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Sua Eccellenza ( Grieco Ruggero , 1953 )
StampaQuotidiana ,
Credo sia arrivato il momento di bandire la crociata contro Sua Eccellenza la Stupidità . Intendo dire contro il miserabile vezzo nazionale , derivatoci da secoli di servaggio , di umiliarci , inginocchiarci , piegarci di fronte a coloro che , nella nostra ignoranza o nella nostra ingenua furberia , crediamo degni della reverenza o capaci di riconoscenza per il nostro ossequio servile . Da noi , non ci si può rivolgere a una persona la cui funzione sia davvero o venga ritenuta necessaria alla nostra organizzazione statale o alla nostra vita sociale , senza darle un titolo . Noi abbiamo bisogno di titoli , perché non sappiamo più chiamarci col nostro nome . Ci sentiremmo umiliati verso noi stessi se , rivolgendoci ai nostri simili , o al sindaco o al procuratore della repubblica o al presidente del consiglio , li chiamassimo signor Procopio , signor Vegetti , signor Castagnetti , e non invece dottor Procopio , commendator Procopio , barone Vegetti , eccellenza Castagnetti e così via . Chiamar gli altri con dei titoli , veri o immaginari , è come elevare la nostra personalità , in mancanza di altre risorse personali . Ne risulta una iperbolica e generalizzata ricerca di titoli . Se i personaggi da me sopra ipotizzati fossero semplicemente chiamati « signori » , e le loro donne né più né meno che « signore » , cosa saremmo noi mai , noi tapini , noi miseri mortali ? Perciò l ' ambizione dell ' italiano è di avere e dare un titolo , a qualunque costo e in qualunque modo . Ed ecco i « dottori » di varia specie e di nessuna scienza , che escono a tonnellate ogni anno dalle università ( « Figlio mio , un titolo è pur sempre necessario ! » , « Senza titolo non si cammina nella vita » , ecc . ) . Ed ecco la caccia ai titoli nobiliari e cavallereschi , fra i più strani , e che si comperano presso varie agenzie italiane ed estere . Ed ecco la ressa attorno agli ambienti governativi , ai parlamentari della maggioranza , agli amici di Sua Eccellenza , per avere una croce di cavaliere , di commendatore o altro titolo equipollente . Ah , sentirsi chiamare dottor Sciacquone , pure essendo una bestia ( « Debbo confessare che sono stato sempre un leale avversario degli studi ! » ) ; ovvero sentirsi dire : « Buongiorno , cavalier Bisonte » , « Buon Natale , commendator Laudisi » ; per non parlare del cavaliere dell ' ordine ( sparso ) di san Girolamo , che abita al piano di sopra , o del conte del Sacro Chiodo , norcino in Borgo . Ma il titolo di eccellenza diciamo la verità , è il più ambito , il più prelibato , per motivi che non voglio dire e quindi non dirò . Dopo la liberazione , una legge , tuttora in vigore , abolì il titolo di eccellenza , che aveva avuto una mostruosa inflazione durante il ventennio , soprattutto ( come avviene spesso nel campo delle onorificenze ) tra coloro che non eccellevano se non in stupidità compatta , massiccia , strutturale . Le Eccellenze del tempo vestivano una divisa militare , perché il vestir civile , come il viver civile , contrastava , a quei tempi , con la pugnace ansia di imperio che soffiava nell ' aria . Le Eccellenze si coprivano con grandi e alti cappelli , portavano fregi e gambali e cinturoni , e avevano le scarpe lucide e la riga ai pantaloni , segni questi di buona salute e di ottimismo paffuto e soddisfatto . Eccellenze si chiamavano coloro che arrivavano a certi gradi della gerarchia statale ; e coi cambi della guardia e con le larghe promozioni imperiali ( o quasi ) , gli alti gradi si dilatavano . Naturalmente chi usciva dalle prime file , per vecchiaia o per altro motivo , conservava il titolo . Ma tutti coloro che si approssimavano agli alti gradi avevano de facto il titolo di eccellenza , titolo augurale , come quello che si dà al laureando , al momento in cui egli sta per spiccare il volo ( nel quale potrà anche cadere e rompersi il collo ) . Una coltre nera di Eccellenze coi gambali copriva l ' Italia quando il nostro paese fu portato al disastro . Poi il fascismo fu spazzato e - con le cose da buttar via - si pensò anche a disfarsi del titolo svalutato di eccellenza , tanto compromesso . Eppure negli ultimi anni questo titolo ha ripreso vigore , così come hanno preso vigore le onorificenze . La recente campagna elettorale ha avuto manifestazioni orgiastiche dal punto di vista dell ' uso dei titoli più clamorosi , e chiassosi e impressionanti . Abbiamo letto manifesti che annunciavano a lettere cubitali la calata in questa o quella città , in questo o quel paese , di « S . Ecc . l ' On . Prof . Avv . Consigliere di Stato » , e di molti altri simili personaggi . E vi era ( io lo so con certezza ) chi attendeva da questi prodigi dei discorsi che fossero , almeno per il contenuto , al livello della varietà dei titoli che precedevano il loro nome , mentre tutto , poi , si riduceva a un goffo rumore , quasi a un sospiro schiacciato , come quello che esalano quei curiosi funghi che si chiamano loffe , non appena li si toccano . E dire che l ' arrivo delle Eccellenze era preceduto da automezzi carichi di guardie di vario corpo benché di eguale intenzione , e gli altoparlanti lanciavano inni e canzoni pieni di promesse ; e l ' entrata dei personaggi nelle piazze , meditatamente ritardata per eccitare , nell ' attesa , il desio , tale entrata era accompagnata da guardie motorizzate , di vario corpo benché di eguale intenzione , che si facevano largo su petulanti motociclette per costringere la gente a fare ala alle Loro Eccellenze . Queste inauguravano spesso delle prime pietre - come si usa in Italia - e poi prendevano , come si dice , la parola . Quindi partivano con lo stesso cerimoniale , accompagnate dalle petulanti motociclette , e andavano verso altre località e verso altre glorie . ( E lo Stato paga centinaia di milioni di lire e disturba migliaia di agenti per far la guardia d ' onore a queste Eccellenze , di cui nessuno si accorgerebbe se il rumore dei motori e i manifesti chiassosi non facessero volgere il capo dei curiosi verso i loro nomi e le loro figure . ) Qualcuno ritiene che una Eccellenza in piazza , specie durante le campagne elettorali , porti voti al partito che si fregia del suo nome . Questa tesi non è dimostrata ; anzi i fatti hanno dimostrato la tesi contraria . Bisognerebbe , per lo meno , verificare cosa accadrebbe qualora l ' Eccellenza non parlasse . Secondo me l ' Eccellenza sciupa , con i suoi discorsi , situazioni favorevoli , perché la gente di senno è violentemente urtata dalla contraddizione stridente , oltraggiosa tra la grande promessa del titolo dell ' oratore ( che contiene un elevato giudizio di lui ) e la penuria e la miseria delle idee espresse da Sua Eccellenza . Tanto più , dunque , bisogna condurre la crociata contro Sua Eccellenza , anche in nome del buon senso . Giacché se colui che viene ufficialmente o da una società o da un corpo costituito , dichiarato eccellente , è invece un masticabrodo , la gente comincerà a pensare che la nostra repubblica non premia il merito , ma la stupidità e le sue sorelle , come faceva il fascismo . Certo , il fatto che una legge abolisce il titolo di eccellenza non vuol dire che chiamare eccellenza un cittadino equivalga a commettere un reato ! Da vari decenni i vetturini napoletani mi chiamano Eccellenza ( specie al momento della mancia ) e per la verità non me ne sono mai doluto , né ho denunciato il caso al magistrato . Ma se un prefetto pretende di essere chiamato Eccellenza ( e ve ne sono ) , allora bisogna insistere ostentatamente nel chiamarlo signor prefetto o dottor Cacopardo , nonostante il sapor di forte agrume che questi poveri titoli provocano nei palati dei piccioli presuntuosi e tollerati prefetti della nostra repubblica , e anzi proprio per questo . Certo , il fatto che il comitato civico di Borgocollefegato o la sezione del partito liberale di Bicinicco di Sotto o la federazione provinciale trevigiana della Democrazia cristiana , credano di annunciare il discorso di Sua Eccellenza ; o che dei cittadini italiani , non ancora educati al costume civico repubblicano , chiamino Eccellenze il Togni , il Gonella , il De Gasperi e anche il Raffaele Pio Petrilli , non è tale fatto da provocarci il mal di testa . Ma se cominciamo a mettere in ridicolo questo mal vezzo , questa cattiva abitudine , questo malcostume , residuo di antica fellonia , manifestazione di deficiente dignità civile e nazionale , facciamo buona opera morale e patriottica e repubblicana . Io propongo , dunque , che sia messa in opera una beffa permanente , sui giornali , al teatro , al cinematografo , nella vita , contro il titolo di eccellenza , contro Sua Eccellenza , contro il modo di incedere di Sua Eccellenza , contro la signora e la figlia diletta di Sua Eccellenza , contro ì troppi motori che spetezzano dietro Sua Eccellenza , contro le entrate chiassose di Sua Eccellenza nei nostri paesi e nelle nostre città , contro l ' omaggio delle autorità a Sua Eccellenza anziché al professor Piripicchio o al signor ministro , contro il saluto della cittadinanza , annunciata dal sindaco , a Sua Eccellenza , e così via . Insomma , bisogna creare tale atmosfera sarcastica , di dileggio , di sfottimento , attorno al titolo ridicolo , che l ' esser chiamati Eccellenza provochi ilarità . Allora avverrà che colui il quale si senta dire : « Eccellenza , prego , passi di qua , passi di là » osservi risentito : « Scusi , Eccellenza sarà lei … » .
