StampaPeriodica ,
Questa
lettera
di
Domenico
Giuliotti
non
vuol
essere
una
partecipazione
al
nostro
lavoro
.
È
l
'
antitesi
netta
ed
onesta
di
un
amico
per
il
quale
abbiamo
una
profonda
stima
.
In
questa
lettera
,
che
è
come
la
sintesi
di
tutto
il
libro
di
G
.
L
'
ora
di
Barabba
,
non
c
'
è
soltanto
poesia
,
c
'
è
una
notevole
e
rispettabile
fede
maturata
in
una
poderosa
unità
,
in
ferreo
anacronismo
.
La
rude
sincerità
di
Giuliotti
richiama
il
cattolicismo
alla
sua
logica
medioevale
e
diventa
,
come
altrove
s
'
è
notato
,
forza
feconda
dialettica
attraverso
cui
il
mondo
moderno
ritrova
la
sua
unità
.
Il
programma
di
Giuliotti
può
parere
esaltato
o
intemperante
alle
mezza
coscienze
,
paurose
di
ogni
posizione
rigida
,
tolleranti
per
comodo
e
per
poca
serietà
;
esso
ha
un
vizio
chiaro
di
anti
-
storicismo
messianico
,
ma
su
tutti
i
messianismi
utilitaristi
e
riformisti
ha
la
superiorità
che
scaturisce
da
una
terribile
coerenza
ideale
,
e
da
una
limpida
fede
,
ingenua
e
combattiva
,
nella
trascendenza
.
E
noi
stimiamo
la
sua
intransigenza
,
che
non
ci
stancheremo
mai
di
combattere
,
mentre
consideriamo
con
disdegno
tutti
i
catechismi
predicanti
transazioni
e
conciliazioni
.