
da
una
fede
che
non
vacilli
e
da
una
robusta
dottrina
.
Ecco
:
la
dottrina
.
Il
professor
Fanfani
,
il
solo
in
Italia
che
conosca
il
Radi
(
oltre
agli
studenti
radi
della
scuola
perugina
)
,
lo
ha
chiamato
all
'
alta
responsabilità
perché
conquisti
il
Mezzogiorno
al
clericalismo
,
popolarizzando
la
dottrina
fanfanesca
e
applicandola
nella
vita
pratica
.
Il
professor
Fanfani
è
un
«
lorianista
»
:
non
già
in
senso
scientifico
,
ma
proprio
nel
senso
della
assoluta
trascuratezza
e
negligenza
nello
svolgimento
dell
'
attività
scientifica
,
nella
irresponsabilità
scientifica
,
nella
bizzarria
épatante
e
presuntuosa
,
qualità
caratteristiche
che
furono
del
Loria
.
I
volumi
sulla
«
dottrina
»
corporativa
del
professor
Fanfani
non
sono
soltanto
una
illiceità
scientifica
,
dato
che
una
«
economia
corporativa
»
non
esiste
né
può
esistere
,
ma
sono
un
assurdo
culturale
,
un
atto
di
prepotenza
violenta
,
fascista
,
clericale
contro
l
'
intelligenza
critica
.
La
«
teoria
»
fanfànula
del
«
volontarismo
economico
»
sembra
uno
scherzo
,
ma
ha
dato
la
cattedra
al
Fanfani
,
in
una
università
italiana
,
durante
il
ventennio
nero
.
E
il
professor
Fanfani
non
ha
mai
rinnegato
le
sue
stravaganti
«
dottrine
»
,
e
ora
pensa
di
farle
digerire
al
partito
democristiano
,
e
al
governo
perché
siano
trasferite
nella
pratica
.
Antonio
Gramsci
,
illustratore
sarcastico
del
«
lorianismo
»
,
ricordò
più
volte
le
dottrine
loriane
,
e
quella
sulle
influenze
sociali
dell
'
aviazione
,
la
quale
apriva
la
via
,
secondo
Loria
,
all
'
avvento
della
giustizia
sociale
.
L
'
emancipazione
operaia
,
secondo
l
'
antico
bizzarro
professore
,
sarebbe
stata
ottenuta
per
mezzo
degli
aeroplani
che
,
opportunamente
unti
di
vischio
,
avrebbero
permesso
l
'
evasione
dalla
presente
ingiusta
società
con
il
nutrimento
assicurato
dagli
uccelli
invischiati
!
Il
nostro
ha
abbandonato
la
tesi
loriana
dell
'
aereo
-
uccellazione
,
e
ha
preso
vie
terrene
,
semplici
e
accessibili
a
tutti
.
Ed
ecco
,
se
non
la
soluzione
vera
e
propria
,
le
misure
di
emergenza
che
il
professor
Fanfani
propone
per
affrontare
i
grossi
problemi
delle
«
aree
depresse
»
.
Non
c
'
è
bisogno
di
dire
che
il
Fanfani
conosce
perfettamente
questi
problemi
.
Ad
esempio
,
egli
ritiene
che
la
questione
meridionale
non
esiste
.
«
Questione
meridionale
»
dicesi
dai
furbi
il
fatto
che
l
'
Italia
meridionale
è
una
«
zona
depressa
»
.
Quindi
la
«
questione
della
Lucania
»
la
si
ritrova
anche
sulle
montagne
dell
'
Aretino
,
o
degli
Abruzzi
o
della
Valtellina
.
Eliminato
,
così
,
il
campo
dalle
complicazioni
e
dalle
concezioni
di
disturbo
introdotte
dai
soliti
mestatori
che
voi
sapete
,
incontriamo
«
zone
depresse
»
a
nord
e
a
sud
,
le
cose
diventano
più
semplici
assai
e
i
gatti
diventano
tutti
grigi
,
come
di
notte
.
Ridotte
,
casi
,
le
«
grosse
questioni
»
alla
loro
più
semplice
espressione
,
puoi
accorgerti
senza
difficoltà
che
la
responsabilità
dei
tre
quarti
,
almeno
,
delle
situazioni
penose
esistenti
nelle
«
aree
depresse
»
,
spettano
all
'
uomo
.
Il
«
volontarismo
economico
»
rispunta
inevitabilmente
e
inesorabile
.
L
'
uomo
,
ah
!
,
che
ignorante
!
Per
un
settimanale
di
Milano
,
il
professor
Fanfani
dettò
,
or
sono
quattro
anni
,
un
articolo
robusto
(
egli
non
potrebbe
fare
altrimenti
!
)
,
intitolato
:
La
nostra
miseria
è
spesso
frutto
di
ignoranza
.
Il
profondo
concetto
sintetizzato
nel
tema
era
reso
accessibile
da
una
solida
e
,
nello
stesso
tempo
,
popolaresca
argomentazione
.
«
Nelle
cosiddette
zone
depresse
,
-
scriveva
Fanfani
,
-
spesso
si
sprecano
beni
che
altrove
costituirebbero
una
fortuna
per
un
possessore
.
Quanti
son
i
villaggi
in
cui
...
il
rosmarino
non
è
utilizzato
economicamente
,
ignorando
quei
contadini
,
ad
esempio
,
che
ramoscelli
della
medesima
pianta
possono
essere
proficuamente
venduti
nei
mercati
urbani
dell
'
Italia
settentrionale
a
qualche
centinaio
di
lire
al
chilo
?
»
L
'
ignoranza
di
quei
contadini
è
,
voi
lo
vedete
,
stupefacente
.
Essi
soffrono
la
miseria
,
circondati
da
siepi
di
rosmarino
!
Non
sanno
che
al
Verziere
di
Milano
la
gente
aspetta
i
mazzetti
di
rosmarino
...
Sì
,
sì
,
l
'
Italia
è
immobile
.
Altro
esempio
probante
.
«
La
miseria
dei
disoccupati
dei
comuni
di
Poppi
e
di
Bibbiena
,
-
continuava
il
Fanfani
,
-
avrebbe
potuto
essere
attenuata
se
qualcuno
,
nell
'
estate
scorsa
,
li
avesse
guidati
a
battere
i
roveti
delle
foreste
di
Campigna
e
di
Camaldoli
per
la
raccolta
di
enormi
quantità
di
more
,
utilizzabili
specialmente
per
conserve
alimentari
,
col
beneficio
per
l
'
economia
locale
e
,
di
riflesso
,
per
quella
generale
,
e
con
diminuzione
della
arretratezza
economica
della
zona
...
»
La
raccolta
delle
more
,
alla
quale
nessuno
,
fino
a
ora
,
aveva
pensato
,
può
risolvere
decisamente
,
non
solo
il
problema
della
disoccupazione
,
ma
anche
la
questione
meridionale
,
data
l
'
enorme
abbondanza
di
questi
bei
frutti
del
rovo
,
nelle
nostre
regioni
del
sud
,
che
fanno
concorrenza
alle
bacche
delle
roselline
di
macchia
dette
dal
volgo
,
con
licenza
parlando
,
«
grattaculi
»
.
Ebbene
:
i
meridionalisti
di
ieri
e
di
oggi
,
mai
e
poi
mai
hanno
rivelato
capacità
pratiche
!
