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Il Gran Consiglio del Fascismo , in seguito alla conquista dell ' Impero , dichiara l ' attualità urgente dei problemi razziali e la necessità di una coscienza razziale . Ricorda che il Fascismo ha svolto da sedici anni e svolge un ' attività positiva , diretta al miglioramento quantitativo e qualitativo della razza italiana , miglioramento che potrebbe essere gravemente compromesso , con conseguenze politiche incalcolabili , da incroci e imbastardimenti . Il problema ebraico non è che l ' aspetto metropolitano di un problema di carattere generale . Il Gran Consiglio del Fascismo stabilisce : a ) il divieto di matrimoni di italiani e italiane con elementi appartenenti alle razze camita , semita e altre razze non ariane ; b ) il divieto per i dipendenti dello Stato e da Enti pubblici - personale civile e militare - di contrarre matrimonio con donne straniere di qualsiasi razza ; c ) il matrimonio di italiani e italiane con stranieri , anche di razze ariane , dovrà avere il preventivo consenso del Ministero dell ' Interno ; d ) dovranno essere rafforzate le misure contro chi attenta al prestigio della razza nei territori dell ' Impero . Ebrei ed ebraismo Il Gran Consiglio del Fascismo ricorda che l ' ebraismo mondiale , specie dopo l ' abolizione della massoneria , è stato l ' animatore dell ' antifascismo in tutti i campi e che l ' ebraismo estero o italiano fuoriuscitoè stato , in taluni periodi culminanti come nel 1924/25 e durante la guerra etiopica unanimemente ostile al fascismo . L ' immigrazione di elementi stranieri , accentuatasi fortemente dal 1933 in poi , ha peggiorato lo stato d ' animo degli ebrei italiani , nei confronti del regime , non accettato sinceramente , poiché antitetico a quella che è la psicologia , la politica , l ' internazionalismo d ' Israele . Tutte le forze antifasciste fanno capo ad elementi ebrei ; l ' ebraismo mondiale è , in Spagna , dalla parte dei bolscevichi di Barcellona . Il divieto d ' entrata e l ' espulsione degli ebrei stranieri Il Gran Consiglio del Fascismo ritiene che la legge concernente il divieto d ' ingresso nel Regno , degli ebrei stranieri , non poteva più oltre essere ritardata , e che l ' espulsione degli indesiderabili , secondo il termine messo in voga e applicato dalle grandi democrazie , è indispensabile . Il Gran Consiglio del Fascismo decide che oltre ai casi singolarmente controversi che saranno sottoposti all ' esame dell ' apposita commissione del Ministero dell ' Interno , non sia applicata l ' espulsione nei riguardi degli ebrei stranieri i quali : a ) Abbiano un ' età superiore agli anni 65; b ) Abbiano contratto un matrimonio misto italiano prima del 1° ottobre XVI . Ebrei di cittadinanza italiana Il Gran Consiglio del Fascismo , circa l ' appartenenza o meno alla razza ebraica , stabilisce quanto segue : a ) E ' di razza ebraica colui che nasce da genitori entrambi ebrei ; b ) E ' considerato di razza ebraica colui che nasce da padre ebreo e da madre di nazionalità straniera ; c ) E ' considerato di razza ebraica colui che , pur essendo nato da un matrimonio misto , professa la religione ebraica ; d ) Non è considerato di razza ebraica colui che è nato da un matrimonio misto , qualora professi altra religione all ' infuori della ebraica , alla data del 1° ottobre XVI . Discriminazione fra gli ebrei di cittadinanza italiana Nessuna discriminazione sarà applicata , escluso in ogni caso l ' insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado , nei confronti di ebrei di cittadinanza italiana , quando non abbiano per altri motivi demeritato , i quali appartengono a : 1 ) Famiglie di Caduti nelle quattro guerre sostenute dall ' Italia in questo secolo ; libica , mondiale , etiopica , spagnola ; 2 ) Famiglie dei volontari di guerra nelle guerre libica , mondiale , etiopica , spagnola ; 3 ) Famiglie di combattenti delle guerre libica , mondiale , etiopica , spagnola , insigniti della croce al merito di guerra ; 4 ) Famiglie dei Caduti per la Causa fascista ; 5 ) Famiglie dei mutilati , invalidi , feriti della Causa fascista ; 6 ) Famiglie di Fascisti iscritti al Partito negli anni 19- 20- 21- 22 e nel secondo semestre del 24 e famiglie di legionari fiumani . 7 ) Famiglie aventi eccezionali benemerenze che saranno accertate da apposita commissione . Gli altri ebrei I cittadini italiani di razza ebraica , non appartenenti alle suddette categorie , nell ' attesa di una nuova legge concernente l ' acquisto della cittadinanza italiana , non potranno : a ) Essere iscritti al Partito Nazionale Fascista ; b ) Essere possessori o dirigenti di aziende di qualsiasi natura che impieghino cento o più persone ; c ) Essere possessori di oltre cinquanta ettari di terreno ; d ) Prestare servizio militare in pace e in guerra . L ' esercizio delle professioni sarà oggetto di ulteriori provvedimenti . Il Gran Consiglio del Fascismo decide inoltre : 1 ) Che agli ebrei allontanati dagli impieghi pubblici sia riconosciuto il normale diritto di pensione ; 2 ) Che ogni forma di pressione sugli ebrei , per ottenere abiure , sia rigorosamente repressa ; 3 ) Che nulla si innovi per quanto riguarda il libero esercizio del culto e l ' attività delle comunità ebraiche secondo le leggi vigenti ; 4 ) Che , insieme alle scuole elementari , si consenta l ' istituzione di scuole medie per ebrei . Immigrazione di ebrei in Etiopia Il Gran Consiglio del Fascismo non esclude la possibilità di concedere , anche per deviare la immigrazione ebraica dalla Palestina , una controllata immigrazione di ebrei europei in qualche zona dell ' Etiopia . Questa eventuale e le altre condizioni fatte agli ebrei , potranno essere annullate o aggravate a seconda dell ' atteggiamento che l ' ebraismo assumerà nei riguardi dell ' Italia fascista . Cattedre di razzismo Il Gran Consiglio del Fascismo prende atto con soddisfazione che il Ministro dell ' Educazione Nazionale ha istituito cattedre di studi sulla razza nelle principali Università del Regno . Alle camicie nere Il Gran Consiglio del Fascismo , mentre nota che il complesso dei problemi razziali ha suscitato un interesse eccezionale nel popolo italiano , annuncia ai fascisti che le direttive del partito in materia sono da considerarsi fondamentali e impegnative per tutti e che alle direttive del gran consiglio devono ispirarsi le leggi che saranno sollecitamente preparate dai singoli ministri .