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HAMMAMET ( Tunisia ) . Bettino sta male , Bettino soffre per i postumi di un infarto , Bettino e ' in clinica a Tunisi : tornera ' , forse ; parlera ' , forse . Dopo una settimana di inutile caccia al fantasma , dopo un certificato medico spedito via fax dalla sua villa tra aranceti e fichi d ' India , dopo le voci , i sospetti e il tam tam di Radio Medina che lo voleva nascosto e sicuro nel rifugio dalla " porta celeste " di una casa anonima tra i vicoli della citta ' vecchia , eccolo di nuovo Bettino : non e ' fuggito ne ' sembra intenzionato a farlo . Sta solo male , deve curarsi , anzi si sta gia ' curando . E il passaporto da riconsegnare ? Tempo , la salute prima di tutto . Poi si vedra ' . La Land Cruiser accosta a destra sulla Rue de la Gare . L ' autista frena . In una nuvola di polvere lo sportello si apre . Anna Craxi , in camicia di seta a fiori arancioni e rossi e fuso ' neri ci viene incontro , sorride . Cortese , come sempre : " Io sono cosi ' , e ' il mio carattere ... " . Abbiamo saputo che suo marito non sta bene . " Eh , infatti . Non sta proprio bene . Non ve lo volevo dire , sapete , ma e ' in clinica a Tunisi . Deve fare dei controlli " . Perche ' , che cos ' ha ? " Beh , aveva gia ' avuto un infarto di cui non s ' era accorto " . Quando era stato male , qualche anno fa ? " No , prima . Un po ' di tempo prima " . Infarto asintomatico ? " Si ' " . E i medici l ' hanno scoperto quando e ' stato male , dopo . " Si ' . Poi da due anni , con tutto quello che gli e ' successo , capirete lo stato d ' animo , lo stress . Anzi , devo dire che io temevo si deprimesse . Invece , per fortuna , e ' sempre un leone " . Signora Craxi , vede , il fatto e ' che i magistrati italiani aspettavano suo marito e sembra che si stiano innervosendo . " Beh , pero ' io non capisco questa cosa . Allora e ' proprio vero che e ' una persecuzione . E insomma , dico : o tutti dentro o tutti fuori ... E comunque , non e ' detto che non ritorni . Certo , fosse per me , io non tornerei . Io gli direi di non tornare . Pero ' lui deve ancora decidere . Non e ' detto " . Dove si fa curare ? " Questa mattina e ' andato in clinica a fare delle analisi . Ne aveva gia ' fatte a Parigi ma sapete com ' e ' lui : non e ' uno che , uno che sta a dieta , segue i consigli . E allora gli hanno rifatto i controlli e hanno trovato valori alti : la glicemia e il resto . Le cartelle e le analisi non sono buone . Anche se , per fortuna , lui e ' sempre di buon umore " . Se ne occupano dei medici del posto ? " Si ' , a Tunisi Bettino ha un sacco di amici medici . Sono di scuola francese , ottimi specialisti " . Dunque , il Leone e ' riapparso . E con lui , i segni distintivi del potere e del rispetto che da vent ' anni e piu ' ne confermano la presenza in terra d ' Africa . Intanto c ' e ' il soldato alla porta della villa . Anzi , due . Il primo ha la tuta verde oliva e la faccia da bravo ragazzo di campagna . Ti viene incontro , chiede i documenti , li porta dentro . Il secondo e ' in divisa , la pistola al cinturone e i documenti te li rimette in mano : " Vous ne revien pas ici , capito ? Mai piu ' " . Il piccoletto che fa la guardia a casa Craxi e invece della divisa sfoggia i rayban e un ghigno alla tonton macoute , se la gode soddisfatto : " E se tornate ici , nous vous agrediron ... " . Ma intanto Radio Medina , la radio delle voci di Hammamet , si e ' tutta sintonizzata occhi e orecchie sul ritorno del Leone : del Rais italiano amico personale del Rais tunisino , il presidente Ben Ali ' . E ne protegge con discrezione spostamenti , abitudini , capricci . Non si tratta pur sempre di un vecchio , fedele amico del popolo arabo , ancora potente anche se un po ' acciaccato in salute e nel prestigio ? Poi questi giornalisti che vogliono ? Dare la caccia a Craxi , nel suo stesso territorio , e ' cosa a volte anche rischiosa . Ti si avvicinano una quantita ' di nemici ( falsi ) e amici ( falsi ) . Ti soffiano le piste piu ' improbabili . Sanno dell ' amicizia tra il Leone e Berlusconi . Ti giurano che si ' , lui ( Berlusconi ) era venuto a trovarlo anche l ' estate scorsa e che Hammamet gli era piaciuta tanto da comprarci quasi una villa . Ti spiegano che l ' amicizia con Ben Ali ' e ' tale da allontanare ogni possibilita ' concreta di estradizione . Poi tu gli chiedi : va bene , ma Craxi dov ' e ' ? E loro , a mezza bocca , ti fanno il nome di questo Karim , che ha un negozio di fiori e fa anche l ' ingegnere . Abita sulla strada per Sousse , dopo il semaforo , dove parte una pista che passa sotto l ' autostrada per Tunisi . Ed e ' vero , Karim abita li ' e si fa pure trovare . Jeans e camicia , barba incolta , l ' occhio astuto di chi annusa e pesa la gente a distanza . Quando gli domandi di Craxi risponde : " E allora ? Rivolgetevi a lui " . Ma lei forse ci puo ' aiutare . " Forse . Mi dia il suo nome . Se lo vedo glielo dico " . Karim Ben Sheida vive circondato dai fiori . Per una settimana Radio Medina ha fatto rimbalzare la voce che Craxi si fosse rifugiato nella sua villa . Tu gli parli e lui ascolta in silenzio , come un confessore , sgranando quel rosario che gli arabi passano tra pollice e indice da Tangeri all ' Eufrate . Sull ' amico Bettino non sgancia una notizia . E quando lo saluti , monta sulla sua Mercedes e ritorna in citta ' . Amici . Come Manken , che in una viuzza davanti al distributore della Mobil ha messo su una pensione e un ristorante di pesce . La pensione l ' ha chiamata " Milano " , il ristorante " La Scala " . Sui muri ha appeso le foto ( piccoline ) di Pavarotti e Giuseppe Verdi , una litografia di Bettino col garofano ( " notre ami italien " ) , una litografia di Garibaldi , una gigantografia di Ben Ali ' ( " notre ami president " ) . Bettino viene qui a mangiare gli spaghetti alle vongole e la spigola . " Uomo semplice , come tutti gli italiani semplici " , fa Manken . E da quanto non si fa vedere ? " Tre settimane ? Due ? Mah " . Gli amici . Le voci . Poi anche i fatti . Il consigliere De Luca , al telefono dall ' ambasciata di Tunisi , spiega che sulla faccenda sa poco : " L ' ambasciatore rientra stasera e ha detto che se ne vuole occupare lui personalmente " . L ' ambasciatore si chiama Caruso , era il consigliere diplomatico di Claudio Martelli . De Luca e ' cortese ma non ha molto da aggiungere . Una curiosita ' : ci sono gia ' in circolazione gli agenti dell ' Interpol ? " Non qui in ambasciata . E comunque , se fossero gia ' qui a Tunisi dovrebbero passare da noi . Fuori dall ' Europa , questa e ' la prassi " . Cosi ' , non resta che attendere le prossime mosse di Bettino , il Leone . Nel certificato firmato dal medico tunisino c ' e ' scritto che rientrera ' in Italia " compatibilmente con le sue condizioni di salute " . Inchallah , dicono gli arabi . Intanto da Milano l ' avvocato Lo Giudice . facendo riferimento a gravi problemi di salute . assicura che " non appena sara ' in grado di farlo , Craxi si presentera ' " . Grigo e Ghitti , che finora non hanno ricevuto richieste dal pool per ulteriori provvedimenti restrittivi , esaminano le convenzioni con la Tunisia nel caso dovesse rendersi necessaria l ' estradizione .