Ma
il
professore
va
oltre
,
perché
non
è
ignorante
come
quei
miserabili
che
non
sanno
di
avere
il
benessere
a
portata
di
mano
.
«
Quanti
sono
,
-
egli
si
domanda
(
e
notate
la
sottile
ironia
)
,
-
quanti
sono
i
villaggi
montani
privi
di
luce
,
che
non
sia
quella
del
sole
,
delle
candele
,
delle
lampade
a
petrolio
?
Eppure
,
recenti
accorgimenti
tecnici
,
anche
in
Italia
,
hanno
insegnato
a
trarre
dai
pozzi
neri
e
dalle
concimaie
energia
per
illuminazione
e
riscaldamento
.
»
Paesi
e
villaggi
senza
pozzi
neri
e
senza
concimaie
non
ce
ne
sono
:
ormai
la
Società
meridionale
elettrica
può
andare
al
fallimento
,
come
merita
!
E
del
resto
,
ove
i
materiali
grevi
scarseggiano
per
deficienza
di
bestiame
e
scarso
spirito
collettivo
,
vi
sono
bene
nelle
vallate
delle
cadute
di
acqua
!
«
Si
può
dire
che
non
c
'
è
vallata
che
non
ne
abbia
;
eppure
molti
sono
i
villaggi
che
restano
al
buio
,
perché
le
grandi
compagnie
elettriche
non
hanno
trovato
conveniente
estendere
fin
là
la
loro
rete
e
localmente
ai
contadini
nessuno
ha
detto
che
da
quel
salto
d
'
acqua
si
può
trarre
energia
elettrica
;
o
,
se
l
'
hanno
detto
,
non
hanno
poi
insegnato
come
.
»
Infatti
,
a
pensarci
su
,
da
un
salto
d
'
acqua
si
può
trarre
energia
elettrica
!
Ma
che
fanno
i
comuni
di
montagna
?
Vedete
quante
possibilità
ci
sono
,
che
vengono
ignorate
!
Rosmarino
,
more
di
fratta
,
industrializzazione
del
letame
e
dei
salti
d
'
acqua
per
la
produzione
di
energia
.
Ma
non
è
tutto
.
«
Altrove
manca
il
lavoro
,
o
meglio
scarseggia
,
e
quindi
abbondano
i
disoccupati
,
tutti
vivono
in
qualche
modo
fra
gli
stenti
,
non
hanno
case
,
non
hanno
strade
,
le
ultime
querce
vengono
abbattute
,
cresce
la
miseria
,
diminuisce
il
lavoro
.
Nessuno
sa
più
uscire
dal
circolo
vizioso
e
le
giornate
passano
inoperose
,
e
le
nottate
continuano
a
trascorrersi
in
tre
,
in
quattro
e
più
in
un
medesimo
letto
,
e
le
invernate
passano
pigiati
in
sei
,
in
sette
,
in
otto
e
più
in
una
medesima
stanza
che
è
camera
,
cucina
,
ripostiglio
a
un
tempo
.
»
Triste
quadro
della
,
realtà
,
disegnato
in
uno
stile
che
è
degno
dell
'
Antologia
!
Il
professor
Fanfani
si
indigna
.
«
C
'
è
forza
di
lavoro
disponibile
per
decine
e
decine
di
giornate
all
'
anno
,
a
due
passi
dalla
stamberga
ci
sono
pietre
ottime
,
un
palmo
di
terra
si
troverebbe
,
eppure
nessuno
pensa
a
tentare
l
'
impresa
di
costruirsi
una
casa
,
di
allargare
la
propria
stamberga
,
di
predisporre
un
pollaio
che
allontani
dalla
camera
-
cucina
i
polli
per
accrescere
lo
spazio
alle
persone
.
La
zona
è
evidentemente
depressa
e
si
deprime
sempre
più
...
»
Ma
quel
che
deprime
di
più
è
la
sciocchezza
presuntuosa
dell
'
Amintore
.
(
Il
quale
,
poi
,
essendo
più
tardi
ministro
degli
interni
,
fece
cacciare
dalle
case
dei
senza
tetto
,
costruite
con
questo
metodo
biblico
,
numerose
popolazioni
a
Roma
,
a
Napoli
e
altrove
!
)
Con
quelle
pietre
sparse
nei
campi
,
e
trovando
un
po
'
di
terreno
,
occorrerebbe
elevare
un
monumento
al
fondatore
del
movimento
di
iniziativa
clericale
!
Ma
no
.
Siamo
al
tempo
della
edificazione
.
Il
professor
Fanfani
proponeva
,
nel
1950
,
così
e
semplicemente
,
di
«
individuare
i
settori
di
ignoranza
tecnica
e
sociale
da
vincere
»
,
e
spedire
in
questi
settori
centinaia
e
migliaia
di
periti
,
capaci
di
«
fare
lume
»
.
Nessuno
accolse
allora
le
sue
escogitazioni
.
Ma
adesso
il
Fanfani
ha
nelle
mani
il
mestolo
,
e
non
vi
è
dubbio
che
il
Radi
ha
il
compito
di
«
individuare
i
settori
di
ignoranza
tecnica
»
e
lanciarvi
un
certo
numero
di
esperti
.
Tali
esperti
possono
essere
opportunamente
funzionari
degli
enti
di
riforma
,
della
Cassa
del
Mezzogiorno
,
dei
consorzi
di
bonifica
,
dei
cantieri
scuola
,
della
Federconsorzi
,
anzi
,
è
bene
che
traggano
alimento
e
vigore
da
questi
organismi
,
come
hanno
fatto
e
fanno
altri
istituti
e
persone
,
al
servizio
della
civiltà
occidentale
e
del
clericalismo
.
Le
premesse
del
successo
sono
nella
dottrina
.
E
si
sa
,
poi
,
che
dai
piccoli
fatti
e
dai
piccoli
uomini
si
è
giunti
spesso
a
grandi
e
fatali
eventi
.
Così
,
dalla
piccola
sedicenne
Rudi
,
ragazza
moabita
,
la
quale
ebbe
vaghezza
di
giacere
ai
piedi
del
vecchio
Booz
(
ma
io
credo
che
lo
facesse
calcolando
le
ricchezze
del
vecchio
!
)
si
arrivò
a
Obed
,
a
Isaia
e
,
in
seguito
,
a
David
,
sorgente
del
Salvatore
.
(
Nonostante
la
sua
ricchezza
di
idee
,
credo
,
però
,
che
il
professor
Fanfani
si
sia
già
imbrogliato
.
Egli
arriva
tardi
.
L
'
Italia
sta
diventando
tutta
un
'
«
area
depressa
»
.
E
se
il
Fanfani
non
ha
altri
moccoli
dovrà
andare
a
dormire
al
buio
,
nonostante
l
'
abbondanza
di
letame
accumulato
in
questi
anni
dai
governi
democristiani
.
)
StampaQuotidiana ,
I
precipitosi
avvenimenti
austriaci
richiedono
un
'
ordinata
e
chiarificatrice
esposizione
dei
fatti
mediati
ed
immediati
che
hanno
portato
l
'
Europa
di
fronte
all
'
improvvisa
situazione
odierna
.
