StampaPeriodica ,
Il
sindacato
non
è
questa
o
quella
definizione
del
sindacato
:
il
sindacato
diventa
una
determinata
definizione
e
cioè
assume
una
determinata
figura
storica
in
quanto
le
forze
e
la
volontà
operaie
che
lo
costituiscono
gli
imprimono
quell
'
indirizzo
e
pongono
alla
sua
azione
quel
fine
che
sono
affermati
nella
definizione
.
Obiettivamente
il
sindacato
è
la
forma
che
la
merce
-
lavoro
assume
e
sola
può
assumere
in
regime
capitalista
quando
si
organizza
per
dominare
il
mercato
:
questa
forma
è
un
ufficio
costituito
di
funzionari
,
tecnici
(
quando
sono
tecnici
)
dell
'
organizzazione
,
specialisti
(
quando
sono
specialisti
)
nell
'
arte
di
concentrare
e
di
guidare
le
forze
operaie
in
modo
da
stabilire
con
la
potenza
del
capitale
un
equilibrio
vantaggioso
alla
classe
operaia
.
Lo
sviluppo
dell
'
organizzazione
sindacale
è
caratterizzato
da
questi
due
fatti
:
1
)
il
sindacato
abbraccia
una
sempre
maggior
quantità
di
effettivi
operai
,
cioè
incorpora
nella
disciplina
della
sua
forma
una
sempre
maggior
quantità
di
effettivi
operai
;
2
)
il
sindacato
concentra
e
generalizza
la
sua
forma
fino
a
riporre
in
un
ufficio
centrale
il
potere
della
disciplina
e
del
movimento
:
esso
cioè
si
stacca
dalle
masse
che
ha
irregimentato
,
si
pone
fuori
dal
gioco
dei
capricci
,
delle
velleità
delle
volubilità
che
sono
proprie
delle
grandi
masse
tumultuose
.
Così
il
sindacato
diventa
capace
a
contrarre
patti
,
ad
assumersi
impegni
:
così
esso
costringe
l
'
imprenditore
ad
accettare
una
legalità
che
è
condizionata
dalla
fiducia
che
l
'
imprenditore
ha
nella
capacità
del
sindacato
di
ottenere
da
parte
delle
masse
operaie
il
rispetto
degli
obblighi
contratti
.
L
'
avvento
di
una
legalità
industriale
è
stata
una
grande
conquista
della
classe
operaia
,
ma
essa
non
è
l
'
ultima
e
definitiva
conquista
:
la
legalità
industriale
ha
migliorato
le
condizioni
della
vita
materiale
della
classe
operaia
,
ma
essa
non
è
più
che
un
compromesso
,
che
è
stato
necessario
compiere
,
che
sarà
necessario
sopportare
fin
quando
i
rapporti
di
forza
saranno
sfavorevoli
alla
classe
operaia
.
Se
i
funzionari
dell
'
organizzazione
sindacale
considerano
la
legalità
industriale
come
un
compromesso
necessario
,
ma
non
perpetuamente
,
se
essi
rivolgono
tutti
i
mezzi
di
cui
il
sindacato
può
disporre
per
migliorare
i
rapporti
di
forza
in
senso
favorevole
alla
classe
operaia
,
se
essi
svolgono
tutto
il
lavoro
di
preparazione
spirituale
e
materiale
necessario
perché
la
classe
operaia
possa
in
un
momento
determinato
iniziare
un
'
offensiva
vittoriosa
contro
il
capitale
e
sottometterlo
alla
sua
legge
,
allora
il
sindacato
è
uno
strumento
rivoluzionario
,
allora
la
disciplina
sindacale
,
per
quanto
è
rivolta
a
far
rispettare
dagli
operai
la
legalità
industriale
,
è
la
disciplina
rivoluzionaria
.
I
rapporti
che
devono
intercorrere
tra
sindacato
e
Consiglio
di
fabbrica
debbono
essere
considerati
da
questo
punto
di
vista
:
dal
giudizio
che
si
dà
sulla
natura
e
il
valore
della
legalità
industriale
.
Il
Consiglio
è
la
negazione
della
legalità
industriale
,
tende
ad
annientarla
in
ogni
istante
,
tende
incessantemente
a
condurre
la
classe
operaia
alla
conquista
del
potere
industriale
,
a
far
diventare
la
classe
operaia
la
fonte
del
potere
industriale
.
Il
sindacato
è
un
elemento
della
legalità
,
e
deve
proporsi
di
farla
rispettare
dai
suoi
organizzati
.
