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LA CACCIA AI GIUDEI ( BONGHI RUGGIERO , 1891 )
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I Questa fin di secolo è davvero inaspettata . Chi vorrà figurare il secolo decimonono , non potrà farlo con altra immagine che quella di una serpe avvoltolata sopra se medesima , che con la bocca si morsichi la coda ; tante delle cose ch ' esso ha detto in principio rinnega alla fine . Chi difatti si sarebbe figurato , un trenta anni fa , che , dopo essersi discorso tanto di emancipazione dei giudei , e averne menato vanto , come di grande conquista civile , desiderata e promossa per lungo tempo dai filosofi e accettata infine dai politici , supremamente liberale , umana , santa , sarebbe giunta un ' ora in cui in tutte le società civili d ' Europa molti l ' avrebbero rimpianta , e in qualche Stato i governi , non trascinando dietro sé l ' opinione che si chiama pubblica , ma trascinati , o per propria risoluzione o da motivi che son parsi loro ragionevoli , sarebbero ritornati sull ' antica via , pentiti di averla per poco abbandonata ? Pure è così ; e noi vecchi , ai quali brilla tuttora nella mente quell ' ideale di giustizia e di pace che ci ha innamorato e mosso da giovani , a sentire così improvvise grida di odio e di guerra , restiamo come stupefatti , e ci domandiamo che sovvertimento si è fatto nelle idee umane e di dove è nato e perché , e se le società , in cui siamo oramai vissuti , son destinate a girare di continuo intorno a se stesse , e non aver nessun avviamento sicuro a meta qualsiasi , e ogni idea di bene che lo attragga non essere infine se non un fantasma vano che le seduce . Come noi siamo stati giovani , altri son giovani ora ; ma troppi di questi hanno sentimenti affatto contrari ai nostri . Quello di cui noi ci commovevamo , essi deridono ; dove a noi spunta dagli occhi una lacrima , s ' atteggian loro le labbra a sogghigno . Ci par d ' essere morti , o che più non si viva intorno a noi . Ma , forse , la loro è malattia passeggera ; e questa ultima speranza ci conforta , e in essa speriamo e combattiamo ; e ancora non ci si spegne nel cuore ogni fiducia di una vittoria finale , che ci debba , che ci possa , dopo nuovi e fieri contrasti , sorridere . II Dio bono ! Come in ogni moto umano , per legittimi e desiderabili che siano le mire e gli effetti , il male si mescola al bene ! E come non v ' ha nulla cui possiamo chiamar bene che non sia in parte male anche , nulla che giovi per modo che in qualche aspetto e misura non danneggi anche ! È stato salutare il moto che nella ultima metà del secolo ha ricomposto l ' Italia e la Germania a nazione , ridata una vita nazionale all ' Ungheria , e ravvivato lo spirito slavo , e ricostituita una Bulgaria . Eppure , anche politicamente i suoi risultati non sono stati tutti scevri di biasimo e di dolori ; e i mutamente che è destinato a fare , non sono neanche ora al termine . Ma uno è certamente cattivo . Sparsa tra le nazioni cristiane ne viveva e ne vive una , che non è né così separata da ciascuna che le sia propriamente forestiera , né così unita che in nessun aspetto se ne distingua . Parte una inclinazione sua naturale , parte un corso di eventi lungo , crudele , fatale , aveva forzata questa nazione a rimanere senza territorio proprio e vivere , senza nessun fondamento o ricognizione di diritto pubblico , tra le altre . Però quel largo sentimento umano , che ha prevalso nell ' ultimo terzo del secolo scorso , e nella prima metà di questo , aveva giovato a sminuire le ripugnanze , che le nazioni sentivano ciascuna verso quella parte di questa nazione estranea , che s ' era infiltrata nel loro seno . Ma ecco che ora il sentimento nazionale , rieccitato , rinvigorito , rieccita , rinvigorisce quelle ripugnanze ; e cotesta nazione giudaica , che è fuor di tutte e fuor di nessuna , che fa corpo con tutte e corpo nonostante da sé , è da ogni altra risentita straniera , e ripresa , come tale , a odiare . Una delle modificazioni principali che , alla fine del secolo scorso , venne introdotta nell ' ordinamento sociale , fu certamente questa : che il lavoro e la produzione furon lasciati liberi . Ciascuno avrebbe dovuto quindi dinnanzi fidare sopra di sé senza guida , senza consorzi e senza freni ; e tutti fare a chi più può , a chi meglio può . Ora , questa nazione giudaica che , per un rispetto , rimaneva una confraternita in mezzo a tutte le altre che si discioglievano – una confraternita , per soprappiù , che valicava i confini di ciascuna delle nazioni in mezzo a cui dimorava e si dava la mano dall ' una all ' altra – era , per un altro rispetto , la meglio preparata alla lotta pacifica di tutti contro tutti , proclamata dalla dissoluzione degli antichi ordini della produzione industriale . Secoli di angustie tormentose avevano affilato l ' ingegno di quelli che la componevano . Corporazioni d ' arti , dov ' essa non potesse penetrare , non ne esistettero più . Costretta a forza a sostentare la vita solo con miseri e scarsi mestieri , aveva acquistato in questi un ' abilità senza pari ; minacciata di continuo d ' esser derubata del suo , o per furore di popolo o per astuzia di governi bisognosi , s ' era