In
questi
ultimi
anni
la
situazione
interna
della
Repubblica
austriaca
presentava
un
'
incognita
nelle
forze
di
parte
più
efficienti
e
quindi
sulle
sue
sorti
specialmente
in
rapporto
alle
aspirazioni
germaniche
nazistiche
:
un
sol
popolo
e
un
solo
Reich
.
Se
il
pubblico
potere
aveva
potuto
fronteggiare
le
correnti
socialiste
e
comuniste
,
quelle
naziste
non
erano
mai
state
nettamente
dominate
sempre
per
rispetto
al
potente
vicino
che
non
aveva
lasciato
occasione
per
dichiarare
che
dalle
condizioni
che
sarebbero
state
create
ai
suoi
amici
austriaci
,
dipendevano
i
buoni
rapporti
con
la
Germania
e
la
sua
condotta
verso
il
secondo
piccolo
Stato
tedesco
.
Lo
stesso
assassinio
di
Dollfuss
se
aveva
potuto
imprimere
una
maggiore
energia
ai
tutori
dell
'
indipendenza
austriaca
,
non
aveva
però
,
per
l
'
intervento
diplomatico
del
Reich
,
posto
l
'
Austria
su
un
definitivo
e
pacifico
terreno
a
questo
riguardo
.
Mentre
in
Europa
la
causa
austriaca
,
che
in
quell
'
ora
tragica
sembrava
essere
tornata
al
primo
piano
delle
intangibili
situazioni
territoriali
create
dalla
guerra
,
rientrava
nelle
incertezze
e
nelle
alternative
delle
varie
gare
e
combinazioni
politiche
,
si
accreditava
sempre
più
all
'
estero
l
'
idea
che
le
forze
preponderanti
nella
Repubblica
fossero
naziste
e
soprattutto
fra
i
giovani
.
Il
cancellierato
del
dr
.
Schuschnigg
si
volse
ad
una
progressiva
normalizzazione
delle
condizioni
interne
,
riunendo
nel
governo
tutto
il
controllo
della
vita
pubblica
e
,
quali
si
fossero
le
reali
proporzioni
delle
correnti
politiche
,
cercando
di
convogliarle
mediante
un
Fronte
patriottico
che
doveva
associare
coloro
,
che
,
quale
ne
fosse
il
particolare
pensiero
,
erano
tuttavia
per
la
Patria
indipendente
e
cristiana
.
Indubbiamente
questo
pur
faticoso
sforzo
dovette
riuscir
proficuo
,
se
la
Germania
si
decise
all
'
incontro
di
Berchtesgaden
,
soccorrendo
il
nazismo
austriaco
,
incapace
di
ostacolare
l
'
opera
unificatrice
del
cancelliere
.
Nel
colloquio
,
è
noto
,
si
chiese
in
modo
che
il
rappresentante
del
piccolo
Stato
non
poté
rifiutare
che
i
nazisti
fossero
ammessi
nel
Fronte
patriottico
e
nel
governo
,
e
libera
fosse
la
loro
propaganda
,
sebbene
non
come
azione
di
partito
.
L
'
influenza
che
essi
avrebbero
d
'
ora
in
poi
potuto
spiegare
e
conquistare
inserendosi
nel
Fronte
patriottico
,
non
rendeva
questa
azione
più
necessaria
.
In
questi
termini
si
segnò
la
«
pace
tedesca
»
che
Hitler
al
Reichstag
e
Schuschnigg
a
Vienna
illustrarono
,
con
una
certa
uniformità
di
linguaggio
,
pur
lasciando
trasparire
in
quello
del
cancelliere
austriaco
la
persuasione
che
l
'
esperimento
,
cui
aveva
dovuto
accedere
,
poteva
essere
ancora
fecondo
di
risultati
positivi
per
l
'
indipendenza
dell
'
Austria
;
soprattutto
per
la
indubbia
reazione
suscitata
all
'
interno
e
all
'
estero
.
All
'
interno
anzi
,
si
manifestò
la
netta
preponderanza
del
Fronte
patriottico
.
Di
qui
,
subito
,
un
atteggiamento
di
reazione
dei
nazisti
o
per
una
più
larga
interpretazione
sulle
attività
loro
concesse
,
o
addirittura
contro
la
«
pace
tedesca
»
basata
sullo
statu
quo
della
preponderanza
dell
'
autorità
e
delle
forze
governative
.
Il
discorso
del
nuovo
ministro
dell
'
Interno
Seyss
Inquart
a
Linz
si
può
dire
l
'
indice
più
significativo
di
codesto
stato
di
animo
,
mentre
quello
del
ministro
Zernatto
,
segretario
del
Fronte
patriottico
,
alla
radio
di
Vienna
,
rappresentò
il
pensiero
del
cancelliere
secondo
le
intese
conchiuse
.
La
«
pace
tedesca
»
era
già
ai
due
fronti
,
l
'
uno
contro
l
'
altro
armati
.
Ad
affrontare
con
sicura
coscienza
e
in
piena
responsabilità
il
compito
che
così
si
delineava
,
cioè
l
'
attuazione
dei
patti
di
Berchtesgaden
nella
premessa
inviolabile
dell
'
indipendenza
austriaca
,
decise
il
cancelliere
al
plebiscito
.
Le
forze
naziste
si
schierarono
immediatamente
alla
opposizione
,
affermando
la
sorpresa
della
deliberazione
e
la
sua
illegalità
.
Ma
mentre
il
loro
centro
di
Graz
inviava
in
questo
senso
una
protesta
al
presidente
della
Repubblica
,
per
ottenere
almeno
un
rinvio
,
le
dimostrazioni
per
le
vie
di
Graz
,
di
Vienna
,
di
Linz
si
svolgevano
al
grido
di
:
viva
Hitler
,
un
sol
popolo
,
un
solo
Reich
.
Evidente
segno
che
la
«
pace
tedesca
»
non
era
stata
accettata
sulla
base
e
con
il
fine
dell
'
indipendenza
austriaca
;
che
comunque
vi
si
era
scorto
solo
il
cavallo
di
Troia
,
per
portare
entro
la
riproclamata
indipendenza
dell
'
Austria
l
'
unione
con
la
Germania
il
solo
führer
e
il
solo
Reich
d
'
un
solo
popolo
;
che
infine
queste
intenzioni
e
tendenze
potevan
essere
frustrate
dal
plebiscito
impostato
sull
'
Austria
libera
e
tedesca
,
indipendente
e
sociale
,
cristiana
e
unita
.
In
verità
il
plebiscito
non
era
cosa
nuova
.
Per
suo
conto
nel
discorso
di
Innsbruck
il
dr
.
Schuschnigg
,
in
cui
l
'
annunciava
,
aveva
ricordato
come
da
anni
lo
si
chiedesse
.
D
'
altra
parte
le
correnti
naziste
l
'
avevano
sempre
preconizzato
così
che
l
'
Europa
prevedeva
il
«
mezzo
legale
»
con
cui
si
sarebbe
arrivato
all
'
Anschluss
;
e
l
'
avrebbero
reclamato
improrogabilmente
quando
fossero
giunte
alla
possibilità
o
alla
persuasione
di
averlo
favorevole
.
Per
ciò
che
riguarda
la
illegalità
bisogna
precisare
che
,
in
questo
caso
,
il
significato
della
parola
«
plebiscito
»
era
letterale
,
in
quanto
era
un
appello
al
popolo
ma
non
nel
senso
giuridico
e
politico
,
assegnatogli
dalle
tradizioni
e
dalle
Costituzioni
.
