StampaPeriodica ,
Ultimo
tango
a
Parigi
non
è
bello
.
È
splendido
.
E
,
scritto
questo
a
proposito
del
film
con
cui
Bernardo
Bertolucci
si
consacra
irresistibilmente
e
irriverentemente
maestro
tra
i
maestri
del
cinema
,
potrei
anche
passare
ad
altro
più
futile
argomento
.
Perché
(
non
lo
scopro
mica
adesso
)
scrivere
male
di
qualcosa
o
qualcuno
è
facile
,
scriverne
bene
è
difficile
.
Comunque
,
in
tal
caso
mancherei
di
gratitudine
.
È
per
pura
gratitudine
che
continuo
la
mia
noterella
Per
pura
gratitudine
di
questa
gran
cosa
che
è
Ultimo
tango
a
Parigi
.
Film
disperato
,
ma
anche
gioioso
.
Film
delirante
,
ma
anche
rigoroso
.
Film
provocatorio
,
ma
anche
candido
.
Film
letterario
,
ma
anche
autentico
.
Film
osceno
,
ma
anche
onesto
.
Film
compiuto
,
ma
anche
indefinito
.
Film
gioioso
,
ma
anche
disperato
.
Film
rigoroso
,
ma
anche
delirante
.
Film
candido
,
ma
anche
provocatorio
.
Film
autentico
,
ma
anche
letterario
.
Film
onesto
,
ma
anche
osceno
.
Film
indefinito
,
ma
anche
compiuto
.
Dunque
,
un
americano
a
Parigi
.
Ma
non
l
'
americano
di
Gershwin
tutto
vezzi
e
lezi
,
casomai
,
di
più
,
l
'
americano
di
Miller
(
l
'
unico
Miller
da
me
riconosciuto
,
ovvero
Henry
)
tutto
vizi
e
lazzi
.
E
con
la
insaziabile
golosità
sessuale
dell
'
americano
di
Miller
diventata
con
il
mutar
degli
anni
e
dei
mondi
furiosa
cupidigia
sessuale
,
la
battaglia
prima
della
resa
all
'
impotenza
,
già
in
qualche
modo
la
celebrazione
dell
'
impotenza
nell
'
esasperazione
della
potenza
.
In
questo
vagabondo
americano
smarrito
ciel
labirinto
delle
proprie
viscere
s
'
imbatte
una
francese
di
Renoir
(
Pierre
-
Auguste
,
non
vorrei
che
equivocaste
)
e
di
Maupassant
insieme
,
tutta
carne
e
curiosità
,
insomma
,
tutta
frivolezza
ed
egoismo
.
Il
primo
incontro
nella
terra
di
nessuno
di
uno
squallido
appartamento
da
affittare
diventa
subito
amplesso
.
Poche
parole
,
e
neppure
parole
,
qualche
storpiatura
francese
di
Brando
,
qualche
storpiatura
inglese
di
Schneider
,
e
sono
già
avvinghiati
a
sbattersi
tra
pareti
,
finestre
e
tende
,
ancora
vestiti
,
lasciando
le
nudità
da
scoprire
in
seguito
.
Un
corpo
a
corpo
ferino
,
naturale
,
sincero
.
Le
complicazioni
verranno
dopo
,
insieme
con
la
nudità
,
verranno
dal
tentativo
di
ripetere
,
rinnovare
,
riaccendere
i
rapporti
,
confinando
fuori
della
porta
il
passato
,
appagandosi
dei
nomi
propri
Paul
e
Jeanne
e
dei
propri
corpi
,
unico
presente
da
martoriare
in
un
'
ansia
non
direi
tanto
di
conquista
del
futuro
quanto
di
contestazione
del
futuro
,
come
ricatto
sul
presente
.
Ma
il
passato
,
si
sa
,
è
tenace
.
Non
rinuncia
a
filtrare
nel
presente
e
alla
fine
,
si
sa
purtroppo
,
è
sempre
il
passato
a
condizionare
il
futuro
,
anzi
a
sostituirsi
al
futuro
,
a
rivelarsi
il
futuro
stesso
.
Il
passato
nelle
smagliature
degli
amplessi
apre
ammiccamenti
e
folgorazioni
,
la
disperazione
di
Paul
per
il
suicidio
inspiegabile
della
moglie
infedele
,
gerente
di
un
albergo
a
ore
,
la
frustrazione
di
Jeanne
per
la
memoria
del
padre
colonnello
morto
in
una
guerra
ingiusta
.
Ammiccamenti
e
folgorazioni
infittiscono
e
inaspriscono
,
anche
se
il
rito
sessuale
celebra
i
suoi
eccessi
(
ma
perché
poi
eccessi
?
