StampaPeriodica ,
Storiografo
della
filosofia
,
autore
di
monografie
erudite
,
scrittore
di
pedagogia
e
di
cultura
,
Santino
Caramella
non
è
da
presentarsi
ai
lettori
del
«
Lavoro
»
,
che
da
tempo
lo
seguono
,
benché
in
una
sua
attività
marginale
,
su
queste
colonne
.
Ho
tra
le
mani
l
'
ultimo
libro
di
lui
:
una
Storia
del
pensiero
estetico
e
del
gusto
letterario
in
Italia
(
Perrella
,
Genova
)
che
fu
redatta
ad
uso
dei
Licei
.
M
'
intendo
assai
poco
di
questioni
scolastiche
,
e
temo
di
ignorare
persino
la
più
parte
delle
riforme
Gentile
,
per
ciò
che
riguarda
i
«
programmi
»
delle
nostre
scuole
.
Ma
questa
m
'
era
venuta
all
'
orecchio
:
che
fosse
giunta
l
'
ora
di
spezzare
ai
discenti
il
pane
del
pensiero
estetico
.
Di
qui
il
bisogno
di
manuali
adatti
allo
scopo
,
precisi
nell
'
informazione
e
semplici
nelle
linee
,
tali
cioè
da
ridurre
a
qualche
ordine
ed
unità
i
molteplici
pensamenti
degli
estetici
d
'
ogni
tempo
,
non
tutti
facili
davvero
,
né
sorretti
da
molta
coerenza
.
Il
Caramella
dà
in
questa
sua
opera
l
'
abbozzo
di
quella
«
che
potrebbe
anche
diventare
,
col
tempo
,
una
nuova
storia
dell
'
estetica
»
;
una
storia
,
cioè
,
che
rispettando
il
robusto
scheletro
che
il
Croce
ci
ha
offerto
dello
svolgimento
di
questa
disciplina
,
tragga
il
maggior
profitto
dal
lavoro
monografico
dell
'
ultimo
ventennio
,
che
non
è
stato
piccolo
.
Non
è
questa
,
bisogna
confessarlo
,
un
'
agevole
materia
;
né
si
può
imaginare
quali
siano
per
essere
i
frutti
del
suo
insegnamento
nelle
scuole
secondarie
.
L
'
esperienza
sola
potrà
decidere
su
questo
punto
.
Ma
almeno
una
cosa
si
può
osservare
:
che
se
è
la
fantasia
un
poco
l
'
età
edenica
dell
'
intelletto
(
età
sempre
ritornante
,
e
non
già
da
concepirsi
quale
un
semplice
inizio
temporale
della
vita
dello
spirito
)
lo
studio
di
lei
,
delle
sue
leggi
,
e
di
quanto
si
è
pensato
nei
secoli
intorno
ai
suoi
modi
e
comportamenti
,
non
ci
pare
disciplina
da
giovani
.
Si
tratta
qui
di
un
concetto
che
,
a
non
esser
frainteso
,
richiede
assai
complesso
e
maturo
senso
interiore
.
S
'
è
fatto
chiaro
nell
'
ultimo
secolo
un
po
'
dovunque
,
ma
con
maggiore
coscienza
critica
in
Italia
,
un
criterio
rigorosamente
formale
e
filosofico
dell
'
arte
.
L
'
arte
è
intuizione
,
è
fantasia
di
qua
del
pensiero
logico
;
e
come
non
v
'
ha
intuizione
che
non
abbia
in
qualche
modo
provata
la
propria
forma
espressiva
,
l
'
espressione
è
linguaggio
(
vuoi
scritto
,
o
parlato
,
o
plastico
)
.
Nella
realtà
fondamentale
dell
'
espressione
che
brucia
in
sé
ogni
motivo
pratico
polemico
intellettuale
che
ne
resta
inseparabile
e
non
si
può
considerare
a
sé
quale
astratto
«
contenuto
»
,
si
risolve
oggi
ogni
problema
dell
'
arte
.
Il
consenso
che
accompagna
questa
concezione
,
che
ha
trovato
da
noi
il
più
forte
rappresentante
nel
Croce
,
è
assai
più
vivo
di
quanto
in
sede
teorica
potrebbe
essere
verificato
.
Le
divergenze
ideali
,
talora
importanti
,
dividono
gli
estetici
;
è
ormai
abitudine
quasi
generale
da
parte
dei
critici
di
opere
d
'
arte
e
di
letteratura
,
di
giudicare
in
base
a
un
'
intuizione
lirica
autonoma
e
individuale
del
fatto
artistico
.
Questa
concezione
,
si
può
affermarlo
con
tranquillità
,
domina
sempre
più
la
vita
intellettuale
del
mondo
moderno
;
ed
è
concezione
nettamente
idealistica
.
Battuto
da
più
parti
con
argomenti
più
buoni
e
men
buoni
,
l
'
idealismo
appare
appena
scalfito
nella
sua
estetica
.
Buon
segno
di
vita
totale
.
