StampaPeriodica ,
È
un
triste
soggetto
la
fame
;
molti
si
sdegneranno
perché
noi
ne
facciamo
argomento
di
un
articolo
,
molti
passeranno
a
leggere
le
altre
pagine
senza
curarsene
.
Nondimeno
questo
argomento
è
per
tutti
coloro
che
hanno
cuore
un
argomento
pieno
di
un
doloroso
interesse
;
quella
parte
della
stampa
che
ha
coscienza
della
propria
missione
pubblica
da
più
d
un
mese
le
notizie
terribili
di
questo
flagello
,
e
discute
i
mezzi
di
rimediarvi
.
Dappertutto
,
in
Algeria
,
in
Russia
,
in
Francia
,
nella
civilissima
Inghilterra
,
in
alcune
provincie
della
Prussia
la
miseria
miete
ogni
giorno
centinaia
di
vittime
.
Intanto
che
i
governi
pensano
a
nuovi
riordinamenti
di
eserciti
,
a
provigioni
di
fortezze
,
a
probabilità
di
collisioni
imminenti
,
nelle
città
più
popolose
,
nelle
capitali
più
ricche
di
alcuni
Stati
si
muore
di
fame
.
La
carità
privata
è
muta
come
la
carità
pubblica
;
mentre
le
popolazioni
attendono
eccitamenti
dai
governi
,
la
miseria
penetra
in
tutte
le
provincie
e
la
classe
povera
è
decimata
dal
freddo
e
dalla
fame
.
Questa
terribile
questione
diventerà
fra
poco
la
questione
della
massima
importanza
in
Europa
.
Essa
comincia
a
soverchiare
le
questioni
politiche
che
annuvolano
l
orizzonte
europeo
.
Il
Siècle
del
12
dice
a
questo
proposito
che
i
mali
provenienti
dalla
scarsità
del
raccolto
si
aggravano
in
ogni
parte
.
In
Parigi
l
amministrazione
dell
assistenza
pubblica
provvede
notte
e
giorno
a
riparare
alle
deplorabili
conseguenze
della
assoluta
miseria
che
piglia
un
estensione
spaventevole
.
Anche
nei
dipartimenti
si
costituiscono
associazioni
per
questo
scopo
.
Anche
in
Russia
ed
in
alcune
provincie
della
Prussia
,
dice
il
Times
,
è
impossibile
che
una
parte
della
popolazione
possa
evitare
di
morire
di
fame
.
In
Prussia
,
secondo
il
citato
giornale
,
regna
quella
malattia
terribile
che
i
fogli
tedeschi
annunziano
col
nome
di
tifo
della
fame
.
In
diversi
luoghi
la
miseria
è
giunta
a
tal
punto
che
si
dovettero
istituire
commissioni
di
beneficenza
che
forniscono
ogni
giorno
gli
alimenti
e
gli
abiti
ai
moltissimi
che
ne
hanno
il
più
stretto
bisogno
.
L
Opinion
Nationale
del
12
riporta
tristissime
notizie
sul
flagello
della
fame
che
infierisce
in
Algeria
.
Ecco
una
sua
corrispondenza
da
Kandouri
in
data
1
gennaio
:
La
miseria
continua
ostinata
fra
gli
Arabi
.
I
particolari
di
questa
calamità
sono
orribili
.
Gli
uomini
scacciano
dalle
lor
tende
le
donne
ed
i
figli
per
non
aver
più
modo
di
alimentarli
,
e
le
infelici
creature
errano
lungamente
per
provvedersi
un
cibo
qualunque
.
In
tutti
i
villaggi
chiusi
da
mura
vi
sono
guardie
destinate
a
respingere
chiunque
tentasse
di
entrarvi
per
calmare
la
fame
.
Si
fanno
vivi
sforzi
per
scongiurare
il
male
ma
tutto
è
impossibile
.
