StampaPeriodica ,
Quando
Mussolini
parla
della
Patria
trova
la
sua
situazione
di
contemplatore
,
il
sentimento
suo
più
intimo
,
direi
più
individuale
.
Di
una
estrema
realtà
la
sua
Patria
è
costante
:
di
una
posizione
nel
tempo
e
nello
spazio
la
sua
terra
è
precisa
:
figura
e
storia
assunte
nello
stesso
ordine
di
sguardo
.
Così
il
Duce
quando
parla
,
si
esprime
:
gli
italiani
che
ascoltano
comprendono
prima
di
tutto
come
Mussolini
debba
esprimersi
in
quella
forma
e
non
altrimenti
:
con
quelle
parole
giuste
e
rilevate
,
per
rendere
concreta
nell
'
azione
del
linguaggio
la
sua
storia
di
uomo
.
La
folla
in
cui
Mussolini
trova
ridestata
e
precisa
di
presagi
la
sua
memoria
,
la
sua
vita
sente
la
sua
animazione
disposta
allo
sguardo
del
Capo
:
vi
si
approssima
sempre
più
,
ripopolandosi
e
propagandosi
in
sé
sola
:
diventa
vero
popolo
,
ma
concreto
,
presente
,
senza
astrazioni
.
E
Mussolini
ne
ha
il
senso
,
allo
sguardo
aperto
,
al
corpo
orientato
:
Mussolini
lo
vede
,
lo
misura
esistente
dal
bisogno
che
ne
ha
in
sé
:
Mussolini
lo
chiama
per
lo
spazio
che
esso
occupa
e
difende
,
per
il
lavoro
aperto
nelle
case
,
nelle
scuole
,
nelle
officine
.
Le
città
italiane
diventano
la
natura
operosa
di
questo
popolo
che
ha
memoria
lunga
e
di
un
giorno
amato
interamente
si
rende
piena
la
vita
,
e
non
dimentica
più
le
parole
ferme
per
cui
si
senti
esistere
e
tremare
.
Le
città
continuano
,
l
'
una
nell
'
altra
:
tutte
le
porte
aperte
alla
voce
.
Il
Duce
parla
:
l
'
orizzonte
è
nel
giro
rapido
dei
suoi
occhi
.
Non
può
che
vedere
come
le
sue
parole
diventino
l
'
attenzione
stessa
del
popolo
che
le
ascolta
:
l
'
unità
è
assoluta
,
inamovibile
:
una
vera
distesa
della
Patria
.
Questo
è
il
sentimento
che
il
Capo
realizza
per
tutti.Quando
Mussolini
parla
del
Lavoro
,
trova
il
suo
destino
di
uomo
,
la
sua
mano
,
ed
il
segno
di
un
'
autentica
durezza
.
L
'
operaio
è
richiamato
ad
una
sua
qualità
,
ad
un
suo
bisogno
di
esprimersi
nel
lavoro
,
di
esistere
per
la
vita
che
crea
od
assicura
a
tutti
ed
a
se
stesso
.
Le
ragioni
della
società
economiche
,
esatte
,
e
persino
meccaniche
nell
'
individuo
che
le
rende
sue
,
diventano
volontari
sentimenti
ed
espressive
attitudini
.
Il
Capo
che
vive
di
lavoro
ha
dato
agli
operai
il
riconoscimento
della
loro
individualità
,
della
loro
intelligenza
alla
produzione
:
questi
si
sono
visti
esistere
per
Lui
,
raggiunti
da
un
compito
,
da
una
responsabilità
,
dall
'
evidenza
stessa
del
loro
ordine
.
Anche
in
questo
,
Mussolini
non
ha
parlato
,
ma
si
è
espresso
:
ha
trovato
la
sua
memoria
senza
rimorsi
,
la
sua
vita
senza
riposo
;
si
è
potuto
mostrare
al
popolo
senza
le
riserve
dell
'
uomo
temperato
ed
ipocrita
per
fortuna
:
ed
ha
indicato
le
ragioni
della
sua
volontà
,
della
sua
opera
nel
tempo
che
dura
ed
ha
durato
a
realizzarle
.
Così
,
nel
lavoro
,
Mussolini
ha
indicato
agli
operai
il
sentimento
della
vita
stessa
,
il
risveglio
assiduo
dell
'
individualità
e
della
fede
nei
mezzi
concessi
all
'
uomo
:
volontà
,
intelligenza
,
amore
dell
'
opera
.
