StampaPeriodica ,
Un
partito
politico
attivo
e
vitale
come
il
Partito
socialista
è
obbligato
a
pigliar
posizione
di
fronte
a
tutte
le
correnti
politiche
che
si
formano
nel
paese
.
Non
è
quindi
inopportuno
fissare
l
attenzione
dei
lettori
su
un
movimento
,
iniziato
a
Roma
da
un
giornale
settimanale
,
la
Terza
Italia
,
e
dalla
Federazione
mazziniana
di
Terni
,
allo
scopo
di
ricondurre
il
Partito
repubblicano
alla
tradizione
cosiddetta
intransigente
della
parte
mazziniana
.
Il
programma
di
questo
movimento
,
che
io
reputo
a
priori
capace
di
una
certa
diffusione
,
date
le
speciali
condizioni
politiche
del
paese
,
non
è
ben
definito
se
non
da
un
lato
solo
,
quello
negativo
,
essendo
esso
rivolto
contro
i
metodi
parlamentari
,
recentemente
adottati
dal
Partito
repubblicano
.
Non
esclusa
la
fisima
antiparlamentare
,
i
neo
-
mazziniani
di
oggi
non
valgono
più
di
quelli
di
ieri
:
non
sanno
quello
che
vogliono
.
Nel
che
sta
il
vero
pericolo
del
movimento
.
Ragionando
per
filo
di
ipotesi
più
o
meno
fondate
,
la
risurrezione
mazziniana
non
può
proporsi
che
uno
scopo
solo
:
far
proseliti
in
mezzo
al
Partito
repubblicano
ufficiale
.
Fuori
l
àmbito
di
questo
partito
gli
è
per
logica
naturale
di
cose
interdetta
ogni
possibile
diffusione
di
principi
.
Il
neo
-
movimento
mazziniano
,
essendo
in
fondo
una
semplice
critica
in
azione
del
Partito
repubblicano
ufficiale
,
non
può
vivere
che
su
di
questo
,
come
il
parassita
non
può
vivere
che
sull
organismo
da
esso
sfruttato
.
Non
applicandosi
la
critica
mazziniana
né
agli
altri
partiti
,
né
alla
generale
condizione
del
paese
,
essa
non
può
agire
,
ove
abbia
veramente
forza
diffusiva
il
che
è
possibile
,
entro
certo
limiti
,
anche
per
le
tradizioni
schiettamente
rivoluzionarie
dei
repubblicani
italiani
che
come
un
movimento
di
secessione
ed
un
tentativo
di
frazionamento
.
Perché
la
critica
mazziniana
non
si
applichi
alle
condizioni
del
paese
,
né
abbia
speranza
di
successo
in
mezzo
agli
altri
partiti
radicali
,
si
dirà
in
appresso
.
Quanto
al
pericolo
che
essa
operi
come
un
movimento
di
secessione
,
il
pericolo
è
già
evidente
passando
in
rassegna
i
pochi
numeri
sinora
pubblicati
della
Terza
Italia
.
Lasciando
stare
i
soliti
vanitosi
,
capricciosi
ed
inconcludenti
,
che
ad
ogni
nuova
pubblicazione
sentono
il
bisogno
di
notificare
ai
popoli
un
qualche
nuovo
progresso
del
loro
spirito
,
sta
in
fatto
che
una
tendenza
va
pronunciandosi
presso
alcune
frazioni
sin
qui
aderenti
al
Partito
repubblicano
ufficiale
,
di
proporre
in
seno
al
prossimo
congresso
del
partito
un
ritorno
ai
metodi
di
papa
Celestino
,
tanto
cari
ai
repubblicani
italiani
sino
al
1890
o
giù
di
lì
.
La
necessità
di
propugnare
il
ritorno
all
integrale
programma
di
Mazzini
è
consigliata
dalla
federazione
di
Terni
ai
mazziniani
aderenti
al
Partito
repubblicano
ufficiale
,
a
proposito
dell
imminente
congresso
del
partito
.
Ma
,
di
fronte
a
questo
congresso
,
la
federazione
di
Terni
serba
un
atteggiamento
anche
più
sprezzante
.
Essa
lo
considera
come
inutile
ai
fini
specifici
del
mazzinianismo
,
e
già
si
propone
di
indire
un
contro
-
congresso
.
Cosicché
è
alle
viste
la
costituzione
di
un
nuovo
partito
repubblicano
italiano
.
Troppa
grazia
!
È
questo
il
vero
pericolo
al
quale
accennavo
testé
.
