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FRA LA GENTE ( - , 1934 )
StampaPeriodica ,
Inconscio esempio dell ' idea di UNO , vive la gente che lavora duramente per proseguire . Senza sbandamenti , accigliata , ostinata , è come la radice che avanza nella terra e non sa di essere radice : sostiene un albero favoloso e crede di essere povera . Sta , ferma nel faticoso tormento perché il sangue è fedele all ' origine . In questa fedeltà tutti si ritrovano : dall ' alto vengono i destinati a ritrovare la terra nel suo più intimo senso , e là trovano altri uomini che li guardano forti e trasognati . Da una parte e dall ' altra sempre sono nuove scoperte e vie nuove di comprensione . Il popolo è attentissimo alla discesa del Duce fino a lui , difficile è disarmare la sua diffidenza , chiede sincerità anche brutale . Nel mezzo stanno muraglie di consuetudini , nebbie senza più nome rimaste da tempi morti , e un vuoto pauroso slocato da occhi brucianti . Ma le antiche epoche ritornano e si riassumono nel nuovo che c ' è attorno . Ora il popolo si trova esposto alla vertigine in una limpidità feroce : chi non ha coraggio muore . Risulta subito che moltissimi hanno coraggio e vivono in silenzio e lavoro . Si svolge l ' avventura , il motivo di una nuova inquietudine è da conoscere . Una folla in attesa vive in una zona popolata di significati fantastici , specchio dei suoi desideri . Ogni senso è teso ad accogliere una certezza , ad indovinare la realtà di un Uomo : veramente qui l ' Italia vive un punto essenziale della sua fatica . Nella città sono le grosse famiglie aggruppate in poco spazio nelle case enormi tutte finestre , cortili , echi , che inventano di continuo con intuizione primitiva una viva figura . La pensano davanti ad ogni fatto , a ogni difficoltà , a ogni dolore , vorrebbero chiedere consiglio per le faccende intime , per questa pena che è andare avanti in quattro , sei , dieci . E Lui va avanti con tutti , migliaia e migliaia . Questo pensiero lo allontana come un gigante improvvisamente rivelato . Allora lo si crea vicino di persona ogni giorno con passione silenziosa e superstiziosa stupefazione , a gara . È un mito modernissimo ; vivo , reso famigliare con un ' ombra non confessata di paura ; come un parente mai conosciuto che stia lontano da noi , lavorando per noi : può essere qui da un momento all ' altro e allora ci troveremo distrutti dalla sua presenza soverchiante opposta alla nostra piccola realtà . Il popolo si è creata l ' immagine dell ' Uomo come un appoggio , ma lo sbigottisce con la sua presenza . Improvvisamente entra in casa , non c ' è neppure il tempo di infilare la giacca , guarda , osserva , sorride e , perdio ! domanda dei figli , della famiglia , della minestra che sta cuocendo . Ha una voce che scava le parole nell ' aria come una costruzione . La base e la vetta si sono ritrovate nella espressione semplice dei veri valori , ora si conoscono . L ' invenzione del Duce era reale , la sua presenza si può accostare a ogni fatto , a ogni esistere essenziale . Arriva al fianco dell ' operaio , al fianco gli lavora , se ne va , parla al popolo , è tra i Balilla , bonifica i territori , nelle case saluta le vecchie e i bambini , lavora la terra con i contadini , governa l ' Italia , fatica . Il popolo allora perfeziona il mito sempre nutrito di fantastiche possibilità e di asprezza nel credere . Non si riesce mai nelle cose belle e inutili al mondo , ma a vivere si riesce sempre , sempre anche feriti ; e questa è la terra nostra degli Italiani dove dovremmo morire quando la consegna lo comanderà . Vivere ! è l ' ordine , e il popolo vive , stringe i denti e vive , urla e vive , soffre e vive ; ride e vive , muore e vive , ubbidisce . Vicina è sempre una presenza che sa di lui il misero interesse , la preoccupazione minuta , l ' affanno di ogni respiro . Ciò rende stupefatti come a una rivelazione soprannaturale , e i giorni ne derivano la piena e rarefatta atmosfera di un rito . La città ancora una volta ha rivelato questo , non tanto da parte di alcuni vecchi crani gonfi e scricchiolanti , quanto da parte dell ' anonimo popolo . Per le strade a ogni ora i passanti si ritrovavano reclute a una vigilia , camminavano con sicurezza , dimostravano di non temere sorprese : chi lavora è sempre primo . Si rinnovò lo sbigottimento delle felici apparizioni e dei contrasti improvvisi ; nelle case visitate i mobili e i cibi e le persone portavano l ' impronta delle ore elette . C ' era nelle espressioni riservate e fedeli degli uomini , delle donne e dei bambini il segno primo della nascita incorrotta o risanata , la persuasione di un credere ostinato . La notte , voglio pensare questi uomini sparsi nelle case , il sonno era corpo ; ma le ultime parole salutavano i bambini e davano a loro con la fiducia del riposo l ' inconscio bene di un mondo pulito e forte . Questa è speranza e realtà insieme .