Qui
si
trattava
di
una
consultazione
popolare
che
il
cancelliere
del
governo
austriaco
intendeva
di
fare
per
ragioni
non
differenti
dalle
ragioni
di
un
qualsiasi
capo
di
governo
,
che
voglia
consultare
il
Parlamento
.
Ogni
qualvolta
un
voto
di
fiducia
può
confortare
il
suo
atteggiamento
e
i
suoi
intendimenti
o
comunque
indicargli
la
via
da
seguire
,
la
consultazione
dei
rappresentanti
del
popolo
rientra
neI
campo
di
una
normale
prudenza
,
utile
alle
stesse
opposizioni
,
e
di
un
riconosciuto
diritto
.
Il
cancelliere
in
Austria
non
faceva
altrimenti
di
fronte
al
popolo
,
in
un
'
ora
decisiva
,
in
cui
non
solo
per
la
sua
condotta
,
ma
per
i
termini
stessi
della
pace
stabilita
,
credette
necessario
che
nessun
dubbio
indebolisse
o
rendesse
incerto
il
lavoro
che
la
doveva
attuare
.
Gli
avvenimenti
che
susseguirono
,
sono
così
recenti
che
è
superfluo
riassumerli
.
Bisognava
però
illuminarli
nelle
loro
premesse
.
StampaQuotidiana ,
Vorrei
conoscere
Mister
Hiley
,
che
la
stampa
informata
considera
una
delle
più
ragguardevoli
personalità
del
parlamento
australiano
.
Debbo
confessare
,
a
mia
vergogna
,
che
sino
a
ieri
ignoravo
l
'
esistenza
di
Mister
Hiley
,
a
causa
del
fatto
che
egli
è
un
«
atlantico
»
del
Pacifico
e
il
Pacifico
è
troppo
lontano
dalle
mie
informazioni
.
Ma
ora
sento
un
vivo
desiderio
di
parlare
con
Mister
Hiley
;
e
,
qualora
io
venga
in
possesso
di
una
sua
fotografia
,
vi
prometto
di
farvela
conoscere
,
se
la
redazione
de
l
'
Unità
vorrà
consentirne
la
riproduzione
.
Mister
Hiley
è
di
quegli
uomini
dei
quali
si
ama
conoscere
l
'
effige
e
anche
di
più
;
è
uno
di
quegli
uomini
dinanzi
ai
quali
i
nostri
studenti
,
per
straripante
ammirazione
,
forse
un
po
'
beffarda
,
gridano
,
come
sapete
:
«
Lo
vogliamo
nudo
!
»
.
Mister
Hiley
è
una
figura
di
primo
piano
del
pensiero
atlantico
.
Non
ha
,
certo
,
l
'
autorità
e
il
vigore
di
un
J
.
Foster
Dulles
o
di
un
Truman
o
di
un
Acheson
o
di
un
Eisenhower
,
ma
pure
supera
di
una
buona
testa
i
capi
del
nostro
governo
.
È
un
riflessivo
,
dal
temperamento
analitico
.
Agli
atlantici
del
tipo
triviale
,
del
tipo
di
padre
Lombardi
,
la
cui
oratoria
è
in
sostanza
una
esibizione
di
bassa
ventriloquia
,
Mister
Hiley
oppone
il
tipo
dell
'
argomentatore
sottile
,
che
sa
il
fatto
suo
,
che
sa
mettere
,
e
con
poca
spesa
,
l
'
avversario
a
terra
.
Mister
Hiley
scopre
e
pone
in
evidenza
gli
aspetti
più
nascosti
delle
cose
e
dei
fenomeni
,
che
paiono
secondari
e
superficiali
,
ma
sono
il
nocciolo
delle
questioni
.
È
,
quindi
,
un
prezioso
collaboratore
di
quegli
altri
inviati
dalla
Provvidenza
,
che
la
Provvidenza
ha
donato
agli
Stati
Uniti
e
all
'
Inghilterra
perché
guidino
la
crociata
che
dovrebbe
salvare
,
dal
pericolo
che
la
minaccia
,
la
civiltà
occidentale
,
detta
anche
cristiana
,
con
licenza
del
pontefice
.
Mister
Hiley
,
leader
del
parlamento
australiano
,
è
,
naturalmente
,
un
acceso
fautore
della
guerra
ai
paesi
del
socialismo
e
della
democrazia
popolare
.
Per
lui
non
può
esservi
compromesso
tra
il
mondo
del
capitalismo
e
il
mondo
del
socialismo
.
Mister
Hiley
è
per
il
bombardamento
atomico
,
per
la
guerra
batteriologica
,
per
lo
sterminio
e
la
distruzione
totale
degli
uomini
,
delle
donne
,
degli
animali
,
dei
vegetali
che
vivono
nei
paesi
dall
'
Elba
al
Pacifico
;
ma
,
com
'
è
ovvio
,
questa
distruzione
totalitaria
e
senza
residui
non
deve
avere
una
contropartita
nei
paesi
aggressori
.
Mister
Hiley
ha
bisogno
di
una
vittoria
facile
,
certa
e
unilaterale
come
il
nostro
ministro
della
guerra
.
Egli
,
perciò
,
vagheggia
l
'
affamamento
dei
popoli
dei
paesi
da
distruggere
,
attraverso
il
blocco
ermetico
di
questi
paesi
.
Il
blocco
.
Un
blocco
integrale
,
assoluto
.
Mister
Hiley
non
sa
quello
che
dice
,
e
lo
dice
appunto
perché
non
lo
sa
.
Vorrebbe
affamare
i
popoli
dell
'
Urss
,
della
Cina
e
dei
paesi
europei
di
democrazia
popolare
.
Affamare
,
affamare
,
grida
Mister
Hiley
.
L
'
affamato
,
come
si
sa
,
se
non
mangia
muore
di
fame
.
E
quando
il
nemico
sarà
morto
di
fame
,
incederanno
le
forze
atlantiche
,
agli
ordini
di
un
generale
americano
e
una
ineffabile
guerra
dei
vivi
contro
i
morti
darà
probabilmente
la
vittoria
ai
vivi
.
Ma
come
si
conciliano
questi
piani
con
la
libertà
che
viene
tuttora
consentita
agli
uccelli
?
Signori
del
Pentagono
,
della
Nato
e
di
altri
organismi
responsabili
,
avete
voi
pensato
all
'
uccel
profugo
?
Alla
sua
libertà
?
Alla
negligenza
colpevole
verso
il
suo
volo
astuto
?
Ed
ecco
Mister
Hiley
levarsi
dal
suo
banco
di
deputato
e
di
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
e
,
con
il
lungo
indice
puntato
verso
il
governo
del
suo
paese
,
tempestare
dinanzi
ai
deputati
stupefatti
:
«
Conosce
il
governo
l
'
opera
ostile
,
di
tradimento
,
antiatlantica
,
degli
uccelli
migratori
?
Quali
misure
ha
preso
il
governo
o
si
dispone
a
prendere
per
porre
termine
al
contrabbando
(
e
perché
non
anche
allo
spionaggio
?
)
che
certi
Stati
di
nostra
conoscenza
fanno
nel
nostro
paese
(
nel
nostro
paese
,
dico
)
adoperando
gli
uccelli
migratori
?
