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GLI IMPEGNI EUROPEI DELL' INGHILTERRA ( GONELLA GUIDO , 1938 )
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L ' attesissimo discorso di Chamberlain si può considerare l ' ultima e definitiva parola sulle prospettive della politica inglese nei tre settori : mediterraneo , renano , danubiano . Per il settore mediterraneo nessun nuovo elemento è offerto dalle dichiarazioni del premier inglese . Infatti la fiducia di una conclusione positiva dei negoziati con l ' Italia ha sempre animate le direttive di Chamberlain che di tali negoziati è sempre stato convinto ed attivo sostenitore . Importa solo sottolineare l ' ottimismo del capo del governo britannico e la soddisfazione per i risultati dei colloqui in corso i quali avrebbero già portato all ' accordo su varie questioni . Anche per la Spagna nulla di nuovo , contrariamente a quanto la stampa , specialmente di sinistra aveva congetturato negli ultimi tempi . L ' Inghilterra , dice Chamberlain , è per il non intervento , anche se il non intervento è violato dagli altri . Esprime solo il desiderio che la situazione spagnola non venga mutata con l ' invio di nuove truppe straniere , ma non chiede espressamente che ora i volontari italiani siano ritirati , né si illude che sia possibile ed attuabile un ' operazione del genere . Insiste invece sulle garanzie ottenute dall ' Italia in fatto di intangibilità del territorio continentale della Spagna nonché delle isole . La politica inglese nel settore danubiano è una chiara ed esplicita riconferma degli impegni che l ' Inghilterra si è assunti con il trattato di Locarno : portare aiuto sia alla Francia che al Belgio nel caso in cui queste due nazioni siano vittime di un ' ingiusta aggressione . Questa riconferma delle garanzie inglesi della frontiera renana fa sì che in questo settore le posizioni siano ben più chiare di quanto non lo fossero nel 1914 : si sa esplicitamente che l ' Inghilterra interverrà automaticamente a favore sia della Francia che del Belgio se questi due paesi sono aggrediti . Le cose si complicano quando si passa al settore dell ' Europa centro - orientale . Sono ormai universalmente note le cause delle preoccupazioni per questa delicata zona della politica europea . Infatti la zona critica dell ' equilibrio europeo non è più , come nel 1914 , ad occidente ma ad oriente . ( Del resto non si può dimenticare che le occasioni della conflagrazione mondiale furono offerte dai contrasti fra grandi e piccoli Stati proprio nell ' Europa danubiana ) . Tranquillizzate per 10 anni ( patto decennale germano - polacco ) le controversie fra Berlino e Praga per il corridoio polacco che divide la Prussia orientale dalla occidentale , liquidata la questione austriaca con l ' occupazione del territorio dell ' Austria , i punti nevralgici restano due : la Lituania al Nord , la Cecoslovacchia al centro . Le controversie germano - lituane furono in passato assai animose , ma nel momento attuale sono in una fase di calma : il contrasto si è spostato fra la Lituania e la Polonia oramai in via di composizione . Resta invece sempre aperta e viva la questione cecoslovacca . Infatti il Reich ha dato garanzie di rispettare la neutralità del Belgio e della Svizzera ; ha pure dichiarato che nessuna controversia territoriale è viva con la Francia e che i confini con l ' Italia sono intangibili . Invece nessuna specifica garanzia è stata data a Praga . Al contrario , l ' agitazione delle minoranze tedesche offre motivi a serie preoccupazioni . Diplomaticamente la situazione della Cecoslovacchia è chiara . Nessun patto di assistenza Praga ha concluso né con la Germania , né con la Polonia , né con l ' Ungheria . Alla Romania è unita per mezzo delle garanzie piccolo - intesiste . Con la Francia e con la Russia , Praga ha impegni positivi concretati in due patti di mutua assistenza . In funzione di questi patti , se la Cecoslovacchia è attaccata , la Francia e la Russia dovrebbero muovere in suo aiuto . È noto che né la Francia né la Russia hanno frontiere in comune con la Cecoslovacchia . Quindi , se l ' assistenza dovesse essere militare , la sua attuazione potrebbe far scoppiare almeno tre focolai di guerra in Europa . Di fronte a queste prospettive l ' Inghilterra è rimasta sempre perplessa . Londra non è unita con Praga da alcun patto di assistenza : ha verso Praga solo i doveri che ha un membro della Lega verso un altro membro . Questi doveri sono precisati dall ' art . 16 del Patto e possono arrivare fino all ' assistenza militare . Però l ' obbligo non è automatico . Anche se il Consiglio dichiara che vi è aggressione e delibera le sanzioni sia militari che economiche , dipende sempre dall ' arbitrio di ciascun paese l ' applicazione o no dell ' assistenza deliberata . Nessun automatismo è previsto dal Patto . Chamberlain , nel suo discorso di ieri , invece di fissare un programma della politica britannica nell ' Europa centro - orientale , ha preferito ricordare quali siano gli impegni di Londra verso Praga , ed in questo modo ha prospettati i possibili atteggiamenti della politica inglese di fronte alle ipotetiche controversie centro - europee . Parigi aveva chiesto a Londra che cosa farà l ' Inghilterra neI caso in cui la Francia entri in guerra per portare aiuto alla Cecoslovacchia aggredita . Londra risponde che non ha alcun obbligo di portare aiuto alla Cecoslovacchia , non essendo legata a Praga da alcun patto d ' assistenza , e non essendo automatici gli impegni di assistenza previsti dal Patto . Quindi l ' Inghilterra non seguirà necessariamente la Francia in una guerra che ha per obiettivo l ' assistenza della Cecoslovacchia contro gli aggressori . Potrà intervenire o non intervenire a lato della Francia . Cioè si riserva piena libertà d ' azione nel giudicare se il conflitto sia tale ( per le sue cause e le sue forme ) da rendere opportuno un intervento . Tutto ciò dipende dal crollo ( non a parole ma a fatti ) della politica societaria che solo con un ' azione collettiva in difesa di uno Stato aggredito potrebbe rialzare il suo prestigio . Chamberlain ha ripetuto varie volte anche nel suo discorso che l ' Inghilterra entrerà in guerra solo per difendere la sua integrità territoriale e le sue vie di comunicazione . Una sola eccezione si fa per le frontiere renane ( le quali come disse Baldwin sono frontiere inglesi ) . Quindi le garanzie di carattere societario , data la carenza di ogni automatismo , possono restare come si è visto nel caso dell ' Austria membro della Lega lettera morta . La politica europea è ormai ritornata in pieno alla politica prebellica delle alleanze , politica di cui il riarmo universale è la più diretta ed inevitabile conseguenza .
Mac Carthy e le scope ( Grieco Ruggero , 1952 )
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Il signor Mac Carthy , per chi non lo sapesse , è un senatore statunitense , ciò che è già molto significativo ; ma per soprammercato è il presidente della famosa commissione di indagine sulle attività antiamericane , che , come credono i suoi membri , ha salvato gli Stati Uniti dal « pericolo » di scivolare nelle braccia del comunismo . Il signor Mac Carthy succedette nell ' attuale carica al senatore Parnell Thomas , che fu processato a suo tempo e condannato per truffa e che attualmente dovrebbe trovarsi in un carcere della repubblica stellata . In attesa di essere a sua volta arrestato e processato , ciò che mi pare inevitabile , il senatore Mac Carthy fa arrestare e anche condannare decine di onesti cittadini americani , sotto le accuse più odiose e malvage ; e dirige l ' attività di propaganda della sua commissione , la quale consiste nel far credere agli americani che essi hanno una spia ogni tre cittadini , e che questa spia è , naturalmente , un comunista ! Purtroppo , però , la commissione non è arrivata a pubblicare la lista di tutte le spie americane , che sarebbe stato bello leggere : si è limitata a diffondere delle « guide » , dalle quali tu puoi apprendere gli indirizzi delle organizzazioni e delle pubblicazioni « sovversive » negli Stati Uniti , « con appendice » , con nomi e indirizzi di comunisti americani o definiti comunisti dalla nobilissima commissione . Nessuno che abbia il senso della libertà e della dignità personale potrà affermare che tali « guide » siano un segno , una manifestazione di elevata civiltà ; esse , però , servono egregiamente a mascherare le attività di spionaggio effettivo degli alti papaveri dell ' amministrazione civile e dell ' esercito statunitense . Infatti sarebbe davvero sconnesso e senza prospettive quel servizio straniero che si servisse di elementi comunisti per la propria attività di informazione , anziché ministri , generali in carica , uomini politici conservatori « atlantici » , « cristiani » , « benpensanti » , gente cioè che ha le mani sulle leve di comando dell ' economia , della politica , dell ' organizzazione