StampaQuotidiana ,
HAMMAMET
(
Tunisia
)
.
Bettino
sta
male
,
Bettino
soffre
per
i
postumi
di
un
infarto
,
Bettino
e
'
in
clinica
a
Tunisi
:
tornera
'
,
forse
;
parlera
'
,
forse
.
Dopo
una
settimana
di
inutile
caccia
al
fantasma
,
dopo
un
certificato
medico
spedito
via
fax
dalla
sua
villa
tra
aranceti
e
fichi
d
'
India
,
dopo
le
voci
,
i
sospetti
e
il
tam
tam
di
Radio
Medina
che
lo
voleva
nascosto
e
sicuro
nel
rifugio
dalla
"
porta
celeste
"
di
una
casa
anonima
tra
i
vicoli
della
citta
'
vecchia
,
eccolo
di
nuovo
Bettino
:
non
e
'
fuggito
ne
'
sembra
intenzionato
a
farlo
.
Sta
solo
male
,
deve
curarsi
,
anzi
si
sta
gia
'
curando
.
E
il
passaporto
da
riconsegnare
?
Tempo
,
la
salute
prima
di
tutto
.
Poi
si
vedra
'
.
La
Land
Cruiser
accosta
a
destra
sulla
Rue
de
la
Gare
.
L
'
autista
frena
.
In
una
nuvola
di
polvere
lo
sportello
si
apre
.
Anna
Craxi
,
in
camicia
di
seta
a
fiori
arancioni
e
rossi
e
fuso
'
neri
ci
viene
incontro
,
sorride
.
Cortese
,
come
sempre
:
"
Io
sono
cosi
'
,
e
'
il
mio
carattere
...
"
.
Abbiamo
saputo
che
suo
marito
non
sta
bene
.
"
Eh
,
infatti
.
Non
sta
proprio
bene
.
Non
ve
lo
volevo
dire
,
sapete
,
ma
e
'
in
clinica
a
Tunisi
.
Deve
fare
dei
controlli
"
.
Perche
'
,
che
cos
'
ha
?
"
Beh
,
aveva
gia
'
avuto
un
infarto
di
cui
non
s
'
era
accorto
"
.
Quando
era
stato
male
,
qualche
anno
fa
?
"
No
,
prima
.
Un
po
'
di
tempo
prima
"
.
Infarto
asintomatico
?
"
Si
'
"
.
E
i
medici
l
'
hanno
scoperto
quando
e
'
stato
male
,
dopo
.
"
Si
'
.
Poi
da
due
anni
,
con
tutto
quello
che
gli
e
'
successo
,
capirete
lo
stato
d
'
animo
,
lo
stress
.
Anzi
,
devo
dire
che
io
temevo
si
deprimesse
.
Invece
,
per
fortuna
,
e
'
sempre
un
leone
"
.
Signora
Craxi
,
vede
,
il
fatto
e
'
che
i
magistrati
italiani
aspettavano
suo
marito
e
sembra
che
si
stiano
innervosendo
.
"
Beh
,
pero
'
io
non
capisco
questa
cosa
.
Allora
e
'
proprio
vero
che
e
'
una
persecuzione
.
E
insomma
,
dico
:
o
tutti
dentro
o
tutti
fuori
...
E
comunque
,
non
e
'
detto
che
non
ritorni
.
Certo
,
fosse
per
me
,
io
non
tornerei
.
Io
gli
direi
di
non
tornare
.
Pero
'
lui
deve
ancora
decidere
.
Non
e
'
detto
"
.
Dove
si
fa
curare
?
"
Questa
mattina
e
'
andato
in
clinica
a
fare
delle
analisi
.
Ne
aveva
gia
'
fatte
a
Parigi
ma
sapete
com
'
e
'
lui
:
non
e
'
uno
che
,
uno
che
sta
a
dieta
,
segue
i
consigli
.
E
allora
gli
hanno
rifatto
i
controlli
e
hanno
trovato
valori
alti
:
la
glicemia
e
il
resto
.
Le
cartelle
e
le
analisi
non
sono
buone
.
Anche
se
,
per
fortuna
,
lui
e
'
sempre
di
buon
umore
"
.
Se
ne
occupano
dei
medici
del
posto
?
"
Si
'
,
a
Tunisi
Bettino
ha
un
sacco
di
amici
medici
.
Sono
di
scuola
francese
,
ottimi
specialisti
"
.
Dunque
,
il
Leone
e
'
riapparso
.
E
con
lui
,
i
segni
distintivi
del
potere
e
del
rispetto
che
da
vent
'
anni
e
piu
'
ne
confermano
la
presenza
in
terra
d
'
Africa
.
Intanto
c
'
e
'
il
soldato
alla
porta
della
villa
.
Anzi
,
due
.
Il
primo
ha
la
tuta
verde
oliva
e
la
faccia
da
bravo
ragazzo
di
campagna
.
Ti
viene
incontro
,
chiede
i
documenti
,
li
porta
dentro
.
Il
secondo
e
'
in
divisa
,
la
pistola
al
cinturone
e
i
documenti
te
li
rimette
in
mano
:
"
Vous
ne
revien
pas
ici
,
capito
?
Mai
piu
'
"
.
Il
piccoletto
che
fa
la
guardia
a
casa
Craxi
e
invece
della
divisa
sfoggia
i
rayban
e
un
ghigno
alla
tonton
macoute
,
se
la
gode
soddisfatto
:
"
E
se
tornate
ici
,
nous
vous
agrediron
...
"
.
Ma
intanto
Radio
Medina
,
la
radio
delle
voci
di
Hammamet
,
si
e
'
tutta
sintonizzata
occhi
e
orecchie
sul
ritorno
del
Leone
:
del
Rais
italiano
amico
personale
del
Rais
tunisino
,
il
presidente
Ben
Ali
'
.
E
ne
protegge
con
discrezione
spostamenti
,
abitudini
,
capricci
.
Non
si
tratta
pur
sempre
di
un
vecchio
,
fedele
amico
del
popolo
arabo
,
ancora
potente
anche
se
un
po
'
acciaccato
in
salute
e
nel
prestigio
?
Poi
questi
giornalisti
che
vogliono
?
Dare
la
caccia
a
Craxi
,
nel
suo
stesso
territorio
,
e
'
cosa
a
volte
anche
rischiosa
.
Ti
si
avvicinano
una
quantita
'
di
nemici
(
falsi
)
e
amici
(
falsi
)
.
Ti
soffiano
le
piste
piu
'
improbabili
.
Sanno
dell
'
amicizia
tra
il
Leone
e
Berlusconi
.
Ti
giurano
che
si
'
,
lui
(
Berlusconi
)
era
venuto
a
trovarlo
anche
l
'
estate
scorsa
e
che
Hammamet
gli
era
piaciuta
tanto
da
comprarci
quasi
una
villa
.
Ti
spiegano
che
l
'
amicizia
con
Ben
Ali
'
e
'
tale
da
allontanare
ogni
possibilita
'
concreta
di
estradizione
.
Poi
tu
gli
chiedi
:
va
bene
,
ma
Craxi
dov
'
e
'
?
E
loro
,
a
mezza
bocca
,
ti
fanno
il
nome
di
questo
Karim
,
che
ha
un
negozio
di
fiori
e
fa
anche
l
'
ingegnere
.
Abita
sulla
strada
per
Sousse
,
dopo
il
semaforo
,
dove
parte
una
pista
che
passa
sotto
l
'
autostrada
per
Tunisi
.
Ed
e
'
vero
,
Karim
abita
li
'
e
si
fa
pure
trovare
.
Jeans
e
camicia
,
barba
incolta
,
l
'
occhio
astuto
di
chi
annusa
e
pesa
la
gente
a
distanza
.
Quando
gli
domandi
di
Craxi
risponde
:
"
E
allora
?
Rivolgetevi
a
lui
"
.
Ma
lei
forse
ci
puo
'
aiutare
.
"
Forse
.
Mi
dia
il
suo
nome
.
Se
lo
vedo
glielo
dico
"
.
Karim
Ben
Sheida
vive
circondato
dai
fiori
.
Per
una
settimana
Radio
Medina
ha
fatto
rimbalzare
la
voce
che
Craxi
si
fosse
rifugiato
nella
sua
villa
.
Tu
gli
parli
e
lui
ascolta
in
silenzio
,
come
un
confessore
,
sgranando
quel
rosario
che
gli
arabi
passano
tra
pollice
e
indice
da
Tangeri
all
'
Eufrate
.
Sull
'
amico
Bettino
non
sgancia
una
notizia
.
E
quando
lo
saluti
,
monta
sulla
sua
Mercedes
e
ritorna
in
citta
'
.
Amici
.
Come
Manken
,
che
in
una
viuzza
davanti
al
distributore
della
Mobil
ha
messo
su
una
pensione
e
un
ristorante
di
pesce
.
La
pensione
l
'
ha
chiamata
"
Milano
"
,
il
ristorante
"
La
Scala
"
.
Sui
muri
ha
appeso
le
foto
(
piccoline
)
di
Pavarotti
e
Giuseppe
Verdi
,
una
litografia
di
Bettino
col
garofano
(
"
notre
ami
italien
"
)
,
una
litografia
di
Garibaldi
,
una
gigantografia
di
Ben
Ali
'
(
"
notre
ami
president
"
)
.
Bettino
viene
qui
a
mangiare
gli
spaghetti
alle
vongole
e
la
spigola
.
"
Uomo
semplice
,
come
tutti
gli
italiani
semplici
"
,
fa
Manken
.
E
da
quanto
non
si
fa
vedere
?
"
Tre
settimane
?
Due
?
Mah
"
.
Gli
amici
.
Le
voci
.
Poi
anche
i
fatti
.
Il
consigliere
De
Luca
,
al
telefono
dall
'
ambasciata
di
Tunisi
,
spiega
che
sulla
faccenda
sa
poco
:
"
L
'
ambasciatore
rientra
stasera
e
ha
detto
che
se
ne
vuole
occupare
lui
personalmente
"
.
L
'
ambasciatore
si
chiama
Caruso
,
era
il
consigliere
diplomatico
di
Claudio
Martelli
.
De
Luca
e
'
cortese
ma
non
ha
molto
da
aggiungere
.
Una
curiosita
'
:
ci
sono
gia
'
in
circolazione
gli
agenti
dell
'
Interpol
?
"
Non
qui
in
ambasciata
.
E
comunque
,
se
fossero
gia
'
qui
a
Tunisi
dovrebbero
passare
da
noi
.
Fuori
dall
'
Europa
,
questa
e
'
la
prassi
"
.
Cosi
'
,
non
resta
che
attendere
le
prossime
mosse
di
Bettino
,
il
Leone
.
Nel
certificato
firmato
dal
medico
tunisino
c
'
e
'
scritto
che
rientrera
'
in
Italia
"
compatibilmente
con
le
sue
condizioni
di
salute
"
.
Inchallah
,
dicono
gli
arabi
.
Intanto
da
Milano
l
'
avvocato
Lo
Giudice
.
facendo
riferimento
a
gravi
problemi
di
salute
.
assicura
che
"
non
appena
sara
'
in
grado
di
farlo
,
Craxi
si
presentera
'
"
.
Grigo
e
Ghitti
,
che
finora
non
hanno
ricevuto
richieste
dal
pool
per
ulteriori
provvedimenti
restrittivi
,
esaminano
le
convenzioni
con
la
Tunisia
nel
caso
dovesse
rendersi
necessaria
l
'
estradizione
.