LA RICONFERMATA FEDELTÀ A DOLLFUSS ( GONELLA GUIDO , 1938 )
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Il discorso che il cancelliere Schuschnigg ha tenuto alla Dieta federale austriaca è un nobile documento di dignità e di coraggio politico . In un momento storico nel quale i destini dell ' Austria sono ritornati ad essere oggetto di controversia sotto lo stimolo delle rivendicazioni razziali , il successore di Dollfuss ha saputo dire una parola che riassume tutta la volontà di resistenza della nuova Austria : dal programma di Dollfuss non si torna indietro . Austria indipendente , autonoma , tedesca e cristiana . Questa è la pietra di paragone della condotta degli amici e dei nemici del popolo austriaco , questa l ' unica bandiera sotto la quale possono militare le formazioni politiche austriache . La riaffermazione del principio di Dollfuss offre ancora una volta una orientazione rettilinea sia per la politica estera che per la politica interna . All ' estero e all ' interno gli amici ed i nemici dell ' Austria si manifestano nel riconoscere o nel misconoscere quel principio programmatico . Austria indipendente significa che il popolo austriaco non intende subire ingerenze o imposizioni che diminuiscano o tentino diminuire la sua autonomia statale . Austria tedesca sì , ma nell ' ambito dell ' indipendenza , cioè Austria Stato tedesco : ciò significa che il popolo austriaco non intende essere considerato « minoranza nazionale » di nessun altro paese , non intende offrire materia agli irredentismi altrui , non intende che la sua indipendenza sia considerata come una delle criticate conseguenze del trattato di Versailles , essendo essa un ' indipendenza di secolare storia . Austria cristiana significa che il popolo austriaco , fedele ad una millenaria tradizione religiosa , vuole che il cristianesimo continui ad essere il fondamentale principio ispiratore della sua politica . Vuole che la nazionalità veda nel cristianesimo non un nemico da perseguitare ma la piattaforma spirituale della vita pubblica e privata , non un ordine di valori da posporre ai valori razziali ma una insurrogabile spiritualità alla quale deve essere categoricamente subordinata l ' antropologia razziale . La vasta eco internazionale del discorso di Schuschnigg si deve non solo alla riaffermazione della politica di Dollfuss ma al modo ed al momento nel quale questo programma viene riaffermato . Il cancelliere Schuschnigg il quale non ha attaccata la stampa internazionale per ciò che è stato scritto sull ' incontro di Berchtesgaden invece di illustrare i particolari dei colloqui ha preferito inquadrare storicamente le conclusioni dell ' incontro . Ed il quadro storico dice che fin dal 1932 Dollfuss aveva sostenuta l ' amicizia con il popolo germanico , ma aveva pure aggiunto che si deve trattare di una « amicizia che crea diritti ed obblighi » . Quindi la reciprocità dei diritti e dei doveri è considerata come la conditio sine qua non di tale amicizia . Il cancelliere Schuschnigg ha cercato di vedere la reciprocità anche nelle conclusioni di Berchtesgaden : riaffermazione dei princìpi di non - ingerenza contenuti nell ' accordo dell'11 luglio , da parte della Germania ; da parte dell ' Austria , invece , misure di clemenza verso i condannati politici che furono vittime e strumenti dell ' inframmettenza straniera nelle cose interne dell ' Austria . Però , a questo proposito , Schuschnigg ha insistito su un aspetto fondamentale delle iniziative prese in Austria dopo l ' incontro di Berchtesgaden : ogni ripresa di attività politica da parte degli avversari dell ' attuale regime è condizionata al riconoscimento del programma di Dollfuss ; ciò significa che è condizionata all ' abbandono di quei princìpi di nazionalsocialismo che servivano di motivo per combattere la politica d ' indipendenza inaugurata da Dollfuss . La precisazione di Schuschnigg è veramente sostanziale in quanto fa comprendere che i recenti atti di clemenza non possono avere alcun influsso sulla evoluzione della politica interna dell ' Austria , né possono mutare le direttive segnate dal successore di Dollfuss ; vogliono essere solo una riconferma che la politica austriaca non ha di sua natura alcun carattere volutamente ostile alla politica dell ' altro Stato tedesco . La giornata di Berchtesgaden è ritenuta una giornata di pace perché , da parte del Reich , furono rinnovate assicurazioni di non intervento nelle faccende interne dell ' Austria e di non protezione dei movimenti antigovernativi austriaci . Ciò che ha detto Schuschnigg in proposito deve essere letteralmente sottolineato poiché non si trova detto in maniera così dettagliata né in discorsi né in articoli di parte germanica . « Da parte del Reich tedesco precisa Schuschnigg è stata rinnovata l ' assicurazione che si intende decisamente garantire il non intervento nelle faccende interne dell ' Austria essendo il governo del Reich pronto a prendere le misure che escludano l ' intervento da parte del Reich stesso nelle faccende interne dell ' Austria ; si è convenuto e precisato che quanti finora in Austria hanno svolto attività illegale non possono contare in nessun modo sulla protezione di uffici extrastatali » . Si sa bene quali fossero questi uffici extrastatali e fin dove mirava arrivare la loro azione . La precisazione di Schuschnigg che invano si cercherebbe altrove dimostra che le garanzie e riconferme verbali non difettano . Assai opportuna è stata la smentita del cancelliere relativa ad un mutamento di rapporti con l ' Italia . Tra i due paesi vi è continuità di cooperazione e di amicizia e l ' Austria conserva vivo il ricordo di quanto l ' Italia ha fatto nei momenti in cui l ' indipendenza austriaca è apparsa particolarmente minacciata . In conclusione il discorso di Schuschnigg chiarisce molti equivoci , mette nella loro giusta cornice gli avvenimenti recenti , e soprattutto è un monito severo verso quanti o con le parole o con i fatti intendono minacciare il programma di Dollfuss al quale il popolo austriaco conserva fedeltà : Austria indipendente , tedesca , cristiana .
