StampaPeriodica ,
Adesso
è
in
cantiere
il
Giro
d
'
Italia
.
Se
la
Sanremo
imposta
le
sfide
,
il
Giro
le
risolve
.
Il
Giro
di
quest
'
anno
,
inoltre
,
varrà
a
stringere
i
tempi
di
un
'
altra
sfida
,
leale
ma
strenua
,
e
sopratutto
necessaria
,
nella
quale
il
ciclismo
nazionale
è
impegnato
con
i
suoi
atleti
,
il
suo
prestigio
e
la
sua
organizzazione
.
C
'
è
,
infatti
,
da
scomporre
il
rapporto
gerarchico
che
da
anni
aduggia
la
più
vasta
manifestazione
ciclistica
italiana
,
tenuta
un
gradino
più
sotto
dal
Giro
di
Francia
,
la
corsa
-
caravanserraglio
che
il
settantenne
,
furbissimo
e
accortissimo
Enrico
Desgranges
difende
con
la
punta
della
sua
penna
icastica
e
col
taglio
dei
suoi
milioni
invidiabili
.
Lotta
leale
:
non
si
vuole
limitare
artificiosamente
l
'
importanza
del
Giro
di
Francia
,
corsa
e
organizzazione
formidabili
,
nonostante
i
carnevaleschi
apparati
pubblicitari
.
Si
diventa
più
piccoli
se
,
per
parere
alti
,
s
'
impiccolisce
a
parole
l
'
antagonista
.
Bisogna
sollevarsi
sulla
punta
dei
piedi
e
tirare
le
corde
del
collo
.
Lotta
strenua
:
il
Giro
d
'
Italia
non
vuole
essere
il
suddito
del
fratello
più
vecchio
.
Non
può
accettare
supinamente
un
vassallaggio
insostenibile
.
Perciò
gli
organizzatori
,
con
l
'
altissimo
conforto
dell
'
altissimo
riconoscimento
,
dànno
volontà
,
danaro
,
passione
per
potenziare
vieppiù
una
colossale
corsa
a
traguardi
che
,
al
di
là
del
significato
atletico
,
svolge
vittoriosamente
un
autentica
opera
di
propaganda
popolare
.
Dunque
un
Giro
d
'
Italia
tutto
in
lettere
maiuscole
.
Lo
schieramento
totalitario
dei
corridori
italiani
.
Una
rappresentanza
in
gamba
di
atleti
stranieri
.
Un
elenco
ghiottissimo
di
premi
.
E
il
Giro
di
Francia
?
La
Federazione
ciclistica
italiana
non
ha
ancora
preso
decisioni
definitive
circa
la
partecipazione
di
atleti
indigeni
alla
corsa
francese
.
Finiremo
per
andarci
.
È
bene
tornare
là
dove
Ottavio
Bottecchia
,
con
quel
suo
profilo
di
sparviero
,
ha
vinto
due
volte
.
Ma
tornarci
da
buoni
amici
,
da
pari
a
pari
,
e
non
già
da
tre
volte
buoni
parenti
poveri
.
I
tempi
del
"
grazie
,
veniamo
"
sono
tramontatissimi
.
Questi
sono
i
tempi
del
"
prima
mettiamoci
d
'accordo."