StampaPeriodica ,
Il
Fascismo
ha
tributato
per
bocca
del
suo
Duce
il
grande
premio
al
popolo
delle
rivoluzioni
.
Tutte
le
masse
rivoluzionarie
del
mondo
moderno
hanno
trovato
la
loro
forza
nella
stirpe
ed
i
loro
avversari
nei
violatori
della
stirpe
.
Di
questa
verità
la
storia
dell
'
ultimo
secolo
di
vita
italiana
è
il
più
chiaro
esempio
perché
la
stirpe
nostra
è
la
più
genuina
e
la
più
forte
.
Se
noi
guardiamo
alla
prima
internazionale
troviamo
che
il
primo
paese
a
staccarsi
dal
blocco
anglo
-
tedesco
cui
parzialmente
aderivano
tutti
i
paesi
europei
,
Francia
e
Spagna
comprese
e
varie
nazioni
americane
,
fu
proprio
l
'
Italia
.
Quel
buon
diavolaccio
di
Bakunin
aveva
un
bel
gridare
agli
amici
di
Marx
ed
Engels
che
l
'
Italia
in
realtà
faceva
parte
della
internazionale
;
Engels
cercò
invano
un
pied
-
à
-
terre
a
Lodi
,
chiedendo
per
il
socialismo
italiano
fondi
ai
compagni
d
'
oltreoceano
;
dopo
pochi
mesi
di
movimento
separatista
Bakunin
stesso
fu
coinvolto
nella
potenza
della
stirpe
che
innanzi
tutto
chiedeva
una
sua
civiltà
.
E
'
questo
un
fenomeno
molto
significativo
.
Gli
interessi
economici
del
lavoro
erano
comuni
a
tutti
i
popoli
;
in
nome
di
questa
comunità
il
materialista
Marx
minava
l
'
integrità
delle
nazioni
.
Ma
il
popolo
,
la
potenza
integrale
,
la
sintesi
di
tutte
le
forze
,
non
chiedeva
soltanto
pane
e
riposo
;
la
sua
forza
contro
le
ingiustizie
sociali
era
in
sostanza
vivificata
dai
motivi
interiori
che
esso
non
conosceva
ma
da
cui
era
fatalmente
guidato
che
si
riassumono
nella
stirpe
.
La
sete
di
tutta
una
civiltà
nuova
,
aderente
alle
esigenze
insopprimibili
di
queste
fondamenta
spirituali
ed
eterne
,
mosse
i
socialisti
italiani
a
staccarsi
dalla
prima
internazionale
.
Se
si
considerano
le
rivoluzioni
di
popolo
,
oltre
le
contingenze
e
nel
loro
significato
reale
,
si
troverà
che
sono
tutte
mosse
da
questa
grande
forza
,
madre
della
vera
civiltà
e
del
vero
progresso
.
Eterno
tutore
della
stirpe
è
il
popolo
.
Essere
fuori
o
contro
il
popolo
significa
essere
fuori
o
contro
la
stirpe
.
Delle
violazioni
alla
stirpe
delle
Nazioni
si
potrebbe
parlare
a
lungo
;
sempre
si
troverà
alla
conclusione
una
rivoluzione
e
quindi
il
tentativo
di
costruire
un
nuovo
Stato
.
In
realtà
,
la
politica
precedente
alla
Rivoluzione
francese
(
e
si
possono
risalire
vari
secoli
con
la
constatazione
)
fu
,
nella
generalità
,
retta
da
norme
di
corte
che
,
senza
impronta
di
popolo
,
senza
religiosità
di
Patria
,
potevano
essere
trasportate
in
un
massimario
da
applicarsi
a
tutte
le
monarchie
e
gli
imperi
,
indistintamente
.
L
'
idea
imperiale
del
dominio
,
in
questo
suo
carattere
,
poteva
facilmente
trovare
una
universalità
.
L
'
errore
fondamentale
di
essa
era
il
suo
principio
fondamentale
.
Il
popolo
al
servizio
dello
Stato
per
la
grandezza
della
famiglia
regnante
e
per
la
gloria
del
trono
.
Resta
,
ad
esempio
,
un
interrogativo
la
grandezza
dell
'
impero
di
Filippo
di
Spagna
;
il
sole
rotava
perennemente
sopra
di
esso
,
ma
non
illuminava
una
sua
civiltà
.
La
voce
del
sovrano
non
era
la
voce
di
un
popolo
e
la
sua
potenza
non
era
la
potenza
di
una
stirpe
.
