StampaPeriodica ,
Scrive
Michele
Cosenza
nell
'
Educazione
Nazionale
(
gennaio
1922
)
risorta
finalmente
vigorosa
e
nuova
:
"
Spesso
la
scuola
induce
nella
mente
di
chi
si
abitua
al
meccanismo
dell
'
insegnamento
una
vera
depressione
della
conoscenza
intuitiva
.
Notate
l
'
elasticità
mentale
e
il
potere
di
orientamento
nella
mobile
e
varia
realtà
della
vita
,
come
si
trovano
in
un
sensale
qualunque
;
paragonate
quelle
attitudini
con
le
stesse
degli
insegnanti
che
avevano
colmato
di
zeri
quel
sensale
quando
egli
era
a
scuola
,
e
senza
paura
del
sofisma
del
cum
hoc
,
compiangete
profondamente
i
maestri
.
La
loro
mente
presenta
i
segni
di
una
mancanza
di
tono
,
che
è
una
vera
malattia
professionale
.
Si
tratta
di
una
mente
precocemente
senile
"
.
Verissimo
.
Questo
è
il
punto
centrale
del
problema
etico
della
scuola
.
E
bisogna
risalirvi
per
esaminare
la
questione
politica
.
Il
concetto
comune
di
scuola
,
vivo
e
vero
nel
Medioevo
perché
animato
da
un
dogma
,
da
una
fede
,
da
un
'
autorità
è
antitetico
col
mondo
moderno
.
La
scuola
moderna
(
libera
discussione
,
autoeducazione
)
vive
fuori
degli
edifici
scolastici
,
coincide
con
la
vita
:
mentre
la
figura
del
professore
si
adegua
a
una
funzione
burocratica
lo
spirito
non
si
può
schematizzare
.