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Sofia , 25 aprile . Questa notte la polizia ha circondato la casa del giornalista comunista Maneff , che dopo breve resistenza è rimasto ucciso . Un altro tragico episodio è avvenuto al comando delle Corti marziali . Il comunista Jotuff , prima di essere interrogato , strappò il fucile ad un soldato e con la baionetta si diede la morte . Tre comunisti sono stati uccisi a Grabravo . Le perquisizioni continuano ed hanno portato alla scoperta di nuovi documenti importanti e di nuovi depositi di esplosivi . Ho potuto raccogliere altre informazioni interessanti sul retroscena di questa campagna terroristica , organizzata da Mosca nei Balcani e particolarmente in Bulgaria . Anzitutto conviene rilevare che l ' azione della Terza Internazionale già da tempo era diretta con molta energia contro gli Stati balcanici in generale e contro quello bulgaro in particolare . Essa subì un radicale cambiamento nello scorso autunno , quando i capi dell ' organizzazione comunista credettero di dover concludere che una sommossa su vasta scala , come fu tentata nel settembre del 1923 , era condannata al fallimento . Essi decisero quindi di cambiare tattica nei Balcani . Il Comitato comunista bulgaro . Dietro insistenza dei compagni Rakovsky e Kolaroff il Comitato esecutivo dell ' Internazionale di Mosca formò uno speciale Comitato balcanico , di cui vennero chiamati a far parte Zinovieff , Ruth , Fischer e Kreibich . Quest ' ultimo rappresenta la Cekoslovacchia in seno al Comitato esecutivo di Mosca . Il Comitato balcanico preparò un nuovo programma tattico e decise di farlo discutere in una conferenza convocata ad hoc e composta di rappresentanti del Comitato esecutivo e delle sezioni balcaniche dell ' Internazionale di Mosca e di altre organizzazioni e gruppi affini . La conferenza fu tenuta a Baden presso Vienna fra il 29 dicembre e il 2 gennaio . In essa si stabilì che l ' obiettivo strategico del Comitato esecutivo doveva essere la formazione di una Repubblica federale sovietistica danubiana , la quale sarebbe stata l ' avanguardia comunista rivoluzionaria nell ' Occidente europeo . La direzione generale dell ' attività delle varie sezioni balcaniche venne concentrata nelle mani di un Comitato speciale . Soprattutto importante è la risoluzione presa allora riguardo alla campagna da condursi in Bulgaria . Essa costituisce il documento più eloquente dell ' opera criminosa , che sta svolgendo l ' Internazionale comunista nella penisola balcanica . « Siccome il principio della lotta di classe , dice la risoluzione , non si può applicare negli Stati balcanici , dato l ' insignificante sviluppo industriale di questi paesi , dove la classe lavoratrice forma soltanto il tre o quattro per cento dell ' intera popolazione , e siccome i contadini sono generalmente piccoli borghesi , è necessario nell ' interesse della rivoluzione sfruttare le rivalità di razza , di nazionalità e di religione , specialmente quelle tra serbi e bulgari , tra greci e bulgari e fra serbi e greci . La disfatta del partito agrario in Bulgaria e la cattura dei suoi capi impone l ' impiego della massima energia per ottenere la restaurazione di questo partito e il suo stretto accordo coll ' Unione agraria bulgara di Belgrado , visto che quest ' ultima è insediata in un paese slavo ed è sostenuta e riconosciuta dal Governo jugoslavo . Le sezioni balcaniche devono appoggiarsi alle organizzazioni politiche , capitanate da Oboff e Teodoroff ( estremisti agrari ) da un lato e da Teador Nicoloff ( meglio conosciuto nei Balcani col nome di Panizza e capo dei socialisti rivoluzionari macedoni ) dall ' altro » . La tattica del terrorismo . « In vista del costante terrore bianco , che regna in Bulgaria , è urgentemente necessario per gli scopi della lotta contro il Governo antirivoluzionario di Zankoff riformare le organizzazioni combattenti ( le bande rivoluzionarie ) e iniziare la soppressione spietata degli agenti e dei complici del Governo di Zankoff , applicando il terrorismo individuale e di massa . Siccome il Governo di Zankoff è strettamente legato all ' organizzazione rivoluzionaria macedone ( quella degli autonomisti ) , bande rivoluzionarie devono essere organizzate lungo la frontiera jugoslava allo scopo di terrorizzare la popolazione e provocare conflitti diplomatici fra la Bulgaria e la Jugoslavia . Questo fatto provocherà indubbiamente la caduta del governo di Zankoff e probabilmente anche l ' intervento della Jugoslavia , ciò che – dato l ' implacabile odio di razza esistente fra serbi e bulgari – potrebbe dar adito a una rivoluzione sociale in Bulgaria . La conferenza richiama l ' attenzione del compagno Kolaroff , che conosce molto bene i distretti di Kustendil , Petrich e Nevrokok ( alla frontiera serba e greca ) su questo fatto e gli raccomanda di prendere al suo servizio il compagno Pandurssky ( uno dei capi del movimento federalista macedone ) per l ' organizzazione delle bande » . La risoluzione raccomanda quindi l ' armamento della popolazione , tenendo conto delle condizioni locali , ed insiste affinché tutta la propaganda , l ' organizzazione delle bande e la raccolta dei fondi su territorio jugoslavo sia fatta a nome dell ' organizzazione rivoluzionaria macedone , vale a dire degli autonomi macedoni , che appoggiano il Governo di Zankoff , visto che diversamente « non si potrebbe contare sulla popolazione locale » . Nello stesso tempo si devono prendere i provvedimenti necessari per screditare questa organizzazione tra gli studenti bulgari , iscritti nelle varie università europee . « Con questo obbiettivo , dice ancora la risoluzione , si deve formare un centro a Vienna con l ' aiuto di Pantovsky e di Miladinoff , che fanno parte dell ' Unione degli studenti macedoni , e un altro in Italia con il compagno Chaverdanoff » . Queste ed altre risoluzioni , particolarmente una riguardante la formazione di tre ufficiali incaricati di dirigere la propaganda comunista nei Balcani – a Praga per la Bulgaria , a Trieste per la Jugoslavia e a Salonicco per la Grecia e la Macedonia – vennero presentate al Comitato esecutivo di Mosca che le approvò . Un ' altra conferenza si tenne più tardi e precisamente tra il 22 e il 27 marzo a Vienna e dai documenti caduti in mano alle autorità bulgare risulta che allora fu concretato tutto il piano dell ' azione terroristica , svolta in queste ultime settimane dall ' Internazionale di Mosca in Bulgaria . Nuovi episodi tragici . L ' energica opera di repressione compiuta prontamente dal Governo dopo il massacro di Santa Nedelia ha sconvolto i piani dei terroristi e degli agenti di Mosca ; ma la Bulgaria ha bisogno dell ' appoggio sincero di tutte le potenze , se si vuole evitare che nuove ferite , che potrebbero essere mortali , vengano inferte al suo corpo insanguinato . Se le intenzioni di Mosca dovessero realizzarsi , l ' Europa arrischierebbe di trovarsi coinvolta improvvisamente in una nuova guerra , che non sarebbe meno spaventosa di quella precedente . Intanto – e questo è indubbiamente un buon sintomo – il paese , come mi ha affermato il generale Lazaroff , continua a mantenersi calmo e ordinato . Il Governo ha presentato alla Sobranje un progetto per un ulteriore emendamento alla legge di protezione dello Stato , che prevede un aggravio delle pene inflitte ai complici e ai ricettatori dei terroristi e cospiratori . Sarà pure presentato alla Sobranje un progetto di legge per l ' apertura di un credito di dieci milioni per soccorrere le famiglie colpite dal delitto commesso nella cattedrale . Saranno elargiti soccorsi alle famiglie dei morti e dei feriti . In segno di lutto per il tremendo eccidio le rappresentazioni nei teatri e nei cinematografi sono state sospese fino al 15 maggio . Domenica 26 aprile avranno luogo a Sofia e in tutte le città della provincia solenni cerimonie funebri in suffragio delle vittime dell ' esplosione , cerimonie che saranno seguite da altre di ringraziamento per la salvezza della Bulgaria e del Re . L ' Agenzia Telegrafica bulgara dice : « Proutkin e Boravic sono comparsi stamane davanti al Tribunale per essere giudicati in seguito ai delitti da essi commessi nel 1920 . Le voci del loro assassinio sono pure invenzioni » . In provincia l ' esercito mantiene l ' ordine e sono state arrestate tutte le persone sospette . Il bilancio delle ultime drammatiche giornate contiene episodi impressionanti . Il governo ha adoperato tutti i mezzi ed è riuscito a fermare l ' insurrezione , che – come ho detto più sopra – era stata minutamente predisposta . L ' incidente diplomatico con la Jugoslavia è stato risolto dopo le franche e leali spiegazioni fornite dal Governo bulgaro a quello di Belgrado sul vero significato di alcune frasi attribuite al ministro dell ' Interno e a quello degli Esteri intorno alla responsabilità della Jugoslavia nei recenti avvenimenti . Ma l ' ambiente non è del tutto rasserenato . L ' opinione pubblica , favorevole al Governo di Zankoff , accusa la Jugoslavia di aver tollerato l ' organizzazione delle bande rivoluzionarie e del fronte unico , agrario e comunista , nel suo territorio . E i fatti recenti provano che l ' accusa non è completamente infondata .