Il
sindacato
è
responsabile
verso
gli
industriali
,
ma
è
responsabile
verso
i
suoi
organizzati
:
esso
garantisce
la
continuità
del
lavoro
e
del
salario
,
e
cioè
del
pane
e
del
tetto
,
all
'
operaio
e
alla
famiglia
dell
'
operaio
.
Il
Consiglio
tende
,
per
la
sua
spontaneità
rivoluzionaria
,
a
scatenare
in
ogni
momento
la
guerra
delle
classi
;
il
sindacato
,
per
la
sua
forma
burocratica
,
tende
a
non
lasciare
che
la
guerra
di
classe
venga
mai
scatenata
.
I
rapporti
tra
le
due
istituzioni
devono
tendere
a
creare
una
situazione
in
cui
non
avvenga
che
un
impulso
capriccioso
del
Consiglio
determini
un
passo
indietro
della
classe
operaia
,
determini
una
sconfitta
della
classe
operaia
,
una
situazione
cioè
in
cui
il
Consiglio
accetti
e
faccia
propria
la
disciplina
del
sindacato
,
e
a
creare
una
situazione
in
cui
il
carattere
rivoluzionario
del
Consiglio
abbia
un
influsso
sul
sindacato
,
sia
un
reagente
che
dissolva
la
burocrazia
e
il
funzionarismo
sindacale
.
Il
Consiglio
vorrebbe
uscire
,
in
ogni
momento
,
dalla
legalità
industriale
:
il
Consiglio
è
la
massa
,
sfruttata
,
tiranneggiata
,
costretta
al
lavoro
servile
,
e
perciò
tende
a
universalizzare
ogni
ribellione
,
a
dare
valore
e
portata
risolutiva
a
ogni
suo
atto
di
potere
.
Il
sindacato
,
come
ufficio
responsabile
in
solido
della
legalità
,
tende
ad
universalizzare
e
perpetuare
la
legalità
.
I
rapporti
tra
sindacato
e
Consiglio
devono
creare
le
condizioni
in
cui
l
'
uscita
dalla
legalità
,
l
'
offensiva
della
classe
operaia
,
avvenga
quando
la
classe
operaia
ha
quel
minimo
di
preparazione
che
si
ritiene
indispensabile
per
vincere
durevolmente
.
I
rapporti
tra
sindacato
e
Consiglio
non
possono
essere
stabiliti
da
altro
legame
che
non
sia
questo
:
la
maggioranza
o
una
parte
cospicua
degli
elettori
del
Consiglio
sono
organizzati
nel
sindacato
.
Ogni
tentativo
di
legare
con
rapporti
di
dipendenza
gerarchica
i
due
istituti
non
può
condurre
che
all
'
annientamento
di
entrambi
.
Se
la
concezione
che
fa
del
Consiglio
un
mero
strumento
di
lotta
sindacale
si
materializza
in
una
disciplina
burocratica
e
in
una
facoltà
di
controllo
diretto
del
sindacato
sul
Consiglio
,
il
Consiglio
si
isterilisce
come
espansione
rivoluzionaria
,
come
forma
dello
sviluppo
reale
della
rivoluzione
proletaria
che
tende
spontaneamente
a
creare
nuovi
modi
di
produzione
e
di
lavoro
,
nuovi
modi
di
disciplina
,
che
tende
a
creare
la
società
comunista
.
Poiché
il
Consiglio
nasce
indipendentemente
dalla
posizione
che
la
classe
operaia
è
venuta
acquistando
nel
campo
della
produzione
industriale
,
poiché
il
Consiglio
è
una
necessità
storica
della
classe
operaia
,
il
tentativo
di
subordinarlo
gerarchicamente
al
sindacato
determinerebbe
prima
o
poi
un
cozzo
tra
le
due
istituzioni
.
La
forza
del
Consiglio
consiste
nel
fatto
che
esso
aderisce
alla
coscienza
della
massa
operaia
,
è
la
stessa
coscienza
della
massa
operaia
che
vuole
emanciparsi
autonomamente
,
che
vuole
affermare
la
sua
libertà
di
iniziativa
nella
creazione
della
storia
:
tutta
la
massa
partecipa
alla
vita
del
Consiglio
e
sente
di
essere
qualcosa
per
questa
attività
.
Alla
vita
del
sindacato
partecipa
un
numero
strettissimo
di
organizzati
;
la
forza
reale
del
sindacato
è
in
questo
fatto
,
ma
in
questo
fatto
è
anche
una
debolezza
che
può
essere
messa
alla
prova
senza
gravissimi
pericoli
.
Se
d
'
altronde
il
sindacato
poggiasse
direttamente
sui
Consigli
,
non
per
dominarli
,
ma
per
diventarne
la
forma
superiore
,
si
rifletterebbe
nel
sindacato
la
tendenza
propria
dei
Consigli
a
uscire
ogni
istante
dalla
legalità
industriale
,
a
scatenare
in
qualsiasi
momento
l
'
azione
risolutiva
della
guerra
di
classe
.
