StampaPeriodica ,
[
I
]
Adesso
tutti
insegnano
al
popolo
.
Ed
hanno
ragione
.
Passò
quel
tempo
in
cui
si
voleva
tenere
il
popolo
nell
ignoranza
e
nell
abbrutimento
.
Adesso
mo
tutti
sono
e
debbono
essere
dottori
e
sapienti
.
Una
volta
trovare
un
dottore
,
era
cosa
rara
come
una
mosca
bianca
:
adesso
se
scappucciate
in
un
sasso
,
salta
fuori
un
dottore
in
berrettone
e
toga
.
Ah
!
non
c
è
più
rimedio
:
la
luce
,
il
progresso
e
la
scienza
l
hanno
vinta
sulle
tenebre
,
sulla
barbarie
e
sull
ignoranza
.
E
se
nessuno
ve
lo
dice
ve
lo
dico
io
.
Sappiate
mo
che
anche
la
Marmitta
vuol
fare
la
sua
parte
in
questo
insegnamento
universale
.
Sicuro
,
voglio
fare
dei
dottori
anch
io
e
dottori
da
Marmitta
.
Altro
che
quelli
che
saltan
fuori
dalla
porta
dell
università
col
loro
diploma
e
colla
loro
scienza
in
tasca
.
Ho
perciò
deciso
di
fare
anch
io
lezioni
al
popolo
.
C
è
qua
in
Bologna
chi
lo
istruisce
dell
igiene
sociale
:
è
vero
che
il
professore
in
partibus
che
dava
le
lezioni
un
tanto
al
metro
ha
dovuto
mettere
il
catenaccio
alla
bottega
e
far
fagotto
.
Ma
il
suo
fallimento
non
è
ancora
aperto
:
dunque
posso
dire
che
l
igiene
sociale
è
anche
insegnata
al
popolo
di
Bologna
.
C
è
poi
chi
lo
ammaestra
in
altre
cose
più
sublimi
.
Cospetto
!
Si
tratta
nient
altro
che
di
lezioni
popolari
di
igio
e
di
fisiologia
,
dalle
quali
il
popolo
impara
che
non
bisogna
più
bollire
il
latte
di
vacca
,
ma
è
necessario
berlo
come
è
prodotto
da
madre
natura
.
E
in
tal
caso
la
natura
è
una
gran
mamma
!
Dunque
ho
detto
fra
di
me
:
giacché
a
Bologna
professori
con
paga
e
senza
,
giurati
e
non
giurati
,
a
gratis
e
a
un
tanto
il
cento
,
dispensano
tante
cognizioni
e
tanta
scienza
al
popolo
,
mi
metterò
anch
io
all
altezza
dei
tempi
,
o
piuttosto
farò
arrivare
il
popolo
ad
un
altezza
maggiore
di
quella
della
torre
degli
Asinelli
.
E
questa
è
proprio
la
misura
più
giusta
dell
altezza
dei
tempi
nostri
;
a
Bologna
,
quelli
che
andarono
più
in
alto
furono
gli
asinelli
.
Già
Bologna
si
chiama
la
dotta
,
e
se
qualcuno
non
crede
che
sia
all
altezza
dei
tempi
,
ci
rispondo
secco
secco
:
pezzo
d
asino
,
non
vedi
come
è
alta
la
torre
degli
Asinelli
?
Cosa
volete
che
mi
rispondesse
costui
?
Ma
veniamo
all
ergo
.
Io
non
voglio
parlare
né
di
igio
né
di
igiene
,
né
di
fisiologia
,
né
di
latte
dì
vacca
,
o
d
altre
cose
di
simil
genere
.
Io
voglio
spiegare
al
popolo
i
suoi
diritti
,
e
le
conquiste
nel
novanta
meno
uno
,
tutte
le
felicità
che
gode
e
tutte
quelle
che
godrà
per
omnia
saecula
saeculorum
.
Povero
popolo
!
Finalmente
è
venuto
il
suo
giorno
,
finalmente
non
è
più
schiavo
ed
oppresso
.
I
suoi
maestri
non
gli
discorrono
più
di
polenta
e
di
fagioli
,
ma
gli
fanno
scientificamente
conoscere
ed
amare
la
fisiologia
e
il
latte
di
vacca
.
