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In un articolo precedente ho cercato di analizzare e di sceverare pregiudizi e ragioni che tengono lontani dalla vita pubblica italiana i migliori e più intelligenti fra i giovini nostri affermando a guisa di conclusione l ' importanza dell ' attuale momento politico rispetto a noi , e la facilità per noi di riuscire al dominio futuro . Ora ho pensato che non basta l ' affermare ma che per convincere bisogna dimostrare , ed è quello appunto che oggi voglio compiere . Per comprendere l ' enorme importanza del movimento politico odierno bisogna prima conoscere brevemente la teoria dei partiti politici . I partiti politici derivano inizialmente dai partiti popolari comprendenti tutta la massa di una popolazione , separati fra loro da differenze reali e naturali che , oltre che nella politica , si fanno sentire in tutte le altre esplicazioni della attività umana . Ma siccome in origine ai capi è delegata quasi onninamente la funzione politica , così per questi non è visibile e non ha importanza se non la differenza che esiste in questo àmbito . Con la specificazione sociale ai capi si aggiungono i loro aderenti , si forma cioè quella classe che si occupa della cosa pubblica , che si attribuisce il monopolio politico e che quindi a sua volta non sente che le differenze politiche . Ora avviene che sovente , per non dir sempre , sia scomparsa nelle masse di uno stesso popolo quella tal ragione di differenza che informava in modo diverso la condotta di una parte dei cittadini dalla condotta dell ' altra , e ad essa se ne sia magari sostituita un ' altra , mentre la prima differenza permane sempre nella classe politica , simbolo ormai di una realtà che non è più , proiezione permanente di un oggetto scomparso . Ma qui sta il punto . Fino a che il partito politico corrisponde a una differenza reale esplicantesi in tutti i membri della comunità anche per le altre forme dell ' umana attività oltre quella politica , il partito è vitale e logico , ha una ragion di essere e di vivere ; ma quando tale differenza è scomparsa , il partito è una etichetta che copre una bottiglia vuota , è una sopravvivenza inutile se non morbosa e dannosa . Ma quali sono queste differenze naturali e universali ? Ve ne sono di molte specie , che però per l ' economia della trattazione possiamo raggruppare in tre : politiche , religiose , sociali . Alli inizi delle società hanno il predominio le divisioni politiche non ancora localizzate in una sola classe di cittadini ma estendentesi a tutto il popolo o per meglio dire personificate nell ' uomo che riassume questo o quel gruppo di popolo . È naturale ; il fatto più importante delle società primitive è la guerra , le società constano di due elementi etnici – vincitori e vinti – la ricchezza sociale sta nella preda , e però la massa non può preoccuparsi che di queste cose , che sono di natura politica per quanto barbara e selvaggia . Quando poi dalla terra l ' orientamento delle anime e dei desideri si sposta verso il cielo , quando la preoccupazione più insistente e forte è quella religiosa , allora le divisioni delle masse diventano di indole religiosa , e questa impronta si riverbera anche nella politica , che già però fà corpo a sé con tutto ciò che si riferisce allo Stato e al Governo , e ché accoglie quindi le scissioni religiose . Ma ben presto l ' uomo stanco di annaspare fra le nubi , dal cielo torna in terra , e da principio è un gran da fare per dare assetto ordinato all ' ambiente nazionale in cui deve vivere , e magari per procurarselo . Rinascono quindi e ridiventano universali le divisioni politiche , meno barbare e più ideali delle antiche , ma pur sempre politiche , come quelle che si riferiscono alla integrità e indipendenza della patria , alla forma libera di governo , alla creazione di nuovi istituti nello Stato etc . etc . Finalmente l ' uomo comincia a pensare a sé . La nazione , lo Stato sono una gran bella cosa , ma l ' individuo che vive e sente ha pur le sue esigenze , i suoi bisogni , i suoi desideri , e vorrebbe soddisfarli ; ed eccoci alle divisioni sociali , nascenti appunto dal diverso modo con cui si vuole conseguire questo nuovo e più grande benessere . Ripeto qui , prima di andare avanti , che questo è un quadro grossolano , e che questa classificazione è fatta per la necessità della