militare e della diplomazia . Il signor Mac Carthy e il suo abilissimo associato J . Edgar Hoover , direttore del Federal bureau of investigation , cercano invece le spie tra gli scrittori , gli artisti , gli scienziati ... Per mio conto dubiterei seriamente della condotta del signor Edgar Hoover e di quella del senatore presidente e affarista Mac Carthy ... Il quale è pure un fautore della liberalizzazione degli scambi , nel senso americano della tesi , cioè nel senso che i paesi del « fronte atlantico » debbono aprire le porte ai prodotti americani ( debbono essere liberali verso questi prodotti ) mentre gli Stati Uniti debbono tenere chiuse con un doppio catenaccio le proprie porte ai prodotti dei paesi detti amici . L ' aspetto più antipatico , diciamo così , di tale questione , è che il signor Mac Carthy adopera la propria autorità e la stessa commissione di cui è a capo per appoggiare con la minaccia la tesi della liberalizzazione unilaterale degli scambi , tanto più quando si tratta di sostenere la esportazione di un prodotto caro agli interessi propri . Nei resoconti stenografici del parlamento americano ( anno 1951 ) si trova un importante documento di questo aspetto non secondario dell ' azione della commissione di indagine sulle attività antiamericane . Il presidente Mac Carthy chiama un giorno dinanzi alla commissione il signor Paolo Hoffmann . Fu questi l ' amministratore del Piano Marshall , sino al momento in cui detto piano venne sostituito dalla Nato . È dunque una autorità statale , oltre a essere un uomo di fiducia dell ' industria automobilistica americana . Ecco un estratto del dialogo , stenografato e pubblicato negli atti del Congresso : Presidente Mac Carthy - Bisogna assolutamente esportare il nostro tabacco . Il tabacco costituisce la ricchezza della mia circoscrizione elettorale . P . Hoffmann - Certamente , mister . Presidente Mac Carthy - È la Carolina , il mio Stato , che fornisce il miglior tabacco del mondo . P . Hoffmann - È esatto , mister . Presidente Mac Carthy - E io ricevo ogni giorno le lamentele dei miei elettori : si lagnano che la vostra amministrazione [ quella del Piano Marshall ] non esporta abbastanza tabacco in Europa . Voi siete americano ? P . Hoffmann - Certamente , mister . Presidente Mac Carthy - Allora cercherete di aggiustare questa faccenda . P . Hoffmann - Non mancherò , mister . Presidente Mac Carthy - Ho inteso dire pure che si esportano poche macchine da scrivere in Europa , in conto del Piano Marshall . P . Hoffmann - È possibile , mister . Presidente Mac Carthy - Voi siete americano ? P . Hoffmann - Lo spero , mister . Presidente Mac Carthy - Allora dovreste esportare più macchine da scrivere e soprattutto delle seguenti ditte [ seguono le indicazioni delle marche ] . Sono felice , ora , di potervi intrattenere su un affare che mi sta a cuore . Fra poco dovrò incontrarmi con un mio vecchio amico . Si occupa della fabbricazione delle scope . Vorrei sapere se voi controllate , nell ' ambito del Piano Marshall , la fabbricazione di scope in Europa . Potete dirmi quante scope vi si fabbricano ? P . Hoffmann - No , mister . Presidente Mac Carthy - Allora vi occuperete immediatamente di questa faccenda . Organizzate in Europa un ufficio per la vendita di scope americane . Qualcuno crederà che questo dialogo sia uno scherzo . Ma no , esso è ripreso dagli atti del Congresso americano , che pubblica pure i resoconti stenografici della famosa commissione . Così tu hai un quadro più vivo delle attività dei membri di questa scellerata organizzazione poliziesca , e del loro presidente . Per questi signori è attività comunista o filocomunista , e perciò antiamericana , ogni manifestazione di resistenza alla politica di provocazione internazionale dei gruppi dominanti dell ' imperialismo americano . I quali si credono la nuova « razza eletta » , destinata a dominare il mondo ; e vogliono soffocare la voce di chi , nel loro paese , mette in guardia il popolo americano contro gli immensi pericoli che una simile politica comporta . Per quanto ci riguarda , non avevamo bisogno di altre testimonianze per capire cosa vogliono gli Stati Uniti in Europa . Vogliono fare dell ' Europa un loro mercato coloniale , a qualunque costo . Vogliono , anzi , che gli europei vadano a morire in guerra per consentire ai Mister Mac Carthy americani di fare del mondo un mercato per il loro scatolame , i loro tessuti , le loro patate , le loro scope , ecc. Farò certo un gran dispiacere al senatore Mac Carthy , dicendogli che scope e altri oggetti di più intelligente costruzione se ne fabbricano anche dalle nostre parti , e da un pezzo . Non abbiamo bisogno , dunque , di scope americane . Ci pare , piuttosto , che gli americani abbiano bisogno , a casa loro , di un più intensificato servizio di spazzatura , tra i gruppi dirigenti dell ' amministrazione economica , civile , militare , e della cultura ; e questo néll ' interesse del popolo americano e dell ' intera umanità .
Genoma, a un passo dalla mappa ( Mastrolilli Paolo , 2000 )
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Ancora non siamo arrivati alla mappatura completa dei geni umani , ma la notizia annunciata ieri dalla compagnia americana Celera Genomics ci ha portati ad un passo da questo risultato . In sostanza , l ' azienda con sede a Rockville , nel Maryland , ha dichiarato di aver finito la sequenza dell ' intero genoma di un uomo . I suoi studiosi hanno individuato le componenti chimiche del Dna , che costituiscono i nostri geni . Ora devono metterle in ordine , capire le loro funzioni , e definire la mappa vera e propria del genoma . Questo lavoro potrebbe prendere ancora un paio di anni , e avviene in concorrenza con lo Human Genome Project , ossia il progetto di ricerca pubblico condotto dai laboratori di sei paesi , compresa l ' Italia . L ' iniziativa per fare la mappatura era partita 13 anni fa , e ha lo scopo di individuare tutti i geni dell ' essere umano , per capire come fanno funzionare il corpo , e come possono essere trattati per curare gravi malattie . Il Dna ha circa 3,5 miliardi di paia di componenti chimiche , che creano un numero tra 80.000 e 100.000 geni , detentori delle informazioni per tutti i processi del nostro corpo , compreso il colore della pelle o degli occhi . Il consorzio pubblico dello Human Genome Project , che ha avviato l ' impresa , ha l ' obiettivo di mettere i dati a disposizione degli scienziati di tutto il mondo , e pochi giorni fa il presidente americano Clinton e il premier britannico Blair hanno ribadito l ' impegno a seguire questa linea . La Celera Genomics , invece , è un ' azienda privata , che ha lo scopo di ricavare profitti da questa operazione . L ' anno scorso , infatti , i suoi dirigenti avevano offerto al consorzio pubblico di collaborare per accelerare il progetto , in cambio del diritto esclusivo ad utilizzare alcuni risultati , che potrebbero tornare utili sul piano commerciale a sviluppare terapie per le malattie . Ma Francis Collins , direttore del National Human Genome Research Institute , rifiutò l ' offerta , e da allora è cominciata una specie di competizione . Quindi è probabile che l ' annuncio della Celera abbia anche l ' obiettivo di aumentare la pressione sul consorzio pubblico , mentre di sicuro ha già raggiunto lo scopo di far salire il valore delle azioni della compagnia , che ieri a Wall Street è cresciuto subito del 23% . Dopo la presa di posizione di Clinton e Blair , infatti , tutto il mercato delle aziende biotecnologiche aveva sofferto una crisi . Ma mercoledì il capo della Casa Bianca ha chiarito che impegnandosi alla pubblicità dei dati , non voleva ostacolare il lavoro delle aziende private impegnate nello stesso progetto , e subito ieri è arrivato l ' annuncio della Celera . Francis Collins ha detto di essere contento per il risultato raggiunto dai concorrenti , ma i responsabili dello Human Genome Project sostengono che la tecnica usata da loro per raggiungere lo stesso obiettivo è più precisa e affidabile . Il presidente della Celera , Craig Venter , ha detto che la sua compagnia potrà completare una " brutta copia " del progetto nel giro di poche settimane , e anche il consorzio pubblico prevede di raggiungere lo stesso risultato entro l ' anno . La mappatura vera e propria , però , non dovrebbe essere completata prima di due o tre anni . L ' annuncio della Celera , comunque , rende ancora più attuali due problemi chiave : primo , chi ha il diritto di possedere i dati del genoma ; secondo , come bisogna usarli per il bene degli esseri umani . Sul primo tema , la posizione presa da Clinton e Blair dovrebbe garantire la pubblicità della mappatura , che ogni scienziato troverà su internet per utilizzarla liberamente nei suoi studi . Le terapie che verranno scoperte , però , sono un discorso diverso , e qui entreranno in ballo gli enormi interessi economici delle grandi aziende biotecnologiche e farmaceutiche .