abituata ad accumulare insieme e nascondere . Non poteva , per cansare l ' invidia , vivere se non poveramente : era diventata , così ricca e atta a prestar denaro , a quei saggi d ' interesse , s ' intende , che suol prestarsi , quando manca la sicurezza di riaverlo . Così tra i molti altri odi , se n ' era procurato uno , che non è il meno ardente , per parte dei suoi vicini , l ' odio del creditore ; e sarebbe cresciuto per ciò solo , che nel nuovo avviamento preso dalla produzione e del lavoro , si trovava , se non in tutto , certo principalmente nelle sue mani il nerbo di ogni riuscita , il denaro . Perché una nazione doveva mantenere nel suo grembo , nutrire , proteggere del diritto comune cotesti concorrenti , che non le appartenevano per ragioni di stirpe , e che d ' altra parte erano i meglio preparati a vincere ? Qui non è più un sentimento nuovo che respinge i giudei e li scaccia , come gente caduta in una rete non sua , ma un interesse ; tanto vivace quello , quanto oculato e sospettoso questo . Pure tra tante influenze mutate a suo danno , una si doveva credere fosse mutata in suo favore . La ragione , talora unica , talora principalissima , per la quale quella nazione giudaica era stata , non già soprattutto dispersa tra le altre , ma soprattutto tenuta serva , bistrattata , martoriata era stata questa : essa aveva crocifisso l ' Iddio delle nazioni presso le quali viveva . Al giudice pagano e romano , che le ricusava la condanna a morte e ripugnava a pronunciarla , aveva gridato per ottenerla : il sangue suo ricada sopra noi e i nostri figlioli . Ed era ricaduto sopra essi e i lor figlioli cotesto sangue , terribilmente ricaduto . L ' Uomo - Dio , non voluto riconoscere da essa per il messia invocato e aspettato , era stato riconosciuto tale da tutte quante le nazioni , che s ' erano ascritte alla fede in lui , ed eran tutte quelle , presso le quali i giudei , in maggior o in minor numero , avevan preso stanza . Anche a coloro dai quali cotesto ucciso non era creduto Iddio , l ' innocenza della sua vita e il sublime sacrificio con cui l ' aveva chiusa , l ' altezza e la santità della dottrina predicata da lui , rendevano orrenda la morte inflittagli e odiosi quelli che l ' avevano inflitta . Vendicarla sopra gli omicidi pareva obbligo e , certo , diritto . Ma via via erano , dove prima dove dopo , sorti sentimenti diversi che temperavano questo . La fede nella divinità della persona di Gesù Cristo s ' era andata attenuando tra le classi , sia per ingegno sia per grado sociale , dirigenti ; e insieme con questa attenuazione della fede era cresciuto l ' ardire di discutere i motivi della condanna , e ricercare le ragioni plausibili per le quali il popolo ebreo da una parte e il magistrato romano dall ' altra avevano voluta e decretata la morte . Così , nella difesa della potestà civile si trovava altresì la difesa della volontà popolare che essa questa volta aveva secondata . Scemato l ' orrore dell ' omicidio , scemava quello degli omicidi , e s ' allentava la spinta a punirli , a coprirli di sprezzo e proseguirli d ' odio . Ma , se così fu sul principio , non fu così più tardi . Questo Gesù , cui s ' era tanto creduto , cui si cominciava credere meno , era stato un giudeo anche lui ; via via che la guerra al cristianesimo s ' esacerbò , prima in qualche parte delle classi superiori , poi in qualche parte delle masse popolari , se ne volle ai giudei d ' avergli dato , come si sia , origine ; si ricercò quello che il cristianesimo e il giudaismo avessero di comune e contro questo comune si appuntarono gli strali . I giudei , che avevano tanto patito della opposizione in cui erano sorti e vissuti col cristianesimo , patirono altresì delle relazioni che avevano con esso . Non tutti quelli , che per quest ' altra ragione cominciarono ad averli dispetto e li hanno , sanno ricercare , sceverare dentro di sé il perché , né da quanti rivoli nasca la passione che li anima . E nel caso di quella di cui parliamo , dall ' aspetto da cui ne parliamo , l ' analisi è davvero difficile , dappoiché le fonti , che l ' alimentarono e l ' alimentano , sono davvero molteplici . Chi ne vuole ai giudei , perché di mezzo a loro è venuto su il cristianesimo ; chi asserisce invece che il giudaismo ha deturpato , ha viziato il cristianesimo ricacciandosegli dentro , mentre esso aveva chiaramente professato , nascendo , di volersene distaccare . Ma che è questo giudaismo , che , comunque si volti , è principio di male ? Qui la scienza ha provvisto in fretta una risposta . I giudei sono semiti . Basti dir questo per intendere come non si possano assimilare colle nazioni europee , presso le quali si sono ricoverati giacché queste sono ariane . La ragione , dunque , della contraddizione , dell ' ostilità , della irreconciliabilità è antica , profonda , originaria , insanabile , si nasconde sino nei germi racchiusi da Dio nel seno delle stirpi , ch ' egli distinse , separò , allontanò in principio . Le altre ragioni di riluttanza rispettiva fra cotesti giudei e i francesi , gli italiani , gli inglesi , i tedeschi , i russi , possono essere vere , ma sono accidentali o sussidiarie ; la ragione sostanziale , fontale , primigenia , la