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Ruini, rifletti sull'Islam ( Baget Bozzo Gianni , 2000 )
StampaPeriodica ,
Società aperta ? Non demonizziamo le idee di Biffi ( e Sartori ) . Ho ammirato la relazione del cardinale Ruini ai vescovi italiani riuniti a Torino per un pellegrinaggio alla Sindone : una relazione di lucidità e di equilibrio , fredda come la ragion politica . Ruini ha governato con finezza il grande trapasso dalla Dc al postcomunismo e oggi alla nascita del centrodestra . Ha lasciato cadere del tutto gli accenni del cardinale Biffi alla questione islamica , perché è politicamente esplosiva . E il cardinale Ruini come ogni fine politico non ama l ' esplosione . Solo il grande ossequio della sinistra per tutto ciò che è ecclesiastico ha evitato al cardinale Biffi l ' accusa di razzista . Però il cardinale di Bologna ha posto il problema islamico non come un problema religioso ma come un problema civile . E , se avesse letto il testo di Giovanni Sartori su pluralismo e multiculturalismo , avrebbe potuto farlo in termini concettualmente più ricchi e perfettamente sociologici . Esiste un problema islamico come problema religioso . I maggiori studiosi dell ' Islam in Italia si sono convertiti all ' Islam , per il fascino di questa religione . La decristianizzazione della teologia che è in corso da decenni nel nostro Paese ha debilitato il Cristianesimo sino al punto che esso vive solo con le devozioni alla Madonna , le reliquie e il Giubileo : le idee sono bandite dalla catechesi , lo constata con gioia persino il vescovo della Cei che si occupa della catechesi , Chiarinelli . L ' Islam oggi trova in Italia una cultura cristiana decristianizzata ed esercita il fascino del pensiero e quello della religione . lo considero la sfida islamica religiosa un bene . Prima o poi nella Chiesa qualcuno si accorgerà che ci sarebbe bisogno anche di pensiero cattolico e non solo di politica , di giubilei e di devozioni . Ben venga un Islam di religione e di pensiero di fronte a dei cristiani senza religione e senza pensiero . Ma il cardinale Biffi ha posto il problema dei limiti della società aperta che Sartori ha analizzato in termini chiarissimi . La società aperta può aprirsi a tutti ma non a coloro che contestano la società aperta . L ' Islam è la negazione della società aperta , non vi è altra via umana significativa che il Corano : come se la società occidentale accettasse ancora i cattolici e i protestanti delle guerre di religione . Spero che venga tradotto in italiano il bel libro di Gilles Kepel sulla « guerra santa » islamica . Anche se ne dubito . Esso mette ben in luce che nei paesi islamici il nazionalismo arabo può limitare , anche se sempre meno , il sorgere dell ' islamismo politico mediante il controllo istituzionale . Ma qui in Italia , dove non c ' è alcun controllo istituzionale di un regime arabo , abbiamo il fiorire dell ' Islamismo politico che punta sulla differenza e sul conflitto con l ' Occidente . Il cardinale Ruini ci faccia qualche riflessione . Perché non invitare Sartori invece di Massimo Cacciari ai convegni dei vescovi italiani ? Io credo che i vescovi avrebbero occasione di imparare qualcosa invece di fare la parte del pubblico beota innanzi alle divagazioni sul corpo astrale del filosofo veneziano .