Ma
è
bene
spiegarci
chiaramente
.
Che
,
essendovi
dei
mazziniani
nel
paese
,
questi
sentano
il
bisogno
di
unirsi
e
diffondere
le
loro
idee
,
è
cosa
perfettamente
naturale
e
della
quale
siamo
i
primi
a
rallegrarci
.
La
diffusione
di
qualsiasi
idea
,
per
quanto
falsa
o
giudicata
immorale
alla
stregua
della
moralità
del
tempo
,
non
può
riuscire
che
benefica
al
corso
generale
dell
evoluzione
di
un
paese
.
Politicamente
e
moralmente
noi
abbiamo
però
il
dovere
di
combattere
tutte
le
idee
e
tutte
le
correnti
che
giudichiamo
dannose
.
Nessun
altro
appello
deve
esser
fatto
in
questa
disputa
fuorché
alle
armi
della
ragione
.
È
indegno
di
servire
la
scienza
chiunque
in
una
disputa
teorica
fa
entrare
un
appello
alla
forza
del
governo
o
alla
violenza
personale
.
Ora
,
rompere
la
compagine
del
Partito
repubblicano
italiano
non
torna
dannoso
allo
sviluppo
di
tutti
gli
altri
partiti
popolari
?
Il
ritorno
all
anarchismo
mazziniano
,
rispetto
ai
metodi
,
quando
il
Partito
repubblicano
deve
i
suoi
successi
ad
un
metodo
opposto
,
non
è
creare
un
nuovo
ostacolo
all
evoluzione
degli
altri
partiti
popolari
,
spingendo
risolutamente
all
indietro
le
forze
di
uno
degli
alleati
?
Ed
a
vantaggio
di
che
si
fa
poi
questa
conversione
del
repubblicanismo
al
mazzinianismo
?
Su
di
una
cosa
i
neo
-
mazziniani
sono
perfettamente
in
chiaro
:
sulla
opportunità
di
respingere
l
uso
dei
mezzi
parlamentari
.
Ciò
che
essi
propugnano
in
modo
risoluto
ed
esplicito
è
l
astensione
dalle
lotte
elettorali
politiche
;
e
poiché
essi
sono
repubblicani
e
quindi
non
negano
,
come
gli
anarchici
,
il
male
indispensabile
dello
Stato
indispensabile
almeno
entro
limiti
di
tempo
abbastanza
ampi
ed
ammettono
pienamente
il
metodo
rappresentativo
,
il
loro
astensionismo
altro
non
è
se
non
legittimismo
repubblicano
.
In
fondo
,
chi
esamini
la
psicologia
intima
dell
astensionismo
elettorale
propugnato
dal
Mazzini
,
vi
riscontrerà
lo
sdegno
e
la
protesta
dell
antico
triumviro
,
sostituito
al
potere
da
un
usurpatore
.
L
amore
davvero
mistico
con
cui
il
Mazzini
circondò
il
nome
di
Roma
,
l
ardore
religioso
con
il
quale
seppe
vantarne
una
pretesa
missione
storica
,
e
la
pagina
insigne
,
scritta
col
sacrificio
di
tanti
,
nel
nome
repubblicano
dell
Urbe
degenere
,
conferirono
a
fargli
credere
legata
al
suo
nome
ed
a
quello
da
esso
inseparabile
della
futura
repubblica
italiana
le
sorti
di
Roma
.
Mazzini
considerò
la
dinastia
occupatrice
come
rea
di
usurpazione
.
Il
papa
laico
e
il
papa
cattolico
consigliarono
ai
fedeli
delle
due
chiese
la
stessa
condotta
:
l
astensione
dalle
lotte
politiche
.
L
astensionismo
mazziniano
era
una
protesta
,
tale
e
quale
come
quello
papalino
.
Mazzini
aveva
scritto
tante
volte
che
la
risurrezione
unitaria
dell
Italia
non
poteva
essere
se
non
repubblicana
,
e
,
quando
vide
che
i
fatti
lo
smentivano
,
non
volle
già
credere
ad
una
necessità
storica
operante
al
di
là
dei
disegni
volontari
della
mente
umana
,
ma
ad
un
intrigo
riuscito
per
la
forza
stessa
dell
inganno
.
La
sua
irreconciliabile
avversione
al
nuovo
regime
,
cui
credeva
di
poter
rimproverare
l
inganno
e
l
usurpazione
,
prese
corpo
e
sostanza
nella
costante
predicazione
dell
astensionismo
politico
,
ed
egli
si
illuse
di
poter
così
concorrere
a
demolire
quel
regime
.