scaturigine è questa : che essi sono semiti , ariani noi . L ' antisemitismo , come è stato chiamato e una parola trovata è così grande avviamento , bene o male che trovata sia , alle cose l ' antisemitismo è dovere impreteribile di noi ariani contrastarlo , combatterlo , sterminarlo , qui è il porro unum necessarium , è il mezzo indispensabile del progresso avvenire della civiltà europea , il solo mezzo di risanarla e di ravviarla . III Vogliamo , dobbiamo ripigliare ciascuno di questi motivi , esaminarli , discuterli , e giudicare se e quanto abbiano di vero ? Meglio narrare prima , come oggi , in un grande Stato che vuol essere civile , questa miscela triste di falsa scienza , di spietati interessi , di inumani sentimenti , scoppi e operi . In Russia vive un numero di giudei , non bene accertato , ma che si vuol credere ammonti dai quattro ai cinque milioni . Sarebbe come se in Italia ve ne fossero poco oltre un milione . Se non che ab antico è imposto loro l ' obbligo di non dimorare se non in una parte dell ' immensa superficie dell ' impero . Questa parte è il loro recinto , un largo ghetto . Si compone dei governi di Grodno , Kovno , Volinia , Podolia , Witebsk e Minsk nella Russia occidentale ; di Varsavia , Radom , Lublin , Suwalky , Plotzk , Kalisch , Petrikow , Kjelz e Siedlitz in Polonia ; della Tauride con la penisola di Crimea , Kherson , Jekaterinoslav e Bessarabia nella Russia meridionale o nuova ; in complesso di ventun governi in un ' area di 700.884 chilometri , di cui 21.942.244 che l ' impero ne numera , e con una popolazione di circa 14 milioni tra giudei , polacchi , lituani , lituini , tedeschi , tartari , caraiti e schmudgiaki , di 104 che l ' impero ne conta . Non è a dire che nella ristretta cerchia , in cui devono contenersi , i giudei siano ora o fossero mai soggetti al diritto comune , stessero alla pari delle altre molte varietà di popolazioni colle quali convivono . Una legislazione speciale rigida e capricciosa è stata quella che li ha retti ; e , come a tutte le cose assurde , anche a questa è accaduto di dover variare spesso , e , per consenso tacito di quegli stessi che ne erano gli autori , non è stata mai osservata a lungo . Non la racconterò ; ne dirò solo l ' ultimo stadio . Si può dire , che il governo russo abbia ripigliato a percorrerlo nel 1882 , con quelle che son dette leggi di maggio , e delle quali spetta al generale Ignatieff la gloria . Per esse fu vietato agl ' israeliti di risiedere fuori città e dei borghi , eccetto quelli appartenenti alle colonie agricole fondate dall ' imperatore Nicolò nel governo di Kherson , delle quali farò cenno più in là . Per non rischiare che gl ' israeliti diventassero proprietari di terre e vi risiedessero , fu prescritto che i contratti , coi quali avessero comperato , ipotecato o preso a fitto immobili rurali , non avrebbero seguito ; di giunta nessun israelita avrebbe potuto disporne o venire nominato fattore . Per ultimo , nei giorni festivi dei cristiani , avrebbero dovuto far festa anch ' essi ; e , come quelli , tener chiusi i lor magazzini . Quest ' ultima vessazione par piccola ; ma le prime due importavano che , persino nell ' angusta cerchia dov ' era loro lecito dimorare , avrebbero dovuto sgombrare le campagne , costretti a farsi cittadini e ad affollare le città e i borghi . Pure la legge si contentava di non essere applicata se non negli undici governi russi , che son denominati " il territorio giudaico " , non nei dieci polacchi . Ma non tardò a parere al governo di aver fatto poco ; e nello scorso anno questa legislazione , ch ' era stata detta provvisoria , ebbe carattere definitivo e fu coronata con altre disposizioni , che , in complesso , impongono che quindi innanzi nessun giudeo russo si stabilisca nelle campagne , in nessuna parte del paese ; e mentre , per una indulgenza durata molti anni , erano stati lasciati prender dimora e acquistare interessi dove lor era piaciuto , ora debbano tutti sgombrare via via ; e radunarsi pelle città e nei borghi del territorio giudaico . Eccezioni ve ne ha poche . I mercatanti della prima ghilda – giacché si dividono in tre , secondo la quantità del lor capitale e la qualità delle operazioni cui si dedicano – avrebbero potuto acquistar immobili fuori delle città , borghi e sobborghi per installarvi fabbriche e altri stabilimenti industriali , quando ne avessero avuta licenza dai ministri dell ' interno e delle finanze , e la superficie del terreno non oltrepassasse un po ' più di mezzo ettaro . Ancora , gl ' israeliti che avessero terminato i loro studi in una scuola superiore e le lor famiglie cioè , com ' è ben dichiarato , il capo di queste , la sua moglie e i loro figlioli legittimi tuttora minorenni sarebbero stati esenti , al pari di cotesti mercatanti della prima ghilda dai divieti di non poter mutare domicilio da una in altra città , di non potere neanche andare da un villaggio in un altro , se pure i due villaggi facessero parte di uno stesso comune , di non potere esercitare nessun ufficio amministratìvo o comunale pelle campagne , di non poter dimorare in luoghi fuori delle città e dei borghi , se non autorizzati dietro presentazione d ' un passaporto , e anche così di non