StampaQuotidiana ,
Sofia
,
25
aprile
.
Questa
notte
la
polizia
ha
circondato
la
casa
del
giornalista
comunista
Maneff
,
che
dopo
breve
resistenza
è
rimasto
ucciso
.
Un
altro
tragico
episodio
è
avvenuto
al
comando
delle
Corti
marziali
.
Il
comunista
Jotuff
,
prima
di
essere
interrogato
,
strappò
il
fucile
ad
un
soldato
e
con
la
baionetta
si
diede
la
morte
.
Tre
comunisti
sono
stati
uccisi
a
Grabravo
.
Le
perquisizioni
continuano
ed
hanno
portato
alla
scoperta
di
nuovi
documenti
importanti
e
di
nuovi
depositi
di
esplosivi
.
Ho
potuto
raccogliere
altre
informazioni
interessanti
sul
retroscena
di
questa
campagna
terroristica
,
organizzata
da
Mosca
nei
Balcani
e
particolarmente
in
Bulgaria
.
Anzitutto
conviene
rilevare
che
l
'
azione
della
Terza
Internazionale
già
da
tempo
era
diretta
con
molta
energia
contro
gli
Stati
balcanici
in
generale
e
contro
quello
bulgaro
in
particolare
.
Essa
subì
un
radicale
cambiamento
nello
scorso
autunno
,
quando
i
capi
dell
'
organizzazione
comunista
credettero
di
dover
concludere
che
una
sommossa
su
vasta
scala
,
come
fu
tentata
nel
settembre
del
1923
,
era
condannata
al
fallimento
.
Essi
decisero
quindi
di
cambiare
tattica
nei
Balcani
.
Il
Comitato
comunista
bulgaro
.
Dietro
insistenza
dei
compagni
Rakovsky
e
Kolaroff
il
Comitato
esecutivo
dell
'
Internazionale
di
Mosca
formò
uno
speciale
Comitato
balcanico
,
di
cui
vennero
chiamati
a
far
parte
Zinovieff
,
Ruth
,
Fischer
e
Kreibich
.
Quest
'
ultimo
rappresenta
la
Cekoslovacchia
in
seno
al
Comitato
esecutivo
di
Mosca
.
Il
Comitato
balcanico
preparò
un
nuovo
programma
tattico
e
decise
di
farlo
discutere
in
una
conferenza
convocata
ad
hoc
e
composta
di
rappresentanti
del
Comitato
esecutivo
e
delle
sezioni
balcaniche
dell
'
Internazionale
di
Mosca
e
di
altre
organizzazioni
e
gruppi
affini
.
La
conferenza
fu
tenuta
a
Baden
presso
Vienna
fra
il
29
dicembre
e
il
2
gennaio
.
In
essa
si
stabilì
che
l
'
obiettivo
strategico
del
Comitato
esecutivo
doveva
essere
la
formazione
di
una
Repubblica
federale
sovietistica
danubiana
,
la
quale
sarebbe
stata
l
'
avanguardia
comunista
rivoluzionaria
nell
'
Occidente
europeo
.
La
direzione
generale
dell
'
attività
delle
varie
sezioni
balcaniche
venne
concentrata
nelle
mani
di
un
Comitato
speciale
.
Soprattutto
importante
è
la
risoluzione
presa
allora
riguardo
alla
campagna
da
condursi
in
Bulgaria
.
Essa
costituisce
il
documento
più
eloquente
dell
'
opera
criminosa
,
che
sta
svolgendo
l
'
Internazionale
comunista
nella
penisola
balcanica
.
«
Siccome
il
principio
della
lotta
di
classe
,
dice
la
risoluzione
,
non
si
può
applicare
negli
Stati
balcanici
,
dato
l
'
insignificante
sviluppo
industriale
di
questi
paesi
,
dove
la
classe
lavoratrice
forma
soltanto
il
tre
o
quattro
per
cento
dell
'
intera
popolazione
,
e
siccome
i
contadini
sono
generalmente
piccoli
borghesi
,
è
necessario
nell
'
interesse
della
rivoluzione
sfruttare
le
rivalità
di
razza
,
di
nazionalità
e
di
religione
,
specialmente
quelle
tra
serbi
e
bulgari
,
tra
greci
e
bulgari
e
fra
serbi
e
greci
.
La
disfatta
del
partito
agrario
in
Bulgaria
e
la
cattura
dei
suoi
capi
impone
l
'
impiego
della
massima
energia
per
ottenere
la
restaurazione
di
questo
partito
e
il
suo
stretto
accordo
coll
'
Unione
agraria
bulgara
di
Belgrado
,
visto
che
quest
'
ultima
è
insediata
in
un
paese
slavo
ed
è
sostenuta
e
riconosciuta
dal
Governo
jugoslavo
.
Le
sezioni
balcaniche
devono
appoggiarsi
alle
organizzazioni
politiche
,
capitanate
da
Oboff
e
Teodoroff
(
estremisti
agrari
)
da
un
lato
e
da
Teador
Nicoloff
(
meglio
conosciuto
nei
Balcani
col
nome
di
Panizza
e
capo
dei
socialisti
rivoluzionari
macedoni
)
dall
'
altro
»
.
La
tattica
del
terrorismo
.
«
In
vista
del
costante
terrore
bianco
,
che
regna
in
Bulgaria
,
è
urgentemente
necessario
per
gli
scopi
della
lotta
contro
il
Governo
antirivoluzionario
di
Zankoff
riformare
le
organizzazioni
combattenti
(
le
bande
rivoluzionarie
)
e
iniziare
la
soppressione
spietata
degli
agenti
e
dei
complici
del
Governo
di
Zankoff
,
applicando
il
terrorismo
individuale
e
di
massa
.
Siccome
il
Governo
di
Zankoff
è
strettamente
legato
all
'
organizzazione
rivoluzionaria
macedone
(
quella
degli
autonomisti
)
,
bande
rivoluzionarie
devono
essere
organizzate
lungo
la
frontiera
jugoslava
allo
scopo
di
terrorizzare
la
popolazione
e
provocare
conflitti
diplomatici
fra
la
Bulgaria
e
la
Jugoslavia
.
Questo
fatto
provocherà
indubbiamente
la
caduta
del
governo
di
Zankoff
e
probabilmente
anche
l
'
intervento
della
Jugoslavia
,
ciò
che
dato
l
'
implacabile
odio
di
razza
esistente
fra
serbi
e
bulgari
potrebbe
dar
adito
a
una
rivoluzione
sociale
in
Bulgaria
.
La
conferenza
richiama
l
'
attenzione
del
compagno
Kolaroff
,
che
conosce
molto
bene
i
distretti
di
Kustendil
,
Petrich
e
Nevrokok
(
alla
frontiera
serba
e
greca
)
su
questo
fatto
e
gli
raccomanda
di
prendere
al
suo
servizio
il
compagno
Pandurssky
(
uno
dei
capi
del
movimento
federalista
macedone
)
per
l
'
organizzazione
delle
bande
»
.
La
risoluzione
raccomanda
quindi
l
'
armamento
della
popolazione
,
tenendo
conto
delle
condizioni
locali
,
ed
insiste
affinché
tutta
la
propaganda
,
l
'
organizzazione
delle
bande
e
la
raccolta
dei
fondi
su
territorio
jugoslavo
sia
fatta
a
nome
dell
'
organizzazione
rivoluzionaria
macedone
,
vale
a
dire
degli
autonomi
macedoni
,
che
appoggiano
il
Governo
di
Zankoff
,
visto
che
diversamente
«
non
si
potrebbe
contare
sulla
popolazione
locale
»
.
Nello
stesso
tempo
si
devono
prendere
i
provvedimenti
necessari
per
screditare
questa
organizzazione
tra
gli
studenti
bulgari
,
iscritti
nelle
varie
università
europee
.
«
Con
questo
obbiettivo
,
dice
ancora
la
risoluzione
,
si
deve
formare
un
centro
a
Vienna
con
l
'
aiuto
di
Pantovsky
e
di
Miladinoff
,
che
fanno
parte
dell
'
Unione
degli
studenti
macedoni
,
e
un
altro
in
Italia
con
il
compagno
Chaverdanoff
»
.
Queste
ed
altre
risoluzioni
,
particolarmente
una
riguardante
la
formazione
di
tre
ufficiali
incaricati
di
dirigere
la
propaganda
comunista
nei
Balcani
a
Praga
per
la
Bulgaria
,
a
Trieste
per
la
Jugoslavia
e
a
Salonicco
per
la
Grecia
e
la
Macedonia
vennero
presentate
al
Comitato
esecutivo
di
Mosca
che
le
approvò
.
Un
'
altra
conferenza
si
tenne
più
tardi
e
precisamente
tra
il
22
e
il
27
marzo
a
Vienna
e
dai
documenti
caduti
in
mano
alle
autorità
bulgare
risulta
che
allora
fu
concretato
tutto
il
piano
dell
'
azione
terroristica
,
svolta
in
queste
ultime
settimane
dall
'
Internazionale
di
Mosca
in
Bulgaria
.
Nuovi
episodi
tragici
.
L
'
energica
opera
di
repressione
compiuta
prontamente
dal
Governo
dopo
il
massacro
di
Santa
Nedelia
ha
sconvolto
i
piani
dei
terroristi
e
degli
agenti
di
Mosca
;
ma
la
Bulgaria
ha
bisogno
dell
'
appoggio
sincero
di
tutte
le
potenze
,
se
si
vuole
evitare
che
nuove
ferite
,
che
potrebbero
essere
mortali
,
vengano
inferte
al
suo
corpo
insanguinato
.
Se
le
intenzioni
di
Mosca
dovessero
realizzarsi
,
l
'
Europa
arrischierebbe
di
trovarsi
coinvolta
improvvisamente
in
una
nuova
guerra
,
che
non
sarebbe
meno
spaventosa
di
quella
precedente
.
Intanto
e
questo
è
indubbiamente
un
buon
sintomo
il
paese
,
come
mi
ha
affermato
il
generale
Lazaroff
,
continua
a
mantenersi
calmo
e
ordinato
.
Il
Governo
ha
presentato
alla
Sobranje
un
progetto
per
un
ulteriore
emendamento
alla
legge
di
protezione
dello
Stato
,
che
prevede
un
aggravio
delle
pene
inflitte
ai
complici
e
ai
ricettatori
dei
terroristi
e
cospiratori
.
Sarà
pure
presentato
alla
Sobranje
un
progetto
di
legge
per
l
'
apertura
di
un
credito
di
dieci
milioni
per
soccorrere
le
famiglie
colpite
dal
delitto
commesso
nella
cattedrale
.
Saranno
elargiti
soccorsi
alle
famiglie
dei
morti
e
dei
feriti
.
In
segno
di
lutto
per
il
tremendo
eccidio
le
rappresentazioni
nei
teatri
e
nei
cinematografi
sono
state
sospese
fino
al
15
maggio
.
Domenica
26
aprile
avranno
luogo
a
Sofia
e
in
tutte
le
città
della
provincia
solenni
cerimonie
funebri
in
suffragio
delle
vittime
dell
'
esplosione
,
cerimonie
che
saranno
seguite
da
altre
di
ringraziamento
per
la
salvezza
della
Bulgaria
e
del
Re
.
L
'
Agenzia
Telegrafica
bulgara
dice
:
«
Proutkin
e
Boravic
sono
comparsi
stamane
davanti
al
Tribunale
per
essere
giudicati
in
seguito
ai
delitti
da
essi
commessi
nel
1920
.