Ma
,
uomo
del
resto
del
più
alto
senso
politico
,
capì
che
la
lotta
negativa
dell
astensione
non
bastava
,
ed
occorreva
attaccare
il
regime
combattuto
in
modo
più
diretto
.
Mazzini
fu
astensionista
dalle
lotte
elettorali
per
la
assai
semplice
ragione
che
egli
fu
cospiratore
.
Finché
il
Partito
repubblicano
si
fuse
e
si
confuse
con
il
mazzinianismo
,
la
cospirazione
fu
il
naturale
complemento
della
propaganda
pubblica
.
L
Alleanza
repubblicana
universale
,
istituita
dal
Mazzini
e
che
ebbe
esistenza
ufficiale
sin
verso
il
1890
,
benché
menasse
vita
stentata
e
poverissima
,
era
un
associazione
cospiratoria
a
molteplici
gradi
di
iniziazione
.
Lo
sfacelo
dell
Alleanza
,
avvenuto
per
processo
di
naturale
ed
intima
dissoluzione
,
senza
alcun
concorso
né
della
violenza
,
né
dell
inganno
governativo
,
è
la
miglior
critica
che
dei
metodi
cospiratori
possa
farsi
in
un
paese
che
,
anche
senza
possedere
una
libertà
di
stampa
,
di
riunione
e
di
associazione
molto
sicura
e
generale
,
si
regge
a
sistema
rappresentativo
.
Il
cospiratorismo
hoffenbacchiano
dell
Alleanza
,
durato
,
come
ho
detto
,
sino
a
data
recentissima
,
si
sfasciava
nella
incoerenza
della
propria
ragione
di
essere
.
Mazzini
,
naturalmente
,
non
è
responsabile
di
queste
assurdità
.
Egli
moriva
nel
1872
,
diciotto
mesi
dopo
l
entrata
in
Roma
della
monarchia
,
e
la
vicinanza
del
periodo
rivoluzionario
vero
e
proprio
poteva
ancora
persuadere
metodi
cospiratori
ed
insurrezionali
:
anzi
a
dire
la
verità
,
la
logica
era
tutta
dalla
parte
di
questi
metodi
.
Ma
chiuso
il
periodo
dell
agitazione
,
inauguratosi
il
periodo
dell
organizzazione
,
il
Partito
repubblicano
doveva
mutar
via
.
La
suggestione
e
la
superstizione
dei
vecchi
metodi
aduggiò
invece
il
campo
.
Ne
avvenne
quel
che
doveva
avvenire
.
Siccome
non
è
possibile
differire
all
infinito
la
realizzazione
di
un
fine
,
i
cui
mezzi
implichino
una
tensione
permanente
dei
nervi
,
come
il
metodo
cospiratorio
,
che
involge
un
pericolo
permanente
,
il
partito
si
sfasciò
.
L
astensionismo
e
la
cospirazione
lo
facevano
a
brandelli
.
La
salute
,
infatti
,
non
venne
che
dall
uso
del
metodo
opposto
,
e
questo
non
vedono
i
redattori
della
Terza
Italia
.
Dal
1885
al
1892
la
storia
del
Partito
repubblicano
italiano
è
la
storia
del
proprio
sfacelo
.
La
riforma
della
legge
elettorale
manda
alla
Camera
rinforzato
il
numero
dei
deputati
che
si
qualificano
repubblicani
;
ma
,
mentre
essi
svolgono
un
azione
qualunque
nella
Camera
,
sono
smentiti
dal
proprio
partito
organizzato
.
Le
Società
operaie
affratellate
,
sotto
il
qual
nome
è
compresa
l
organizzazione
pubblica
del
Partito
repubblicano
,
non
fanno
che
lacerarsi
in
lotte
intestine
.
Dopo
aver
descritto
fondo
all
universo
nei
loro
innumerevoli
congressi
,
non
sanno
mai
indicare
la
via
per
cui
le
cose
votate
si
hanno
da
applicare
.
L
assoluta
indipendenza
elettorale
delle
società
stesse
toglie
al
partito
ogni
fisionomia
di
partito
.
La
cospirazione
e
l
astensionismo
uccidono
,
nella
loro
evidente
incongruenza
,
un
partito
floridissimo
e
ricco
di
memorie
storiche
gloriose
.
La
risurrezione
cominciò
solo
quando
i
lombardi
indussero
il
partito
nelle
vie
elettorali
e
dell
agitazione
pubblica
.