Un'anima di poeta ( Grieco Ruggero , 1954 )
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Giuseppe Saragat esordi come poeta con il famoso Epicedio in morte di un curculione . I curculionidi come sanno gli entomologi e i poeti panteisti , sono dei coleotteri : appartengono al sottordine dei polifagi e alla serie dei rincofori , e sono volgarmente detti punteruoli . Le larve di questi animaletti sono estremamente divoratrici , più assai di certi gruppi e persone di nostra conoscenza : e distruggono radici , gemme , fiori , foglie , frutti . Di tali curculionidi . sono state descritte trentamila specie , ciò che rende minimo il valore di un curculione singolo , il quale è né più né meno che un curculione qualunque . La morte di un simile individuo non commuove la gente : e , di solito , non commuove neppure sua madre . Ma nell ' animo del poeta sensibile ogni fatto della natura , anche il meno percettibile , ogni momento dell ' opera eterna di trasformazione delle cose e degli esseri , si ripercuote e vibra e si espande : nel microcosmo c ' è tutto il cosmo , c ' è tutta la storia mutevole della natura , che non ha principio né fine . Ed ecco che dalla filosofia entomofila e curculionica , dalla meditazione cosmica sulla vita frale ed effimera di un triviale punteruolo , Giuseppe Saragat giunse all ' uomo , per un processo filogenetico , che meravigliò solo i materialisti volgari e gli uomini che ridono ai funerali . L ' umanesimo di Giuseppe Saragat si diffuse nei salotti romani dei borsari neri , piacque alle belle signore dai rotondi stupidi occhi , che bevvero le parole del nostro in magri e alti bicchieri di cristallo , con lunghe cannule di paglia gorgoglianti , e arrivò nel boudoir della Signora Anziana , dall ' alito di àliga morta , che ci fa soffrire la nostalgia del fiato odor di resina della nostra antica Camesena . Eppure si trattava di una menzogna ! La filogenia poetica di Giuseppe Saragat ( oggi vice presidente soprannumerario , come si dice alla curia democristiana ) , non era ancora giunta all ' uomo : si era fermata al pitecantropo , all ' antropoide . Di fronte al massacro degli uomini , che vogliono essere liberi e si battono per la libertà nazionale e sociale , il poeta dei curculioni , dei tafani e delle zecche si aggregò ai devastatori , agli oppressori . Dichiarò che nel suo umanesimo vi erano delle contraddizioni : in realtà vi mancava l ' uomo . Fece proprio il modo americano di pensare , che è poi il modo di pensare della civiltà cattolica ; e si dette ad applaudire a tutte le persecuzioni contro i popoli coloniali , in lotta per la loro liberazione nazionale , e a intrigare contro la pace del mondo e contro la libertà e la dignità dell ' uomo italiano . Quando il dottor Nance , rettore dell ' università di Tampa ( Florida ) , dichiarava : « Ritengo che dobbiamo attuare una preparazione totale , basata sulla legge della giungla . Ognuno deve imparare l ' arte di uccidere . Non sono del parere che la guerra si debba limitare agli eserciti , alle forze navali e aeree , oppure che debbano esistere limitazioni di alcun genere nei confronti dei metodi o delle armi di sterminio . Io approverei la guerra batteriologica , l ' uso dei gas , delle bombe atomiche e a idrogeno e dei razzi intercontinentali . Non chiederei un trattamento misericordioso per gli ospedali , le chiese , le scuole o per determinati gruppi della popolazione . Sarebbe un ' ipocrisia prestare aiuto a un qualche gruppo della popolazione » ; quando questa canaglia faceva tali dichiarazioni non ambigue , l ' umanista curculionico taceva : dunque approvava . Quando il signor Jackson , agente del FBI e membro del Comitato nazionale per l ' Europa libera ( ! ) , dichiarava pubblicamente : « Tre fattori sono per noi fondamentali : i quattrini , il principio che il fine giustifica i mezzi e il principio di non tollerare nessuna discussione . In questa lotta abbiamo bisogno del sostegno di ogni sgozzatore e di ogni teppista » , l ' umanista « democratico » e « socialista » guardava i suoi amici d ' intorno e taceva : dunque aderiva . Quando nel dicembre del 1950 il parlamento della Corea del Sud approvò a maggioranza una mozione che denunciava Si Manri ( o Li Sin Man ) e il suo gabinetto come colpevoli di aggressione , come responsabili dello scoppio della guerra coreana , l ' umanista sensibile schiamazzava con ostentazione il suo appoggio all ' aggressore . Quando i colonialisti inglesi pagavano la cattura degli indigeni del Kenia , vivi o morti , a tanti scellini « per capo » , o cuocevano gli indigeni a fuoco lento , il nostro umanista sensibile , e panteista cristianeggiante , approvava . Egli è dalla parte dei vandeani contro la rivoluzione ; è dalla parte del duca di Modena contro Ciro Menotti ; è dalla parte del Borbone contro Pisacane ; è dalla parte dei versagliesi contro Parigi . Ha pianto per la triste sorte subita dagli americani nella Corea , battuti dai piccoli eroici coreani , difensori della loro libertà e della loro indipendenza nazionale . Ha detto che il generale De Castries rappresenta la continuità ideale della Grande Rivoluzione , proprio il De Castries , le ci - devant De Castries ! E ora , questa mammoletta sensibile auspica l ' internazionalizzazione della guerra contro l ' Indocina . È chiaro che egli non sa cosa sia l ' uomo , cosa sia la libertà dell ' uomo , delle nazioni e dei popoli . Del resto non è egli un cedista [ Ced , Comitato europeo di difesa ] , un fautore della soffocazione della libertà e della indipendenza del proprio paese ? È un umanista che ignora l ' Uomo . Eppure i fatti avrebbero dovuto insegnargli che non è più tempo di scherzare con i popoli . Nei primi soli due anni e mezzo di guerra coreana , cioè sino alla fine del 1952 , i coreani nordisti avevano messo fuori combattimento e preso prigionieri circa un milione e centomila soldati e ufficiali nemici ; avevano distrutto o catturato più di 6.400 aerei americani , compresi molti caccia a reazione e « fortezze volanti » pesanti ; avevano distrutto 250 navi da guerra , più di 3.000 carri armati e autoblinde , 7.800 pezzi di artiglierie , 11.000 autotrasporti , 165.000 fucili , ecc. Per la verità , la perdita delle armi non dava nessun fastidio agli aggressori ; anzi , alimentava il mercato americano . Ma gli americani non avevano voglia di combattere e i disertori aumentarono al punto da diventare un problema strategico « alla rovescia » . Gli Stati Uniti hanno fatto , in Corea , una figura miseranda . Ora , vorrebbero ridare lustro ai loro generali , internazionalizzando la guerra nell ' Indocina ed estendendola in Asia , con l ' appoggio di tutti gli avventurieri dell ' Occidente e dei cristianucci e degli umanisti saragattevoli . È . la tesi degli industriali e dei mercanti di cannoni americani . È la tesi di chi pensa che si potrebbe rimontare il mercato azionario americano col sangue di un esercito variopinto , sia pure sotto la direzione di generali delle Società anonime americane . Ma questi generali non hanno forse fatto le loro prove ? Non possono che essere battuti , sempre , dovunque si presentino . Sono un oltraggio per l ' esercito americano . Non c ' è dubbio che un sergente francese degli Zuavi è dieci volte più capace di un generale americano . Tanto varrebbe , allora , spedire a Saigon il comandante Randolfo ! La realtà delle cose dovrebbe indurre a ben altre riflessioni ! Militarmente parlando , la continuazione della guerra in Indocina è una sciocchezza , che si concluderebbe con una disfatta più grave per gli aggressori di quelle da essi patite sino a ora in Asia , e sarebbe moralmente un crimine contro l ' umanità ( contro l ' umanità vera , quella degli uomini ! ) . Quando il 19 agosto 1945 l ' imperatore Bao Dai abdicò , sotto la spinta della rivoluzione popolare nazionale vittoriosa del popolo Viet , egli fece questa dichiarazione : « Non posso fare a meno di sentire un certo rincrescimento pensando ai venti anni del mio regno , durante i quali non siamo stati capaci di prestare alcun servizio apprezzabile al nostro paese . Sono ora felice di essere un libero cittadino in un paese libero e indipendente . Io non permetterò a nessuno di abusare del mio nome o del nome della famiglia reale per seminare la discordia tra i nostri compatrioti . Viva l ' indipendenza del Viet Nam ! Viva la nostra repubblica democratica ! » . Come , poi , l ' ex re divenuto repubblicano , il Bao Dai , sia ricaduto nelle mani degli azionisti della Banca di Francia e d ' Indocina e degli americani , è cosa ormai nota . L ' onestà di simili personaggi è questione di prezzo . Ma pensare a un ritorno al potere , non diciamo di Bao Dai , che non è stupido al punto da farsi più vedere nel suo paese , bensì dei colonizzatori francesi ; o , peggio , pensare che gli americani siano accolti domani in questo paese asiatico , al posto dei francesi , come liberatori , vuol dire mettersi fuori della storia , non capire il tempo nostro e cosa bolle in Asia e nel mondo . La liberazione dei popoli coloniali è un fatto irresistibile e inevitabile , così come l ' avanzata delle classi lavoratrici verso il governo degli Stati « metropolitani » .
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In un recente Foglio di disposizioni S . E . il Segretario del Partito stabilisce quanto segue : In attesa che siano stabilite le particolari deroghe previste negli articoli 1 e 3 del Decreto n . 1010 del 20 giugno XIII sul Sabato fascista , i segretari federali provvedano a impartire le istruzioni di dettaglio circa quanto disposto nel suddetto decreto . Occorre attenersi alle seguenti norme : a ) Nell ' ultima decade di ogni mese i segretari federali , per i capoluoghi , e i segretari dei Fasci di combattimento , per i comuni della provincia , sentite le autorità militari e politiche , amministrative , sindacali , culturali , dopolavoristiche , sportive , ecc . del posto , compileranno un programma di attività da svolgersi nel pomeriggio dei sabati del mese successivo . I segretari federali coordineranno i vari programmi e me ne faranno una relazione riassuntiva , che dovrà pervenirmi non oltre la fine del mese . b ) Il pomeriggio del sabato , giusta quanto previsto nel succitato decreto , dovrà essere principalmente riservato alle attività e manifestazioni di carattere addestrativo premilitare e postmilitare , politico , professionale , culturale , sportivo ecc . In linea di massima , i ragazzi dai 6 ai 18 anni dovranno rimanere a disposizione dell 'O.N.B., i giovani dai 18 ai 21 anni a disposizione dei Fasci giovanili di combattimento e della M.V.S.N. , dai 21 ai 28 a disposizione della postmilitare e del G.U.F. e dei Fasci , dai 28 in poi a disposizione delle varie organizzazioni del Regime con criteri di precedenza e specifiche modalità da stabilirsi localmente . Saranno indette , altresì , riunioni delle varie categorie sindacali a scopo professionale , educativo , ecc ...