»
.
I
deputati
australiani
trattenevano
il
respiro
e
fissavano
il
presidente
del
consiglio
,
il
cui
stupore
parve
all
'
opposizione
la
maschera
di
una
mal
celata
connivenza
con
i
nemici
della
civiltà
atlantica
e
cristiana
.
«
Sarò
più
preciso
e
più
esplicito
,
-
disse
Mister
Hiley
,
trascinato
dal
fremito
delle
rivelazioni
.
-
Gli
uccelli
migratori
-
egli
disse
,
scandendo
le
parole
-
gli
uccelli
migratori
,
che
,
affamati
,
si
dipartono
dalla
Siberia
per
venire
a
ingrassarsi
qui
da
noi
,
in
Australia
,
per
venire
a
mangiare
i
nostri
liberi
semi
e
i
nostri
vermi
liberi
e
occidentali
,
per
poi
far
ritorno
ai
luoghi
di
origine
,
ove
vengono
mangiati
dai
russi
[
rumori
al
centro
e
a
destra
.
Voci
:
«
Udite
!
Udite
!
»
]
,
quando
non
vengono
catturati
dai
giapponesi
durante
il
volo
di
ritorno
,
questi
uccelli
,
signori
,
non
dovrebbero
essere
tutelati
dalle
nostre
leggi
di
protezione
.
»
[
Voci
:
«
È
vero
,
è
vero
,
è
una
vergogna
!
Finiamola
con
questi
uccelli
!
»
]
Non
conosco
la
decisione
presa
dal
parlamento
australiano
sull
'
abolizione
delle
leggi
protettive
degli
uccelli
migranti
siberiani
.
Osservo
che
Mister
Hiley
,
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
,
ha
troppo
scarse
conoscenze
sul
volo
degli
uccelli
e
sulle
loro
migrazioni
.
Non
conosce
il
motivo
per
il
quale
gli
uccelli
migranti
(
e
,
quindi
,
anche
e
soprattutto
quelli
che
seguono
la
via
di
migrazione
chiamata
«
il
ventaglio
siberomalese
»
,
e
che
vanno
a
svernare
in
Australia
)
giungono
nei
luoghi
di
svernamento
,
dopo
aver
percorso
parecchie
migliaia
di
chilometri
,
dimagriti
e
anche
decimati
dalle
tempeste
,
dalla
mancanza
di
cibo
e
da
altre
cause
.
Mister
Hiley
ha
trovato
che
la
causa
della
magrezza
dei
migratori
siberiani
è
di
origine
sociale
e
politica
.
Non
solo
.
Ha
trovato
che
le
migrazioni
degli
uccelli
(
almeno
nel
ventaglio
siberomalese
)
sono
organizzate
dai
sovietici
per
trarre
profitto
dall
'
abbondanza
di
semi
,
di
vermi
,
di
insetti
delle
riserve
atlantiche
e
così
avere
al
ripasso
uccelli
impinguiti
ai
pascoli
di
Brisbane
,
di
Melbourne
,
di
Canberra
e
dell
'
interno
dell
'
isola
oceanica
.
Le
cognizioni
scientifiche
di
Mister
Hiley
non
sono
superiori
a
quelle
di
un
turacciolo
.
Ma
l
'
intelligenza
politica
e
lo
spirito
atlantico
,
del
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
,
sono
degni
di
una
elevata
considerazione
nei
circoli
più
qualificati
di
Washington
e
di
Londra
.
Per
quanto
riguarda
l
'
intelligenza
tout
court
del
mio
Mister
,
bisogna
riconoscere
che
essa
oltrepassa
i
limiti
abituali
,
e
ci
dà
il
senso
dell
'
illimitato
.
Per
questo
Mister
Hiley
è
diventato
celebre
ed
è
stato
segnalato
dalle
agenzie
.
Per
questo
io
desidererei
conoscere
,
e
vedere
com
'
è
fatto
:
così
,
da
fuori
...
senza
aprirlo
.
StampaQuotidiana ,
Ad
una
settimana
di
distanza
dall
'
occupazione
nazista
dell
'
Austria
,
negli
ambienti
diplomatici
permane
un
certo
nervosismo
per
la
situazione
cecoslovacca
.
Il
nervosismo
prende
motivo
dall
'
instabilità
della
situazione
provocata
dal
repentino
crollo
del
blocco
di
garanzie
dei
trattati
che
impegnavano
tutte
le
grandi
potenze
al
mantenimento
dello
statu
quo
territoriale
nel
centro
-
Europa
.
Solo
ora
si
incomincia
ad
individuare
con
chiarezza
i
molteplici
aspetti
della
nuova
situazione
danubiana
,
quale
viene
stabilizzandosi
attorno
al
forte
impulso
di
espansione
nazista
verso
il
Sud
.
Dal
punto
di
vista
della
situazione
interna
dell
'
Austria
è
in
atto
un
processo
di
estensione
al
territorio
austriaco
della
nota
politica
del
3°
Reich
,
con
i
suoi
piani
economici
e
politici
,
con
la
sua
legislazione
alla
quale
il
nazismo
ha
impresso
una
impronta
inconfondibile
.
Pur
essendo
del
massimo
interesse
questa
applicazione
del
nazismo
sul
territorio
recentemente
occupato
(
territorio
che
in
seno
ad
una
comunità
tedesca
ha
proprie
caratteristiche
tradizioni
religiose
,
sociali
e
politiche
)
,
la
stampa
internazionale
rivolge
la
propria
attenzione
non
tanto
al
fatto
compiuto
quanto
allo
sviluppo
generale
della
politica
nazista
la
quale
procede
con
similarità
di
metodi
anche
nelle
sue
affermazioni
che
hanno
riflessi
internazionali
(
dalla
rimilitarizzazione
della
Renania
all
'
occupazione
militare
dell
'
Austria
)
.
È
questo
interesse
per
i
riflessi
internazionali
che
continua
a
tener
desta
la
diplomazia
in
merito
alla
questione
cecoslovacca
.
Infatti
l
'
Anschluss
,
dal
punto
di
vista
geografico
,
ha
raddoppiate
le
frontiere
germaniche
con
la
Svizzera
,
ha
creato
nuove
frontiere
della
Germania
con
l
'
Italia
,
con
la
Jugoslavia
,
con
l
'
Ungheria
,
ed
ha
aumentate
di
quasi
un
terzo
le
frontiere
con
la
Cecoslovacchia
.
Ma
non
è
semplicemente
questo
aumento
di
frontiere
che
provoca
preoccupazioni
.
Le
preoccupazioni
nascono
dal
fatto
che
la
nuova
situazione
geografica
in
cui
si
viene
a
trovare
la
Cecoslovacchia
(
situazione
che
i
tecnici
militari
considerano
duramente
sostenibile
data
la
morsa
nella
quale
è
stretta
la
Boemia
)
coincide
con
le
agitazioni
delle
forti
minoranze
tedesche
aggregate
allo
Stato
cecoslovacco
.
Queste
minoranze
tedesche
hanno
preso
motivo
dal
recente
fatto
per
riaffermare
la
loro
simpatia
verso
il
Reich
tedesco
.
I
capi
del
Partito
dei
sudeti
(
Henlein
,
Frank
Rosche
)
hanno
tenuto
discorsi
in
Parlamento
ed
in
piazza
per
manifestare
il
loro
entusiasmo
verso
l
'
Anschluss
.
