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IL FASCISMO IN INGHILTERRA ( PINTO NICOLA , 1935 )
StampaPeriodica ,
Chi tenga presente la storia politica della Gran Bretagna , negli sviluppi ch ' essa ha assunto nei secoli , e come da re Giovanni senzaterra all ' Imperatrice Vittoria , la vita politica inglese presenti una mirabile unità d ' intenti e insieme una salda realizzazione di quelli , chi pensi allo sviluppo costituzionale della monarchia britannica , realizzata per intuito di pensatori e fede rivoluzionaria di cittadini , chi pensi infine a quella teoria tanto caramente inglese dell ' evoluzione storica , ch ' è in fondo una forma di storicismo hegeliano , può dubitare un istante che l ' Inghilterra possa diventar fascista . Non già perché il Fascismo sia la negazione della costituzione , né perch ' esso sia una forma di involuzione storica , ma perché appunto in questi termini esso si presenta a molti cittadini dell ' Impero . Questa mistificazione del Fascismo è dovuta , in primo luogo , all ' interpretazione opportunistica dei Conservatori , che ne rilevano soltanto il lato autoritario , secondariamente all ' interpretazione dei Liberali e dei Socialisti che sono d ' accordo nel considerarlo un movimento reazionario , finalmente alla stampa commerciale , che , lungi dal tentare un ' esposizione di principi o una sintesi di risultati , offre ai suoi « business - men » il fatterello di cronaca fascista , che n ' è la manifestazione più volgarmente contingente . Se questi sono dei dati di fatto , essi tuttavia non si possono generalizzare , né ci possono dare una visione panoramica dell ' attuale stato d ' animo inglese . Forse in nessun campo più che in quello politico , sono precisamente le eccezioni quelle che vanno considerate : giacché lo sviluppo spirituale che possono dei singoli raggiungere in breve volgere d ' anni , non si può richiedere sia raggiunto da tutto un popolo : ma sono poi proprio quei singoli , quegli spiriti più felicemente dotati , che sanno guardare oltre le contingenze del momento , quelli che sono destinati ad accelerare il processo storico . Se l ' evoluzione non è solo una teoria inglese , ma risponde com ' è infatti all ' orientamento spirituale di questo popolo , non può mancare un ' evoluzione della vecchia Bretagna in senso fascista . Solo che , per quella sintesi diuturna che l ' Inglese attua tra passato e presente è inutile rilevare che più che sintesi latina è sovrapposizione sassone , di cui è espressione una stranissima soprastruttura di stratificazioni giuridiche , il Fascismo inglese non potrà , a mio parere , assumere l ' aspetto di una rivoluzione , ma si realizzerà , come dicono i suoi capi , costituzionalmente . Se è assurdo pensare che un movimento storico , possa rompere i ponti col passato , per il fatto stesso che è storico il processo può essere sintesi non negazione , o , se mai , negazione in quanto superamento , è ovvio però che dove in Italia il Fascismo ha creato un nuovo tipo di Stato , che non è né costituzionale puro , né parlamentare , né monarchico - presidenziale , ma è semplicemente fascista , il Fascismo inglese costituzionalmente realizzato potrà dare all ' Inghilterra una fisionomia fascista , ma , almeno per molto tempo , non ne farà uno Stato fascista . Peraltro questa forma di processo storico è immanente alla coscienza inglese : Hobbes , che fu il più grande teorico dell ' assolutismo è insieme il primo assertore del Liberalismo , e Locke non si comprende senza Hobbes ; l ' Inghilterra dal « nullus homo liber capietur vel imprisonetur » ad oggi , ha raggiunto in progresso di tempo una serie di libertà , che , tutte insieme , formano la costituzione inglese ; ma , accanto ad essa , i contadini pagano ancora le decime alla Chiesa , il Lord Major di Londra si insedia in Westminster con coreografia operettistica , e il deputato alla Camera deve tenere la tuba in testa quando siede o rivolge domande , e in mano quando lascia il posto o prende la parola . Ora , con tutto questo , non si può dire che l ' Inghilterra sia meno liberale della Francia , la quale , dopo tutti gli articoli dell ' Abbé Grégoire , faceva la Costituzione del '91 e il Trattato di Campoformio . La differenza sta in questo , che la Francia volle essere liberale con una Dichiarazione , l ' Inghilterra con delle leggi che costarono del sangue e furono scritte in sette secoli . Non è sentimento partigiano quello che mi ha fatto chiamare spiriti più felicemente dotati coloro che s ' orientano oggi in Inghilterra verso il Fascismo , giacché che il Fascismo necessiti insieme senso storico e tensione ideale , è ormai riconoscimento unanime . Ora l ' Inghilterra di fronte a questi uomini nuovi , che agitano le idee fasciste , presenta la contraddizione di aderirvi più in spirito di quanto non faccia in pratica . Ma se crediamo che la volontà crei la storia , e gli stati d ' animo le condizioni perché un ' idea si realizzi , queste adesioni inglesi al pensiero fascista acquistano al nostro sguardo nuovo valore . Non v ' ha dubbio che gli Inglesi non si sentano oggi scossi dagli avvenimenti , ch ' essi avvertono di subire : il governo Labourista '31-'32 , il crollo del Gold - Standard , l ' industrializzazione dei paesi importatori dall ' Inghilterra , la saturazione mondiale , lo scarso spirito nazionale della finanza inglese , la disoccupazione , il fallimento della conferenza per il disarmo , pongono i responsabili delle sorti del paese di fronte alla loro coscienza . L ' esame dell ' attuale situazione fa ironizzare sul sistema elettorale , e sul concetto di libertà , ma c ' è nell ' ironia un ' ansia di nuovo . Gli Inglesi avvertono ormai l ' insufficienza dei vecchi sistemi politici , avvertono la necessità di riprendere il passo col continente . La « splendid isolation » appare ormai una forma superata , prodotto insieme di necessità interne e di orgoglio nazionale . E poiché personalità morale , criticismo storico , sentimento nazionale respingono le concezioni socialiste e il ricordo degli scioperi del '26 ridesta ai loro occhi visioni tragiche ; poiché poi non sfugge loro che il Nazional - socialismo è una forma aberrante di Fascismo , essi naturalmente si orientano a quel movimento universale , che ancora una volta viene da Roma . Se falso orgoglio induce molti a disprezzare i movimenti continentali , se interessi formidabili di società e di uomini induce alla difesa di posizioni prese , se titolari di antiche nobiltà vantano i doveri della « noblesse oblige » , se senilismo naturale o politico non si decide a sonare le trombe di Gerico , c ' è pure però un ' organizzazione serrata di volontà chiare , che sa quel che vuole , e lavora tenacemente , in silenzio . Non la sola , ma la più importante organizzazione fascista in Inghilterra è la « British Union of Fascists » fondata il 1° Ottobre 1932 da Sir Oswald Mosley , che dal Conservatorismo all ' Indipendenza , attraverso il Laburismo , è giunto al Fascismo , per quel travaglio spirituale ch ' è comune agli uomini assetati di verità . I fascisti inglesi sono giovani , e sanno perciò guardare con occhi puri alla vita , con animo ansioso all ' avvenire . Essi sono accusati di agire violentemente : ma sono quelli stessi che , seppure non ancora organizzati , sventarono lo sciopero rosso del 1926; sono accusati di tendere alla Dittatura . L ' Inghilterra teme la Dittatura , che non è nella sua tradizione se non nella parentesi storica di Cromwell : ma la nuova valutazione che il secolo XX dà degli istituti dittatoriali , l ' abiura di tanti pontefici del credo liberale alla libertà individualistica , non possono non disorientare la mentalità inglese . Pure il Fascismo inglese non è dittatoriale : esso vuole soltanto portare nuova vita nella politica stantia , vuole soltanto modernizzare la macchina parlamentare : chiede costituzionalmente il potere al popolo inglese , raggiuntolo rafforzerà il potere esecutivo , pur mantenendo il parlamento che però assumerà forme più tecniche che politiche , o , se vogliamo , per la sintesi di politica e di tecnica , più veramente politiche . Come pittorescamente si esprime Sir Oswald Mosley , allora l ' uomo voterà come dottore od ingegnere , da donna come impiegata o come madre . Essi voteranno nei limiti delle loro attività , su soggetti che comprendono , per gente che conoscono . Le « Black - Shirts » propugnano la fine della lotta di classe , perché il Fascismo è una fede , ed anche un credo di