PARIGI E LONDRA RICONOSCONO BURGOS ( GONELLA GUIDO , 1939 )
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Francia ed Inghilterra hanno ufficialmente riconosciuto il governo del gen . Franco . I dettagli circa la nomina degli ambasciatori interesseranno la cronaca dei prossimi negoziati internazionali . Ora vi è il fatto capitale del riconoscimento deliberato dai due Consigli dei ministri e già approvato dal Parlamento francese . D ' altra parte non vi è alcun dubbio sull ' approvazione ( che si avrà forse domani ) da parte della Camera dei Comuni . È necessario , al di sopra dei commenti della stampa , considerare e tenere ferme le ragioni del riconoscimento che Daladier e Chamberlain hanno illustrato nei loro brevi ma precisi discorsi . Ciò servirà ad eliminare ogni equivoco circa la natura del riconoscimento . Daladier ponendo la questione di fiducia sulle sue dichiarazioni in risposta ad alcune interpellanze socialcomuniste è riuscito ad ottenere , dalla Camera del Fronte popolare , un ' autorizzazione preventiva al riconoscimento di Franco . Il voto della Camera si è avuto venerdì ; la deliberazione del governo è stata presa ieri . Le interpellanze dell ' opposizione parlamentare francese si possono riassumere in un solo argomento : il riconoscimento di Franco implica il riconoscimento di una situazione caratterizzata dalla presenza in Spagna di eserciti stranieri che non permetterebbero di constatare una vera e propria indipendenza spagnola . Daladier è partito dalla considerazione del fatto nuovo : la presa della Catalogna . Dopo questo avvenimento capitale non si può più dire che in Spagna vi sia un governo repubblicano . I territori catalani sono stati abbandonati ; più di 400 mila uomini sono fuggiti in Francia ; il governo repubblicano non ha più unità ; non ha più sede determinata , né direzione responsabile . Ogni rappresentanza diplomatica presso un simile governo è di fatto impossibile . A queste constatazioni di fatto nei confronti dei repubblicani , si aggiungono per il governo francese altre considerazioni politiche nei confronti di Franco . L ' opposizione socialcomunista francese ha messo in guardia il governo circa i pericoli a cui si espone la Francia dovendo affrontare dei nemici su una terza frontiera . Prendendo lo spunto da questo ammonimento , Daladier ha risposto : « È appunto perché ci tengo al fatto che la Francia non abbia una terza frontiera da difendere , è appunto perché intendo lottare con tutte le mie forze per impedire questo fatto , che sostengo essere interesse della Francia avere relazioni di buon vicinato con il governo reale , che è ormai il governo del gen . Franco » . Dopo la caduta della Catalogna , alla resistenza repubblicana non ci crede più nessuno , neppure ( ha detto Daladier fra le risa della Camera ) il presidente della Repubblica spagnola . Infatti Azaña avrebbe informato il governo francese che ormai riteneva inutile ogni resistenza e che aveva « energicamente consigliato il governo di Negrin ad entrare in negoziati per concludere la pace con il gen . Franco » . Inoltre il governo francese si è deciso al riconoscimento anche per continuare una politica parallela a quella britannica che già si è manifestata favorevole al riconoscimento . Questo orientamento è considerato come un aspetto della cosiddetta « politica di presenza » ed è in stretta connessione con i grandi interessi politici ed economici che hanno in Spagna sia la Francia che l ' Inghilterra ( prima della guerra civile gli scambi franco - spagnoli salivano a vari miliardi ) . Infine l ' ultima e decisiva ragione del riconoscimento si deve ricercare secondo Daladier nel timore di complicazioni mediterranee che consigliano Parigi ad una grande prudenza nei rapporti franco - spagnoli . A questo proposito Daladier ha detto : « È appunto perché credo che la politica internazionale non è stabilizzata , è proprio perché penso che si possono produrre dei gravi remous nelle settimane o nei mesi prossimi , è proprio per questo che preferisco che la Francia sia presente a Burgos » . Quindi le ragioni del riconoscimento sono , da parte francese , le seguenti : 1 ) estensione effettiva del dominio di Franco alla frontiera dei Pirenei ; 2 ) inutilità di ogni resistenza repubblicana ; 3 ) volontà di continuare una politica parallela a quella inglese già favorevole al riconoscimento ; 4 ) opportunità di una politica di presenza , cioè di non isolamento ; 5 ) necessità di tutelare gli interessi economici francesi in Spagna ; 6 ) timore di conflitti mediterranei . Malgrado l ' opposizione socialcomunista , la Camera francese ha approvato la politica di Daladier con 62 voti di maggioranza . Le ragioni esposte da Chamberlain ai Comuni sono sostanzialmente quelle di Daladier . Però il premier britannico in luogo di insistere sugli interessi inglesi per il riconoscimento di Franco ha preferito insistere sul fatto dell ' impossibilità di considerare attualmente come effettiva e quindi ( secondo questa dottrina franco - inglese ) di considerare come legale il governo repubblicano . Inoltre le dichiarazioni di Chamberlain si differenziano da quelle di Daladier perché contengono un accenno alle garanzie date da Franco su due punti capitali : 1 ) mantenimento della indipendenza spagnola ; 2 ) limitazione delle pene ai responsabili di reati comuni ; cioè esclusione delle vendette politiche . Questi due punti non furono oggetto di negoziati , ma è a proposito di questi argomenti che si parlò di « condizioni » del riconoscimento . Chamberlain non accenna a condizioni , e si limita a prendere atto delle garanzie già date dal gen . Franco : « Il governo britannico dice Chamberlain ha preso nota con soddisfazione delle dichiarazioni pubbliche del gen . Franco circa la decisione del suo governo di mantenere la tradizionale indipendenza della Spagna e di prendere provvedimenti punitivi solo contro i colpevoli di reati comuni » . L ' opposizione laburista , per quanto violenta , non potrà mettere alcun ostacolo reale all ' approvazione della politica del governo britannico . Il ristabilimento dei rapporti normali porterà un contributo a determinare la fine della guerra che si può ritenere ormai prossima . Forse è ancora questione di qualche giorno . Intanto , il comunicato ufficiale pubblicato a Burgos dal governo spagnolo circa le conversazioni del senatore Bérard constata che i colloqui si sono svolti in un ' atmosfera di « mutua cortesia » , e che sono stati « risolti in maniera soddisfacente qualcuno dei problemi pendenti fra le due nazioni vicine » . Tali accordi sono stati firmati e segnano l ' inizio di un ristabilimento della normalità dei rapporti i quali saranno resi più facili dal prossimo scambio di rappresentanze diplomatiche .
Dischi e altre cose volanti ( Grieco Ruggero , 1953 )
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Nei piani dello schieramento atlantico le apparizioni celesti hanno avuto , sino a qualche tempo fa , un posto preminente . Tutti sanno , ormai , che esistono misteriosi dischi o piatti volanti , di color vario , che attraversano follemente il cielo dei paesi atlantici , nella buona stagione , che sono stati persino visti da uomini vivi e anche fotografati ! Di questo tema dei dischi o piatti o « altre cose » volanti si sono impadronite le migliaia di riviste illustrate che allietano il mondo occidentale e i digests e altre pubblicazioni culturali dello stesso livello ; e poi il tema è dilagato nella stampa quotidiana , tanto che oggi non puoi aprire un giornale senza che ti appaia l ' immagine di un disco o piatto o « altra cosa » che attraversa lo spazio . Dapprima , la storia dei dischi volanti fu una semplice e cretina invenzione degli uffici di propaganda « psicologica » del Pentagono , i quali debbono dare a intendere ai degasperi occidentali che l ' esercito americano è invincibile , perché possiede un numero di armi praticamente infinito e possiede ... anche certe armi misteriose capaci di dare agli americani e ai loro amici una rapida vittoria militare in qualunque momento ( salvo contro il popolo coreano ) , senza attirarli in una guerra vera e propria perché il vecchio modo di guerreggiare è , com ' è noto , nauseante per i campioni della nuova « razza eletta » . Ma a furia di insistere nella invenzione bizzarra è accaduto che i crociati della civiltà occidentale ( e cristiana , come ama precisare il ministro turco Fuad Koprulu ) e gli stessi inventori della cretineria , generali e ammiragli del Pentagono , hanno cominciato a credere nella loro stessa invenzione , hanno cominciato a vedere le immagini create dalla loro fantasia . Quali siano le cause del fenomeno vedremo nel corso di questa nota . Del fenomeno la « scienza » atlantica pare siasi impossessata e non solo la scienza psichiatrica , ma anche l ' astronautica , che è poi la « scienza » detta volgarmente delle cose dell ' altro mondo ovverosia delle « cose ' e pazze » . Per diversi anni le visioni dei dischi sono state raccolte e registrate da appositi incaricati . Qualcuno osò chiedere anche l ' opinione del fisico - matematico Albert Einstein su queste apparizioni celesti . Einstein guardò l ' interlocutore così come il professor Cerletti guarda di solito il paziente , e poi disse : « Io non so cosa abbia visto la gente . A me tutto ciò non interessa » . Fu una risposta « scandalosa » , come ognuno comprende , e contro il grande matematico piovvero insulti di ogni sorta . L ' aumento del numero delle visioni celesti , da parte di militari e civili americani , coincise nel tempo con le conclusioni dell ' Istituto nazionale americano per la sanità mentale , secondo le quali « una persona su ogni diciotto , negli Stati Uniti , è affetta da una forma o un ' altra di malattia mentale » e « ha bisogno di essere ricoverata per qualche periodo della sua vita in ospedali mentali » , cioè in manicomi . ( Vedi il rapporto presentato dal comitato nazionale per la sanità mentale in America alla Commissione delle finanze della Camera dei rappresentanti . ) Ma non si trattò solo di piatti volanti . I casi più allucinanti furono quelli che narrarono gli approdi dei dischi in qualche località dell ' America , e come dai dischi vennero fuori dei mostri . Tipico il caso riferito da sette persone del West Virginia , le quali videro di giorno un disco scivolare dolcemente su una collina e da esso uscire un antropoide del tipo « Frankenstein » , che emanava sconciamente un fetore terribile . I sette fuggirono terrorizzati e urlanti . Il giorno dopo parecchi uomini armati di fucile fecero una battuta nella zona . Non trovarono nulla , ma sentirono anch ' essi il fetore pestilenziale , ancora presente , il che potrebbe spiegare , se non proprio il passaggio del disco volante e dell ' antropoide marziano sulla collina del villaggio di Braxten , per lo meno l ' esistenza di un determinato stato d ' animo ( e anche di corpo ) nei sette « testimoni » americani . L ' idea che i presunti dischi volanti siano oggetti provenienti da altri pianeti guadagnò terreno dopo il fatto di Braxten . Vedete come da una cretineria propagandistica si sia giunti a delle cretinerie pseudoscientifiche . Sì , sono i marziani che ci mandano i « dischi » , anzi vengono a trovarci in disco , in piatto o in altro modo astronautico . Avete visto mai un marziano , voi ? Io no , mai , anche perché sono miope . Ma c ' è chi ne ha visti , dice , di passaggio , in America . Sempre in America ! Esiste un rapporto del comando dell ' aviazione americana che pare di una importanza enorme . Il giornalista statunitense ( è evidente ! ) Robert Allen ha scritto lo scorso settembre sul New York Post che questo rapporto , « compilato da noti scienziati americani e da funzionari del ministero dell ' aviazione americana ( è evidente ! ) , non può essere pubblicato neppure in parte , perché potrebbe generare il panico nell ' opinione pubblica » e - io aggiungo - riprodurre il fetore di Braxten , moltiplicato per milioni di volte . In altri termini , gli americani che hanno inventato la storia dei dischi volanti per far paura ( bù bù ) ai popoli che stanno tra l ' Elba e il Mar Giallo , hanno finito per autosuggestionarsi al punto da credere che i dischi esistano davvero e che vengano dall ' altro mondo ... Ma perché questi dischi , i piatti o « altri oggetti » non appaiono nei cieli immensi che coprono il territorio tra l ' Elba e il Mar Giallo ? Ai popoli di questi paesi non è dato vedere neppure un piattino volante ! E dire che essi amerebbero incontrarsi a tu per tu con un marziano , anche maleodorante , del quale non avrebbero paura ! Un giornale sovietico scrisse una volta che i dischi volanti sono apparizioni estive dei paesi del Patto atlantico . Era difficile dare una informazione più esatta degli strani « oggetti » la cui zona di apparizione va circoscritta nel tempo e nello spazio . No , nei paesi a oriente dell ' Elba questi fenomeni celesti non si avvertono . Del resto qui tutti i miracoli sono cessati d ' incanto , dopo l ' ascesa al potere delle masse popolari . Non c ' è più nulla di miracoloso ! Ma eccoti che il dottor Edgar Mauer di Los Angeles viene a rovinare il piano dell ' offensiva psicologica del Pentagono e a smorzare gli entusiasmi dei fautori del disco interplanetario , astronautico e ... « satellite artificiale » . Il dottor Mauer sostiene la tesi che i dischi volanti siano « macchie dinanzi agli occhi » , provocate dalle ombre che alcune cellule gettano sulla retina . Queste macchie possono essere provocate da disturbi al sistema digestivo , ovvero da forti emicranie . Il dottor Mauer cerca di mettere un po ' d ' ordine in tutta questa faccenda dei dischi e dei piatti , e credo finirà davanti a Mac Carthy perché insinua che gli americani digeriscono male . Alla luce di questa interpretazione gastrica dei dischi volanti , cosa si deve dire delle 1.800 osservazioni raccolte nel rapporto citato dal giornalista Robert Allen , alle quali avrebbero partecipato basi atomiche e militari e centri di ricerche ? La tesi del dottor Mauer è , certo , più prossima all ' episodio della collina di Braxten . Né mi pare del tutto estranea alle conclusioni del rapporto dell ' Istituto nazionale americano per la sanità mentale . Io sono abbastanza ignorante di cose mediche e , peggio , psichiatriche . So però , come voi , per popolare esperienza , le relazioni esistenti fra la paura e i fenomeni gastrici , e fra quella , questi e la follia . Ma la tesi intestinale del dottor Mauer è terribilmente « antiamericana » . Non vi pare ? Come si permette il Mauer di supporre che gli americani abbiano le macchie sulla retina e prendano fischi per fiaschi a cagione delle loro complicazioni digestive ? E che i dischi o piatti volanti sarebbero i frutti psichici dell ' alimentazione a base di uova in polvere , di Coca Cola e dello scatolame raccomandato agli italiani dalla rivista del nostro ministero dell ' agricoltura ? Questo Mauer di Los Angeles è un nemico della civiltà cristiana , mi par certo . Del resto deve essere un negroide , un discendente del popolo africano dei mau mau , come il suo stesso nome indica . Ma un uomo dei mau mau può ben fare luce nella oscurità americana di oggi ! Per mio conto , però , senza respingere le tesi del Mauer , accetto l ' altra spiegazione , quella che ci dà il rapporto al parlamento degli Stati Uniti sull ' altissima percentuale delle malattie mentali in America . Anzi , questa spiegazione mi pare la più atta a comprendere molte cose che stanno succedendo in America da alcuni anni , compresi la « dottrina » Truman , il generale Mac Arthur e la elezione alla presidenza di Ike e di Mamie . Se non si prendono le misure del caso e in tempo , credo che la gente d ' America vedrà fenomeni celesti ancor più terrificanti . Vedrà le stelle ( a mezzogiorno ) .
Genoma, manipolati o salvati? ( Raineri Paolo , 2000 )
StampaQuotidiana ,
In questi giorni c ' è stato un turbinio di notizie nel campo della genetica umana . Hanno iniziato Clinton e Blair ricordando che il genoma umano non è brevettabile e che l ' iniziativa governativa anglo - americana renderà disponibile la sequenza completa entro poco tempo . Il Nasdaq , il listino di borsa americano che racchiude i titoli tecnologici , ha reagito negativamente all ' annuncio , a testimoniare i legami sempre più stretti tra ricerca biologica e investimenti . Ha fatto seguito il 24 marzo l ' annuncio che il genoma della Drosophila , il moscerino della frutta che riveste una grande importanza nei laboratori di genetica , era stato completamente sequenziato . Dei giorni scorsi l ' annuncio della stessa Celera Genomics di aver terminato una sequenza quasi completa del genoma della nostra specie . Ma ieri il responsabile della fondazione internazionale " Progetto genoma umano " , Francis Collins , ha messo in dubbio il completamento della sequenza . Il tutto mentre si rincorrono voci e smentite sulla clonazione umana . Per questo è necessario non solo che vi sia un ampio dibattito su queste problematiche , ma soprattutto che vi sia una corretta informazione su quanto sta succedendo . Ospitiamo l ' intervento di Paolo Raineri e Paolo Vezzoni , dell ' Istituto di tecnologie biomediche avanzate del Cnr di Milano e collaboratori di Renato Dulbecco , e un ' intervista al decano dei genetisti italiani , il gesuita Angelo Serra . L ' ultimo secolo ha segnato un tumultuoso avanzamento nelle scienze della vita . La genetica , la branca della biologia che studia i meccanismi ereditari , si è imposta all ' attenzione dei ricercatori e poi del grande pubblico non solo come un insieme di conoscenze tese ad interpretare i fenomeni del vivente , ma anche come una serie di tecnologie che incidono fortemente sulla nostra vita quotidiana . Oggi ci si rivolge alla genetica per investigare malattie di grande diffusione come quelle tumorali , per diagnosticare con grande precisione i pazienti affetti da malattie ereditarie o per cercare di affrontare piaghe sociali quale quella dell ' Aida . In tutte queste patologie , il colpevole si trova nel genoma delle nostre cellule , cioè nel Dna , quella molecola di oltre tre miliardi di " lettere " che nel suo insieme racchiude tutte le istruzioni perché il nostro organismo si formi a partire da un ' unica cellula embrionaria e possa poi funzionare nel migliore dei modi . L ' alterazione anche di una sola di queste lettere può segnare fin dalla nascita la sorte dell ' individuo e portarlo a morte o ad invalidità permanente , sottolineando , se ancora ce ne fosse bisogno , quanto aleatorio sia il destino dell ' uomo . Oggi , grazie al Progetto Genoma iniziato poco meno di quindici anni fa , conosciamo quasi per intero tutto il testo racchiuso nel genoma della nostra specie . Si è trattato di un grande sforzo della comunità scientifica internazionale che sta per giungere a compimento non una ma due volte , in quanto all ' impegno del settore pubblico si è contrapposta un ' aggressiva iniziativa privata capitanata da Craig Venter , che da ricercatore degli Istituti nazionali di sanità di Bethesda nel Maryland è passato a dirigere il progetto privato . Questo sta a dimostrare non solo che i benefici sono enormi , ma che essi sono anche potenzialmente sfruttabili in termini commerciali . È intuibile che ogni nuova tecnologia possa portare con sé costi e benefici . Sarebbe ingenuo pensare che le scoperte scientifiche risolvano problemi senza crearne di nuovi . Un ' analisi razionale tuttavia consente in genere di massimizzare i vantaggi e ridurre i danni . Cosa ci può dare la conoscenza dei meccanismi che regolano i geni ottenuta nell ' ambito del Progetto Genoma ? Al momento attuale ci dà essenzialmente i mezzi per diagnosi precise e precoci , e in un futuro , speriamo prossimo , ci darà delle cure , che , bisogna ripeterlo bene per evitare atroci illusioni , non sono proprio dietro l ' angolo . La terapia genica , ad esempio , su cui si poggiano numerose speranze , non si è ancora rivelata utile in nessun paziente . D ' altro canto si deve pensare al fatto che l ' insulina oggi utilizzata per curare milioni di diabetici è insulina umana , cioè il prodotto di uno dei nostri geni , ottenuta con le tecniche dell ' ingegneria genetica . Cosa possiamo aspettarci di brutto dalla genetica ? Molti temono un ' invasione della privacy dell ' individuo . Certamente sarà possibile prevedere la predisposizione dell ' individuo ad alcune malattie e conseguentemente ognuno conoscerà di più sul proprio destino . Prendiamo ad esempio il morbo di Huntington , una grave malattia ereditaria in cui i primi sintomi si manifestano solo verso la quarta decade di vita . Il gene responsabile di questa malattia è stato individuato ed è così possibile predire alla nascita se un bambino si ammalerà o no . Le conseguenze psicologiche dell ' esecuzione del test possono essere drammatiche , perché chi risulterà sano trarrà un sospiro di sollievo , ma chi ne uscirà condannato potrebbe cadere in una grave depressione . La predizione delle malattie però non è una novità in campo medico , anzi è lo scopo principale di una branca della medicina preventiva , basti pensare ai test per identificare i cosiddetti " gruppi a rischio " per una determinata patologia . Con la genetica la precisione aumenterà notevolmente , ma resteranno sempre i criteri fondamentali della pratica clinica , la volontarietà dell ' esame e il segreto professionale , che sono già codificati dalle leggi , che , nel caso , potranno essere rinforzate . Nel caso del morbo di Huntington , ad esempio , ognuno è libero di sottoporsi o meno al test diagnostico e se deciderà di eseguirlo rimarrà l ' unico destinatario dell ' informazione . Lo stesso discorso vale per eventuali discriminazioni nelle assunzioni o nella stipula di assicurazioni , in quanto la legge può proibire la richiesta di esami da parte del datore di