Quel
popolo
e
quella
stirpe
che
conquistarono
la
grandezza
a
Roma
.
Quando
il
Re
Sole
diceva
"
lo
Stato
sono
io
"
escludeva
ogni
volontà
che
non
fosse
sua
,
mozzava
il
capo
al
suo
popolo
.
Non
parlava
in
suo
nome
perché
era
da
esso
totalmente
staccato
,
continuando
una
tradizione
che
aveva
finito
per
togliere
al
popolo
ogni
facoltà
volitiva
,
ogni
ideale
di
grandezza
e
di
bene
.
Per
deficienza
di
stirpe
,
la
Spagna
non
ebbe
la
sua
rivoluzione
e
per
la
medesima
ragione
,
come
conseguenza
immediata
,
l
'
impero
di
Filippo
degenerò
in
una
nazione
mediocrissima
.
I
recenti
moti
insurrezionali
non
hanno
nessun
carattere
rivoluzionario
.
Il
nipote
del
Re
Sole
subì
le
conseguenze
più
atroci
di
tutto
il
male
che
era
stato
fatto
alla
morale
di
un
grande
popolo
quale
è
il
francese
;
la
potente
voce
della
stirpe
,
lanciata
attraverso
il
cielo
di
Parigi
,
agitò
il
popolo
vero
,
autentico
,
quello
che
soffre
per
secoli
e
secoli
ereditando
dai
padri
e
lasciando
ai
figli
non
altro
che
stenti
ed
umiliazioni
;
questo
popolo
volle
il
suo
Stato
e
per
un
breve
periodo
lo
ottenne
;
fino
a
quando
fu
in
esso
presente
la
fiamma
d
'
origine
.
Più
tardi
,
il
nuovo
Stato
,
non
sufficientemente
organizzato
a
conte
-
nere
,
ad
essere
il
popolo
in
subbuglio
di
Francia
,
perdette
il
contatto
diretto
con
esso
;
si
iniziò
il
parlamentarismo
:
si
costituirono
membra
-
ne
intellettualoidi
,
borghesi
,
tra
governo
e
popolo
e
da
questa
situazione
poco
chiara
ed
affatto
decisiva
è
nata
la
Francia
del
tempo
nostro
.
E
gli
Italiani
?
Che
cosa
facevano
gli
Italiani
?
Venezia
e
Genova
ave
-
vano
piegate
le
vele
,
e
la
stirpe
italica
costruiva
la
nazione
.
Effettivamente
questo
nostro
popolo
trovò
sempre
una
sua
grandezza
anche
attraverso
i
tempi
più
ardui
.
Ma
la
grande
violazione
moderna
alla
stirpe
dei
popoli
ha
coinvolto
anche
la
nazione
italiana
.
Quando
si
costituì
il
potere
plutocratico
si
formò
una
forza
internazionale
,
operante
fuori
dell
'
etica
delle
nazioni
.
Ancora
una
volta
gli
uomini
furono
il
mezzo
per
la
ricchezza
,
non
il
suo
fine
.
Si
è
pensato
,
dalla
potenza
economica
dei
capitalisti
,
dalla
temporanea
scomparsa
nella
società
di
valori
morali
,
rivendicati
con
i
primi
sfortunati
moti
rivoluzionari
contro
i
dispotismi
ed
i
circoli
chiusi
,
che
l
'
umanità
prendesse
definitivamente
la
strada
di
una
nuova
civiltà
prostrata
ai
piedi
del
vitello
d
'
oro
.
In
sostanza
si
elaborava
,
in
altro
campo
,
materia
per
un
massimario
universale
di
norme
di
dominio
;
il
sangue
blu
internazionalizzato
era
sostituito
dall
'
oro
,
potenza
internazionale
.
I
regni
erano
quelli
del
petrolio
,
del
ferro
e
del
carbone
.
Ancora
una
volta
al
popolo
fu
negata
la
sua
vita
e
la
stirpe
fu
violata
.
Di
quest
'
epoca
è
il
materialismo
storico
.
Di
quest
'
epoca
è
sintomatico
un
solo
fenomeno
:
da
un
lato
il
potenziamento
progressivo
del
capitalismo
attraverso
l
'
attività
svolta
in
campo
internazionale
;
dall
'
altro
il
continuo
fallimento
dei
tentativi
di
internazionalizzare
i
motivi
rivoluzionari
del
lavoro
.
