StampaPeriodica ,
Noi
bambini
giocavamo
cavalcando
sedie
,
presso
la
finestra
perché
la
sera
si
avvicinava
e
non
ancora
si
era
accesa
la
luce
.
Dalla
cucina
dove
la
mamma
e
la
serva
preparavano
la
cena
venivano
i
rumori
familiari
dei
loro
passi
intorno
al
focolare
,
delle
stoviglie
smosse
.
Alcuni
minuti
e
poi
la
mamma
sarebbe
entrata
accendendo
la
luce
,
cominciando
ad
apparecchiar
la
tavola
,
e
certo
un
gioco
rumoroso
,
come
quello
del
cavalcar
se
-
die
a
mo
'
di
focosi
destrieri
,
e
di
di
-
menarle
trattandosi
di
focosi
anima
-
li
,
sarebbe
stato
subito
proibito
.
Ma
udimmo
aprir
la
porta
di
casa
e
vedemmo
capitar
in
sala
da
pranzo
,
col
cappotto
bagnato
siccome
uscita
senza
ombrello
l
'
aveva
sorpresa
la
pioggia
,
la
nostra
cugina
Anna
,
una
ragazza
che
scendendo
a
Lucca
due
volte
all
'
anno
smaniosa
di
divertirsi
noi
la
consideravamo
bambina
.
Essa
non
diceva
niente
a
vederci
fracassar
sedie
sicché
le
facemmo
uno
sfrenato
galoppo
d
'
onore
finale
in
quanto
accesasi
la
luce
si
capiva
bene
come
non
potevamo
continuare
,
quei
nostri
cavalli
ridivenute
misere
sedie
.
Piove
diceva
Anna
;
c
'
è
tanta
gente
in
piazza
San
Michele
;
ci
sono
i
socialisti
che
fanno
un
comizio
.
Noi
ci
facemmo
attenti
perché
allettava
assai
le
nostre
immaginazioni
quella
piazza
coi
socialisti
adunati
;
tanto
vicina
a
casa
nostra
tale
piazza
,
eppure
ai
nostri
occhi
parimenti
lontana
,
come
di
un
'
altra
città
,
come
mai
l
'
avessimo
traversata
.
Ce
la
figuravamo
piena
di
gente
bigia
e
cupa
.
I
vetri
della
finestra
gocciolavano
,
le
case
dirimpetto
sparivano
e
quell
'
esser
bambini
,
tra
quattro
mura
,
ci
riempiva
di
tristezza
profonda
.
Dopo
,
la
cugina
andò
a
mutarsi
e
venne
la
mamma
ad
apparecchiare
,
a
sgridarci
per
le
sedie
sciupate
,
a
farci
mettere
a
tavola
composti
quasi
mancasse
un
minuto
alla
venuta
del
babbo
e
non
una
lunghissima
attesa
.
Ma
ecco
nell
'
attesa
,
mentre
ci
annoiamo
a
osservare
le
macchie
di
vi
-
no
sulla
tovaglia
e
lo
scintillare
delle
stoviglie
,
ecco
improvvisamente
s
'
ode
uno
scroscio
lontano
e
un
clamore
levarsi
;
né
v
'
è
tempo
di
domandarci
che
sia
perché
Anna
entra
gridando
qualche
parola
e
tutti
la
seguiamo
attraverso
le
stanze
al
buio
fino
ad
una
camera
dalla
finestra
della
quale
si
scorge
un
angolo
della
piazza
dov
'
è
scoppiato
il
conflitto
,
da
dove
la
gente
fugge
dicendo
parole
soffocate
dal
fracasso
dei
negozi
che
chiudono
imposte
e
abbassano
saracinesche
.
Né
fermi
alla
finestra
sapemmo
staccar
-
cene
,
un
po
'
tremanti
un
po
'
eccita
-
ti
;
fino
a
quando
vedemmo
nostro
padre
in
strada
venire
e
sorridere
per
rassicurarci
.
E
il
babbo
rientrato
,
prima
di
levarsi
il
cappotto
,
molte
cose
ebbe
da
raccontare
a
proposito
di
quel
conflitto
scoppiato
tra
socialisti
in
comizio
e
fascisti
venuti
ad
impedirlo
;
e
come
si
era
gettata
una
bomba
e
come
ne
era
seguito
un
subisso
di
rivolverate
,
e
come
dei
presenti
i
pratici
di
quelle
faccende
per
la
guerra
combattuta
si
eran
gettati
corpo
a
terra
mentre
gli
altri
disordinata
-
mente
fuggivano
.
Un
morto
e
un
ferito
:
l
'
uno
e
l
'
altro
uomini
senza
colo
-
re
,
che
passavano
per
caso
.
Poi
si
andò
a
cena
,
la
quale
fu
diversa
dal
-
le
solite
ché
ci
perdemmo
a
ragionar
dell
'
accaduto
:
Stasera
non
vi
sarà
un
'
anima
fuori
!
diceva
il
babbo
:
nemmeno
io
uscirò
;
e
impressionava
il
pensiero
della
città
paurosa
-
mente
deserta
;
solo
che
senza
avvedercene
ci
calmammo
con
negli
ani
-
mi
solo
una
leggera
smania
di
sapere
,
per
la
quale
noi
bambini
non
si
era
capaci
di
rassegnarci
ad
andare
a
letto
e
nostro
padre
a
rimanersene
in
casa
.
Così
se
egli
prima
dicendo
di
non
uscire
voleva
con
una
precauzione
eccezionale
adeguarsi
ad
un
eccezionale
momento
,
poi
,
a
poco
a
poco
,
la
sua
smania
lo
vinse
:
Vado
a
prender
da
fumare
disse
.
Mi
terrò
per
le
vie
secondarie
;
ed
usci
.
Allora
noi
non
sapevamo
arrenderci
a
coricarci
;
ma
quando
,
fallito
l
'
ultimo
tentativo
per
rimanere
ancora
un
po
'
alzati
si
dové
cedere
,
volemmo
in
camera
nostra
la
mamma
e
la
cugina
.
Si
riparlò
a
lungo
del
conflitto
e
del
morto
,
il
quale
lasciava
moglie
e
figlioli
,
particolare
che
commoveva
le
donne
e
impressionava
noi
bambini
;
sopratutto
pensavamo
che
morti
mai
se
n
'
era
visti
e
che
se
ci
fossimo
trovati
in
quella
piazza
ne
avremmo
visto
uno
;
e
pensavamo
anche
che
un
uccisore
doveva
esservi
per
forza
e
come
chi
uccide
,
dicono
,
rivede
la
notte
in
sogno
la
propria
vittima
,
pensiero
troppo
forte
per
noi
quasi
la
vita
ci
riserbasse
un
così
atroce
destino
.
Ma
la
luce
ormai
irritando
i
nostri
occhi
le
due
donne
si
ritirarono
lasciandoci
al
buio
a
pensare
,
confusamente
come
prima
del
sonno
,
alla
piazza
del
conflitto
che
non
ci
pareva
nemmeno
della
nostra
città
.