Cosa
ci
può
essere
di
eccessivo
in
amore
?
L
'
amore
non
è
eccesso
in
partenza
,
altrimenti
che
cavolo
di
amore
è
?
)
.
Così
sopravviene
la
tragedia
.
Ovvero
la
banalità
.
Paul
decide
di
ricominciare
da
zero
con
Jeanne
,
presentandolesi
e
proponendolesi
.
Jeanne
decide
di
lasciare
l
'
amante
per
sposare
il
fidanzato
Tom
,
un
imbecille
teleregista
con
pruriti
di
cinefalsità
.
Le
ferite
d
'
amore
non
sono
mai
mortali
,
le
ferite
di
banalità
sono
sempre
incurabili
.
Paul
rincorre
Jeanne
sino
in
casa
di
lei
,
e
Jeanne
uccide
Paul
con
la
rivoltella
d
'
ordinanza
del
padre
.
Poi
comincia
a
balbettare
,
rinfrancandosi
sempre
più
,
l
'
attendibilissima
autodifesa
:
uno
sconosciuto
l
'
ha
seguita
,
ha
cercato
di
violentarla
,
le
restava
altro
da
fare
?
Il
sommario
riassunto
non
rende
giustizia
a
Ultimo
tango
a
Parigi
.
In
mezzo
a
questi
pochi
movimenti
c
'
è
,
infatti
,
tutto
il
film
e
il
film
è
un
capolavoro
.
Un
capolavoro
di
Bernardo
Bertolucci
.
Mi
pento
di
aver
fatto
anche
quelle
calve
citazioni
all
'
inizio
,
Gershwin
e
Miller
,
Renoir
e
Maupassant
,
citazioni
francamente
inutili
(
non
riuscirò
a
convincere
nessuno
,
soprattutto
me
stesso
,
di
possedere
un
minimo
di
cultura
)
.
Ultimo
tango
a
Parigi
è
,
infatti
,
opera
talmente
e
magistralmente
personale
che
la
segnaletica
nozionistica
non
attacca
.
Insomma
,
un
film
dopo
la
cui
visione
non
sarete
gli
stessi
di
prima
,
vi
sia
piaciuto
o
non
vi
sia
piaciuto
,
scommettiamo
?
Brando
e
Schneider
si
amano
in
tutti
i
modi
considerati
naturali
e
innaturali
,
meno
uno
(
casomai
,
ecco
,
è
l
'
unica
lacuna
da
me
riscontrata
nel
film
,
ma
forse
l
'
allusione
c
'
è
)
.
La
scena
,
ovviamente
,
di
cui
più
si
parlerà
è
quella
del
burro
spalmato
sull
'
affettuoso
popò
di
Schneider
,
e
delle
relative
conseguenze
.
Ebbene
,
consideratela
un
test
.
Un
test
del
vostro
tasso
d
'
intelligenza
e
di
sensibilità
.
Lì
Bernardo
Bertolucci
vi
aspetta
per
assolvervi
o
condannarvi
dall
'
imputazione
di
essere
dei
cretini
.
Persino
io
(
che
sono
cretino
recidivo
e
ormai
non
posso
neppure
usufruire
della
condizionale
)
me
ne
sono
accorto
,
e
mi
trattengo
dal
somministrarvi
l
'
ennesima
applicazione
della
famigerata
barzelletta
del
tedesco
:
«
Potere
fare
tutto
questo
con
markarina
,
ja
?...»
.
Persino
io
.
La
Schneider
nelle
scene
d
'
amore
(
in
quasi
ogni
fotogramma
del
film
,
dunque
)
è
deliziosa
,
una
rivelazione
.
Il
suo
sorriso
,
la
sua
adesione
,
il
suo
palese
divertimento
aiutano
Brando
a
ottenere
la
migliore
interpretazione
dal
tempo
di
Un
tram
che
si
chiama
Desiderio
.
Ecco
un
attore
da
me
detestato
trasformarsi
in
un
arcangelo
irresistibile
per
bravura
,
fascino
,
suggestione
.
Ne
sono
felice
.
Gli
perdono
persino
di
dichiarare
a
un
certo
punto
quarantacinque
anni
invece
di
quelli
che
ha
(
essendo
mio
coetaneo
)
.
Del
resto
,
Bernardo
Bertolucci
mi
ha
detto
che
la
colpa
della
sottrazione
è
sua
,
è
stato
lui
a
suggerirla
a
Brando
.
La
colpa
di
Ultimo
tango
a
Parigi
è
,
lo
ripeto
,
tutta
di
Bernardo
Bertolucci
.
Il
merito
straordinario
,
incontestabile
.