Si
è
constatato
inoltre
che
gli
affamati
ai
quali
fu
somministrato
il
cibo
,
muoiono
a
capo
di
otto
giorni
perché
il
loro
stomaco
non
è
più
in
grado
di
sostenere
alcun
nutrimento
.
Trattando
dei
disastri
che
la
fame
cagiona
in
varie
parti
d
Europa
,
e
dei
pericoli
maggiori
che
all
Europa
tutta
sovrastano
in
forza
di
questo
flagello
,
il
Siècle
del
12
pronuncia
queste
assennate
parole
:
E
non
è
egli
doloroso
pensare
che
in
mezzo
a
queste
grida
strazianti
delle
moltitudini
,
vi
sono
persone
che
si
occupano
unicamente
di
armamenti
e
di
future
battaglie
?
Tutte
le
nazioni
,
tutti
i
governi
non
dovrebbero
invece
unirsi
per
dichiarare
la
guerra
alla
miseria
ed
alla
fame
?
I
particolari
della
fame
in
Prussia
diventano
ancora
più
desolanti
.
Il
freddo
è
giunto
a
26°
e
28°
.
A
Danzica
si
sono
istituite
delle
distribuzioni
di
minestre
calde
,
e
le
porzioni
furono
dovute
aumentare
da
1000
a
1500
.
Da
Tilsit
in
Russia
si
scrive
che
le
autorità
diedero
ricovero
nelle
prigioni
di
polizia
agli
operai
senza
tetto
,
i
quali
poi
ogni
mattina
ricominciano
la
dolorosa
istoria
del
cercar
lavoro
senza
frutto
.
In
Finlandia
e
nel
Governo
di
Perm
,
gl
infelici
muoiono
lentamente
di
fame
a
centinaia
;
la
peste
siberica
distrusse
in
gran
parte
il
bestiame
ed
i
cavalli
.
È
stato
impossibile
di
far
la
seminagione
nei
campi
al
finire
dell
anno
;
di
modo
che
non
si
ha
in
quelle
provincie
nemmeno
la
speranza
di
vedere
la
prossima
raccolta
por
fine
alle
sofferenze
del
paese
.
La
posizione
è
ad
un
incirca
tanto
spaventevole
nel
governo
d
Arkangeli
.
Il
pane
triplicò
di
valore
,
e
si
prevede
l
epoca
sfortunatamente
prossima
in
cui
sarà
impossibile
ottenerne
a
nessun
prezzo
.
Il
console
inglese
ad
Arkangeli
lo
dimostra
in
una
lettera
indirizzata
al
Times
:
È
assolutamente
impossibile
,
dice
,
che
il
governo
e
la
carità
possano
soccorrere
tante
miserie
;
il
flagello
è
troppo
grande
,
le
provincie
che
esso
desola
sono
troppo
lontane
dalle
parti
ricche
dell
impero
,
perché
questi
sforzi
possano
produrre
risultati
di
qualche
importanza
.
Le
notizie
che
giungono
dall
Africa
e
dall
Oriente
sono
le
mille
volte
più
spaventose
.
Il
3
dicembre
scorso
furono
trovati
a
Mascara
dieci
cadaveri
di
morti
di
fame
.
All
indomani
quattordici
,
nel
giorno
susseguente
venticinque
.
Altri
morti
,
scrive
un
corrispondente
dell
Echo
d
Orma
,
giacevano
dentro
delle
buche
,
in
fondo
dei
precipizi
,
lungo
le
strade
,
nei
ruscelli
,
e
specialmente
in
un
luogo
detto
il
ricovero
di
Sidi
-
Bouas
,
specie
di
necropoli
,
tomba
anticipata
ove
si
trascinavano
tutti
quegli
infelici
che
sentivano
prossimo
il
loro
fine
.
I
più
robusti
europei
non
vivrebbero
più
di
quarantott
ore
in
quel
luogo
.
Centinaia
di
questi
paria
errano
come
fantasmi
,
attorno
alle
fortificazioni
della
città
,
nella
quale
è
assai
difficile
penetrare
essendo
stata
data
la
consegna
a
ciascuna
sentinella
di
impedire
l
accesso
a
qualunque
indigeno
avente
apparenza
di
mendicante
.