trattazione ; nella realtà le cose sono molto più complicate , le diverse categorie non sono certo così nitide , né si seguono , in ogni caso , nell ' ordine in cui io le ho esposte , ma bensì si confondono l ' una con l ' altra , si mischiano e spesso coesistono insieme . E per tornare in argomento , vediamo ora in una specie di bilancio che cosa rimane di tutte queste divisioni nell ' ambiente generale e in quello politico . Nella nazione e nel popolo le antiche differenze sono finite , o per lo meno non sono più sentite spontaneamente ; le idealità politiche , religiose e patriottiche non sono certo più quelle che oggi preoccupano la vita delle masse , o che scindono la nazione in due campi chiusi e guerreggiantisi . Oggi la preoccupazione più forte ed ansiosa è quella del benessere materiale e morale , ed essa punge così gli individui tutti , da organizzare limpidamente in diverse categorie non solo quelli che il loro benessere vogliono raggiungere e accrescere ( lavoratori - poveri - contadini - spostati ecc . ) da quelli che oggi lo hanno e si sforzano di conservarselo ( proprietari - capitalisti - professionisti ecc . ) ma quelli che , più con un sistema che con un altro , mirano a soddisfare in un nuovo ordinamento i nuovi appetiti . Questa è la divisione naturale in cui stanno gli uomini appartenenti alle società più civili nell ' epoca attuale ; orbene la divisione politica corrisponde ad essa , ne è come dovrebbe essere una specie di proiezione fedele ? Condizione questa essenziale perché come dicemmo i partiti politici abbiano una ragione d ' essere . Evidentemente no . I partiti politici di tutti i paesi d ' Europa , ma più specialmente in Italia , rispecchiano divisioni e idee non più esistenti nell ' ambiente . Essi non corrispondono certamente allo stato di cose che abbiamo descritto testé e tanto meno rappresentano la proiezione nel campo del Governo della divisione sociale che spartisce in realtà il paese . Essi si fossilizzarono in quello schema di principii e di divisioni che è il prodotto della rivoluzione francese e riproducono oggi quindi uno stato di cose che non è più , sono l ' ombra di un oggetto oggi infranto . Allora i desideri e gli ideali delle masse e della società consistevano nella rinnovazione degli organi di governo , nell ' acquisto dei diritti e delle libertà politiche , nella riforma delli istituti nazionali , e il paese si suddivideva generalmente in coloro che volevano il nuovo ordine di cose e quelli che volevano conservare l ' antico , e in quelli che volevano raggiungere la meta nuova più con questo che con quel mezzo , ma oggi ripeto ciò non commuove più alcuno . Vi può essere qua e là qualche rudero o qualche illuso , si può dare qua e là qualche agitazione creata artificiosamente risuscitando atavici sentimenti , ma ormai a queste idee la società è inerte , e noi abbiamo visto quali sono invece le sue ansie profonde . I partiti politici sono rimasti invece a questo punto , credendo nella loro ignoranza che anche l ' anima sociale fosse rimasta inalterata e però sono in gran parte sopravvivenze morbose e dannose di cui , giorno per giorno , assistiamo allo sfacelo con grande turbamento della vita pubblica . Questa la ragione della disgregazione e confusione dei partiti politici tanto lamentata e di cui finora niuno seppe trovare la spiegazione positiva . La condanna adunque dei partiti politici che ancora e a stento si trascinano è pronunciata dal momento che non corrispondono ad alcuna realtà , e tale condanna la eseguiscono gli elettori ad ogni nuova elezione politica tanto in Italia quanto in Belgio , in Francia , in Austria e in Germania . Come infatti si svolge e quale significato ha la lotta elettorale in Europa ? Mi limito ad affermazioni saltuarie per non dilungarmi eccessivamente . La lotta elettorale va mano mano spostandosi dal campo politico verso il campo sociale , sfuggendo di mano ai partiti e alli uomini politici per accentrarsi nei partiti sociali e fra le mani di coloro che , lasciate in disparte le divisioni e le insegne politiche , hanno assunto i nuovi ideali sociali . E il significato di questa lotta è appunto la progressiva e rapida liquidazione dei puri partiti politici , specie di quelli intermedi . Nel Belgio , che politicamente ha molta affinità con noi , ma che socialmente è assai più progredito , le elezioni