LA RÉCLAME ( Bianciardi Luciano , 1959 )
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Succede di già che arte e industria si coniughino , si sposino . La professione del copywriter ( l ' uomo che scrive i testi per la pubblicità ) valga a dimostrarlo . Nell ' intenzione di dare una mano al progresso , mostriamo come cinque narratori nostri contemporanei farebbero la réclame , rispettivamente , a un paio di calze da donna , a una salsa di pomodoro , a una brachetta da bagno , a una giarrettiera da uomo , a un nastro adesivo . Cominciamo con : ALBERTO MORAVIA Di calze Scandalo , senza la cucitura , come si usa oggi , io ce ne avevo sempre sei o sette paia , riposte nel cassettino della toletta , sotto il mazzo delle lettere di Bruno . Erano un ricordo d ' altri tempi quelle calze , di quando ero stata l ' amante del Giacinti . Ogni sera , tornando a casa con la pioggia fitta fitta e sottile dell ' autunno , che faceva la strada lustra e melmosa o rifletteva contorte e goffe le luci del neon , io mi sedevo davanti allo specchio e mi stavo un poco a guardare . Il viso , che da giovane avevo avuto stretto e fresco , si appesantiva ormai alle palpebre , e i seni mi s ' eran fatti grevi , molli , e il ventre tendeva a cadere sopra l ' elastico del reggicalze . Ma le gambe , che ho sempre avuto diritte e forti , erano ancora belle , e io me le carezzavo , con una sorta di pena segreta , nelle calze Scandalo , sottili ma resistenti , le calze che mi aveva regalato il Giacinti , quando ero la sua amante ; dieci anni ormai . Ne avevo promesso un paio alla Cocanari , la mia amica , che me le chiedeva sempre , perché le calze Scandalo fanno la gamba più bella . CARLO CASSOLA Poi Baba rientrò in casa sempre pensando a lui , al compagno di fuori , e ai francesi , ai polonesi , a tanti compagni di chissà quanti posti , e si mise seduto al tavolo di cucina . La mamma scolava la pasta , e si lamentava che era scotta , per via del figliolo , che rientrava sempre tardi . Ma aveva capito che quello per Baba era un giorno speciale , di festa , e allora tirò fuori dal credenzino il barattolo del Buongusto , il sugo che al figliolo piaceva tanto , e ne versò un poco sul piatto . Ci mise anche un goccio d ' olio . Baba mangiava lentamente , accompagnando la pasta condita con un boccone di pane . Col pane ripulì il piatto a dovere . « Proprio mi piace questo buongusto » , disse , e poi rimase coi gomiti appoggiati al tavolo , sempre pensando al compagno venuto da fuori , e ai polonesi . PIER PAOLO PASOLINI Dal pilone del ponte , dall ' erba zozza della riva , avevano cominciato i capisotto , i pennelli , i cascatoni , le spanzate . Il Riccetto stava sbrigato sulla fanga , coi mutandini a sbragolone . « Che ber culetto ! » gli fece il Regalone , che si pavoneggiava con gli slippi d ' elastico , marca Acchittaflex , e gli fece un cenno con la manina paragula . « Ma vaffanculo » , rispose , Riccetto , e gli tirò una manciata di fanga . Il Regalone gli disse i morti , tutto incazzato , perché la fanga gli aveva inzozzato gli slippi nuovi . Erano roba di lusso , quegli Acchittaflex , rubati quella mattina vicino alla Ferrobedò , « A Regalò » , urlavano gli altri , « ammazzate sì quanto sei bello ! » . CARLO EMILIO GADDA Né aveva abbandonato quei sostentatoli flessibili , non destituiti di appiglio , vuoi metallico vuoi d ' osso , che nelle « mercerie » si nomano « giarrettiere » . Queste si attengono poco sopra la polpa della gamba , e bilanciando la tensione ( 2 per più 3 diviso n ) fra cintura elastica e trazione del calzerotto , perno l ' apposito e funzionale triangolino di snodo , vietano quel cedimento dei lini o delle sete ( naturali o , più spesso , artificiali ) che nel contado di Altopascio e di Cecina si dice , a ragione , « bracarella » . Ma esigeva , l ' ingegner Casiraghi , che fossero « di marca » , che fossero le autentiche « giarrettiere Perseveranza » . ITALO CALVINO Terminata la battaglia , e quando già all ' orizzonte i fumi si mischiavano alle prime nebbie della sera , uscirono sul campo i ragionieri dei due eserciti . Avevano in mano certi grossi registri , e ci segnavano sopra la contabilità dei morti e dei feriti . Qualche volta si sbagliavano , e allora dovevano ricominciare tutto daccapo . Dopo i ragionieri venivano i medici , portandosi dietro una turba di pappini , a raccattare i morti . I morti ? I resti , i pezzi , le frattaglie dei morti , e ne facevano tanti mucchi , senza badare se erano nostri o infedeli . Da una parte allora tu vedevi una catasta di braccia , qua un moggio di nasi , di dita , di orecchi , là uno staio d ' occhi , altrove una lunga fila di gambe ben allineate . Era un lavoro disperato , cercar di rimettere assieme un corpo intero . Eppure i bravi medici , coi loro tabarri bianchi e il cappello a corno , come tanti astronomi , si davano da fare , e qualche soldato completo lo raccapezzarono , grazie all ' adesivo Scotch Piccicatutt , nei diversi colori .
