StampaPeriodica ,
L
'
onorevole
Pasquale
Stanislao
Mancini
si
lagna
talvolta
,
sottovoce
,
di
essere
obbligato
a
ricevere
,
perché
è
ministro
degli
affari
esteri
.
Non
bisogna
credergli
.
L
'
inclinazione
al
ricevimento
egli
l
'
ha
nel
sangue
:
inclinazione
che
dura
vivace
come
certi
suoi
entusiasmi
musicali
.
Il
ricevimento
in
casa
sua
è
un
brano
di
storia
patria
,
è
un
frammento
di
letteratura
poetica
.
Sono
tradizionali
i
suoi
ricevimenti
al
tempo
dell
'
esilio
,
quando
tutti
gli
emigrati
si
aggruppavano
intorno
a
lui
e
alla
sua
signora
,
un
vivo
lume
di
bellezza
,
di
poesia
e
di
amore
:
Laura
Beatrice
Oliva
Mancini
.
Egli
ha
ricevuto
,
sempre
,
a
Napoli
,
a
Torino
,
a
Firenze
,
a
Milano
,
a
Parigi
,
dovunque
è
rimasto
dieci
anni
,
una
settimana
,
un
giorno
.
Quando
va
in
villeggiatura
,
a
Capodimonte
,
per
riposarsi
,
riceve
ancora
.
Qui
,
in
Roma
,
riceve
di
mattina
,
di
sera
,
in
casa
,
alla
Consulta
,
credo
anche
in
carrozza
andando
da
via
Gregoriana
al
Quirinale
.
Di
talché
,
in
questa
furia
di
ricevimenti
i
suoi
nemici
politici
spesso
lo
accusano
di
ricevere
troppe
mortificazioni
dalle
nazioni
sorelle
.
Né
il
carattere
dei
suoi
venerdì
è
eccessivamente
diplomatico
:
è
difficile
trovarvi
tutto
riunito
il
banchetto
delle
nazioni
.
Gli
ambasciatori
,
i
ministri
,
i
rappresentanti
,
vengono
quasi
per
turno
,
un
paio
alla
volta
.
Un
venerdì
vi
trovate
l
'
ambasciatore
giapponese
,
il
principe
e
la
principessa
Asano
,
gente
ulivigna
e
tranquilla
,
vestita
all
'
europea
,
la
signora
in
toilette
parigina
,
l
'
uomo
in
marsina
.
Un
altro
venerdì
la
Svezia
è
rappresentata
dalla
bella
e
bionda
signora
Lindstrand
e
la
Turchia
da
Musurus
,
giovane
ambasciatore
che
ha
,
pare
,
abolito
il
fez
dei
suoi
padri
.
Un
'
altra
sera
,
erra
,
fra
le
marsine
,
la
marsina
magna
del
marchese
del
Mazo
,
ambasciatore
di
Spagna
.
Molte
volte
,
a
vedere
un
astante
taciturno
,
con
le
basette
brizzolate
,
gli
occhiali
d
'
oro
,
ci
si
domanda
con
un
certo
terrore
:
Dio
mio
,
mi
trovassi
,
per
caso
,
dinnanzi
alla
forte
Inghilterra
?
E
forse
la
patria
di
Arminio
,
quella
che
prende
il
tè
con
tanta
flemma
?
Avessi
,
per
avventura
,
pestato
un
callo
alla
Russia
?
Anzi
il
salotto
Mancini
è
più
,
dirò
così
,
europeo
che
diplomatico
.
Si
passa
dalla
stranezza
esotica
di
certi
tipi
,
da
certe
figure
forestiere
e
silenziose
,
a
uno
strato
di
burocrazia
superiore
,
da
questo
a
uno
strato
di
vecchi
amici
napoletani
,
romani
,
toscani
come
un
gruppo
di
sigari
scelti
.
E
ancora
gl
'
infiltramenti
letterari
,
per
memoria
degli
antichi
gusti
di
casa
:
e
quegli
artistici
,
per
memoria
della
vecchia
ospitalità
torinese
;
e
infine
la
parte
vocale
e
strumentale
,
l
'
elemento
lirico
-
musicale
-
filodrammatico
-
concertistico
.
Poiché
il
concertista
è
la
fillossera
di
casa
Mancini
,
il
tarlo
roditore
dell
'
onorevole
Pasquale
Stanislao
.
Non
vi
è
suonatore
di
violoncello
,
di
ocarina
,
di
triangolo
,
di
timpani
,
che
non
gli
venga
presentato
:
non
vi
è
signorina
concertista
di
piano
,
di
arpa
,
di
composizione
,
di
declamazione
,
d
'
improvvisazione
,
che
non
si
raccomandi
alla
sua
protezione
.
Il
buon
Pasquale
,
vecchio
amatore
di
musica
e
incapace
di
dire
no
a
nessuno
,
invita
tutti
questi
fenomeni
,
tutte
queste
mostruosità
,
tutti
questi
affamati
di
pubblicità
e
di
denaro
,
ai
suoi
venerdì
,
che
finiscono
col
diventare
concerti
belli
e
buoni
,
per
un
modo
di
dire
,
poiché
talvolta
non
sono
né
buoni
,
né
belli
.