Le
voci
del
loro
assassinio
sono
pure
invenzioni
»
.
In
provincia
l
'
esercito
mantiene
l
'
ordine
e
sono
state
arrestate
tutte
le
persone
sospette
.
Il
bilancio
delle
ultime
drammatiche
giornate
contiene
episodi
impressionanti
.
Il
governo
ha
adoperato
tutti
i
mezzi
ed
è
riuscito
a
fermare
l
'
insurrezione
,
che
come
ho
detto
più
sopra
era
stata
minutamente
predisposta
.
L
'
incidente
diplomatico
con
la
Jugoslavia
è
stato
risolto
dopo
le
franche
e
leali
spiegazioni
fornite
dal
Governo
bulgaro
a
quello
di
Belgrado
sul
vero
significato
di
alcune
frasi
attribuite
al
ministro
dell
'
Interno
e
a
quello
degli
Esteri
intorno
alla
responsabilità
della
Jugoslavia
nei
recenti
avvenimenti
.
Ma
l
'
ambiente
non
è
del
tutto
rasserenato
.
L
'
opinione
pubblica
,
favorevole
al
Governo
di
Zankoff
,
accusa
la
Jugoslavia
di
aver
tollerato
l
'
organizzazione
delle
bande
rivoluzionarie
e
del
fronte
unico
,
agrario
e
comunista
,
nel
suo
territorio
.
E
i
fatti
recenti
provano
che
l
'
accusa
non
è
completamente
infondata
.
StampaQuotidiana ,
Succede
di
già
che
arte
e
industria
si
coniughino
,
si
sposino
.
La
professione
del
copywriter
(
l
'
uomo
che
scrive
i
testi
per
la
pubblicità
)
valga
a
dimostrarlo
.
Nell
'
intenzione
di
dare
una
mano
al
progresso
,
mostriamo
come
cinque
narratori
nostri
contemporanei
farebbero
la
réclame
,
rispettivamente
,
a
un
paio
di
calze
da
donna
,
a
una
salsa
di
pomodoro
,
a
una
brachetta
da
bagno
,
a
una
giarrettiera
da
uomo
,
a
un
nastro
adesivo
.
Cominciamo
con
:
ALBERTO
MORAVIA
Di
calze
Scandalo
,
senza
la
cucitura
,
come
si
usa
oggi
,
io
ce
ne
avevo
sempre
sei
o
sette
paia
,
riposte
nel
cassettino
della
toletta
,
sotto
il
mazzo
delle
lettere
di
Bruno
.
Erano
un
ricordo
d
'
altri
tempi
quelle
calze
,
di
quando
ero
stata
l
'
amante
del
Giacinti
.
Ogni
sera
,
tornando
a
casa
con
la
pioggia
fitta
fitta
e
sottile
dell
'
autunno
,
che
faceva
la
strada
lustra
e
melmosa
o
rifletteva
contorte
e
goffe
le
luci
del
neon
,
io
mi
sedevo
davanti
allo
specchio
e
mi
stavo
un
poco
a
guardare
.
Il
viso
,
che
da
giovane
avevo
avuto
stretto
e
fresco
,
si
appesantiva
ormai
alle
palpebre
,
e
i
seni
mi
s
'
eran
fatti
grevi
,
molli
,
e
il
ventre
tendeva
a
cadere
sopra
l
'
elastico
del
reggicalze
.
Ma
le
gambe
,
che
ho
sempre
avuto
diritte
e
forti
,
erano
ancora
belle
,
e
io
me
le
carezzavo
,
con
una
sorta
di
pena
segreta
,
nelle
calze
Scandalo
,
sottili
ma
resistenti
,
le
calze
che
mi
aveva
regalato
il
Giacinti
,
quando
ero
la
sua
amante
;
dieci
anni
ormai
.
Ne
avevo
promesso
un
paio
alla
Cocanari
,
la
mia
amica
,
che
me
le
chiedeva
sempre
,
perché
le
calze
Scandalo
fanno
la
gamba
più
bella
.
CARLO
CASSOLA
Poi
Baba
rientrò
in
casa
sempre
pensando
a
lui
,
al
compagno
di
fuori
,
e
ai
francesi
,
ai
polonesi
,
a
tanti
compagni
di
chissà
quanti
posti
,
e
si
mise
seduto
al
tavolo
di
cucina
.
La
mamma
scolava
la
pasta
,
e
si
lamentava
che
era
scotta
,
per
via
del
figliolo
,
che
rientrava
sempre
tardi
.
Ma
aveva
capito
che
quello
per
Baba
era
un
giorno
speciale
,
di
festa
,
e
allora
tirò
fuori
dal
credenzino
il
barattolo
del
Buongusto
,
il
sugo
che
al
figliolo
piaceva
tanto
,
e
ne
versò
un
poco
sul
piatto
.
Ci
mise
anche
un
goccio
d
'
olio
.
Baba
mangiava
lentamente
,
accompagnando
la
pasta
condita
con
un
boccone
di
pane
.
Col
pane
ripulì
il
piatto
a
dovere
.
«
Proprio
mi
piace
questo
buongusto
»
,
disse
,
e
poi
rimase
coi
gomiti
appoggiati
al
tavolo
,
sempre
pensando
al
compagno
venuto
da
fuori
,
e
ai
polonesi
.
PIER
PAOLO
PASOLINI
Dal
pilone
del
ponte
,
dall
'
erba
zozza
della
riva
,
avevano
cominciato
i
capisotto
,
i
pennelli
,
i
cascatoni
,
le
spanzate
.
Il
Riccetto
stava
sbrigato
sulla
fanga
,
coi
mutandini
a
sbragolone
.
«
Che
ber
culetto
!
»
gli
fece
il
Regalone
,
che
si
pavoneggiava
con
gli
slippi
d
'
elastico
,
marca
Acchittaflex
,
e
gli
fece
un
cenno
con
la
manina
paragula
.
«
Ma
vaffanculo
»
,
rispose
,
Riccetto
,
e
gli
tirò
una
manciata
di
fanga
.
Il
Regalone
gli
disse
i
morti
,
tutto
incazzato
,
perché
la
fanga
gli
aveva
inzozzato
gli
slippi
nuovi
.
Erano
roba
di
lusso
,
quegli
Acchittaflex
,
rubati
quella
mattina
vicino
alla
Ferrobedò
,
«
A
Regalò
»
,
urlavano
gli
altri
,
«
ammazzate
sì
quanto
sei
bello
!
»
.
CARLO
EMILIO
GADDA
Né
aveva
abbandonato
quei
sostentatoli
flessibili
,
non
destituiti
di
appiglio
,
vuoi
metallico
vuoi
d
'
osso
,
che
nelle
«
mercerie
»
si
nomano
«
giarrettiere
»
.
Queste
si
attengono
poco
sopra
la
polpa
della
gamba
,
e
bilanciando
la
tensione
(
2
per
più
3
diviso
n
)
fra
cintura
elastica
e
trazione
del
calzerotto
,
perno
l
'
apposito
e
funzionale
triangolino
di
snodo
,
vietano
quel
cedimento
dei
lini
o
delle
sete
(
naturali
o
,
più
spesso
,
artificiali
)
che
nel
contado
di
Altopascio
e
di
Cecina
si
dice
,
a
ragione
,
«
bracarella
»
.
Ma
esigeva
,
l
'
ingegner
Casiraghi
,
che
fossero
«
di
marca
»
,
che
fossero
le
autentiche
«
giarrettiere
Perseveranza
»
.
ITALO
CALVINO
Terminata
la
battaglia
,
e
quando
già
all
'
orizzonte
i
fumi
si
mischiavano
alle
prime
nebbie
della
sera
,
uscirono
sul
campo
i
ragionieri
dei
due
eserciti
.
Avevano
in
mano
certi
grossi
registri
,
e
ci
segnavano
sopra
la
contabilità
dei
morti
e
dei
feriti
.
Qualche
volta
si
sbagliavano
,
e
allora
dovevano
ricominciare
tutto
daccapo
.
Dopo
i
ragionieri
venivano
i
medici
,
portandosi
dietro
una
turba
di
pappini
,
a
raccattare
i
morti
.
I
morti
?
I
resti
,
i
pezzi
,
le
frattaglie
dei
morti
,
e
ne
facevano
tanti
mucchi
,
senza
badare
se
erano
nostri
o
infedeli
.
Da
una
parte
allora
tu
vedevi
una
catasta
di
braccia
,
qua
un
moggio
di
nasi
,
di
dita
,
di
orecchi
,
là
uno
staio
d
'
occhi
,
altrove
una
lunga
fila
di
gambe
ben
allineate
.
Era
un
lavoro
disperato
,
cercar
di
rimettere
assieme
un
corpo
intero
.
Eppure
i
bravi
medici
,
coi
loro
tabarri
bianchi
e
il
cappello
a
corno
,
come
tanti
astronomi
,
si
davano
da
fare
,
e
qualche
soldato
completo
lo
raccapezzarono
,
grazie
all
'
adesivo
Scotch
Piccicatutt
,
nei
diversi
colori
.
StampaQuotidiana ,
Buscetta
parla
con
voce
ferma
,
pacata
.
Quale
che
sia
la
domanda
che
gli
si
rivolge
,
non
si
innervosisce
,
a
momenti
sembra
anzi
divertirsene
.
Come
quando
l
'
avvocato
di
Greco
gli
domanda
se
ricorda
di
essere
stato
arrestato
dalla
Guardia
di
finanza
,
il
tale
anno
,
il
tale
giorno
,
nelle
acque
di
Crotone
.
Che
cosa
vuol
dire
«
nelle
acque
»
?
domanda
Buscetta
:
a
mollo
,
sul
bagnasciuga
,
su
una
barca
?
E
poi
-
chiarito
il
senso
della
domanda
-
risponde
che
non
nelle
acque
di
Crotone
era
stato
quel
giorno
arrestato
,
ma
sulla
terraferma
di
Taranto
.
Si
sarà
benissimo
accorto
,
in
questi
giorni
,
di
aver
perduto
la
benevolenza
della
stampa
:
ma
non
sembra
darsene
pensiero
.
E
'
presumibile
che
sia
soltanto
impaziente
di
liberarsi
dell
'
incombenza
che
il
processo
di
Palermo
gli
assegna
e
di
tornarsene
negli
Stati
Uniti
dove
,
esaurito
il
suo
ruolo
di
testimone
d
'
accusa
,
spera
di
avere
-
con
altro
nome
e
altro
volto
-
una
sicura
cittadinanza
.
Benissimo
sa
pure
che
gli
basterebbe
fare
il
nome
di
un
uomo
politico
,
magari
di
un
solo
uomo
politico
,
e
preferibilmente
democristiano
,
per
riguadagnare
al
doppio
il
favore
della
stampa
.
Ma
non
lo
fa
.
Anzi
:
se
,
quando
il
giudice
gli
domanda
il
nome
dell
'
uomo
politico
che
lui
aveva
detto
di
avere
incontrato
nell
'
atrio
di
un
albergo
romano
insieme
a
Nino
Salvo
,
risponde
di
non
ricordare
,
alla
stessa
domanda
fatta
da
un
avvocato
di
parte
civile
risponde
di
non
ricordare
nemmeno
l
'
incontro
.
E
così
la
parte
civile
contribuisce
a
destituire
di
credibilità
la
testimonianza
di
Buscetta
,
che
è
l
'
operazione
cui
prevalentemente
si
dedicano
gli
avvocati
della
difesa
.
