StampaPeriodica ,
In
tutti
i
tempi
il
pubblico
che
può
frequentare
un
teatro
fu
passibile
di
una
divisione
:
in
una
percentuale
bassissima
coloro
che
nutrono
spiccata
passione
per
una
data
forma
d
'
arte
e
tutti
gli
altri
,
gli
indifferenti
,
che
non
vedono
nello
spettacolo
teatrale
se
non
uno
dei
tanti
modi
per
passare
la
serata
.
Ma
un
secolo
fa
questo
non
assumeva
importanza
alcuna
.
Non
ancora
nato
il
cinematografo
,
scarso
il
teatro
di
prosa
e
di
varietà
,
pochissimi
i
concerti
e
le
conferenze
,
il
cittadino
,
finito
il
così
detto
lavoro
serio
della
giornata
,
non
aveva
possibilità
di
scelta
.
Che
importava
se
di
mille
persone
erano
venti
quelle
che
di
musica
si
interessavano
e
gli
altri
,
frequentatori
del
teatro
per
necessità
,
vedevano
nell
'
autore
soltanto
un
mercante
la
cui
funzione
più
importante
consisteva
nel
riposare
e
vellicare
i
loro
nervi
?
L
'
inizio
della
crisi
del
teatro
lirico
si
può
far
coincidere
con
il
sorgere
del
cinematografo
e
l
'
acuirsi
di
questa
negli
ultimi
anni
con
la
diffusione
della
radio
che
tolse
al
teatro
anche
una
parte
degli
appassionati
,
dei
musicofili
che
al
teatro
erano
rimasti
fedeli
,
saziandoli
di
musica
.
Nella
concorrenza
con
gli
altri
spettacoli
poi
,
il
teatro
lirico
si
è
venuto
a
trovare
in
condizioni
sfavorevoli
.
I
grandi
cantanti
abituati
alle
altissime
paghe
dell
'
epoca
d
'
oro
si
rifiutano
ancor
oggi
di
venire
a
più
modeste
pretese
.
La
preparazione
che
richiede
uno
spettacolo
lirico
è
lunga
e
costosa
,
numerosi
gli
esecutori
tra
coristi
e
orchestrali
:
spese
che
il
cinematografo
può
ripartire
in
un
grandissimo
numero
di
rappresentazioni
ma
il
teatro
lirico
,
almeno
allo
stato
attuale
,
no
.
Nella
gran
maggioranza
poi
gli
uomini
,
specialmente
dopo
quell
'
ondata
di
superficialità
che
lasciò
la
guerra
,
al
teatro
domandano
il
piacere
e
se
il
teatro
non
riesce
a
far
sì
che
essi
dimentichino
sé
stessi
,
trovano
che
l
'
andarci
è
un
modo
costoso
e
sgradevole
di
passar
la
serata
.
Perché
l
'
attenzione
dello
spettatore
rimanga
completamente
prigioniera
,
occorre
che
sia
ben
desto
il
suo
interesse
,
la
simpatia
pronta
a
risuonare
con
tutte
le
sue
forze
:
cosa
facile
ad
ottenersi
con
lo
spettacolo
cinematografico
,
già
più
difficile
con
il
teatro
di
prosa
,
difficilissima
con
lo
spettacolo
lirico
;
e
le
ragioni
sono
così
evidenti
che
non
mi
dilungo
a
spiegarle
.
Ragioni
di
carattere
pratico
se
ne
potrebbero
aggiungere
a
volontà
;
l
'
orario
fisso
,
impossibilità
di
fumare
,
spese
supplementari
di
programma
e
libretto
d
'
opera
,
guardaroba
obbligatorio
e
strozzinaggio
al
bar
,
necessità
di
una
comoda
posizione
per
l
'
assoluta
tranquillità
durante
lo
spettacolo
(
vedi
Wagner
)
e
impossibilità
d
'
ottenere
questo
per
i
ceti
meno
abbienti
,
ecc
.
ecc
.
E
allora
?
