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La Vita italiana in un breve articoletto , intitolato « Ruggero Bonghi e Grazia Deledda » paragona il metodo narrativo della gentile scrittrice sarda al metodo , niente altro , di Turghèneff . Non mi sembra esatto il paragone , nemmeno se condizionato e parziale . I personaggi di Turghèneff sono agitati , è vero , dalle passioni che dominano il cuore umano , batta esso negli ampi , villosi petti selvaggi o pulsi stanco sotto i risvolti serici dello smoking di un dandy londinese , ma la fisionomia speciale della razza slava , così felina , impetuosa ed invadente , è tratteggiata con tocchi precisi dalla mano maestra del romanziere russo . Leggete Fumo , una satira sanguinosa ed atroce con cui si marchia a fuoco l ' alta società moscovita , leggete il Padre e figli dove gl ' intendimenti e le aspirazioni del passato e dell ' avvenire sono messi a riscontro , leggete Acqua di primavera dove il protagonista , preso fra l ' amore soave di una fanciulla e la passione divorante di una donna , cede agl ' impeti del giovane sangue e spezza il proprio avvenire e infrange il proprio sogno ; voi troverete che i tipi di Turghèneff , uomini e donne , sono russi , sempre russi , niente altro che russi , laddove Annina , Sebastiano , Zonario , tutti i personaggi di Anime Oneste potrebbero , senza pregiudizio di sorta , essere nati e cresciuti a Napoli come a Firenze , a Sassari come a Milano . Non diciamo dunque che il romanzo nuovo di Grazia Deledda sia un romanzo sardo e che della cara e forte isola riproduca il carattere . Qualche descrizione di paesaggio , qualche schizzo di costume non bastano a darci il colorito locale di una regione , a farci vivere in un ambiente speciale o a sintetizzare gli elementi costituenti lo speciale organismo di tutta una razza la quale abbia come la sarda , per la natura del suolo , per ragioni geografiche e filologiche , un suggello di così spiccata originalità . Se fosse proprio necessario paragonare a qualche altro libro il libro di Grazia Deledda , vorrei porlo a riscontro dei romanzi di Erckmann Chatrian , tanto in Anime oneste l ' idillio campeggia sul dramma . A proposito di ciò l ' autrice merita di essere molto lodata . Se non mi pare che Anime oneste formino un libro bello , certo formano un libro leggiadrissimo e buono : leggiadrissimo pel profumo di femminilità emanante da ogni pagina , buono per la serenità degl ' intendimenti , per la rettitudine dei personaggi , per lo spirito di sacrificio da cui la protagonista è animata , per l ' amore austero e calmo di Sebastiano verso la terra , inspiratrice augusta di forti opere e di forti pensieri . E poiché il Fanfulla domenicale si va acquistando bella fama di pedanteria , io consiglierò pure la giovane autrice ad affilare pazientemente la penna prima di cimentarsi ad un altro libro . Lo studio assiduo e pedestre della grammatica , l ' analisi della proposizione e del periodo , non sono esercizi divertenti , capisco bene , ma se un pianista tormenta tutti i giorni la tastiera con arpeggi ed accordi per avere docile la mano all ' interpretazione di Bach e di Beethoven , perché dunque lo scrittore non dovrà sottostare ad un bagno giornaliero di grammatica o di filologia per ottenere la parola agile nell ' afferrare il pensiero , trasparente nel riprodurne precisi i contorni ? Quando la tessitura di un periodo non è rigidamente costrutta sopra regole bene determinate , vuol dire che la preparazione manca o è insufficiente , e l ' ingegno , sia pur caldo e vivo , non può , senza l ' ausilio di una tenace preparazione , produrre l ' opera sfidatrice del tempo . Grazia Deledda non abbia fretta ed ascenda lentamente , serenamente l ' erta scoscesa del sapere . Che importa se il passo è tardo ? Ad ogni piè sospinto ella vedrà spiegarsele intorno l ' orizzonte , sentirà più ritemprante e pura circolare l ' aria sulla sua fronte , ammirerà più fulgente irraggiare il sole sopra eccelse vette inesplorate . La critica , senza fretta , guarderà aspettando .