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RELIGIONE E FASCISMO ( - , 1934 )
StampaPeriodica ,
Il problema dei rapporti tra Fascismo e Religione , praticamente risolto nel suo aspetto storico con gli Accordi Lateranensi del 1929 , rima - ne tuttora aperto in non pochi spiriti , la cui raffinata sensibilità diventa inquietudine per la mancanza di una esatta comprensione di almeno uno dei termini del problema stesso . E purtroppo qualche volta avviene che tali rapporti si presentino loro sotto forma di insanabile dissidio per cui si determinano posizioni ed atteggiamenti che non possono non produrre una certa sorpresa . Vero è che non manca in taluni di questi spiriti inquieti una tal quale abilità dialettica , per cui alla Religione si sostituisce la filosofia cattolica , il che è cosa ben diversa . Ciò non impedisce però che essi , superando audacemente certe necessarie distinzioni , si riducano a formulare proposizioni di estrema gravità , come questa che è apparsa giorni fa nella pagina dedicata ai problemi filosofici di un quotidiano di Lombardia : " Il Cattolicesimo , così com ' è non soddisfa la parte migliore degli Italiani . " L ' affermazione , indubbiamente gravissima data anche l ' autorità del foglio che l ' ha ospitata , presenta subito però il punto vulnerabile , per cui non appare difficile ribatterla . A parte il fatto che il Cattolicesimo , anche così com ' è , soddisfa la stragrande maggioranza degli Italiani non esclusi i loro capi responsabili ai quali si farebbe un grave torto se li si escludesse dall ' appartenere alla " parte migliore degli Italiani " dalla sopra citata affermazione si dovrebbe dedurre che per riconciliare la " parte migliore degli Italiani " al Cattolicesimo bisognerebbe che questo si riformasse , visto che la causa del dissidio sta proprio nella sua attuale formazione . La cosa è antica più che non si creda , e viene ripetuta almeno ogni venticinquennio , ogni qual volta cioè si determini una situazione che , sconvolgendo il calmo fluire degli avvenimenti , ripropone allo spirito il problema dell ' attualità del Cattolicesimo . Come è noto , il problema è sempre stato risolto nel senso che il Cattolicesimo nulla mai ha dovuto mutare dei suoi fondamenti essenziali , immutabili perché divini e capaci quindi di aderire ad ogni atteggiamento dello spirito umano , fondamentalmente uno pur nella diversità dei tempi e dei luoghi . Se mai la Chiesa cattolica , che del Cattolicesimo è la espressione vivente e tangibile , è venuta via via interpretando lo spirito dei tempi e senza nulla mutare nella sua base dommatica e nella sua struttura gerarchica , ha sapientemente temperato la sua disciplina per accostarsi il più possibile all ' anima dei popoli . Il reclamare un rinnovamento del Cattolicesimo quasi che esso più non risponda alle esigenze dell ' anima moderna ed alla situazione creata dall ' avvento di una particolare prassi politica , è per lo meno ingenuo e denuncia una imperfetta cognizione del Cattolicesimo stesso , domma , morale , gerarchia . Questo nella migliore e più benevola delle ipotesi , perché altrimenti si dovrebbe vedere nella strana richiesta una mentalità idealistica o una manovra protestantica . Che cosa si vuol dire con frasi come queste : " Il Cristianesimo approfondito che sia nel suo significato metafisico potrebbe essere ancora una ricca miniera di verità : a questo approfondimento difficilmente la Chiesa potrebbe risolversi con qualche risultato se non colla cooperazione dello Stato " ? A parte la confusione tra Cattolicesimo e Cristianesimo , è evidente qui la mentalità da teologo progressista e la tendenza alla nazionalizzazione della Religione : cose che , perfettamente comprensibili nella Germania nazista , urtano fatalmente in Italia contro il buon senso latino e la romana chiarezza di giudizio di nostra gente . Per fortuna degli Italiani , Mussolini ha in proposito idee molto più chiare e non pretende affatto , non solo di fare della politica anticattolica contro tutti gli interessi del Fascismo , ma neppure di sostituirsi alla Chiesa in quella funzione squisitamente educatrice che le è propria per divino mandato e per intima essenza . I Patti Lateranensi ed i conseguenti accordi del 3 settembre 1931 hanno ormai chiarito nella coscienza degli Italiani le rispettive posizioni della Chiesa e dello Stato , così che ogni equivoco non è ormai più possibile . E neppure è necessario che la Chiesa rinunci ad ogni sua azione entro il territorio nazionale per dedicarsi secondo il consiglio che le vien rivolto dal quotidiano in questione ad una più vasta propaganda oltre confine . Non vediamo quali " continue e pericolose collisioni " possano nascere in Italia dal fatto che la Chiesa svolge la sua benefica azione educatrice anche tra le file delle organizzazioni del Regime e cerca di permeare dello spirito cattolico ogni forma di attività nazionale . Il sottile ed acuto articolista del quotidiano lombardo può accarezzare la speranza che " potrà cessare il Cattolicesimo , " pur consolandosi che " il suo apporto dottrinale non avrà per questo esaurito il suo processo " ; qui sta , secondo noi , l ' errore fondamentale di identificare il Cattolicesimo con un qualsiasi sistema filosofico destinato ad esaurirsi col tempo . L ' Italia fascista ha ben altre convinzioni : per cui non è errato il ritenere che il Fascismo , nel suo slancio vitale e nel suo anelito verso l ' eterno , abbia proprio voluto appoggiarsi a quell ' istituto che , solo , ha la promessa infallibile della perennità .