potervi rimanere , se non sino a che fosse compito il lavoro , per il quale avessero richiesto la licenza : divieti che avrebbero legato tutti i lor connazionali , e la cui rigida osservanza era commessa alla vigilanza e alle regole del ministero dell ' interno . Né bastò : nell ' aprile di quest ' anno , quando nel 1891 fu nominato governatore generale di Mosca il granduca Sergio , fu dal governo imperiale emanata quest ' ordinanza a modo di dono : « a principiar da oggi cioè dal 22 aprile , data del decreto sarà proibito ai macchinisti , ai distillatori , ai birrai , come altresì a ogni sorta di padroni e operai giudei di venire a stabilirsi nella città o governo di Mosca dal territorio del lor domicilio legale o da ogni altra parte della Russia e per di più il ministro dell ' interno , d ' accordo col governatore generale di Mosca , potrà prendere quelle disposizioni che giudicherà convenevoli per espellere da Mosca i macchinisti , i distillatori , i birrai , i padroni e operai giudei che vi fossero attualmente stabiliti , e ricondurli nel territori del domicilio legale » . Più tardi , di un egual beneficio è stata onorata Pietroburgo . Le quali disposizioni pare che siano la revoca in genere , quanto a queste due città , di una concessione che gli artigiani di valore avevano già di risiedervi . Ed è stata poi limitata anche rispetto alle altre ; giacché da per tutto gli artigiani di questa qualità , che , fidando su quello che pareva loro un diritto , erano andati a porvi dimora , sono ora dall ' autorità di polizia , assoggettati a un esame , dal quale non escono a salvamento se gli esaminatori non si persuadono che la loro pratica e teorica cognizione dell ' arte è perfetta , e se , a ogni modo , non hanno abbastanza commissioni per campare la vita . L ' artigiano giudeo non deve , quindi , sapere soltanto l ' arte per essere lasciato dove sta , ma guarentire all ' autorìtà gli avventori . IV O che è dunque ? Che scalpori sono questi ? Chi s ' ammazza ? Chi s ' affama ? O non sarà padrone un governo di collocare una gente estranea al suo popolo , dove gli pare che a questo non ne venga danno , poiché è persuaso che altrove gliene viene danno ? Certo , la bolla di Paolo IV Cum nimis absurdum del 14 luglio 1555 era men mite di questa del Cesare russo , eccettoché in ciò , che i giudei , che costringeva a vivere dentro un recinto chiuso , vi si dovevano raccogliere non da tutte le lontane regioni di un immenso territorio di un vastissimo Stato , ma dai vari rioni di una città . Del rimanente non li dannava a morte né li affamava ; vietava loro di possedere beni immobili sì rurali che urbani , e li obbligava a vendere issofatto quelli che possedevano ; o non s ' era lor vietato ab antico ? E non avrebbero potuto costruire sinagoghe nuove , né abbellire le vecchie ; bisognava che si contentassero di sinagoghe mezzo dirute e sudicie in cui adunarsi a pregare . Bisognava che portassero addosso qualcosa che li distinguesse : un berretto giallo gli uomini , un fazzoletto di drappo giallo sul capo le donne . Non avrebbero potuto servirsi di nutrici e di domestici cristiani . Non avrebbero potuto farsi dare del " signore " . La domenica avrebbero dovuto far festa . Occupazioni ne eran loro proibite parecchie : non affittaiuoli , non gerenti , non intraprenditori , non coloni , non cassieri , non economi , non intendenti , non sensali , non mezzani di matrimonio , non ostetrici : nelle case dei cristiani non esercitare nessun ufficio , non entrare in trattative di affari con cristiani , non lavorare insieme , non rivestire nessun ufficio nelle loro case , non commerciare in frumento od orzo o altri commestibili ; solo lecito a essi ars strazzariae seu cenciariae , ut vulgu dicunt , cioè comprare e vendere roba vecchia ; fare , come pur fanno , i ferravecchi . Persino la medicina era loro interdetta , arte in cui avevano un ' antica reputazione , e avean servito persino vescovi e papi . E nessuno scongiuro mancava alla bolla , e in eterno i suoi divieti , i suoi comandi sarebbero durati . Ed eran dei più lievi e soavi e sopportabili , che emanassero da autorità di governo a quei tempi : giacché i pontefici hanno fama meritata d ' essere stati coi giudei i più benevoli dei principi , il che non crederebbe nessuno , che leggesse solo le loro bolle , e non le comparasse coi decreti degli altri . Però alla bolla di Paolo IV , pontefice ardente e cocciuto , succedette quello che a siffatte violenze suole accadere : persino quelli cui è commesso l ' eseguirle cercano e trovano modo di eluderle . V V ' ha strazi magari anche maggiori che non sia la morte . Essere cacciati via dove si è abituati a vivere ; di dove s ' ha modo di guadagnare il pane ai genitori , alla moglie , ai figlioli , a sé ; di dove v ' ha chi ti conosce , ti sorride , ti stima ; cacciati via , e sotto la sferza di gendarmi o di soldati , angariati , spremuti , rubati da ufficiali di polizia , menati dove tutto è nuovo , tutto vi respinge , dove trovate chiusa ogni strada , non v ' è spazio per voi , e stenterete oggi , stenterete domani , e v ' affogherà una miseria sconsolata , continua , senza luce , senza speranza . Cacciati via ; e forzati a lasciarvi dietro il