Evviva
l
abbondanza
!
Ecco
in
breve
il
mio
programma
.
Prima
di
tutto
io
mostrerò
che
cosa
è
il
popolo
,
e
siccome
oggi
il
popolo
è
sovrano
,
così
farò
vedere
come
due
e
due
fanno
quattro
,
in
che
consiste
veramente
questa
sovranità
del
popolo
.
E
non
mi
fermo
mica
qui
,
perché
il
popolo
ha
tante
altre
belle
cose
che
una
volta
gli
negavano
iniquamente
i
suoi
tiranni
.
Il
popolo
è
stato
ridonato
alla
sua
libertà
,
e
oggi
abbiamo
proprio
un
innondazione
di
libertà
,
che
omai
ci
affoga
tutti
quanti
.
Dunque
dirò
qualche
cosa
anche
sulla
libertà
.
Poi
discorrerò
dell
unità
e
indipendenza
dell
Italia
con
tutti
i
suoi
annessi
e
connessi
,
e
finalmente
farò
vedere
al
popolo
,
e
glielo
farò
vedere
all
ultima
evidenza
,
che
cosa
è
la
civiltà
e
il
progresso
,
quali
ingredienti
si
richiedono
per
fare
la
prima
e
quali
cose
ci
vogliono
per
mettere
insieme
il
secondo
.
O
popolo
!
Qua
da
me
,
corri
alla
Marmitta
,
apri
la
bocca
e
le
orecchie
e
stammi
ad
ascoltare
.
Incomincio
.
Che
cosa
è
il
popolo
?
Ecco
la
prima
domanda
:
ed
ecco
subito
la
risposta
.
Si
è
sempre
scioccamente
creduto
che
il
popolo
fosse
formato
da
tutte
le
classi
della
società
,
e
i
tiranni
passati
e
presenti
hanno
sempre
dato
ad
intendere
ai
gonzi
che
il
popolo
era
l
assieme
di
tutti
i
cittadini
,
fossero
mo
grandi
o
piccoli
,
ricchi
o
poveri
,
nobili
o
plebei
.
Ma
adesso
che
la
luce
si
è
fatta
,
si
è
saputo
che
cosa
è
veramente
il
popolo
.
Mettete
insieme
tre
avvocati
senza
clienti
,
quattro
o
cinque
medici
senza
ammalati
,
due
o
tre
nobili
senza
un
becco
di
quattrino
,
otto
o
dieci
scamiciati
senza
scarpe
nei
piedi
e
in
piena
bolletta
nelle
saccoccie
,
dodici
o
quindici
ragazzi
dai
tredici
ai
diciotto
anni
,
aggiungete
una
discreta
turba
di
affamati
,
di
impostori
,
di
ciarlatani
,
di
ambiziosi
,
di
citrulli
e
di
scalzacani
,
ed
eccoti
fatto
il
popolo
,
il
vero
popolo
,
quel
popolo
che
è
chiamato
all
altezza
dei
tempi
e
a
godere
e
a
bearsi
tutta
mai
la
felicità
dei
tempi
nostri
.
Non
si
ha
diritto
di
far
parte
del
popolo
se
almeno
non
si
è
giurato
e
spergiurato
una
dozzina
di
volte
,
se
non
si
hanno
le
brache
rotte
,
se
non
si
è
fornito
di
due
eccellenti
polmoni
da
gridare
viva
questo
e
morte
a
quello
,
se
non
si
hanno
debiti
da
pagare
senza
un
baiocco
in
scarsella
,
se
non
si
ha
un
petto
forte
da
sostenere
ciondoli
e
croci
e
se
non
si
ha
a
sua
disposizione
una
coscienza
di
gomma
elastica
da
tirare
di
qua
e
di
là
a
proprio
piacimento
.
Questa
,
questa
sì
che
è
democrazia
,
e
questo
,
questo
è
proprio
il
popolo
.
Tutti
quelli
che
studiano
,
che
lavorano
,
che
faticano
non
sono
popolo
:
tutti
quelli
che
stanno
nelle
case
o
nelle
botteghe
,
nei
negozi
o
nelle
officine
,
e
non
istanno
nelle
bische
,
nei
caffé
e
nelle
osterie
tutto
il
giorno
,
non
hanno
diritto
di
essere
annoverati
fra
il
popolo
:
chi
non
si
sente
il
coraggio
e
la
forza
di
fare
del
baccano
e
del
chiasso
nelle
strade
non
è
popolo
,
no
,
intendetelo
bene
,
non
è
popolo
.