Bisogna
confessare
che
vi
passa
ogni
tanto
,
in
questo
salotto
,
la
celebrità
di
canto
o
di
piano
,
uno
di
quegli
esseri
deliziosi
mandati
sulla
terra
per
la
felicità
di
chi
ama
la
musica
.
Da
Mancini
ha
cantato
Goyarre
,
l
'
ultimo
dei
grandi
tenori
,
in
una
serata
indimenticabile
:
vi
ha
cantato
la
Urban
,
l
'
ultima
delle
prime
donne
drammatiche
:
vi
ha
suonato
l
'
arpa
Sofia
Cattolica
,
quell
'
angioletto
napoletano
che
per
poco
non
fece
perdere
la
testa
a
un
mio
collega
del
giornalismo
politico
:
vi
ha
suonato
Cesi
,
il
grande
pianista
.
Ma
per
costoro
,
che
penitenza
di
violini
stridenti
,
di
rapsodie
sterminate
,
che
piogge
di
romanze
e
di
romanzette
,
di
cui
quei
quattro
sciagurati
Tosti
,
Rotoli
,
Denza
e
Palloni
si
sono
resi
colpevoli
!
Il
pubblico
maschile
e
femminile
sta
a
sentire
quest
'
orgia
di
musica
coi
segni
dell
'
attenzione
più
interessata
.
Appena
due
signore
osano
parlare
fra
loro
,
si
ode
uno
zittìo
che
le
fa
arrossire
.
Non
sono
quelle
del
corpo
diplomatico
che
parlano
,
poiché
dalla
professione
dei
relativi
mariti
hanno
imparato
l
'
arte
di
tacere
e
quella
di
prestare
un
'
attenzione
benevola
.
Gli
uomini
sono
domati
dalla
musica
.
Cavallotti
sezione
letteratura
sembra
un
leone
placato
;
il
commendator
Malvano
,
piccolo
uomo
senza
età
,
ma
sempre
più
segretario
,
pensa
all
'
Oriente
donde
arrivano
le
tempeste
;
il
commendator
Cottrau
ha
il
suo
sorriso
di
uomo
contento
delle
sue
torpediniere
;
Carmelo
Errico
sembra
quel
pacifico
agnello
del
buon
Dio
che
è
;
l
'
onorevole
Pierantoni
rassomiglia
più
che
mai
a
una
cariatide
monumentale
;
il
senatore
Moleschott
,
che
ama
l
'
arte
quanto
la
scienza
,
è
beato
nella
sua
bella
faccia
larga
;
il
professore
Schupfer
è
,
ogni
venerdì
più
,
personaggio
di
Hoffmann
.
Le
mezze
figure
formano
una
siepe
bianca
e
nera
.
Ogni
tanto
una
rondine
pellegrina
:
Michetti
il
pittore
,
Camillo
Boito
il
critico
,
Andrea
Maffei
il
poeta
per
un
solo
venerdì
.
Le
signore
.
Le
rappresentanti
,
come
sopra
,
di
qualche
potenza
amica
.
Dilettanti
di
arpa
e
pianoforte
con
circostanze
attenuanti
di
visini
graziosi
:
signorine
Bevilacqua
e
Martini
.
Dilettanti
di
canto
,
con
slanci
d
'
arte
:
signore
Bussolini
-
Savini
e
Secchi
.
Cantanti
al
riposo
,
sospiranti
i
trionfi
passati
:
signore
Tiberini
e
Bendazi
.
Cantanti
in
attività
di
servizio
,
con
aggiunzioni
di
eleganza
:
signorina
de
Adler
.
Cantatrice
di
grazia
,
con
contorno
di
occhi
maliziosi
e
di
braccia
provocanti
:
signora
Cottrau
.
Documento
umano
di
aristocrazia
:
tutto
il
ducato
di
Gallese
.
Miscela
aristocratico
-
artistico
-
bohèmica
:
contessina
Garelli
.
Apparizione
poetica
:
signorina
Vertunni
,
maritata
Tutino
.
Scrittrice
,
con
peggiorativo
di
miopia
e
di
chiacchiera
inestinguibile
:
signorina
Matilde
Serao
.
Scrittrice
in
tranquilla
penombra
famigliare
:
signora
Pierantoni
-
Mancini
.
Tipo
biondo
incipriato
,
sottile
,
indolente
:
la
padrona
di
casa
,
signora
Eleonora
Genina
-
Mancini
.
Madri
di
famiglia
,
parenti
di
fanciulle
,
parenti
di
concertiste
,
signore
del
pubblico
che
non
canta
e
non
suona
:
una
quantità
.
In
mezzo
a
tutto
questo
,
il
ministro
va
e
viene
,
sorridente
,
spiritoso
,
galante
con
le
donne
per
memore
riconoscenza
.