StampaPeriodica ,
Sono
degli
anni
che
si
fa
tra
gli
anarchici
un
gran
discutere
su
questa
questione
.
E
,
come
avviene
spesso
,
quando
si
piglia
passione
in
una
discussione
ed
alla
ricerca
della
verità
subentra
il
puntiglio
di
aver
ragione
,
o
quando
le
discussioni
teoriche
non
sono
che
un
tentativo
per
giustificare
una
condotta
pratica
ispirata
da
altri
motivi
,
si
è
prodotta
una
grande
confusione
d
'
idee
e
di
parole
.
Ricordiamo
di
passaggio
,
tanto
per
sbarazzarcene
,
le
semplici
questioni
di
parole
,
che
a
volte
han
raggiunto
le
più
alte
cime
del
ridicolo
,
come
per
esempio
:
noi
non
vogliamo
l
'
organizzazione
ma
l
'
armonizzazione
;
siamo
contrari
all
'
associazione
,
ma
ammettiamo
l
'
intesa
;
noi
non
vogliamo
segretario
e
cassiere
,
perché
sono
cose
autoritarie
,
ma
incarichiamo
un
compagno
di
tenere
la
corrispondenza
,
ed
un
altro
di
custodire
il
denaro
-
e
passiamo
alla
discussione
seria
.
Vi
sono
tra
coloro
che
rivendicano
,
con
aggettivi
vari
o
senza
aggettivi
,
il
nome
di
anarchici
,
due
frazioni
:
i
partigiani
e
gli
avversari
dell
'
organizzazione
.
Se
non
possiamo
riuscire
a
metterci
d
'
accordo
,
cerchiamo
almeno
di
comprenderci
.
E
prima
di
tutto
distinguiamo
,
poiché
la
questione
è
triplice
:
-
l
'
organizzazione
in
generale
come
principio
e
condizione
di
vita
sociale
,
oggi
e
nella
società
futura
;
-
l
'
organizzazione
del
partito
anarchico
;
-
l
'
organizzazione
delle
forze
popolari
e
specialmente
quella
delle
masse
operaie
per
la
resistenza
contro
il
governo
e
contro
il
capitalismo
.
La
necessità
dell
'
organizzazione
nella
vita
sociale
,
e
quasi
direi
la
sinonimia
tra
organizzazione
e
società
,
è
cosa
tanto
evidente
che
si
stenta
a
credere
come
si
sia
potuta
negare
.
Per
rendersene
conto
bisogna
ricordare
quale
è
la
funzione
,
specifica
,
caratteristica
del
movimento
anarchico
,
e
come
gli
uomini
e
i
partiti
sono
soggetti
a
lasciarsi
assorbire
dalla
questione
che
più
direttamente
li
riguarda
,
dimenticando
tutte
le
questioni
connesse
,
a
guardare
più
la
forma
che
la
sostanza
,
infine
a
vedere
le
cose
da
un
lato
solo
e
perdere
così
la
giusta
nozione
della
realtà
.
Il
movimento
anarchico
cominciò
come
reazione
contro
lo
spirito
di
autorità
,
dominante
nella
società
civile
,
nonché
in
tutti
i
partiti
e
tutte
le
organizzazioni
operaie
,
e
si
è
andato
ingrossando
man
mano
di
tutte
le
rivolte
sollevatesi
contro
le
tendenze
autoritarie
ed
accentratrici
.
Era
naturale
quindi
che
molti
anarchici
fossero
come
ipnotizzati
da
questa
lotta
contro
l
'
autorità
e
che
,
credendo
,
per
l
'
influenza
dell
'
educazione
autoritaria
ricevuta
,
che
l
'
autorità
è
l
'
anima
della
organizzazione
sociale
,
per
combattere
quella
combattessero
e
negassero
questa
.
E
veramente
l
'
ipnotizzazione
arrivò
al
punto
da
far
sostenere
cose
veramente
incredibili
.