lavoro o della compagnia assicuratrice . L ' ultima paura riguarda infine la manipolazione genetica dell ' uomo . Questa può essere di due tipi , quella tesa a ristabilire la normalità , nel caso ad esempio di una malattia genetica ( terapia genica ) , e quella tesa al miglioramento della specie , reale o immaginario . Per quanto riguarda la terapia genica , quella eseguita sul singolo individuo ( terapia genica somatica ) è ormai accettata da tutti , essendo in sostanza uguale a qualsiasi intervento terapeutico di tipo tradizionale : in questo caso la modificazione rimane solamente nel paziente e non viene passata alla progenie . Vi sarebbe tuttavia la possibilità teorica di effettuare una terapia genica sulle cellule germinali o sugli embrioni a uno stadio assai precoce , così che non solo ne verrebbe curato il paziente , ma anche tutta la sua discendenza . Questo approccio , detto di terapia genica germinale , è in questo momento al di là delle nostre possibilità pratiche , e secondo molti sarebbe da vietare in ogni caso . Crediamo tuttavia che , se un domani si superassero gli ostacoli tecnici che la rendono oggi impossibile , essa non debba essere rifiutata a priori , ma attentamente vagliata sulla base dei benefici che essa potrebbe dare . In fondo , non si tratterebbe di un ' alterazione del genoma umano ma semplicemente di una sua " restitutio ad integrum " , che è essenzialmente lo scopo di tutta la scienza medica . Per quanto riguarda invece la possibilità di migliorare ( o peggiorare ? ) selettivamente la specie umana sulla base delle conoscenze acquisite nell ' ambito del Progetto Genoma , la prospettiva è assai più lontana , e per il momento non è ben chiaro neanche come questo potrebbe aver luogo , né con che benefici . Ma a prescindere da ciò , ogni intervento dovrebbe limitarsi a pratiche terapeutiche preventive o all ' eliminazione di difetti ; peraltro non vi sono criteri assoluti e conseguenti vincoli riguardo il concetto di " miglioramento " , che si presterebbe pertanto ad ogni genere di abusi . Possibilità nuove danno origine a problemi morali nuovi e , a volte , inediti . Ci sembra , però , che i tradizionali metodi di valutazione etica siano spesso insufficienti o inadeguati , in ragione soprattutto del loro riferimento a principi o norme troppo astratte e generali . Si ha l ' impressione che vi sia spesso uno iato tra la cultura scientifica biologica e il pensiero cattolico , il quale , pur focalizzandosi su alcuni aspetti peraltro importantissimi , lascia che altri vengano tranquillamente ignorati , come se fossero qualcosa che veramente non ci riguarda .
LE RIPERCUSSIONI DELLA CRISI EUROPEA ( GONELLA GUIDO , 1939 )
StampaQuotidiana ,
I discorsi di Daladier e Chamberlain , le dichiarazioni di Etter , le richieste americane , nonché i diffusi commenti della stampa internazionale permettono ora di vedere chiaramente qualisiano le principali ripercussioni politiche delle nuove occupazioni germaniche nel Centro - Europa . Si profilano pure nuove orientazioni della politica di quei paesi i quali intendono opporsi allo sviluppo dell ' azione tedesca nel bacino danubiano . La gravità della tensione ha provocato una inevitabile dissonanza di impressioni e di commenti ; ma , dopo lo smarrimento delle prime giornate , sembra ora che si delineino con sufficiente chiarezza la natura e la responsabilità degli avvenimenti , come pure le conseguenze dirette ed indirette degli avvenimenti stessi . Dall ' esame di questo complesso materiale alcuni punti emergono in modo più caratteristico : 1 ) Tendenza a negare una vera e propria validità giuridica allo stabilimento di protettorati nel cuore dell ' Europa . La stampa tedesca ha riprodotto il testo fotografico del documento sottoscritto a Berlino da Hacha - Chvalkovski , e continua a considerare l ' azione militare tedesca come la logica conseguenza dell ' essere state poste « in die Hünde des führers » le sorti della Repubblica cecoslovacca per opera di chi rappresentava legittimamente tale Repubblica . È questo il punto capitale di tutta l ' argomentazione di parte tedesca . Ma la stampa , specialmente inglese , non discute l ' autenticità del documento , la quale è pacificamente riconosciuta . Detta stampa si chiede invece se nella notte del 15 marzo i due rappresentanti della Cecoslovacchia erano in condizioni tali da esprimere liberamente , e quindi validamente , la volontà del popolo cecoslovacco . Su questo tema il misurato e ponderato Chamberlain si è espresso con termini che non lasciano dubbi : « Anziché procedere alle consultazioni internazionali da lui promesse , il cancelliere tedesco ha assunto personalmente l ' iniziativa . Prima che il presidente ceco fosse ricevuto e messo di fronte a domande alle quali egli non aveva alcun potere di resistere , le truppe tedesche si sono messe in marcia ed in poche ore hanno raggiunto la capitale ceca » . Quindi , in base alle informazioni del Foreign Office , l ' inizio dell ' azione militare ha preceduto il convegno di Berlino nel quale i rappresentanti cechi non avevano « potere di resistere » alle richieste germaniche . 2 ) La fine dell ' indipendenza cecoslovacca è considerata da due dei firmatari dell ' accordo di Monaco come una violazione dell ' accordo stesso . Anche su questa materia vi è netta opposizione fra i commenti tedeschi e quelli inglesi . Secondo la stampa germanica , Monaco deve segnare l ' abdicazione delle potenze occidentali di fronte al dinamismo della politica tedesca nel Centro - Europa , di fronte al progressivo attuarsi delle rivendicazioni germaniche tendenti al revisionismo della carta d ' Europa fissata a Versailles . Al contrario , Parigi e Londra considerano Monaco come un sacrificio fatto in vista di un solo fine : salvare l ' indipendenza dei popoli cechi e slovacchi , indipendenza che fu una delle rivendicazioni in nome delle quali fu combattuta la guerra contro l ' Austria - Ungheria . Tutta la politica di Chamberlain , rileva la stampa inglese , aveva il solo obiettivo di salvare l ' autonomia statale di Praga ; i negoziati di Berchtesgaden - Godesberg - Monaco vollero significare accettazione di sacrifici territoriali ( rinunzia ai sudeti ) in cambio di una garanzia tedesca dell ' inviolabilità dei territori propriamente cechi . Ora invece Chamberlain si chiede : « Che cosa è avvenuto delle assicurazioni tedesche relative alla rinuncia ad ulteriori ambizioni territoriali ? Che cosa è avvenuto dell ' assicurazione secondo la quale la Germania non desiderava avere cechi nel terzo Reich ? » . Il governo inglese ritiene perciò tramontata la politica di Monaco , circa la quale però né Londra né Parigi si erano mai fatte eccessive illusioni , come è dimostrato dall ' intensificazione del riarmismo negli ultimi sei mesi . Il tramonto del tentativo di Monaco è constatato con amarezza dal governo inglese , poiché , per questo fatto , risente un serio contraccolpo tutto il sistema di Chamberlain basato sulla fiducia di salvare la pace con le soluzioni di compromesso . 3 ) Lo stabilimento dei protettorati tedeschi sui boemi e slovacchi è ritenuto come un avvenimento che segna una svolta della politica estera del Reich . Infatti , i nuovi avvenimenti non sono secondo la stampa franco - inglese inquadrabili in quella nota e tradizionale dottrina hitleriana che era imperniata sull ' affermazione della necessità di unificare nella Grande Germania tutti i territori abitati da tedeschi . La stessa stampa tedesca riconosce questo mutamento di dottrina , cioè il passaggio dall ' azione di unificazione politica basata sul principio razzista , ad una azione di protettorato politico che inevitabilmente pone la politica tedesca su un terreno interrazzista . Nell ' autorevole « Börsen Zeitung » il portavoce della Wilhelmstrasse scrive : « Da oggi la Germania torna ad essere un Imperium , cioè uno Stato cui i popoli stranieri commettono la propria tutela » . Gli organi ufficiali tedeschi cercano pure di enucleare le ragioni filosofico - giuridiche di questa nuova concezione internazionalista . In tali dissertazioni è posto in secondo piano il diritto all ' autodecisionismo dei popoli ( Selbsbestimmungsrecht ) sul quale si è insistito fino a Monaco , cioè finché si trattava di aggregare le minoranze tedesche al Reich . Ora , nella premessa al decreto che istituisce il protettorato , si parla del Lebensraum , cioè del « territorio vitale » dell ' impero germanico , del territorio del quale la razza germanica ha bisogno per vivere tranquillamente . Oppure come preferisce la stampa berlinese si fa appello alle ragioni storiche e « fatali » di sviluppo dello Imperium germanicum che ritorna a vivere dopo un « interregno » di vari secoli . La « Deutsche Allgemeine Zeitung » scrive che « il popolo germanico ha ritrovato la sua linea di sviluppo originario assegnatole dal destino » . Tali appaiono i nuovi sviluppi dottrinali di una politica estera che è partita dal principio razzista dell ' autonomia dei gruppi razziali e che mira ora a stabilire rapporti di dipendenza fra gruppi razziali . 4 ) Le conseguenze prodotte nell ' Europa occidentale dai nuovi avvenimenti danubiani sono molteplici , ma si riassumono in una : nuova poderosa spinta al riarmo . Parigi e Londra hanno riaffermata la loro stretta cooperazione , pur vedendo da due angoli visuali diversi i nuovi problemi europei messi sul tappeto dai recenti fatti . Il punto di vista di Daladier si differenzia da quello di Chamberlain . La politica di Daladier è ancorata al principio dell ' integrità territoriale della Francia . « Non cederemo uno solo dei nostri diritti , né un palmo del nostro territorio » . In questa frase , una nuova volta ripetuta davanti al Parlamento , è espressa la preoccupazione centrale della politica francese . L ' Inghilterra invece vede il problema da un punto di vista che non è quello della difesa territoriale . Chamberlain si è infatti chiesto , nel discorso di Birmingham , se le nazioni occidentali possono permettere che si stabilisca una egemonia in Europa . Londra è necessariamente portata dalle sue condizioni a considerare soprattutto il problema della egemonia ed a vedere i nuovi avvenimenti secondo questa visuale . La stampa inglese è rimasta particolarmente impressionata dalla istituzione dei protettorati sulla Boemia e sulla Moravia , protettorati i quali secondo quanto sottolineano i fogli londinesi non ammettono neppure quelle assemblee rappresentative e legislative che sono ammesse in protettorati extraeuropei . Anche la stampa tedesca riconosce l ' originalità di questi protettorati , e la « Börsen Zeitung » avverte che « questi fatti e problemi non si possono calcolare e classificare con i concetti tradizionali del diritto internazionale o con le idee formalistico - democratiche » . La duplice preoccupazione di Parigi e di Londra si sta ora esprimendo in nuovi orientamenti interni ed esteri della politica di questi paesi .