del luglio 1896 ci hanno mostrato la fine delle mezze tinte – conservatori , liberali , progressisti , radicali – assorbite dai due partiti estremi e logici – reazionari cattolici da una parte , socialisti dall ' altra . E in Francia e recentemente in Austria e oggi in Italia ci si pone ineluttabilmente su questa via . Qui è l ' avvenire . Da una parte coloro che vogliono tutto conservare di ciò che è attualmente , dall ' altra quelli che vogliono tutto innovare ; da una parte il partito , sintesi del passato dello stata quo , che in sé adunerà tutte le tendenze intermedie politiche , religiose e sociali del passato e che sarà a sua volta ancora partito politico e religioso sebbene dovrà sostenere la lotta nel campo sociale e però formulare il suo programma sociale – il partito cioè clericale e conservatore – dall ' altra il primo partito sociale che preannunzia l ' avvenire e che oggi si presenta sotto le forme del socialismo . Altro che conservatori reazionari e conservatori liberali , altro che progressisti di destra e progressisti di sinistra , altro che la sinistra liberale storica e i radicali legalitari , altro che radicali e repubblicani questi sono giochetti da bambini , sono sdilinquimenti da arcadia di fronte all ' urto immane delle caterve d ' uomini adunate nelle due punte estreme della vita sociale pronte ad incontrarsi ! Questa sarà l ' ultima lotta in cm figureranno ancora bandiere politiche , perché ripeto il partito conservatore dovrà porre nel suo programma la conservazione delle istituzioni politiche , ma poi ? E qui dall ' ipotesi si sale alla profezia ; poi si disegnerà , la vera la sola lotta razionale , la prima lotta che incarnerà i due elementi essenziali e contradittori dell ' individuo e della società poiché quando si dovrà discutere intorno all ' unico argomento che valga veramente la pena di essere discusso – il benessere e la felicità dell ' uomo – staranno di fronte i due soli principi naturali esistenti per conseguirli , la socialità e l ' individualismo ; rappresentanti delle due realtà positive e in antagonismo – individuo e società . Qui sarà il nostro posto ; per ora , come rappresentanti del movimento futuro , e con la sola bandiera del benessere umano non si presentano che i socialisti , ma una volta che essi come partito ( non certo come attuazione pratica ) si saranno affermati , inesorabilmente si alzerà contro essi a difendere l ' uomo dal mostro sociale e a proclamare la somma felicità nell ' assoluta individualità , il partito individualista . La sintesi delle forze sociali , lo sforzo massimo della socialità avrà così di fronte la suprema reazione dell ' io individuale . Anche questo movimento già si disegna e noi lo abbiamo potuto cogliere nell ' ultimo congresso tenuto dai socialisti a Londra , dove avvenne la scissione palese dei due gruppi estremi – socialisti collettivisti marxisti – quelli destinati a combattere la lotta con l ' ultimo partito politico - sociale , e gli uni - anarchici individualisti gli uni - archisti , che stanno a significare la suprema meta della libertà e individualità umana , l ' affermazione illimitata della personalità singola per il conseguimento della felicità massima . Possiamo , dobbiamo noi starcene in disparte proprio quando stanno per decidersi le sorti dell ' ambiente in cui viviamo e mentre si delineano i destini del secolo futuro ? Proprio nel momento fatale della rinnovazione e della creazione , quando tutte le forze sono accese e vibranti al loro massimo , quando gli elementi nuovi e nascenti stanno per apprestarsi a costituire l ' umanità del domani , noi inettamente faremo da spettatori passivi e ci lasceremo portare e travolgere dal turbine ? Non è questa proprio l ' ora tipica per assumere il nostro posto di combattimento e invigilare e dirigere , l ' azione a tutto nostro profitto e per la nostra vittoria ? Se domani saremo i vinti e i sottomessi , di chi la colpa se non nostra ? Adesso , e le ultime elezioni lo hanno mostrato con molta chiarezza , ci avviciniamo alla grande battaglia mentre per noi , proprio per noi si apre l ' adito più favorevole per giungere alla testa . Che il grande urto , qui da noi , sia imminente basta una semplice considerazione di fatto a provarlo . Il corpo elettorale italiano oltrepassa di poco i due milioni di elettori iscritti ; appena la metà accorrono