Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
PRIMAVERA AGRA ( DE_ROBERTIS GIUSEPPE , 1915 )
StampaPeriodica ,
1 . Ad agevolare la formazione di un ’ arte nuova in Italia , e d ’ una critica aderente e persuasiva , non c ’ è dubbio che si lavora da anni ; e l ’ opera di alcuni poeti , nell ’ atto e nelle discussioni frequenti , collaterali , ad aiuto di certe verità che malamente si sarebbero imposte con un ’ azione pacifica , e al solo lume della ragione , come tra gente preparata e esperta d ’ ogni finezza , si dovrà , io credo , ricordare sempre , quando si farà la storia di questa fatica e di questo rinnovamento . Da tanta scorie e costruzioni imponenti era soffocata la poesia , e , secondo il volgo , inalzata , per significati ideali e valore di coesione , che disporre gli spiriti a sentire separatamente , e senza intrusioni estranee , quel filo d ’ ispirazione autentica , cercandolo e ritrovandolo con stento in una trina fitta , impervia , di esigenze deteriori , doveva riuscire parecchio difficile , con l ’ assunzione di un mezzo obbligo al ridicolo e alla stravaganza meno accettabile . Civismo , storicismo , etica superficiale , sensi torbidi di falsa umanità , sforzi di superamento , aspirazioni a forme costruite e architettoniche , ostentata superbia delle qualità più vili e peggiori , avevano creato in un tempo che la coscienza dell ’ esser nostro rinasceva con un sentore d ’ animalità vergine , nel poeta e nel pubblico , la ragione di realizzare e accettare la poesia . Quelle che erano quistioni pratiche , bisogno d ’ affermazione violenta in questa prima vita di nazione ; valori di cui andava tenuto il debito conto nelle relazioni e necessità quotidiane , e del resto non si unificano a una superiore altezza ; erano scoppi di energia nuova , di desideri non frenati ; immediatamente si traducevano in arte , quasi per uno scopo di ammaestramento e di divulgazione . Era sfuggito a questa gente sprovveduta , con apparenze di raffinatezza consumata , la fonte viva di questo risorgere , lo sbocco improvviso di quest ’ acqua sorgiva , che poteva bastare , come principio lirico , da sfamare tanta voglia di poesia . Il resto ; quelli che erano gli episodi , le circostanze , le deviazioni psicologiche e d ’ indole sensuale , sotto specie di aspirazioni più alte , potevano aspettare a esser guardati in lontananza , dove si scoprisse una ragione d ’ unità , un centro insomma d ’ irradiante luce , e quasi un fiotto di canto . Una gestazione così provvisoria doveva di conseguenza portare a espressioni approssimative , a strappi , a sbalzi , non di sostanza viva , ma d ’ un tumore guasto , di carne concresciuta , e tante ramificazioni parassitarie . Quel che si dice « letteratura » derivò appunto da questo : dalle parti morte , caduche , da sovrapposizioni intellettualistiche , da deficienza di energia vitale , da insincerità . Non solo le parole trite , logore , consacrate ; i clichés ; gli schemi rettorici ; i riadattamenti di forme antiche ; la vernice di vecchio e stanco erano « letteratura » ; ma , assai più , e in un piano apparentemente superiore , e , in sostanza , irriducibile , la schiavitù di certe imposizioni moralistiche o civiche , peggio se con il sacramento della filosofia e della religione . 2 . Per dir vero , filosofia e religione sono la maschera prediletta di questo secondo e non ultimo carnevale ; e chi s ’ è impegnato per dieci anni a ridurre la poesia e l ’ arte , nei termini della veridicità , a una coerenza di stile ; che non era frutto di predica , ma realizzazione positiva ; vede oggi spersa la sua fatica , e sperperato quel po ’ di guadagno che s ’ era illuso d ’ aver fatto , e raccomandare su un terreno solido e sicuro . Per ossequio alle nuove forme del linguaggio e della moda ribattezzano , sciupando , una verità saputa da tempo e per tanti segni ovvia . Che arte è moralità . Nel senso che uno scrittore è , prima di tutto , uomo , e uomo intero , e ha da impegnarsi e compromettersi nelle cose che scrive , pagare di persona ogni parola ; anzi averla scontata , avanti di materialmente trascriverla . Preso il dilemma dall ’ opposto corno , possiamo sciogliere e sventare , una buona volta , l ’ impostura . 3 . E ; premessa delle premesse ; bisogna dire della necessità di quella scelta , che , in apparenza superficiale e disinvolta , aveva il merito di riuscire , per ciò stesso intima e persuasiva . 4 . S ’ era troppo poco raccolti e preparati a una riduzione e purificazione radicale , perché un esame tutto dall ’ interno , con le proprie ragioni essenziali , potesse bastare come scuola e ammaestramento . Tra il positivismo e la felicità di una razza giovino che , senza badar molto al vero ufficio , e alla natura stessa dell ’ arte , s ’ era messa a complicarla , e aveva creduto in buona fede d ’ ingrandirla sovrapponendosi con tutto il peso di problemi empirici e di specie impura , bisognava cominciare dal fatto realizzato , con i segni più manifesti ; e controllare con pazienza , al lume della comune sensibilità , scartando volta a volta il superfluo , l ’ insincero , il piombo della sostanza morta ; mantenere l ’ analisi e le distinzioni a contatto della parola , per risalire all ’ origine , insomma allo spirito . Bisognava essere dei S . Tommasi : toccare e far toccare con mano . Che avvezzava a una precisione d ’ idee , e a un ’ onestà d ’ ingegno tanto più rara quanto più schietta e immediata e , agli occhi della gente , banale . Con un metodo positivo , così ; con assaggi e riprove di chi possedeva il senso delle cose vive , senza troppo ragionare , ma realizzando sillaba per sillaba , s ’ era potuta ottenere quell ’ essenzialità balzante che è qualità prima , e unica , della poesia . S ’ era giunti , con piccoli continui sacrifici , dall ’ esterno all ’ interno , con vantaggio dei resultati , e di certi punti conclusivi su cui oggi non sentiamo il bisogno d ’ insistere più . 