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La creazione di un « ufficio meridionale » del partito democristiano , affidato alla illuminata saggezza di tale professor Radi , non meglio identificato , è venuta a confermare la definizione corrente di « primatista cattolico di dinamismo » che vien data nelle stanze e nei corridoi della casa di Piazza del Gesù , al nuovo segretario generale democristiano . Il professor Fanfani , a quanto pare , è un uomo insolito . Un settimanale ha chiamato « frenetica » la sua attività , per ammirarla ; e ha raccontato che , mentre intrattiene i visitatori , il Fanfani scrive lettere , compila statistiche , telefona e detta telegrammi ! Ma tiene anche , perché no ? , un bastone in equilibrio sul naso , getta in aria e prende a volo quindici piatti e sposta un pallone di caucciù da un tallone all ' altro , senza mai toccare terra . Un tal prestigiatore , alla segreteria generale del partito democristiano può fare grandi cose , specie in questo momento , se è animato da una fede che non vacilli e da una robusta dottrina . Ecco : la dottrina . Il professor Fanfani , il solo in Italia che conosca il Radi ( oltre agli studenti radi della scuola perugina ) , lo ha chiamato all ' alta responsabilità perché conquisti il Mezzogiorno al clericalismo , popolarizzando la dottrina fanfanesca e applicandola nella vita pratica . Il professor Fanfani è un « lorianista » : non già in senso scientifico , ma proprio nel senso della assoluta trascuratezza e negligenza nello svolgimento dell ' attività scientifica , nella irresponsabilità scientifica , nella bizzarria épatante e presuntuosa , qualità caratteristiche che furono del Loria . I volumi sulla « dottrina » corporativa del professor Fanfani non sono soltanto una illiceità scientifica , dato che una « economia corporativa » non esiste né può esistere , ma sono un assurdo culturale , un atto di prepotenza violenta , fascista , clericale contro l ' intelligenza critica . La « teoria » fanfànula del « volontarismo economico » sembra uno scherzo , ma ha dato la cattedra al Fanfani , in una università italiana , durante il ventennio nero . E il professor Fanfani non ha mai rinnegato le sue stravaganti « dottrine » , e ora pensa di farle digerire al partito democristiano , e al governo perché siano trasferite nella pratica . Antonio Gramsci , illustratore sarcastico del « lorianismo » , ricordò più volte le dottrine loriane , e quella sulle influenze sociali dell ' aviazione , la quale apriva la via , secondo Loria , all ' avvento della giustizia sociale . L ' emancipazione operaia , secondo l ' antico bizzarro professore , sarebbe stata ottenuta per mezzo degli aeroplani che , opportunamente unti di vischio , avrebbero permesso l ' evasione dalla presente ingiusta società con il nutrimento assicurato dagli uccelli invischiati ! Il nostro ha abbandonato la tesi loriana dell ' aereo - uccellazione , e ha preso vie terrene , semplici e accessibili a tutti . Ed ecco , se non la soluzione vera e propria , le misure di emergenza che il professor Fanfani propone per affrontare i grossi problemi delle « aree depresse » . Non c ' è bisogno di dire che il Fanfani conosce perfettamente questi problemi . Ad esempio , egli ritiene che la questione meridionale non esiste . « Questione meridionale » dicesi dai furbi il fatto che l ' Italia meridionale è una « zona depressa » . Quindi la « questione della Lucania » la si ritrova anche sulle montagne dell ' Aretino , o degli Abruzzi o della Valtellina . Eliminato , così , il campo dalle complicazioni e dalle concezioni di disturbo introdotte dai soliti mestatori che voi sapete , incontriamo « zone depresse » a nord e a sud , le cose diventano più semplici assai e i gatti diventano tutti grigi , come di notte . Ridotte , casi , le « grosse questioni » alla loro più semplice espressione , puoi accorgerti senza difficoltà che la responsabilità dei tre quarti , almeno , delle situazioni penose esistenti nelle « aree depresse » , spettano all ' uomo . Il « volontarismo economico » rispunta inevitabilmente e inesorabile . L ' uomo , ah ! , che ignorante ! Per un settimanale di Milano , il professor Fanfani dettò , or sono quattro anni , un articolo robusto ( egli non potrebbe fare altrimenti ! ) , intitolato : La nostra miseria è spesso frutto di ignoranza . Il profondo concetto sintetizzato nel tema era reso accessibile da una solida e , nello stesso tempo , popolaresca argomentazione . « Nelle cosiddette zone depresse , - scriveva Fanfani , - spesso si sprecano beni che altrove costituirebbero una fortuna per un possessore . Quanti son i villaggi in cui ... il rosmarino non è utilizzato economicamente , ignorando quei contadini , ad esempio , che ramoscelli della medesima pianta possono essere proficuamente venduti nei mercati urbani dell ' Italia settentrionale a qualche centinaio di lire al chilo ? » L ' ignoranza di quei contadini è , voi lo vedete , stupefacente . Essi soffrono la miseria , circondati da siepi di rosmarino ! Non sanno che al Verziere di Milano la gente aspetta i mazzetti di rosmarino ... Sì , sì , l ' Italia è immobile . Altro esempio probante . « La miseria dei disoccupati dei comuni di Poppi e di Bibbiena , - continuava il Fanfani , - avrebbe potuto essere attenuata se qualcuno , nell ' estate scorsa , li avesse guidati a battere i roveti delle foreste di Campigna e di Camaldoli per la raccolta di enormi quantità di more , utilizzabili specialmente per conserve alimentari , col beneficio per l ' economia locale e , di riflesso , per quella generale , e con diminuzione della arretratezza economica della zona ... » La raccolta delle more , alla quale nessuno , fino a ora , aveva pensato , può risolvere decisamente , non solo il problema della disoccupazione , ma anche la questione meridionale , data l ' enorme abbondanza di questi bei frutti del rovo , nelle nostre regioni del sud , che fanno concorrenza alle bacche delle roselline di macchia dette dal volgo , con licenza parlando , « grattaculi » . Ebbene : i meridionalisti di ieri e di oggi , mai e poi mai hanno rivelato capacità pratiche ! Ma il professore va oltre , perché non è ignorante come quei miserabili che non sanno di avere il benessere a portata di mano . « Quanti sono , - egli si domanda ( e notate la sottile ironia ) , - quanti sono i villaggi montani privi di luce , che non sia quella del sole , delle candele , delle lampade a petrolio ? Eppure , recenti accorgimenti tecnici , anche in Italia , hanno insegnato a trarre dai pozzi neri e dalle concimaie energia per illuminazione e riscaldamento . » Paesi e villaggi senza pozzi neri e senza concimaie non ce ne sono : ormai la Società meridionale elettrica può andare al fallimento , come merita ! E del resto , ove i materiali grevi scarseggiano per deficienza di bestiame e scarso spirito collettivo , vi sono bene nelle vallate delle cadute di acqua ! « Si può dire che non c ' è vallata che non ne abbia ; eppure molti sono i villaggi che restano al buio , perché le grandi compagnie elettriche non hanno trovato conveniente estendere fin là la loro rete e localmente ai contadini nessuno ha detto che da quel salto d ' acqua si può trarre energia elettrica ; o , se l ' hanno detto , non hanno poi insegnato come . » Infatti , a pensarci su , da un salto d ' acqua si può trarre energia elettrica ! Ma che fanno i comuni di montagna ? Vedete quante possibilità ci sono , che vengono ignorate ! Rosmarino , more di fratta , industrializzazione del letame e dei salti d ' acqua per la produzione di energia . Ma non è tutto . « Altrove manca il lavoro , o meglio scarseggia , e quindi abbondano i disoccupati , tutti vivono in qualche modo fra gli stenti , non hanno case , non hanno strade , le ultime querce vengono abbattute , cresce la miseria , diminuisce il lavoro . Nessuno sa più uscire dal circolo vizioso e le giornate passano inoperose , e le nottate continuano a trascorrersi in tre , in quattro e più in un medesimo letto , e le invernate passano pigiati in sei , in sette , in otto e più in una medesima stanza che è camera , cucina , ripostiglio a un tempo . » Triste quadro della , realtà , disegnato in uno stile che è degno dell ' Antologia ! Il professor Fanfani si indigna . « C ' è forza di lavoro disponibile per decine e decine di giornate all ' anno , a due passi dalla stamberga ci sono pietre ottime , un palmo di terra si troverebbe , eppure nessuno pensa a tentare l ' impresa di costruirsi una casa , di allargare la propria stamberga , di predisporre un pollaio che allontani dalla camera - cucina i polli per accrescere lo spazio alle