Dovrebbe
esser
chiaro
a
tutti
coloro
che
agiscono
in
questo
processo
che
tutto
quello
che
era
possibile
spremere
da
Buscetta
si
trova
negli
atti
istruttori
:
e
per
ragioni
comprensibilissime
,
considerando
la
situazione
ambientale
e
psicologica
di
un
imputato
o
testimonio
di
fronte
a
un
solo
giudice
;
del
tutto
diversa
da
quella
in
cui
viene
a
trovarsi
nel
processo
dibattimentale
.
E
non
parliamo
poi
di
quel
che
è
sempre
accaduto
nei
processi
dibattimentali
che
hanno
a
che
fare
con
la
mafia
,
in
cui
regolarmente
,
tipicamente
,
le
dichiarazioni
rese
in
istruttoria
subiscono
una
riduzione
o
negazione
.
Sperare
che
Buscetta
dica
qualcosa
di
più
è
alquanto
insensato
.
Se
mai
,
qualcosa
di
meno
:
come
di
fatto
accade
.
Invece
di
ironizzare
sul
«
cantare
»
di
Buscetta
e
sulle
sue
«
stecche
»
la
stampa
dovrebbe
fare
un
po
'
di
autocritica
sul
fatto
di
aver
creduto
e
di
aver
fatto
credere
che
Buscetta
fosse
l
'
angelo
sterminatore
incombente
sull
'
intera
mafia
siciliana
e
internazionale
.
Buscetta
è
semplicemente
un
uomo
che
ha
visto
intorno
a
sé
cadere
familiari
ed
amici
,
che
sente
in
pericolo
la
sua
vita
,
e
vuole
dalla
parte
della
legge
trovare
vendetta
e
riparo
.
Con
tutto
quel
che
la
stessa
stampa
gli
propina
sui
letali
pericoli
che
chi
parla
o
è
sul
punto
di
parlare
corre
in
Italia
,
e
persino
nelle
carceri
di
massima
sicurezza
,
è
umanamente
spiegabile
che
Buscetta
tenda
a
non
moltiplicare
il
numero
dei
suoi
nemici
,
e
specialmente
di
quei
nemici
che
ancora
«
possono
»
.
Che
poi
dai
suoi
ospiti
americani
abbia
avuto
ammonizione
a
non
far
nomi
di
politici
italiani
,
ipotesi
che
si
sente
aleggiare
tra
coloro
che
seguono
attivamente
questo
processo
,
è
anche
possibile
:
benché
viene
da
pensare
che
almeno
un
nome
,
uno
solo
,
in
questo
momento
avrebbe
fatto
gioco
a
certa
insofferenza
della
polizia
americana
nei
riguardi
dell
'
Italia
.
Peraltro
,
la
mentalità
di
Buscetta
è
perfettamente
mafiosa
:
la
sua
alleanza
con
la
legge
non
l
'
ha
per
nulla
scalfita
.
Dalla
parte
della
legge
continua
a
fare
quel
che
avrebbe
fatto
dentro
una
«
famiglia
»
ancora
capace
di
far
qualcosa
:
restituisce
i
colpi
ricevuti
,
si
vendica
.
Ed
è
appunto
perciò
credibile
in
quel
che
rivela
.
Nella
misura
,
insomma
,
per
cui
è
incredibile
non
sappia
certe
altre
cose
è
credibile
conosca
bene
e
colpisca
giusto
nelle
cose
che
afferma
.
Giustamente
si
dice
«
dissociato
»
e
non
«
pentito
»
.
Non
è
pentito
di
aver
fatto
parte
della
mafia
,
ne
coltiva
anzi
l
'
ideologia
,
la
nobiltà
:
della
mafia
,
s
'
intende
,
di
una
volta
.
Che
cosa
poi
fosse
la
mafia
di
una
volta
,
non
si
capisce
bene
.
Non
ammazzava
giudici
e
carabinieri
,
non
produceva
e
commerciava
droga
:
va
bene
.
Ma
omicidi
,
taglieggiamenti
,
usurpazioni
e
soprusi
indubbiamente
ne
faceva
.
E
c
'
è
una
impagabile
battuta
di
Buscetta
,
in
risposta
all
'
avvocato
che
gli
domanda
di
Sindona
e
di
quel
che
era
venuto
a
fare
in
Sicilia
.
Vale
la
pena
trascrivere
l
'
intera
sequenza
:
Avvocato
Maffei
:
«
Si
ricorda
per
quali
canali
avvenne
l
'
incontro
tra
Sindona
e
i
suoi
amici
Bontade
e
Inzerillo
?
»
.
Buscetta
:
«
Non
ne
parlammo
mai
...
Bontade
mi
disse
che
Sindona
era
solo
un
pazzo
...
Non
c
'
era
niente
da
parlare
»
.
Avvocato
Maffei
:
«
Ma
Sindona
parlò
di
una
rivoluzione
.
Bontade
non
era
preoccupato
di
essere
custode
di
simili
segreti
?
»
.
Buscetta
(
ridendo
)
:
«
I
segreti
di
Sindona
!
Erano
una
piuma
,
in
confronto
ai
segreti
che
aveva
Bontade
»
.
Una
piuma
,
i
segreti
di
Sindona
.
Si
può
immaginare
dì
qual
piombo
fossero
i
segreti
della
vecchia
,
buona
,
nobile
mafia
,
che
Bontade
custodiva
.
StampaQuotidiana ,
Prima
di
tutto
,
presentiamolo
.
Il
dott
.
prof
.
Marañon
era
presidente
dell
'
Accademia
di
medicina
di
Madrid
,
biologo
di
grande
fama
per
i
suoi
lavori
sulle
glandole
endocrine
e
autore
di
un
libro
,
«
Problema
dei
sessi
»
,
molto
noto
fra
coloro
che
si
occupano
di
tali
problemi
.
Abbiamo
scritto
era
,
perché
oggi
il
prof
.
Marañon
è
fuggito
da
Madrid
e
parla
a
Parigi
sulle
colonne
del
Petit
Parisien
,
pagine
1
e
4
del
numero
che
reca
la
data
del
21
febbraio
1937
.
Il
Marañon
non
è
soltanto
uno
scienziato
,
ma
anche
un
uomo
politico
di
sinistra
,
già
deputato
alle
Cortes
,
promotore
della
legge
per
il
voto
alle
donne
e
uno
dei
fondatori
della
Repubblica
spagnola
.
Intervistato
da
un
giornalista
,
il
dott
.
Marañon
ha
parlato
come
Lerroux
ed
ha
versato
nel
seno
dell
'
intervistatore
la
più
«
dolorosa
delle
confessioni
»
e
la
più
stroncante
delle
requisitorie
contro
il
regime
rosso
di
Valencia
.
Egli
ha
recitato
un
vero
e
proprio
atto
di
contrizione
,
un
mea
culpa
in
piena
regola
.
Dopo
aver
ricordato
che
la
rivoluzione
è
stata
anche
opera
sua
,
che
essa
prese
appiglio
dal
sacrificio
di
Ferrer
e
del
giornalista
Cirva
(
ucciso
in
prigione
durante
la
rivolta
delle
Asturie
)
,
ecco
le
conclusioni
alle
quali
tale
umanitaria
rivoluzione
è
arrivata
secondo
le
parole
dello
stesso
Marañon
.
«
Voi
sapete
egli
dice
quel
che
è
avvenuto
.
Ma
io
l
'
ho
visto
.
Trentamila
Ferrer
colpevoli
di
pensare
liberamente
sono
stati
fucilati
senza
processo
.
Cinquemila
Cirva
sono
stati
uccisi
nelle
prigioni
a
colpi
di
bombe
a
mano
.
Ancora
ogni
giorno
si
assassinano
migliaia
di
uomini
e
di
donne
per
delitto
d
'
opinione
»
.
Ah
dunque
!
La
Monarchia
aveva
al
suo
passivo
,
se
così
può
dirsi
,
un
solo
Ferrer
e
un
solo
Cirva
in
un
periodo
di
anni
venti
;
la
Repubblica
di
Caballero
,
Blum
,
Avenol
,
Eden
,
ne
ha
trentacinquemila
in
sei
mesi
!
Ed
è
per
questa
mansueta
repubblica
che
fa
scorrere
il
sangue
a
fiumi
e
rimpiangere
la
Monarchia
che
non
fu
mai
in
nessun
momento
così
feroce
;
è
per
salvare
questo
delizioso
regime
che
diciotto
deputati
degli
Stati
Uniti
arcifessi
hanno
presentato
una
mozione
contro
l
'
Italia
,
la
Germania
e
il
Portogallo
.
Il
Marañon
non
è
fra
i
trentacinquemila
sacrificati
al
Moloch
degli
immortali
principi
perché
,
come
il
suo
collega
in
democrazia
Lerroux
,
è
riuscito
a
scappare
a
tempo
,
non
appena
il
giornale
di
Caballero
stampò
un
palchetto
di
questo
tenore
:
«
Se
voi
volete
conoscere
i
precedenti
del
dott
.
Gregorio
Marañon
,
cercateli
fra
i
fascisti
»
.
Il
nostro
dottore
capì
a
volo
,
e
lasciamo
che
ce
lo
dica
:
«
Era
una
sentenza
di
morte
.
È
sotto
questa
forma
che
il
foglio
ufficiale
di
Caballero
pubblica
i
suoi
ordini
di
esecuzione
.
Appena
avvertiti
,
i
carnefici
rivaleggiano
nella
celerità
!
Tutti
quelli
che
ho
veduto
così
designati
continua
Marañon
sono
stati
uccisi
alcune
ore
dopo
»
.
Marañon
si
è
salvato
grazie
all
'
attacco
di
Franco
su
Madrid
ed
alla
confusione
derivatane
tra
i
rossi
,
alla
fuga
di
Caballero
ed
all
'
ospitalità
concessagli
dall
'
Ambasciata
di
Polonia
.
Come
sia
fuggito
dalla
Spagna
,
com
'
egli
abbia
raggiunto
sano
e
salvo
Parigi
,
egli
non
narra
;
ma
,
quanto
all
'
epilogo
del
grande
cruentissimo
dramma
che
lacera
e
forse
rinnova
la
Spagna
,
Marañon
è
categorico
.
«
I
dadi
egli
dice
sono
gettati
.
La
vittoria
di
Franco
è
certa
.
Essa
riempirà
i
miei
voti
.
In
ogni
caso
i
due
regimi
non
sono
confrontabili
.
La
dittatura
di
Primo
de
Rivera
,
di
cui
ho
sofferto
,
paragonata
alla
tirannia
rossa
,
era
una
dittatura
amabile
...
»
.
Prezioso
,
per
quanto
troppo
tardivo
,
questo
riconoscimento
!
«
Una
sola
cosa
importa
grida
il
dottor
Gregorio
Marañon
ed
è
questa
:
che
la
Spagna
,
l
'
Europa
e
l
'
umanità
siano
liberate
da
un
regime
sanguinario
,
da
una
repubblica
di
assassini
che
noi
abbiamo
,
per
un
tragico
errore
,
preparato
.
Basta
!
Basta
!
Basta
!
»
.
E
chi
vincerà
?
Chi
rovescerà
questo
abietto
regime
di
autentici
,
per
quanto
democratici
,
criminali
?
Chi
?
Per
il
dott
.
Marañon
nessun
dubbio
è
ammissibile
.
«
Un
esercito
regolare
egli
proclama
finirà
sempre
per
trionfare
su
bande
irregolari
»
.