I
tribunali
correzionali
a
Parigi
,
qualunque
sia
il
sentimento
di
pietà
che
è
loro
imposto
da
tanta
miseria
,
sono
obbligati
a
condannare
alla
prigione
molti
sventurati
accusati
di
mendicità
e
di
vagabondaggio
.
Un
giornale
parigino
racconta
che
un
povero
giovine
non
aveva
trovato
altro
mezzo
per
satollare
la
fame
che
quello
di
recarsi
in
una
bettola
a
mangiare
senza
pagare
,
e
attendervi
l
arrivo
della
polizia
che
gli
procurò
almeno
nelle
carceri
un
luogo
ove
dormire
al
coperto
.
Le
Progès
du
Nord
racconta
questo
fatto
.
Un
operaio
senza
lavoro
,
certo
Francesco
Casse
è
venuto
da
Roubaix
a
Lille
con
intenzione
di
commettervi
un
delitto
onde
procurarsi
un
asilo
contro
il
freddo
e
contro
la
fame
.
A
questo
scopo
egli
si
era
appostato
vicino
al
Caffé
Marsa
,
e
nell
istante
in
cui
vi
passava
un
brigadiere
di
polizia
,
egli
diede
un
colpo
di
bastone
nelle
lastre
,
dicendo
:
Ora
conducetemi
con
voi
.
Questo
infelice
è
stato
condannato
ad
un
mese
di
carcere
e
a
25
lire
d
ammenda
.
A
Londra
ove
la
ricchezza
è
sì
grande
ma
sì
mal
divisa
,
questi
fatti
si
moltiplicano
ogni
giorno
;
la
statistica
di
coloro
che
muoiono
di
fame
ha
cifre
ancora
più
spaventose
di
quelle
delle
provincie
più
povere
.
Non
ha
guari
il
coroner
ha
fatto
un
inchiesta
sul
cadavere
di
un
uomo
chiamato
Pritchard
,
che
è
morto
di
fame
.
Il
30
novembre
il
signor
Ellis
,
che
abita
a
Bromley
,
seppe
che
una
famiglia
che
stava
in
Eggleton
road
al
n
°
28
era
nella
più
grande
miseria
.
Ellis
andò
immediatamente
alla
casa
indicata
,
bussò
più
volte
alla
porta
,
ma
nessuno
aprì
.
Pregò
i
vicini
a
chiamare
da
una
finestra
di
dentro
,
ma
invano
:
finalmente
disse
loro
di
fargli
sapere
se
qualcuno
entrava
o
usciva
dalla
casa
.
Dopo
due
giorni
un
bambino
andò
a
cercarlo
dicendogli
che
se
voleva
,
poteva
andare
al
n
°
28
in
Eggleton
road
e
gli
sarebbe
stato
aperto
.
Ellis
tenne
dietro
al
fanciullo
.
La
prima
stanza
era
vuota
e
la
divideva
da
una
camera
un
tramezzo
di
legno
sottile
e
screpolato
.
La
porta
della
cucina
era
chiusa
;
aprendola
,
Ellis
non
vide
nulla
perché
le
imposte
erano
serrate
.
Quando
si
mosse
per
cercare
una
finestra
urtò
in
qualche
cosa
che
era
per
terra
,
ma
alla
meglio
poté
aprire
e
allora
vide
un
desolante
spettacolo
.
La
sala
era
piccola
,
umida
,
fredda
,
vi
era
un
focolare
,
ma
senza
fuoco
.
Per
terra
era
disteso
un
uomo
,
e
poco
discosto
si
scorgeva
il
corpo
di
una
donna
,
in
un
angolo
v
erano
cinque
bambini
semivestiti
,
stretti
e
accasciati
sopra
una
specie
di
pagliariccio
.