L'ambasciatore ( Grieco Ruggero , 1953 )
StampaQuotidiana ,
Molti hanno conosciuto dai giornali le parole carine dette e lette prima di toccare la nostra terra dall ' ambasciatore - foemina che la nuova amministrazione degli Stati Uniti ci ha mandato , in questa più recente fase della politica americana degli aiuti . Forse l ' aiuto consistente in un abito riempito di un ambasciatore - foemina poteva esserci risparmiato ; ma , in fin dei conti , e qualunque cosa ne pensino gli scettici , è sempre meglio un ambasciatore - foemina che un carico di munizioni . Inoltre , noi consideriamo con simpatia l ' attenzione che ci è stata riservata dalla nuova amministrazione statunitense : quella , cioè , di mandare a Roma un rappresentante diplomatico sessualmente definito . La gentile signora Clara è una donna , certamente . Ma sono davvero degli uomini i rappresentanti americani accreditati presso gli altri Stati e che portano nomi maschili e riempiono vesti mascoline ? Nessuno lo giurerebbe , dopo il licenziamento di 425 omosessuali verificatosi sino a ora nel dipartimento di Stato , e sapendo che nel solo ottobre del 1952 , sotto gli influssi della costellazione dello Scorpione , ventisei funzionari del dipartimento di Stato vennero pizzicati e allontanati dal servizio per stravaganze sessuali , e che altre decine , a quanto si dice , stanno per essere allontanati in questi giorni dai vari uffici americani d ' Europa , a cagione delle stesse stravaganze . L ' averci dunque inviato una signora dagli occhi celesti e dal sorriso « Durbans » , è un atto di lealtà , del quale dobbiamo tenere e terremo conto . In secondo luogo la signora Clara ci viene mandata , a quanto si dice , « scarica » ; e mi spiego . La signora Clara appartiene a quella vasta corrente della classe politica dirigente americana che sostiene ( o sosteneva fino a poco tempo fa ) l ' impiego preventivo della bomba atomica contro l ' Unione Sovietica , la Cina e altri paesi che vivono alla maniera loro , senza il permesso del dipartimento di Stato . A guardarne i tratti che i giornali illustrati riproducono a migliaia di esemplari , e anche senza tener conto degli aggiustamenti , delle rifiniture e di quegli altri accorgimenti che i fotografi mondani sanno introdurre nelle immagini illustri , soprattutto se femminili , a scopo cortese di ringiovanimento , non si direbbe che la signora Clara appartenga alla ignobile stirpe dei cannibali . Ella è scrittrice - scrittrice dai pensieri carini e politi - ed è cattolica militante , sebbene dica le sue bugiette senza arrossire . Ma tant ' è . François Mauriac , invitato da lei a pranzo il 12 novembre 1949 , . senti domandarsi la sua opinione sull ' impiego preventivo della bomba atomica , che la cara signora sollecitava . François Mauriac , scrittore cattolico , ne rimase scosso e angosciato al punto che non è riuscito mai a dimenticare l ' incontro ; per cui , apprendendo che una tal donna Clara americana era stata nominata ambasciatore degli Stati Uniti a Roma , ai primi di febbraio di quest ' anno , si augurava pubblicamente che si trattasse di altra persona , di un caso di omonimia . La signora Clara che colmò di angoscia Francois Mauriac è la stessa signora che rappresenta oggi a Roma la repubblica che fu di Washington , di Jefferson , di Lincoln e non ha certo abbandonato ora i pensieri soavi che le affollavano la testina color biondo - Alfredo il giorno 12 novembre del 1949 . Ma tace di bombe e d ' altri artifizi di suo gusto , e un bel tacer non fu mai detto ... Pare che sia stata « scaricata » prima di partire dal suo paese . Io , però , non mi fiderei ; anzi vi dico senz ' altro che non ci credo . Vi sono delle passioni che non si spengono se non sostituendole con passioni più forti : e non so dove , ormai , la dolce signora potrebbe trovare piacevolezze tali da farle dimenticare i « grandi funghi » di Yucca Flatt . Fu una bella manifestazione quella che si svolse or non è molto nella valle di Yucca , a venticinque miglia da Las Vegas . 1.200 soldati e venti giornalisti e decine di tecnici assistevano allo scoppio della trentacinquesima bomba atomica americana . Le stazioni radio - televisive ritrasmisero la scena , che tanto piace alla signora Clara dagli occhi celesti e dal sorriso « Durbans » . Poco prima dell ' ora fissata per lo scoppio , il capitano Harold Kline , specialista di quelle armi segrete che , tra le altre caratteristiche , hanno quella di essere conosciute abbastanza bene , passò in rivista i reparti che assistevano all ' avvenimento e disse loro , con la eloquenza che si addice ai capitani : « È il più formidabile spettacolo della terra : vi divertirete moltissimo » . Poi aggiunse : « Siate i benvenuti a Yucca Flatt , la valle dove nascono i grandi funghi » . La signora Clara non era quel giorno a Yucca Flatt , ma accese nella sua casa l ' apparecchio radiotelevisivo e gustò a distanza lo sbocciare del « grande fungo » . Non so se la signora sia madre . Quelli del Pentagono e gli ambigui esseri del dipartimento di Stato , amano manifestazioni del genere . E appartiene al più raffinato bon ton statunitense assistere almeno a uno scoppio a Las Vegas . È possibile che la signora Clara abbia abbandonato i suoi gusti bomboatomici , partendo dagli Stati Uniti ? Ci pare difficile ! Ci pare difficile , perché lei stessa , nonostante i concettini carini e piccolini che sa esprimere , lei stessa è un prodotto della cultura americana più recente , che ha generato i Mac Carthy e i Mac Arthur e i Ridgway e i digests e ha messo al bando l ' intelligenza creativa e critica , per un sogno pazzesco e criminale di conquista del mondo . Il giornale Los Angeles Daily News del 15 maggio 1952 fece conoscere che una certa signora Logen , censore di biblioteche , aveva definito antiamericano un manuale di geografia nel quale si diceva che alcune regioni dell ' Unione Sovietica hanno lo stesso clima e forniscono gli stessi prodotti che certe regioni degli Stati Uniti . L ' eresia del geografo era evidente ! Se si comincia con l ' ammettere che vi siano delle somiglianze geografiche e climatiche tra certe regioni degli Stati Uniti del nord e certe regioni dell ' Unione Sovietica , si può andare a finire molto lontano , sino a perdere la coscienza delle differenze , sino ad ammettere che nella Unione Sovietica possano esserci dei territori ove spuntano i « grandi funghi » , come nella valle di Yucca Flatt . E allora ? Se si perde la coscienza delle differenze si può arrivare a distruggere i campi di concentramento allestiti a Tulelake ( California ) , a Florence e Wichenburg ( Arizona ) , a El Reno ( Oklahoma ) , ad Avon Park ( Florida ) per ricevervi « al primo segnale » ( voi mi intendete , al primo non al secondo o terzo segnale ! ) mezzo milione di « sovversivi » , secondo l ' impegno preso da quel gentiluomo che si chiama Hoover , e che adesso è stato sostituito dal fratellino del signor Dul ' les . Ci sembra evidente che da questa mescolanza di stupidità e di perfidia debba venir fuori , come un « grande fungo » , il tipo del delinquente , dell ' assassino , del gangster , che è diventato , infatti , un esemplare del vivere americano . Ecco i titoli di alcuni libri pubblicati negli Stati Uniti , nel 1951 : La morte batte tre volte , La serenata dello strangolatore , Assassinio silenzioso , La morte in giardino , Cadavere diplomatico , L ' assassinio prima di tutto , Signora , non morire sulla mia strada , Il coltello a serramanico , La morte a credito , Il lenzuolo funebre per la nonna , La vedova dalla pistola , Avrei potuto ucciderla , La morte è arrivata al mio vicino , Buona fortuna al cadavere , Portate la mia cassa con cautela , Chi ha ucciso la bella Bekki Lov ? , La giostra della morte in Malesia , Assassinio in bianco e nero , ecc. Devono essere dei bei romanzi , non c ' è da dire ! Mi piacerebbe leggere Cadavere diplomatico , ma non disdegnerei l ' altro libro , L ' assassinio prima di tutto , per avvicinarmi a comprendere cosa fare dopo . Con questi romanzi nel loro sacco , gli ufficiali e sottufficiali e « marines » sono andati in Corea a bombardare quelle popolazioni , a diffondere tra di esse i bacilli di terribili malattie e ad affermare , così , la superiorità del modo di vita americano . Anche quei tali ambigui funzionari del dipartimento di Stato sono bene educati alla politica americana ; hanno , in questi e in altri romanzi del genere , una letteratura adeguata alla loro formazione , così come hanno a disposizione una quantità di alcool sufficiente al proprio istupidimento professionale . Il presidente della società contro l ' alcoolismo negli Stati Uniti ha dichiarato che « gli impiegati del dipartimento di Stato americano hanno bevuto , negli ultimi nove anni , quasi 122 milioni di bottiglie di cocktail » . ( Qui sono calcolate le sole bottiglie di cocktail , ma c ' è poi il resto ... ) Io non so quanti siano gli impiegati del