StampaPeriodica ,
Chi
è
Pirandello
?
Abbiamo
promesso
di
non
falsare
le
carte
in
tavola
,
non
le
falseremo
.
Pirandello
ha
rappresentato
e
rappresenta
un
momento
glorioso
del
teatro
italiano
.
Senza
di
lui
il
nostro
palcoscenico
,
da
oltre
vent
'
anni
,
non
avrebbe
visto
altro
che
una
miserevole
poltiglia
di
piccoli
drammi
senza
arte
né
fascino
o
nervo
.
Vi
è
nell
'
arte
di
questo
scrittore
una
grandezza
ed
una
bellezza
,
più
esattamente
forse
una
genialità
,
che
noi
per
primi
riconosciamo
ed
onoriamo
.
Pirandello
non
fa
però
parte
del
nostro
clima
,
del
nostro
tempo
,
della
nostra
passione
rivoluzionaria
.
Non
sappiamo
davvero
anche
se
come
uomo
,
ma
certo
ed
indubbio
come
scrittore
.
Di
fronte
a
tale
constatazione
,
frutto
di
istinto
e
di
ragionamento
nello
stesso
tempo
,
non
possiamo
rinunciare
alla
nostra
insurrezione
verso
di
lui
.
Per
Pirandello
il
mondo
si
è
fermato
alla
vigilia
della
guerra
.
Le
idee
di
questo
mondo
,
per
lui
,
non
hanno
più
camminato
,
i
sentimenti
,
gli
orgogli
,
gli
impeti
,
le
passioni
sono
rimasti
immobili
al
livello
giolittiano
,
dell
'
Italia
giolittiana
che
non
voleva
la
guerra
,
metteva
in
berlina
l
'
eroismo
,
rinunciava
all
'
impero
perché
impero
significa
sacrificio
...
È
questo
il
Pirandello
che
noi
chiamiamo
nemico
della
Rivoluzione
e
quindi
anche
nostro
.
Fra
la
sua
ani
-
ma
e
quella
di
noi
,
generazione
fascista
,
vi
è
un
abisso
.
Lui
è
ancora
in
mezzo
al
cerebralismo
,
schiavo
,
vittima
e
poeta
di
questo
,
noi
siamo
invece
meno
alti
ma
perciò
più
profondi
;
noi
siamo
nell
'
intimo
dell
'
anima
umana
che
soffre
ben
altri
drammi
ed
è
combattuta
da
ben
altre
guerre
che
quelle
pirandelliane
fatte
di
ombre
,
che
aspira
a
ben
altre
cose
,
che
ha
bisogno
di
vincere
e
vivere
non
di
ricette
astratte
,
ma
di
forza
e
fede
:
forza
e
fede
umane
.
Non
solo
.
Tutto
il
pensiero
pirandelliano
è
ancora
individualista
,
è
il
capolavoro
,
non
solo
italiano
ma
mondiale
,
dell
individualismo
.
Noi
fascisti
siamo
invece
tutti
dominati
,
tutti
presi
,
tutti
commossi
da
una
idea
di
popolo
e
prima
ancora
che
da
una
tale
idea
,
sopra
di
questa
,
siamo
esaltati
da
un
sogno
di
impero
per
il
quale
occorre
la
fusione
perfetta
dell
'
uomo
singolo
e
della
massa
:
aristocrazia
che
combattendo
conduce
e
popolo
che
seguendo
combatte
al
pari
.
Noi
fascisti
siamo
per
il
combattimento
,
siamo
per
la
guerra
,
siamo
per
l
'
eroismo
,
siamo
tutti
per
un
senso
di
umanità
piena
,
spirito
e
carne
,
che
deve
salire
,
conquistare
,
vincere
qualcosa
che
è
in
noi
stessi
e
fuori
di
noi
stessi
,
che
è
privatamente
,
singolarmente
,
individualisticamente
nostro
e
nello
stesso
tempo
di
tutti
:
dei
camerati
,
del
popolo
,
della
storia
:
la
grandezza
di
quella
grande
immensa
unica
unità
e
famiglia
terrena
che
nella
mente
del
Pirandello
,
aristocrate
della
democrazia
,
non
è
mai
passata
:
la
Patria
,
una
Patria
non
idea
astratta
da
poeti
,
ma
realtà
continuamente
vivente
e
di
continuo
vissuta
non
solo
dai
poeti
,
ma
anche
dagli
operai
,
dai
contadini
,
dai
soldati
.
Ecco
il
distacco
fra
noi
(
la
nostra
epoca
)
e
il
grande
Pirandello
.
Grande
senza
ironia
.
Come
semplice
artista
,
tornitore
di
frasi
,
dominatore
perfetto
della
logica
(
logica
sua
,
naturalmente
)
e
del
sillogismo
,
ragionatore
dal
metodo
solido
,
limpido
,
persuasivo
,
sintetico
,
noi
possiamo
salutarlo
come
uno
dei
nostri
,
o
quasi
.
Come
pensatore
,
invece
,
assolutamente
non
ci
è
possibile
catalogarlo
né
tra
la
vecchia
né
tra
la
nuova
guardia
fascista
.
Né
ci
si
dica
che
la
sua
è
una
satira
.
È
un
satireggiare
allora
con
troppa
compiacenza
.
È
antifascista
Pirandello
?
Sebbene
intorno
al
1930
o
'31
abbia
accordato
una
intervista
nella
quale
annunciava
la
sua
partenza
per
l
'
America
onde
poter
finalmente
scoprire
una
vera
gioventù
(
!
?
!
)
,
a
noi
il
fatto
di
un
suo
antifascismo
politico
personale
,
qualora
ancora
dovesse
esistere
,
(
e
bisognerebbe
provarlo
)
in
questo
momento
non
ci
interessa
affatto
.
Può
essere
anche
non
solo
un
fascista
,
ma
un
fascistone
,
un
fasciatissimo
come
tanti
ve
ne
sono
,
di
super
-
commendatori
,
ad
ogni
passo
,
con
pancetta
ed
un
fervorino
sempre
pronto
sulla
punta
de
la
lingua
:
è
certo
che
come
scrittore
e
pensatore
di
libri
e
di
drammi
non
è
fascista
perché
afascista
.
Essendo
afascista
,
è
inutile
oggi
anno
XIII
voler
sofisticare
,
è
un
antifascista
anche
se
,
come
lo
speriamo
,
non
intenzionalmente
...