Volete
vedere
il
popolo
,
il
vero
popolo
sovrano
?
Venite
con
me
,
e
ve
lo
faccio
subito
vedere
.
Andate
dentro
in
quell
ufficio
,
in
quel
bureau
,
in
quel
gabinetto
:
là
ci
sono
diecine
e
centinaia
di
signori
,
da
vero
o
da
burla
poco
importa
,
che
la
loro
più
grande
fatica
consiste
nel
contare
alla
fine
d
ogni
mese
chi
cinquecento
,
chi
seicento
,
chi
mille
lire
.
Ecco
là
il
popolo
,
e
il
popolo
sovrano
.
Essi
parlano
sempre
in
nome
del
popolo
,
domandano
sempre
pel
popolo
,
e
comandano
sempre
da
parte
del
popolo
.
C
è
uno
scribacchiatore
di
giornali
che
tira
mille
,
duemila
,
tremila
lire
all
anno
da
questo
o
da
quel
ministro
?
Eccoti
là
il
popolo
!
C
è
un
ministro
che
spende
e
spande
prima
per
sé
e
poi
per
gli
altri
?
Eccoti
là
il
popolo
.
C
è
un
cavaliere
che
mangia
a
quattro
ganasce
attorno
ad
un
immensa
marmitta
?
Eccoti
là
il
popolo
.
Avete
finalmente
capito
che
cosa
è
il
popolo
?
Io
spero
d
essermi
spiegata
chiaro
,
e
m
avrete
capito
molto
meglio
di
quello
che
avete
fatto
di
igio
e
di
fisiologia
.
Bravo
popolo
!
Ti
mungono
a
dovere
,
e
dopo
che
ti
hanno
munto
t
insegnano
come
hai
da
fare
a
bere
il
latte
.
C
è
solo
questa
differenza
:
che
a
te
insegnano
come
hai
da
fare
a
bere
,
e
gli
altri
bevono
in
vece
tua
.
Una
cosa
per
uno
:
e
così
siamo
del
pari
.
Vengo
ora
alla
seconda
domanda
.
Che
cosa
è
la
sovranità
del
popolo
?
Qui
mo
mi
sbrigo
in
due
parole
.
Che
cosa
vuol
dire
sovrano
?
Vuol
dire
stare
al
di
sopra
di
tutti
gli
altri
.
E
tu
,
popolo
,
stai
proprio
sopra
a
tutti
.
E
sapete
in
che
cosa
il
popolo
sta
sopra
a
tutti
?
Ve
lo
dico
io
.
Ditemi
,
tra
padrone
e
servitore
,
chi
è
da
più
,
e
chi
sta
sopra
e
chi
sta
sotto
?
Oh
!
bella
,
mi
direte
,
ci
vuol
poco
a
capirlo
;
il
padrone
sta
sopra
il
servitore
.
Benissimo
.
Ma
perché
mo
il
padrone
sta
sopra
il
servitore
?
Per
una
sola
ragione
:
perché
il
padrone
paga
,
e
fra
padrone
e
servitore
il
solo
padrone
paga
.
Bene
:
fate
mo
i
vostri
conti
che
è
lo
stesso
del
popolo
.
Il
popolo
è
sovrano
solo
perché
paga
e
per
essere
sovrano
,
il
popolo
non
deve
fare
che
una
cosa
:
pagare
.
Ecco
già
risposto
alla
mia
domanda
:
la
sovranità
del
popolo
consiste
nel
pagare
e
nel
pagar
sempre
.
Già
la
buon
anima
di
Cavour
quando
proclamò
la
sovranità
del
popolo
,
disse
più
e
più
volte
,
bisogna
pagare
e
pagar
molto
.
Dunque
,
popolo
mio
,
più
pagherai
e
più
sarai
sovrano
.
Omai
sei
giunto
all
apice
della
tua
sovranità
:
niente
niente
che
duri
a
pagare
e
aumenti
nel
tuo
pagare
,
tu
diventi
il
sovrano
più
grande
e
potente
che
sia
mai
esistito
sulla
terra
!