Codesta
nuova
intuizione
penetra
troppo
addentro
al
cuore
della
tumultuosa
vita
moderna
perché
noi
possiamo
crederne
prossima
la
fine
:
le
sue
apparenti
cadute
,
si
può
profetarlo
fin
d
'
ora
,
saranno
seguite
dalle
più
rapide
restaurazioni
.
Si
potrebbe
scrivere
tutto
un
capitolo
umoristico
sull
'
intuizione
,
quale
la
nuova
estetica
la
intende
:
via
di
mezzo
tra
il
furor
e
l
'
agudeza
,
moderato
invasamento
,
l
'
unico
possibile
nell
'
età
della
macchina
da
scrivere
.
O
metterne
in
rilievo
con
tutta
serietà
le
possibilità
di
penetrazione
nel
mondo
dell
'
alogico
.
Il
libro
del
Caramella
,
che
non
poteva
riuscire
più
chiaro
,
porta
gli
studenti
secondari
nel
fondo
di
questo
concetto
polisenso
.
Il
volume
,
che
presuppone
nel
lettore
una
parallela
conoscenza
della
nostra
storia
letteraria
,
s
'
inizia
con
una
nitida
esposizione
dei
cardini
dell
'
estetica
antica
.
Sul
dualismo
tra
forma
e
materia
,
la
concezione
platonica
dell
'
arte
imitatrice
(
mimesi
)
,
le
idee
della
Poetica
di
Aristotile
,
la
creazione
dei
«
generi
»
fissi
e
delle
leggi
sono
qui
pagine
brevi
ma
essenziali
.
Ne
resta
fissato
il
carattere
di
«
eteronomia
»
dell
'
estetica
antica
,
ossia
la
tendenza
a
porre
la
legge
dell
'
arte
fuori
dell
'
arte
stessa
.
Eteronomia
che
il
progredire
dell
'
estetica
si
sforza
via
via
di
eliminare
,
sostituendo
nuovi
termini
a
quelli
più
corrosi
dalla
critica
,
nei
limiti
di
un
problema
immutato
.
Vige
il
dualismo
più
rigoroso
:
l
'
arte
non
crea
,
ma
riproduce
un
immutabile
«
bello
di
natura
»
.
La
trattazione
si
amplia
,
com
'
è
giusto
,
al
capitolo
G.B.
Vico
e
l
'
idealismo
,
che
ha
pagine
sull
'
estetica
di
Kant
,
sul
romanticismo
e
l
'
idealismo
romantico
,
e
ai
successivi
che
chiudono
l
'
opera
:
L
'
estetica
del
romanticismo
italiano
(
periodo
del
Risorgimento
)
,
La
riforma
crociana
e
l
'
estetica
contemporanea
.
Ne
escono
ben
tratteggiati
:
il
romanticismo
italiano
,
la
teoria
e
l
'
opera
critica
del
De
Sanctis
,
gl
'
indirizzi
di
transizione
sullo
scorcio
dell
'
Ottocento
,
l
'
estetica
crociana
e
le
correnti
nuove
.
E
occorre
appena
ricordare
,
a
chi
conosca
l
'
autore
,
che
una
ricchissima
bibliografia
è
posta
alla
fine
d
'
ogni
capitolo
.
Bisogna
dar
lode
al
Caramella
,
idealista
,
di
non
aver
presentato
questo
complesso
svolgimento
storico
in
una
caricata
funzione
di
avviamento
al
lucidus
ordo
del
pensiero
nuovissimo
.
La
sua
mentalità
non
ha
nulla
di
dogmatico
,
e
nessun
serio
timore
poteva
nutrirsi
in
questo
senso
.
Né
egli
,
com
'
è
giusto
,
mostra
di
sopravalutare
gli
schemi
degli
estetici
in
rapporto
al
fondo
concreto
dell
'
arte
d
'
ogni
età
.
Quanto
robusto
ed
autonomo
fosse
in
passato
il
senso
creatore
degli
artisti
maggiori
egli
pone
bene
in
rilievo
al
di
fuori
,
e
al
di
sopra
,
delle
imperfette
sistemazioni
teoretiche
.
Il
passato
è
per
lui
sempre
risorgente
vita
,
e
non
già
pretesto
a
classificazioni
erudite
.
Ma
all
'
estetica
del
Croce
,
della
quale
addita
taluni
punti
dubbiosi
,
il
Caramella
tien
fede
,
pur
rendendosi
conto
che
parecchie
esigenze
delle
scuole
ormai
sorpassate
meritano
di
essere
saggiate
alla
luce
delle
nuove
tendenze
.
Bisogna
invogliarlo
di
por
mano
a
quella
maggiore
storia
dell
'
estetica
ch
'
egli
ha
tutte
le
qualità
per
compiere
felicemente
;
ed
essergli
grati
di
portare
al
pensiero
che
rappresenta
tuttora
la
nostra
migliore
ricchezza
,
in
tempi
di
turbamento
intellettuale
,
misticismi
-
danza
-
del
-
ventre
ed
altre
storture
,
l
'
ausilio
e
l
'
autorità
del
suo
nome
tanto
rispettato
.