campo , la casa e quanto avete al mondo : o di vendere a precipizio ogni cosa , a chi , appunto , per spogliarvi , v ' ha assalito di calunnie , v ' ha perseguitato di accuse , v ' ha ricoperto d ' infamia , perché si generasse una opinione siffatta , che qualunque torto vi si infliggesse , paresse lecito , lodevole , doveroso l ' infliggervelo . Che crepacuore non deve esser questo ? Che morte all ' anima prima , al corpo poi ? Come non vi dovete rodere dentro a vedervi trattati così , non una volta , ma più volte nella vita ? A essere persuasi , che se vi si lascia qualche anno di pace , non si fa , se non perché vi prepariate alla prossima rapina e la facciate fruttuosa ? Con quale bestemmia sul labbro non darete l ' ultimo fiato ? Come non contrarrete , per sfuggire a una vicenda così triste , l ' abitudine dell ' inchinarvi disprezzando , del fingere e del mentire ? Come non accumulerete nell ' animo un infinito odio verso i vostri persecutori ? Come l ' odio non sarà tanto più velenoso , quanto più è forzato a rimanere nascosto ? Come non concepirete il desiderio di annientarla una società così crudele contro di voi ? E se non potete annientarla questa società tutta quanta , almeno tormentarvi qualcuno , ridurvi qualcuno povero , arricchire a suo danno ; e poiché della ricchezza vi manca e dovete celare ogni altra gioia , prenderne almen questa , il vendicarvi con essa di prepotenti , che non potete in niente altro e con niente altro umiliare , vincere , calpestare ? Pure quelle violenze che si son lette nella bolla di Paolo IV e nelle ordinanze di Alessandro III non sono le maggiori che ai giudei si son fatte durante i secoli ; così gravi , così tormentose come pur sono , si può considerarle come delle minori : impallidiscono al paragone delle stragi sommarie , delle morti fra i tormenti , dei tormenti non smessi prima che vi sia uscita di bocca la menzogna che s ' aspetta o la verità cui si agogna , e smessi oggi per ricominciare domani , fra gli insulti , i dileggi , le battiture , gli oltraggi , ogni sorta di minacce e di vituperi che piagano l ' anima e curvano la persona . Chi può credere , che una gente trattata così non abbia contratto qualche difetto d ' indole ? Chi vorrà meravigliare , se l ' avesse contratto ? Perché una gente , cui si mostri ogni giorno che vi sentite separati da essa , non dovrebbe sentirsi separata da voi ? Perché , minacciata ogni giorno e impotente contro le minacce , non dovrebbe avere imparato a difendersene con ogni arte sottile e persino subdola ? Perché , forzata a rinunciare a tante occupazioni atte a sostentare nobilmente la vita , non avrebbe dovuto acquistare l ' abitudine di quelle che vi paiono sordide ? I cristiani , poiché cristiani sono stati , hanno essi fatto colle loro mani poco meno che tutto quello che lor dispiace nei giudei ; e dopo averlo fatto , non è loro rimasto come l ' hanno inteso assai prima e assai meglio le loro nazioni latine che non le tedesche , e , più arretrate , le slave se non un obbligo : disfarlo . E così sono stati e saranno cristiani davvero ; poiché Cristo , morendo , ha pronunciata quella parola di perdono , che non solo attesta la bontà dell ' animo suo , ma l ' altezza della sua mente ; non solo prova che era infinita nel suo cuore la pietà verso l ' uomo , ma infinita altresì la sua intelligenza del corso delle umane e delle divine cose , e dell ' ufficio supremo e universalmente salutare che la sua morte vi adempieva . Si fanno agli israeliti strane censure . Si dice che non amino fare i soldati ? Perché amerebbero ? Vivere tre o cinque anni in mezzo a gente che ti colma d ' ingiurie e ti abbevera di disprezzo , e , scorsi i quali , tu non sarai contento di pari agli altri coi quali hai convissuto , anzi non sarai neanche libero di andare a vivere dove ti piaccia nella tua patria stessa , non è cosa che possa gradire a nessuno . Del resto , anche il paesano russo fa il poter suo per esimersi dal servizio militare . E in Italia non si sente che il giudeo vi sia più restio d ' altri , appunto perché non è più messo a diversa condizione di altri . Né è meno strana censura l ' altra che non amino di coltivare la terra . Dio buono , se si vieta loro di acquistarla o di abitarvi ! Arnold White , che , per incarico del barone Hirsch , è andato a visitare gli ebrei di Russia , per giudicare se e quali fossero in grado di emigrare e di allogarsi a coloni altrove , ed è stato aiutato nella sua ispezione dal governo stesso cui piace che vadan via , ha visto anche quelle colonie fondate , come ho detto dianzi , da Nicolò nel governo di Kherson per consiglio datogliene da Mosè Montefiore nel 1846 . Ora , egli attesta che la popolazione che le abita è attiva , in buon arnese , riarsa dal sole , forte di muscoli , insomma contrassegnata di tutte le doti proprie d ' una gente campagnola della più alta qualità ; e per quanto ha sentito dai proprietari russi dei dintorni , che li adoperano , non ha vizi eccettoché matrimoni troppo per tempo , imprevidenti e fecondi , non devano essere considerati un vizio . E ve n ' ha 30.000 , ed educano tutti i lor figlioli , e non pare che nessuno fallisca , giacché v ' ha una fame e una sete di sapere , che si potrebbe