persone . La zona è evidentemente depressa e si deprime sempre più ... » Ma quel che deprime di più è la sciocchezza presuntuosa dell ' Amintore . ( Il quale , poi , essendo più tardi ministro degli interni , fece cacciare dalle case dei senza tetto , costruite con questo metodo biblico , numerose popolazioni a Roma , a Napoli e altrove ! ) Con quelle pietre sparse nei campi , e trovando un po ' di terreno , occorrerebbe elevare un monumento al fondatore del movimento di iniziativa clericale ! Ma no . Siamo al tempo della edificazione . Il professor Fanfani proponeva , nel 1950 , così e semplicemente , di « individuare i settori di ignoranza tecnica e sociale da vincere » , e spedire in questi settori centinaia e migliaia di periti , capaci di « fare lume » . Nessuno accolse allora le sue escogitazioni . Ma adesso il Fanfani ha nelle mani il mestolo , e non vi è dubbio che il Radi ha il compito di « individuare i settori di ignoranza tecnica » e lanciarvi un certo numero di esperti . Tali esperti possono essere opportunamente funzionari degli enti di riforma , della Cassa del Mezzogiorno , dei consorzi di bonifica , dei cantieri scuola , della Federconsorzi , anzi , è bene che traggano alimento e vigore da questi organismi , come hanno fatto e fanno altri istituti e persone , al servizio della civiltà occidentale e del clericalismo . Le premesse del successo sono nella dottrina . E si sa , poi , che dai piccoli fatti e dai piccoli uomini si è giunti spesso a grandi e fatali eventi . Così , dalla piccola sedicenne Rudi , ragazza moabita , la quale ebbe vaghezza di giacere ai piedi del vecchio Booz ( ma io credo che lo facesse calcolando le ricchezze del vecchio ! ) si arrivò a Obed , a Isaia e , in seguito , a David , sorgente del Salvatore . ( Nonostante la sua ricchezza di idee , credo , però , che il professor Fanfani si sia già imbrogliato . Egli arriva tardi . L ' Italia sta diventando tutta un ' « area depressa » . E se il Fanfani non ha altri moccoli dovrà andare a dormire al buio , nonostante l ' abbondanza di letame accumulato in questi anni dai governi democristiani . )
StampaQuotidiana ,
I precipitosi avvenimenti austriaci richiedono un ' ordinata e chiarificatrice esposizione dei fatti mediati ed immediati che hanno portato l ' Europa di fronte all ' improvvisa situazione odierna . In questi ultimi anni la situazione interna della Repubblica austriaca presentava un ' incognita nelle forze di parte più efficienti e quindi sulle sue sorti specialmente in rapporto alle aspirazioni germaniche nazistiche : un sol popolo e un solo Reich . Se il pubblico potere aveva potuto fronteggiare le correnti socialiste e comuniste , quelle naziste non erano mai state nettamente dominate sempre per rispetto al potente vicino che non aveva lasciato occasione per dichiarare che dalle condizioni che sarebbero state create ai suoi amici austriaci , dipendevano i buoni rapporti con la Germania e la sua condotta verso il secondo piccolo Stato tedesco . Lo stesso assassinio di Dollfuss se aveva potuto imprimere una maggiore energia ai tutori dell ' indipendenza austriaca , non aveva però , per l ' intervento diplomatico del Reich , posto l ' Austria su un definitivo e pacifico terreno a questo riguardo . Mentre in Europa la causa austriaca , che in quell ' ora tragica sembrava essere tornata al primo piano delle intangibili situazioni territoriali create dalla guerra , rientrava nelle incertezze e nelle alternative delle varie gare e combinazioni politiche , si accreditava sempre più all ' estero l ' idea che le forze preponderanti nella Repubblica fossero naziste e soprattutto fra i giovani . Il cancellierato del dr . Schuschnigg si volse ad una progressiva normalizzazione delle condizioni interne , riunendo nel governo tutto il controllo della vita pubblica e , quali si fossero le reali proporzioni delle correnti politiche , cercando di convogliarle mediante un Fronte patriottico che doveva associare coloro , che , quale ne fosse il particolare pensiero , erano tuttavia per la Patria indipendente e cristiana . Indubbiamente questo pur faticoso sforzo dovette riuscir proficuo , se la Germania si decise all ' incontro di Berchtesgaden , soccorrendo il nazismo austriaco , incapace di ostacolare l ' opera unificatrice del cancelliere . Nel colloquio , è noto , si chiese in modo che il rappresentante del piccolo Stato non poté rifiutare che i nazisti fossero ammessi nel Fronte patriottico e nel governo , e libera fosse la loro propaganda , sebbene non come azione di partito . L ' influenza che essi avrebbero d ' ora in poi potuto spiegare e conquistare inserendosi nel Fronte patriottico , non rendeva questa azione più necessaria . In questi termini si segnò la « pace tedesca » che Hitler al Reichstag e Schuschnigg a Vienna illustrarono , con una certa uniformità di linguaggio , pur lasciando trasparire in quello del cancelliere austriaco la persuasione che l ' esperimento , cui aveva dovuto accedere , poteva essere ancora fecondo di risultati positivi per l ' indipendenza dell ' Austria ; soprattutto per la indubbia reazione suscitata all ' interno e all ' estero . All ' interno anzi , si manifestò la netta preponderanza del Fronte patriottico . Di qui , subito , un atteggiamento di reazione dei nazisti o per una più larga interpretazione sulle attività loro concesse , o addirittura contro la « pace tedesca » basata sullo statu quo della preponderanza dell ' autorità e delle forze governative . Il discorso del nuovo ministro dell ' Interno Seyss Inquart a Linz si può dire l ' indice più significativo di codesto stato di animo , mentre quello del ministro Zernatto , segretario del Fronte patriottico , alla radio di Vienna , rappresentò il pensiero del cancelliere secondo le intese conchiuse . La « pace tedesca » era già ai due fronti , l ' uno contro l ' altro armati . Ad affrontare con sicura coscienza e in piena responsabilità il compito che così si delineava , cioè l ' attuazione dei patti di Berchtesgaden nella premessa inviolabile dell ' indipendenza austriaca , decise il cancelliere al plebiscito . Le forze naziste si schierarono immediatamente alla opposizione , affermando la sorpresa della deliberazione e la sua illegalità . Ma mentre il loro centro di Graz inviava in questo senso una protesta al presidente della Repubblica , per ottenere almeno un rinvio , le dimostrazioni per le vie di Graz , di Vienna , di Linz si svolgevano al grido di : viva Hitler , un sol popolo , un solo Reich . Evidente segno che la « pace tedesca » non era stata accettata sulla base e con il fine dell ' indipendenza austriaca ; che comunque vi si era scorto solo il cavallo di Troia , per portare entro la riproclamata indipendenza dell ' Austria l ' unione con la Germania il solo führer e il solo Reich d ' un solo popolo ; che infine queste intenzioni e tendenze potevan essere frustrate dal plebiscito impostato sull ' Austria libera e tedesca , indipendente e sociale , cristiana e unita . In verità il plebiscito non era cosa nuova . Per suo conto nel discorso di Innsbruck il dr . Schuschnigg , in cui l ' annunciava , aveva ricordato come da anni lo si chiedesse . D ' altra parte le correnti naziste l ' avevano sempre preconizzato così che l ' Europa prevedeva il « mezzo legale » con cui si sarebbe arrivato all ' Anschluss ; e l ' avrebbero reclamato improrogabilmente quando fossero giunte alla possibilità o alla persuasione di averlo favorevole . Per ciò che riguarda la illegalità bisogna precisare che , in questo caso , il significato della parola « plebiscito » era letterale , in quanto era un appello al popolo ma non nel senso giuridico e politico , assegnatogli dalle tradizioni e dalle Costituzioni . Qui si trattava di una consultazione popolare che il cancelliere del governo austriaco intendeva di fare per ragioni non differenti dalle ragioni di un qualsiasi capo di governo , che voglia consultare il Parlamento . Ogni qualvolta un voto di fiducia può confortare il suo atteggiamento e i suoi intendimenti o comunque indicargli la via da seguire , la consultazione dei rappresentanti del popolo rientra neI campo di una normale prudenza , utile alle stesse opposizioni , e di un riconosciuto diritto . Il cancelliere in Austria non faceva altrimenti di fronte al popolo , in un ' ora decisiva , in cui non solo per la sua condotta , ma per i termini stessi della pace stabilita , credette necessario che nessun dubbio indebolisse o rendesse incerto il lavoro che la doveva attuare . Gli avvenimenti che susseguirono , sono così recenti che è superfluo riassumerli . Bisognava però illuminarli nelle loro premesse .
