StampaPeriodica ,
Un
relatore
letterario
,
abbastanza
,
non
interamente
spassionato
,
ha
riassunto
,
in
questo
giornale
,
in
fine
di
anno
,
il
bilancio
dell
'
arte
letteraria
.
Naturalmente
in
questi
suoi
giudizi
,
in
questa
sua
critica
rapida
,
egli
ha
seguìto
il
metodo
sperimentale
che
tanto
rimprovera
ai
pochi
romanzieri
e
novellieri
italiani
.
Dico
naturalmente
,
poiché
,
a
voce
generale
,
la
critica
d
'
intuizione
artistica
è
sparita
,
anche
prima
che
morisse
il
buon
De
Sanctis
:
è
caduta
,
fra
il
disprezzo
della
gente
,
l
'
interpretazione
ideale
che
il
critico
d
'
arte
compiva
con
speciali
,
forti
facoltà
d
'
ingegno
.
La
critica
si
fonda
,
ora
,
tutta
sul
documento
,
tutta
sulla
prova
storica
.
Io
non
giudico
,
poiché
a
me
non
compete
,
se
questo
sia
male
o
bene
,
se
questo
assolutismo
sia
una
grande
restrizione
,
se
la
negazione
di
qualunque
fantasia
artistica
al
critico
non
inaridisca
e
renda
noiose
sempre
più
le
sue
scritture
:
io
non
ho
mandato
di
apprezzare
tutto
questo
,
nelle
sue
teorie
.
Stabilisco
il
fatto
:
la
critica
è
sperimentale
e
più
altro
.
Quindi
Luigi
Lodi
,
il
relatore
,
ha
preso
i
libri
pubblicati
nell
'
anno
,
i
documenti
,
li
ha
letti
pure
coscienziosamente
e
riassumendone
il
giudizio
,
li
ha
trovati
mediocri
.
Mediocre
la
novella
,
scritta
dal
Verga
o
dal
Capuana
,
mediocre
il
romanzo
scritto
dal
Chelli
,
mediocre
la
poesia
,
tutta
di
paesaggio
,
tutto
lavoro
di
cesello
,
di
Gabriele
D
'
Annunzio
:
le
prove
storiche
indicano
un
grande
abbassamento
di
livello
nell
'
arte
letteraria
,
il
bilancio
è
una
cosa
miserabile
ed
è
anche
difficile
che
l
'
anno
venturo
ci
si
possa
arricchire
.
Questo
è
il
risultato
.
Ma
questo
è
anche
il
tradimento
del
metodo
sperimentale
nella
critica
.
Voi
vedete
il
libro
:
di
lei
non
volete
e
non
dovete
vedere
più
nulla
.
Oltre
la
prova
non
vi
è
permesso
di
andare
;
vi
è
vietato
intendere
altro
che
quella
.
L
'
animo
dello
scrittore
?
Sarebbe
una
fantasticheria
volerlo
interrogare
.
Le
condizioni
singolari
in
cui
si
trova
quest
'
arte
?
Sono
poesie
,
apprezzamenti
d
'
immaginazione
.
Il
romanzo
è
cattivo
,
quindi
lo
scrittore
non
ha
ingegno
e
l
'
arte
va
giù
.
Ebbene
,
con
queste
restrizioni
,
il
vero
stato
delle
cose
sfugge
alla
critica
.
In
realtà
questo
,
per
l
'
arte
e
per
gli
artisti
,
è
un
momento
pieno
di
affanno
.
Mai
come
in
quest
'
anno
trascorso
vi
è
stata
maggior
lotta
interiore
,
fra
i
vecchi
ideali
che
ancora
resistono
e
ogni
tanto
rinascono
prepotenti
nella
coscienza
,
e
i
nuovi
,
ancora
incerti
,
ancora
fallaci
,
spesso
bugiardi
nell
'
esperimento
,
ma
che
si
vengono
imponendo
,
come
la
verità
dei
giorni
moderni
.
Mai
come
in
questo
anno
,
che
è
parso
lunghissimo
a
chi
lavora
,
un
dualismo
drammatico
si
è
svolto
nell
'
animo
degli
scrittori
.
Gli
stessi
avvenimenti
letterari
hanno
sconvolto
tutte
le
idee
prestabilite
.
