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L'UOMO DI ARAN ( PASINETTI FRANCESCO , 1934 )
StampaPeriodica ,
Più di dieci anni fa appariva sugli schermi un film che mandò in visibilio le folle : Nanouk , l ' esquimese . A Nanouk era accompagnato un nome : Robert Flaherty . Lo ritroviamo anni più tardi in Polinesia donde riporta un ' altra pellicola sullo stesso genere di Nanouk : un vasto documentario , ed in esso vivono due o tre personaggi : la formula del film esotico era trovata ; quelli che poi la seguirono non sempre mantennero lo spirito di Flaherty , il quale dopo Moana veniva scritturato per girare un altro film in Polinesia : Ombre bianche ; ma il film che secondo le intenzioni della Casa non appariva sufficientemente commerciale , venne ripreso e finito da Van Dyke . Solo qualche tempo più tardi in collaborazione ad uno dei più grandi uomini del cinema e che purtroppo il cinema ha perduto , Murnau , poteva realizzare indipendentemente , Tabù . Da allora ad oggi sono passati tre anni : il tempo occorrente a Flaherty per preparare e realizzare un nuovo film . Ed è nato Man of Aran . Il film è girato tutto alle Isole Aran ad ovest dell ' Irlanda , e i tre interpreti principali , l ' uomo , la donna , il bambino , sono trovati sul luogo : Colman King , Maggie Dirrane e Michael Dillane ; e non si sarebbero potuti trovare attori migliori . Un assistente Flaherty si è pure trovato sul luogo : ed è quel Pat Mullin che appare anche tra gli interpreti : uno degli uomini della barca . La moglie dello stesso Flaherty e John Goldman , autore dello scenario e tecnico del montaggio , erano i suoi diretti collaboratori . Le abitudini degli abitanti dell ' Isola costituiscono la trama della pellicola : la pesca , la raccolta della poca terra tra roccia e roccia , per piantarvi le patate che coi pesci formano il cibo degli abitanti di Aran . Il film si inizia con una tempesta : l ' uomo di Aran e due compagni sono andati alla pesca : la moglie e il bambino attendono alla riva , il mare s ' ingrossa e a stento la barca viene trascinata a riva , e ancor più con difficoltà strappata la rete che si era impigliata in una roccia . Poi il lavoro sulla terra ; e mentre il bambino pesca con l ' amo , la donna raccoglie in un cesto la terra che può racimolare qua e là tra pietra e pietra , mista di alghe : lassù a un centinaio di metri dalla casa sorgerà un giorno la fattoria . Il bimbo intanto ha scoperto un grosso pesce ; si avvicina si impaurisce : è l ' epoca in cui alle coste d ' Irlanda si appressano gli squali ; e mentre gli uomini dopo averne con difficoltà catturato uno , dal quale ricaveranno l ' olio , si avventurano in alto mare , vengono sorpresi un ' altra volta dalla tempesta . Ma ora il mare rapisce ad essi l ' oggetto più caro : la barca . Le onde fragorose dell ' Atlantico , ritirandosi , lasciano abbandonato contro uno scoglio lo scheletro dell ' imbarcazione . L ' uomo di Aran può senz ' altro essere ammesso fra i classici dello schermo . Il film raggiunge l ' armonia più equilibrata fra il dramma umano e gli elementi della natura che divengono a volte essi stessi i protagonisti della vicenda e con gli uomini sono spesso in contrasto : qui sta la potenza della realizzazione di Flaherty che ha descritti tutti i passaggi di questo dramma con la stessa vastità degli elementi stessi . Ogni episodio è , quadro su quadro , del tutto omogeneo ; non è cosa facile in un film del genere la continuità dell ' azione , specie quando si fondono in una stessa sequenza motivi umani e naturali . Non si sarebbe potuto pensare , prima dell ' Uomo di Aran ad una così singolare evidenza di rappresentazione : si cercherebbe invano il trucco o il surrogato e quando qualcuno vedendo apparire sullo schermo una altissima ondata ravvisa una minuscola barca che sta per essere travolta , ha il senso di quelle proporzioni , ricercherebbe volentieri un trucco qualsiasi che gli permetta di credere ai suoi occhi tanto è poco abituato al vero documentario . Ma si dimentica in quel momento di Flaherty , e lo impara a conoscere poco dopo , per non dimenticarlo più . Flaherty impone subito un ambiente , e in quella atmosfera lo spettatore è portato a vivere per un ' ora e mezza , durante la quale si svolge un dramma di tre , quattro e più giorni : la vita di quegli uomini in continuo e immediato contatto con la natura , aspra e forte , che essi amano e con la quale debbono lottare per procurarsi di che vivere . La musica di John Gremwood sottolinea la vicenda in modo efficace in quei punti dove mancano motivi sonori .