significato religioso . Proibite le serrate e gli scioperi , gli interessi dei prestatori d ' opera e dei datori di lavoro saranno conciliati in nuova armonia industriale . Mentre le « Trades - Union » si orientano già verso la Corporazione , pur senza confessarlo , anzi blaterando di socializzazione della proprietà sugli schemi Marxisti , le Camicie nere auspicano chiaramente lo Stato Corporativo . Vedono in esso insieme la soluzione dei problemi economici , e di quelli più profondi di cui è vittima la nostra generazione . Solo lo Stato corporativo attraverso la completa razionalizzazione dei sistemi di produzione può garantire un aumento del livello di vita , e di conseguenza un potenziamento del potere d ' acquisto . Solo il Corporativismo può risolvere il problema cruciale della disoccupazione , in una prima fase attraverso la costruzione di opere pubbliche , in una seconda per progressivo riassorbimento della mano d ' opera . Solo il Corporativismo può dare al mondo una nuova civiltà ! La trasmutazione di tutti i valori in senso fascista , la sostituzione dell ' ideale pubblico all ' egoismo privato , del patriottismo alle lotte di parte , dell ' unità di intenti per la rigenerazione della Nazione all ' odierno caos , l ' abolizione delle barriere di classe , la valorizzazione di tutte le energie spirituali e fisiche della vecchia e gloriosa Inghilterra , questi i compiti del partito fascista . Se la camicia nera può urtare la suscettibilità della coscienza inglese , essa è sempre il simbolo esteriore della più grande forza morale del mondo che mira alla creazione di una nuova formi di civiltà ; essa esprime sempre l ' uguaglianza fattiva degli uomini davanti al lavoro , essa rappresenta un esercito . Quando le braccia non bastano a difendere i militi dagli attacchi dei rossi , armati di lame « gillette » di rasoi , di patate irte di spilli , di cocci di vetro , allora le donne fasciste imparano l ' yu - jitsu , e gli uomini usano gli automobili protetti da griglie . Chi ripensi alla nostra vigilia , ai prodigi del « 18 B . L . » , non può non guardare con simpatia e commozione il ripetersi di gesta altrettanto eroiche , dove la fede vince il numero e l ' « Old Bill » , la macchinetta fascista , esce salva dalle mischie coi rossi . Se il Fascismo è puro prodotto Italiano , se i suoi capi si considerano gregari di Mussolini , tra stupite rimostranze di pseudo - patrioti , la parola salace del Visconte Rothermore li pone di fronte alla realtà della Storia : « Se i loro antenati egli scrive fossero stati ugualmente stupidi , la Britannia non avrebbe né banche , né leggi , né football , giacché tutte queste sono invenzioni italiane ! I socialisti che disprezzano i principi e l ' uniforme fascista delle « Black - Shirts » perché sono d ' origine straniera , dimenticano che il fondatore ed il pontefice del loro stesso credo fu il tedesco ebreo Carlo Marx » . Posta dunque la necessità di aggiornare il sistema politico inglese , solo i fascisti comprendono la necessità di usare nuovi metodi e nuovi uomini . L ' ostilità all ' idea fascista del 1931 è sostituita oggi o da disprezzo , o da incomprensione o da entusiasmo . Chi la disprezza , la teme , e perciò sarà coinvolto nel processo storico : trasformare l ' incomprensione in entusiasmo , scaldare la classica apatia inglese , è questa la funzione delle « Black - Shirts » . Le adesioni di personalità politiche e letterarie da Winston Churchill a Lloyd George , da Lansbury a Bernard Shaw , da H . E . Crocker a Copeland , da Cole a Cripps , da Francis L . Seymour a W . Crocker , da J . Garland ad Albert Lynden , da Tom Maylor a S.E. G . Priestley , da G . Beli ad Harry C . Trengrove , da John Squire a Mary Allen ; il crescente entusiasmo delle adunate di Manchester e di Birmingham al Bingley Hall ; il ritmo accelerato del reclutamento , fanno pensare che le elezioni del '36 possano essere la prima grande tappa verso una vera fascistizzazione della Gran Bretagna . Concludendo , se d ' Inghilterra sarà più lenta nel processo evolutivo di quanto non sia stato qualche altro paese , pure bisogna riconoscerle tutte le possibilità di esaurire sino in fondo la dialettica fascista , di realizzare integralmente il pensiero corporativo .