Buscetta, la piuma e il piombo ( Sciascia Leonardo , 1986 )
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Buscetta parla con voce ferma , pacata . Quale che sia la domanda che gli si rivolge , non si innervosisce , a momenti sembra anzi divertirsene . Come quando l ' avvocato di Greco gli domanda se ricorda di essere stato arrestato dalla Guardia di finanza , il tale anno , il tale giorno , nelle acque di Crotone . Che cosa vuol dire « nelle acque » ? domanda Buscetta : a mollo , sul bagnasciuga , su una barca ? E poi - chiarito il senso della domanda - risponde che non nelle acque di Crotone era stato quel giorno arrestato , ma sulla terraferma di Taranto . Si sarà benissimo accorto , in questi giorni , di aver perduto la benevolenza della stampa : ma non sembra darsene pensiero . E ' presumibile che sia soltanto impaziente di liberarsi dell ' incombenza che il processo di Palermo gli assegna e di tornarsene negli Stati Uniti dove , esaurito il suo ruolo di testimone d ' accusa , spera di avere - con altro nome e altro volto - una sicura cittadinanza . Benissimo sa pure che gli basterebbe fare il nome di un uomo politico , magari di un solo uomo politico , e preferibilmente democristiano , per riguadagnare al doppio il favore della stampa . Ma non lo fa . Anzi : se , quando il giudice gli domanda il nome dell ' uomo politico che lui aveva detto di avere incontrato nell ' atrio di un albergo romano insieme a Nino Salvo , risponde di non ricordare , alla stessa domanda fatta da un avvocato di parte civile risponde di non ricordare nemmeno l ' incontro . E così la parte civile contribuisce a destituire di credibilità la testimonianza di Buscetta , che è l ' operazione cui prevalentemente si dedicano gli avvocati della difesa . Dovrebbe esser chiaro a tutti coloro che agiscono in questo processo che tutto quello che era possibile spremere da Buscetta si trova negli atti istruttori : e per ragioni comprensibilissime , considerando la situazione ambientale e psicologica di un imputato o testimonio di fronte a un solo giudice ; del tutto diversa da quella in cui viene a trovarsi nel processo dibattimentale . E non parliamo poi di quel che è sempre accaduto nei processi dibattimentali che hanno a che fare con la mafia , in cui regolarmente , tipicamente , le dichiarazioni rese in istruttoria subiscono una riduzione o negazione . Sperare che Buscetta dica qualcosa di più è alquanto insensato . Se mai , qualcosa di meno : come di fatto accade . Invece di ironizzare sul « cantare » di Buscetta e sulle sue « stecche » la stampa dovrebbe fare un po ' di autocritica sul fatto di aver creduto e di aver fatto credere che Buscetta fosse l ' angelo sterminatore incombente sull ' intera mafia siciliana e internazionale . Buscetta è semplicemente un uomo che ha visto intorno a sé cadere familiari ed amici , che sente in pericolo la sua vita , e vuole dalla parte della legge trovare vendetta e riparo . Con tutto quel che la stessa stampa gli propina sui letali pericoli che chi parla o è sul punto di parlare corre in Italia , e persino nelle carceri di massima sicurezza , è umanamente spiegabile che Buscetta tenda a non moltiplicare il numero dei suoi nemici , e specialmente di quei nemici che ancora « possono » . Che poi dai suoi ospiti americani abbia avuto ammonizione a non far nomi di politici italiani , ipotesi che si sente aleggiare tra coloro che seguono attivamente questo processo , è anche possibile : benché viene da pensare che almeno un nome , uno solo , in questo momento avrebbe fatto gioco a certa insofferenza della polizia americana nei riguardi dell ' Italia . Peraltro , la mentalità di Buscetta è perfettamente mafiosa : la sua alleanza con la legge non l ' ha per nulla scalfita . Dalla parte della legge continua a fare quel che avrebbe fatto dentro una « famiglia » ancora capace di far qualcosa : restituisce i colpi ricevuti , si vendica . Ed è appunto perciò credibile in quel che rivela . Nella misura , insomma , per cui è incredibile non sappia certe altre cose è credibile conosca bene e colpisca giusto nelle cose che afferma . Giustamente si dice « dissociato » e non « pentito » . Non è pentito di aver fatto parte della mafia , ne coltiva anzi l ' ideologia , la nobiltà : della mafia , s ' intende , di una volta . Che cosa poi fosse la mafia di una volta , non si capisce bene . Non ammazzava giudici e carabinieri , non produceva e commerciava droga : va bene . Ma omicidi , taglieggiamenti , usurpazioni e soprusi indubbiamente ne faceva . E c ' è una impagabile battuta di Buscetta , in risposta all ' avvocato che gli domanda di Sindona e di quel che era venuto a fare in Sicilia . Vale la pena trascrivere l ' intera sequenza : Avvocato Maffei : « Si ricorda per quali canali avvenne l ' incontro tra Sindona e i suoi amici Bontade e Inzerillo ? » . Buscetta : « Non ne parlammo mai ... Bontade mi disse che Sindona era solo un pazzo ... Non c ' era niente da parlare » . Avvocato Maffei : « Ma Sindona parlò di una rivoluzione . Bontade non era preoccupato di essere custode di simili segreti ? » . Buscetta ( ridendo ) : « I segreti di Sindona ! Erano una piuma , in confronto ai segreti che aveva Bontade » . Una piuma , i segreti di Sindona . Si può immaginare dì qual piombo fossero i segreti della vecchia , buona , nobile mafia , che Bontade custodiva .
PARLIAMO A MARAÑON ( - , 1937 )
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Prima di tutto , presentiamolo . Il dott . prof . Marañon era presidente dell ' Accademia di medicina di Madrid , biologo di grande fama per i suoi lavori sulle glandole endocrine e autore di un libro , « Problema dei sessi » , molto noto fra coloro che si occupano di tali problemi . Abbiamo scritto era , perché oggi il prof . Marañon è fuggito da Madrid e parla a Parigi sulle colonne del Petit Parisien , pagine 1 e 4 del numero che reca la data del 21 febbraio 1937 . Il Marañon non è soltanto uno scienziato , ma anche un uomo politico di sinistra , già deputato alle Cortes , promotore della legge per il voto alle donne e uno dei fondatori della Repubblica spagnola . Intervistato da un giornalista , il dott . Marañon ha parlato come Lerroux ed ha versato nel seno dell ' intervistatore la più « dolorosa delle confessioni » e la più stroncante delle requisitorie contro il regime rosso di Valencia . Egli ha recitato un vero e proprio atto di contrizione , un mea culpa in piena regola . Dopo aver ricordato che la rivoluzione è stata anche opera sua , che essa prese appiglio dal sacrificio di Ferrer e del giornalista Cirva ( ucciso in prigione durante la rivolta delle Asturie ) , ecco le conclusioni alle quali tale umanitaria rivoluzione è arrivata secondo le parole dello stesso Marañon . « Voi sapete egli dice quel che è avvenuto . Ma io l ' ho visto . Trentamila Ferrer colpevoli di pensare liberamente sono stati fucilati senza processo . Cinquemila Cirva sono stati uccisi nelle prigioni a colpi di bombe a mano . Ancora ogni giorno si assassinano migliaia di uomini e di donne per delitto d ' opinione » . Ah dunque ! La Monarchia aveva al suo passivo , se così può dirsi , un solo Ferrer e un solo Cirva in un periodo di anni venti ; la Repubblica di Caballero , Blum , Avenol , Eden , ne ha trentacinquemila in sei mesi ! Ed è per questa mansueta repubblica che fa scorrere il sangue a fiumi e rimpiangere la Monarchia che non fu mai in nessun momento così feroce ; è per salvare questo delizioso regime che diciotto deputati degli Stati Uniti arcifessi hanno presentato una mozione contro l ' Italia , la Germania e il Portogallo . Il Marañon non è fra i trentacinquemila sacrificati al Moloch degli immortali principi perché , come il suo collega in democrazia Lerroux , è riuscito a scappare a tempo , non appena il giornale di Caballero stampò un palchetto di questo tenore : « Se voi volete conoscere i precedenti del dott . Gregorio Marañon , cercateli fra i fascisti » . Il nostro dottore capì a volo , e lasciamo che ce lo dica : « Era una sentenza di morte . È sotto questa forma che il foglio ufficiale di Caballero pubblica i suoi ordini di esecuzione . Appena avvertiti , i carnefici rivaleggiano nella celerità ! Tutti quelli che ho veduto così designati continua Marañon sono stati uccisi alcune ore dopo » . Marañon si è salvato grazie all ' attacco di Franco su Madrid ed alla confusione derivatane tra i rossi , alla fuga di Caballero ed all ' ospitalità concessagli dall ' Ambasciata di Polonia . Come sia fuggito dalla Spagna , com ' egli abbia raggiunto sano e salvo Parigi , egli non narra ; ma , quanto all ' epilogo del grande cruentissimo dramma che lacera e forse rinnova la Spagna , Marañon è categorico . « I dadi egli dice sono gettati . La vittoria di Franco è certa . Essa riempirà i miei voti . In ogni caso i due regimi non sono confrontabili . La dittatura di Primo de Rivera , di cui ho sofferto , paragonata alla tirannia rossa , era una dittatura amabile ... » . Prezioso , per quanto troppo tardivo , questo riconoscimento ! « Una sola cosa importa grida il dottor Gregorio Marañon ed è questa : che la Spagna , l ' Europa e l ' umanità siano liberate da un regime sanguinario , da una repubblica di assassini che noi abbiamo , per un tragico errore , preparato . Basta ! Basta ! Basta ! » . E chi vincerà ? Chi rovescerà questo abietto regime di autentici , per quanto democratici , criminali ? Chi ? Per il dott . Marañon nessun dubbio è ammissibile . « Un esercito regolare egli proclama finirà sempre per trionfare su bande irregolari » . È quello che , senza avere inventato le glandole endocrine , pensiamo anche noi . L ' esercito di Franco ha vinto sin qui e vincerà definitivamente la guerra . La discordia imperversa tra le gerarchie dei rossi . Ogni gruppo è in armi spiritualmente e materialmente contro l ' altro . Gli anarchici e i sindacalisti fronteggiano i comunisti staliniani , i quali devono difendersi i fianchi dai trotzkisti . È solo il mutuo terrore che li tiene insieme . I volontari rossi sfuggiti alle esecuzioni e tornati in Francia e in Inghilterra hanno illustrato la situazione con tinte vividissime e documentazioni inconfutabili . Dalla parte di Franco , v ' è molta più disciplina ed entusiasmo e valore . Arriba Espana è una parola d ' ordine che tocca nel profondo l ' anima del popolo spagnolo . I valori dello spirito , che sono decisivi , stanno coi franchisti . Si tratterà di adeguarli ai nuovi tempi , poiché una vecchia Spagna deve morire , se veramente si vuole che una nuova possa sorgere e vivere ! E ora che avete inteso il mea culpa del dott . Marañon , ora che lo abbiamo fatto parlare , siamo noi che ci rivolgiamo a lui per dirgli quel che pensiamo di lui e della sua condotta . E gli diciamo : Egregio signor professore , avete voi la coscienza tranquilla ? Coloro che rubano , incendiano , assassinano nella vostra terra sono i vostri allievi , quelli che hanno applicato il vostro vangelo , quelli che credono di realizzare i vostri ideali . Poiché l ' incendio minacciava di bruciarvi , e voi igienicamente non volevate essere uno dei 30.000 Ferrer o dei 5000 Cirva destinati al macello , ve ne siete andato , avete tagliato la corda ; e , mentre i vostri discepoli uccidono in massa , voi credete di alleggerire e disimpegnare la vostra coscienza , urlando che non per questo voi avete voluto la repubblica . Ma che cosa avete fatto per trattenere il carro che precipitava sulla china scivolosa del sempre più rosso ? Niente o quasi . Ecco perché , se il vostro lamento ci interessa dal punto di vita della documentazione storica e dal punto di vista della vostra psicologia , la vostra condotta di prima e di oggi non può essere che molto severamente giudicata e condannata . Voi , uomo di pensiero e di scienza , dovevate prevedere quale pericolo ci fosse nell ' evocare i diavoli e dovevate sapere altresì che , una volta evocati , è impossibile riaddomesticarli . Come al solito , voi eravate il demagogo che non conosceva la sua gente e , invece di educarla , la corrompeva . L ' ironia della storia aggiunge ora il suo tocco finale alla vostra vicenda : voi , antifascista acerrimo , siete stato salvato dal Fascismo !
TOSCANI A MILANO ( Bianciardi Luciano , 1959 )
StampaQuotidiana ,
Il primo di cui si abbia memoria arrivò un cinquecento anni or sono . Aveva preso casa a pigione in quella che oggi si chiama via Paris Bordone , non distante dal fiume Olona . Ormai è un rudere di mattoni bruni , che sta su coi puntelli . Tra poco la butteranno giù , per far posto a un villaggetto prefabbricato , su palafitte . Lui veniva dalle parti del Chianti , ma scrisse prima una lettera , che è rimasta famosa , precisando quel che sapeva fare : ponti , canali , carri armati , macchine volanti , e chiedendo d ' essere assunto o all ' ufficio studi o allo sviluppo e vendite . Alla pubblicità no , perché allora non c ' era . I1 posto Io ebbe : mezza giornata all ' ufficio tecnico , ma nel pomeriggio e a sera doveva occuparsi della ricreazione della corte , e pare anche che lo abbiano fatto vestire da buffone , come Rigoletto . Il sabato sera , non avendo la macchina per andare a pesca sul Ticino , né voglia di imbarcare passeggiatrici ( il parco non era aperto al pubblico , le passeggiatrici non passeggiavano , e le donne oltre tutto non gli garbavano nemmeno , se non come modelle ) , il sabato sera andava dai frati a dipingere . Gratis , assolutamente : anzi , pare che il padre guardiano lo avesse a noia ; e lui doveva entrare in refettorio da una porticina segreta , mentre quello dormiva . Non si sa nulla del salario , ma certamente era poco . Lui però ce la faceva , essendo , come tutti i toscani , assai parsimonioso . Il padrone era un tipo poco giovareccio , infatti lo chiamavano il Moro . « O Moro » , mi dice un amico mio di nome Leone , viareggino , ogni volta che capito dalle parti sue , « ci vieni alla spiaggia ? » . Moro in questo caso non è offensivo . In cinquecento anni ne sono arrivati su molti altri ; soprattutto dalle parti di Lucca . I lucchesi vanno in giro a vendere , sempre . In America , le statuine di gesso , qui i castagnacci , la pattona e la cecìna ( con l ' accento sulla i , altrimenti si confonde con la cittadina omonima che sta fra Rosignano e Campiglia ) . A casa loro , avendo venduto il resto fuori di Lucca , si vendono il concime , l ' uno con l ' altro . Il migliore è quello di cristiano , ma bisogna che sia stagionato bene . Lo verificano assaggiandolo . Ficcano l ' indice nel bottino e se lo passano sulla lingua . Chi vuole impari il gesto e lo ripeta appena incontra un conoscente della Lucchesia . Sentirà le madonne ! ( Eppure la Lucchesia è l ' unico posto della Toscana dove gli uomini vanno in chiesa ) . Ora , a Milano son venuti per vendere castagnacci e torte di ceci , ma dopo qualche anno , parsimoniosi come sono , si comprano un buco di trattoria , poi chiamano su il fratello , la moglie , la cognata , la zia e giù giù tutti gli altri , tutta la tribù . Le donne paiono , più o meno , disegnate tutte da Piero della Francesca . Questo non è un discorso letterario : vuol dire solo che anche ai tempi del grande Piero le donne avevano quella faccia , e che lui dipingeva quel che vedeva . Chi cena fuori ( cioè in una trattoria toscana , perché qui a Milano non si può cenare altrove ) , se vuol far la figura di quello che ha studiato glottologia , appena il cameriere , o la cameriera , si accosta e apre bocca ( ci vuole il tempo per fargli tirar fuori la gorgia , almeno ) gli dica subito : « Lei è di Chiesina Uzzanese , vero ? » . Nel cinquanta per cento dei casi il cameriere ( o la cameriera ) risponderà di sì . Se risponde di no bisogna dire subito : « Allora , è di Altopascio » . « Come fa a saperlo ? » « No , niente , così dall ' accento . Ma è strano , avrei giurato che lei è della Chiesina » . Chiesina Uzzanese e Altopascio son due borghi , che distano l ' uno dall ' altro due chilometri e mezzo ; oggi saranno deserti , immagino . La città più vicina è Montecatini . Montecatini è anche il nome di una grossa ditta , ma non c ' entra niente con la città delle terme , è un ' altra Montecatini , in val di Cecina , dove intorno al 1905 c ' era una minieretta di rame . Poi , piano piano , il capo di quella ditta , toscano anche lui , e della costa livornese per la precisione , ma non ebreo , come qualcuno crede , comprò le piriti di Gavorrano , si ingrandì , mise su il palazzone di vetro , con dentro segretarie e human relations . Dalle parti di Gavorrano le cose invece rimasero come nel 1910 , forse peggio . Toscani a Milano se ne trovano anche sparsi in tutti i giornali , di destra , di sinistra , mezzi e mezzi , maschili , femminili e sportivi . Per esempio c ' è il fucecchiese , che sarebbe poi il nipotino dei cacalibri . Della Versilia ce n ' è un branco intero . La massoneria però manca , purtroppo . I toscani , gente parsimoniosa ( ora però basta e diciamolo chiaro : avari , taccagni peggio dei genovesi ) lesinano in tutto , fanno a piccino anche col sentimento , e non legano , né con gli altri né fra di loro . Se facessero la massoneria ( come i siciliani , per esempio ) in quattro o cinque mesi prenderebbero in mano la città . Invece niente . C ' è unità solo dentro la famiglia , dentro la tribù . L ' unità arriva a Chiesina Uzzanese , ad Altopascio .
