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POPOLO NON MASSE ( ROSSELLI CARLO , 1934 )
StampaPeriodica ,
La critica più frequente che viene rivolta al nostro movimento è di non fare sufficiente assegnamento sulle « masse » , di dare nell ' azione antifascista più peso alle minoranze audaci e combattive che al popolo lavoratore . Di qui l ' accusa d ' individualismo , di volontarismo romantico , di culto dell ' eroismo ecc . Definiamo innanzi tutto la parola « masse » . Esiste un primo significato generico e apolitico per il quale le masse sono semplicemente il grosso della popolazione di un paese qualunque sia il suo sistema sociale , il suo livello di vita e di educazione , il rapporto interno tra le classi . Masse tedesche , sovietiche , francesi , americane . Evidentemente non è questo significato che c ' interessa . Esiste poi un secondo significato della parola masse , specifico , differenziato , politico , per il quale per masse si intende la classe più numerosa e produttiva della società , la classe lavoratrice , nelle sue frazioni politicamente più attive e organizzate . Masse sono , nei paesi liberi o relativamente tali , quelle centinaia di migliaia , quei milioni di lavoratori che avendo senso di dignità e di libertà partecipano alla lotta politica attraverso i partiti , i sindacati e le varie organizzazioni a larga base . Nei momenti più intensi della vita politica , a queste masse di militanti si aggiungono masse anche più vaste di simpatizzanti che votano , partecipano alle agitazioni , ai comizi ecc . Le masse francesi sono , per esempio , oggi particolarmente attive e assommano certamente a qualche milione . In base a questa definizione , è facile vedere come non sia possibile parlare di masse attive , nel senso politico della parola , e di lavoro di massa nei paesi a dittatura fascista . La dittatura fascista ha distrutto le organizzazioni politiche ed economiche della classe operaia togliendo a questa ogni libertà e diritto e ha intruppato gli operai nelle sue organizzazioni che hanno lo scopo d ' impedire , sistematicamente , ogni vita politica delle masse . I lavoratori , paralizzati dalla miseria , ricattati dalla disoccupazione , oppressi dal terrore legale , controllati sul lavoro e fuori del lavoro , messi in una quasi materiale impossibilità di formarsi politicamente , sono ridotti a vivere in uno stato di passività di cui il fascismo profitta per le sue parate militaresche sportive . Nei paesi fascisti la classe lavoratrice non vive più come classe , non ha più autonomia né coscienza di classe . È inerte . Dalla massa , nel senso politico , si è tornati alla massa nel senso numerico e amorfo . Questa è la realtà delle cose in Italia e in Germania , la realtà da cui noi i romantici prendiamo le mosse ; non già beninteso per accettarla , ma per modificarla . Perché , infatti , lottiamo ? Appunto perché vogliamo che le masse si muovano liberamente , si emancipino dalle tutele e dalle oppressioni capitalistiche dittatoriali , possano vivere politicamente , cioè si compongano di uomini liberi , autonomi , fieri , raccolti in libere associazioni . Ma altro è lottare , come noi facciamo , con la classe lavoratrice perché si emancipi materialmente e moralmente e si affermi nella vita politica attraverso una storica lotta rivoluzionaria , e altro è dire che le masse sono in Italia già poste in movimento . Altro è dire che il fine è di mettere in movimento le masse , e altro è dire che si può svolgere oggi una vera azione di masse . Allo stato attuale delle cose in Italia , noi sosteniamo che la sola azione fondamentale che si riesca a condurre è un ' azione di nuclei ristretti , di minoranze attive e battagliere che si dànno come compito essenziale quello di educare i quadri per la lotta rivoluzionaria , di attaccare nei punti più deboli il nemico , e soprattutto di tenersi pronti per utilizzare con la massima rapidità e decisione le circostanze favorevoli che prima o poi necessariamente si presenteranno . In sostanza , noi ci prepariamo per la crisi inevitabile , per la crisi che cerchiamo di precipitare e di ingigantire . Le grandi masse quando è che si metteranno in movimento ? Quando la crisi scoppierà . Vale a dire quando si riuscirà a spezzare o a disgregare il formidabile meccanismo oppressivo che imprigiona le masse . Il lavoro decisivo di massa lo potremo fare solo allora . Non prima . Il fascismo non ci darà un Empire libéral . Qual è dunque il nostro peccato in materia di masse e di azione di masse ? Quello di dire brutalmente le cose come sono , quando gli altri amano farle più rosee e più facili . Noi per esempio diciamo chiaro e tondo , in base a un ' esperienza quinquennale , che in una città italiana non si trovano oggi , non si sono mai trovati , dalle leggi eccezionali in poi , più di 50-100-200 cittadini politicamente attivi disposti a partecipare alla lotta rivoluzionaria ( nei villaggi si è ridotti alle unità ) . Il partito comunista , in mancanza delle masse , ha preso l ' abitudine di chiamare « masse » questi 50-100-200 cittadini politicamente attivi ; e poiché questi cittadini , questi rivoluzionari sono quasi tutti proletari , piccolo borghesi e intellettuali che hanno abbracciato la causa proletaria , ha preso l ' abitudine anche peggiore di dire a ogni piè sospinto che « le masse » si battono , si ribellano contro il capitalismo , e che l ' azione di massa incede , procede , precipita . Tutta qui la differenza ? Tutta qui . Forse in noi , specie dopo l ' esperienza tedesca nel corso della quale abbiamo visto i due più grandi partiti di massa del mondo moderno il socialdemocratico e il comunista sciogliersi come neve al sole , si è accentuata la convinzione che era anche di Lenin che nel periodo rivoluzionario essenziale è il compito della minoranza rivoluzionaria forgiatasi nel periodo della lotta illegale ; ma , a prescindere da questo convincimento che più che un convincimento è un ' esperienza , è fuor di dubbio che anche noi diamo alle masse e all ' attività delle masse tutto il peso che loro spettano . Le masse sono il popolo , e noi siamo col popolo . Le masse sono la classe lavoratrice , e noi ci confondiamo con essa . Le masse aspirano a una democrazia integrale , e noi lottiamo per conseguirla . Ma senza demagogia , senza grottesche adorazioni . Specie agli inizi delle crisi rivoluzionarie , quando le masse mancano di tradizione politica , esse possono commettere degli errori , cedere , deviare , aderire a compromessi . La funzione dei movimenti rivoluzionari è allora di resistere .