Si
combatté
ogni
sorta
di
cooperazione
e
di
intesa
,
ritenendo
che
l
'
associazione
era
l
'
antitesi
dell
'
anarchia
;
si
sostenne
che
senza
accordi
,
senza
obblighi
reciproci
,
facendo
ognuno
quello
che
gli
passa
per
il
capo
senza
nemmeno
informarsi
di
quello
che
fa
l
'
altro
,
tutto
si
sarebbe
spontaneamente
armonizzato
;
che
anarchia
significa
che
ogni
uomo
deve
bastare
a
sé
stesso
e
farsi
da
sé
tutto
quello
che
gli
occorre
senza
scambio
e
senza
lavoro
associato
;
che
le
ferrovie
potevano
funzionare
benissimo
senza
organizzazione
,
anzi
che
questo
avveniva
di
già
in
Inghilterra
(
!
)
;
che
la
posta
non
era
necessaria
e
che
chi
a
Parigi
voleva
scrivere
una
lettera
a
Pietroburgo
.
.
.
se
la
poteva
portare
da
sé
(
!
)
,
ecc
.
ecc
.
.
Ma
queste
sono
sciocchezze
,
si
dirà
,
e
non
vale
la
pena
di
rilevarle
.
Sì
,
ma
queste
sciocchezze
sono
state
dette
,
stampate
,
propagate
:
sono
state
accolte
da
gran
parte
del
pubblico
come
l
'
espressione
genuina
delle
idee
anarchiche
;
e
servono
sempre
come
armi
di
combattimento
agli
avversari
,
borghesi
e
non
borghesi
,
che
vogliono
aver
di
noi
una
facile
vittoria
.
E
poi
quelle
sciocchezze
non
mancano
del
loro
valore
,
in
quanta
sono
la
conseguenza
logica
di
certe
premesse
e
possono
servire
di
riprova
sperimentale
della
verità
a
meno
di
quelle
premesse
.
Alcuni
individui
,
di
mente
limitata
ma
forniti
di
potente
spirito
logico
,
quando
hanno
accettato
delle
premesse
ne
tirano
tutte
le
conseguenze
fino
all
'
ultimo
,
e
,
se
così
vuole
la
logica
,
arrivano
senza
scomporsi
alle
più
grandi
assurdità
,
alla
negazione
dei
fatti
più
evidenti
.
Ve
ne
sono
bensì
altri
più
colti
e
di
spirito
più
largo
,
che
trovan
sempre
modo
d
'
arrivare
a
conclusioni
più
o
meno
ragionevoli
,
anche
a
costo
di
strapazzare
la
logica
;
e
per
questi
gli
errori
teorici
hanno
poca
o
nessuna
influenza
sulla
condotta
pratica
.
Ma
insomma
,
fino
a
che
non
si
rinunzia
a
certi
errori
fondamentali
,
si
è
sempre
minacciati
dai
sillogizzatori
ad
oltranza
,
e
si
torna
sempre
da
capo
.
E
l
'
errore
fondamentale
degli
anarchici
avversari
dell
'
organizzazione
è
il
credere
che
non
sia
possibile
organizzare
senza
autorità
-
ed
il
preferire
,
ammessa
quella
ipotesi
,
piuttosto
rinunciare
a
qualsiasi
organizzazione
che
accettare
la
minima
autorità
.
Ora
,
che
l
'
organizzazione
,
vale
a
dire
l
'
associazione
per
uno
scopo
determinato
e
colle
forme
ed
i
mezzi
necessari
a
conseguire
quel
fine
,
sia
una
cosa
necessaria
alla
vita
sociale
ci
pare
evidente
.
L
'
uomo
isolato
non
può
vivere
nemmeno
la
vita
del
bruto
:
esso
è
impotente
,
salvo
nelle
regioni
tropicali
e
quando
la
popolazione
è
eccessivamente
rada
,
a
procurarsi
il
nutrimento
;
e
lo
è
sempre
,
senza
eccezioni
,
ad
elevarsi
ad
una
vita
alcun
poco
superiore
a
quella
degli
animali
.
