StampaPeriodica ,
Dicendo
le
ultime
parole
su
gli
avanzi
mortali
di
Giuseppe
Regaldi
,
che
la
città
e
la
Università
di
Bologna
onorando
e
commemorando
restituiscono
agli
affetti
de
'
suoi
e
della
terra
natale
,
io
farò
prova
di
vincere
la
tristezza
che
m
'
invade
dinanzi
al
mancare
di
questo
collega
che
anche
mi
fu
per
quindici
anni
amico
buono
,
al
disparire
di
questo
quasi
ultimo
raggio
della
poesia
de
'
nostri
padri
.
I
pianti
delle
prefiche
e
gli
strilli
dei
panegiristi
sono
per
i
morti
volgari
:
dalle
bare
degli
uomini
che
servirono
nobilmente
la
patria
sorge
il
documento
della
vita
loro
a
confortare
ad
ammonire
a
illuminare
i
superstiti
.
Se
bene
a
ripensare
che
della
gioventù
di
quest
'
uomo
,
il
quale
passò
biondo
cantore
fra
le
genti
latine
,
che
vedendolo
e
udendolo
si
domandavano
ammirate
Or
come
ritornano
gli
aedi
e
i
trovatori
nell
'
età
della
stampa
e
delle
gazzette
?
se
bene
,
dico
,
a
ripensare
che
di
quella
gioventù
ed
energia
di
spiriti
,
di
quell
'
espansione
dell
'
anima
,
di
quelle
gioie
,
di
quelle
glorie
,
di
quelli
amori
,
resta
a
pena
una
languida
memoria
,
e
che
sparirono
come
l
'
ombra
d
'
un
sogno
;
se
bene
,
a
ripensare
tutto
cotesto
,
la
tristezza
è
necessaria
e
profondamente
umana
.
Ma
lasciamo
alla
storia
letteraria
le
ricordanze
di
questo
ultimo
dei
trovatori
,
il
quale
fu
anche
egli
attratto
,
come
i
predecessori
suoi
del
medio
evo
,
dalla
visione
del
mistico
oriente
,
dal
desio
dei
pellegrinaggi
nella
terra
madre
dei
popoli
,
delle
religioni
e
delle
scienze
,
e
infine
,
come
i
trovatori
antichi
si
rendevano
a
Dio
raccogliendo
nella
solitudine
d
'
un
chiostro
l
'
età
sfiorita
,
si
raccolse
,
obbedendo
ai
tempi
,
in
miglior
solitudine
,
per
consacrare
alla
scienza
e
all
'
insegnamento
gli
anni
della
vita
matura
nell
'
esperienza
.
Alla
storia
letteraria
il
giudizio
e
la
lode
del
facile
poeta
ritemperato
nei
forti
studi
e
nei
fermi
ideali
.
A
noi
,
suoi
colleghi
ed
amici
,
a
voi
,
suoi
discepoli
,
la
testimonianza
del
culto
ch
'
egli
ebbe
per
l
'
arte
e
la
scienza
,
della
religione
ch
'
egli
portò
nell
'
adempimento
del
dovere
:
della
religione
del
dovere
,
che
è
la
qualità
più
alta
del
carattere
e
la
parte
più
nobile
della
vita
,
perché
la
più
disinteressata
.
Per
degnamente
apprezzare
la
coscienza
di
Giuseppe
Regaldi
e
trar
documenti
dal
suo
esempio
,
bisogna
aver
veduto
e
udito
come
cotesto
poeta
estemporaneo
si
fosse
condotto
a
pesare
,
infaticato
e
incontentabile
,
su
bilance
sempre
nuove
di
giudizio
e
disamina
,
non
pure
ogni
fatto
,
ogni
cifra
,
ogni
asserzione
,
ma
ogni
espressione
ed
ogni
parola
,
prima
di
pronunziarla
dalla
cattedra
o
di
consegnarla
al
libro
:
bisogna
aver
saputo
e
veduto
com
'
egli
,
così
innanzi
negli
anni
,
vegliasse
le
notti
o
sorgesse
con
l
'
alba
per
preparare
in
lunghe
cure
di
ricerche
e
raffronti
quelle
lezioni
di
storia
,
delle
quali
gli
uditori
ammiravano
la
colorita
facondia
.
Come
egli
,
già
strascinantesi
negli
ultimi
passi
della
vita
,
fosse
rigido
osservatore
dell
'
officio
suo
a
tutte
le
lezioni
,
nelle
ore
anche
men
comode
,
nelle
stagioni
anche
più
rigide
,
gli
studenti
lo
sanno
:
lo
sappiamo
,
con
dolore
,
noi
suoi
amici
,
che
in
vano
ci
adoperammo
a
persuaderlo
di
risparmiarsi
.
Il
voto
supremo
del
vecchio
era
finire
il
suo
Egitto
:
come
chiamava
egli
il
libro
,
pubblicato
nell
'
ultima
estate
,
ove
raccolse
le
sue
peregrinazioni
di
poeta
e
i
suoi
studi
di
professore
.