Il
sindacato
perderebbe
la
sua
capacità
a
contrarre
impegni
,
perderebbe
il
suo
carattere
di
forza
disciplinatrice
e
regolatrice
delle
forze
impulsive
della
classe
operaia
.
Se
gli
organizzati
stabiliscono
nel
sindacato
una
disciplina
rivoluzionaria
,
stabiliscono
una
disciplina
che
appaia
alla
massa
come
una
necessità
per
il
trionfo
della
rivoluzione
operaia
e
non
come
una
servitù
verso
il
capitale
,
questa
disciplina
verrà
indubbiamente
accettata
e
fatta
propria
dal
Consiglio
,
diverrà
la
forma
naturale
dell
'
azione
svolta
dal
Consiglio
.
Se
l
'
ufficio
del
sindacato
diventa
un
organismo
di
preparazione
rivoluzionaria
,
e
tale
appare
alle
masse
per
l
'
azione
che
riesce
a
svolgere
,
per
gli
uomini
che
lo
compongono
,
per
la
propaganda
che
sviluppa
,
allora
il
suo
carattere
concentrato
e
assoluto
sarà
visto
dalle
masse
come
una
maggiore
forza
rivoluzionaria
,
come
una
condizione
in
più
(
e
delle
più
importanti
)
per
il
successo
della
lotta
impegnata
a
fondo
.
Nella
realtà
italiana
,
il
funzionario
sindacale
concepisce
la
legalità
industriale
come
una
perpetuità
.
Egli
troppo
spesso
la
difende
da
un
punto
di
vista
che
è
lo
stesso
punto
di
vista
del
proprietario
.
Egli
vede
solo
caos
e
arbitrio
in
tutto
quanto
succede
tra
la
massa
operaia
:
egli
non
universalizza
l
'
atto
di
ribellione
dell
'
operaio
alla
disciplina
capitalistica
come
ribellione
,
ma
come
materialità
dell
'
atto
che
può
essere
in
sé
e
per
sé
triviale
.
Così
è
avvenuto
che
la
storiella
dell
'
"
impermeabile
del
facchino
"
abbia
avuto
la
stessa
diffusione
e
sia
stata
interpretata
dalla
stupidità
giornalistica
allo
stesso
modo
della
storiella
sulla
"
socializzazione
delle
donne
in
Russia
"
.
In
queste
condizioni
la
disciplina
sindacale
non
può
essere
che
un
servizio
reso
al
capitale
;
in
queste
condizioni
ogni
tentativo
di
subordinare
il
Consiglio
al
sindacato
non
può
essere
giudicato
che
reazionario
.
I
comunisti
,
in
quanto
vogliono
che
l
'
atto
rivoluzionario
sia
,
per
quanto
è
possibile
,
cosciente
e
responsabile
,
vogliono
una
scelta
,
per
quanto
può
essere
una
scelta
,
del
momento
di
scatenare
l
'
offensiva
operaia
rimanga
alla
parte
più
cosciente
e
responsabile
della
classe
operaia
,
a
quella
parte
che
è
organizzata
nel
Partito
socialista
e
che
più
attivamente
partecipa
alla
vita
dell
'
organizzazione
.
Perciò
i
comunisti
non
possono
volere
che
il
sindacato
perda
della
sua
energia
disciplinatrice
e
della
sua
concentrazione
sistematica
.
I
comunisti
,
costituendosi
in
gruppi
organizzati
permanentemente
nei
sindacati
e
nelle
fabbriche
,
devono
trasportare
nei
sindacati
e
nelle
fabbriche
le
loro
concezioni
,
le
tesi
,
la
tattica
della
III
Internazionale
,
devono
influenzare
la
disciplina
sindacale
e
determinare
i
fini
,
devono
influenzare
le
deliberazioni
dei
Consigli
di
fabbrica
e
far
diventare
coscienza
e
creazione
rivoluzionaria
gli
impulsi
alla
ribellione
che
scaturiscono
dalla
situazione
che
il
capitalismo
crea
alla
classe
operaia
.
I
comunisti
del
Partito
hanno
il
maggiore
interesse
,
perché
su
di
essi
pesa
la
maggiore
responsabilità
storica
,
a
suscitare
,
con
la
loro
azione
incessante
,
tra
i
diversi
istituti
della
classe
operaia
,
rapporti
di
compenetrazione
e
di
naturale
indipendenza
che
vivifichino
la
disciplina
e
l
'
organizzazione
con
lo
spirito
rivoluzionario
.