persin dire morbosa . È vero , aggiunge , che la coltivazione a occhi inglesi non pare in tutto buona – e aggiunge il perché – ma sarebbero capaci di migliorarla , ché la lor condizione morale e fisica è addirittura mirabile . VI All ' adunanza che , presieduta dal gonfaloniere , fu tenuta in Londra il 10 dicembre dell ' anno scorso , un duca , il duca di Westminster , fu quello che propose una risoluzione , e un vescovo , il vescovo di Ripon , e un reverendo gliela appoggiarono . La risoluzione fu questa : « l ' adunanza deplora profondamente le sofferenze inflitte di nuovo ai giudei di Russia , per effetto di leggi e di disposizioni rigorose ed eccezionali ; e ritiene che in questi dieci ultimi anni del XIX secolo la libertà religiosa dovrebbe essere riconosciuta , come un principio di diritto naturale , da tutte le comunità cristiane » . Io non dubito punto che , se non tutti i sacerdoti cattolici approverebbero la seconda parte della risoluzione , o forse non l ' approverebbero se non pochi , tutti accetterebbero la prima . Giacché bisogna dire il vero : non soltanto ora , ma sempre , il sacerdote cattolico , e in Roma e fuori , non è mai stato il più fiero nemico dei giudei ; e , certo , in guardia sempre che non prevalessero e signoreggiassero le società cristiane , e proclive a tenerli segregati e da parte , perché la lor dottrina e i lor dinieghi non le infestassero , non ha , il più delle volte , voluto che si fosse crudeli contro di loro . Il giudeo ramingo , senza patria , solo in mezzo alla folla , segnato a dito , gli era prova – una prova che non bisognava cancellare o spegnere – della vittoria di Cristo . Ma se il sacerdote chiuso nei cancelli di una fede rigida non ha creduto che dai giudei potesse trarre altrimenti che così una prova della vittoria di Cristo , noi , cristiani anche , dobbiamo trarne in altro modo una prova ancor più lampante . Dobbiamo mostrare ai giudei che questo lor compaesano ha accesa nei cuori dei suoi fedeli una face di carità , che liquefa ogni odio e attuta ogni dissenso . L ' effetto di una condotta davvero cristiana verso i giudei , com ' è stata l ' emancipazione proclamatane in Francia alla fine del secolo scorso , non si può ancora vedere tutto ; è scorso troppo poco tempo dacché l ' esempio è stato seguito altrove ; e del resto anche cento anni sono pochi al paragone delle cifre a due migliaia , dacché , quando più , quando men peggio , dove più , dove men peggio , n ' era o n ' è stata seguita un ' altra . Come noi in Italia abbiam fatto cittadino il giudeo , e come s ' è fatto oramai in così gran parte dell ' Europa civile , così si faccia nel resto degli Stati ; e non ve ne sia più nessuno , in cui , tanto negli ordini civili che nei politici , si metta differenza di diritto tra lui e gli altri : e allora andrebbe cessando a mano a mano , insieme con alcune particolarità dell ' indole sua , quella particolarità di sentimenti , che nella società si mantiene tuttora viva verso di lui . La mutazione non potrà portare intero l ' effetto suo , se non ha luogo in tutti gli Stati d ' Europa . Il giudeo non si sentirà cittadino del tutto in nessun Stato , se tuttora non è tale in qualcuno . Non visitiamo più nei figlioli l ' errore dei padri ; lasciando tutti liberi della propria coscienza , ravviveremo tanto più la nostra quanto più rispetteremo l ' altrui . VII Quelle tre tradizioni di ripugnanza e di avversione rinnovate si andranno rimpiattando sicché non s ' estinguano , giacché sono ragioni false . Il giudeo appare un elemento riluttante , a parte , a sé , nella nazione in cui vive , perché s ' è operato verso di esso per secoli , come appunto si doveva perché questo effetto seguisse . Quando si fosse operato al contrario , e da secoli invece fosse stato considerato , come si fa da qualche anno negli Stati più profondamente e veramente inciviliti , quelle punte che gli rendono aspri i contatti coi suoi connazionali , si sarebbero smussate . Certo avrebbe continuato a fare coi suoi un consorzio distinto quanto al credo religioso che professa . Ma , oltreché questo credo non è in tutto opposto a quello di coloro coi quali convive , anzi si regge sullo stesso fondamento , e l ' israelita è l ' antenato del cristiano , un appartarsi di una società dal rimanente per ragione religiosa , non è , nelle presenti condizioni , cosa durevole . Nessuna società è libera oggi da dissensi religiosi , persino da quello supremo che è il negare la religione stessa . Pareva un progresso assicurato e fortunato questo , della pacifica convivenza in comune delle diverse credenze , col diritto riservato a ciascuna di meritare meglio dell ' uman genere e di Dio con la santità della vita e l ' altezza e la larghezza del pensiero : un pensiero assicurato e felice questo , che alle diverse credenze chiede soltanto di aggiungere stimolo all ' intelletto e al cuore , e di spegnere nell ' ardore della carità ogni lotta , ch ' esacerbi , amareggi , mova a sdegno e inebbri di sangue . Giacché , oltre questo , non v ' ha altro . Il giudeo non è puro semita ; e noi abbiamo del semitismo radicato nelle nostre menti così profondo , che nessuno ne lo sradicherebbe . Chi può affermare che la più gran parte dei