Gli uccelli migranti ( Grieco Ruggero , 1952 )
StampaQuotidiana ,
Vorrei conoscere Mister Hiley , che la stampa informata considera una delle più ragguardevoli personalità del parlamento australiano . Debbo confessare , a mia vergogna , che sino a ieri ignoravo l ' esistenza di Mister Hiley , a causa del fatto che egli è un « atlantico » del Pacifico e il Pacifico è troppo lontano dalle mie informazioni . Ma ora sento un vivo desiderio di parlare con Mister Hiley ; e , qualora io venga in possesso di una sua fotografia , vi prometto di farvela conoscere , se la redazione de l ' Unità vorrà consentirne la riproduzione . Mister Hiley è di quegli uomini dei quali si ama conoscere l ' effige e anche di più ; è uno di quegli uomini dinanzi ai quali i nostri studenti , per straripante ammirazione , forse un po ' beffarda , gridano , come sapete : « Lo vogliamo nudo ! » . Mister Hiley è una figura di primo piano del pensiero atlantico . Non ha , certo , l ' autorità e il vigore di un J . Foster Dulles o di un Truman o di un Acheson o di un Eisenhower , ma pure supera di una buona testa i capi del nostro governo . È un riflessivo , dal temperamento analitico . Agli atlantici del tipo triviale , del tipo di padre Lombardi , la cui oratoria è in sostanza una esibizione di bassa ventriloquia , Mister Hiley oppone il tipo dell ' argomentatore sottile , che sa il fatto suo , che sa mettere , e con poca spesa , l ' avversario a terra . Mister Hiley scopre e pone in evidenza gli aspetti più nascosti delle cose e dei fenomeni , che paiono secondari e superficiali , ma sono il nocciolo delle questioni . È , quindi , un prezioso collaboratore di quegli altri inviati dalla Provvidenza , che la Provvidenza ha donato agli Stati Uniti e all ' Inghilterra perché guidino la crociata che dovrebbe salvare , dal pericolo che la minaccia , la civiltà occidentale , detta anche cristiana , con licenza del pontefice . Mister Hiley , leader del parlamento australiano , è , naturalmente , un acceso fautore della guerra ai paesi del socialismo e della democrazia popolare . Per lui non può esservi compromesso tra il mondo del capitalismo e il mondo del socialismo . Mister Hiley è per il bombardamento atomico , per la guerra batteriologica , per lo sterminio e la distruzione totale degli uomini , delle donne , degli animali , dei vegetali che vivono nei paesi dall ' Elba al Pacifico ; ma , com ' è ovvio , questa distruzione totalitaria e senza residui non deve avere una contropartita nei paesi aggressori . Mister Hiley ha bisogno di una vittoria facile , certa e unilaterale come il nostro ministro della guerra . Egli , perciò , vagheggia l ' affamamento dei popoli dei paesi da distruggere , attraverso il blocco ermetico di questi paesi . Il blocco . Un blocco integrale , assoluto . Mister Hiley non sa quello che dice , e lo dice appunto perché non lo sa . Vorrebbe affamare i popoli dell ' Urss , della Cina e dei paesi europei di democrazia popolare . Affamare , affamare , grida Mister Hiley . L ' affamato , come si sa , se non mangia muore di fame . E quando il nemico sarà morto di fame , incederanno le forze atlantiche , agli ordini di un generale americano e una ineffabile guerra dei vivi contro i morti darà probabilmente la vittoria ai vivi . Ma come si conciliano questi piani con la libertà che viene tuttora consentita agli uccelli ? Signori del Pentagono , della Nato e di altri organismi responsabili , avete voi pensato all ' uccel profugo ? Alla sua libertà ? Alla negligenza colpevole verso il suo volo astuto ? Ed ecco Mister Hiley levarsi dal suo banco di deputato e di vice capo dell ' opposizione al parlamento australiano e , con il lungo indice puntato verso il governo del suo paese , tempestare dinanzi ai deputati stupefatti : « Conosce il governo l ' opera ostile , di tradimento , antiatlantica , degli uccelli migratori ? Quali misure ha preso il governo o si dispone a prendere per porre termine al contrabbando ( e perché non anche allo spionaggio ? ) che certi Stati di nostra conoscenza fanno nel nostro paese ( nel nostro paese , dico ) adoperando gli uccelli migratori ? » . I deputati australiani trattenevano il respiro e fissavano il presidente del consiglio , il cui stupore parve all ' opposizione la maschera di una mal celata connivenza con i nemici della civiltà atlantica e cristiana . « Sarò più preciso e più esplicito , - disse Mister Hiley , trascinato dal fremito delle rivelazioni . - Gli uccelli migratori - egli disse , scandendo le parole - gli uccelli migratori , che , affamati , si dipartono dalla Siberia per venire a ingrassarsi qui da noi , in Australia , per venire a mangiare i nostri liberi semi e i nostri vermi liberi e occidentali , per poi far ritorno ai luoghi di origine , ove vengono mangiati dai russi [ rumori al centro e a destra . Voci : « Udite ! Udite ! » ] , quando non vengono catturati dai giapponesi durante il volo di ritorno , questi uccelli , signori , non dovrebbero essere tutelati dalle nostre leggi di protezione . » [ Voci : « È vero , è vero , è una vergogna ! Finiamola con questi uccelli ! » ] Non conosco la decisione presa dal parlamento australiano sull ' abolizione delle leggi protettive degli uccelli migranti siberiani . Osservo che Mister Hiley , vice capo dell ' opposizione al parlamento australiano , ha troppo scarse conoscenze sul volo degli uccelli e sulle loro migrazioni . Non conosce il motivo per il quale gli uccelli migranti ( e , quindi , anche e soprattutto quelli che seguono la via di migrazione chiamata « il ventaglio siberomalese » , e che vanno a svernare in Australia ) giungono nei luoghi di svernamento , dopo aver percorso parecchie migliaia di chilometri , dimagriti e anche decimati dalle tempeste , dalla mancanza di cibo e da altre cause . Mister Hiley ha trovato che la causa della magrezza dei migratori siberiani è di origine sociale e politica . Non solo . Ha trovato che le migrazioni degli uccelli ( almeno nel ventaglio siberomalese ) sono organizzate dai sovietici per trarre profitto dall ' abbondanza di semi , di vermi , di insetti delle riserve atlantiche e così avere al ripasso uccelli impinguiti ai pascoli di Brisbane , di Melbourne , di Canberra e dell ' interno dell ' isola oceanica . Le cognizioni scientifiche di Mister Hiley non sono superiori a quelle di un turacciolo . Ma l ' intelligenza politica e lo spirito atlantico , del vice capo dell ' opposizione al parlamento australiano , sono degni di una elevata considerazione nei circoli più qualificati di Washington e di Londra . Per quanto riguarda l ' intelligenza tout court del mio Mister , bisogna riconoscere che essa oltrepassa i limiti abituali , e ci dà il senso dell ' illimitato . Per questo Mister Hiley è diventato celebre ed è stato segnalato dalle agenzie . Per questo io desidererei conoscere , e vedere com ' è fatto : così , da fuori ... senza aprirlo .