È
quello
che
,
senza
avere
inventato
le
glandole
endocrine
,
pensiamo
anche
noi
.
L
'
esercito
di
Franco
ha
vinto
sin
qui
e
vincerà
definitivamente
la
guerra
.
La
discordia
imperversa
tra
le
gerarchie
dei
rossi
.
Ogni
gruppo
è
in
armi
spiritualmente
e
materialmente
contro
l
'
altro
.
Gli
anarchici
e
i
sindacalisti
fronteggiano
i
comunisti
staliniani
,
i
quali
devono
difendersi
i
fianchi
dai
trotzkisti
.
È
solo
il
mutuo
terrore
che
li
tiene
insieme
.
I
volontari
rossi
sfuggiti
alle
esecuzioni
e
tornati
in
Francia
e
in
Inghilterra
hanno
illustrato
la
situazione
con
tinte
vividissime
e
documentazioni
inconfutabili
.
Dalla
parte
di
Franco
,
v
'
è
molta
più
disciplina
ed
entusiasmo
e
valore
.
Arriba
Espana
è
una
parola
d
'
ordine
che
tocca
nel
profondo
l
'
anima
del
popolo
spagnolo
.
I
valori
dello
spirito
,
che
sono
decisivi
,
stanno
coi
franchisti
.
Si
tratterà
di
adeguarli
ai
nuovi
tempi
,
poiché
una
vecchia
Spagna
deve
morire
,
se
veramente
si
vuole
che
una
nuova
possa
sorgere
e
vivere
!
E
ora
che
avete
inteso
il
mea
culpa
del
dott
.
Marañon
,
ora
che
lo
abbiamo
fatto
parlare
,
siamo
noi
che
ci
rivolgiamo
a
lui
per
dirgli
quel
che
pensiamo
di
lui
e
della
sua
condotta
.
E
gli
diciamo
:
Egregio
signor
professore
,
avete
voi
la
coscienza
tranquilla
?
Coloro
che
rubano
,
incendiano
,
assassinano
nella
vostra
terra
sono
i
vostri
allievi
,
quelli
che
hanno
applicato
il
vostro
vangelo
,
quelli
che
credono
di
realizzare
i
vostri
ideali
.
Poiché
l
'
incendio
minacciava
di
bruciarvi
,
e
voi
igienicamente
non
volevate
essere
uno
dei
30.000
Ferrer
o
dei
5000
Cirva
destinati
al
macello
,
ve
ne
siete
andato
,
avete
tagliato
la
corda
;
e
,
mentre
i
vostri
discepoli
uccidono
in
massa
,
voi
credete
di
alleggerire
e
disimpegnare
la
vostra
coscienza
,
urlando
che
non
per
questo
voi
avete
voluto
la
repubblica
.
Ma
che
cosa
avete
fatto
per
trattenere
il
carro
che
precipitava
sulla
china
scivolosa
del
sempre
più
rosso
?
Niente
o
quasi
.
Ecco
perché
,
se
il
vostro
lamento
ci
interessa
dal
punto
di
vita
della
documentazione
storica
e
dal
punto
di
vista
della
vostra
psicologia
,
la
vostra
condotta
di
prima
e
di
oggi
non
può
essere
che
molto
severamente
giudicata
e
condannata
.
Voi
,
uomo
di
pensiero
e
di
scienza
,
dovevate
prevedere
quale
pericolo
ci
fosse
nell
'
evocare
i
diavoli
e
dovevate
sapere
altresì
che
,
una
volta
evocati
,
è
impossibile
riaddomesticarli
.
Come
al
solito
,
voi
eravate
il
demagogo
che
non
conosceva
la
sua
gente
e
,
invece
di
educarla
,
la
corrompeva
.
L
'
ironia
della
storia
aggiunge
ora
il
suo
tocco
finale
alla
vostra
vicenda
:
voi
,
antifascista
acerrimo
,
siete
stato
salvato
dal
Fascismo
!
StampaQuotidiana ,
Il
primo
di
cui
si
abbia
memoria
arrivò
un
cinquecento
anni
or
sono
.
Aveva
preso
casa
a
pigione
in
quella
che
oggi
si
chiama
via
Paris
Bordone
,
non
distante
dal
fiume
Olona
.
Ormai
è
un
rudere
di
mattoni
bruni
,
che
sta
su
coi
puntelli
.
Tra
poco
la
butteranno
giù
,
per
far
posto
a
un
villaggetto
prefabbricato
,
su
palafitte
.
Lui
veniva
dalle
parti
del
Chianti
,
ma
scrisse
prima
una
lettera
,
che
è
rimasta
famosa
,
precisando
quel
che
sapeva
fare
:
ponti
,
canali
,
carri
armati
,
macchine
volanti
,
e
chiedendo
d
'
essere
assunto
o
all
'
ufficio
studi
o
allo
sviluppo
e
vendite
.
Alla
pubblicità
no
,
perché
allora
non
c
'
era
.
I1
posto
Io
ebbe
:
mezza
giornata
all
'
ufficio
tecnico
,
ma
nel
pomeriggio
e
a
sera
doveva
occuparsi
della
ricreazione
della
corte
,
e
pare
anche
che
lo
abbiano
fatto
vestire
da
buffone
,
come
Rigoletto
.
Il
sabato
sera
,
non
avendo
la
macchina
per
andare
a
pesca
sul
Ticino
,
né
voglia
di
imbarcare
passeggiatrici
(
il
parco
non
era
aperto
al
pubblico
,
le
passeggiatrici
non
passeggiavano
,
e
le
donne
oltre
tutto
non
gli
garbavano
nemmeno
,
se
non
come
modelle
)
,
il
sabato
sera
andava
dai
frati
a
dipingere
.
Gratis
,
assolutamente
:
anzi
,
pare
che
il
padre
guardiano
lo
avesse
a
noia
;
e
lui
doveva
entrare
in
refettorio
da
una
porticina
segreta
,
mentre
quello
dormiva
.
Non
si
sa
nulla
del
salario
,
ma
certamente
era
poco
.
Lui
però
ce
la
faceva
,
essendo
,
come
tutti
i
toscani
,
assai
parsimonioso
.
Il
padrone
era
un
tipo
poco
giovareccio
,
infatti
lo
chiamavano
il
Moro
.
«
O
Moro
»
,
mi
dice
un
amico
mio
di
nome
Leone
,
viareggino
,
ogni
volta
che
capito
dalle
parti
sue
,
«
ci
vieni
alla
spiaggia
?
»
.
Moro
in
questo
caso
non
è
offensivo
.
In
cinquecento
anni
ne
sono
arrivati
su
molti
altri
;
soprattutto
dalle
parti
di
Lucca
.
I
lucchesi
vanno
in
giro
a
vendere
,
sempre
.
In
America
,
le
statuine
di
gesso
,
qui
i
castagnacci
,
la
pattona
e
la
cecìna
(
con
l
'
accento
sulla
i
,
altrimenti
si
confonde
con
la
cittadina
omonima
che
sta
fra
Rosignano
e
Campiglia
)
.
A
casa
loro
,
avendo
venduto
il
resto
fuori
di
Lucca
,
si
vendono
il
concime
,
l
'
uno
con
l
'
altro
.
Il
migliore
è
quello
di
cristiano
,
ma
bisogna
che
sia
stagionato
bene
.
Lo
verificano
assaggiandolo
.
Ficcano
l
'
indice
nel
bottino
e
se
lo
passano
sulla
lingua
.
Chi
vuole
impari
il
gesto
e
lo
ripeta
appena
incontra
un
conoscente
della
Lucchesia
.
Sentirà
le
madonne
!
(
Eppure
la
Lucchesia
è
l
'
unico
posto
della
Toscana
dove
gli
uomini
vanno
in
chiesa
)
.
Ora
,
a
Milano
son
venuti
per
vendere
castagnacci
e
torte
di
ceci
,
ma
dopo
qualche
anno
,
parsimoniosi
come
sono
,
si
comprano
un
buco
di
trattoria
,
poi
chiamano
su
il
fratello
,
la
moglie
,
la
cognata
,
la
zia
e
giù
giù
tutti
gli
altri
,
tutta
la
tribù
.
Le
donne
paiono
,
più
o
meno
,
disegnate
tutte
da
Piero
della
Francesca
.
Questo
non
è
un
discorso
letterario
:
vuol
dire
solo
che
anche
ai
tempi
del
grande
Piero
le
donne
avevano
quella
faccia
,
e
che
lui
dipingeva
quel
che
vedeva
.
Chi
cena
fuori
(
cioè
in
una
trattoria
toscana
,
perché
qui
a
Milano
non
si
può
cenare
altrove
)
,
se
vuol
far
la
figura
di
quello
che
ha
studiato
glottologia
,
appena
il
cameriere
,
o
la
cameriera
,
si
accosta
e
apre
bocca
(
ci
vuole
il
tempo
per
fargli
tirar
fuori
la
gorgia
,
almeno
)
gli
dica
subito
:
«
Lei
è
di
Chiesina
Uzzanese
,
vero
?
»
.
Nel
cinquanta
per
cento
dei
casi
il
cameriere
(
o
la
cameriera
)
risponderà
di
sì
.
Se
risponde
di
no
bisogna
dire
subito
:
«
Allora
,
è
di
Altopascio
»
.
«
Come
fa
a
saperlo
?
»
«
No
,
niente
,
così
dall
'
accento
.
Ma
è
strano
,
avrei
giurato
che
lei
è
della
Chiesina
»
.
Chiesina
Uzzanese
e
Altopascio
son
due
borghi
,
che
distano
l
'
uno
dall
'
altro
due
chilometri
e
mezzo
;
oggi
saranno
deserti
,
immagino
.
La
città
più
vicina
è
Montecatini
.
Montecatini
è
anche
il
nome
di
una
grossa
ditta
,
ma
non
c
'
entra
niente
con
la
città
delle
terme
,
è
un
'
altra
Montecatini
,
in
val
di
Cecina
,
dove
intorno
al
1905
c
'
era
una
minieretta
di
rame
.
Poi
,
piano
piano
,
il
capo
di
quella
ditta
,
toscano
anche
lui
,
e
della
costa
livornese
per
la
precisione
,
ma
non
ebreo
,
come
qualcuno
crede
,
comprò
le
piriti
di
Gavorrano
,
si
ingrandì
,
mise
su
il
palazzone
di
vetro
,
con
dentro
segretarie
e
human
relations
.
Dalle
parti
di
Gavorrano
le
cose
invece
rimasero
come
nel
1910
,
forse
peggio
.
Toscani
a
Milano
se
ne
trovano
anche
sparsi
in
tutti
i
giornali
,
di
destra
,
di
sinistra
,
mezzi
e
mezzi
,
maschili
,
femminili
e
sportivi
.
Per
esempio
c
'
è
il
fucecchiese
,
che
sarebbe
poi
il
nipotino
dei
cacalibri
.
Della
Versilia
ce
n
'
è
un
branco
intero
.
La
massoneria
però
manca
,
purtroppo
.
I
toscani
,
gente
parsimoniosa
(
ora
però
basta
e
diciamolo
chiaro
:
avari
,
taccagni
peggio
dei
genovesi
)
lesinano
in
tutto
,
fanno
a
piccino
anche
col
sentimento
,
e
non
legano
,
né
con
gli
altri
né
fra
di
loro
.
Se
facessero
la
massoneria
(
come
i
siciliani
,
per
esempio
)
in
quattro
o
cinque
mesi
prenderebbero
in
mano
la
città
.
Invece
niente
.