La
lezione
è
già
lunga
abbastanza
;
quest
altra
volta
istruirò
il
popolo
sopra
tutti
i
diritti
che
ho
poc
anzi
accennato
nel
mio
programma
.
A
rivederci
.
[
II
]
Date
gratuitamente
dalla
Marmitta
sopra
tutte
le
cose
ed
altre
molte
ancora
Oggi
ho
bisogno
di
tutta
la
vostra
attenzione
,
perché
vi
parlo
di
cose
importantissime
.
Ehi
!
non
si
scherza
.
Il
tema
del
mio
dire
è
nientemeno
che
la
libertà
,
e
poi
l
unità
e
l
indipendenza
d
Italia
.
Comincio
dalla
libertà
.
Che
cosa
è
la
libertà
?
Una
volta
si
credeva
che
fosse
la
facoltà
di
fare
tutto
quello
che
non
si
oppone
alle
leggi
di
Dio
,
della
Chiesa
,
della
natura
e
delle
legittime
autorità
costituite
sulla
terra
.
Ma
adesso
è
un
altro
paio
di
maniche
,
perché
adesso
la
libertà
è
il
diritto
di
fare
tutto
quello
che
si
vuole
.
Eh
!
diavolo
(
mica
zoppo
)
il
popolo
,
che
è
sovrano
,
deve
bene
poter
fare
tutto
ciò
che
più
gli
aggrada
.
E
oggi
è
proprio
così
:
il
popolo
dice
e
fa
quello
che
meglio
gli
talenta
,
e
nessuno
ha
diritto
d
opporsi
ai
suoi
sovrani
voleri
.
Ma
già
v
ho
detto
che
cosa
è
il
popolo
e
chi
lo
forma
:
perciò
capirete
che
ho
ragione
io
di
dirvi
che
il
popolo
dice
e
fa
tutto
ciò
che
è
secondo
la
sua
volontà
.
Se
non
lo
credete
a
me
,
guardate
ai
fatti
e
poi
persuadetevene
una
volta
.
Se
il
governo
fa
qualche
cosa
di
male
,
commette
qualche
arbitrio
,
qualche
abuso
,
o
qualche
ingiustizia
,
adesso
là
Dio
mercè
abbiamo
il
diritto
di
dire
la
nostra
ragione
,
di
protestarci
contro
e
di
richiamare
al
dovere
chi
si
fa
reo
di
tali
offese
alla
giustizia
e
alla
legge
.
È
ben
vero
che
si
è
chiamati
alla
polizia
e
là
si
riceve
un
serio
rimbrotto
;
è
ben
vero
che
qualche
volta
si
va
in
carcere
,
o
si
è
tradotti
dinanzi
ai
tribunali
.
Ma
questo
è
nulla
:
è
un
puro
accidente
(
da
cui
Dio
salvi
ognuno
)
per
mostrare
anzi
che
c
è
libertà
per
tutti
.
Al
popolo
sovrano
la
libertà
di
dir
male
del
governo
,
al
governo
la
libertà
di
mettere
le
manette
al
popolo
sovrano
.
Una
cosa
per
uno
:
bisogna
poi
contentarsi
a
questo
mondo
.
Lo
stesso
dite
della
libertà
della
stampa
.
Non
sentiste
Don
Pasquale
quando
tutti
i
momenti
era
condannato
e
multato
il
gerente
dell
Eco
o
del
Patriota
Cattolico
?
"
Ecco
,
"
sclamava
il
reverendo
,
ecco
la
prova
più
convincente
che
la
libertà
della
stampa
è
fra
noi
al
colmo
!
Se
non
vi
sono
sequestri
,
condanne
,
multe
e
carcere
,
la
libertà
della
stampa
se
ne
va
a
calicutte
.
Dunque
resta
stabilito
all
ultima
evidenza
che
non
vi
è
vera
libertà
se
non
concorrono
simultaneamente
le
seguenti
cose
:
1
.
Manette
.
2
.
Corte
d
Assisie
.
3
.
Sequestri
.
4
.
Multe
.
5
.
Condanne
.
6
.
Carcere
.