LA SITUAZIONE DELLA CECOSLOVACCHIA ( GONELLA GUIDO , 1938 )
StampaQuotidiana ,
Ad una settimana di distanza dall ' occupazione nazista dell ' Austria , negli ambienti diplomatici permane un certo nervosismo per la situazione cecoslovacca . Il nervosismo prende motivo dall ' instabilità della situazione provocata dal repentino crollo del blocco di garanzie dei trattati che impegnavano tutte le grandi potenze al mantenimento dello statu quo territoriale nel centro - Europa . Solo ora si incomincia ad individuare con chiarezza i molteplici aspetti della nuova situazione danubiana , quale viene stabilizzandosi attorno al forte impulso di espansione nazista verso il Sud . Dal punto di vista della situazione interna dell ' Austria è in atto un processo di estensione al territorio austriaco della nota politica del 3° Reich , con i suoi piani economici e politici , con la sua legislazione alla quale il nazismo ha impresso una impronta inconfondibile . Pur essendo del massimo interesse questa applicazione del nazismo sul territorio recentemente occupato ( territorio che in seno ad una comunità tedesca ha proprie caratteristiche tradizioni religiose , sociali e politiche ) , la stampa internazionale rivolge la propria attenzione non tanto al fatto compiuto quanto allo sviluppo generale della politica nazista la quale procede con similarità di metodi anche nelle sue affermazioni che hanno riflessi internazionali ( dalla rimilitarizzazione della Renania all ' occupazione militare dell ' Austria ) . È questo interesse per i riflessi internazionali che continua a tener desta la diplomazia in merito alla questione cecoslovacca . Infatti l ' Anschluss , dal punto di vista geografico , ha raddoppiate le frontiere germaniche con la Svizzera , ha creato nuove frontiere della Germania con l ' Italia , con la Jugoslavia , con l ' Ungheria , ed ha aumentate di quasi un terzo le frontiere con la Cecoslovacchia . Ma non è semplicemente questo aumento di frontiere che provoca preoccupazioni . Le preoccupazioni nascono dal fatto che la nuova situazione geografica in cui si viene a trovare la Cecoslovacchia ( situazione che i tecnici militari considerano duramente sostenibile data la morsa nella quale è stretta la Boemia ) coincide con le agitazioni delle forti minoranze tedesche aggregate allo Stato cecoslovacco . Queste minoranze tedesche hanno preso motivo dal recente fatto per riaffermare la loro simpatia verso il Reich tedesco . I capi del Partito dei sudeti ( Henlein , Frank Rosche ) hanno tenuto discorsi in Parlamento ed in piazza per manifestare il loro entusiasmo verso l ' Anschluss . Malgrado che il governo di Praga abbia cercato di accordare uguaglianza assoluta dei diritti alle minoranze tedesche ( basti ricordare l ' ultimo accordo del 18 febbraio 1937 ) l ' agitazione minoritaria è ben lungi dal calmarsi . Anche i mutamenti in seno al governo cecoslovacco ( mutamenti che ne hanno allargata la base ) non sono serviti a limitare l ' agitazione . Pur non avendo questa agitazione dei fini espliciti , si afferma che data la difficoltà di realizzare un ' altra Anschluss vi sarebbero correnti tedesche che desidererebbero una trasformazione dello Stato cecoslovacco in un senso federale con rinuncia delle sue alleanze con Parigi e Mosca e passaggio alla condizione di Stato neutrale . In questo modo la politica germanica verso l ' Est non avrebbe più sul fianco la potenza militare cecoslovacca . Mentre si manifestano questi pareri le cancellerie lavorano . Paul Boncour , dopo una serie di colloqui con il rappresentante del governo cecoslovacco a Parigi , ha rivolto domanda al Foreign Office per sapere quale sarà l ' atteggiamento dell ' Inghilterra nel caso in cui la Francia fosse costretta ad un intervento per assistere la Cecoslovacchia . Il comunicato ufficiale dell ' Havas parla esplicitamente di una « nuova minaccia che pesa ormai sulla Cecoslovacchia , alleata della Francia e considerata come l ' ultimo baluardo contro l ' espansione pangermanica nell ' Europa centrale ed orientale » . Mentre la Piccola Intesa , sotto l ' influenza jugoslava , non ha creduto neppure di riunirsi per esaminare la situazione nuova che la interessa così da vicino , uno scambio di idee è in corso fra Parigi e Londra . Nel suo discorso ai Comuni , Chamberlain ha fatto comprendere che l ' Inghilterra non ha alcun obbligo di intervenire a difesa della Cecoslovacchia , non avendo alcun impegno di assistenza . Con ciò l ' Inghilterra non intende disinteressarsi di tale situazione . Anzi Chamberlain , polemizzando ai Comuni con la lettera di von Neurath , ha detto che la questione austro - germanica non è una questione interna della Germania , come sosteneva la lettera , poiché l ' Austria , quale membro della Lega , era direttamente legata con gli altri membri della Sdn . Lo stesso rilievo viene ripetuto a proposito della Cecoslovacchia . L ' atteggiamento inglese non è ancora definito nelle sue linee precise , mentre la Francia ha riaffermato i suoi impegni di assistenza . Londra invece sta studiando la situazione che è stata discussa in tutti i recenti consigli dei ministri britannici . È stato pure chiesto il parere dei tecnici militari . Oltre questi pareri l ' Inghilterra ha chiesto a Praga informazioni dirette sullo stato attuale dei suoi rapporti con il Reich . È noto infatti che il sorvolo del territorio cecoslovacco da parte di aeroplani germanici nei giorni dell ' occupazione dell ' Austria ha dato motivo ad un passo diplomatico cecoslovacco a Berlino . Il governo tedesco ha dato delle assicurazioni affermando che ogni eventuale sorvolo era in contrasto con ordini impartiti : ha aggiunto che al momento di effettuare la marcia su Vienna fu ordinato alle truppe germaniche di restare a quindici chilometri di distanza dalla frontiera cecoslovacca . Inoltre il maresciallo Goering avrebbe dichiarato al ministro cecoslovacco a Parigi , Mastny , che il Reich non ha intenzioni ostili verso Praga . Altre assicurazioni ufficiali non sono mancate e non mancheranno . I giornali di Praga però attribuiscono scarso valore alle espressioni verbali , dato il carattere e la vivacità delle agitazioni minoritarie . Non si esclude la possibilità di una garanzia multipla dell ' integrità territoriale della Cecoslovacchia e , in attesa pure di nuove assicurazioni nel discorso che Hitler terrà al Reichstag , l ' atteggiamento inglese continua ad essere riservato .
Un lungimirante ( Grieco Ruggero , 1952 )
StampaQuotidiana ,
Questo è il ministro brasiliano dell ' istruzione pubblica . Il quale soffre di nausee , come il Forrestal statunitense nei mesi che precedettero il noto suo salto a pesce ; ma che , a differenza del pessimista collega nordico , ama creare a sé e agli altri , con il conforto di una fantasia illimitata , stati di tranquillità beata e beota . A quanto risulta , questo ministro « do Brasil » , dopo aver preso conoscenza dell ' antipatico memoriale dell ' ammiraglio Fechteler , ne è rimasto parecchio preoccupato , e ha deciso di prender le misure adeguate alla situazione . Non è detto che un ministro dell ' istruzione non possa nutrire idee ( e soprattutto sentimenti ) di alta politica e di altissima strategia , anche nel Brasile , e concorrere , secondo le proprie capacità e possibilità , a dare una mano a quegli sciagurati del Pentagono . Anche la signorina Margaret Truman , tipo caratteristico di donna atlantica , senza dubbio , sia pure aliena dagli studi sul Turenne e sul Clausewitz , concorre con il soave canto e la nota leggiadria al successo dei piani di quel geniale pensatore e uomo di Stato che è il suo papà . E chi sa mai quali scoperte avrebbe fatto la signorina se si fosse dedicata allo studio dei piccioni , dei polli e delle colombaie , oggi entrati come collaboratori nello stato maggiore europeo ! A maggior ragione , dunque , un ministro brasiliano della istruzione , che è assai più di un pollo , può entrare nel grande cimento del nostro secolo e studiare il modo più facile ed economico di eliminare gli avversari della civiltà occidentale , della quale il Brasile è una gemma splendente . Tale è l ' arduo compito al quale si è dato il ministro brasiliano . Il risultato è stato superiore a ogni aspettativa , anche per l ' estrema sollecitudine con la quale fu respinto . Il ministro non solo ha deciso , ma ha decretato che dai nuovi testi di geografia a uso delle scuole venga soppressa l ' indicazione del territorio riguardante l ' Unione Sovietica e così pure dagli atlanti , dalle carte geografiche murali , dai mappamondi . Di primo acchito il decreto brasiliano , approvato dal consiglio dei ministri , sembra uno scherzo , una cretineria surrealista . Voi conoscete infatti dei pittori che dipingono le donne senza testa , per motivi polemici . Ma se riflettete un momento vi accorgerete