C
'
è
unità
solo
dentro
la
famiglia
,
dentro
la
tribù
.
L
'
unità
arriva
a
Chiesina
Uzzanese
,
ad
Altopascio
.
StampaQuotidiana ,
Oggi
prende
il
via
il
volo
verso
la
Luna
,
la
più
grande
avventura
umana
di
tutti
i
tempi
.
Così
grande
che
ogni
tentativo
di
magnificarla
ci
sembrerebbe
retorico
e
vuoto
.
Ci
limiteremo
a
dire
che
la
coscienza
-
per
chi
ce
l
'
ha
-
di
appartenere
a
una
società
e
a
una
generazione
capaci
di
realizzare
simili
imprese
ci
procura
qualche
prurito
di
orgoglio
.
Con
buona
pace
dei
contestatori
.
Vorremmo
solo
fare
due
piccole
osservazioni
.
La
prima
è
di
ordine
,
diciamo
così
,
cautelativo
.
Forse
in
tutto
il
mondo
,
ma
certamente
in
Italia
,
ci
sembra
che
il
pubblico
si
disponga
a
seguire
sul
video
questa
straordinaria
vicenda
con
una
fiducia
quasi
assoluta
nella
sua
riuscita
.
È
abbastanza
naturale
,
dato
il
successo
dei
voli
precedenti
.
Gli
americani
ci
hanno
male
abituati
.
A
parte
il
tragico
incidente
dei
tre
astronauti
carbonizzati
,
che
tuttavia
si
verificò
prima
del
lancio
,
in
sede
di
collaudo
delle
apparecchiature
,
l
'
Ente
spaziale
americano
non
ha
registrato
sconfitte
.
Né
c
'
è
nemmeno
da
sospettare
che
ne
abbia
tenuta
nascosta
qualcuna
.
Gli
americani
accettano
di
farsi
torchiare
dal
fisco
per
finanziare
la
conquista
del
cielo
.
Ma
esigono
che
essa
si
svolga
sotto
gli
occhi
loro
e
di
tutti
,
senza
segreti
.
Il
fatto
che
fin
qui
ogni
tappa
sia
stata
puntualmente
raggiunta
secondo
la
tabella
di
marcia
non
deve
tuttavia
trarci
in
inganno
.
Von
Braun
,
il
grande
architetto
di
questi
voli
,
ha
parlato
chiaro
:
confido
,
ha
detto
,
nella
vittoria
,
ma
un
margine
d
'
incertezza
c
'
è
.
E
del
resto
,
se
non
ci
fosse
,
la
più
grande
avventura
umana
non
sarebbe
né
avventura
né
umana
:
che
sono
i
due
attributi
per
i
quali
tanto
ci
esalta
.
Il
secondo
punto
riguarda
lo
sforzo
organizzativo
di
cui
essa
è
il
risultato
.
Per
arrivare
a
questo
traguardo
,
l
'
America
ha
speso
ventiquattro
miliardi
di
dollari
,
qualcosa
come
sedici
o
diciassettemila
miliardi
di
lire
.
Ma
non
lasciamoci
ipnotizzare
dalla
macroscopicità
di
queste
cifre
.
Ventiquattro
miliardi
di
dollari
non
rappresentano
che
lo
0.50
per
cento
del
reddito
nazionale
americano
,
una
briciola
dunque
.
E
infatti
quello
del
finanziamento
è
stato
,
per
il
governo
di
Washington
,
il
problema
meno
arduo
da
risolvere
.
Molto
più
complesso
dev
'
essere
stato
quello
del
coordinamento
.
L
'
economia
americana
non
è
un
'
economia
di
Stato
,
che
lo
Stato
possa
orientare
a
sua
volontà
,
concentrandone
le
capacità
inventive
e
produttive
nel
campo
che
più
gli
convenga
.
Deve
fare
i
conti
coi
privati
,
e
deve
farli
senza
polizia
e
campi
di
concentramento
(
o
,
come
oggi
si
dice
con
soave
eufemismo
,
di
"
rieducazione
"
)
.
Ecco
perché
,
all
'
inizio
della
sfida
spaziale
fra
America
e
Russia
,
tutti
o
quasi
tutti
puntavano
piuttosto
sulla
Russia
,
che
oltre
a
godere
di
un
notevole
margine
di
anticipo
,
poteva
impegnarvi
tutto
il
suo
potenziale
tecnologico
e
industriale
.
Trattandosi
di
una
"
programmazione
"
di
gigantesche
dimensioni
,
ci
pareva
che
i
sovietici
fossero
in
grado
di
attuarla
con
maggiore
rapidità
ed
efficienza
.
Non
è
stato
così
,
e
il
fatto
dovrebbe
indurci
a
qualche
riflessione
.
All
'
approntamento
dell
'
Apollo
11
hanno
collaborato
-
ci
dicono
-
trecentomila
tecnici
,
che
non
sono
impiegati
di
Stato
,
e
ventimila
imprese
,
che
non
sono
imprese
di
Stato
.
Sono
dati
sommari
e
grossolani
.
Ma
bastano
a
farci
capire
quale
chiarezza
e
reciproca
fiducia
,
in
America
,
debbano
improntare
i
rapporti
fra
il
settore
pubblico
e
quello
privato
.
Evidentemente
fra
l
'
uno
e
l
'
altro
c
'
è
dialogo
aperto
.
E
in
un
caso
come
questo
,
non
è
difficile
capire
come
si
è
svolto
,
anche
perché
la
stampa
americana
ce
ne
ha
fornito
parecchie
indicazioni
.
Lo
stato
non
si
è
limitato
a
delle
"
commesse
"
.
Ha
convocato
i
singoli
imprenditori
,
i
loro
stati
maggiori
tecnici
,
i
dirigenti
dei
grandi
istituti
di
studio
e
di
ricerca
,
e
ha
discusso
con
loro
l
'
opportunità
di
una
vasta
mobilitazione
di
mezzi
e
di
energie
per
la
conquista
dello
spazio
.
Ci
sono
stati
dissensi
e
opposizioni
.
Ce
ne
sono
ancora
.
Non
tutti
gli
americani
sono
persuasi
di
ciò
che
l
'
America
fa
in
cielo
:
qualcuno
dice
che
farebbe
meglio
a
occuparsi
un
po
'
più
della
terra
e
che
la
conquista
della
Luna
rappresenta
per
essa
ciò
che
la
costruzione
delle
piramidi
rappresentò
per
l
'
Egitto
:
un
inutile
e
rovinoso
scialo
.
Ma
alla
fine
ha
prevalso
la
tesi
politica
:
che
la
conquista
della
Luna
costituisce
non
soltanto
un
primato
cui
il
paese
non
può
rinunciare
,
ma
anche
il
pretesto
e
l
'
occasione
di
un
balzo
avanti
tecnologico
,
di
cui
tutta
la
produzione
,
e
quindi
tutta
la
società
,
risentiranno
i
benefici
effetti
.
Non
vogliamo
entrare
nel
merito
di
questa
polemica
,
fuori
portata
delle
nostre
modestissime
competenze
.
Vogliamo
soltanto
rilevare
che
anche
una
democrazia
,
quando
p
efficiente
,
può
programmare
senza
punto
rinnegarsi
,
cioè
nel
pieno
rispetto
delle
libertà
del
cittadino
.
Certo
,
occorre
uno
Stato
che
non
si
atteggi
a
persecutore
del
privato
e
dei
privati
che
non
si
atteggino
a
vittime
dello
Stato
.
Ma
l
'
efficienza
di
un
sistema
politico
consiste
proprio
in
questo
.
E
l
'
impresa
dell
'
Apollo
11
ne
rappresenta
per
l
'
appunto
il
magnifico
frutto
.
Essa
è
figlia
di
una
mobilitazione
,
ma
senza
cartolina
-
precetto
,
per
arruolamento
volontario
.
La
più
grande
avventura
umana
di
tutti
i
tempi
è
grande
anche
per
questo
:
perché
dimostra
che
perfino
nelle
"
pianificazioni
"
in
cui
sembrerebbe
per
sua
natura
sfavorita
,
la
libertà
paga
più
e
meglio
del
totalitarismo
.
StampaQuotidiana ,
Sofia
,
27
aprile
.
Il
Governo
ha
scoperto
nuovi
documenti
che
dimostrano
i
recenti
avvenimenti
essere
stati
organizzati
dal
Governo
e
dall
'
Internazionale
bolscevica
di
Mosca
.
La
polizia
ha
sequestrato
una
lettera
importante
,
nella
quale
il
rappresentante
del
Ministero
degli
esteri
russo
comunicava
l
'
invio
di
rubli
oro
ai
capi
comunisti
bulgari
.
Il
comunista
Vatcho
Ivanoff
,
il
cui
cadavere
venne
scoperto
due
mesi
or
sono
in
una
via
della
capitale
senza
che
si
scoprissero
gli
assassini
,
aveva
ricevuto
una
grossa
somma
,
di
cui
aveva
dato
250
mila
leva
all
'
agrario
Borgoff
.
Ivanoff
aveva
tenuto
60
mila
leva
per
i
suoi
bisogni
personali
.
Borgoff
dal
canto
suo
consegnò
70
mila
leva
ad
agenti
comunisti
e
provvide
a
spendere
il
resto
.
Tutto
fa
supporre
che
Ivanoff
sia
stato
assassinato
dai
comunisti
per
sospetto
di
abuso
.
L
'
arresto
del
vicedirettore
di
un
Istituto
di
credito
,
di
cui
vi
ho
già
dato
notizia
,
è
dovuto
appunto
al
fatto
che
egli
curò
la
trasmissione
di
queste
somme
ai
comunisti
.
L
'
istruttoria
sull
'
eccidio
della
cattedrale
ha
stabilito
ancora
che
,
oltre
alla
catastrofe
provocata
nella
chiesa
,
vari
altri
delitti
commessi
in
provincia
e
nella
capitale
,
quali
l
'
attentato
contro
la
Sobranje
e
quello
contro
la
sede
centrale
delle
poste
e
dei
telegrafi
erano
stati
preparati
dagli
agrario
-
comunisti
.
Il
piano
fu
sventato
mercé
le
misure
prese
dalle
autorità
militari
.
Una
missione
bolscevica
.
Inoltre
è
stato
accertato
che
una
missione
bolscevica
di
otto
uomini
e
dieci
signore
arrivò
a
Costantinopoli
e
,
senza
informare
il
Governo
turco
,
proseguì
il
13
aprile
per
Adrianopoli
,
dove
si
fermò
fino
al
18
.
Le
autorità
turche
hanno
saputo
la
missione
essere
composta
di
comunisti
bulgari
al
servizio
di
Mosca
ed
essere
stata
inviata
per
attendere
gli
avvenimenti
in
Bulgaria
.
Della
missione
facevano
parte
i
notissimi
comunisti
Kotoroff
,
Dimitroff
e
Luknoff
,
che
hanno
grande
autorità
in
seno
alla
III
Internazionale
.
A
Sofia
continua
lo
stato
d
'
assedio
.
Ieri
un
individuo
sospetto
si
aggirava
attorno
alla
casa
del
ministro
degli
esteri
Kalkoff
.
Avvicinato
dalle
guardie
fuggì
lanciando
alcune
bombe
.
In
provincia
la
polizia
continua
le
indagini
e
gli
arresti
di
comunisti
e
di
agrari
.