Ora
si
può
anche
,
come
chi
scrive
,
non
essere
infetto
dalla
superstizione
parlamentare
,
non
dividere
per
i
metodi
sinceramente
rivoluzionari
tutto
l
orrore
evoluzionistico
e
scientifico
di
alcuni
compagni
nostri
,
e
tuttavia
scorgere
l
assurdo
della
posizione
entro
cui
si
dibatte
il
neo
-
mazzinianismo
.
Mazzini
almeno
era
logico
.
All
astensionismo
elettorale
egli
univa
la
cospirazione
politica
;
ma
poiché
l
epoca
nostra
è
manifestamente
ripugnante
,
per
necessità
di
cose
,
e
nello
stesso
interesse
dei
fini
rivoluzionari
,
dai
metodi
cospiratori
,
e
la
evidenza
di
questa
osservazione
non
può
non
imporsi
agli
stessi
mazziniani
,
ne
deriva
che
essi
sono
condannati
alla
impotenza
assai
più
facilmente
che
non
i
loro
predecessori
.
Dovendo
rinunziare
all
azione
cospiratoria
e
volendosi
interdire
quella
parlamentare
,
quali
mezzi
d
azione
restano
al
nuovo
partito
?
Non
quelli
della
legale
conquista
della
maggioranza
parlamentare
;
non
quelli
della
settaria
insurrezione
e
di
colpi
di
mano
;
dunque
soltanto
la
mistica
aspettazione
,
accompagnata
dalla
innocua
e
sterile
diffusione
di
principi
astratti
,
avulsi
dal
terreno
della
lotta
quotidiana
.
Che
per
tal
via
essi
possano
esercitare
un
azione
qualunque
sul
Partito
socialista
appare
impossibile
sin
da
principio
.
Noi
siamo
il
partito
dei
lavoratori
ed
abbiamo
la
responsabilità
della
difesa
dei
loro
interessi
quotidiani
.
Poiché
noi
non
pensiamo
attuabile
il
socialismo
,
ovverossia
la
generica
società
dell
eguaglianza
,
uno
ictu
,
ma
anzi
per
opera
di
successive
conquiste
,
sino
all
espropriazione
totale
e
definitiva
della
borghesia
,
ci
è
giuocoforza
ottenere
dai
parlamenti
borghesi
tutto
quel
massimo
di
riforme
di
cui
essi
sono
capaci
.
Anche
senza
essere
profondamente
ammalati
di
infatuamento
parlamentare
,
la
tattica
dei
parlamenti
ci
si
impone
per
necessità
di
cose
.
La
forma
della
setta
non
ci
si
addice
affatto
.
Ecco
perché
i
mazziniani
non
possono
sperare
di
esercitare
una
azione
qualunque
su
di
noi
.
E
allora
torniamo
al
punto
di
partenza
.
Il
neo
-
mazzinianismo
sarà
costretto
ad
esercitarsi
a
spesa
del
Partito
repubblicano
vero
e
proprio
,
di
cui
la
parte
meno
socialmente
definibile
,
e
più
portata
per
temperamento
ai
facili
entusiasmi
del
rivoluzionarismo
verbale
,
cadrà
nella
sfera
d
influenza
del
mazzinianismo
.
L
esistenza
di
due
partiti
repubblicani
quello
anarchico
e
quello
parlamentare
scomunicantisi
in
nome
della
stessa
idea
,
non
contribuirà
ad
accrescere
prestigio
alla
soluzione
repubblicana
.
L
epoca
della
confusione
propagandistica
risorgerà
ancora
una
volta
per
il
Partito
repubblicano
,
e
con
essa
le
conseguenze
dissolventi
di
un
tempo
.
Alberto
Mario
scrisse
una
volta
che
il
Partito
repubblicano
avrà
allora
forma
ed
importanza
veramente
politica
,
quando
la
tradizione
settaria
del
mazzinianismo
sarà
completamente
scomparsa
.
È
probabile
che
il
Mario
,
facile
alle
ire
polemiche
,
esagerasse
;
ma
non
è
negabile
che
,
in
tutto
il
periodo
posteriore
all
unificazione
d
Italia
,
la
tradizione
dei
metodi
mazziniani
non
è
stata
propizia
alle
sorti
del
Partito
repubblicano
.
Il
nuovo
tentativo
già
si
annunzia
gravido
di
dissensioni
.
Ecco
perché
io
penso
che
la
condotta
del
Partito
socialista
debba
essere
deliberatamente
ostile
di
fronte
all
iniziativa
della
Terza
Italia
e
della
federazione
di
Terni
.