Gli
ultimi
due
anni
della
vita
egli
travagliò
intorno
all
'
Egitto
,
quasi
ricercando
dall
'
oriente
la
luce
che
gli
consolasse
e
riscaldasse
il
solitario
crepuscolo
.
Finito
il
suo
Egitto
,
al
Regaldi
parve
oramai
finita
la
parte
sua
nel
mondo
;
e
rassegnato
chinò
il
bianco
capo
sotto
il
volo
della
Parca
che
veniva
.
E
la
Parca
lo
toccò
pur
allora
uscito
dalle
soglie
dell
'
Università
,
dal
tempio
,
così
egli
diceva
,
della
sapienza
:
lo
toccò
e
gli
disse
:
Basta
,
buono
operaio
;
va
,
e
riposa
.
Or
ecco
quello
che
avanza
di
Giuseppe
Regaldi
.
La
spoglia
e
gli
affetti
ultimi
del
poeta
,
la
gentile
alterezza
della
sua
fama
,
alla
terra
nativa
:
le
sue
ispirazioni
e
gli
studi
alla
storia
letteraria
e
civile
d
'
Italia
:
a
noi
suoi
colleghi
ed
amici
,
la
memoria
,
sempre
onorata
,
sempre
cara
,
delle
virtù
sue
e
della
bontà
;
a
voi
,
giovani
,
l
'
ammaestramento
e
l
'
esempio
.
O
giovani
,
ogni
qual
volta
vi
avviene
(
in
questi
anni
ahi
troppo
spesso
)
di
assistere
al
passaggio
supremo
di
alcuno
dei
valenti
di
quella
generazione
che
cooperò
a
riconstituirvi
la
patria
,
a
riconstituire
di
tanti
volghi
dispersi
,
la
più
gloriosamente
dotata
delle
nazioni
latine
,
o
giovani
,
voi
dovete
pensare
:
pensare
quanto
voi
dovete
ai
vostri
maggiori
,
quanto
da
voi
aspetta
la
patria
.
I
vostri
maggiori
,
o
giovani
,
come
apprese
loro
il
padre
ideale
della
nuova
Italia
,
vollero
,
sempre
vollero
,
fortemente
vollero
;
e
vollero
le
nobili
e
alte
cose
.
Giuseppe
Regaldi
diceva
a
me
nelle
famigliari
conversazioni
,
e
lo
scrisse
per
avventura
in
alcun
de
'
suoi
libri
:
Io
ebbi
sempre
innanzi
tre
ideali
che
mi
si
andavano
a
grado
a
grado
allargando
nella
poesia
e
negli
studi
:
Dio
,
Patria
,
Umanità
.
Tre
grandi
ideali
in
vero
,
o
giovani
:
Dio
empié
la
storia
dei
popoli
semiti
:
la
Patria
fece
la
storia
di
Grecia
e
di
Roma
;
l
'
Umanità
va
informando
la
storia
nuova
iniziata
dal
pensiero
rivendicatosi
a
libertà
.
E
o
che
gl
'
ideali
della
Patria
e
dell
'
Umanità
si
voglia
considerare
come
trasformantisi
rispecchiati
nell
'
ideale
immanente
di
Dio
,
o
che
gl
'
ideali
di
Dio
e
della
Patria
si
considerino
come
trasformantisi
e
modificati
nell
'
ideale
permanente
dell
'
Umanità
,
il
vero
è
che
senza
ideali
le
civiltà
non
fioriscono
,
che
senza
ideali
non
v
'
è
disciplina
non
v
'
è
instituzione
.
L
'
arte
,
per
sé
sola
,
è
trastullo
inutile
:
la
scienza
,
fine
a
sé
stessa
,
è
inutile
tormento
:
ambedue
conspiranti
all
'
azione
fraternamente
umana
nella
luce
che
viene
dagli
esempi
degli
spiriti
magni
sono
la
corona
della
vita
.
Milizia
è
la
vita
degli
uomini
su
la
terra
sentenziò
il
savio
orientale
:
milizia
di
combattenti
per
il
vero
e
per
il
buono
,
dove
solo
è
la
felicità
.
E
se
questo
pensando
,
se
ripensando
al
passato
e
all
'
avvenire
d
'
Italia
,
con
una
mano
sul
cuore
,
voi
solleverete
un
momento
gli
occhi
al
cielo
della
patria
,
vi
parrà
,
o
giovani
,
vedere
i
vostri
padri
,
i
vostri
morti
,
accennarvi
dall
'
alto
e
inanimarvi
con
gli
scudi
circonfusi
di
gloria
e
rutilanti
di
luce
,
con
i
vessilli
sventolanti
vittoria
nell
'
azzurra
eternità
senza
passione
.
Bologna
,
16
Febbraio
1883
.