5 . Se non che , oggi stesso , dei mistificatori insolenti ribattezzano questa conquista vecchia , e ormai per tanti esempi accertata , con una terminologia nuova : moralità , coerenza , coesione stretta . Ma , vorrei domandare : la liberazione predicata , esercitata , e , in parte , ottenuta , dalla « letteratura » , e dall ’ illustrazione ; dalle antiche forme della rettorica ; a che cosa tende , se non a raggiungere un ’ espressione aderente e viva di ispirazioni ridotte e intense ; e per il tramite di questi modi aspri e forti , che son dati dalla sincerità , costringere a un esame di sé , continuo , caparbio , e di cristiano coraggio ? A un poeta non si può chiedere altro che questo . Impegnarsi come uomo totale . Il destino vuole , in alcuni punti più , meno altrove . Che si preparano e si completano a vicenda . A somiglianza di un dramma , dove l ’ interesse varia e cresce ; e vi son parti che non si giustificano se non come riposo ; e poeticamente non valgono . 6 . Sono giunti , questi scontenti , ad accettare la psicologia . La confessione . Ma psicologia e confessione non sono arte . E i poeti che realmente realizzano , uccidono queste sostanze greggie in forme vive . Anche se in pochi segni e linee . A cui gli altri disperano di arrivare . 7 . Prima moralità , oggi , sarebbe di non risciacquare tutti questi panni ; troppi panni ; fuori di casa . E pensare che parlano di moralità e coerenza più gl ’ immorali e gl ’ incoerenti . I poeti veri , da che mondo è mondo , hanno pagato un ’ ora di felicità con una settimana di passione . In questo senso sono tutti frammentari . E la loro totalità va cercata congiungendo in ispirito quei soli punti d ’ arrivo e di liberazione , che contengono in atto quella lunga serie di tentativi , e torbide interrogazioni . Che si salvano insomma , e si accettano , in nome di questi minuti intensi e felici . 8 . Coesione ; e mondo vasto , architettonico ; sono un bel sogno . Ma suppongono epoche eroiche , coscienze profonde , sviluppi di civiltà in pieno fiore . Un principio di vita come questo è troppo semplice e elementare , e troppo scavato da dubbi perché ci si possa costruir sopra durevolmente , e con forme definitive . 9 . Questo sforzo caparbio , porta a una doppia impostura : nell ’ esame del passato , e nella valutazione arbitraria di tutta l ’ arte contemporanea . Alcune espressioni intellettualistiche bari preso il sopravvento sui mondi vivi e reali . Si ritorna daccapo . E a chi ci oppone false costruzioni , e ideali fantasmagorici , ci tocca rispondere con un esame minuzioso , e un controllo che non dovrà finire domani . Scartato il pericolo patriottico - civile - umanitario , se ne presenta un altro etico filosofico - religioso . Chiamati a fare i conti devon ridurre il tono e la superbia . E quel trinomio soprannaturale si scopre per appena una verità banale ; e , come tutte le verità banali , antichissima , e di non difficile comprensione . Anche di.questo son debitori a quei pochi che disprezzano . Solo che per nascondere il vero , hanno inventato un trucco . 10 . Vivono di falsità , essi , gli uomini totali . I letterati ; da un controllo di tutti i mezzi del mestiere ; tagliando e ripulendo ; sono giunti a una concezione dell ’ arte , purissima , che è anche scuola morale : obbligando a esprimersi nelle forme più semplici e immediate , e offrendo il modo di veder dentro , nello spirito , con una sicurezza che non era consentita da un linguaggio incerto e impreciso , in corrispondenza di stati d ’ animo temporanei e approssimativi . 11 . Rinnegare , o fraintendere quel che s ’ è fatto finora , a vantaggio di quella regola spirituale che improvvisamente alcuni beoti hanno creduto di trovare , significa noti capir nulla : corso della storia , e progressi reali ottenuti . 12 . D ’ altra parte la misura con cui giudicano le opere d ’ arte , e riconoscono i punti vitali , al fiuto , dimostra che precisamente questi uomini parlano di coerenza , ed è uno strano miscuglio ; così come fino ad oggi hanno costruito dei « drammi spirituali » su basi false , accettando il bene e il male , anzi sopravvalutando il male , se il male dava appiglio a fantasmagoriche architetture . 13 . Vi sono invece due sorte di drammi , o sviluppi interni . Quelli realizzati , e quelli non realizzati . A documentare , e avanti tutto , a rifare i primi basta scegliere e accertare quel che in un ’ opera è riuscito . A combinare e mettere insieme i secondi rientrano bene tutti i punti ciechi e gli stati anteriori alla creazione artistica . Un mondo intenzionale non privo d ’ interesse . Ma già questi son sottintesi in quelli . Solo che non devono preponderare , e sottintendere i primi . Ripredichiamo un ’ ultima volta il « limite dell ’ ideale » .