Partono per la Luna ( Montanelli Indro , 1969 )
StampaQuotidiana ,
Oggi prende il via il volo verso la Luna , la più grande avventura umana di tutti i tempi . Così grande che ogni tentativo di magnificarla ci sembrerebbe retorico e vuoto . Ci limiteremo a dire che la coscienza - per chi ce l ' ha - di appartenere a una società e a una generazione capaci di realizzare simili imprese ci procura qualche prurito di orgoglio . Con buona pace dei contestatori . Vorremmo solo fare due piccole osservazioni . La prima è di ordine , diciamo così , cautelativo . Forse in tutto il mondo , ma certamente in Italia , ci sembra che il pubblico si disponga a seguire sul video questa straordinaria vicenda con una fiducia quasi assoluta nella sua riuscita . È abbastanza naturale , dato il successo dei voli precedenti . Gli americani ci hanno male abituati . A parte il tragico incidente dei tre astronauti carbonizzati , che tuttavia si verificò prima del lancio , in sede di collaudo delle apparecchiature , l ' Ente spaziale americano non ha registrato sconfitte . Né c ' è nemmeno da sospettare che ne abbia tenuta nascosta qualcuna . Gli americani accettano di farsi torchiare dal fisco per finanziare la conquista del cielo . Ma esigono che essa si svolga sotto gli occhi loro e di tutti , senza segreti . Il fatto che fin qui ogni tappa sia stata puntualmente raggiunta secondo la tabella di marcia non deve tuttavia trarci in inganno . Von Braun , il grande architetto di questi voli , ha parlato chiaro : confido , ha detto , nella vittoria , ma un margine d ' incertezza c ' è . E del resto , se non ci fosse , la più grande avventura umana non sarebbe né avventura né umana : che sono i due attributi per i quali tanto ci esalta . Il secondo punto riguarda lo sforzo organizzativo di cui essa è il risultato . Per arrivare a questo traguardo , l ' America ha speso ventiquattro miliardi di dollari , qualcosa come sedici o diciassettemila miliardi di lire . Ma non lasciamoci ipnotizzare dalla macroscopicità di queste cifre . Ventiquattro miliardi di dollari non rappresentano che lo 0.50 per cento del reddito nazionale americano , una briciola dunque . E infatti quello del finanziamento è stato , per il governo di Washington , il problema meno arduo da risolvere . Molto più complesso dev ' essere stato quello del coordinamento . L ' economia americana non è un ' economia di Stato , che lo Stato possa orientare a sua volontà , concentrandone le capacità inventive e produttive nel campo che più gli convenga . Deve fare i conti coi privati , e deve farli senza polizia e campi di concentramento ( o , come oggi si dice con soave eufemismo , di " rieducazione " ) . Ecco perché , all ' inizio della sfida spaziale fra America e Russia , tutti o quasi tutti puntavano piuttosto sulla Russia , che oltre a godere di un notevole margine di anticipo , poteva impegnarvi tutto il suo potenziale tecnologico e industriale . Trattandosi di una " programmazione " di gigantesche dimensioni , ci pareva che i sovietici fossero in grado di attuarla con maggiore rapidità ed efficienza . Non è stato così , e il fatto dovrebbe indurci a qualche riflessione . All ' approntamento dell ' Apollo 11 hanno collaborato - ci dicono - trecentomila tecnici , che non sono impiegati di Stato , e ventimila imprese , che non sono imprese di Stato . Sono dati sommari e grossolani . Ma bastano a farci capire quale chiarezza e reciproca fiducia , in America , debbano improntare i rapporti fra il settore pubblico e quello privato . Evidentemente fra l ' uno e l ' altro c ' è dialogo aperto . E in un caso come questo , non è difficile capire come si è svolto , anche perché la stampa americana ce ne ha fornito parecchie indicazioni . Lo stato non si è limitato a delle " commesse " . Ha convocato i singoli imprenditori , i loro stati maggiori tecnici , i dirigenti dei grandi istituti di studio e di ricerca , e ha discusso con loro l ' opportunità di una vasta mobilitazione di mezzi e di energie per la conquista dello spazio . Ci sono stati dissensi e opposizioni . Ce ne sono ancora . Non tutti gli americani sono persuasi di ciò che l ' America fa in cielo : qualcuno dice che farebbe meglio a occuparsi un po ' più della terra e che la conquista della Luna rappresenta per essa ciò che la costruzione delle piramidi rappresentò per l ' Egitto : un inutile e rovinoso scialo . Ma alla fine ha prevalso la tesi politica : che la conquista della Luna costituisce non soltanto un primato cui il paese non può rinunciare , ma anche il pretesto e l ' occasione di un balzo avanti tecnologico , di cui tutta la produzione , e quindi tutta la società , risentiranno i benefici effetti . Non vogliamo entrare nel merito di questa polemica , fuori portata delle nostre modestissime competenze . Vogliamo soltanto rilevare che anche una democrazia , quando p efficiente , può programmare senza punto rinnegarsi , cioè nel pieno rispetto delle libertà del cittadino . Certo , occorre uno Stato che non si atteggi a persecutore del privato e dei privati che non si atteggino a vittime dello Stato . Ma l ' efficienza di un sistema politico consiste proprio in questo . E l ' impresa dell ' Apollo 11 ne rappresenta per l ' appunto il magnifico frutto . Essa è figlia di una mobilitazione , ma senza cartolina - precetto , per arruolamento volontario . La più grande avventura umana di tutti i tempi è grande anche per questo : perché dimostra che perfino nelle " pianificazioni " in cui sembrerebbe per sua natura sfavorita , la libertà paga più e meglio del totalitarismo .