Malgrado
che
il
governo
di
Praga
abbia
cercato
di
accordare
uguaglianza
assoluta
dei
diritti
alle
minoranze
tedesche
(
basti
ricordare
l
'
ultimo
accordo
del
18
febbraio
1937
)
l
'
agitazione
minoritaria
è
ben
lungi
dal
calmarsi
.
Anche
i
mutamenti
in
seno
al
governo
cecoslovacco
(
mutamenti
che
ne
hanno
allargata
la
base
)
non
sono
serviti
a
limitare
l
'
agitazione
.
Pur
non
avendo
questa
agitazione
dei
fini
espliciti
,
si
afferma
che
data
la
difficoltà
di
realizzare
un
'
altra
Anschluss
vi
sarebbero
correnti
tedesche
che
desidererebbero
una
trasformazione
dello
Stato
cecoslovacco
in
un
senso
federale
con
rinuncia
delle
sue
alleanze
con
Parigi
e
Mosca
e
passaggio
alla
condizione
di
Stato
neutrale
.
In
questo
modo
la
politica
germanica
verso
l
'
Est
non
avrebbe
più
sul
fianco
la
potenza
militare
cecoslovacca
.
Mentre
si
manifestano
questi
pareri
le
cancellerie
lavorano
.
Paul
Boncour
,
dopo
una
serie
di
colloqui
con
il
rappresentante
del
governo
cecoslovacco
a
Parigi
,
ha
rivolto
domanda
al
Foreign
Office
per
sapere
quale
sarà
l
'
atteggiamento
dell
'
Inghilterra
nel
caso
in
cui
la
Francia
fosse
costretta
ad
un
intervento
per
assistere
la
Cecoslovacchia
.
Il
comunicato
ufficiale
dell
'
Havas
parla
esplicitamente
di
una
«
nuova
minaccia
che
pesa
ormai
sulla
Cecoslovacchia
,
alleata
della
Francia
e
considerata
come
l
'
ultimo
baluardo
contro
l
'
espansione
pangermanica
nell
'
Europa
centrale
ed
orientale
»
.
Mentre
la
Piccola
Intesa
,
sotto
l
'
influenza
jugoslava
,
non
ha
creduto
neppure
di
riunirsi
per
esaminare
la
situazione
nuova
che
la
interessa
così
da
vicino
,
uno
scambio
di
idee
è
in
corso
fra
Parigi
e
Londra
.
Nel
suo
discorso
ai
Comuni
,
Chamberlain
ha
fatto
comprendere
che
l
'
Inghilterra
non
ha
alcun
obbligo
di
intervenire
a
difesa
della
Cecoslovacchia
,
non
avendo
alcun
impegno
di
assistenza
.
Con
ciò
l
'
Inghilterra
non
intende
disinteressarsi
di
tale
situazione
.
Anzi
Chamberlain
,
polemizzando
ai
Comuni
con
la
lettera
di
von
Neurath
,
ha
detto
che
la
questione
austro
-
germanica
non
è
una
questione
interna
della
Germania
,
come
sosteneva
la
lettera
,
poiché
l
'
Austria
,
quale
membro
della
Lega
,
era
direttamente
legata
con
gli
altri
membri
della
Sdn
.
Lo
stesso
rilievo
viene
ripetuto
a
proposito
della
Cecoslovacchia
.
L
'
atteggiamento
inglese
non
è
ancora
definito
nelle
sue
linee
precise
,
mentre
la
Francia
ha
riaffermato
i
suoi
impegni
di
assistenza
.
Londra
invece
sta
studiando
la
situazione
che
è
stata
discussa
in
tutti
i
recenti
consigli
dei
ministri
britannici
.
È
stato
pure
chiesto
il
parere
dei
tecnici
militari
.
Oltre
questi
pareri
l
'
Inghilterra
ha
chiesto
a
Praga
informazioni
dirette
sullo
stato
attuale
dei
suoi
rapporti
con
il
Reich
.
È
noto
infatti
che
il
sorvolo
del
territorio
cecoslovacco
da
parte
di
aeroplani
germanici
nei
giorni
dell
'
occupazione
dell
'
Austria
ha
dato
motivo
ad
un
passo
diplomatico
cecoslovacco
a
Berlino
.
Il
governo
tedesco
ha
dato
delle
assicurazioni
affermando
che
ogni
eventuale
sorvolo
era
in
contrasto
con
ordini
impartiti
:
ha
aggiunto
che
al
momento
di
effettuare
la
marcia
su
Vienna
fu
ordinato
alle
truppe
germaniche
di
restare
a
quindici
chilometri
di
distanza
dalla
frontiera
cecoslovacca
.
Inoltre
il
maresciallo
Goering
avrebbe
dichiarato
al
ministro
cecoslovacco
a
Parigi
,
Mastny
,
che
il
Reich
non
ha
intenzioni
ostili
verso
Praga
.
Altre
assicurazioni
ufficiali
non
sono
mancate
e
non
mancheranno
.
I
giornali
di
Praga
però
attribuiscono
scarso
valore
alle
espressioni
verbali
,
dato
il
carattere
e
la
vivacità
delle
agitazioni
minoritarie
.
Non
si
esclude
la
possibilità
di
una
garanzia
multipla
dell
'
integrità
territoriale
della
Cecoslovacchia
e
,
in
attesa
pure
di
nuove
assicurazioni
nel
discorso
che
Hitler
terrà
al
Reichstag
,
l
'
atteggiamento
inglese
continua
ad
essere
riservato
.
StampaQuotidiana ,
Questo
è
il
ministro
brasiliano
dell
'
istruzione
pubblica
.
Il
quale
soffre
di
nausee
,
come
il
Forrestal
statunitense
nei
mesi
che
precedettero
il
noto
suo
salto
a
pesce
;
ma
che
,
a
differenza
del
pessimista
collega
nordico
,
ama
creare
a
sé
e
agli
altri
,
con
il
conforto
di
una
fantasia
illimitata
,
stati
di
tranquillità
beata
e
beota
.
A
quanto
risulta
,
questo
ministro
«
do
Brasil
»
,
dopo
aver
preso
conoscenza
dell
'
antipatico
memoriale
dell
'
ammiraglio
Fechteler
,
ne
è
rimasto
parecchio
preoccupato
,
e
ha
deciso
di
prender
le
misure
adeguate
alla
situazione
.
Non
è
detto
che
un
ministro
dell
'
istruzione
non
possa
nutrire
idee
(
e
soprattutto
sentimenti
)
di
alta
politica
e
di
altissima
strategia
,
anche
nel
Brasile
,
e
concorrere
,
secondo
le
proprie
capacità
e
possibilità
,
a
dare
una
mano
a
quegli
sciagurati
del
Pentagono
.
Anche
la
signorina
Margaret
Truman
,
tipo
caratteristico
di
donna
atlantica
,
senza
dubbio
,
sia
pure
aliena
dagli
studi
sul
Turenne
e
sul
Clausewitz
,
concorre
con
il
soave
canto
e
la
nota
leggiadria
al
successo
dei
piani
di
quel
geniale
pensatore
e
uomo
di
Stato
che
è
il
suo
papà
.