Una
nota
ufficiosa
confuta
alcune
affermazioni
fatte
a
giornalisti
esteri
dai
deputati
laboristi
inglesi
Wedgwood
,
Mac
Kinder
e
Malone
,
in
merito
alla
situazione
in
Bulgaria
.
Gli
arrestati
dice
la
nota
non
sono
seimila
,
come
essi
pretendono
,
ma
circa
duemila
in
tutto
il
paese
.
Non
furono
uccise
centinaia
di
individui
,
ma
soltanto
alcune
persone
in
qualche
caso
isolato
.
I
capi
della
cospirazione
Petrini
,
Friedmann
,
Kossovsky
e
altri
sono
sani
e
salvi
e
fanno
preziose
rivelazioni
.
I
capi
agrari
Derer
Tomoff
,
Omarcevski
,
Markoff
e
altri
furono
messi
in
libertà
,
avendo
l
'
istruttoria
accertato
che
non
sono
compromessi
nelle
mene
del
fronte
unico
.
Oggi
stesso
sono
state
rimesse
in
libertà
,
oltre
a
quelle
già
liberate
,
un
centinaio
di
altre
persone
.
Nella
città
di
Lovetch
alcuni
cospiratori
furono
accerchiati
dalla
polizia
e
due
furono
uccisi
.
A
Burgas
altri
due
comunisti
furono
uccisi
,
mentre
tentavano
di
fuggire
.
A
Varna
,
che
era
la
base
delle
operazioni
degli
agenti
russi
,
sono
stati
sequestrati
documenti
impressionanti
sull
'
attività
dei
comunisti
.
La
situazione
si
mantiene
in
compenso
tranquilla
e
continua
ad
avviarsi
verso
la
normalità
.
Duecento
milioni
di
danni
.
I
danni
che
dovranno
essere
riparati
nella
cattedrale
e
i
soccorsi
alle
famiglie
dei
morti
e
dei
feriti
esigeranno
uno
stanziamento
di
duecento
milioni
di
leva
.
Le
notizie
diffuse
all
'
estero
,
specialmente
da
fonte
russa
,
le
quali
annunziano
arresti
ed
esecuzioni
in
massa
,
sono
false
e
tendenziose
.
Una
Commissione
speciale
conduce
l
'
inchiesta
per
accertare
le
responsabilità
degli
individui
arrestati
.
Alcuni
di
essi
sono
stati
posti
in
libertà
.
Il
deputato
agrario
Tomoff
,
ex
-
ministro
di
Stambulisky
,
è
uscito
di
prigione
ed
ha
dichiarato
la
solidarietà
sua
e
dei
suoi
amici
coi
provvedimenti
del
Governo
.
Egli
con
gli
altri
membri
del
Comitato
direttivo
del
partito
agrario
,
si
è
recato
a
visitare
il
Presidente
del
Consiglio
Zankoff
e
il
ministro
della
guerra
Volkoff
ed
ha
loro
dichiarato
che
il
partito
deplora
gli
attentati
e
l
'
attività
sovversiva
dei
partigiani
del
fronte
unico
.
L
'
unione
agraria
ha
chiesto
l
'
autorizzazione
di
rivolgere
agli
aderenti
al
partito
un
appello
nello
stesso
senso
.
Intervistato
dai
giornali
,
Tomoff
ha
rilevato
che
la
lotta
del
fronte
unico
non
è
soltanto
diretta
contro
il
gabinetto
Zankoff
,
ma
soprattutto
contro
l
'
esistenza
stessa
del
paese
.
È
dovere
di
ogni
buon
cittadino
,
ha
soggiunto
,
schierarsi
nel
momento
attuale
,
intorno
alla
bandiera
nazionale
.
Il
fatto
stesso
che
la
polizia
ha
messo
le
mani
su
individui
implicati
nell
'
attentato
appartenenti
a
diversi
circoli
politici
,
prova
che
gli
sforzi
dei
cospiratori
si
inspirano
ad
interessi
contrari
al
benessere
della
patria
.
Con
la
recente
approvazione
della
legge
sullo
stato
d
'
assedio
,
il
gruppo
agrario
parlamentare
ha
dimostrato
di
essere
solidale
col
Governo
nella
lotta
contro
gli
agenti
stranieri
.
Sono
stati
aperti
processi
contro
quei
membri
dell
'
Unione
agraria
che
si
sono
lasciati
corrompere
dall
'
oro
straniero
.
D
'
altra
parte
,
ha
concluso
Tomoff
,
un
'
epurazione
delle
file
dell
'
Unione
agraria
si
impone
in
modo
assoluto
ed
urgente
.
Oramai
tutti
i
partiti
costituzionali
e
legalitari
,
compreso
il
partito
socialista
,
hanno
affermata
la
necessità
di
sostenere
il
Governo
,
che
difende
l
'
esistenza
dello
Stato
e
della
Bulgaria
contro
il
sovversivismo
anarchico
al
servizio
degli
stranieri
e
dei
nemici
della
patria
.
StampaQuotidiana ,
Traeva
questo
nome
dall
'
isoletta
che
le
sta
di
fronte
.
La
troia
,
cioè
la
femmina
del
porco
,
da
quelle
parti
è
una
bestia
stimata
,
e
fa
parte
della
storia
e
del
folclore
.
Famosa
per
esempio
la
troia
di
Tatti
(
paesino
delle
Metallifere
)
,
la
quale
entrò
in
chiesa
durante
una
funzione
,
e
vi
fu
bene
accolta
.
La
funzione
infatti
era
per
ringraziare
santa
Verdiana
da
Certaldo
,
pazientissima
vergine
che
amava
persino
i
serpi
e
guarì
le
bestie
dalla
morte
.
La
troia
di
Tatti
voleva
appunto
unire
il
suo
al
Te
Deum
degli
uomini
.
Senza
arrossire
,
dunque
,
isola
e
punta
si
chiamavano
in
quel
modo
:
una
punta
boscosa
,
che
serra
da
sud
il
golfo
di
Follonica
.
Visti
da
terra
,
i
monti
sono
un
profilo
azzurro
cupo
,
caliginoso
e
fumante
,
per
via
della
carbonaia
.
Là
sopra
fanno
il
carbone
e
tagliano
il
bosco
.
Per
sei
mesi
dell
'
anno
abitano
in
certe
loro
capannucce
di
rami
e
zolle
.
Dormono
,
uomini
e
donne
,
sulle
rapazzole
,
e
cucinano
all
'
aperto
,
su
un
focherello
,
di
solito
polenta
e
salsiccia
.
Son
quasi
tutti
pistoiesi
.
La
legna
va
tagliata
tutta
eguale
,
un
metro
:
poi
la
caricano
a
dorso
di
mulo
e
la
portano
giù
al
piede
del
monte
,
all
'
«
imposto
»
.
«
imposto
ne
fanno
una
catasta
alta
un
metro
,
e
lunghissima
.
Poi
contano
:
tanti
metri
di
catasta
sono
pari
ad
altrettanti
metri
steri
.
La
legna
tagliata
infatti
si
conta
e
si
paga
a
metri
steri
.
A
caricarla
vengono
i
camion
,
ma
a
volte
avviano
la
legna
fino
al
Puntone
,
dove
fermano
i
vaporini
.
Al
Puntone
fa
capo
anche
la
teleferica
della
Montecatini
,
che
porta
la
pirite
giù
dalle
Metallifere
.
C
'
è
il
braccio
di
Boccheggiano
,
che
in
Ghirlanda
si
raccorda
con
quello
di
Niccioleta
,
e
poi
con
quello
di
Gavorrano
.
Una
fila
continua
di
vagoncini
che
scorrono
su
cavi
d
'
acciaio
.
I
vaporini
accostano
al
Puntone
e
imbarcano
quella
specie
di
sabbia
verdastra
,
lucida
e
gocciolante
che
è
appunto
la
pirite
.
Serve
per
l
'
acido
solforico
.
La
civiltà
d
'
un
Paese
,
dicono
i
tecnici
svedesizzanti
,
si
misura
dalla
quantità
di
acido
solforico
che
esso
consuma
.
Più
sotto
c
'
è
Castiglione
della
Pescaia
,
un
paese
di
pescatori
dominato
(
vedi
guida
turistica
)
da
un
vecchio
grazioso
castello
.
Ci
abitano
amici
miei
che
si
chiamano
Adorno
,
Galardino
,
Eliseo
,
Bachiorre
.
Tutto
questo
dalle
parti
di
quella
che
si
chiamava
Punta
Troia
.
Ora
non
più
.
Fu
il
trasvolatore
,
il
ferrarese
con
la
barba
,
innamorato
-
dicono
-
di
quei
posti
,
a
ribattezzarla
con
un
nome
che
sapeva
di
vento
e
di
volo
,
Punta
Ala
,
ed
i
localisti
applaudirono
e
se
lo
tennero
,
quel
nome
,
per
buono
.
Infatti
anche
là
ci
sono
i
localisti
,
i
valorizzatori
delle
bellezze
naturali
e
delle
antichità
insigni
.
ll
nostro
avvenire
sta
,
dicono
,
nel
turismo
.
Piantano
oleandri
,
stendono
aiolette
,
vialuzzi
,
steccatini
,
dissotterrano
ruderi
romani
,
etruschi
,
pelasgici
.
E
ci
credono
ancora
,
ai
Pelasgi
,
sulla
base
delle
testimonianze
di
Erodoto
,
Rutilio
Namaziano
e
Pericle
Ducati
.
Ti
giurano
che
su
quella
terra
vissero
i
primi
abitatori
dell
'
Europa
.
Per
prima
cosa
valorizzarono
certi
scogli
assolati
e
brulli
,
senza
un
goccio
d
'
acqua
,
né
un
filo
d
'
erba
,
ma
ricchissimi
di
antichità
etrusche
.
Riadattarono
una
vecchia
torre
spagnola
,
ricavandoci
una
trattoria
e
quattro
camere
matrimoniali
.
Il
sabato
ci
venivano
in
macchina
quattro
commendatori
con
le
rispettive
ganze
.
Ma
non
si
fermarono
qui
:
certi
nipoti
del
papa
defunto
lottizzarono
la
terra
,
ci
fecero
crescer
sopra
villette
di
stile
neocaprese
,
mezze
di
mattoni
e
mezze
di
sasso
,
col
tetto
di
stoppia
.
Per
l
'
inaugurazione
fecero
venire
i
suonatori
e
sei
ballerine
sei
.
«
La
danza
delle
ore
»
annunciava
il
programma
di
Amilcare
Ponchielli
.
Ma
quando
vide
le
ballerine
,
poveracce
,
il
Carlo
dell
'
isola
d
'
Elba
(
la
peggiore
malalingua
cioè
che
infesti
la
Penisola
)
fece
:
«
Danza
delle
ore
,
quella
lì
?
Ma
l
'
è
la
dansa
delle
mezz
'
orette
,
al
massimo
»
.
Ora
è
toccata
a
Punta
Ala
.
Chi
vuole
vada
a
vedere
,
nel
ridotto
del
teatro
,
il
plastico
:
è
grande
e
esatto
,
la
zona
di
Castiglione
è
proprio
così
,
quei
colli
,
quelle
vallette
,
persino
quei
colori
.
L
'
hanno
lottizzata
,
mettendosi
d
'
accordo
in
parecchi
,
fiorentini
,
romani
,
milanesi
e
svizzeri
.
Ci
faranno
tante
villette
,
ognuna
col
suo
pezzo
di
terra
,
ognuna
disegnata
da
un
architetto
.
Tante
«
soluzioni
»
diverse
del
medesimo
(
e
inesistente
)
problema
.