Dovendo
perciò
unirsi
cogli
altri
uomini
,
anzi
trovandosi
unito
in
conseguenza
della
evoluzione
antecedente
della
specie
,
esso
deve
,
o
subire
la
volontà
degli
altri
(
essere
schiavo
)
,
o
imporre
la
volontà
propria
agli
altri
(
essere
un
'
autorità
)
,
o
vivere
cogli
altri
in
fraterno
accordo
in
vista
del
maggior
bene
di
tutti
(
essere
un
associato
)
.
Nessuno
può
esimersi
da
questa
necessità
;
ed
i
più
eccessivi
antiorganizzatori
non
solo
subiscono
l
'
organizzazione
generale
della
società
in
cui
vivono
,
ma
anche
negli
atti
volontari
della
loro
vita
,
anche
nelle
loro
rivolte
contro
l
'
organizzazione
si
uniscono
,
si
dividono
il
compito
,
si
organizzano
con
quelli
con
cui
vanno
d
'
accordo
e
utilizzano
i
mezzi
che
la
società
mette
a
loro
disposizione
.
.
.
sempre
,
s
'
intende
,
che
si
tratti
di
cose
volute
e
fatte
davvero
e
non
di
vaghe
aspirazioni
platoniche
,
di
sogni
sognati
.
Anarchia
significa
società
organizzata
senza
autorità
,
intendendosi
per
autorità
la
facoltà
di
imporre
la
propria
volontà
e
non
già
il
fatto
inevitabile
e
benefico
che
chi
meglio
intende
e
sa
fare
una
cosa
riesce
più
facilmente
a
far
accettare
la
sua
opinione
,
e
serve
di
guida
,
in
quella
data
cosa
,
ai
meno
capaci
di
lui
.
Secondo
noi
l
'
autorità
non
solo
non
è
necessaria
all
'
organizzazione
sociale
,
ma
,
lungi
dal
giovarle
,
vive
su
di
essa
da
parassita
,
ne
inceppa
l
'
evoluzione
,
e
volge
i
suoi
vantaggi
a
profitto
speciale
di
una
data
classe
che
sfrutta
ed
opprime
le
altre
.
Fino
a
che
in
una
collettività
vi
e
armonia
d
'
interessi
,
fino
a
che
nessuno
ha
voglia
o
modo
di
sfruttare
gli
altri
;
non
v
'
è
traccia
d
'
autorità
:
quando
viene
la
lotta
intestina
e
la
collettività
si
divide
in
vincitori
e
vinti
,
allora
sorge
l
'
autorità
,
la
quale
naturalmente
è
devoluta
ai
più
forti
e
serve
a
confermare
,
perpetuare
ed
ingrandire
la
loro
vittoria
.
Crediamo
così
,
e
perciò
siamo
anarchici
:
che
se
credessimo
che
non
vi
possa
essere
organizzazione
senza
autorità
,
noi
saremmo
autoritari
,
perché
preferiremmo
ancora
l
'
autorità
,
che
inceppa
ed
addolora
la
vita
,
alla
disorganizzazione
che
la
rende
impossibile
.
Del
resto
,
quel
che
saremmo
noi
importa
poco
.
Se
fosse
vero
che
il
macchinista
ed
il
capotreno
ed
i
capiservizio
debbano
per
forza
essere
delle
autorità
,
anziché
dei
compagni
che
fanno
per
tutti
un
determinato
lavoro
,
il
pubblico
amerebbe
sempre
piuttosto
subire
la
loro
autorità
che
viaggiare
a
piedi
.
Se
il
mastro
di
posta
non
potesse
non
essere
un
'
autorità
,
ogni
uomo
sano
di
mente
sopporterebbe
l
'
autorità
del
mastro
di
posta
,
piuttosto
che
portar
da
se
le
proprie
lettere
.
E
allora
.
.
.
l
'
anarchia
sarebbe
il
sogno
di
alcuni
,
ma
non
potrebbe
realizzarsi
mai
.