Tutte
queste
cose
,
bene
si
intende
,
sono
fatte
per
quella
parte
del
popolo
sovrano
,
che
credendosi
proprio
sovrano
non
dice
e
non
fa
quello
che
vogliono
i
suoi
servitori
.
Ora
vengo
all
unità
e
all
indipendenza
d
Italia
.
L
Italia
è
fatta
,
dicono
tanti
.
Ma
so
ancor
io
che
l
Italia
è
fatta
:
sono
ormai
seimila
anni
che
questa
benedetta
Italia
è
fatta
.
Che
bisogno
c
è
mai
di
dirlo
tanto
?
Io
non
lo
capisco
proprio
.
Ma
,
si
aggiunge
,
l
Italia
è
una
.
Sicuro
,
che
l
Italia
è
una
:
non
ho
mai
sentito
dire
che
ci
siano
due
Italie
.
L
Italia
è
unita
dall
Alpi
al
mare
.
Altro
che
unita
!
È
unita
e
compatta
da
un
capo
all
altro
in
modo
che
se
non
viene
il
signor
Lesseps
a
farci
un
taglio
in
mezzo
come
ha
fatto
all
istmo
di
Suez
;
sfido
chiunque
a
dividerla
e
a
disunirla
.
Io
l
ho
girata
per
lungo
e
per
largo
e
l
ho
trovata
proprio
tutta
d
un
pezzo
.
Anche
qui
non
capisco
perché
tanti
si
sfiatano
a
dire
che
finalmente
l
Italia
è
unita
!
Quanto
poi
alla
sua
indipendenza
,
è
una
cosa
più
chiara
della
luce
di
pien
meriggio
.
Basta
guardarci
per
capire
che
è
il
paese
più
indipendente
del
mondo
.
L
Italia
è
una
penisola
e
perciò
sta
attaccata
da
un
lato
solo
:
essa
quindi
dipende
meno
di
qualunque
altro
.
Andate
mo
a
vedere
la
Francia
,
la
Prussia
,
l
Austria
e
tant
altri
paesi
:
sono
attaccati
da
tante
parti
che
fa
davvero
pietà
il
solo
vederli
così
pendenti
,
chi
a
una
catena
di
montagne
,
chi
a
un
fiume
,
chi
a
un
altro
Stato
,
chi
ad
un
altro
paese
.
Ma
l
Italia
,
volere
o
non
volere
,
non
ha
bisogno
di
tanti
puntelli
e
di
tante
pendenze
;
se
la
tira
di
lungo
col
suo
stivale
e
batte
il
tacco
,
come
suol
dirsi
,
in
mezzo
all
acqua
.
Ecco
perché
gli
stranieri
,
adesso
specialmente
,
non
possono
ficcare
il
naso
in
casa
nostra
.
È
vero
che
a
Malta
ci
sono
gl
Inglesi
,
che
a
Nizza
e
in
Corsica
ci
sono
i
Francesi
e
che
nel
Veneto
ci
sono
i
Tedeschi
:
ma
questo
non
monta
.
L
Italia
sarà
sempre
una
in
eterno
,
e
indipendente
del
tutto
.
Noi
lo
diremo
e
lo
proclameremo
sempre
e
dappertutto
.
Non
avete
veduto
,
come
abbiamo
fatto
ad
avere
Roma
?
II
Papa
si
ostinava
a
starci
,
i
Francesi
si
ostinavano
a
non
volere
andar
via
:
ma
noi
un
bel
giorno
abbiamo
raffermato
il
diritto
dell
Italia
su
Roma
,
e
felice
notte
,
Roma
è
diventata
dell
Italia
.
Ehi
!
Signori
miei
:
oggi
si
combatte
per
un
idea
,
non
si
cerca
mica
più
la
prosaica
realtà
.
Malta
sia
pure
degli
Inglesi
,
Nizza
di
Napoleone
e
il
Veneto
dell
Austria
:
ma
le
virtù
dell
idea
sono
e
saranno
sempre
dell
Italia
.
Dite
mo
che
il
barbaro
Tedesco
colle
sue
baionette
e
col
suo
quadrilatero
ci
venga
a
rapire
la
nostra
idea
!
Cucù
!
La
lezione
è
finita
.
A
rivederci
sabato
.