StampaPeriodica ,
La
civilizzazione
del
popolo
è
la
conseguenza
di
sua
istruzione
.
Sinora
il
popolo
è
stato
manodotto
con
l
esempio
e
con
l
entusiasmo
,
oggi
è
chiamato
a
concorrere
al
grande
edifizio
della
restaurazione
italiana
col
senno
e
col
braccio
.
Guai
se
sarà
soverchiato
da
una
casta
,
o
sperperato
dalla
influenza
molteplice
degli
utopisti
.
Popolo
napoletano
,
è
tuo
retaggio
il
discernimento
.
La
Grecia
civilizzatrice
di
Europa
che
diede
leggi
a
popoli
liberi
,
per
mantenersi
in
libertà
,
spediva
qui
i
suoi
figli
;
essi
furono
gli
avi
tuoi
.
Il
sangue
greco
si
confuse
col
sangue
latino
;
la
Magna
Grecia
col
Lazio
addivenne
una
sola
famiglia
di
eroi
e
di
sapienti
.
Tu
puoi
vantare
anzi
di
ogni
altra
parte
d
Italia
più
grandi
uomini
,
e
in
numero
maggiore
,
e
sino
nell
ultima
classe
ricordi
un
uomo
,
che
fé
tremare
lo
straniero
,
e
con
la
parola
reggere
da
sovrano
la
moltitudine
sollevata
nel
pieno
del
suo
furore
.
Gli
aurei
secoli
di
Napoli
ritorneranno
se
con
efficacia
il
saggio
governo
attuerà
il
progetto
della
istruzione
,
e
il
popolo
corrisponderà
.
Cessi
la
servile
imitazione
nelle
arti
,
il
genio
d
inventare
è
il
carattere
esclusivamente
del
popolo
italiano
;
giovani
,
istruitevi
e
sarete
padri
di
nuove
invenzioni
.
La
natura
è
indefinitivamente
modificabile
,
sono
inesauribili
i
suoi
tesori
,
li
scuopre
l
istruzione
.
Che
dirà
lo
straniero
?
L
Italia
sa
imbrandire
solamente
la
spada
per
distruggere
,
non
sa
edificare
su
i
frantumi
aborriti
ed
abbellirsi
?
Alle
guerre
succede
spesso
l
ignoranza
,
da
questa
prende
motivo
il
dispotismo
per
dominare
;
l
Arabo
guerriero
e
capo
di
religione
brutale
vietava
a
suoi
seguaci
l
istruirsi
per
corroborare
la
sua
autocrazia
.
E
che
?
sul
terreno
della
libertà
combatterete
per
un
concetto
del
quale
ignorate
la
natura
?
I
giovani
che
compongono
l
eletto
ceto
della
Guardia
Nazionale
garanzia
del
popolo
e
del
re
se
trascureranno
la
scienza
delle
leggi
,
e
d
istruirsi
fin
dove
si
estende
il
reciproco
dritto
del
popolo
e
dell
imperante
saranno
ciechi
strumenti
egualmente
della
giustizia
e
della
ingiustizia
.
Fin
da
oggi
la
patria
dimanda
alla
gioventù
:
che
farai
un
giorno
per
me
?
Quale
storia
aggiungerai
a
quelle
,
onde
la
mia
grandezza
rifulge
?
Giovani
andate
a
raccogliere
nelle
scuole
le
gemme
ed
inghirlandate
la
fronte
della
nostra
madre
l
Italia
.
È
vero
:
spetta
al
governo
incoraggiare
le
scienze
e
le
arti
;
ma
deve
concorrervi
ancora
l
opera
de
cittadini
agiati
.
Un
governo
è
senza
dubbio
eccellente
allorché
progredisce
l
economia
sociale
del
paese
.
Noi
non
siamo
parteggiani
di
alcun
sistema
,
solo
facciamo
riflettere
che
i
due
primi
produttori
,
e
principali
obbietti
dell
economia
sono
agricoltura
ed
arti
.
Il
commercio
suppone
la
fecondità
;
perché
si
abbia
la
prima
e
si
realizzi
la
seconda
conviene
si
attivi
l
emulazione
dell
una
,
la
perfezione
delle
altre
.
L
esposizioni
annuali
delle
più
importanti
produzioni
agricole
ed
artistiche
sono
commendabili
,
le
onorificenze
sono
una
spinta
efficace
,
ma
non
conseguono
oggi
il
fine
completamente
.
La
classe
degli
agricoltori
è
la
classe
più
povera
e
più
disprezzata
,
quantunque
ella
sia
la
prima
produttrice
.
Manca
il
denaro
a
chi
volesse
industriarsi
a
migliorare
il
suo
fondo
.
Il
governo
pensi
soccorrerli
anticipandogliene
le
spese
da
rivalersene
dalle
derrate
;
formandosi
a
tale
oggetto
un
monte
in
ciascuno
de
comuni
a
benefizio
del
colono
più
industrioso
.
Vi
sono
degli
artigiani
che
potrebbero
avvanzarsi
nel
loro
mestiere
;
ma
la
loro
opera
è
disprezzata
perché
manca
di
quell
apparecchio
e
di
quei
finimenti
,
che
trovansi
ne
lavori
de
forestieri
.
I
cittadini
capitalisti
invece
d
impiegare
ad
usura
il
loro
denaro
con
discapito
notabilissimo
della
società
,
se
sono
amanti
del
lustro
della
loro
patria
aiutino
gli
artigiani
,
si
formi
una
società
ausiliatrice
di
essi
,
ed
orni
le
nostre
abitazioni
il
lavoro
dell
Italiano
,
ci
vesta
l
industriosa
mano
del
connazionale
.
Il
frutto
della
terra
esuberante
,
la
materia
grezza
che
supera
,
esca
da
nostri
porti
,
e
vi
entri
quella
che
a
noi
manca
,
e
sarà
più
il
denaro
che
entrerà
nella
penisola
,
che
quello
che
uscirà
;
poiché
di
derrate
abbondiamo
più
dello
straniero
:
ed
un
tempo
le
nostre
manifatture
saranno
ricercate
dalla
Francia
ed
invidiate
dalla
Gran
Brettagna
:
all
uopo
proporremo
di
tratto
in
tratto
al
diletto
popolo
taluni
progetti
economici
.
Se
all
egoismo
desolatore
succederà
la
filantropia
vera
non
finta
,
pratica
non
teorica
,
ne
fatti
non
già
ne
detti
,
Italia
si
dimenticherà
delle
lacrime
della
sua
vedovanza
e
giubilerà
al
riaprirsi
a
figli
suoi
un
era
di
prosperità
e
di
grandezza
.