dipartimento di Stato ; mi pare , a ogni modo , che bevano grosso e , per dirla alla maniera nostrana , che siano letteralmente ubriachi , sette giorni alla settimana . La signora Clara se ne sarà già accorta a Washington ; ma l ' alitare dei suoi funzionari dell ' ambasciata di Roma non la ingannerà di certo . Tornando sui nostri passi , osservo che c ' è un altro motivo il quale mi lascerebbe dubbioso circa lo « scaricamento » avvenuto nel meccanismo della dolce signora dai concettini graziosi e dalla linguetta un po ' lunghetta . Ed è il viatico che le ha dato Mac Carthy . Questo Mac Carthy è un fanatico ( e in America dicono pure che egli sia un corrotto : molto probabilmente finirà in galera ! ) ; ma oggi perseguita gli americani per scoprire che cosa essi pensino o sentano . È noto che il signor Charles Bohlen , nominato di recente ambasciatore a Mosca , fu esaminato da questo Mac Carthy in modo che non è il caso di riferire . Il corrispondente italiano del Giornale d ' Italia negli Stati Uniti scrisse che un tale , in possesso di un sesto senso capace di scrutare le più celate caratteristiche morali di un individuo , si era presentato al Grande Inquisitore ( colui che finirà in galera ) e gli aveva detto come guardando il signor Charles Bohlen negli occhi , aveva avvertito , grazie al proprio sesto senso , che l ' ambasciatore destinato a Mosca ha tendenze immorali celate nel più profondo della coscienza e quindi è inadatto a rappresentare gli Stati Uniti a Mosca . Se poi il signor Bohlen , dopo questa acuta indagine , è stato mandato egualmente nell ' Unione Sovietica , vuol dire che proprio non c ' era come sostituirlo . Dati questi precedenti , e poiché conosciamo l ' orientamento e i procedimenti del Mac Carthy , dovremmo escludere che la signora Clara sia venuta in Italia senza il corredo ideologico e diplomatico atomico ( per il suo personale atomic mi pare che la stagione sia quella delle piogge , e la pioggia bagna le polveri ) . Ma i tempi stanno mutando e la diplomazia della bomba atomica non serve , anzi fa l ' effetto opposto , come i fatti dimostrano . Bisogna rientrare nell ' ordine , o signora Clara , bisogna rientrare nella decenza ; e non parlare troppo quando si è ambasciatori , e limitarsi a dire sì sì , no no , e non dire troppo bugie , e studiare . Osservi e studi e taccia , o dolce signora dai piccoli concetti graziosi e politi . Non faccia rumore . I tempi cambiano .
Credenti, tornate a sant'Ignazio ( Cecchetti Maurizio , 2001 )
StampaQuotidiana ,
" Il confronto con la Riforma ha messo in ombra l ' attenzione alla " forma culturale " . L ' unico a rivalutarla è stato von Balthasar " . " Sono lontano dalle posizioni di Vattimo e di Prini . Sono convinto che occorra riscoprire il rito cercando di liberarsi delle proprie passioni " Uno dei libri più noti del filosofo dell ' estetica Mario Perniola riprende il titolo da una espressione che Walter Benjamin usa nel saggio sulla moda quando parla appunto di " sex appeal dell ' inorganico " . Avendo ben presenti le riflessioni di Leopardi , Benjamin coglie della moda la spinta mortificante , che costringe appunto il corpo dentro un artificio , lo rende cosa morta . Perniola , rovesciando la prospettiva di Benjamin , pensa invece che la " cosa " , proprio perché è inerte , possa costituire una metafora paradigmatica per l ' uomo contemporaneo rispetto a uno sviluppo della tecnica che rompe la barriera tra naturale e artificiale , tra corpo e protesi ; secondo Perniola quello tecnologico è il mondo dove la " cosa " acquista una enigmatica capacità di sentire , mentre l ' uomo si trasforma fino a farsi " cosa " , ovvero si purifica delle sue passioni . Il rimando al " post - organico " , tema di molteplici riflessioni in questi ultimi decenni , è d ' obbligo . Perniola ha scritto un saggio che ci riguarda da vicino : s ' intitola infatti " Del sentire cattolico " , e uscirà nei prossimi giorni dall ' editrice il Mulino . Non è un saggio da " credente " , Perniola si definisce " laico " ma non in quanto ateo , e la prima parte del libro ha un titolo sibillino : " Perché non posso non dirmi " cattolico " " . Richiamo a Croce che , tuttavia , rimanda alla questione storica dello scisma protestante , " è a partire da quella ferita storica - dice Perniola - che io intendo mostrare quali sono i caratteri essenziali del cattolicesimo " . Cattolico , per Perniola , è qualcosa che si spiega solo nel contrappunto con la Riforma . Il cattolicesimo che Perniola intende è ben delineato nel sottotitolo del libro : " La forma culturale di una religione universale " . Inutile nascondersi che la posizione del filosofo è critica verso il cattolicesimo dogmatico e la sua etica , che secondo Perniola si sono " irrigiditi troppo negli ultimi secoli , e penso - dice - alla lettera apostolica del 1998 Ad tuendam fidem , che ribadisce l ' estraneità alla piena comunione con la Chiesa cattolica di chi respinge determinate dottrine attinenti al campo dogmatico o morale " . Per Perniola la forma dogmatica che il cattolicesimo ha assunto dopo il Concilio di Trento è fondamentalmente ideologica , tesa al proselitismo e meno a determinare una cultura capace di arrivare anche a chi non è cattolico . " Pensi - mi dice - al successo culturale del protestantesimo , alla svolta culturale che il protestantesimo ha avuto con l ' illuminismo e quanta influenza ha esercitato sul pensiero ; e dall ' altro al successo culturale dell ' ebraismo dovuto al fatto che l ' ebraismo è una religione senza proselitismo . A mio avviso sarebbe una strada auspicabile anche per il cattolicesimo e nel mio libro cerco di dire che questo è già avvenuto , che fa parte dell ' essenza del cattolicesimo , sta scritto nel XVI secolo tra il 1517 , anno in cui Lutero si distacca dalla Chiesa , e il 1563 , quando si chiude il Concilio di Trento . Il mio punto di vista è che questa potenzialità culturale c ' era già ma è stata emarginata nel tempo con progressivi irrigidimenti dottrinali , secondo un principio di " rivalità mimentica " che la Chiesa ha manifestato verso il protestantesimo , l ' illuminismo , l 'ideologia..." . Perniola usa qui un concetto di René Girard , l ' antropologo e letterato che ha rivisto le teorie del " capro espiatorio " nel sacrificio primitivo mettendo in luce la sostanziale diversità e il capovolgimento radicale portato da Cristo col proprio olocausto ; il concetto è appunto quello della " rivalità mimentica " : " Nel senso - spiega Perniola - dell ' assunzione dei caratteri dell ' avversario per potersi mantenere sullo stesso piano " . Se così stanno le cose , dove sarebbe il limite del cattolicesimo attuale ? Secondo il filosofo consiste nell ' aver sacrificato gli aspetti formali e istituzionali che gli erano propri a vantaggio di quelli dogmatici : come esempio positivo cita sant ' Ignazio e il metodo pedagogico gesuitico . " Quando parlo di " forma culturale di una religione universale " - spiega - intendo una forma che consenta il confronto , per esempio , con le religioni orientali : sant ' Ignazio dice che gli esercizi spirituali possono essere fatti da tutti , credenti e non , anche dai pagani . Il suo , in definitiva , era un metodo per trovare l ' equilibrio spirituale a la propria strada nel mondo . In questo senso sostengo che il cattolicesimo può mettere tra parentesi le affermazioni dogmatiche e morali . E in effetti , guardando bene , si vede che l ' umanismo gesuitico è tattica più che strategia , perché i gesuiti si scoprono filoumanisti in Europa , in India sono filoinduisti , così come in Cina sono filoconfuciani . Il tema fondamentale dei discepoli di sant ' Ignazio è la flessibilità , non la difesa rigorosa dell ' identità che invece è tipica dell ' intellettuale umanista " . Non le pare che un cattolicesimo inteso come metodo o forma meditativa rischi di diventare una religione dell ' esteriorità ? " No , la vera contrapposizione è tra una religione della soggettività , che diventa una esperienza " dal di dentro " tipica della modernità e del protestantesimo , e una religione anti - soggettiva , che esalta appunto il proprio coefficiente di universalità , e produce un ' esperienza " dal di fuori " , cioè consente all ' individuo di liberarsi dalle sue passioni , dalle sue affezioni disordinate , per vedere la differenza nel mondo e nella storia , piuttosto che , come nel protestantesimo , cercare la differenza in Dio " . Uno dei nomi che Perniola evoca nel nostro colloquio è quello del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar , l ' unico , secondo Perniola , ad aver riproposto nel nostro secolo la questione della " forma " essenziale del cattolicesimo , forma che Balthasar ritrova più spesso nell ' opera di certi poeti o scrittori che nei teologi . Anche Perniola , se dovesse indicare due nomi che nel Novecento hanno espresso i caratteri essenziali del cattolicesimo , chiamerebbe in causa due