Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
IL CASO PIRANDELLO ( MARTELLO CARLO , 1935 )
StampaPeriodica ,
Chi è Pirandello ? Abbiamo promesso di non falsare le carte in tavola , non le falseremo . Pirandello ha rappresentato e rappresenta un momento glorioso del teatro italiano . Senza di lui il nostro palcoscenico , da oltre vent ' anni , non avrebbe visto altro che una miserevole poltiglia di piccoli drammi senza arte né fascino o nervo . Vi è nell ' arte di questo scrittore una grandezza ed una bellezza , più esattamente forse una genialità , che noi per primi riconosciamo ed onoriamo . Pirandello non fa però parte del nostro clima , del nostro tempo , della nostra passione rivoluzionaria . Non sappiamo davvero anche se come uomo , ma certo ed indubbio come scrittore . Di fronte a tale constatazione , frutto di istinto e di ragionamento nello stesso tempo , non possiamo rinunciare alla nostra insurrezione verso di lui . Per Pirandello il mondo si è fermato alla vigilia della guerra . Le idee di questo mondo , per lui , non hanno più camminato , i sentimenti , gli orgogli , gli impeti , le passioni sono rimasti immobili al livello giolittiano , dell ' Italia giolittiana che non voleva la guerra , metteva in berlina l ' eroismo , rinunciava all ' impero perché impero significa sacrificio ... È questo il Pirandello che noi chiamiamo nemico della Rivoluzione e quindi anche nostro . Fra la sua ani - ma e quella di noi , generazione fascista , vi è un abisso . Lui è ancora in mezzo al cerebralismo , schiavo , vittima e poeta di questo , noi siamo invece meno alti ma perciò più profondi ; noi siamo nell ' intimo dell ' anima umana che soffre ben altri drammi ed è combattuta da ben altre guerre che quelle pirandelliane fatte di ombre , che aspira a ben altre cose , che ha bisogno di vincere e vivere non di ricette astratte , ma di forza e fede : forza e fede umane . Non solo . Tutto il pensiero pirandelliano è ancora individualista , è il capolavoro , non solo italiano ma mondiale , dell ’ individualismo . Noi fascisti siamo invece tutti dominati , tutti presi , tutti commossi da una idea di popolo e prima ancora che da una tale idea , sopra di questa , siamo esaltati da un sogno di impero per il quale occorre la fusione perfetta dell ' uomo singolo e della massa : aristocrazia che combattendo conduce e popolo che seguendo combatte al pari . Noi fascisti siamo per il combattimento , siamo per la guerra , siamo per l ' eroismo , siamo tutti per un senso di umanità piena , spirito e carne , che deve salire , conquistare , vincere qualcosa che è in noi stessi e fuori di noi stessi , che è privatamente , singolarmente , individualisticamente nostro e nello stesso tempo di tutti : dei camerati , del popolo , della storia : la grandezza di quella grande immensa unica unità e famiglia terrena che nella mente del Pirandello , aristocrate della democrazia , non è mai passata : la Patria , una Patria non idea astratta da poeti , ma realtà continuamente vivente e di continuo vissuta non solo dai poeti , ma anche dagli operai , dai contadini , dai soldati . Ecco il distacco fra noi ( la nostra epoca ) e il grande Pirandello . Grande senza ironia . Come semplice artista , tornitore di frasi , dominatore perfetto della logica ( logica sua , naturalmente ) e del sillogismo , ragionatore dal metodo solido , limpido , persuasivo , sintetico , noi possiamo salutarlo come uno dei nostri , o quasi . Come pensatore , invece , assolutamente non ci è possibile catalogarlo né tra la vecchia né tra la nuova guardia fascista . Né ci si dica che la sua è una satira . È un satireggiare allora con troppa compiacenza . È antifascista Pirandello ? Sebbene intorno al 1930 o '31 abbia accordato una intervista nella quale annunciava la sua partenza per l ' America onde poter finalmente scoprire una vera gioventù ( ! ? ! ) , a noi il fatto di un suo antifascismo politico personale , qualora ancora dovesse esistere , ( e bisognerebbe provarlo ) in questo momento non ci interessa affatto . Può essere anche non solo un fascista , ma un fascistone , un fasciatissimo come tanti ve ne sono , di super - commendatori , ad ogni passo , con pancetta ed un fervorino sempre pronto sulla punta de la lingua : è certo che come scrittore e pensatore di libri e di drammi non è fascista perché afascista . Essendo afascista , è inutile oggi anno XIII voler sofisticare , è un antifascista anche se , come lo speriamo , non intenzionalmente ...