Coloro
che
per
darsi
pace
,
per
non
fluttuare
più
,
in
un
dubbio
tormentoso
,
avevano
giurato
nel
nome
di
Emilio
Zola
,
hanno
subìta
la
grande
delusione
di
vederlo
declinare
sempre
più
,
dal
Pot
-
Bouille
,
che
era
mediocre
,
al
Bonheur
des
Dames
,
che
è
cattivo
,
a
malgrado
delle
difese
a
ogni
costo
.
Poveri
apostoli
!
Il
loro
maestro
a
poco
a
poco
discende
alle
funzioni
di
un
meccanico
senza
talento
,
la
parola
divina
diventa
un
vecchio
ritornello
stantìo
,
ed
essi
,
gli
apostoli
,
errano
,
malinconici
,
sentendo
crollata
nel
pubblico
la
fede
nella
nuova
dottrina
e
quel
che
è
più
grave
ancora
,
sentendolo
crollato
in
sé
stessi
,
questo
nobile
edifizio
che
pareva
tanto
saldo
.
I
seguaci
di
Zola
in
Francia
e
in
Italia
,
sono
arrivati
al
punto
doloroso
di
doversi
domandare
se
il
naturalismo
nel
romanzo
è
una
forma
infelice
,
inutile
,
o
dannosa
all
'
arte
,
o
se
è
Zola
che
non
la
sa
fare
.
E
questo
è
dubbio
assai
doloroso
,
o
critici
che
non
volete
più
sapere
quello
che
accade
di
rivoluzioni
e
di
sconvolgimenti
nell
'
animo
di
un
artista
.
L
'
eclettismo
,
questa
comoda
indulgenza
dello
spirito
,
è
possibile
,
può
essere
utile
in
chi
legge
,
non
è
possibile
in
chi
scrive
.
Qualche
cosa
bisogna
volere
fortemente
,
facendo
l
'
arte
:
qualche
cosa
di
preciso
,
di
determinato
,
un
ideale
vivente
e
parlante
,
da
trasfondersi
in
carne
,
ossa
,
colore
e
vitalità
nella
propria
opera
.
Un
indirizzo
è
necessario
averlo
,
nulla
si
può
fare
senza
sapere
dove
si
arriverà
.
Ebbene
,
quando
per
cinque
,
dieci
anni
si
è
creduto
sempre
nella
stessa
cosa
o
nella
stessa
persona
,
quando
tutta
la
foga
giovanile
dell
'
ingegno
si
è
condensata
in
quella
tale
forma
,
quando
si
è
fatto
lo
sforzo
di
piegare
le
proprie
facoltà
a
manifestazioni
che
sono
loro
forse
contrarie
,
quando
tutta
l
'
educazione
dello
spirito
si
è
fatta
su
certi
principii
,
oh
quanto
è
spaventoso
non
creder
più
,
non
aver
più
guida
,
non
trovar
più
sostegno
!
Voi
vedete
il
libro
,
o
critici
che
conosce
solo
questo
documento
:
ma
da
quali
lotte
spirituali
sia
sorto
,
non
lo
supponete
.
Chi
ve
la
farà
mai
la
storia
di
queste
esitazioni
crudeli
che
paralizzano
le
forze
?
Chi
vi
narrerà
il
romanzo
dei
tentativi
riusciti
a
male
,
combattimenti
nascosti
che
demoralizzano
?
Chi
vi
dirà
i
monologhi
desolati
e
desolanti
di
questi
nuovi
Amleti
?
Il
segreto
di
certi
scoraggiamenti
,
di
certe
inerzie
,
di
certi
silenzi
,
è
appunto
in
questa
rovina
perenne
di
quello
che
si
era
imparato
ad
amare
.
Nel
fatto
,
è
questa
l
'
ora
sconfortante
in
cui
pare
perduta
la
via
dell
'
arte
.
Come
intendersi
più
?
Pieni
di
sacro
rispetto
,
col
cuore
aperto
,
si
rilegge
Manzoni
e
se
ne
prova
una
commozione
profonda
.
Dunque
la
personalità
dello
scrittore
è
vivissimo
elemento
di
arte
.
Sì
,
ma
Madame
Bovary
,
non
è
dunque
un
capolavoro
?