scrittori piuttosto che i teologi : sono l ' austriaco Robert Musil e la brasiliana Clarice Lispector . In particolare , a Perniola interessa di von Balthasar il tentativo di mostrare la continuità tra mondanità e sovramondanità , tra ellenismo e cristianesimo . Mi domando se questa interpretazione del pensiero di von Balthasar non sia conseguente con l ' idea di ritrovare nel cattolicesimo una linea di continuità col paganesimo ... Perniola replica secco : " Direi , piuttosto , con lo stoicismo " . Allo stoicismo - aggiunge - " si ricollega l ' idea di una " sensibilità anti - soggettiva " che tende alla liberazione dalle proprie passioni , senza essere per questo mera apatia , piuttosto è la dimensione di una " partecipazione impartecipe " al mondo e alla storia . Il riferimento è ancora Ignazio : non si poteva passare alla seconda settimana degli Esercizi se non si era raggiunto un punto d ' indifferenza ed essere così pronti ad assumere uno stato o un ' altro secondo quale sarà la volontà di Dio , la storia in sostanza . Il cattolicesimo come metodo o come forma può fare a meno della trascendenza ... " . Ma una fede nell ' ordine della pura immanenza , senza escatologia , non le sembra che si riduca a essere un credo per intellettuali , oppure una mera pratica meditativa ? " La mia strada è ben diversa da quella del cristianesimo debole di Vattimo o dallo " scisma sommerso " di Prini . Io metto tra parentesi la dimensione del credere e propongo quella del sentire , di un ' esperienza distaccata , che però è esperienza . Mi chiedo piuttosto se questa esigenza religiosa non possa essere soddisfatta dalla dimensione rituale e cerimoniale che invece mi sembra sia stata messa in disparte negli ultimi decenni ... " . Ma un rito senza contenuto non le pare un ' illusione ? " No , penso invece che sia un interrogativo su come andranno le cose , su quale sarà la volontà di Dio ; è un ' attenzione al problema della storia , e nel caso specifico , proprio per allontanare il sospetto di una religione per intellettuali , credo che il rito possa essere una strada accessibile a tutti " . Il rito però ha come sfondo una comunità ... " Secondo me no . Mi hanno molto aiutato , in questo senso , le riflessioni sul rito di Aldo Natale Terrin ( Il rito . Antropologia e fenomenologia della ritualità , Morcelliana , 1999 , ndr ) . La mia attenzione è diretta a chi sostiene che il rito non ha altra funzione che produrre delle persone ritualizzate , oppure che il rito non ha alcun significato , è , come spiega Terrin , autoreferenziale e autotelico , quindi nei suoi caratteri fondamentali implica il distacco da tutto ciò che è vitalistico , soggettivistico .
GARANZIE DELL'INDIPENDENZA POLACCA ( GONELLA GUIDO , 1939 )
StampaQuotidiana ,
L ' Inghilterra ha concesso alla Polonia quelle garanzie che Londra aveva semplicemente promesse alla Cecoslovacchia . L ' attuale tensione tedesco - polacca ha consigliato un pronto intervento . Infatti i negoziati che mirano ad una dichiarazione da parte di un gruppo di potenze le quali intendano affermare la loro solidarietà contro le minacce di togliere agli Stati la loro indipendenza , sono negoziati che esigono ulteriori elaborazioni . Non è esclusa la possibilità di una conferenza , quantunque come ha detto Chamberlain l ' Inghilterra preferisca farne a meno . L ' atmosfera europea è però troppo arroventata e non permette le lunghe attese , quelle attese che sono indispensabili per elaborare un organico piano di garanzia degli Stati dell ' Europa orientale . Per questo il governo inglese sotto la quotidiana spinta dell ' opinione pubblica e delle correnti più intransigenti del conservatorismo ha deciso di rendere pubblica la garanzia britannica dell ' indipendenza polacca . Tale è infatti l ' oggetto dell ' iniziativa inglese . Questa dichiarazione ha un duplice presupposto : anzitutto si presuppone che l ' indipendenza polacca sia minacciata ; in secondo luogo si presuppone che la Polonia non intenda subire la minaccia completamente o in parte ( come è avvenuto nelle recenti vicende centro - europee ) ma intenda difendere la sua indipendenza « con tutte le sue forze nazionali » . Vale a dire con le armi , con la guerra . Avverandosi queste due condizioni ( minaccia dell ' indipendenza e resistenza armata ) l ' Inghilterra si impegna fin d ' ora « a prestare al governo di Varsavia tutto l ' appoggio in suo potere » . Siccome l ' Inghilterra ha in suo potere anche l ' appoggio armato , l ' impegno britannico ha pure il significato di una cooperazione militare anglo - polacca contro gli aggressori della Polonia . Una cooperazione che gioca a solo beneficio della Polonia , non essendovi alcuna reciprocità né alcun obbligo di mutua assistenza nel caso in cui l ' Inghilterra sia oggetto di aggressione . L ' impegno britannico che è stato comunicato alle cancellerie degli Stati interessati a questa controversia ha suscitato enorme impressione . Tale iniziativa assume un significato tutto speciale se viene inquadrata nella linea tradizionale della politica continentale dell ' Inghilterra sistematicamente ostile ad assumere impegni nell ' Europa orientale . Come tante volte ebbero a ripetere gli uomini di governo britannici , il continentalismo dell ' Inghilterra intendeva fermarsi al Reno ; e , neppure nel corso della grave tensione che precedette lo sfacelo della Cecoslovacchia , Londra volle assumersi degli impegni di difesa dell ' indipendenza degli Stati situati oltre il Reno . Per avere presente il quadro completo delle garanzie internazionali sulle quali può ora appoggiarsi la politica di difesa dell ' indipendenza polacca non si deve dimenticare che un ' alleanza unisce la Francia alla Polonia . Mentre nessuna assistenza era stata finora assicurata dall ' Inghilterra alla Polonia , la Francia già da tempo fissò in un trattato il comune interesse delle due nazioni a cooperare nella difesa della loro indipendenza . Un ' alleanza analoga unisce la Polonia alla Romania . Quindi , nell ' ora presente , contro qualunque minaccia che venisse o dalla Germania o dalla Russia , la Polonia può fare appello non solo all ' alleanza romena ma anche all ' alleanza francese e all ' assistenza britannica . Ambedue le potenze occidentali sono impegnate sia pure in modo diverso a portare il loro aiuto alla difesa dell ' indipendenza polacca . Però , quando la Polonia parla di fedeltà agli accordi ed alle amicizie con i vicini , intende riferirsi non solo al buon vicinato con la Romania , la Lituania e l ' Ungheria , ma anche alle relazioni finora corrette con Berlino e con Mosca . Gli accordi polacco - sovietici , che fissano un reciproco impegno di non - aggressione , sono stati ribaditi dopo la crisi centro - europea che ha condotto a Monaco , e , nell ' ora presente se si tiene conto non solo della politica ufficiale ma anche delle voci della stampa e dell ' opinione pubblica nessun grave motivo vi è di turbamento dei rapporti fra Mosca e Varsavia , sicché si parla di una adesione della Russia alla dichiarazione comune promossa da Londra per la difesa dell ' indipendenza degli Stati . Attualmente sembra più esposto il delicato settore delle relazioni polacco - germaniche , e nella discussione che ha preceduto la dichiarazione di Chamberlain , al Parlamento britannico si è esplicitamente prospettata l ' eventualità di un ' azione germanica contro la Polonia , oppure di un negoziato che dovrebbe condurre alla cessione del corridoio polacco con compensi territoriali polacchi verso il mare a danno dell ' indipendenza degli Stati baltici . Varsavia intende respingere sia la minaccia , sia i piani che sono in contrasto con le buone relazioni polacco - lituane . La Polonia preferisce invece conservare tuttora l ' accordo tedesco - polacco firmato a Berlino nel 1934 . L ' insistenza su tale accordo si inserisce perfettamente nel quadro generale della politica polacca che vuole una sola cosa : il rispetto di tutti gli accordi nei quali Varsavia ha inteso consacrare le relazioni di amicizia con i suoi vicini . L ' accordo del 1934 è basato sul presupposto del rispetto dell ' integrità territoriale della Polonia , e impegna le due parti a risolvere con convenzioni dirette le controversie che possono sorgere fra i due paesi e a deferire ad un arbitrato quelle controversie per le quali l ' accordo diretto non è raggiungibile . La procedura è quindi chiara , ed esclude ogni ricorso alle armi . Ma siccome un accordo analogo di non aggressione e di arbitrato era in vigore anche fra Berlino e Praga , la Polonia di fronte alla polemica iniziata da un organo ufficiale tedesco che parla di « vitali interessi » della Germania nei confronti della Polonia ha provveduto a prendere misure militari precauzionali . Ora a queste misure si aggiunge l ' impegno britannico di assistenza in caso di minaccia , impegno che è considerato come una nuova garanzia di pace nell ' Europa orientale .