StampaPeriodica ,
Giova
fermarsi
su
alcune
parole
fasciste
...
La
prima
di
queste
forme
espressive
e
quella
che
condiziona
tutte
le
altre
,
è
la
adunata
.
Sarà
perché
nella
vita
militare
il
segnale
di
adunata
è
fra
i
più
allegri
e
cordiali
,
sarà
perché
nel
ricordo
di
tutti
è
rimasto
il
senso
di
un
ritrovare
attivamente
il
perché
del
fare
e
dell
'
essere
dopo
la
precarietà
un
po
'
stupefatta
e
vuota
della
pausa
,
ma
la
parola
suona
come
uno
squillo
.
Il
senso
ne
è
diventato
più
complesso
,
dai
primi
anni
dello
squadrismo
:
ha
perso
la
sfumatura
combattentistica
di
chi
sembrava
ritrovarvi
i
giorni
indimenticabili
del
sacrificio
guerresco
;
e
a
nessuno
verrebbe
in
mente
di
considerar
pausa
inattiva
la
vita
"
borghese
"
;
in
compenso
questa
vita
"
borghese
"
d
ogni
giorno
acquista
una
vivacità
e
una
serietà
insospettate
quando
da
un
momento
all
'
altro
,
non
la
interrompe
,
ma
la
riassume
e
la
condiziona
,
lo
squillo
dell
'
"
adunata
"
...
Ma
la
più
ricca
e
sintetica
di
queste
"
parole
"
è
il
saluto
al
Duce
.
Due
battute
che
riassumono
la
storia
di
un
'
epoca
,
o
forse
la
nostra
storia
di
sempre
,
fatta
di
collo
-
qui
animosi
fra
l
'
eroe
e
la
moltitudine
.
"
Saluto
al
Duce
!
"
è
un
comando
,
e
,
quasi
più
che
comando
,
un
tèma
proposto
:
è
,
nello
stesso
tempo
,
l
'
affermazione
della
volontà
creativa
di
un
Capo
.
Al
comando
risponde
il
grido
collettivo
,
che
chiama
sulla
pluralità
concorde
dei
molti
quella
volontà
e
l
'
integra
in
sé
.
"
A
noi
"
era
frase
ignota
nella
lingua
italiana
:
forse
perché
mancava
,
se
non
la
cosa
,
la
nitida
coscienza
della
cosa
?
Comunque
è
stata
ben
consacrata
in
tante
pagine
,
dall
'
arditismo
ad
oggi
.
Offriamo
soltanto
rapidi
spunti
alla
riflessione
di
chi
voglia
pensare
.
Si
osservi
il
ritmo
dei
gesti
,
nelle
adunate
,
dal
"
passo
di
parata
"
alla
marcia
di
una
folla
.
C
'
è
qualcosa
di
animoso
e
,
insieme
,
di
esattamente
proporzionato
.
Il
dinamismo
non
si
irrigidisce
mai
nel
meccanismo
:
c
'
è
sempre
intorno
al
gesto
risoluto
la
vibrazione
di
una
simpatia
spontanea
.
Lo
si
confronti
con
altre
forme
di
parola
e
di
gesto
presso
altri
popoli
che
hanno
capito
non
solo
l
'
importanza
,
ma
la
necessità
di
queste
espressioni
corali
.
Nella
spettacolosità
delle
adunate
russe
avverti
il
senso
di
una
massa
amorfa
che
si
plasma
pigramente
e
alquanto
passivamente
nelle
forme
indicate
da
una
fantasia
di
coreografo
più
che
dalla
coscienza
totale
di
un
politico
.
Nelle
parate
hitleriane
senti
l
'
impegno
scrupoloso
di
obbedire
a
una
formula
geometrica
di
cui
importa
,
più
che
il
vivo
aderirvi
,
la
esattezza
e
la
validità
astratta
...