Quando
avete
chiuso
,
a
malincuore
,
il
volume
delle
poesie
di
De
Musset
,
voi
dite
che
non
è
possibile
volere
altro
,
nella
poesia
,
che
l
'
espansione
forte
o
dolce
del
sentimento
:
benissimo
,
ma
la
lirica
di
Gabriele
D
'
Annunzio
,
dove
la
negazione
del
sentimento
assume
forme
meravigliose
,
in
quel
colorito
possente
e
originale
,
in
quel
senso
acuto
della
natura
,
vi
stupisce
.
Il
paesaggio
non
si
vede
nel
libro
,
voi
dite
,
critici
manzoniani
:
ma
quasi
tutta
l
'
opera
di
De
Amicis
,
un
manzoniano
,
è
paesaggio
ed
è
piaciuta
,
vedendosi
o
no
,
non
si
sa
bene
,
quel
che
si
sa
è
il
successo
.
Solo
l
'
osservazione
salva
il
libro
,
dice
il
critico
sperimentale
:
eppure
l
'
osservazione
ha
perduto
i
Malavoglia
di
Verga
,
uno
sperimentale
.
Voi
rimproverate
a
Giuseppe
Giacosa
un
artista
coscienzioso
e
onesto
,
il
suo
medioevo
,
voi
gli
chiedete
a
grandi
voci
la
modernità
,
non
altro
che
la
modernità
;
egli
scrive
la
Sirena
,
dove
realmente
ha
trovato
una
donna
moderna
,
dove
veramente
manca
la
catastrofe
come
in
tutti
i
fatti
umani
;
questo
scrittore
crede
di
aver
indovinata
la
sua
via
,
sacrificando
il
passato
,
e
la
Sirena
non
riesce
.
Voi
dite
:
nell
'
arte
la
verità
è
una
bevanda
aspra
e
rude
che
può
piacere
solo
agli
uomini
,
in
arte
il
pubblico
femminile
vuole
la
rettorica
,
vuole
la
sentimentalità
,
vuole
il
romanticismo
.
Ebbene
,
ci
sia
permesso
parlare
di
noi
,
con
la
più
perfetta
umiltà
:
un
romanzo
,
scritto
nel
solo
ideale
della
verità
,
Fantasia
,
agli
uomini
è
parso
arido
,
senza
passione
e
senza
fascino
,
alle
donne
è
piaciuto
specialmente
.
Chelli
,
un
gagliardo
ingegno
,
scrive
l
'
Eredità
Ferramonti
,
un
romanzo
di
ambiente
borghese
:
a
un
certo
punto
,
parendogli
tutto
molto
volgare
,
drammatizza
i
suoi
personaggi
il
libro
è
fatto
in
due
pezzi
,
soddisfa
poco
la
vecchia
e
la
nuova
scuola
,
e
non
è
altro
che
la
ripercussione
di
questo
grande
disordine
che
è
nello
spirito
di
ogni
scrittore
.
E
perché
volete
riassumere
ora
,
dai
libri
pubblicati
,
quello
che
è
l
'
arte
?
Come
è
che
non
vi
accorgete
di
questa
confusione
penosa
,
di
questo
stato
morboso
?
Aspettate
a
giudicare
.
Qualche
cosa
buona
e
bella
deve
sorgere
da
questo
profondo
lavorio
delle
menti
,
da
questa
intensità
di
pensiero
che
scava
e
si
scava
,
da
questo
travaglio
di
anime
appassionate
che
vanno
brancolando
al
buio
e
debbono
finire
col
trovare
lo
spiraglio
di
luce
che
le
porti
al
sole
.
In
questa
,
che
voi
credete
indolenza
,
ed
è
fiera
battaglia
,
nasce
lentamente
qualche
cosa
:
sia
il
dramma
di
Giacosa
o
il
romanzo
di
De
Amicis
,
o
i
poemi
eroici
di
Gabriele
D
'
Annunzio
,
o
il
romanzo
di
Verga
,
un
'
opera
seria
e
forte
avrà
l
'
arte
.
Essa
,
o
rispecchierà
lo
stato
strano
in
cui
si
è
trovato
lo
scrittore
,
e
varrà
a
scrivere
la
storia
di
quest
'
ora
di
debolezza
e
di
confusione
:
o
sorgerà
,
pura
e
serena
,
trionfante
,
dalle
intime
battaglie
.