E
chi
sa
mai
quali
scoperte
avrebbe
fatto
la
signorina
se
si
fosse
dedicata
allo
studio
dei
piccioni
,
dei
polli
e
delle
colombaie
,
oggi
entrati
come
collaboratori
nello
stato
maggiore
europeo
!
A
maggior
ragione
,
dunque
,
un
ministro
brasiliano
della
istruzione
,
che
è
assai
più
di
un
pollo
,
può
entrare
nel
grande
cimento
del
nostro
secolo
e
studiare
il
modo
più
facile
ed
economico
di
eliminare
gli
avversari
della
civiltà
occidentale
,
della
quale
il
Brasile
è
una
gemma
splendente
.
Tale
è
l
'
arduo
compito
al
quale
si
è
dato
il
ministro
brasiliano
.
Il
risultato
è
stato
superiore
a
ogni
aspettativa
,
anche
per
l
'
estrema
sollecitudine
con
la
quale
fu
respinto
.
Il
ministro
non
solo
ha
deciso
,
ma
ha
decretato
che
dai
nuovi
testi
di
geografia
a
uso
delle
scuole
venga
soppressa
l
'
indicazione
del
territorio
riguardante
l
'
Unione
Sovietica
e
così
pure
dagli
atlanti
,
dalle
carte
geografiche
murali
,
dai
mappamondi
.
Di
primo
acchito
il
decreto
brasiliano
,
approvato
dal
consiglio
dei
ministri
,
sembra
uno
scherzo
,
una
cretineria
surrealista
.
Voi
conoscete
infatti
dei
pittori
che
dipingono
le
donne
senza
testa
,
per
motivi
polemici
.
Ma
se
riflettete
un
momento
vi
accorgerete
subito
,
però
,
che
questa
è
un
'
altra
cosa
.
La
trovata
del
brasiliano
è
geniale
,
ed
è
semplice
come
ogni
idea
geniale
.
Così
è
stata
giudicata
dai
generali
del
Pentagono
che
se
ne
intendono
,
e
conoscono
le
cose
del
mondo
se
non
proprio
quelle
della
guerra
.
Se
la
decisione
del
ministro
brasiliano
fosse
accolta
dall
'
Onu
,
l
'
Unione
Sovietica
non
esisterebbe
più
,
come
non
esisterà
più
fra
poco
,
per
i
brasiliani
,
per
don
Gonzalvo
Gomez
,
per
donna
Juanita
Amendolare
e
simili
.
Al
suo
posto
sulle
carte
,
vi
sarebbe
un
grande
spazio
bianco
verdolino
,
e
sopra
vi
sarebbe
scritto
:
«
Qui
c
'
era
una
volta
l
'
Unione
Sovietica
,
distrutta
,
eliminata
,
sommersa
dai
difensori
della
civiltà
occidentale
»
.
Così
,
facilmente
e
a
buon
mercato
!
Di
questo
passo
si
potrebbe
(
perché
no
?
)
cancellare
dalle
carte
anche
la
Cina
,
e
poi
i
paesi
europei
a
oriente
dell
'
Elba
.
Allora
me
lo
saluterebbe
lei
il
socialismo
?
L
'
idea
,
del
resto
,
non
è
nuova
.
Già
il
grande
scrittore
russo
Scedrin
aveva
presentato
un
tipo
di
prefetto
zarista
tutt
'
altro
che
intelligente
(
ma
conoscete
voi
un
prefetto
intelligente
?
)
,
però
zelante
e
rispettoso
dei
principi
vigenti
,
delle
leggi
in
uso
,
delle
direttive
provenienti
dalla
capitale
.
Egli
manteneva
l
'
ordine
nella
sua
provincia
uccidendo
i
suoi
amministrati
e
incendiando
le
città
ribelli
.
E
pensava
che
il
mondo
dovesse
essere
governato
così
come
egli
governava
la
sua
disgraziata
provincia
!
Quand
'
ecco
che
venne
a
sapere
che
esisteva
al
mondo
un
paese
,
l
'
America
del
secolo
XIX
,
dove
la
gente
era
governata
in
un
altro
modo
.
L
'
America
era
un
paese
poco
conosciuto
,
dove
esistevano
,
si
diceva
,
certe
libertà
pericolose
,
la
cui
notizia
giungeva
nell
'
impero
russo
,
turbando
il
popolo
.
Che
fare
?
Il
prefetto
di
Scedrin
si
arrabbia
,
insulta
l
'
America
,
protesta
contro
l
'
esistenza
di
questo
paese
curioso
,
oltraggioso
,
perturbante
,
inammissibile
,
«
contro
natura
»
.
E
decide
che
l
'
America
,
scoperta
nel
XV
secolo
,
venga
ricoperta
,
nel
XIX
,
in
modo
che
non
se
ne
parli
più
.
A
differenza
del
ministro
brasiliano
dell
'
istruzione
,
il
personaggio
di
Scedrin
,
pur
essendo
un
ottuso
,
ha
dei
momenti
di
perplessità
e
di
riflessione
,
non
è
uno
stupido
assoluto
.
Dopo
la
decisione
presa
,
infatti
,
egli
vi
medita
su
,
e
dice
a
se
stesso
:
«
In
fondo
,
quest
'
affare
non
dipende
da
me
»
.
Il
brasiliano
invece
va
dritto
alla
meta
,
e
cancella
.
Maturano
,
dunque
,
tempi
di
grandi
decisioni
.
Riflettete
sugli
eventi
coreani
.
Un
giorno
un
pugno
di
scellerati
americani
decise
di
rompere
i
trattati
e
di
aggredire
la
Corea
del
Nord
,
per
«
unificarla
»
sotto
il
comando
di
quel
criminale
di
Syngman
Rhee
.
La
Corea
è
un
piccolo
paese
sebbene
popolato
da
gente
valorosa
e
gelosa
della
propria
indipendenza
nazionale
.
Gli
aggressori
smargiassi
avevano
raccontato
a
tutti
le
solite
storie
sulla
«
Corea
oppressa
dai
comunisti
»
e
che
attendeva
la
liberazione
dagli
occidentali
.
Sono
passati
due
anni
e
gli
aggressori
smargiassi
,
che
hanno
messo
le
zampe
nella
Corea
,
non
sanno
come
uscirne
e
portare
a
casa
,
sana
e
salva
,
la
propria
pelle
e
gli
ultimi
superstiti
.
Erano
andati
per
sonare
e
sono
rimasti
sonati
.
Non
hanno
conquistato
la
Corea
del
Nord
e
,
se
non
ci
inganniamo
,
stanno
perdendo
anche
quella
del
Sud
.
I
famosi
generali
americani
hanno
fatto
ridere
il
mondo
per
la
loro
incapacità
presuntuosa
e
per
la
loro
stupidità
,
di
fronte
alle
quali
le
decisioni
del
ministro
brasiliano
hanno
il
vantaggio
di
essere
ispirate
all
'
idea
di
fare
economia
di
una
guerra
.
La
rabbia
che
ha
preso
i
generali
spacconi
è
stata
tale
da
indurli
al
massacro
delle
popolazioni
coreane
con
armi
e
mezzi
condannavi
dagli
usi
di
guerra
e
con
la
diffusione
dei
batteri
della
peste
,
del
colera
,
del
tifo
e
di
altre
epidemie
.