StampaQuotidiana ,
Sofia , 27 aprile . Il Governo ha scoperto nuovi documenti che dimostrano i recenti avvenimenti essere stati organizzati dal Governo e dall ' Internazionale bolscevica di Mosca . La polizia ha sequestrato una lettera importante , nella quale il rappresentante del Ministero degli esteri russo comunicava l ' invio di rubli oro ai capi comunisti bulgari . Il comunista Vatcho Ivanoff , il cui cadavere venne scoperto due mesi or sono in una via della capitale senza che si scoprissero gli assassini , aveva ricevuto una grossa somma , di cui aveva dato 250 mila leva all ' agrario Borgoff . Ivanoff aveva tenuto 60 mila leva per i suoi bisogni personali . Borgoff dal canto suo consegnò 70 mila leva ad agenti comunisti e provvide a spendere il resto . Tutto fa supporre che Ivanoff sia stato assassinato dai comunisti per sospetto di abuso . L ' arresto del vicedirettore di un Istituto di credito , di cui vi ho già dato notizia , è dovuto appunto al fatto che egli curò la trasmissione di queste somme ai comunisti . L ' istruttoria sull ' eccidio della cattedrale ha stabilito ancora che , oltre alla catastrofe provocata nella chiesa , vari altri delitti commessi in provincia e nella capitale , quali l ' attentato contro la Sobranje e quello contro la sede centrale delle poste e dei telegrafi erano stati preparati dagli agrario - comunisti . Il piano fu sventato mercé le misure prese dalle autorità militari . Una missione bolscevica . Inoltre è stato accertato che una missione bolscevica di otto uomini e dieci signore arrivò a Costantinopoli e , senza informare il Governo turco , proseguì il 13 aprile per Adrianopoli , dove si fermò fino al 18 . Le autorità turche hanno saputo la missione essere composta di comunisti bulgari al servizio di Mosca ed essere stata inviata per attendere gli avvenimenti in Bulgaria . Della missione facevano parte i notissimi comunisti Kotoroff , Dimitroff e Luknoff , che hanno grande autorità in seno alla III Internazionale . A Sofia continua lo stato d ' assedio . Ieri un individuo sospetto si aggirava attorno alla casa del ministro degli esteri Kalkoff . Avvicinato dalle guardie fuggì lanciando alcune bombe . In provincia la polizia continua le indagini e gli arresti di comunisti e di agrari . Una nota ufficiosa confuta alcune affermazioni fatte a giornalisti esteri dai deputati laboristi inglesi Wedgwood , Mac Kinder e Malone , in merito alla situazione in Bulgaria . Gli arrestati – dice la nota – non sono seimila , come essi pretendono , ma circa duemila in tutto il paese . Non furono uccise centinaia di individui , ma soltanto alcune persone in qualche caso isolato . I capi della cospirazione Petrini , Friedmann , Kossovsky e altri sono sani e salvi e fanno preziose rivelazioni . I capi agrari Derer Tomoff , Omarcevski , Markoff e altri furono messi in libertà , avendo l ' istruttoria accertato che non sono compromessi nelle mene del fronte unico . Oggi stesso sono state rimesse in libertà , oltre a quelle già liberate , un centinaio di altre persone . Nella città di Lovetch alcuni cospiratori furono accerchiati dalla polizia e due furono uccisi . A Burgas altri due comunisti furono uccisi , mentre tentavano di fuggire . A Varna , che era la base delle operazioni degli agenti russi , sono stati sequestrati documenti impressionanti sull ' attività dei comunisti . La situazione si mantiene in compenso tranquilla e continua ad avviarsi verso la normalità . Duecento milioni di danni . I danni che dovranno essere riparati nella cattedrale e i soccorsi alle famiglie dei morti e dei feriti esigeranno uno stanziamento di duecento milioni di leva . Le notizie diffuse all ' estero , specialmente da fonte russa , le quali annunziano arresti ed esecuzioni in massa , sono false e tendenziose . Una Commissione speciale conduce l ' inchiesta per accertare le responsabilità degli individui arrestati . Alcuni di essi sono stati posti in libertà . Il deputato agrario Tomoff , ex - ministro di Stambulisky , è uscito di prigione ed ha dichiarato la solidarietà sua e dei suoi amici coi provvedimenti del Governo . Egli con gli altri membri del Comitato direttivo del partito agrario , si è recato a visitare il Presidente del Consiglio Zankoff e il ministro della guerra Volkoff ed ha loro dichiarato che il partito deplora gli attentati e l ' attività sovversiva dei partigiani del fronte unico . L ' unione agraria ha chiesto l ' autorizzazione di rivolgere agli aderenti al partito un appello nello stesso senso . Intervistato dai giornali , Tomoff ha rilevato che la lotta del fronte unico non è soltanto diretta contro il gabinetto Zankoff , ma soprattutto contro l ' esistenza stessa del paese . È dovere di ogni buon cittadino , ha soggiunto , schierarsi nel momento attuale , intorno alla bandiera nazionale . Il fatto stesso che la polizia ha messo le mani su individui implicati nell ' attentato appartenenti a diversi circoli politici , prova che gli sforzi dei cospiratori si inspirano ad interessi contrari al benessere della patria . Con la recente approvazione della legge sullo stato d ' assedio , il gruppo agrario parlamentare ha dimostrato di essere solidale col Governo nella lotta contro gli agenti stranieri . Sono stati aperti processi contro quei membri dell ' Unione agraria che si sono lasciati corrompere dall ' oro straniero . D ' altra parte , ha concluso Tomoff , un ' epurazione delle file dell ' Unione agraria si impone in modo assoluto ed urgente . Oramai tutti i partiti costituzionali e legalitari , compreso il partito socialista , hanno affermata la necessità di sostenere il Governo , che difende l ' esistenza dello Stato e della Bulgaria contro il sovversivismo anarchico al servizio degli stranieri e dei nemici della patria .
PUNTA TROIA ( Bianciardi Luciano , 1959 )
StampaQuotidiana ,
Traeva questo nome dall ' isoletta che le sta di fronte . La troia , cioè la femmina del porco , da quelle parti è una bestia stimata , e fa parte della storia e del folclore . Famosa per esempio la troia di Tatti ( paesino delle Metallifere ) , la quale entrò in chiesa durante una funzione , e vi fu bene accolta . La funzione infatti era per ringraziare santa Verdiana da Certaldo , pazientissima vergine che amava persino i serpi e guarì le bestie dalla morte . La troia di Tatti voleva appunto unire il suo al Te Deum degli uomini . Senza arrossire , dunque , isola e punta si chiamavano in quel modo : una punta boscosa , che serra da sud il golfo di Follonica . Visti da terra , i monti sono un profilo azzurro cupo , caliginoso e fumante , per via della carbonaia . Là sopra fanno il carbone e tagliano il bosco . Per sei mesi dell ' anno abitano in certe loro capannucce di rami e zolle . Dormono , uomini e donne , sulle rapazzole , e cucinano all ' aperto , su un focherello , di solito polenta e salsiccia . Son quasi tutti pistoiesi . La legna va tagliata tutta eguale , un metro : poi la caricano a dorso di mulo e la portano giù al piede del monte , all ' « imposto » . « imposto ne fanno una catasta alta un metro , e lunghissima . Poi contano : tanti metri di catasta sono pari ad altrettanti metri steri . La legna tagliata infatti si conta e si paga a metri steri . A caricarla vengono i camion , ma a volte avviano la legna fino al Puntone , dove fermano i vaporini . Al Puntone fa capo anche la teleferica della Montecatini , che porta la pirite giù dalle Metallifere . C ' è il braccio di Boccheggiano , che in Ghirlanda si raccorda con quello di Niccioleta , e poi con quello di Gavorrano . Una fila continua di vagoncini che scorrono su cavi d ' acciaio . I vaporini accostano al Puntone e imbarcano quella specie di sabbia verdastra , lucida e gocciolante che è appunto la pirite . Serve per l ' acido solforico . La civiltà d ' un Paese , dicono i tecnici svedesizzanti , si misura dalla quantità di acido solforico che esso consuma . Più sotto c ' è Castiglione della Pescaia , un paese di pescatori dominato ( vedi guida turistica ) da un vecchio grazioso castello . Ci abitano amici miei che si chiamano Adorno , Galardino , Eliseo , Bachiorre . Tutto questo dalle parti di quella che si chiamava Punta Troia . Ora non più . Fu il trasvolatore , il ferrarese con la barba , innamorato - dicono - di quei posti , a ribattezzarla con un nome che sapeva di vento e di volo , Punta Ala , ed i localisti applaudirono e se lo tennero , quel nome , per buono . Infatti anche là ci sono i localisti , i valorizzatori delle bellezze naturali e delle antichità insigni . ll nostro avvenire sta , dicono , nel turismo . Piantano oleandri , stendono aiolette , vialuzzi , steccatini , dissotterrano ruderi romani , etruschi , pelasgici . E ci credono ancora , ai Pelasgi , sulla base delle testimonianze di Erodoto , Rutilio Namaziano e Pericle Ducati . Ti giurano che su quella terra vissero i primi abitatori dell ' Europa . Per prima cosa valorizzarono certi scogli assolati e brulli , senza un goccio d ' acqua , né un filo d ' erba , ma ricchissimi di antichità etrusche . Riadattarono una vecchia torre spagnola , ricavandoci una trattoria e quattro camere matrimoniali . Il sabato ci venivano in macchina quattro commendatori con le rispettive ganze . Ma non si fermarono qui : certi nipoti del papa defunto lottizzarono la terra , ci fecero crescer sopra villette di stile neocaprese , mezze di mattoni e mezze di sasso , col tetto di stoppia . Per l ' inaugurazione fecero venire i suonatori e sei ballerine sei . « La danza delle ore » annunciava il programma di Amilcare Ponchielli . Ma quando vide le ballerine , poveracce , il Carlo dell ' isola d ' Elba ( la peggiore malalingua cioè che infesti la Penisola ) fece : « Danza delle ore , quella lì ? Ma l ' è la dansa delle mezz ' orette , al massimo » . Ora è toccata a Punta Ala . Chi vuole vada a vedere , nel ridotto del teatro , il plastico : è grande e esatto , la zona di Castiglione è proprio così , quei colli , quelle vallette , persino quei colori . L ' hanno lottizzata , mettendosi d ' accordo in parecchi , fiorentini , romani , milanesi e svizzeri . Ci faranno tante villette , ognuna col suo pezzo di terra , ognuna disegnata da un architetto . Tante « soluzioni » diverse del medesimo ( e inesistente ) problema . Ci andranno per la «campagna».1 milanesi e gli svizzeri . Tutti i conforti e tutti i servizi . Splendida veduta sul mare . Concrete possibilità di caccia subacquea . Affittansi e vendonsi . I localisti ce l ' hanno fatta : hanno valorizzato Punta Troia .