Il
Duce
si
è
espresso
nell
'
unico
sentimento
in
cui
ha
sempre
vissuto
:
Milano
era
questa
città
della
sua
memoria
,
del
suo
lavoro
ed
insieme
la
metropoli
dei
più
perfetti
operai
d
'
Europa
,
dei
più
instancabili
iniziatori
di
vita
:
qui
,
dove
la
volontà
degli
uomini
è
dura
,
Mussolini
ha
risentito
tutto
il
suo
carattere
e
l
'
esistenza
fisica
,
la
virilità
dell
'
Italia
.
La
piazza
era
aperta
dal
popolo
dei
lavoratori
:
nell
'
immagine
della
patria
,
questi
erano
soldati
:
nel
corpo
della
terra
italiana
,
questi
erano
i
figli
.
Ed
i
legami
sintattici
,
con
cui
Mussolini
è
passato
a
parlare
della
"
preparazione
integrale
e
militare
del
Popolo
italiano
,
"
erano
stretti
a
questa
estrema
unità
di
intenti
in
cui
il
lavoro
assicura
la
pace
e
rende
preparata
ogni
guerra
.
Per
Mussolini
è
questo
il
punto
che
bisogna
notare
i
legami
precisi
della
espressione
,
il
passaggio
opportuno
da
un
pensiero
ad
un
altro
restano
congiunti
,
incarnati
all
'
unità
del
loro
stato
:
questa
realtà
unica
brucia
le
intenzioni
,
ma
assolve
i
destini
.
Egli
ha
parlato
di
tutti
gli
aspetti
dello
Stato
per
renderlo
sicuro
nelle
relazioni
del
suo
essere
e
del
suo
divenire
.
I
rapporti
intimi
della
memoria
del
Capo
sono
così
leciti
e
concreti
impegni
per
il
futuro
.
Ma
ricordiamo
i
legami
intimi
del
suo
ordine
mentale
:
"
Le
due
cose
si
tengono
.
"
"
Così
stando
le
cose
voi
non
vi
sorprenderete
che
noi
oggi
puntiamo
decisamente
sulla
preparazione
integrale
e
militare
del
Popolo
italiano
.
"
Sono
i
rilievi
del
pensiero
dominante
di
Mussolini
:
qui
l
'
espressione
diventa
inamovibile
,
cruciale
.
Ed
il
popolo
è
stretto
ad
un
'
attenzione
su
cui
cala
anche
il
gesto
del
Capo
:
le
sue
mani
strette
,
mordenti
:
il
suo
volto
penetrato
dagli
occhi
.
In
questa
estrema
semplicità
e
precisione
di
linguaggio
,
Mussolini
determina
la
intelligenza
del
popolo
,
ne
coglie
la
ansia
e
vi
affida
in
modo
aperto
le
conclusioni
più
definite
.
"
Il
vostro
contegno
davanti
a
questa
esposizione
è
così
finemente
intelligente
,
che
dimostra
,
e
mi
riprova
,
che
mentre
i
metodi
di
lavoro
della
diplomazia
devono
essere
riservati
,
si
può
benissimo
parlare
direttamente
al
popolo
,
quando
si
vogliano
segnare
le
direttive
della
politica
estera
di
un
grande
paese
come
l
'Italia."
Qui
il
popolo
si
riconobbe
vivo
:
tutta
la
piazza
ebbe
un
tremito
umano
:
il
Capo
aveva
visto
,
aveva
risentito
,
quasi
in
un
modo
fisico
,
l
'
estrema
sensibilità
della
folla
.
Questa
concordia
fu
un
risalto
per
tutti
:
l
'
ora
chiara
della
sera
slargava
Milano
,
liberandola
in
un
respiro
di
strade
mosse
dal
popolo
.
Immaginammo
l
'
Italia
imbandierata
da
questo
vento
.
Ora
possiamo
dire
che
davanti
al
popolo
di
Milano
,
Mussolini
ha
espresso
il
suo
sentimento
di
Capo
,
dando
alla
memoria
una
sete
sempre
più
tesa
di
futuro
.
Tra
questi
luoghi
che
seppero
la
sua
vita
dura
e
polemica
,
in
questa
terra
fedele
,
il
Duce
si
è
commosso
ed
ha
additato
,
a
tutti
,
la
necessità
di
risentire
ancora
sveglio
e
pronto
il
cuore
.
Ha
ribadito
,
un
'
altra
volta
,
che
"
gli
indifferenti
non
hanno
mai
fatto
,
né
mai
faranno
la
Storia
.
"
Noi
aggiungiamo
che
anche
la
natura
li
respinge
;
anche
la
morte
li
trascura
.
I
poeti
,
gli
artisti
sanno
negare
ogni
diritto
di
vero
agli
esseri
inanimati
della
vita
;
sanno
negare
ogni
rifugio
di
astrazione
agli
esiliati
della
morale
.
I
poeti
,
come
gli
operai
,
lavorano
per
la
continuità
della
vita
.