alle urne , cioè un milione circa . Ora su questo milione nelle elezioni del 1895 si contavano già 75000 socialisti votanti tutti , disciplinatamente unanimi , e in queste del 1897 ascendono a ben 140.000 i socialisti votanti ; quanti saranno alle prossime elezioni ? Non meno di 300.000 sicuro . Già fino da ora questi 140.000 socialisti oltre all ' aver mandato alla camera 25 dei loro , hanno prodotto un grosso turbamento nell ' ambiente elettorale , quello di provocare un gran numero di ballottaggi e poi di deciderne le sorti ; si può quindi facilmente imaginare l ' effetto potentissimo che eglino produrranno quando saranno raddoppiati , triplicati . Tanto che fra pochi anni si troveranno di fronte da un lato le riserve clericali e reazionarie , oggi astenentisi , e allora in gran parte assottigliate e dall ' altro lato le masse socialiste , in mezzo , gli ultimi dispersi rappresentanti dei partiti intermedi . E su ciò non è possibile il dubbio . Riguardo al secondo asserto che proprio per noi ora si apre l ' adito più favorevole per giungere alla testa , la dimostrazione della sua verità è altrettanto breve e semplice . I partiti non hanno più uomini da opporre ai candidati socialisti . Le ultime elezioni lo hanno mostrato a chiare note . In fatti , io lo ho potuto constatare de visu . Avviene questo fenomeno per la ricerca dei candidati politici . Due sono le generazioni che ci precedono nella vita , e che hanno passato i trent ' anni ; i vecchi , quelli che oggi sono sulla sessantina e più , ultimi resti di una generazione forte , ardita , avventurosa , poco colta ma molto attiva , con una anima feconda di ideali , sorta in una epoca di spasimo e sviluppatasi fra vere battaglie , ma oggi stanca appunto per la multiforme opera prestata , esaurita , fuori del tempo e ridotta a pochissimi individui ; gli intermedi , quelli che oggi hanno raggiunto il punto più alto della parabola vitale , generazione ibrida che ha tutti i difetti dei vecchi senza averne le buone qualità e che in più vi aggiunge una male intesa concezione della vita moderna ; generazione inconcludente , debole , senza tenacia e senza ideali , che ha visto fare e non ha potuto fare , sorta in mezzo alla trasformazione e sfibrata dal mutamento dell ' ambiente , inadatta ai tempi nuovi e fuori del passato ; generazione , che non può dare capi ma solo gregari , che non può dirigere ma essere diretta , che non ha idee proprie e che trascura coi pregiudizi le idee che le sono presentate . Per cui mentre i primi , i vecchi , non sono più in numero sufficiente per fornire tutti i candidati richiesti , e fra qualche anno quando l ' ora ciel pericolo sarà suonata , non esisteranno più , i secondi , quelli che dovrebbero assumere l ' eredità , sono inetti al còmpito , invisi alle maggioranze e più diversi da noi e dal tempo nostro che non i vecchi medesimi . Così che trionfarono ancora nelle presenti elezioni i vecchi e i mediocri degli intermedi , essendo i partiti politici imbarazzati per trovare qualcuno da opporre ai sociali . Ecco perché si videro candidati nuovi di 70 anni , età in cui l ' uomo appena giunge a conservare con l ' uso di tutte le sue energie la sola attività vegetativa , e candidati assolutamente inferiori alla loro missione rieletti per 12 , terza o quarta volta . Sfido io non ci sono uomini ! E quando i vecchi saranno finiti , e gli altri avranno dimostrato la loro inettezza e inadattabilità ai nuovi tempi , per forza i partiti politici saranno costretti a rivolgersi a noi a farci largo e a porci alla loro testa . Su ciò del pari non può nascer dubbio . Qualunque sia il partito politico che ci chiamerà , non importa : noi abbiamo un programma nostro formato con idee nostre e col patrimonio della scienza odierna e che noi sosteniamo con mezzi di lotta e di discussione del tutto nuovi , e sappiamo che quelle divisioni politiche che ci hanno portato in su sono fatalmente destinate a morire . A noi basta l ' essere portati contro il socialismo al quartiere generale della immensa battaglia che daranno le forze esistenti alle nuove , volute monopolizzare dai socialisti . Dopo di questa battaglia noi alzeremo a nostra volta la nostra insegna raggiante e ci slanceremo alla conquista della felicità contro il trionfatore . Avanti adunque , gli erti sentieri umani sono aperti e soleggiati . Venezia , maggio '97