Ciò
nonostante
non
hanno
cavato
un
ragno
dal
buco
;
e
i
saggi
consiglieri
invitano
oggi
gli
aggressori
ad
allontanarsi
al
più
presto
dalla
Corea
,
che
può
diventare
la
loro
tomba
definitiva
.
Il
generale
Ridgway
,
che
ora
è
venuto
a
comandare
l
'
esercito
europeo
,
è
un
imbecille
come
stratega
ed
è
,
in
più
,
un
criminale
di
guerra
,
com
'
è
noto
.
Ora
fa
i
discorsi
da
gradasso
in
Francia
,
ma
fa
ridere
,
come
ogni
millantatore
,
e
fa
schifo
come
ogni
uomo
degradato
.
Ma
pensate
un
po
'
:
se
la
Corea
fosse
stata
cancellata
dalle
carte
nel
1950
,
non
ci
sarebbe
stata
la
guerra
in
Corea
e
i
generali
americani
non
vi
sarebbero
stati
sconfitti
e
non
si
sarebbero
disonorati
in
faccia
al
mondo
.
Voi
comprendete
l
'
importanza
delle
grandi
decisioni
geografiche
del
governo
brasiliano
,
che
l
'
Onu
dovrà
riconoscere
giuste
e
opportune
,
per
l
'
onore
degli
stati
maggiori
atlantico
ed
europeo
e
per
la
loro
tranquillità
.
Il
ministro
brasiliano
vede
lontano
.
Ha
paura
.
Avete
mai
osservato
i
bambini
che
si
mettono
la
maschera
terribile
per
far
paura
e
vanno
a
guardarsi
allo
specchio
?
Arretrano
e
fuggono
spaventati
e
urlanti
.
Volevano
far
paura
agli
adulti
e
prendono
paura
essi
stessi
.
Il
ministro
brasiliano
ha
paura
,
e
ne
ha
ben
donde
.
Non
e
certo
incoraggiato
dalle
prove
date
dai
generali
,
dalle
armi
e
dal
coraggio
degli
atlantici
,
in
Corea
e
in
altri
settori
dell
'
Asia
.
E
poi
,
egli
non
crede
alla
propaganda
statunitense
e
alle
minacce
di
Ridgway
.
Ma
non
crede
che
le
bombe
atomiche
e
altre
graziosità
simili
siano
solo
destinate
ai
paesi
del
socialismo
,
senza
reciprocità
.
Per
questo
ha
le
:
nausee
.
Ma
quanti
ministri
o
generali
non
hanno
oggi
nausee
in
tutti
i
paesi
atlantici
?
Il
ministro
brasiliano
vede
lontano
.
Stupido
lo
è
di
certo
.
Ma
riflettete
alla
filosofia
che
si
diffonde
dai
suoi
provvedimenti
.
Se
vuoi
vincere
l
'
avversario
negane
l
'
esistenza
.
L
'
Unione
Sovietica
non
c
'
è
.
StampaQuotidiana ,
Che
la
festa
nuziale
incominci
!
Era
il
grido
che
risuonava
nell
'
anima
la
notte
della
vigilia
di
Natale
,
all
'
apertura
della
Porta
santa
.
«
Festa
nuziale
»
:
così
Papa
Wojtyla
aveva
chiamato
il
grande
Giubileo
del
Duemila
nella
Bolla
Incarnationis
mysterium
.
Quella
notte
,
anche
noi
tutti
,
povere
creature
da
nulla
,
siamo
stati
immessi
dal
gesto
del
Papa
nel
dolce
evento
dell
'
intima
amicizia
e
della
immensa
misericordia
di
Dio
,
come
le
sublimi
anime
contemplative
,
come
Teresa
d
'
Avila
,
come
Giovanni
della
Croce
,
come
Angela
da
Foligno
,
che
celebravano
le
«
mistiche
nozze
»
con
il
Signore
.
Inaspettata
veste
nuziale
era
l
'
abito
di
Papa
Wojtyla
,
il
piviale
sfavillante
di
riverberi
di
luce
e
di
colori
,
rimembranza
forse
di
policrome
visioni
orientali
,
africane
,
messicane
...
i
colori
di
ogni
terra
proiettati
sulla
veste
nuziale
del
pontefice
.
Festa
di
suoni
,
di
trombe
,
di
canti
,
di
luci
,
nella
basilica
,
omaggio
al
Cristo
glorificato
:
«
Ieri
,
oggi
,
nei
secoli
»
.
Festa
di
tutti
i
continenti
,
approdati
con
gli
uomini
e
le
donne
nei
costumi
tradizionali
a
decorare
di
fiori
e
di
colori
la
Porta
santa
.
Festa
di
tutta
la
storia
cristiana
di
questo
millennio
che
declina
e
che
sfocia
come
un
fiume
nel
Giubileo
del
Duemila
:
«
Il
grande
fiume
della
Rivelazione
,
del
cristianesimo
e
della
Chiesa
,
che
scorre
attraverso
la
storia
dell
'
umanità
a
partire
dall
'
evento
accaduto
a
Nazareth
e
poi
a
Betlemme
duemila
anni
fa
»
,
come
Papa
Wojtyla
aveva
scritto
nella
sua
lettera
apostolica
Tertio
Millennio
adveniente
.
Così
la
grande
festa
nuziale
è
incominciata
.
Perché
il
perdono
di
Dio
che
scende
sull
'
uomo
pentito
non
è
qualcosa
di
tetro
.
Il
Giubileo
è
letizia
:
è
letizia
del
figliuol
prodigo
che
ritrova
l
'
amicizia
perduta
del
Signore
.
E
letizia
del
Popolo
di
Dio
,
che
acclama
il
Redentore
venuto
a
dimorare
tra
gli
uomini
:
il
Signore
,
anch
'
egli
come
pellegrino
a
camminare
sulle
nostre
strade
,
a
bussare
alla
nostra
porta
,
la
porta
della
nostra
povera
casa
,
prima
ancora
che
noi
peregrinassimo
penitenti
verso
la
sua
Porta
santa
.
Perché
,
in
mezzo
a
quella
festa
della
notte
della
vigilia
di
Natale
,
c
'
era
anche
la
nostra
immagine
di
pellegrini
.
L
'
immagine
era
lì
nella
figura
di
Papa
Wojtyla
che
,
pur
nella
sua
sfavillante
veste
nuziale
,
si
trascinava
,
curvo
,
dolente
,
pellegrino
,
nel
faticoso
cammino
dalla
Porta
santa
all
'
altare
,
assorto
nel
richiamo
del
suo
Signore
.
Sulle
sue
spalle
non
c
'
era
soltanto
la
meraviglia
di
un
abito
.
C
'
era
anche
il
peso
dei
nostri
peccati
,
dei
nostri
orrori
,
delle
nostre
ostinazioni
:
le
pene
e
le
miserie
di
tutta
l
'
umanità
di
oggi
,
ma
anche
le
infedeltà
e
i
rinnegamenti
avvenuti
nel
lungo
fiume
della
storia
cristiana
.
Tutto
egli
trascinava
verso
il
perdono
e
la
misericordia
di
Dio
.
Con
lui
era
il
nostro
camminare
di
pellegrini
,
presi
da
pentimento
,
ma
anche
dalla
voglia
intensa
di
poter
celebrare
anche
noi
la
grande
festa
nuziale
con
Dio
.