Ci
andranno
per
la
«campagna».1
milanesi
e
gli
svizzeri
.
Tutti
i
conforti
e
tutti
i
servizi
.
Splendida
veduta
sul
mare
.
Concrete
possibilità
di
caccia
subacquea
.
Affittansi
e
vendonsi
.
I
localisti
ce
l
'
hanno
fatta
:
hanno
valorizzato
Punta
Troia
.
StampaQuotidiana ,
Nobel
assegnati
a
sistemisti
da
casinò
,
cattedre
prestigiose
a
"
indovini
matematici
"
che
creano
la
nuova
ortodossia
liberista
facendo
a
meno
di
Keynes
e
dimenticando
la
vera
scienza
monetaria
:
"
Che
è
soprattutto
storia
e
analisi
degli
errori
del
passato
"
.
Esempi
?
Merton
e
Scholes
,
premiati
nel
1997
,
subito
dopo
persero
in
Borsa
1250
miliardi
di
dollari
applicando
i
loro
calcoli
e
furono
salvati
dalla
bancarotta
con
soldi
pubblici
...
"
Si
passano
per
dogmi
dei
modelli
fatti
su
misura
per
gli
speculatori
e
contro
gli
interessi
delle
imprese
e
dei
lavoratori
"
E
se
i
grandi
economisti
-
perfino
quelli
insigniti
dei
Nobel
,
quelli
che
i
giornalisti
intervistano
rispettosamente
in
ginocchio
-
fossero
dei
falsi
guru
?
Se
mai
ne
avete
avuto
il
sospetto
,
di
certo
non
avete
mai
osato
esprimerlo
ad
alta
voce
.
Per
questo
,
ci
vuole
uno
di
loro
.
Ed
ecco
che
un
economista
francese
,
Bernard
Maris
,
docente
all
'
Università
di
Parigi
,
si
mette
a
gridare
che
il
Re
-
l
'
Economista
-
è
nudo
.
Il
suo
pamphlet
(
Lettera
aperta
agli
economisti
che
ci
prendono
per
imbecilli
,
in
Italia
pubblicato
da
Ponte
alle
Grazie
)
è
l
'
equivalente
di
un
uovo
marcio
,
di
un
pomodoro
fradicio
scagliato
contro
augusti
colleghi
.
Da
Milton
Friedman
(
Nobel
'76
,
il
guru
del
superliberismo
senza
limiti
)
a
Modigliani
,
si
tratta
-
dice
-
di
"
incompetenti
perentori
"
,
di
ripetitori
di
ricette
che
sanno
sbagliate
,
di
maggiordomi
degli
interessi
forti
.
Non
osano
dire
,
grida
Maris
,
che
"
non
esiste
teoria
del
liberalismo
,
dell
'
efficienza
,
della
concorrenza
;
queste
parole
non
sono
che
ideologia
e
utopia
,
totalitaria
come
furono
quelle
staliniste
"
.
Tutto
il
loro
liberismo
si
riduce
all
'
esortazione
:
"
Siate
egoisti
e
la
società
andrà
bene
.
Un
principio
esplicativo
semplice
quanto
la
lotta
di
classe
"
.
Questi
fanatici
del
liberismo
finiscono
per
distruggerlo
.
"
Come
i
pianificatori
del
socialismo
che
volevano
sempre
più
socialismo
hanno
assassinato
i
loro
Paesi
"
,
i
liberisti
integrali
"
fanno
oggi
la
stessa
cosa
"
.
Fra
i
bersagli
delle
invettive
di
Maris
,
i
più
facili
,
va
ammesso
,
sono
Robert
Merton
e
Myron
Scholes
:
vincitori
del
Nobel
per
l
'
economia
nel
1997
,
e
rovinatisi
nel
'98
con
il
fondo
speculativo
(
"
Long
Term
Management
Capital
"
)
da
loro
creato
per
fare
soldi
applicando
la
loro
teoria
,
grazie
alla
quale
avevano
vinto
il
Nobel
.
"
I
due
citrulli
"
,
come
li
chiama
Maris
,
avevano
confezionato
complessi
calcoli
,
gestiti
dai
computer
,
con
i
quali
s
'
erano
illusi
di
giocare
"
senza
rischio
"
sui
mercati
finanziari
più
speculativi
(
opzioni
e
futures
)
.
Ma
"
uno
studente
del
primo
anno
sa
che
nel
mercato
finanziario
sussiste
sempre
un
rischio
irriducibile
.
Per
definizione
,
perché
esista
il
mercato
occorre
che
venditore
e
compratore
abbiano
anticipazioni
contraddittorie
"
.
Infatti
chi
vende
teme
che
i
titoli
che
detiene
scendano
,
e
mentre
chi
compra
è
convinto
che
saliranno
:
se
non
ci
fosse
incertezza
,
"
il
mercato
sparirebbe
"
.
I
due
"
citrulli
Nobel
"
,
al
momento
della
loro
bancarotta
,
gestivano
1250
miliardi
di
dollari
(
pari
al
Pil
italiano
)
:
denaro
che
non
avevano
,
o
che
gli
era
stato
anticipato
da
celebri
banchieri
centrali
(
più
citrulli
di
loro
)
.
Per
colmare
il
buco
da
loro
prodotto
,
che
avrebbe
trascinato
i
"
mercati
"
nell
'
abisso
,
è
intervenuto
Alan
Greenspan
,
il
capo
della
Federal
Reserve
,
formando
un
comitato
di
salvataggio
di
banche
.
Miliardi
di
dollari
del
contribuente
spesi
.
"
Una
spaventosa
collusione
fra
potere
pubblico
e
grandi
interessi
privati
-
commenta
Maris
-
.
Proprio
ciò
che
il
Fondo
monetario
rimprovera
ai
Paesi
sottosviluppati
,
raccomandando
"
rigore
"
,
"
trasparenza
"
e
obbedienza
alle
leggi
di
mercato
"
.
Due
pesi
e
due
misure
:
ciò
che
non
è
stato
perdonato
a
Suharto
,
il
dittatore
dell
'
Indonesia
,
è
stato
condonato
a
Merton
e
Scholes
.
Ciò
pone
un
problema
:
come
mai
i
Nobel
per
l
'
economia
vengono
distribuiti
a
tipi
simili
?
"
Avviene
da
decenni
-
mi
risponde
al
telefono
Maris
-
.
È
una
strategia
denunciata
da
Maurice
Allais
,
uno
dei
pochi
economisti
-
Nobel
che
stimo
:
si
premiano
dei
creatori
di
"
modelli
matematici
"
,
degli
studiosi
di
"
diagrammi
sui
corsi
borsistici
"
,
per
creare
la
nuova
ortodossia
.
Nobel
e
cattedre
a
questo
tipo
di
aruspici
,
di
"
sistemisti
"
da
casinò
,
di
sognatori
di
un
'
economia
"
pura
"
e
matematica
,
hanno
creato
la
"
nuova
ortodossia
"
liberista
.
Il
prestigio
degli
indovini
-
matematici
ha
avuto
lo
scopo
di
oscurare
,
e
far
dimenticare
,
l
'
economia
seria
.
Che
è
soprattutto
storia
,
analisi
approfondita
degli
eventi
e
degli
errori
passati
"
.
Aggiunge
:
"
Per
esempio
,
Keynes
non
si
studia
più
.
Perché
è
inammissibile
per
la
nuova
ortodossia
:
ha
proposto
di
distruggere
i
rentiers
,
quelli
che
vivono
di
puri
frutti
del
capitale
.
Invece
,
la
nuova
ortodossia
economica
è
tutta
al
servizio
dei
rentiers
"
.
Come
,
come
?
"
Prenda
per
esempio
il
dogma
della
"
inflazione
-
zero
"
,
così
caro
ai
liberisti
-
monetaristi
:
essi
impongono
ai
Paesi
di
azzerare
l
'
inflazione
,
anche
a
costo
della
deflazione
del
ristagno
economico
"
,
spiega
Maris
:
"
Inflazione
zero
serve
a
conservare
al
denaro
il
suo
valore
.
In
modo
che
conviene
detenere
liquidità
o
prestare
,
piuttosto
che
prendere
a
prestito
.
È
una
"
regola
"
creata
su
misura
a
vantaggio
dei
rentiers
e
a
svantaggio
degli
imprenditori
.
I
rentiers
,
oggi
,
sono
i
grandi
fondi
d
'
investimento
,
che
esigono
altissimi
frutti
sul
denaro
che
prestano
alle
imprese
,
e
perciò
fanno
pressione
sulle
imprese
perché
riducano
i
costi
,
magari
tagliando
manodopera
.
Alla
fine
,
è
il
lavoro
che
sopporta
i
pesi
della
nuova
ortodossia
"
.
Però
il
liberismo
funziona
,
in
qualche
modo
.
Guardi
gli
Usa
:
crescita
senza
limiti
,
disoccupazione
ridotta
a
poco
o
nulla
...
"
Falso
.
Negli
Usa
la
disoccupazione
è
pari
a
quella
europea
.
Al
4%
strombazzato
dalle
statistiche
americane
,
bisogna
aggiungere
il
2%
della
popolazione
attiva
in
prigione
(
"
Il
carcere
è
il
sussidio
di
disoccupazione
americano
"
,
ha
detto
l
'
economista
Robert
Solow
)
,
i
disoccupati
che
si
dichiarano
"
auto
-
impiegati
"
(
almeno
un
altro
2%
)
,
e
i
milioni
di
"
working
poors
"
,
gente
che
,
pur
lavorando
,
non
guadagna
abbastanza
per
vivere
.
Quando
Bill
Gates
guadagna
il
10%
in
più
e
un
milione
di
working
poors
guadagna
il
10%
in
meno
,
l
'
America
grida
:
ci
stiamo
arricchendo
!
"
.
Ma
quale
economia
proporrebbe
lei
,
professore
?
Un
ritorno
al
passato
dell
'
autosufficienza
,
del
protezionismo
?
"
L
'
economia
oggi
è
mondiale
,
dunque
va
regolata
a
livello
mondiale
.
Definendo
in
modo
democratico
ciò
che
è
"
collettivo
"
,
e
quindi
va
sottratto
al
mercato
:
che
so
,
l
'
acqua
,
l
'
aria
,
la
cultura
,
l
'istruzione..."
.
Regolamentare
,
sottrarre
al
mercato
:
sono
concetti
vietati
oggi
,
professore
.
"
Se
i
cittadini
decidono
col
voto
che
l
'
aria
può
essere
venduta
in
bombole
,
d
'
accordo
.
Ma
bisogna
impedire
alle
imprese
di
venderci
l
'
aria
in
bombole
,
senza
esserne
state
autorizzate
.
Le
società
si
reggono
su
tre
gambe
:
un
terzo
di
mercato
,
un
terzo
di
pubblico
,
un
terzo
di
economia
sociale
(
cooperative
,
volontariato
eccetera
)
.
Volere
imporre
il
"
solo
mercato
"
è
pernicioso
come
il
"
tutto
Stato
"
.
E
soprattutto
,
il
"
mercato
"
,
specie
i
mercati
finanziari
,
devono
restare
un
gioco
a
somma
zero
"
.
Cioè
?
"
Un
gioco
dove
chi
entra
,
se
vince
e
guadagna
,
guadagni
a
spese
degli
altri
che
sono
entrati
nel
mercato
,
non
del
settore
pubblico
,
del
denaro
dei
contribuenti
,
e
dell
'
economia
sociale
,
come
oggi
avviene
"
.