Mutati
i
tempi
,
mutata
la
sensibilità
sarebbe
un
sogno
il
credere
possibile
per
il
teatro
lirico
un
ritorno
alle
antiche
fortune
;
troppe
cose
vi
si
oppongono
,
e
,
nonostante
le
molte
soluzioni
proposte
,
rimaniamo
allo
statu
quo
.
Una
ne
propongo
anch
'
io
.
Deve
lo
Stato
o
un
Ente
unico
,
sotto
il
diretto
controllo
dello
Stato
,
assumere
,
la
gestione
di
tutti
i
teatri
d
'
Italia
.
Come
vedemmo
sub
a
,
il
costo
di
uno
spettacolo
lirico
è
dato
soprattutto
dalle
eccessive
paghe
dei
cantanti
e
dal
numero
di
prove
necessarie
all
'
allestimento
dello
spettacolo
.
Istituite
delle
orchestre
e
dei
cori
stabili
con
i
migliori
elementi
,
questi
complessi
potranno
portare
in
tutte
le
città
degli
spettacoli
perfetti
con
un
costo
molto
minore
.
Spiego
subito
che
tutto
questo
non
ha
nulla
a
che
fare
con
il
così
detto
"
Carro
di
Tespi
.
"
Adatto
tutt
'
al
più
per
dare
una
Bohème
o
una
Aida
in
paesi
un
po
'
grossi
,
risultò
del
tutto
inutile
.
La
crisi
non
si
risolve
facendo
della
poesia
.
I
principi
direttivi
del
teatro
lirico
devono
essere
radicalmente
cambiati
.
Anche
e
soprattutto
in
questo
campo
bisogna
giungere
ad
una
standardizzazione
che
sia
consona
con
i
tempi
.
I
cantanti
dovranno
accettare
una
riduzione
nelle
loro
paghe
o
tornarsene
a
cantare
all
'
estero
dove
,
senza
provvedimenti
consimili
,
anche
i
teatri
non
ancora
chiusi
finiranno
col
cessare
gli
spettacoli
.
Qui
in
Italia
ne
troveremo
degli
altri
.
Oltre
a
questo
,
che
porterebbe
delle
forti
riduzioni
sui
prezzi
che
il
teatro
lirico
è
costretto
oggi
a
praticare
,
è
necessario
giungere
alla
eliminazione
di
quelle
cause
di
carattere
pratico
che
elencai
sub
c
.
Tutti
i
posti
dovranno
essere
numerati
,
e
da
tutti
si
deve
poter
vedere
comodamente
la
scena
:
in
teatro
si
va
per
sentire
come
per
vedere
.
Lo
spettatore
scomodo
si
trova
nelle
migliori
condizioni
per
non
seguire
lo
spettacolo
e
per
disturbare
i
vicini
.
Bisogna
costruire
poi
locali
nuovi
che
rispondano
alle
nuove
esigenze
o
trasformare
completamente
quasi
tutti
gli
esistenti
;
si
potrà
allora
con
tappeti
grossissimi
e
molti
passaggi
tra
le
file
della
platea
debitamente
allargate
alleviare
anche
l
'
inconveniente
dell
'
orario
fisso
:
piccole
cose
cui
tante
volte
si
accennò
ma
a
cui
non
si
provvide
mai
con
efficacia
.
Accanto
ai
più
significativi
dell
'
epoca
passata
verranno
eseguiti
lavori
di
quei
recenti
musicisti
che
hanno
dimostrato
di
aver
qualche
cosa
di
buono
e
di
nuovo
da
dire
.
Passivo
in
un
primo
tempo
con
queste
forme
nuove
,
quando
il
popolo
con
il
suo
movimento
uniforme
avrà
raggiunto
il
compositore
il
teatro
diverrà
certamente
attivo
e
il
Governo
fascista
potrà
vantare
ancora
una
vittoria
.
Per
il
vaglio
dei
nuovissimi
sarà
invece
necessario
il
teatro
sperimentale
con
il
doppio
giudizio
del
pubblico
e
del
critico
...