giudei che ora ci sono non discenda da quei proseliti , ch ' essi facevano in ciascuna nazione già prima che nascesse Cristo , e continuarono a fare dopo lui morto ? Chi può dire quanto sangue giudaico scorra in vene ariane , quanto sangue ariano in vene giudaiche ? Leggi ecclesiastiche e civili , perché ciò non succedesse , ne sono state fatte molte e ripetutamente ; ma , appunto perché molte e ripetute , provano che la cosa succedeva . Anche oggi il divieto ecclesiastico dura , se il civile è obliterato ; ma chi ignora , che soprattutto nelle alte classi i matrimoni tra giudei e cristiani , se non sono comuni , neanche sono insoliti ? Ma fosse pure altrimenti , e i giudei fossero rimasti puri semiti : che perciò ? Che vuol dire essere semita ? So che una scienza frettolosa ha disegnato del semita un tipo rigido , a tratti precisi , quanto a visi , linguaggio , carattere morale , coscienza religiosa e via via : ma so anche che la dipintura non regge avanti a una esatta e piena cognizione della storia . Se il giudeo è andato sviluppando un tipo suo ab antico , l ' ha fatto in contrasto coi semiti che aveva a destra e a manca ; egli è stato un semita sui generis , che , dopo avere fatto germogliare e crescere dentro di sé un pensiero religioso e morale suo proprio , l ' ha innestato sopra un tronco non suo . D ' altronde semiti e ariani sono di razza caucasia , e come le due prime sono generalizzazioni di alcuni solo dei fattori di una razza , così la terza è la generalizzazione di altri . Coteste specie o generi li formiamo come possiamo , e , dopo averli formati , bisogna andarci attorno con le forci perché non prendano maggior posto di quanto loro spetta . Ma non fosse così , e si dovesse pure loro accordare un valore assoluto : sono cotesti semiti così discosti dagli ariani come sono i magiari ? Certo no ; ora chi distingue i magiari da ogni altro popolo civile di Europa per modo che niente di europeo si possa assimilare da loro , e niente di loro assimilare da ogni altro popolo di Europa ? Coteste son lustre , che , per parere scientifiche , non hanno perciò più ragione o var lore di fare ostacolo al retto e al vero . VIII Leggevo giorni sono questa conversazione : – « questi birbi di giude vanno riducendo mendichi in questi dintorni tutti i cristiani » mi assicurava un bottegaio russo in una città del recinto . « Col combinarsi a loro danno ? » chiesi . « No » . « Col corromperli ? » « No , ma col truffare addirittura e malfare » fu la replica enfatica , però tale che mi dette più curiosità che non mi facesse sorpresa ; sicché io chiesi qualche fatto . « Fatti ? Ma se non rifiniscono di truffarci e frodarci . Non fanno altro . Guardate . Noi facciamo largo commercio di uova e di polli e comperiamo tutto quanto ci riesce dai contadini che li portano al mercato . Orbé , questi infernali crocifissori di Cristo escono prima di giorno forse non sono neanche andati a letto tutta la notte innanzi , e vanno incontro ai contadini prima che siano vicini alla città . E quanto v ' è a comprare , tanto comprano , e i contadini glielo vendono a miglior mercato perché risparmiano la noia e la spesa di venire in città ; e così ci tagliano l ' erba sotto ai piedi ; « Bene , ripigliai , ma perché non vi levate più per tempo , e non vi fate incontro ai contadini un po ' più lontano dalla città ? » La domanda fu imprudente ; m ' accorsi allo sguardo di dispregio , con cui il mio interlocutore mi squadrò : intesi che dovevo smettere – . Le lagnanze dei cristiani mi paion tutte dello stesso genere . Abbiamo fatta più vigile e più agile una gente vigile e agile per natura , e ci duole che sia tale . Non si ubriacano : e poiché i cristiani lo fanno , danno loro da bere , non perché l ' ubriachezza piaccia loro a vedere , ma perché ne cavan denaro . Mettono un soldo sopra l ' altro e risparmiano : e lo tirano di tasca a chi ama spendere , anziché risparmiare . I giudei avranno vizi come virtù proprie ; , son difficili , credo , sopra essi come sopra altri i giudizi complessivi , e sdruccioli e mendaci ; v ' hanno giudei , come v ' hanno cristiani , provvisti di tal vizio e di tal virtù , e altri provvisti di tal altra virtù e di tal altro vizio . A ogni modo , io non vedo prova , che di ciò di cui più s ' accusano i primi , non si possono accusare anche i secondi . Se di quelli v ' ha molti acri al lucro , v ' ha molti acri al lucro di questi . Ho conosciuto giudei eccellenti , come cristiani eccellenti . I modi tenuti da quelli negli affari d ' industria e di banca non sono diversi dai modi tenuti da questi . E v ' ha ricchi divenuti tali per via non retta , o che spendono male il loro denaro tra gli uni e tra gli altri . Se noi togliamo quelle abitudini e quelle attitudini che i giudei hanno contratto per effetto della condizione in cui son rimasti per così lungo tempo , e in Russia , in Rumenia , in alcuni paesi musulmani rimangono ancora , a me non riesce di scorgere in che altro i giudei in complesso siano diversi dai cristiani in complesso . E si può forse affermare che un piccolo consorzio , com ' essi sono , di gente tanto esercitata dall ' odio altrui , tanto spronata al guadagno , tanto astretta al risparmio , tanto attenta a