Uno
di
loro
era
una
bambina
di
nove
o
dieci
anni
che
stringeva
tra
le
braccia
un
bambinello
di
dieci
mesi
.
L
Ellis
prima
di
indagare
se
era
in
mezzo
ai
morti
o
ai
vivi
,
mandò
subito
in
traccia
di
sua
moglie
,
che
corse
recando
acquavite
,
dei
cibi
e
delle
coperte
.
Essa
si
dette
attorno
per
somministrare
i
primi
soccorsi
,
mentre
il
marito
andò
a
chiamare
un
medico
;
ma
quando
tornarono
,
l
uomo
aveva
cessato
di
vivere
;
e
secondo
il
parere
del
dottore
,
la
donna
avrebbe
mandato
l
ultimo
respiro
se
tardava
un
ora
il
soccorso
.
Presto
però
la
casa
mutò
d
aspetto
mercè
le
sollecitudini
di
quelle
persone
caritatevoli
.
Fu
acceso
un
buon
fuoco
,
e
la
infelice
madre
,
messa
in
un
letto
rifatto
di
nuovo
,
dopo
alcune
ore
di
ansia
,
tornò
alla
vita
.
I
quattro
bambini
furono
condotti
all
asilo
dei
poveri
(
Workhouse
)
di
Poplar
,
e
la
bambina
rimase
con
sua
madre
.
Alle
molte
domande
che
le
furono
rivolte
rispose
:
Venerdì
mattina
papà
ci
dette
un
po
di
pane
,
ma
il
babbo
e
la
mamma
non
ne
potettero
mangiare
perché
erano
malati
,
malati
molto
.
Il
giorno
dopo
nostro
padre
era
a
sedere
nella
poltrona
,
ci
chiese
qualche
cosa
da
mangiare
,
ma
non
si
aveva
nulla
da
dargli
,
tutto
quel
che
avevamo
in
casa
era
finito
.
Egli
cominciò
a
pregare
per
noi
tutti
,
poi
si
distese
sul
pavimento
e
non
si
alzò
più
;
dormiva
senza
dubbio
.
Ciò
detto
cadde
in
delirio
e
incominciò
ad
urlare
:
Date
del
pane
al
fratellino
piccino
,
dategli
del
pane
!
Pritchard
era
un
mercante
di
zigari
.
Quando
cominciò
aveva
in
commercio
un
capitale
di
75.000
franchi
,
ma
mise
la
sua
firma
sulla
cambiale
di
un
amico
,
questi
non
pagò
ed
egli
fu
costretto
a
fallire
.
Da
quel
momento
cominciò
a
poco
a
poco
la
miseria
.
Quando
glielo
concedeva
la
salute
Pritchard
andava
a
vendere
per
le
case
una
certa
polvere
che
fabbricava
,
ma
raramente
gli
veniva
fatto
di
raccogliere
un
poco
di
denaro
.
La
povertà
aumentava
sempre
più
,
da
ultimo
si
nutriva
con
un
sol
tozzo
di
pane
che
spezzava
insieme
alla
sua
famiglia
.
Ecco
cosa
accadde
a
Londra
,
e
disgraziatamente
è
un
caso
tra
mille
.
Noi
viviamo
fortunatamente
in
una
terra
privilegiata
;
nondimeno
il
numero
di
coloro
che
soffrono
i
rigori
del
freddo
e
della
fame
,
è
abbastanza
considerevole
.
Raccogliendo
e
ponendo
sotto
gli
occhi
dei
lettori
queste
notizie
,
non
intendiamo
accennare
a
rimedi
,
ché
non
siamo
da
tanto
;
non
intendiamo
dare
eccitamenti
,
ché
ove
il
senso
di
carità
esiste
,
agisce
da
sé
e
non
esige
impulsi
o
consigli
.
Ricordiamo
soltanto
a
coloro
che
vivono
nell
agiatezza
che
vi
sono
migliaia
di
loro
simili
che
muoiono
di
freddo
e
di
fame
.
La
loro
carità
,
se
può
,
li
soccorra
.