subito , però , che questa è un ' altra cosa . La trovata del brasiliano è geniale , ed è semplice come ogni idea geniale . Così è stata giudicata dai generali del Pentagono che se ne intendono , e conoscono le cose del mondo se non proprio quelle della guerra . Se la decisione del ministro brasiliano fosse accolta dall ' Onu , l ' Unione Sovietica non esisterebbe più , come non esisterà più fra poco , per i brasiliani , per don Gonzalvo Gomez , per donna Juanita Amendolare e simili . Al suo posto sulle carte , vi sarebbe un grande spazio bianco verdolino , e sopra vi sarebbe scritto : « Qui c ' era una volta l ' Unione Sovietica , distrutta , eliminata , sommersa dai difensori della civiltà occidentale » . Così , facilmente e a buon mercato ! Di questo passo si potrebbe ( perché no ? ) cancellare dalle carte anche la Cina , e poi i paesi europei a oriente dell ' Elba . Allora me lo saluterebbe lei il socialismo ? L ' idea , del resto , non è nuova . Già il grande scrittore russo Scedrin aveva presentato un tipo di prefetto zarista tutt ' altro che intelligente ( ma conoscete voi un prefetto intelligente ? ) , però zelante e rispettoso dei principi vigenti , delle leggi in uso , delle direttive provenienti dalla capitale . Egli manteneva l ' ordine nella sua provincia uccidendo i suoi amministrati e incendiando le città ribelli . E pensava che il mondo dovesse essere governato così come egli governava la sua disgraziata provincia ! Quand ' ecco che venne a sapere che esisteva al mondo un paese , l ' America del secolo XIX , dove la gente era governata in un altro modo . L ' America era un paese poco conosciuto , dove esistevano , si diceva , certe libertà pericolose , la cui notizia giungeva nell ' impero russo , turbando il popolo . Che fare ? Il prefetto di Scedrin si arrabbia , insulta l ' America , protesta contro l ' esistenza di questo paese curioso , oltraggioso , perturbante , inammissibile , « contro natura » . E decide che l ' America , scoperta nel XV secolo , venga ricoperta , nel XIX , in modo che non se ne parli più . A differenza del ministro brasiliano dell ' istruzione , il personaggio di Scedrin , pur essendo un ottuso , ha dei momenti di perplessità e di riflessione , non è uno stupido assoluto . Dopo la decisione presa , infatti , egli vi medita su , e dice a se stesso : « In fondo , quest ' affare non dipende da me » . Il brasiliano invece va dritto alla meta , e cancella . Maturano , dunque , tempi di grandi decisioni . Riflettete sugli eventi coreani . Un giorno un pugno di scellerati americani decise di rompere i trattati e di aggredire la Corea del Nord , per « unificarla » sotto il comando di quel criminale di Syngman Rhee . La Corea è un piccolo paese sebbene popolato da gente valorosa e gelosa della propria indipendenza nazionale . Gli aggressori smargiassi avevano raccontato a tutti le solite storie sulla « Corea oppressa dai comunisti » e che attendeva la liberazione dagli occidentali . Sono passati due anni e gli aggressori smargiassi , che hanno messo le zampe nella Corea , non sanno come uscirne e portare a casa , sana e salva , la propria pelle e gli ultimi superstiti . Erano andati per sonare e sono rimasti sonati . Non hanno conquistato la Corea del Nord e , se non ci inganniamo , stanno perdendo anche quella del Sud . I famosi generali americani hanno fatto ridere il mondo per la loro incapacità presuntuosa e per la loro stupidità , di fronte alle quali le decisioni del ministro brasiliano hanno il vantaggio di essere ispirate all ' idea di fare economia di una guerra . La rabbia che ha preso i generali spacconi è stata tale da indurli al massacro delle popolazioni coreane con armi e mezzi condannavi dagli usi di guerra e con la diffusione dei batteri della peste , del colera , del tifo e di altre epidemie . Ciò nonostante non hanno cavato un ragno dal buco ; e i saggi consiglieri invitano oggi gli aggressori ad allontanarsi al più presto dalla Corea , che può diventare la loro tomba definitiva . Il generale Ridgway , che ora è venuto a comandare l ' esercito europeo , è un imbecille come stratega ed è , in più , un criminale di guerra , com ' è noto . Ora fa i discorsi da gradasso in Francia , ma fa ridere , come ogni millantatore , e fa schifo come ogni uomo degradato . Ma pensate un po ' : se la Corea fosse stata cancellata dalle carte nel 1950 , non ci sarebbe stata la guerra in Corea e i generali americani non vi sarebbero stati sconfitti e non si sarebbero disonorati in faccia al mondo . Voi comprendete l ' importanza delle grandi decisioni geografiche del governo brasiliano , che l ' Onu dovrà riconoscere giuste e opportune , per l ' onore degli stati maggiori atlantico ed europeo e per la loro tranquillità . Il ministro brasiliano vede lontano . Ha paura . Avete mai osservato i bambini che si mettono la maschera terribile per far paura e vanno a guardarsi allo specchio ? Arretrano e fuggono spaventati e urlanti . Volevano far paura agli adulti e prendono paura essi stessi . Il ministro brasiliano ha paura , e ne ha ben donde . Non e certo incoraggiato dalle prove date dai generali , dalle armi e dal coraggio degli atlantici , in Corea e in altri settori dell ' Asia . E poi , egli non crede alla propaganda statunitense e alle minacce di Ridgway . Ma non crede che le bombe atomiche e altre graziosità simili siano solo destinate ai paesi del socialismo , senza reciprocità . Per questo ha le : nausee . Ma quanti ministri o generali non hanno oggi nausee in tutti i paesi atlantici ? Il ministro brasiliano vede lontano . Stupido lo è di certo . Ma riflettete alla filosofia che si diffonde dai suoi provvedimenti . Se vuoi vincere l ' avversario negane l ' esistenza . L ' Unione Sovietica non c ' è .
Come uno sposo alla festa nuziale ( Del Rio Domenico , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Che la festa nuziale incominci ! Era il grido che risuonava nell ' anima la notte della vigilia di Natale , all ' apertura della Porta santa . « Festa nuziale » : così Papa Wojtyla aveva chiamato il grande Giubileo del Duemila nella Bolla Incarnationis mysterium . Quella notte , anche noi tutti , povere creature da nulla , siamo stati immessi dal gesto del Papa nel dolce evento dell ' intima amicizia e della immensa misericordia di Dio , come le sublimi anime contemplative , come Teresa d ' Avila , come Giovanni della Croce , come Angela da Foligno , che celebravano le « mistiche nozze » con il Signore . Inaspettata veste nuziale era l ' abito di Papa Wojtyla , il piviale sfavillante di riverberi di luce e di colori , rimembranza forse di policrome visioni orientali , africane , messicane ... i colori di ogni terra proiettati sulla veste nuziale del pontefice . Festa di suoni , di trombe , di canti , di luci , nella basilica , omaggio al Cristo glorificato : « Ieri , oggi , nei secoli » . Festa di tutti i continenti , approdati con gli uomini e le donne nei costumi tradizionali a decorare di fiori e di colori la Porta santa . Festa di tutta la storia cristiana di questo millennio che declina e che sfocia come un fiume nel Giubileo del Duemila : « Il grande fiume della Rivelazione , del cristianesimo e della Chiesa , che scorre attraverso la storia dell ' umanità a partire dall ' evento accaduto a Nazareth e poi a Betlemme duemila anni fa » , come Papa Wojtyla aveva scritto nella sua lettera apostolica Tertio Millennio adveniente . Così la grande festa nuziale è incominciata . Perché il perdono di Dio che scende sull ' uomo pentito non è qualcosa di tetro . Il Giubileo è letizia : è letizia del figliuol prodigo che ritrova l ' amicizia perduta del Signore . E letizia del Popolo di Dio , che acclama il Redentore venuto a dimorare tra gli uomini : il Signore , anch ' egli come pellegrino a camminare sulle nostre strade , a bussare alla nostra porta , la porta della nostra povera casa , prima ancora che noi peregrinassimo penitenti verso la sua Porta santa . Perché , in mezzo a quella festa della notte della vigilia di Natale , c ' era anche la nostra immagine di pellegrini . L ' immagine era lì nella figura di Papa Wojtyla che , pur nella sua sfavillante veste nuziale , si trascinava , curvo , dolente , pellegrino , nel faticoso cammino dalla Porta santa all ' altare , assorto nel richiamo del suo Signore . Sulle sue spalle non c ' era soltanto la meraviglia di un abito . C ' era anche il peso dei nostri peccati , dei nostri orrori , delle nostre ostinazioni : le pene e le miserie di tutta l ' umanità di oggi , ma anche le infedeltà e i rinnegamenti avvenuti nel lungo fiume della storia cristiana . Tutto egli trascinava verso il perdono e la misericordia di Dio . Con lui era il nostro camminare di pellegrini , presi da pentimento , ma anche dalla voglia intensa di poter celebrare anche noi la grande festa nuziale con Dio .