guardarsi da ogni parte , tanto accanita al lavoro , esso è servito di stimolo ai consorzi più larghi , nel cui mezzo ha condotta la vita , e ha piuttosto accresciuta , in loro , anziché diminuita la lena a combattere le battaglie ogni giorno . Ciò che importa ora è ch ' essa si senta non nemica , ma amica , e sia sentita non nemica , ma amica . Il che non è in tutto così oggi , ma sarà domani ; quando come in Italia , così altrove se ne prenda la via . Li faremo migliori verso di noi , se diventeremo migliori di loro . A ogni modo , io non credo che troverebbe prove davvero convincenti chi affermasse che oggi si trovano più giudei tra i partiti intesi a sovvertire gli ordini politici o sociali attuali , che tra i partiti intesi a conservarli . Sarebbe più sicuro affermare e facile dimostrare il contrario . E v ' ha qualcosa nei giudei che noi ci potremmo appropriare non senza frutto ; giacché , come n ' è esempio un nostro uomo di Stato , anzi ministro , la lunga loro storia che si divide come in due parti , ha generato nella lor mente due qualità che paiono opposte e non conciliabili : una grande idealità e una praticità non minore . IX A ogni modo , gli strazi dei giudei di Russia sono ora fuor di misura . Sperare che per volontà del governo siano temperati o cessino , è un illudersi . Il governo si è indotto a infliggerli da un complesso di pregiudizi , che non si dissipano presto . La foga della persecuzione non sarà spezzata che dall ' impossibilità di menarla al fine desiderato . Dopo che avrà prodotto infiniti dolori , si fermerà prima di averlo raggiunto , come è già succeduto altre volte ; ma intanto i dolori vi sono , e terribili . E opera civile , cristiana l ' alleviarli . Uno scrittore del quale nessuno non russo può vantare maggiore cognizione della Russia , ha narrato già l ' anno scorso , quanta e che forma di strazi cade sulle spalle dei giudei russi : « Più di centomila famiglie , scrive , forse duecentomila , cioè un milione di persone , saranno costrette di abbandonare le loro case e i loro affari per emigrare verso le province del recinto ebraico , a occidente . Là , alle porte della città della Lituania e della Piccola Russia , che dovranno esser loro assegnate per residenza , questi ottocento , novecento o più mila emigranti incontreranno altri convogli di esuli , quasi altrettanto numerosi , i giudei espulsi dalle campagne di queste stesse province , per essere accantonati nelle città » . Né in tutte . Kiev , la città santa , ha il privilegio di essere chiusa a cotesti " cani di giudei " . Altre si chiuderanno da sé ; più vivaci vi sono i commerci , più ripugneranno a riceverli . Oltreché i giudei non possono prendere dimora a minor distanza di 50 verste – un po ' più di 50 chilometri – dalla frontiera austriaca ; il divieto si estenderà alla frontiera prussiana ; anzi si sarebbe prolungata , dicono , del doppio . Così si sarebbe ancora ristretto lo spazio in cui cotesta gente povera , della quale lo stesso scrittore dice di non averne mai vista una più povera al mondo , si deve ammassare . Potrà ? Certo no ; nello sforzo di mutar sede deve in gran parte morire . E n ' è morta , e ne muore già per il modo in cui è menata ai luoghi in cui si deve restringere . Giacché v ' è menata , a modo di gregge , a forza e a tappe ; e i racconti dei crudeli trattamenti e delle spoliazioni frodolente , cui sono soggetti per strada , son tali che n ' empirei più pagine , con non minore raccapriccio dei miei lettori che non sia stato a leggerle il mio . Tanta barbarie s ' annida nell ' uomo che si chiama civile ! Forse nell ' uomo , per civile che si vanti , si trova a grattarlo , il barbaro . Era naturale che in tutta quanta l ' Europa cotesti racconti muovessero a compassione e a sdegno degli uomini , o giudei o cristiani , che ne sono ancora capaci , a cui l ' interesse o la vanità non chiude la bocca avanti alle ingiustizie umane , solo perché sono potenti quelli che le commettono . In ogni parte d ' Europa si è levato un grido : persino gli antisemitici hanno sentito pietà e terrore . Non volevano questo , non volevano tanto ; ché le persecuzioni ai nostri giorni hanno questo di più stupido ancora , che non avessero prima : l ' effetto che producono in quelli che ne sono uditori o spettatori , è tale da doverle fermare innanzi che abbiano raggiunto la meta prefissa . Cotesti giudei , bisogna che in maggior o minor numero escano di Russia , se non devono soccombervi tutti . Ma dove andranno e come ? Chi dà loro il denaro del viaggio ? Chi quello necessario ai primi giorni delle nuove dimore ? Qui è il campo , dove si deve esercitare la carità dei giudei e dei cristiani insieme ; e unire i loro sforzi in un fine comune di salvezza e di redenzione , per il presente e per l ' avvenire . Giacché solo nell ' opera di questa carità , voluta fortemente , fortemente esercitata , d ' una carità , che non separa , ma unisce , che non distingue ma accomuna , che sotto ogni differenza che divide uomo da uomo , sente l ' uomo e non altro che questo , è la soluzione definitiva della questione giudaica , come di tante altre che dilacerano oggi le società nostre . Il precetto non è tanto cristiano , che non sia anche giudaico .