Questo
fenomeno
è
sintomatico
perché
sta
a
dire
chiaramente
che
in
realtà
non
erano
interessi
economici
soltanto
che
il
popolo
doveva
riscattare
;
era
violata
una
morale
,
una
tradizione
,
la
religione
della
Patria
.
Quanto
alla
rivoluzione
socialista
in
campo
internazionale
,
non
fu
possibile
mai
nemmeno
un
tentativo
.
La
forza
delle
rivoluzioni
è
nella
stirpe
;
e
dovranno
formarsi
i
nazionalismi
;
la
guerra
dovrà
accendere
il
concetto
di
Patria
perché
il
popolo
possa
compiere
la
sua
rivoluzione
.
In
nome
della
stirpe
si
può
parlare
di
una
rivoluzione
russa
,
di
una
rivoluzione
tedesca
e
di
una
rivoluzione
italiana
.
A
distanza
di
pochi
anni
l
'
una
dall
'
altra
,
contro
gli
stessi
avversari
,
questi
tre
grandi
avvenimenti
storici
si
sono
risolti
in
ordinamenti
ed
in
concezioni
chiaramente
distinte
da
un
paese
all
'
altro
.
Ogni
popolo
ha
voluto
il
suo
Stato
,
lo
Stato
della
sua
stirpe
;
ed
in
Italia
,
possiamo
affermarlo
oggi
con
orgoglio
,
lo
scopo
è
stato
raggiunto
.
Qui
è
la
grandezza
della
nostra
rivoluzione
.
Bastano
queste
parole
pronunciate
da
Mussolini
in
questi
ultimi
tempi
:
"
nella
concezione
fascista
il
popolo
è
Stato
e
lo
Stato
è
popolo
...
,
"
"
Noi
non
permetteremo
mai
che
sia
alterato
,
anche
di
una
linea
,
questo
carattere
tipicamente
,
fondamentalmente
popolare
della
rivoluzione
del
-
le
Camicie
nere
...
,
"
"...la
rivoluzione
delle
Camicie
nere
tende
ad
elevare
il
lavoro
,
riconoscendolo
in
tutti
i
suoi
elementi
come
il
fattore
fondamentale
di
tutta
la
vita
sociale
...
,
"
"
...
il
popolo
italiano
entrerà
intimamente
nella
vita
della
Nazione
e
nella
vita
dello
Stato
,
sino
a
riassumere
nelle
sue
mani
il
suo
destino
.
"
Bisogna
guardarsi
da
un
pericolo
che
non
ci
sembra
molto
lontano
;
è
necessario
evitare
tutte
le
incrostazioni
e
le
membrane
che
possono
,
in
qualsiasi
modo
,
allontanare
la
vera
volontà
del
popolo
dallo
Stato
fascista
;
che
possono
dar
luogo
a
delle
false
interpretazioni
delle
sue
reali
necessità
e
condizioni
.
Le
legittime
rappresentanze
del
popolo
sono
chiamate
a
svolgere
una
attività
delicatissima
e
sopratutto
sincera
;
il
loro
compito
sociale
esige
molte
rinunce
;
bisogna
avere
il
coraggio
di
dire
quanto
si
fa
e
quanto
non
si
fa
ancora
e
di
riconoscere
senza
palliativi
di
sorta
le
ingiustizie
che
la
civiltà
fascista
deve
eliminare
.
Questo
attende
il
popolo
dalle
sue
legittime
rappresentanze
;
questo
vuole
lo
Stato
per
il
suo
progressivo
perfezionamento
.
Un
altro
pericolo
è
il
parlamentarismo
.
Non
è
necessario
entrare
a
Montecitorio
per
fare
del
parlamentarismo
;
anzi
,
per
dodici
anni
,
a
Montecitorio
non
ne
è
stato
fatto
.
Si
va
costituendo
invece
,
particolarmente
nell
'
ambiente
pubblicistico
,
una
specie
di
parlamentarismo
dilettante
pericoloso
e
disonesto
.
Disonesto
sia
di
fronte
al
popolo
che
di
fronte
allo
Stato
.
D
'
altra
parte
,
perché
il
popolo
possa
degnamente
riassumere
nelle
sue
mani
il
suo
destino
è
necessario
educarlo
,
portarlo
ad
una
nuova
dignità
.
Tradurre
nei
fatti
la
formula
"
il
popolo
è
Stato
"
significa
realizzare
in
uno
Stato
la
potenza
di
una
stirpe
e
compiere
l
'
azione
rivoluzionaria
decisiva
che
sola
può
risolvere
la
questione
sociale
che
da
secoli
agita
il
mondo
.