Economisti, che incompetenti ( Blondet, Maurizio , 2000 )
StampaQuotidiana ,
Nobel assegnati a sistemisti da casinò , cattedre prestigiose a " indovini matematici " che creano la nuova ortodossia liberista facendo a meno di Keynes e dimenticando la vera scienza monetaria : " Che è soprattutto storia e analisi degli errori del passato " . Esempi ? Merton e Scholes , premiati nel 1997 , subito dopo persero in Borsa 1250 miliardi di dollari applicando i loro calcoli e furono salvati dalla bancarotta con soldi pubblici ... " Si passano per dogmi dei modelli fatti su misura per gli speculatori e contro gli interessi delle imprese e dei lavoratori " E se i grandi economisti - perfino quelli insigniti dei Nobel , quelli che i giornalisti intervistano rispettosamente in ginocchio - fossero dei falsi guru ? Se mai ne avete avuto il sospetto , di certo non avete mai osato esprimerlo ad alta voce . Per questo , ci vuole uno di loro . Ed ecco che un economista francese , Bernard Maris , docente all ' Università di Parigi , si mette a gridare che il Re - l ' Economista - è nudo . Il suo pamphlet ( Lettera aperta agli economisti che ci prendono per imbecilli , in Italia pubblicato da Ponte alle Grazie ) è l ' equivalente di un uovo marcio , di un pomodoro fradicio scagliato contro augusti colleghi . Da Milton Friedman ( Nobel '76 , il guru del superliberismo senza limiti ) a Modigliani , si tratta - dice - di " incompetenti perentori " , di ripetitori di ricette che sanno sbagliate , di maggiordomi degli interessi forti . Non osano dire , grida Maris , che " non esiste teoria del liberalismo , dell ' efficienza , della concorrenza ; queste parole non sono che ideologia e utopia , totalitaria come furono quelle staliniste " . Tutto il loro liberismo si riduce all ' esortazione : " Siate egoisti e la società andrà bene . Un principio esplicativo semplice quanto la lotta di classe " . Questi fanatici del liberismo finiscono per distruggerlo . " Come i pianificatori del socialismo che volevano sempre più socialismo hanno assassinato i loro Paesi " , i liberisti integrali " fanno oggi la stessa cosa " . Fra i bersagli delle invettive di Maris , i più facili , va ammesso , sono Robert Merton e Myron Scholes : vincitori del Nobel per l ' economia nel 1997 , e rovinatisi nel '98 con il fondo speculativo ( " Long Term Management Capital " ) da loro creato per fare soldi applicando la loro teoria , grazie alla quale avevano vinto il Nobel . " I due citrulli " , come li chiama Maris , avevano confezionato complessi calcoli , gestiti dai computer , con i quali s ' erano illusi di giocare " senza rischio " sui mercati finanziari più speculativi ( opzioni e futures ) . Ma " uno studente del primo anno sa che nel mercato finanziario sussiste sempre un rischio irriducibile . Per definizione , perché esista il mercato occorre che venditore e compratore abbiano anticipazioni contraddittorie " . Infatti chi vende teme che i titoli che detiene scendano , e mentre chi compra è convinto che saliranno : se non ci fosse incertezza , " il mercato sparirebbe " . I due " citrulli Nobel " , al momento della loro bancarotta , gestivano 1250 miliardi di dollari ( pari al Pil italiano ) : denaro che non avevano , o che gli era stato anticipato da celebri banchieri centrali ( più citrulli di loro ) . Per colmare il buco da loro prodotto , che avrebbe trascinato i " mercati " nell ' abisso , è intervenuto Alan Greenspan , il capo della Federal Reserve , formando un comitato di salvataggio di banche . Miliardi di dollari del contribuente spesi . " Una spaventosa collusione fra potere pubblico e grandi interessi privati - commenta Maris - . Proprio ciò che il Fondo monetario rimprovera ai Paesi sottosviluppati , raccomandando " rigore " , " trasparenza " e obbedienza alle leggi di mercato " . Due pesi e due misure : ciò che non è stato perdonato a Suharto , il dittatore dell ' Indonesia , è stato condonato a Merton e Scholes . Ciò pone un problema : come mai i Nobel per l ' economia vengono distribuiti a tipi simili ? " Avviene da decenni - mi risponde al telefono Maris - . È una strategia denunciata da Maurice Allais , uno dei pochi economisti - Nobel che stimo : si premiano dei creatori di " modelli matematici " , degli studiosi di " diagrammi sui corsi borsistici " , per creare la nuova ortodossia . Nobel e cattedre a questo tipo di aruspici , di " sistemisti " da casinò , di sognatori di un ' economia " pura " e matematica , hanno creato la " nuova ortodossia " liberista . Il prestigio degli indovini - matematici ha avuto lo scopo di oscurare , e far dimenticare , l ' economia seria . Che è soprattutto storia , analisi approfondita degli eventi e degli errori passati " . Aggiunge : " Per esempio , Keynes non si studia più . Perché è inammissibile per la nuova ortodossia : ha proposto di distruggere i rentiers , quelli che vivono di puri frutti del capitale . Invece , la nuova ortodossia economica è tutta al servizio dei rentiers " . Come , come ? " Prenda per esempio il dogma della " inflazione - zero " , così caro ai liberisti - monetaristi : essi impongono ai Paesi di azzerare l ' inflazione , anche a costo della deflazione del ristagno economico " , spiega Maris : " Inflazione zero serve a conservare al denaro il suo valore . In modo che conviene detenere liquidità o prestare , piuttosto che prendere a prestito . È una " regola " creata su misura a vantaggio dei rentiers e a svantaggio degli imprenditori . I rentiers , oggi , sono i grandi fondi d ' investimento , che esigono altissimi frutti sul denaro che prestano alle imprese , e perciò fanno pressione sulle imprese perché riducano i costi , magari tagliando manodopera . Alla fine , è il lavoro che sopporta i pesi della nuova ortodossia " . Però il liberismo funziona , in qualche modo . Guardi gli Usa : crescita senza limiti , disoccupazione ridotta a poco o nulla ... " Falso . Negli Usa la disoccupazione è pari a quella europea . Al 4% strombazzato dalle statistiche americane , bisogna aggiungere il 2% della popolazione attiva in prigione ( " Il carcere è il sussidio di disoccupazione americano " , ha detto l ' economista Robert Solow ) , i disoccupati che si dichiarano " auto - impiegati " ( almeno un altro 2% ) , e i milioni di " working poors " , gente che , pur lavorando , non guadagna abbastanza per vivere . Quando Bill Gates guadagna il 10% in più e un milione di working poors guadagna il 10% in meno , l ' America grida : ci stiamo arricchendo ! " . Ma quale economia proporrebbe lei , professore ? Un ritorno al passato dell ' autosufficienza , del protezionismo ? " L ' economia oggi è mondiale , dunque va regolata a livello mondiale . Definendo in modo democratico ciò che è " collettivo " , e quindi va sottratto al mercato : che so , l ' acqua , l ' aria , la cultura , l 'istruzione..." . Regolamentare , sottrarre al mercato : sono concetti vietati oggi , professore . " Se i cittadini decidono col voto che l ' aria può essere venduta in bombole , d ' accordo . Ma bisogna impedire alle imprese di venderci l ' aria in bombole , senza esserne state autorizzate . Le società si reggono su tre gambe : un terzo di mercato , un terzo di pubblico , un terzo di economia sociale ( cooperative , volontariato eccetera ) . Volere imporre il " solo mercato " è pernicioso come il " tutto Stato " . E soprattutto , il " mercato " , specie i mercati finanziari , devono restare un gioco a somma zero " . Cioè ? " Un gioco dove chi entra , se vince e guadagna , guadagni a spese degli altri che sono entrati nel mercato , non del settore pubblico , del denaro dei contribuenti , e dell ' economia sociale , come oggi avviene " .